ISPI MACROECONOMIA Lezioni 3 e 4 Componenti della domanda (consumi, investimenti, spesa pubblica, esportazioni nette) Antonella Mori Macroeconomia 1 Financial Times on line, 31 agosto 2016 2 Interazione tra domanda, produzione e reddito Produzione Domanda di beni Reddito PIL come spesa Chi compra i prodotti italiani? 1. Consumatori (consumo) + 2. Aziende (Investimenti) + 3. PP.AA. (Spesa Pubblica) + 4. Resto del mondo (Esportazioni) Per definizione si ha: PIL = Consumo + Investimenti + Spesa Pubblica + Esportazioni - Importazioni 4 1. Consumo: beni e servizi acquistati dai consumatori. Il consumo rappresenta la componente principale del Pil. 2. Investimento fisso: – investimento non immobiliare: acquisto di nuovi impianti, macchinari da parte delle imprese. – investimento immobiliare: acquisto di nuove case o appartamenti da parte degli individui. 3. Spesa pubblica: spesa pubblica di beni e servizi acquistati dallo Stato o da enti pubblici. Non include né i trasferimenti (assistenza sanitaria e sociale), né gli interessi del debito pubblico. 5 4. Esportazioni nette (o saldo commerciale) Differenza tra Esportazioni (acquisto di beni e servizi nazionali da parte del resto del mondo) e Importazioni (acquisto di beni e servizi esteri da parte di utilizzatori nazionali) – Esportazioni > Importazioni Avanzo commerciale – Esportazioni < Importazioni Disavanzo commerciale 6 5. Investimento in scorte Differenza tra produzione e vendite in uno stesso anno – Produzione > Vendite le scorte aumentano – Produzione < Vendite le scorte diminuiscono 7 ITALIA: Conto economico risorse e impieghi 8 Fonte: Banca d’Italia, Relazione Annuale 2015, maggio 2016 Le componenti della domanda di beni Domanda di beni nazionali (Z) = Consumo (C) + Investimenti (I) + Spesa pubblica (G) + Esportazioni (X) Importazioni (IM) 9 1. CONSUMO (C) C = co + c1Yd co≥ 0 (consumo che dipende da variabili diverse da Y) 0<c1<1 propensione marginale al consumo Yd = Y - t Y + TR t Y: tasse (t aliquota) TR: trasferimenti C = co + c1TR + c1 (1-t)Y 10 1. CONSUMO (C) C C = co + c1TR + c1 (1-t)Y co + c1TR Y 11 Banca d’Italia, Relazione Annuale 2015, maggio 2016 12 CASI: Cosa succede al consumo se: 1. Il governo aumenta i sussidi ai disoccupati 2. Il governo riduce l’aliquota media IRPEF 3. La crisi fa aumentare la propensione al risparmio 13 2. INVESTIMENTO (I) Dipende da: • tasso d’interesse reale (tasso d’interesse nominale – inflazione attesa) (-) • produzione attesa (+) • Investimento autonomo (che dipende da agevolazioni fiscali, crediti d’imposta temporanei) I = I + d1Y – d2 r 14 Banca d’Italia, Relazione Annuale 2015, maggio 2016 15 Financial Times on line, 6 settembre 2016 16 CASO 4. Il governo introduce una agevolazione fiscale per gli investimenti in R&S. Macroeconomia 17 3. SPESA PUBBLICA (G) Componente autonoma della domanda aggregata, dipende dalle decisioni di politica fiscale. 18 Componenti del bilancio pubblico • Entrate: imposte dirette (tY), imposte indirette, contributi sociali • Spese: redditi da lavoro dipendente, consumi intermedi (G) prestazioni sociali, contributi alla produzione, interessi (TR) 19 Saldo totale bilancio (indebitamento netto): Spese - Entrate. Saldo primario: saldo al netto delle spese per interessi passivi. Disvanzo di bilancio (budget deficit) BD = spese > entrate 20 Italia: indicatori di finanza pubblica (%PIL) Banca d’Italia, Relazione Annuale 2015, maggio 2016 21 Debito pubblico Debito pubblico: consistenza passività del settore pubblico. delle Se il governo ha un deficit Debito pubblico aumenta In Italia le fluttuazioni del debito pubblico: Prima del 1945: aumenti di Debito per guerre Dopo 1945, spesa pubblica crescente, più delle entrate (stato sociale) Dagli anni 90 stabilizzazione per rispettare criteri di Maastricht 22 Fonte: C. Reinahrt, This time is different chartbook, NBER, March 2010 Italia: indicatori di finanza pubblica (%PIL) Banca d’Italia, Relazione Annuale 2015, maggio 2016 24 Rapporto debito pubblico/PIL, % 25 4. IMPORTAZIONI (IM) e ESPORTAZIONI (X) www.istat.it 26 TASSO DI CAMBIO NOMINALE (E) Ammontare di valuta estera per unità di moneta nazionale (certo per incerto) Esempi: 1 euro = 1,1296 US$ l’8 settembre 2016 1 1 1 1 1 euro euro euro euro euro = = = = = 1,132 US$ il 15 settembre 2015 1,2911 US$ il 15 settembre 2014 1,3268 US$ l’11 settembre 2013 1,2706 US$ il 7 settembre 2012 1,3798 US$ il 21 ottobre 2011 (E↑ apprezzamento dell’euro, depprezzamento del US$ ) http://www.ecb.int/stats/exchange/eurofxref/html/eurofxref-graph-usd.en.html 27 Tasso di cambio nominale: US Dollar / Euro http://sdw.ecb.europa.eu/quickview.do?SERIES_KEY=EXR.D.USD.EUR.SP00.A& ) TASSO DI CAMBIO REALE ( Prezzo relativo dei beni nazionali in termini di beni esteri. P E P* 29 IMPORTAZIONI (IM) Determinanti: domanda interna (Y) (+) tasso di cambio reale (+) altre variabili di competitività (qualità, servizi) politica commerciale nazionale e internazionale IM IM (Y , ) ( , ) 30 ESPORTAZIONI (X) Determinanti: domanda mondiale (Y*) (+) tasso di cambio reale (-) altre variabili di competitività (qualità, servizi) politica commerciale nazionale e internazionale X X (Y , ) * ( , ) 31 I principali esportatori e importatori Fonte: WTO, World Trade Statistical Review 2016. Italia: i principali partner commerciali Banca d’Italia, Relazione Annuale 2015, maggio 2016 •33 4.ESPORTAZIONI NETTE (NX) NX = X –IM/ ε Ipotizzando una relazione lineare: NX =X - v ε - mY : esportazioni esogene, che dipendono dal reddito estero v >0: sensibilità di NX alle variazioni del tasso di cambio reale m>0: propensione all’import X 34 35 Quali effetti per le esportazioni nette dell’Italia? Financial Times on line, 7 settembre 2016 36