LE EMOZIONI A SCUOLA
Progetto di intervento sulle emozioni e le relazioni
rivolto ai bambini delle scuole primarie
Responsabili del progetto
Dott.ssa Federica Grilanda
psicologa, psicologa scolastica, consulente educativa
Dott.ssa Francesca Pelizzoni
psicologa, educatore alla teatralità ,conduttore di gruppo con metodologie attive
Dott.ssa Emanuela Volponi
psicologa, mediatrice familiare, consulente educativa
LE EMOZIONI A SCUOLA
Progetto di intervento sulle emozioni e le relazioni
rivolto ai bambini (e agli insegnanti) delle scuole primarie
Premessa:
Di fronte all’attuale contesto educativo e sociale la presente proposta nasce a partire della
sempre maggiore evidenza alcuni aspetti di particolare allarme:
 Diffusione delle difficoltà comportamentali e del disagio in ambito scolastico e sociale
 Generale crisi dell’”edificio” e della struttura familiare con conseguente indebolimento del
ruolo educativo
 Il continuo aumento della presenza degli alunni stranieri nella scuola italiana impone un
lavoro di comprensione interculturale per una migliore convivenza e integrazione in una
società nella quale il fenomeno immigratorio non è più occasionale bensì strutturale.

Progressivo coinvolgimento del corpo docente in richieste e deleghe di difficile
gestione perché spesso contraddittorie, implicite e ambigue.
In base a queste premesse l’intervento pisco-educativo si propone le finalità generali
di:
 Favorire un processo alfabetizzazione emotiva per prevenire diverse forme di disagio
stimolando l’elaborazione metacognitiva sul valore funzionale/disfunzionale di alcune emozioni,
pensieri e comportamenti in relazione al contesto.
 Favorire la mobilitazione risorse necessarie alla crescita personale e/o al cambiamento
di comportamenti ed atteggiamenti attraverso la conoscenza delle proprie abilità e
competenze, nel riconoscimento delle emozioni e nella gestione attiva di comportamenti
volti all'incontro all’accettazione dell’altro, di ciò che percepiamo come diverso ed allo scambio
reciproco (ALLEGATO A). Questo lavoro presuppone la valorizzazione delle proprie identità
e radici culturali comprendendo il significato complesso del processo di globalizzazione
nella società contemporanea.
 Promuovere di azioni parallele, sostenendo un'azione di cambiamento nel contesto
relazionale della classe coinvolgendo tutti gli agenti coinvolti, attraverso un percorso
parallelo che prevede un intervento formativo con gli alunni e un momento di confronto con gli
insegnanti.
In questo processo centrato sull'emotività e sulle relazioni nel contesto scolastico
consideriamo importante anche la partecipazioni dei genitori nei termini di una
conoscenza e valutazione del percorso proposto insieme al proprio figlio, fornendo
quindi uno stimolo alla riflessione sull'importanza della qualità dell'affettività e delle relazioni.
Obiettivi generali:
I laboratori rivolti agli alunni sono stati pensati con gli obiettivi generali di favorire un processo di
conoscenza delle emozioni in modo da stimolare l’elaborazione metacognitiva sul valore
funzionale/disfunzionale di alcuni emozioni, pensieri e comportamenti in relazione al contesto:
o
Stimolare negli alunni l’acquisizione di una maggiore conoscenza e consapevolezza delle
emozioni proprie e altrui.
o
Valorizzazione della comunicazione interpersonale attraverso la comprensione dei
messaggi verbali e non verbali
o
Migliorare la gestione comportamentale delle emozioni attraverso specifici interventi di
facilitazione della regolazione emotiva
Destinatari
o
Alunni della scuola elementare.
o
Insegnanti
Interlocutori
-
Genitori attraverso una riunione informativa iniziale (raccolta del consenso informato) e
una finale.
