a in genda COMPLEANNI 씰 RICORRENZE 씰 ANNIVERSARI 씰 EVENTI 씰 PERSONAGGI... 14 ottobre 1927 il giorno di Roger Roger Moore, a destra, nel ruolo di maggior successo, quello dell’agente 007. Sopra, con la moglie e, in alto, con Tony Curtis, con cui ha costituito una celebre coppia Difficile pensare che 007 se ne stia con il plaid sulle ginocchia e le pantofole ai piedi, magari guardando un documentario della Bbc. Il mito di 007 vive per noi tutti senza carta anagrafica, come un fumetto. Solo i suoi interpreti scendono a livelli umani. Così, dopo Sean Connery, anche per il bel Roger Moore l’agente segreto più famoso al mondo è ormai un ricordo di gioventù. Lui, Moore il londinese, coi modi da gentleman e la faccia da Big Jim, è riuscito in un’impresa difficilissima: non far rimpiangere troppo il fascino di Connery prendendone il ruolo dell’agente segreto più famoso. Prima di lui ci aveva provato lo scialbo George Lazenby, affossato impietosamente da pubblico e critici. Moore ha costituito la soluzione più logica. Conosciuto per i telefilm d’avventura, da Simon Templar al Lord Brett Sinclair di Attenti a quei due, in cui era contrapposto a Tony Curtis, e visto anche dai ragazzini in Ivanhoe, Moore ha avuto una gioventù avventurosa ma nobile, avendo partecipato alla seconda guerra mondiale. Ma la fama dei sette film su 007 supera tutto e, dietro al ciuffetto biondo e ai sapienti dolcevita che coprono il collo non più arzillo, c’è sempre uno che può dire: «Il mio nome è Bond, James Bond», con la faccia credibile da baronetto di Sua Maestà. M.G. arte DI NICOLETTA PALLINI 왎 MILANO. Al Museo Diocesano, dal 4 fino al 25 novembre, è in mostra L’Annunciata, uno dei massimi capolavori di Antonello da Messina, la cui datazione è incerta ma che sembrerebbe posteriore al 1475. 왎 MARSALA (TP) Il 28, al convento del Carmine, termina l’antologica dedicata a Fabrizio Clerici. Figura eclettica, Clerici è stato pittore, disegnatore e scenografo dal tocco surrealista che aveva appassionato persino Salvador Dalí. tel. 0923.71.16.31 ARTE 씰 FOTO 씰 MUSICA 씰 CINEMA 씰 TEATRO 씰 DANZA 씰 FOLCLORE Roma si fa in tre con Rothko, Gauguin e il pop ROMA. Tre grandi mostre inaugurano l’autunno romano a cominciare dal giorno 6 con la riapertura al pubblico del Palazzo delle Esposizioni. In questa sede, il protagonista è Mark Rothko (1903-1970), artista americano di origine russa al quale è dedicata un’importante retrospettiva, fino al 6 gennaio, che indaga la sua ricerca a cominciare dalle prime tele figurative per culminare nei suoi dipinti degli anni Cinquanta che invitano alla meditazione. Fra questi, il grande Mural, del 1952-53, proveniente dal Guggenheim di Bilbao e persino le opere esposte alla Biennale veneziana del ’58. Nello stesso giorno, al Museo del Vittoriano, fino al 3 febbraio, è in corso invece l’esposizione dedicata a Paul Gauguin, con più di 150 opere fra dipinti, disegni, sculture, ceramiche COMO Nella chiesa di San Francesco, al Broletto e nel chiostrino di Sant’Eufemia, fino al 4 novembre, si svolge la XVII edizione di Filare il tempo, rassegna internazionale dedicata all’arte tessile di piccolo formato. Quest’anno, gli artisti provengono non solo da tutta Europa, ma anche dagli Stati Uniti, dall’Asia e dal Sudamerica, e particolarmente interessante è anche la personale di Maria Bronzini. tel. 031.30.56.21 1 BORGIA (CZ) Ultimo giorno per visitare al Parco archeologico di Scolacium