NUCLEO Il nucleo è la centrale operativa che controlla i vari processi che si svolgono dentro la cellula. Contiene il materiale genetico DNA e proteine. Quando la cellula è a riposo il DNA è sotto forma di CROMATINA. Quando la cellula sta per dividersi il DNA si condensa per formare CROMOSOMI. La cromatina è formata da nucleosomi Un nucleosoma è un complesso di DNA e proteine basiche dette istoni I nucleosomi possono originare le fibre di cromatina, che si compattano sempre di più fino a formare i cromosomi Cariotipo femminile 22 coppie di AUTOSOMI + due cromosomi sessuali, XX o XY Cariotipo maschile La cromatina può essere addensata e inattiva (eterocromatina) o distesa e attiva (eucromatina) La cromatina costituisce una barriera per i fattori di trascrizione e per tutte le proteine che possono legarsi al DNA Il rimodellamento della cromatina può essere dovuto a modificazione chimica degli istoni oppure ad un effetto meccanico ATP-dipendente Modificazione degli istoni Modellatori ATP-dipendenti i) ii ) iii ) iv ) Le differenze tra i vari tipi di cellule di un organismo dipendono da differenze nell’espressione di geni da un genoma identico I geni localizzati nell’eterocromatina non sono espressi Le modificazioni degli istoni e del DNA influenzano sia la struttura della cromatina che l’espressione genica Le mutazioni sono alterazioni della sequenza del DNA Le modificazioni della cromatina non alterano la sequenza del DNA ma possono essere trasmesse alle future generazioni. Questa è chiamata eredità epigenetica Il termine epigenetica si riferisce a tutti i cambiamenti ereditabili dell’espressione genica e dell’organizzazione della cromatina che sono indipendenti dalla sequenza di DNA Quasi tutti i processi di differenziamento sono innescati e mantenuti da meccanismi epigenetici L’eredità epigenetica è un meccanismo essenziale che permette la propagazione stabile di stati di attivazione genica da una generazione di cellule alla generazione successiva NPC specializzati nel trasporto nucleare e nell'organizzazione del genoma. (a,b) schema dei nuclei di tre diversi tipi di cellule con NPC di composizione diversa, che trasportano cargo diversi o interagiscono con regioni cromosomiche diverse; (c) NPC con differenti composizioni possono coesistere nella stessa cellula. NPC con proprietà distinte possono essere utilizzati per specifiche funzioni cellulari ed avere un ruolo nell’organizzazione tridimensionale del genoma. Nuclear pore complex composition: a new regulator of tissue specific and developmental functions - Nat Rev Mol Cell Biol. 2012 Nov;13(11):687-99. doi: 10.1038/nrm3461 - Raices M, D'Angelo MA. Interazione dinamica tra involucro nucleare e cromatina durante la riprogrammazione ed il differenziamento. Nelle cellule differenziate, l'involucro nucleare è regolare e rotondo. Le proteine della lamina nucleare, incluse le lamine A e B, sono strettamente disposte lungo la membrana nucleare interna. Di conseguenza, il genoma è organizzato in domini associati alla lamina (LAD) che costituiscono la maggioranza dell’eterocromatina della periferia nucleare. La maggior parte dei geni associati al differenziamento sono localizzati tra i LAD lontano dalla membrana nucleare interna e rimangono trascrizionalmente attivi. Al contrario, le cellule staminali pluripotenti non esprimono le lamine A, e l'associazione delle lamine B con la cromatina è dinamico. Questo è associato con una morfologia nucleare deformata. Inoltre, lo spazio intermembrana dell'involucro nucleare è più ampio ed irregolare. Come risultato, il genoma è lassamente organizzato e raramente si osserva eterocromatina nella periferia nucleare. Inoltre, i geni specifici delle cellule staminali non sono localizzati nei LAD e sono attivati. Navigating the epigenetic landscape of pluripotent stem cells - Mo Li1 et al. – Nature Reviews Molecular Cell Biology, 13, 524-535, 2012 - doi: 10.1038/nrm3393 Le cellule di un organismo multicellulare pur avendo gli stessi geni, sono in grado di rispondere a segnali di differenziamento in modo variabile. Le cellule sono plastiche, sono in grado di eseguire la loro funzione specializzata pur mantenendo la capacità di adattarsi ai cambiamenti ambientali. Questo si realizza attraverso molteplici meccanismi che coinvolgono la regolazione diretta dello stato della cromatina in risposta