a
in genda
COMPLEANNI 씰 RICORRENZE 씰 ANNIVERSARI 씰 EVENTI 씰 PERSONAGGI...
14 ottobre 1927
il giorno di Roger
Roger Moore,
a destra, nel ruolo
di maggior
successo, quello
dell’agente 007.
Sopra, con la
moglie e, in alto,
con Tony Curtis,
con cui ha
costituito
una celebre
coppia
Difficile pensare che 007 se ne stia con il plaid sulle ginocchia e le pantofole ai piedi, magari guardando un documentario della Bbc. Il mito di 007 vive per noi tutti senza carta anagrafica, come un fumetto. Solo i suoi interpreti scendono a livelli
umani. Così, dopo Sean Connery, anche per il bel Roger Moore l’agente segreto più famoso al mondo è ormai un ricordo di gioventù.
Lui, Moore il londinese, coi modi da gentleman e la faccia da Big Jim, è riuscito in un’impresa difficilissima: non far rimpiangere troppo il fascino di Connery prendendone il ruolo dell’agente segreto più famoso.
Prima di lui ci aveva provato lo scialbo George
Lazenby, affossato impietosamente da pubblico e critici. Moore ha costituito la soluzione più
logica. Conosciuto per i telefilm d’avventura, da Simon Templar al Lord Brett Sinclair di Attenti a
quei due, in cui
era contrapposto a Tony Curtis, e visto anche dai ragazzini in Ivanhoe,
Moore ha avuto
una gioventù avventurosa ma nobile, avendo partecipato alla seconda guerra mondiale. Ma
la fama dei sette film su 007 supera tutto e, dietro al ciuffetto biondo e ai sapienti dolcevita che coprono il collo non più arzillo,
c’è sempre uno che può dire:
«Il mio nome è Bond, James Bond», con la faccia credibile da
baronetto di
Sua Maestà.
M.G.
arte
DI NICOLETTA PALLINI
왎 MILANO. Al Museo Diocesano, dal
4 fino al 25 novembre, è in mostra
L’Annunciata, uno dei massimi
capolavori di Antonello da Messina,
la cui datazione è incerta ma che
sembrerebbe posteriore al 1475.
왎 MARSALA (TP)
Il 28, al convento del Carmine, termina
l’antologica dedicata a Fabrizio Clerici.
Figura eclettica, Clerici è stato pittore, disegnatore e
scenografo dal tocco surrealista che aveva
appassionato persino Salvador Dalí. tel. 0923.71.16.31
ARTE 씰 FOTO 씰 MUSICA 씰 CINEMA 씰 TEATRO 씰 DANZA 씰 FOLCLORE
Roma si fa in tre con Rothko, Gauguin e il pop
ROMA. Tre grandi mostre inaugurano l’autunno
romano a cominciare dal giorno 6 con la riapertura
al pubblico del Palazzo delle Esposizioni. In questa
sede, il protagonista è Mark Rothko (1903-1970),
artista americano di origine russa al quale
è dedicata un’importante retrospettiva, fino
al 6 gennaio, che indaga la sua ricerca
a cominciare dalle prime tele figurative
per culminare nei suoi dipinti degli anni
Cinquanta che invitano alla meditazione.
Fra questi, il grande Mural, del 1952-53,
proveniente dal Guggenheim di Bilbao
e persino le opere esposte alla Biennale
veneziana del ’58. Nello stesso giorno,
al Museo del Vittoriano, fino al 3 febbraio,
è in corso invece l’esposizione dedicata
a Paul Gauguin, con più di 150 opere
fra dipinti, disegni, sculture, ceramiche
COMO
Nella chiesa di San Francesco, al Broletto e nel chiostrino di Sant’Eufemia, fino al 4 novembre, si svolge la XVII edizione di Filare il tempo, rassegna internazionale dedicata all’arte tessile di piccolo formato. Quest’anno, gli artisti provengono non solo da tutta Europa, ma anche dagli Stati Uniti, dall’Asia e dal Sudamerica, e particolarmente interessante è anche la personale di
Maria Bronzini.
tel. 031.30.56.21
1
BORGIA (CZ)
Ultimo giorno per visitare al
Parco archeologico di Scolacium la terza edizione della manifestazione Intersezioni, dedicata
al rapporto fra arte contemporanea e archeologia. Quest’anno i
protagonisti sono il tedesco Stephan Balkenol con le sue sculture in legno nella basilica normanna, l’inglese Marc Quinn con i
8
50
OTTOBRE 2007
CLUB3
provenienti dai musei di tutto il mondo come
l’Ermitage di San Pietroburgo, la National Gallery
di Washington e la Glyptotek di Copenaghen.
