CLASSIFICAZIONE
DEL DIABETE
MELLITO
Dottoressa BOVERO Anna
Medicina Interna III Negri
Ospedale Santa Corona
Pietra Ligure ( SV)
Il diabete mellito è formato da un
gruppo eterogeneo di disturbi
metabolici che condividono il
fenotipo dell’iperglicemia.
Il diabete è una malattia cronica
progressiva estremamente
complessa.
Esistono diversi tipi di diabete
causati da complesse interazioni di
fattori genetici ed ambientali.
Le alterazioni metaboliche associate
al diabete portano a complicanze
secondarie in molteplici organi che
impongono un enorme peso
sull’individuo e sul sistema sanitario.
Il Diabete nel mondo
Un problema crescente
2003: 194 milioni 2025: 333 milioni (+72%)
Europa
Nord America
Asia
48.4
23.0
58.6
36.2
21%
57%
Sudamerica
14.2
43.0
75.8
Medio Oriente
76%
19.2
Africa
39.4
7.1
105%
Sud-Est Asiatico
15.0
39.3
111%
81.6
26.2
85%
Incidenza nel 2003
Incidenza nel 2025
Aumento % dal 2003 al 2025
*Adattato da Diabetes Atlas, 2nd Edition, International Diabetes Federation, 2003
108%
Il Diabete : Le complicanze
I diabetici hanno un rischio di andare
incontro a malattie cardiovascolari da 2 a 4
volte superiore rispetto alla popolazione
generale
La retinopatia diabetica è la 1°causa di
cecità in età lavorativa
Il diabete è la 1° causa di amputazione
Il diabete è la terza causa di dialisi e
trapianto
Fonti : - Progetto IGEA
- Epidemiologia del Diabete (Vespasiani, Nicolucci, Giorda)
Diagnosi di diabete mellito
Attraverso 3 possibili parametri:
1) Glicemia a digiuno (o random in paziente
sintomatico)
2) Test di tolleranza glucidica
3) Emoglobina glicosilata
Diagnosi (1)
GLICEMIA A DIGIUNO
( almeno 8 ore)
> 126 mg/dl in almeno 2 occasioni
differenti.
oppure
Sintomi (poliuria, polidipsia, calo
ponderale, affaticabilità) con
glicemia random > 200 mg/dl
Diagnosi (2)
TEST DI TOLLERANZA GLUCIDICA
Carico di glucosio per os (75 g) dopo digiuno di
almeno 8 ore con controllo della glicemia a 2 ore
Glicemia >200 mg/dl
Diagnosi (3)
Hb1ac > 6,5% in almeno 2 occasioni
Non necessita del digiuno
Possibile interferenze per razza, anemia, farmaci
E’stato inoltre introdotto il concetto
di alterata omeostasi glucidica che
identifica alterazioni metaboliche
intermedie a rischio di evoluzione
verso il diabete
Alterata omeostasi glucidica
IFG: alterata glicemia a
digiuno
IGT: alterata tolleranza al
glucosio ( dopo carico
per os)
Glicemia a digiuno
compresa tra 110-125
mg/dl
Glicemia a 2 ore compresa
tra 140-199 mg/dl
Classificazione del diabete mellito
La classificazione attuale del diabete mellito si basa
sul meccanismo patogenetico.
American Diabetes Assciation 1997 e 2010
Classificazione del diabete (2)



DIABETE MELLITO TIPO 1
DIABETE MELLITO TIPO 2
ALTRI TIPI DI DIABETE MELLITO
Difetti genetici delle funzione beta cellulare e
dell’azione dell’insulina
 Malattie del pancreas esocrino
 Endocrinopatie
 Farmaci


DIABETE GESTAZIONALE
ADA 2007
Standard italiani per la cura del diabete mellito 2007
DIABETE MELLITO TIPO 1
Rappresenta il 5-10% dei casi totali nel mondo
occidentale
Deriva dalla distruzione della beta cellula
pancreatica con un deficit assoluto di insulina.
Esordisce in genere in età infantile-giovanile (< 30
anni)
Diabete tipo 1