a stimoli. E’ ancora poco conosciuto come le vie di trasduzione del segnale possano comunicare direttamente con cromatina per cambiare il paesaggio epigenetico, ma è sempre più evidente la possibilità che la cromatina agisca come sito di integrazione e di stoccaggio dei segnali. Emerging roles for chromatin as a signal integration and storage platform - Nat Rev Mol Cell Biol. 2013 Apr;14(4):211-24. doi: 10.1038/nrm3545 - Badeaux AI, Shi Y. Dogma Derailed: The Many Influences of RNA on the Genome - (Sabin et al., Molecular Cell, 49, March 7, 783-794, 2013) Il controllo epigenetico dell'espressione genica è una componente fondamentale della regolazione della trascrizione che è spesso guidato da RNA non codificanti che stanno emergendo come regolatori critici di espressione genica e della stabilità genomica a livello trascrizionale Ruolo di corti e lunghi RNA non codificanti nel dirigere le variazioni della cromatina attraverso modificazioni degli istoni e metilazione del DNA Dimensioni dei Genomi plasmidi virus batteri funghi Il genoma dei procarioti è più piccolo di quello degli eucarioti. piante alghe insetti molluschi pesci Negli eucarioti la dimensione del genoma è solo in parte correlata alla complessità dell’organismo. anfibi rettili uccelli mammiferi 104 105 106 107 108 109 1010 1011 Negli eucarioti c’è sorprendentemente ben poca correlazione numero di geni/dimensione del genoma Gene number Genome s ize (M b) 100000 10000 Number of genes in prokaryotes (up to 8000) 1000 100 10 Genome size in prokaryotes (up to 9 Mb) 1 human mous e c hic ken xenopus zebrafis h fugu c iona fly worm yeas t 15 Che cos’è un gene? “Sequenza di nucleotidi del DNA che in una determinata cellula può essere trascritta per formare molecole di RNA che direttamente (mRNA) o indirettamente (rRNA, tRNA) portino alla sintesi di una Proteina” CONSEGUENZE DELLO SPLICING ALTERNATIVO mRNA introne 2 introne 1 pre-mRNA PROTEINE FUNZIONI DELLE PROTEINE: • catalisi (enzimi) • regolazione • strutturale (es. citoscheletro) • contrattile (movimento) • trasferimento (pompe e canali) • comunicazione (ormoni e recettori) • difesa (anticorpi e tossine) • deposito (proteine del “vitello”) • trasporto (es. trasporto di lipidi) Emoglobina embrionale Emoglobina fetale Emoglobine dell’adulto a2e2 a2g2 a2b2 e a2d2 Genoma Umano La trascrizione interessa la quasi totalità del genoma, ben oltre l’80% Proliferazione Morte cellulare Omeostasi Accumulo Perdita cellulare Modalità di comunicazione tra cellule appartenenti all’organismo pluricellulare ELETTRICA CHIMICA informazione trasferita SCARSA (tipo si/no) MOLTA utilizza molte molecole destinazione POCO VERSATILE necessario contatto diretto SELETTIVA senza connessioni dirette velocità di trasmissione ALTA anche su lunghe distanze LENTA legata a sintesi e diffusione Segnali chimici diversi controllano sopravvivenza e proliferazione Sopravvivi Prolifera Differenziati muori LE MOLECOLE SEGNALE POSSONO ESSERE: Idrosolubili: tutti i neurotrasmettitori e la maggior parte degli ormoni sono idrofilici per cui non possono attraversare la membrana plasmatica; interagiscono quindi con le cellule rimanendo all’esterno. Liposolubili: gli ormoni steroidei e tiroidei sono idrofobici e possono quindi attraversare il doppio strato lipidico. colesterolo Ormoni steroidei L’interazione molecola segnale/recettore scatena una cascata di segnali intracellulari Le risposte intracellulari comportano generalmente modificazione della trascrizione genica e/o modificazione del metabolismo Composti non fisiologici possono legare recettori come (e talvolta persino meglio) dei composti naturali. Ad esempio la morfina può legare gli stessi recettori delle endorfine che sono piccole proteine b-Endorfina Morfina AGONISTI: analoghi dell’ormone, imitano l’attività biologica (esempio: Isoproterenolo, farmaco per l’asma, imita catecolamine, favorisce il rilassamento dei muscoli bronchiali) ANTAGONISTI: analoghi dell’ormone, bloccano l’attività biologica (esempio: Propranololo, farmaco per cardiopatie, blocca recettori adrenergici nei vasi sanguigni) Encrocrine Disruptors: composti che mimano ormoni, xenoestrogeni, anti-androgeni, fitoestrogeni A monte degli scarichi, si trovavano pesci così distribuiti: 18 femmine, 14 maschi, nessun intersesso Un pò più a valle degli scarichi, si trovavano pesci così