Per gli appassionati di pop art, infine, alle Scuderie
del Quirinale dal 26 fino al 27 gennaio, sono
presenti tutti i grandi maestri internazionali
di quel singolare momento storico.
E, oltre ai leggendari Warhol,
Rauschenberg, Lichtenstein,
Rosenquist, le sorprese vengono
anche dalla pop art italiana
con i lavori di Franco Angeli,
Tano Festa, Schifano, Mario Ceroli
e Giosetta Fioroni.
Museo del Vittoriano, tel. 06.67.80.664
www.palazzoesposizioni.it
Scuderie del Quirinale, tel. 06.69.62.70
www.scuderiequirinale.it
suoi lavori in marmo e bronzo collocati nel teatro e nel Museo Archeologico e il belga Wim Delvoye con i suoi monumentali caterpillar e betoniere.
tel. 0961.39.13.56
www.provincia.catanzaro.it
Per saperne di più si può contattare il curatore della rassegna, Alberto Fiz, al 335.65.40.614
TORINO
Si inaugura alla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea la mostra Collages: dal
Cubismo al New Dada. Si possono ammirare 160 opere in mostra, a cominciare dai famosi papier collé di Picasso e Braque
che raccontano, fino al 6
gennaio, la
storia di questa tecnica
amata dalle
avanguardie
9
internazionali. Fra gli italiani,
spiccano Carrà, Severini, Balla, Prampolini e Savinio.
tel. 011.44.29.523
GAIOLE IN CHIANTI (SI)
Nella Rocca di Castagnoli, fino al 14 novembre, si
tiene la prima edizione di una
nuova Biennale di arti visive.
Quest’anno, selezionati dallo Studio Raffaelli di Trento, è di scena
l’Africa con una serie di lavori di
artisti provenienti dal Sudafrica.
E sono presenti protagonisti come Willie Bester con le sue sculture in alluminio, Bobby Bobson coi ritratti fotografici e Jackson Nkumanda con ambientazioni tridimensionali fra il poetico
e il naif. tel. 0577.73.10.04
12
MANTOVA
Alle Fruttiere di Palazzo
Te, fino al 13 gennaio, La
nazione dipinta è una mostra singolare che racconta la storia di fa-
14
miglia di Achille ed Elena Sacchi, figure emblematiche dell’ambiente risorgimentale al tempo di
Mazzini e Garibaldi. Oltre a fotografie, libri e documenti d’archivio, spiccano importanti dipinti di
Francesco Hayez, Domenico e
Gerolamo Induco, Silvestro
Lega e Telemaco Signorini.
tel. 0376.32.32.66
www.centropalazzote.it
MATERA
Nelle chiese rupestri di
Madonna della Virtù e di
San Nicola dei Greci chiude la
rassegna dedicata allo scultore
Mirko Basaldella, protagonista
di un’attenta retrospettiva allestita anche nel nuovo Museo della Scultura Contemporanea.
Una parte delle opere, oltre ai disegni, sarà esposta dal 27 al 31 dicembre alla Galleria d’Arte
Moderna di Udine.
tel. 0835.33.67.26
14
URBINO
Ultimo giorno al Palazzo Ducale per
Ori e argenti, mostra
sui capolavori di
oreficeria sacra
e profana provenienti dalle
più importanti
botteghe romane del Settecento. Calici, reliquari e ostensori sono firmati da grandi
maestri come
gli Arrighi e i Valadier. Fra le curiosità,
un inedito taccuino con disegni e procedure segrete per
la lavorazione dei metalli.