la terza edizione della manifestazione Intersezioni, dedicata al rapporto fra arte contemporanea e archeologia. Quest’anno i protagonisti sono il tedesco Stephan Balkenol con le sue sculture in legno nella basilica normanna, l’inglese Marc Quinn con i 8 50 OTTOBRE 2007 CLUB3 provenienti dai musei di tutto il mondo come l’Ermitage di San Pietroburgo, la National Gallery di Washington e la Glyptotek di Copenaghen. Per gli appassionati di pop art, infine, alle Scuderie del Quirinale dal 26 fino al 27 gennaio, sono presenti tutti i grandi maestri internazionali di quel singolare momento storico. E, oltre ai leggendari Warhol, Rauschenberg, Lichtenstein, Rosenquist, le sorprese vengono anche dalla pop art italiana con i lavori di Franco Angeli, Tano Festa, Schifano, Mario Ceroli e Giosetta Fioroni. Museo del Vittoriano, tel. 06.67.80.664 www.palazzoesposizioni.it Scuderie del Quirinale, tel. 06.69.62.70 www.scuderiequirinale.it suoi lavori in marmo e bronzo collocati nel teatro e nel Museo Archeologico e il belga Wim Delvoye con i suoi monumentali caterpillar e betoniere. tel. 0961.39.13.56 www.provincia.catanzaro.it Per saperne di più si può contattare il curatore della rassegna, Alberto Fiz, al 335.65.40.614 TORINO Si inaugura alla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea la mostra Collages: dal Cubismo al New Dada. Si possono ammirare 160 opere in mostra, a cominciare dai famosi papier collé di Picasso e Braque che raccontano, fino al 6 gennaio, la storia di questa tecnica amata dalle avanguardie 9 internazionali. Fra gli italiani, spiccano Carrà, Severini, Balla, Prampolini e Savinio. tel. 011.44.29.523 GAIOLE IN CHIANTI (SI) Nella Rocca di Castagnoli, fino al 14 novembre, si tiene la prima edizione di una nuova Biennale di arti visive. Quest’anno, selezionati dallo Studio Raffaelli di Trento, è di scena l’Africa con una serie di lavori di artisti provenienti dal Sudafrica. E sono presenti protagonisti come Willie Bester con le sue sculture in alluminio, Bobby Bobson coi ritratti fotografici e Jackson Nkumanda con ambientazioni tridimensionali fra il poetico e il naif. tel. 0577.73.10.04 12 MANTOVA Alle Fruttiere di Palazzo Te, fino al 13 gennaio, La nazione dipinta è una mostra singolare che racconta la storia di fa- 14 miglia di Achille ed Elena Sacchi, figure emblematiche dell’ambiente risorgimentale al tempo di Mazzini e Garibaldi. Oltre a fotografie, libri e documenti d’archivio, spiccano importanti dipinti di Francesco Hayez, Domenico e Gerolamo Induco, Silvestro Lega e Telemaco Signorini. tel. 0376.32.32.66 www.centropalazzote.it MATERA Nelle chiese rupestri di Madonna della Virtù e di San Nicola dei Greci chiude la rassegna dedicata allo scultore Mirko Basaldella, protagonista di un’attenta retrospettiva allestita anche nel nuovo Museo della Scultura Contemporanea. Una parte delle opere, oltre ai disegni, sarà esposta dal 27 al 31 dicembre alla Galleria d’Arte Moderna di Udine. tel. 0835.33.67.26 14 URBINO Ultimo giorno al Palazzo Ducale per Ori e argenti, mostra sui capolavori di oreficeria sacra e profana provenienti dalle più importanti botteghe romane del Settecento. Calici, reliquari e ostensori sono firmati da grandi maestri come gli Arrighi e i Valadier. Fra le curiosità, un inedito taccuino con disegni e procedure segrete per la lavorazione dei metalli. tel. 0722.32.26.25 14 RIVOLI (TO) Al Castello di Rivoli, fino al 13 gennaio, gli