distribuiti: 49 femmine, 5 maschi, 4 intersesso Ancora più a valle degli scarichi, si trovavano pesci così distribuiti: 16 femmine, nessun maschio, 4 intersesso Lontre diventate sterili perchè il pene dei maschi era talmente piccolo da impedire l’accoppiamento Anche gli alligatori non riuscivano più a riprodursi Le uova degli uccelli avevano un guscio troppo sottile ed i piccoli non sopravvivevano Esposizione ad acque di scarico in laboratorio: - dopo 7 giorni, i maschi hanno iniziato a produrre ormoni sessuali - dopo 14 giorni, i maschi hanno inniziato a modificare i loro organi sessuali - dopo 28 giorni, i testicoli non producevano più spermatozoi Il bisfenolo A è un composto importante per la produzione di vari tipi di materiali plastici, è usato anche come additivo antiossidante Estradiolo Riduce la motilità degli spermatozoi NATURE | NEWS Sharing Stress alters children's genomes Poverty and unstable family environments shorten chromosome-protecting telomeres in nine-year-olds Jyoti Madhusoodanan, 07 April 2014, doi:10.1038/nature.2014.14997 Una recente ricerca dimostra che crescere in un ambiente sociale stressante lascia segni duraturi sui cromosomi di ragazzi afro-americani. I telomeri, sequenze di DNA ripetitivo che proteggono le estremità dei cromosomi, sono più corti nei bambini provenienti da famiglie povere ed instabili rispetto quelli di bambini provenienti da famiglie più accoglienti. Quando sono stati esaminati campioni di DNA di 40 ragazzi di 9 anni provenienti dalle principali città degli Stati Uniti, è stato scoperto che i telomeri dei bambini provenienti da ambienti familiari difficili erano del 19% più corti rispetto a quelli dei bambini provenienti da ambienti più tranquilli. La lunghezza dei telomeri è spesso considerata come un biomarker dello stress cronico. Lo studio, pubblicato oggi negli Atti della National Academy of Sciences, ci avvicina a comprendere come le condizioni sociali durante l'infanzia possano influenzare la salute a lungo termine. I telomeri dei ragazzi figli di madri istruite erano del 32% più lunghi di quelli di ragazzi figli di madri non istruite. I bambini provenienti da famiglie stabili avevano telomeri più lunghi del 40% rispetto a quelli di bambini che avevano vissuto molti cambiamenti, anche drammatici, nella struttura familiare. Collegamenti con la genetica Lo studio riporta che il legame tra ambienti domestici stressanti e lunghezza dei telomeri è moderato da varianti genetiche nelle pathway che elaborano due neurotrasmettitori nel cervello, serotonina e dopamina. Precedenti studi hanno correlato varianti di alcuni dei geni studiati, come TPH2, con la depressione, il disturbo bipolare ed altri problemi di salute mentale. Le varianti di un altro gene, 5-HTT, riducono la quantità di proteina che ricicla la serotonina nelle sinapsi nervose. Si pensa che alcuni alleli di questi geni possano aumentare la sensibilità verso fattori di rischio esterni. E’ stato trovato che le varianti "sensibilizzanti" di questi geni proteggevano i telomeri dei bambini che vivevano in ambienti favorevoli, ma non impedivano il maggior danno ai telomeri dei bambini provenienti da famiglie svantaggiate. C’è da dire che coloro che mancavano di questi alleli avevano ben poca differenza nella lunghezza dei loro telomeri, indipendentemente dalle condizioni di vita. Ma i ragazzi con più di due alleli sensibilizzanti erano fortemente influenzati dai loro ambienti domestici. Il team ha in programma di estendere la loro analisi a circa 2.500 bambini ed alle loro madri per vedere se questi risultati preliminari tengono. Tuttavia, poiché gli effetti dello stress sono tangibili già all'età di 9 anni, alcuni autori suggeriscono che pratiche di intervento precoce possano aiutare a moderare gli effetti delle avversità sulla salute dei bambini. Si tratta di un primo ma importante passo per comprendere come le disparità sociali, ad esempio legate al colore della pelle, possano incidere sulla salute per tutta la vita. Ambienti sociali svantaggiati sono associati a seri problemi di salute, probabilmente a causa di una condizione di stress cronico. La lunghezza dei telomeri è stata utilizzata come biomarker di stress cronico; i telomeri sono più corti negli adulti provenienti da una varietà di contesti, con svantaggio per posizione sociale e per depressione. Apr 2014