tel. 0722.32.26.25
14
RIVOLI (TO)
Al Castello di Rivoli, fino
al 13 gennaio, gli inglesi
Gilbert & George sono alla ribalta con un’antologica dalle prime
tele degli anni Settanta fino agli
avvenimenti terroristici più recenti. Al centro del loro lavoro, i due
artisti rappresentano se stessi come “sculture viventi”.
tel. 011.95.65.222
17
MILANO
Due rassegne sull’India
aprono i battenti. All’Hangar Bicocca, fino al 6 gennaio, Urban Manners propone 15 pittori,
scultori, fotografi. Da segnalare le installazioni
di Subodh Gupta e
gli scatti di Raghubir Singh. Allo
Spazio Oberdan, India oggi, fino al 3
febbraio, fa
il punto dagli
anni Cinquanta, coi lavori di
Tyeb Mehta, alla body art. tel.
02.85.35.31.76
18
Spazio Oberdan
tel. 02.77.40.63.00
Per saperne di più si
può contattare Daniela Palazzoni, curatrice di India oggi, allo
02.76.00.88.72
TREVISO
Alla Casa dei Carraresi,
fino al 4 maggio, Gengis
Khan e il tesoro dei Mongoli illustra attraverso 400 reperti provenienti da scavi nella Cina e dai
principali musei, l’evoluzione di
quella civiltà dal X al XIV secolo.
Di particolare interesse, gli eccezionali oggetti in oro, maschere,
corone, gioielli e finimenti di cavalli. tel. 0422.51.31.50
20
PADOVA
Fino al 27 gennaio 2008
la Galleria Civica d’Arte
Contemporanea ospita la mostra
Boccioni prefuturista. Gli anni di
Padova. L’artista visse nella città
proprio cent’anni fa. In mostra,
anche una selezione di tempere
commerciali liberty.
tel. 049.82.04.544
27
MILANO
Alla Galleria Credito Valtellinese termina La vita
fragile, mostra singolare dedicata
ai Martinitt, alle Stelline e al Pio Albergo Trivulzio. La mostra, attraverso i dipinti di Angelo Morbelli, Emilio Gola, Filippo Carcano, oltre a innumerevoli foto
d’epoca, documenti, oggetti e arredi, ricostruisce la storia e l’atmosfera delle più antiche istituzioni
assistenziali milanesi fra il 1815 e
il 1915. tel. 02.48.00.80.15
27
Per saperne di più si può contattare l’architetto Leo Guerra, curatore dell’allestimento, allo
02.48.00.80.15
CLUB3
51
OTTOBRE 2007
Agenda Speciale
MUSICA E TEATRO
NOI, COME DUE FRATELLI BOHÉMIEN
Mirella Freni ricorda Luciano Pavarotti: «Un’amicizia
Q
uando si pensa a Luciano Pavarotti
nei panni del pucciniano Rodolfo, viene naturale immaginare al suo fianco,
Mirella Freni come timida, fresca e affascinante Mimì, Mie Luciano rella Freni. Una coppia straordinaria, un’amiPavarotti cizia durata più di sessant’anni, un sodalizio
artistico fra i più profondi del nostro tempo. Mirella Freni, modenese come
Pavarotti, ha vissuto al fianco del
tenore le grandi affermazioni di
una carriera leggendaria e lo
ha visto spegnersi nelle ultime,
tremende settimane. Con la voce rotta dall’emozione ha anche seguito per la Rai
i funerali dalla cattedrale della
sua città.
m
DI ROBERTO IOVINO
usica
왎 VENEZIA. 4 Doppio appuntamento
col teatro barocco. Al Teatro Malibran
vanno in scena due opere di Vivaldi.
Il 4 Ercole sul Termodonte, in prima
esecuzione integrale in tempi
moderni. Il 5 debutta Bajazet.
왎 MILANO. 10 La Scala ospita il San
Carlo di Napoli con Socrate
immaginario, di Paisiello. Dirige
52
OTTOBRE 2007
CLUB3
«Per me – dice Mirella Freni – Luciano
era un fratello. Come tutti sanno, siamo praticamente cresciuti insieme. Mia madre e
sua madre lavoravano nella stessa manifattura di tabacchi, fra noi c’era solo qualche mese di differenza e ci mettevano nello stesso reparto a tenerci compagnia. Insomma, io Luciano l’ho sempre visto. E quando abbiamo
scoperto la comune passione per il canto, ci
siamo aiutati. Si andava insieme dal maestro
Campogalliani a Mantova. In studio si entrava uno per volta, ma l’altro rimaneva al di là
della porta e ascoltava. Così sulla via del ritorno si discuteva delle lezioni, ci si correggeva, si sognava insieme. Eravamo due bohémien. E poi, con la prima moglie eravamo
compagne di scuola alle medie».