inglesi Gilbert & George sono alla ribalta con un’antologica dalle prime tele degli anni Settanta fino agli avvenimenti terroristici più recenti. Al centro del loro lavoro, i due artisti rappresentano se stessi come “sculture viventi”. tel. 011.95.65.222 17 MILANO Due rassegne sull’India aprono i battenti. All’Hangar Bicocca, fino al 6 gennaio, Urban Manners propone 15 pittori, scultori, fotografi. Da segnalare le installazioni di Subodh Gupta e gli scatti di Raghubir Singh. Allo Spazio Oberdan, India oggi, fino al 3 febbraio, fa il punto dagli anni Cinquanta, coi lavori di Tyeb Mehta, alla body art. tel. 02.85.35.31.76 18 Spazio Oberdan tel. 02.77.40.63.00 Per saperne di più si può contattare Daniela Palazzoni, curatrice di India oggi, allo 02.76.00.88.72 TREVISO Alla Casa dei Carraresi, fino al 4 maggio, Gengis Khan e il tesoro dei Mongoli illustra attraverso 400 reperti provenienti da scavi nella Cina e dai principali musei, l’evoluzione di quella civiltà dal X al XIV secolo. Di particolare interesse, gli eccezionali oggetti in oro, maschere, corone, gioielli e finimenti di cavalli. tel. 0422.51.31.50 20 PADOVA Fino al 27 gennaio 2008 la Galleria Civica d’Arte Contemporanea ospita la mostra Boccioni prefuturista. Gli anni di Padova. L’artista visse nella città proprio cent’anni fa. In mostra, anche una selezione di tempere commerciali liberty. tel. 049.82.04.544 27 MILANO Alla Galleria Credito Valtellinese termina La vita fragile, mostra singolare dedicata ai Martinitt, alle Stelline e al Pio Albergo Trivulzio. La mostra, attraverso i dipinti di Angelo Morbelli, Emilio Gola, Filippo Carcano, oltre a innumerevoli foto d’epoca, documenti, oggetti e arredi, ricostruisce la storia e l’atmosfera delle più antiche istituzioni assistenziali milanesi fra il 1815 e il 1915. tel. 02.48.00.80.15 27 Per saperne di più si può contattare l’architetto Leo Guerra, curatore dell’allestimento, allo 02.48.00.80.15 CLUB3 51 OTTOBRE 2007 Agenda Speciale MUSICA E TEATRO NOI, COME DUE FRATELLI BOHÉMIEN Mirella Freni ricorda Luciano Pavarotti: «Un’amicizia Q uando si pensa a Luciano Pavarotti nei panni del pucciniano Rodolfo, viene naturale immaginare al suo fianco, Mirella Freni come timida, fresca e affascinante Mimì, Mie Luciano rella Freni. Una coppia straordinaria, un’amiPavarotti cizia durata più di sessant’anni, un sodalizio artistico fra i più profondi del nostro tempo. Mirella Freni, modenese come Pavarotti, ha vissuto al fianco del tenore le grandi affermazioni di una carriera leggendaria e lo ha visto spegnersi nelle ultime, tremende settimane. Con la voce rotta dall’emozione ha anche seguito per la Rai i funerali dalla cattedrale della sua città. m DI ROBERTO IOVINO usica 왎 VENEZIA. 4 Doppio appuntamento col teatro barocco. Al Teatro Malibran vanno in scena due opere di Vivaldi. Il 4 Ercole sul Termodonte, in prima esecuzione integrale in tempi moderni. Il 5 debutta Bajazet. 왎 MILANO. 