Immunomediato (90%) ( auto anticorpi anti GAD
ICA)

Idiopatico (10%)
e
Diabete mellito tipo 2
Rappresenta il 90-95% dei casi nel mondo
Occidentale.
Varia da una forma con prevalente insulino
resistenza e carenza relativa di insulina ad una
forma con predominate difetto secretorio
associato ad insulino-resistenza.
Diabete tipo 2



Esordisce di solito in età adulta avanzata
Di solito associato ad altri fattori di rischio
cardiovascolare
È di solito preceduto da una fase di alterazione
dell’omeostasi glucidica
IFG
 IGT

Caratteristiche del diabete tipo 1 e 2
TIPO 1
TIPO 2
0.3%
3-5%
Spesso modesta o
assente
Tendenza alla chetosi
Sempre presente
Spesso acuta
Presente
Peso
Generalmente normale
Generalmente elevato
(sovrappeso od obesità)
Età all'esordio
Più comunemente <30
anni
Più comunemente >30
anni
Comparsa di
complicanze croniche
A distanza di anni
dall'esordio del diabete
Spesso presenti alla
diagnosi
Insulina circolante
Ridotta o assente
Normale o aumentata
Autoimmunità
Presente
Assente
Insulina fin dall'esordio
Dieta, ipoglicemizzanti
orali, meno frequente
insulina
Prevalenza
Sintomatologia
Terapia
Assente
Standard italiani per la cura del diabete mellito 2007
Ormai caduti in disuso alcuni termini:


Diabete mellito insulino dipendente (IDDM)
Diabete mellito insulino indipendente (NIDDM)
Distinzione obsoleta perché molti soggetti con
diabete inizialmente insulino indipendente
diventano nel tempo dipendenti.
Inoltre:


Diabete giovanile
Diabete dell’anziano
E’ recente il riscontro di diabete dell’adulto
in età sempre più precoce anche infantile
Il diabete giovanile di solito si presenta prima dei
30 anni, ma non è la regola
LADA : latent autoimmune diabetes
adults
Diabete
diagnosticato in età adulta (>30 anni)
Presenza
di almeno un autoanticorpo
circolante(anti ICA e/o anti GAD)
Non richiede trattamento insulinico alla
diagnosi, mostra un’elevata progressione verso
l’insulino-dipendenza
Difetti genetici della
beta cellula pancreatica
Altri tipi di diabete:
Maturity Onset Diabetes of the Young
(MODY)
 È una forma di diabete del giovane con esordio
più tardivo; di solito comunque prima dei 25
anni
 Trasmissione autosomica dominante
 Alterazione della secrezione di insulina per
difetti genetici di fattori di trascrizione nucleari,
glucochinasi, promoter di geni
Età: distribuzione per entità nosologica
Type 2
Type 1
MODY
LADA
5
10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90
Age of diagnosis
Malattie del
pancreas esocrino
Altri tipi di diabete:





Pancreatiti
Resezioni chirurgiche
Neoplasie
Fibrosi cistica
Emocromatosi
Con secondaria distruzione delle insule
pancreatiche
Altri tipi di diabete:




Endocrinopatie
Acromegalia
Cushing
Glucagonoma, feocromocitoma,
somatostatinoma
Ipertiroidismo
Alterazioni ormonali con ipersecrezioni dell’asse
controinsulare.
Altri tipi di diabete

FARMACI ( corticosteroidi, acido nicotinico,
agonisti beta adrenergici, tiazidici, interferone 
clozapina, inibitori delle proteasi)
Diabete gestazionale
È una compromissione della tolleranza al glucosio
che si sviluppa in corso di gravidanza soprattutto
nella seconda metà della gestazione con elevata
morbilità.
È influenzato da razza, età, parità, familiarità, peso
pregravidico e incremento ponderale in
gravidanza.
Diabete gestazionale (2)
Può portare a complicanze materne e fetali
(anomalie congenite, difetti del tubo neurale,
macrosomia fetale, polidramnios, ritardo di
crescita o morte intrauterina)
Fondamentale pertanto accurato screening e
stratificazione del rischio in corso di gravidanza.