Due bohémien. Nella vostra vita artistica comune, l’opera di Puccini è quella più
cara ai melomani. Quale Bohème
ricorda con più nostalgia?
«Ne abbiamo fatte tante, importanti. Mi viene in mente, per esempio
quella, splendida, sotto la direzione di
Karajan. Ma per la carriera di Luciano,
la Bohème fondamentale fu quella del
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씰 TEATRO 씰 DANZA 씰 FOLCLORE
Antonino Fogliani, la regia è di
Roberto De Simone.
왎 BARI. 11 Variazioni sui colori
del cielo è il titolo dell’azione scenica
al Teatro Piccinni. In occasione
della ricorrenza dei sessant’anni
della liberazione di Mauthausen
dai campi di concentramento,
l’Ensemble Project3 di Salisburgo,
diretto da Albert Prommegger,
ha commissionato l’opera
al compositore leccese Biagio
Putignano, che si è avvalso
della collaborazione di Ugo Sbisà,
autore dei testi.
왎 CREMONA. 11 Il Teatro Ponchielli
ospita The turn of screw, di Benjamin
Britten, in edizione originale,
lunga più di 60 anni»
suo debutto al Metropolitan. Io ero approdata al grande teatro americano prima di
lui. E per il suo esordio, c’ero io a fare Mimì
e ne fui davvero felice».
Qual era il suo più grande pregio sul
piano umano?
«Era generoso. Ha aiutato tante persone
senza che si sapesse. Per lui quello che contava davvero era l’amicizia».
E il difetto?
«Forse era un po’
impulsivo. Scattava
con facilità. E allora,
come si diceva scherzando fra noi, “la Freni lo frenava”... Sa, da giovani ci divertivamo anche a prenderci in giro, a
scherzare, usando la testa, ragionando sulle parole. Quando era
in ospedale, sono andata spesso a
trovarlo. Era ricoverata anche
mia madre che per fortuna ne è
uscita. E allora, qualche volta si
sono telefonati fra loro per farsi
coraggio a vicenda. Ebbene,
quante volte anche in quei
con la direzione di Jonathan Webb,
la regia di Elio De Capitani
e le scene di Ferdinando Bruni.
giorni con Luciano abbiamo ripreso le nostre,
antiche, giovanili prese in giro».
Pavarotti, a un certo punto della carriera ha voluto aprirsi a esperienze artistiche
diverse, i concerti dei tre tenori, le collaborazioni nel pop. Lei cosa gli diceva?
«Per carità, io non ho mai criticato nessuno e men che meno lo faccio adesso. Anni
fa proposero anche a me di fare i tre soprano. Ma non ho mai accettato. E anche a Luciano lo avevo detto. Certe esperienze si possono fare, ma per un periodo limitato. D’altra parte cosa ha detto prima di morire? Voglio essere ricordato come cantante d’opera. Quella era la sua strada, il resto è
stato marginale».
Il nome di Pavarotti è stato accostato a
divi entrati nel mito,
come Caruso, Gigli,
Di Stefano…
«Non precipitiamo i giudizi. Luciano è stato grandissimo, gli altri straordinari. Sono entrati nella storia. Lo farà anche Pavarotti, naturalmente, ma diamogli del tempo».
Il giorno del funerale,
tutta Modena era in piazza. Che rapporto c’era
fra la città e Luciano?
«Mi permetta di inseri씮
왎 CATANIA. 12 Concerto sinfonico
al Teatro Massimo Bellini. Stefano
Ranzani dirige musiche
di Beethoven e di Gustav Mahler.
è dell’Opera Giocosa in coproduzione
con i teatri di Piacenza e di Rovigo
e del Festival di Wexford.
Sul podio, il direttore artistico
Giovanni Di Stefano.