10 La Scala ospita il San Carlo di Napoli con Socrate immaginario, di Paisiello. Dirige 52 OTTOBRE 2007 CLUB3 «Per me – dice Mirella Freni – Luciano era un fratello. Come tutti sanno, siamo praticamente cresciuti insieme. Mia madre e sua madre lavoravano nella stessa manifattura di tabacchi, fra noi c’era solo qualche mese di differenza e ci mettevano nello stesso reparto a tenerci compagnia. Insomma, io Luciano l’ho sempre visto. E quando abbiamo scoperto la comune passione per il canto, ci siamo aiutati. Si andava insieme dal maestro Campogalliani a Mantova. In studio si entrava uno per volta, ma l’altro rimaneva al di là della porta e ascoltava. Così sulla via del ritorno si discuteva delle lezioni, ci si correggeva, si sognava insieme. Eravamo due bohémien. E poi, con la prima moglie eravamo compagne di scuola alle medie». Due bohémien. Nella vostra vita artistica comune, l’opera di Puccini è quella più cara ai melomani. Quale Bohème ricorda con più nostalgia? «Ne abbiamo fatte tante, importanti. Mi viene in mente, per esempio quella, splendida, sotto la direzione di Karajan. Ma per la carriera di Luciano, la Bohème fondamentale fu quella del ARTE 씰 FOTO 씰 MUSICA 씰 CINEMA 씰 TEATRO 씰 DANZA 씰 FOLCLORE Antonino Fogliani, la regia è di Roberto De Simone. 왎 BARI. 11 Variazioni sui colori del cielo è il titolo dell’azione scenica al Teatro Piccinni. In occasione della ricorrenza dei sessant’anni della liberazione di Mauthausen dai campi di concentramento, l’Ensemble Project3 di Salisburgo, diretto da Albert Prommegger, ha commissionato l’opera al compositore leccese Biagio Putignano, che si è avvalso della collaborazione di Ugo Sbisà, autore dei testi. 왎 CREMONA. 11 Il Teatro Ponchielli ospita The turn of screw, di Benjamin Britten, in edizione originale, lunga più di 60 anni» suo debutto al Metropolitan. Io ero approdata al grande teatro americano prima di lui. E per il suo esordio, c’ero io a fare Mimì e ne fui davvero felice». Qual era il suo più grande pregio sul piano umano? «Era generoso. Ha aiutato tante persone senza che si sapesse. Per lui quello che contava davvero era l’amicizia». E il difetto? «Forse era un po’ impulsivo. Scattava con facilità. E allora, come si diceva scherzando fra noi, “la Freni lo frenava”... Sa, da giovani ci divertivamo anche a prenderci in giro, a scherzare, usando la testa, ragionando sulle parole. Quando era in ospedale, sono andata spesso a trovarlo. Era ricoverata anche mia madre che per fortuna ne è uscita. E allora, qualche volta si sono telefonati fra loro per farsi coraggio a vicenda. Ebbene, quante volte anche in quei con la direzione di Jonathan Webb, la regia di Elio De Capitani e le scene di Ferdinando Bruni. giorni con Luciano abbiamo ripreso le nostre, antiche, giovanili prese in giro». Pavarotti, a un certo punto della carriera ha voluto aprirsi a esperienze artistiche diverse, i concerti dei tre tenori, le collaborazioni nel pop. Lei cosa gli diceva? «Per carità, io non ho mai criticato nessuno e men che meno lo faccio adesso. Anni fa proposero anche a me di fare i tre soprano. Ma non ho mai accettato. E anche a Luciano lo avevo detto. Certe esperienze si possono fare, ma per un periodo limitato. D’altra parte cosa ha detto prima di morire? Voglio essere ricordato come cantante d’opera. Quella era la sua strada, il resto è stato marginale». Il nome di Pavarotti è stato accostato a divi entrati nel mito, come Caruso, Gigli, Di Stefano… «Non precipitiamo i giudizi. Luciano è stato grandissimo, gli altri straordinari. Sono entrati nella storia. Lo farà anche Pavarotti, naturalmente, ma diamogli del tempo». Il giorno del funerale, tutta Modena era in piazza. Che rapporto c’era fra la città e Luciano? «Mi permetta di inseri씮 왎 CATANIA. 