Per saperne di più scrivete
a Giovanni Di Stefano,
[email protected]
왎 SAVONA. 12 Prima
esecuzione scenica
moderna per Tutti in
maschera, di Carlo
Pedrotti. L’iniziativa,
al Teatro Chiabrera,
왎 CAGLIARI. 12 Theodor
Guschelbauer dirige al Teatro
Lirico Il ratto dal serraglio.
La regia è di Stephen
Medcalf, scene e costumi
di Isabella Bywater.
왎 JESI (AN). 12 La Fondazione
Pergolesi-Spontini inaugura la stagione
lirica al Teatro Pergolesi proponendo
Bohème. L’opera è presentata
in un’edizione firmata
dal direttore Carlo Montanaro.
왎 ROMA. 13 Si apre nel nome di Berio
e di Rossini la stagione dell’Accademia
di Santa Cecilia. Il compositore ligure
Antonio Pappano, sul podio dei
complessi stabili, dirige la Sinfonia
per otto voci e orchestra del 1968.
Il programma è completato
dallo Stabat Mater di Rossini.
CLUB3
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OTTOBRE 2007
Agenda Speciale
DI MANUEL GANDIN
FOTO DI ALBERTO RAMELLA/SYNC
MUSICA E TEATRO
CHI C’È
DIETRO A
DIVI E DIVINE
«Tra me e il cibo è in corso un match e spesso vado ko»
Q
ualche anno fa,
il nostro collaboratore
Roberto Iovino fece una
conversazione con Luciano
Pavarotti sulla cucina.
Riportiamo alcune
considerazioni dell’artista,
da quell’incontro. «Da tempo
fra me e il cibo è in corso un
match e io cerco con tutti i
mezzi di vincere, ma spesso
è lui a mettermi ko. La mia
stazza ha contribuito alla mia
popolarità. È, però, un’arma
a doppio taglio. I chili in
più sono amici e nemici al
contempo. Quanto alla voce
non credo che dimagrire
influisca negativamente.
Caso mai, i fastidi sono quelli
comuni a tutte le persone
sovrappeso. Ogni artista
segue particolari regole
prima di qualsiasi esibizione.
Si dice, per esempio, che la
Callas bevesse latte caldo
e mangiasse acciughe.
Qualcuno mangia molto
aglio. Io, prima di una recita,
sto molto tempo senza
Manicaretti e do di petto
R
oberto Iovino ha pubblicato con
Ileana Mattion per la
Viennepierre Edizioni Sinfonia
gastronomica, un viaggio nei secoli
fra musica, eros e cucina. Il volume
è fra i finalisti al Premio Bancarella
Cucina. Sinfonia gastronomica si
sviluppa nei tempi di una sinfonia.
Nel primo tempo (allegro con moto)
gli autori raccontano il rapporto tra
musica e cucina dai greci ai fast
food. La seconda parte (andante
con variazioni) descrive banchetti e
m
usica
왎 REGGIO EMILIA. 14 Il Teatro
Valli ospita l’Orchestra Giovanile
Italiana. Affidata alla bacchetta
di Gabriele Ferro l’Orchestra
propone due grandi incompiute,
la Sinfonia n. 10 di Mahler
e la Sinfonia n. 9 di Bruckner.
왎 GENOVA. 19 Inaugura
con Verdi la stagione del
Carlo Felice. Assente
dalle scene cittadine dal
54
OTTOBRE 2007
CLUB3
brindisi nella librettistica. Il
terzo movimento (scherzo)
ritrae i musicisti a tavola.
Nel rondò gli autori
propongono menù di
epoche differenti,
abbinando ai piatti alcuni ascolti
musicali. Chiude un Adagio di
Rossini: «Mangiare e amare,
cantare e digerire: sono i quattro
atti di quest’opera buffa che si
chiama vita. Chi la lascia fuggire
senza averne goduto è un pazzo».
mangiare. E bevo acqua
costantemente...
Noi cantanti siamo tutti
un po’ goderecci. Chi ha mal
di stomaco difficilmente è un
buon cantante. Potrà essere
un buon compositore, però,
decadente, triste. Non ho
mai incontrato un allegrone
con la gastrite...».
씮
re anche me nella valutazione. Luciano e io siamo adorati dai modenesi perché siamo rimasti persone semplici. Giro per i negozi, faccio la spesa e trovo
sempre qualcuno che si ferma con la
macchina e che mi offre un passaggio.
Siamo stati sempre legatissimi a questa
terra. Quando si era in tournée, parlavamo della nostra Modena e usavamo
il dialetto. E questo, la nostra gente lo sa».
Qual è il ricordo più bello che serberà
di Luciano?
«Il dono della sua amicizia, vera, sincera,
profonda. Due fratelli che, come fratelli autentici, di tanto in tanto si punzecchiavano,
continuando a volersi bene».
Roberto Iovino
1940, arriva I vespri siciliani
in un allestimento dell’Opera
di Parigi, con la regia di Andrei
Serban. La direzione è affidata
a Renato Palumbo.
Teatro dell’Opera un nuovo
allestimento in edizione originale
con sovratitoli in italiano del Wozzeck
di Alban Berg. Regia, scene e costumi
sono di Giancarlo Del Monaco.
왎 BOLOGNA. 19 Al Teatro Manzoni,
concerto col direttore Claus Peter
Flor. Il programma si apre col Gloria
di Francis Poulenc. In chiusura,
la Sinfonia n. 15
di Sostakovic.
왎 ANCONA. 21 Al Teatro delle Muse
si esibisce, nell’Aula Magna
dell’Università, l’Academy of St. Martin
in the Fields. Direttore e solista,
Michael Collins. In programma
l’ouverture dal Coriolano di
Beethoven, il Concerto n. 2 op. 74
per clarinetto di Weber e la Serenata
per archi op. 22 di Dvorak.
왎 ROMA. 19 Gianluigi
Gelmetti dirige al
L’allestimento di
un’opera nasce con
anni di anticipo
E
s
mentre Falstaff canta «Tutto nel
mondo è burla. L’uom è nato burlone», col pubblico che ascolta rapito
il protagonista dell’ultima opera verdiana,
dietro le quinte un viavai di persone che
nessuno può scorgere si dà da fare per reggere il gioco. Il gioco della finzione o, come nella morale dell’opera che aprirà la
stagione del Teatro Regio di Torino, il 7,
della burla. Di quelle che tutti noi gradiamo ed esigiamo da quando esiste il teatro
e il melodramma. Perché dietro ai protagonisti del bel canto, alla rappresentazione
씮
DI BIANCA BEMORI
pettacoli
ARTE 씰 FOTO 씰 MUSICA 씰 CINEMA
씰 TEATRO 씰 DANZA 씰 FOLCLORE
왎 ROMA. 1 Al Teatro Argentina
debutta in prima nazionale fino al 27
Tre sorelle, di Anton Cechov, con la
regia di Massimo Castri.
왎 FERRARA. 4 Al Teatro Comunale,
fino al 7, fa tappa Sola me ne vo’, con
Mariangela Melato, “one-woman
show ” della popolare e brava attrice.
왎 GENOVA. 3 Al Teatro Politeama
Genovese, fino al 7, va in scena Sarto
per signora, di George Feydeau, con
Zuzzurro & Gaspare. La regia è di
Andrea Brambilla.
왎 BARI. 4 Al Teatro Kismet, fino al 7,
ritorna il festival di danza Visioni di
(p)arte. La rassegna è una vetrina
sull’esperienza di danza pugliese e le
realtà emergenti regionali e nazionali.
왎 PORDENONE. 6 Inizia la XXVI
edizione delle Giornate del cinema
muto, nel nuovo Teatro Verdi, fino al
13. La retrospettiva principale è
dedicata a L’altra Weimar e riporterà
sullo schermo opere di registi tra i
quali Gerhard Lamprecht, Max Mack,
Richard Eichberg. Altro protagonista
sarà René Clair, di cui saranno
presentati tutti i film muti, alcuni con
CLUB3
55
OTTOBRE 2007
Agenda Speciale
Alcune fasi della preparazione
degli artisti prima di andare in
scena. Dai costumi al trucco,
il paziente lavoro di un’équipe
sempre pronta a intervenire
MUSICA E TEATRO
씮
dell’opera, c’è un mondo che programma, vigila e assiste, di nascosto.