12 Concerto sinfonico al Teatro Massimo Bellini. Stefano Ranzani dirige musiche di Beethoven e di Gustav Mahler. è dell’Opera Giocosa in coproduzione con i teatri di Piacenza e di Rovigo e del Festival di Wexford. Sul podio, il direttore artistico Giovanni Di Stefano. Per saperne di più scrivete a Giovanni Di Stefano, [email protected] 왎 SAVONA. 12 Prima esecuzione scenica moderna per Tutti in maschera, di Carlo Pedrotti. L’iniziativa, al Teatro Chiabrera, 왎 CAGLIARI. 12 Theodor Guschelbauer dirige al Teatro Lirico Il ratto dal serraglio. La regia è di Stephen Medcalf, scene e costumi di Isabella Bywater. 왎 JESI (AN). 12 La Fondazione Pergolesi-Spontini inaugura la stagione lirica al Teatro Pergolesi proponendo Bohème. L’opera è presentata in un’edizione firmata dal direttore Carlo Montanaro. 왎 ROMA. 13 Si apre nel nome di Berio e di Rossini la stagione dell’Accademia di Santa Cecilia. Il compositore ligure Antonio Pappano, sul podio dei complessi stabili, dirige la Sinfonia per otto voci e orchestra del 1968. Il programma è completato dallo Stabat Mater di Rossini. CLUB3 53 OTTOBRE 2007 Agenda Speciale DI MANUEL GANDIN FOTO DI ALBERTO RAMELLA/SYNC MUSICA E TEATRO CHI C’È DIETRO A DIVI E DIVINE «Tra me e il cibo è in corso un match e spesso vado ko» Q ualche anno fa, il nostro collaboratore Roberto Iovino fece una conversazione con Luciano Pavarotti sulla cucina. Riportiamo alcune considerazioni dell’artista, da quell’incontro. «Da tempo fra me e il cibo è in corso un match e io cerco con tutti i mezzi di vincere, ma spesso è lui a mettermi ko. La mia stazza ha contribuito alla mia popolarità. È, però, un’arma a doppio taglio. I chili in più sono amici e nemici al contempo. Quanto alla voce non credo che dimagrire influisca negativamente. Caso mai, i fastidi sono quelli comuni a tutte le persone sovrappeso. Ogni artista segue particolari regole prima di qualsiasi esibizione. Si dice, per esempio, che la Callas bevesse latte caldo e mangiasse acciughe. Qualcuno mangia molto aglio. Io, prima di una recita, sto molto tempo senza Manicaretti e do di petto R oberto Iovino ha pubblicato con Ileana Mattion per la Viennepierre Edizioni Sinfonia gastronomica, un viaggio nei secoli fra musica, eros e cucina. Il volume è fra i finalisti al Premio Bancarella Cucina. Sinfonia gastronomica si sviluppa nei tempi di una sinfonia. Nel primo tempo (allegro con moto) gli autori raccontano il rapporto tra musica e cucina dai greci ai fast food. La seconda parte (andante con variazioni) descrive banchetti e m usica 왎 REGGIO EMILIA. 14 Il Teatro Valli ospita l’Orchestra Giovanile Italiana. Affidata alla bacchetta di Gabriele Ferro l’Orchestra propone due grandi incompiute, la Sinfonia n. 10 di Mahler e la Sinfonia n. 9 di Bruckner. 왎 GENOVA. 19 Inaugura con Verdi la stagione del Carlo Felice. Assente dalle scene cittadine dal 54 OTTOBRE 2007 CLUB3 brindisi nella librettistica. Il terzo movimento (scherzo) ritrae i musicisti a tavola. Nel rondò gli autori propongono menù di epoche differenti, abbinando ai piatti alcuni ascolti musicali. Chiude un Adagio di Rossini: «Mangiare e amare, cantare e digerire: sono i quattro atti di quest’opera buffa che si chiama vita. Chi la lascia fuggire senza averne goduto è un pazzo». mangiare. E bevo acqua costantemente... Noi cantanti siamo tutti un po’ goderecci. Chi ha mal di stomaco difficilmente è un buon cantante. Potrà essere un buon compositore, però, decadente, triste. Non ho mai incontrato un allegrone con la gastrite...». 