Cosa c’è dietro un’opera? Come nasce, in
quale modo e come si sviluppa un lavoro
che dura anni e si esaurisce in poche ore,
con gli applausi e il sipario che cala? Lo abbiamo chiesto proprio a chi regna dietro le
quinte, a quei personaggi, meno noti di cantanti e direttori d’orchestra, invisibili ma necessari, senza i quali un’opera non potrebbe
iniziare. Vittorio Borrelli, figlio d’arte, è il direttore di scena del Teatro Regio torinese:
«Il mio ruolo è un po’ particolare rispetto a
quello negli altri teatri italiani. Qui al Regio
si unisce all’assistenza alla regia». Entusiasta
e appassionato, Borrelli spiega: «È uno dei
lavori più belli del mondo. Non c’è una giornata uguale all’altra». In effetti, il direttore
di scena è il responsabile di quanto accade
durante lo spettacolo: fornisce i comandi,
da quando i cantanti entrano a come
devono essere posizionate le luci, fino a decidere se il direttore d’orchestra possa o meno iniziare. Tutto è
sotto la sua sorveglianza.
«Eseguo dietro le quinte quello che il regista mi chiede. Sono
una specie di garante delle regole.
È un lavoro che inizia anche più di
un anno prima. Dipende dalla disponibilità da parte degli artisti. Adesso,
per esempio, stiamo programmando il
2010 e il 2011. È un lavoro complesso, con
s
pettacoli
quattro cardini fondamentali: i macchinisti
che muovono le scenografie, gli attrezzisti
che hanno la responsabilità degli oggetti in
scena, gli elettricisti, la sartoria. Una volta
era una specie di direttore del traffico. Poi,
con l’avvento del cinema e della Tv, il ruolo
ha dovuto evolversi perché l’aspetto visivo è
diventato determinante. Dobbiamo fare un
lavoro fatto bene per far ridere o piangere il
pubblico senza mai dimenticare, però, che
quello che avviene sul palco non è la realtà».
Come ha iniziato? «Mio papà era direttore di scena; per poterlo incontrare ho dovuto entrare in teatro, altrimenti era sempre
via... Ho fatto la comparsa, l’attrezzista, ho
lavorato alle scene, sono stato assistente di
regia. E dal 1990 sono direttore di scena».
Passiamo alla sartoria, altro luogo miracoloso nascosto agli occhi del pubblico. Laura
Viglione è la responsabile del settore sartoria e vestizione, alle prese non solo coi costumi del Falstaff ma anche con quelli storici di
un tenore come Francesco Tamagno: «Stiamo recuperando molti dei suoi vestiti di scena e li esporremo al pubblico. Per ora posso
dire che abbiamo recuperato costumi di rara fattura». Un po’ la solita storia, di quei
prodotti che come si usa dire, non sono più
come quelli di una volta...
«Eh, sì, purtroppo è vero anche se – si
guardi attorno – i vestiti che facciamo oggi
sono curatissimi in ogni particolare». È un
vero spettacolo la sartoria, tra rasi e sete, or-
palcoscenico, Eros Pagni.
왎 PERUGIA. 9 Al Teatro Morlacchi,
fino al 14, va in scena Sei brillanti, con
Paolo Poli, Luca Altavilla, Alfonso De
왎 ROMA. 9 Al Teatro Sistina, fino al
Filippis, Giovanni Siniscalco. La regia
14, Giorgio Panariello torna in scena è dello stesso Paolo Poli e le scene di
con lo spettacolo Faccio del mio meglio. Emanuele Luzzati.
speciali accompagnamenti musicali.
왎 MILANO. 9 Al Piccolo Teatro,
fino al 28, debutta La famiglia
dell’antiquario, di Carlo Goldoni. Lo
spettacolo ha la regia di Lluís Pasqual,
di Barcellona, e direttore del Teatro
Lliure. Protagonista d’eccezione, sul
56
OTTOBRE 2007
CLUB3
왎 TRIESTE. 9 Al Politeama
Rossetti, fino al 14, è in
scena Vita di Galileo, di
Bertold Brecht.
Protagonista è
Franco Branciaroli.
Con lui, Lello Abate.