씮 re anche me nella valutazione. Luciano e io siamo adorati dai modenesi perché siamo rimasti persone semplici. Giro per i negozi, faccio la spesa e trovo sempre qualcuno che si ferma con la macchina e che mi offre un passaggio. Siamo stati sempre legatissimi a questa terra. Quando si era in tournée, parlavamo della nostra Modena e usavamo il dialetto. E questo, la nostra gente lo sa». Qual è il ricordo più bello che serberà di Luciano? «Il dono della sua amicizia, vera, sincera, profonda. Due fratelli che, come fratelli autentici, di tanto in tanto si punzecchiavano, continuando a volersi bene». Roberto Iovino 1940, arriva I vespri siciliani in un allestimento dell’Opera di Parigi, con la regia di Andrei Serban. La direzione è affidata a Renato Palumbo. Teatro dell’Opera un nuovo allestimento in edizione originale con sovratitoli in italiano del Wozzeck di Alban Berg. Regia, scene e costumi sono di Giancarlo Del Monaco. 왎 BOLOGNA. 19 Al Teatro Manzoni, concerto col direttore Claus Peter Flor. Il programma si apre col Gloria di Francis Poulenc. In chiusura, la Sinfonia n. 15 di Sostakovic. 왎 ANCONA. 21 Al Teatro delle Muse si esibisce, nell’Aula Magna dell’Università, l’Academy of St. Martin in the Fields. Direttore e solista, Michael Collins. In programma l’ouverture dal Coriolano di Beethoven, il Concerto n. 2 op. 74 per clarinetto di Weber e la Serenata per archi op. 22 di Dvorak. 왎 ROMA. 19 Gianluigi Gelmetti dirige al L’allestimento di un’opera nasce con anni di anticipo E s mentre Falstaff canta «Tutto nel mondo è burla. L’uom è nato burlone», col pubblico che ascolta rapito il protagonista dell’ultima opera verdiana, dietro le quinte un viavai di persone che nessuno può scorgere si dà da fare per reggere il gioco. Il gioco della finzione o, come nella morale dell’opera che aprirà la stagione del Teatro Regio di Torino, il 7, della burla. Di quelle che tutti noi gradiamo ed esigiamo da quando esiste il teatro e il melodramma. Perché dietro ai protagonisti del bel canto, alla rappresentazione 씮 DI BIANCA BEMORI pettacoli ARTE 씰 FOTO 씰 MUSICA 씰 CINEMA 씰 TEATRO 씰 DANZA 씰 FOLCLORE 왎 ROMA. 1 Al Teatro Argentina debutta in prima nazionale fino al 27 Tre sorelle, di Anton Cechov, con la regia di Massimo Castri. 왎 FERRARA. 4 Al Teatro Comunale, fino al 7, fa tappa Sola me ne vo’, con Mariangela Melato, “one-woman show ” della popolare e brava attrice. 왎 GENOVA. 3 Al Teatro Politeama Genovese, fino al 7, va in scena Sarto per signora, di George Feydeau, con Zuzzurro & Gaspare. La regia è di Andrea Brambilla. 왎 BARI. 4 Al Teatro Kismet, fino al 7, ritorna il festival di danza Visioni di (p)arte. La rassegna è una vetrina sull’esperienza di danza pugliese e le realtà emergenti regionali e nazionali. 왎 PORDENONE. 6 Inizia la XXVI edizione delle Giornate del cinema muto, nel nuovo Teatro Verdi, fino al 13. La retrospettiva principale è dedicata a L’altra Weimar e riporterà sullo schermo opere di registi tra i quali Gerhard Lamprecht, Max Mack, Richard Eichberg. Altro protagonista sarà René Clair, di cui saranno presentati tutti i film muti, alcuni con CLUB3 55 OTTOBRE 2007 Agenda Speciale Alcune fasi della preparazione degli artisti prima di andare in scena. Dai costumi al trucco, il paziente lavoro di un’équipe sempre pronta a intervenire MUSICA E TEATRO 씮 dell’opera, c’è un mondo che programma, vigila e assiste, di nascosto. Cosa c’è dietro un’opera? Come nasce, in quale modo e come si sviluppa un lavoro che dura anni e si esaurisce in poche ore, con gli applausi e il sipario che cala? Lo abbiamo chiesto proprio a chi regna dietro le quinte, a quei personaggi, meno noti di cantanti e direttori d’orchestra, invisibili ma necessari, senza i quali un’opera non potrebbe iniziare. Vittorio Borrelli, figlio d’arte, è il direttore di scena del Teatro Regio torinese: «Il mio ruolo è un po’ particolare rispetto a quello negli altri teatri italiani. Qui al Regio si unisce all’assistenza alla regia». Entusiasta e appassionato, Borrelli spiega: «È uno dei lavori più belli del mondo. Non c’è una giornata uguale all’altra». In effetti, il direttore di scena è il responsabile di quanto accade durante lo spettacolo: fornisce i comandi, da quando i cantanti entrano a come devono essere posizionate le luci, fino a decidere se il direttore d’orchestra possa o meno iniziare. Tutto è sotto la sua sorveglianza. «Eseguo dietro le quinte quello che il regista mi chiede. Sono una specie di garante delle regole. È un lavoro che inizia anche più di un anno prima. Dipende dalla disponibilità da parte degli artisti. Adesso, per esempio, stiamo programmando il 2010 e il 2011. È un lavoro complesso, con s pettacoli quattro cardini fondamentali: i macchinisti che muovono le scenografie, gli attrezzisti che hanno la responsabilità degli oggetti in scena, gli elettricisti, la sartoria. Una volta era una specie di direttore del traffico. Poi, con l’avvento del cinema e della Tv, il ruolo ha dovuto evolversi perché l’aspetto visivo è diventato determinante. Dobbiamo fare un lavoro fatto bene per far ridere o piangere il pubblico senza mai dimenticare, però, che quello che avviene sul palco non è la realtà». Come ha iniziato? «Mio papà era direttore di scena; per poterlo incontrare ho dovuto entrare in teatro, altrimenti era sempre via... Ho fatto la comparsa, l’attrezzista, ho lavorato alle scene, sono stato assistente di regia. E dal 1990 sono direttore di scena». Passiamo alla sartoria, altro luogo miracoloso nascosto agli occhi del pubblico. Laura Viglione è la responsabile del settore sartoria e vestizione, alle prese non solo coi costumi del Falstaff ma anche con quelli storici di un tenore come Francesco Tamagno: «Stiamo recuperando molti dei suoi vestiti di scena e li esporremo al pubblico. Per ora posso dire che abbiamo recuperato costumi di rara fattura». Un po’ la solita storia, di quei prodotti che come si usa dire, non sono più come quelli di una volta... «Eh, sì, purtroppo è vero anche se – si guardi attorno – i vestiti che facciamo oggi sono curatissimi in ogni particolare». È un vero spettacolo la sartoria, tra rasi e sete, or- palcoscenico, Eros Pagni. 왎 PERUGIA. 9 Al Teatro Morlacchi, fino al 14, va in scena Sei brillanti, con Paolo Poli, Luca Altavilla, Alfonso De 왎 ROMA. 9 Al Teatro Sistina, fino al Filippis, Giovanni Siniscalco. La regia 14, Giorgio Panariello torna in scena è dello stesso Paolo Poli e le scene di con lo spettacolo Faccio del mio meglio. Emanuele Luzzati. speciali accompagnamenti musicali. 왎 MILANO. 9 Al Piccolo Teatro, fino al 28, debutta La famiglia dell’antiquario, di Carlo Goldoni. Lo spettacolo ha la regia di Lluís Pasqual, di Barcellona, e direttore del Teatro Lliure. Protagonista d’eccezione, sul 56 OTTOBRE 2007 CLUB3 왎 TRIESTE. 9 Al Politeama Rossetti, fino al 14, è in scena Vita di Galileo, di Bertold Brecht. Protagonista è Franco Branciaroli. Con lui, Lello Abate. 왎 NAPOLI. 