왎 NAPOLI. 17 Al Teatro Stabile, fino
al 4 novembre, va in scena Maria
Stuart, di Friedrich Schiller, con la
regia di Andrea De Rosa e
l’interpretazione di Anna Bonaiuto e
Flavio Bonacci.
왎 MODENA. 20 Al Teatro
Storchi va in scena Le ceneri
di Gramsci, di Pier Paolo
Pasolini, spettacolo ideato
da Sandro Lombardi e
Virgilio Sieni.
ganze e velluti, cappelli e calzature. E così,
grazie alla cortesia della nostra responsabile,
riusciamo a farci vestire con una blusa strepitosa di velluto blu settecentesca: «È quella
che usò Renato Bruson nel Don Giovanni
del 1987. Il fisico è simile, dovrebbe entrarle». Infatti, un po’ a fatica ma alla fine mi sento un cantante anch’io.
«Vede? Un buon costume e subito ci si
immedesima nella parte. Qui siamo in nove.
E il nostro lavoro non finisce con le prove
dei vestiti perché dobbiamo restare dietro le
quinte durante gli spettacoli, per qualsiasi aggiustamento. E poi non vestiamo soltanto i
protagonisti. Pensi alle comparse, ai coristi:
왎 MILANO. 23 Al Teatro dell’Elfo,
fino al 18 novembre, va in scena
Angels in America, di Tony Kuscher.
La regia è di Ferdinando Bruni
ed Elio De Capitani.
왎 FIRENZE. 23 Al Teatro della
Pergola, fino al 28, si può vedere
Moby Dick, tratto dal leggendario
romanzo di Herman Melville,
con Giorgio Albertazzi diretto
da Antonio Latella. In scena anche
Marco Foschi, giovane e
riconosciuto talento emergente
del teatro italiano.
per tutti c’è una prova di vestito. E in alcune
opere il lavoro raddoppia. Mi ricordo un Ernani con ben sette prove d’abito diverse,
un’ora per ogni corista». E Falstaff? «No,
beh, abbastanza semplice: 16 protagonisti
fra prima e seconda compagnia, 26 uomini e
23 donne del coro, una decina di comparse.
Non tantissimo». Sarà...
Mi accompagnano in scena, dove Saverio
Santoliquido, direttore di allestimento, sta lavorando alle luci e agli scenari, tra un enorme albero e prospettive di abitazioni. È un
allestimento che viene da Bologna e, come
sempre in questi casi, va adattato alle misure
del teatro. Mentre il sovrintendente del Regio, Walter Vergnano, pensa alla nuova
stagione con toni ottimisti: «La nomina di Gianandrea Noseda a direttore musicale del teatro ha
una valenza particolare, strategica per il
futuro. L’impegno
del teatro è quello
di migliorare e aumentare la qualità delle
produzioni». Per continuare a emozionare il pubblico, da dietro, di nascosto,
perché, come diceva Ingmar
Bergman, finché ci sarà un filo d’erba sulla Terra, ce ne
sarà anche uno finto su un
palcoscenico.
왎
왎 TORINO. 25 Alle Limone Fonderie
Teatrali Moncalieri, fino al 28,
va in scena King Lear, di William
Shakespeare, del Maly Teatr
di Mosca, all’interno del Festival
dell’unione dei teatri d’Europa.
La regia è di Lev Dodin.
왎 POGGIBONSI (SI). 25 Fenice Nine
Arts International Festival è il nome
della rassegna che si svolgerà
nei mesi di ottobre e novembre.
Il primo appuntamento è per
una “tre giorni argentina” che inizia
con Milonga Eternauta. Argentina ieri
e oggi, tra tango, teatro, musica,
cinema, fotografia e historietas.
왎 MILANO. 26 Parte la seconda
edizione della Festa del Teatro - Teatri
aperti, fino al 28. Per l’inaugurazione
della rassegna è previsto un happening
nel centro della città.
왎 PONTEDERA (PI). 24 Al Teatro
di via Manzoni, fino al 4 novembre,
Amleto. Essere pronti è tutto.
La regia è di Roberto Bacci. In scena,
tra gli altri, Stefano Vercelli,
Savino Paparella, Luisa Pasello.
CLUB3
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OTTOBRE 2007