17 Al Teatro Stabile, fino al 4 novembre, va in scena Maria Stuart, di Friedrich Schiller, con la regia di Andrea De Rosa e l’interpretazione di Anna Bonaiuto e Flavio Bonacci. 왎 MODENA. 20 Al Teatro Storchi va in scena Le ceneri di Gramsci, di Pier Paolo Pasolini, spettacolo ideato da Sandro Lombardi e Virgilio Sieni. ganze e velluti, cappelli e calzature. E così, grazie alla cortesia della nostra responsabile, riusciamo a farci vestire con una blusa strepitosa di velluto blu settecentesca: «È quella che usò Renato Bruson nel Don Giovanni del 1987. Il fisico è simile, dovrebbe entrarle». Infatti, un po’ a fatica ma alla fine mi sento un cantante anch’io. «Vede? Un buon costume e subito ci si immedesima nella parte. Qui siamo in nove. E il nostro lavoro non finisce con le prove dei vestiti perché dobbiamo restare dietro le quinte durante gli spettacoli, per qualsiasi aggiustamento. E poi non vestiamo soltanto i protagonisti. Pensi alle comparse, ai coristi: 왎 MILANO. 23 Al Teatro dell’Elfo, fino al 18 novembre, va in scena Angels in America, di Tony Kuscher. La regia è di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani. 왎 FIRENZE. 23 Al Teatro della Pergola, fino al 28, si può vedere Moby Dick, tratto dal leggendario romanzo di Herman Melville, con Giorgio Albertazzi diretto da Antonio Latella. In scena anche Marco Foschi, giovane e riconosciuto talento emergente del teatro italiano. per tutti c’è una prova di vestito. E in alcune opere il lavoro raddoppia. Mi ricordo un Ernani con ben sette prove d’abito diverse, un’ora per ogni corista». E Falstaff? «No, beh, abbastanza semplice: 16 protagonisti fra prima e seconda compagnia, 26 uomini e 23 donne del coro, una decina di comparse. Non tantissimo». Sarà... Mi accompagnano in scena, dove Saverio Santoliquido, direttore di allestimento, sta lavorando alle luci e agli scenari, tra un enorme albero e prospettive di abitazioni. È un allestimento che viene da Bologna e, come sempre in questi casi, va adattato alle misure del teatro. Mentre il sovrintendente del Regio, Walter Vergnano, pensa alla nuova stagione con toni ottimisti: «La nomina di Gianandrea Noseda a direttore musicale del teatro ha una valenza particolare, strategica per il futuro. L’impegno del teatro è quello di migliorare e aumentare la qualità delle produzioni». Per continuare a emozionare il pubblico, da dietro, di nascosto, perché, come diceva Ingmar Bergman, finché ci sarà un filo d’erba sulla Terra, ce ne sarà anche uno finto su un palcoscenico. 왎 왎 TORINO. 25 Alle Limone Fonderie Teatrali Moncalieri, fino al 28, va in scena King Lear, di William Shakespeare, del Maly Teatr di Mosca, all’interno del Festival dell’unione dei teatri d’Europa. La regia è di Lev Dodin. 왎 POGGIBONSI (SI). 25 Fenice Nine Arts International Festival è il nome della rassegna che si svolgerà nei mesi di ottobre e novembre. Il primo appuntamento è per una “tre giorni argentina” che inizia con Milonga Eternauta. Argentina ieri e oggi, tra tango, teatro, musica, cinema, fotografia e historietas. 왎 MILANO. 26 Parte la seconda edizione della Festa del Teatro - Teatri aperti, fino al 28. Per l’inaugurazione della rassegna è previsto un happening nel centro della città. 왎 PONTEDERA (PI). 24 Al Teatro di via Manzoni, fino al 4 novembre, Amleto. Essere pronti è tutto. La regia è di Roberto Bacci. In scena, tra gli altri, Stefano Vercelli, Savino Paparella, Luisa Pasello. CLUB3 57 OTTOBRE 2007