-
Insegnanti
-
Servizi territoriali per eventuale lavoro di rete
Obiettivi specifici
-
Conoscere e riconoscere le emozioni fondamentali: riconoscimento e lettura espressioni
del viso altrui . Legame emozioni, pensiero e comportamento nel contesto. Confronto espressioni
delle emozioni animali e di quelle umane
-
Comprensione della comunicazione emotiva (linguaggio verbale e non verbale):
comprendere le sfumature emotive. Modulazione dell’esperienza emotiva. riconoscimento delle
valenze positive, negative e inaspettate e fuori dagli stereotipi (la paura è negativa o positiva, la
rabbia è sempre distruttiva?...).
-
4
-
Facilitazione dei processi autoregolativi e di mediazione dei conflitti: imparare ad
assumere la prospettiva dell’altro (mettersi nei panni dei compagni attraverso brevi
drammatizzazioni teatrali e giochi di ruolo)
Metodologia
-
Attivazione psicomotoria (allegato B)
-
Circle time (allegato B)
-
Attività artistico espressive e di roleplaying (allegato B)
-
Possibile utilizzo di materiali grafico-espressivi
Valutazione e follow up
Attraverso il confronto fra attività sociometrica grafica iniziale ed una successiva (in un tempo da
concordare) alla conclusione dall’intervento.
-
5
ALLEGATO A
IL SIGNIFICATO DELLE EMOZIONI DURANTE LO SVILUPPO
I recenti studi sulle emozioni orientano in modo concorde nel cogliere la multidimensionalità del
fenomeno emotivo che coinvolge l’aspetto:
-
Espressivo-motorio
-
Neurofisiologico
-
Cognitivo
-
Comportamentale –sociale
Alcune teorie,infatti, si sono basate sulla ricerca neuroscientifica
trovando così ragione della
complessità dei livelli neurofisiologici implicanti il SNC e il SNA ( Le Doux 1980, Damasio 2003).
Altri studiosi hanno focalizzato la loro attenzione sulla dimensione relazionale delle emozioni
indagando il rapporto organismo-ambiente (Thompson 1995, Scherer 1984)
Altri ancora hanno assunto, invece, la prospettiva evolutiva e hanno colto l’influenza delle prime
relazioni di attaccamento sulla qualità delle rappresentazioni interne, considerate come forma di
conoscenza implicita capaci di guidare i processi autoregolativi. In questo senso la regolazione
emotiva consentirebbe agli individui di attingere alle proprie risorse psicofisiche e rispondere in
modo adatto all’ambiente (Barone 2008). Numerose ricerche in ambito scolastico (Cornoldi 2003)
hanno sottolineato l’importanza dei processi metacognitivi nell’autoregolazione e come questi
siano favoriti dall’attività riflessiva e dal dialogo interno Bruner (1966) e Goleman (1995).
Recenti studi in ambito clinico hanno inoltre fornito importanti indicazioni circa l’influenza del
livello di alfabetizzazione emotiva durante lo sviluppo e alcune particolare forme di disturbi
clinici in età adulta. Oggi in particolare si pone evidenza al fenomeno dell’ alessitimia nel quale le
emozioni risultano collegate molto debolmente con le immagini e con le parole e vengono vissute
invece come sensazioni somatiche, percezioni o impulsi agiti senza riuscire a differenziarle.
Recenti ricerche inoltre collegano l’alessitimia con alcune forme di disturbo da dipendenza quale la
tossicodipendenza e i disturbi psicosomatici.
Inoltre, come il dibattito in ambito psicologico e scolastico indica, emozioni quali ansia, senso di
impotenza, disistima di sé, possono determinare effetti positivi o negativi nell’apprendimento
influenzandolo in modo significativo (vedi abbandono scolastico).
Con queste premesse e nell’ottica quindi della prevenzione al disagio scolastico e a quello psichico
è qui proposto un progetto di educazione alle emozioni secondo un orientamento suggerito dalla
educazione relazionale emotiva (Ellis , Di Pietro) e attraverso l’uso di Metodi Attivi con l’obiettivo
di privilegiare e favorire i processi di auto aiuto e auto trasformazione.
-
6
ALLEGATO B
I METODI ATTIVI
I metodi attivi sono metodi d’azione esplorativi e di cambiamento , rivolti a singoli individui oppure a
gruppi. Questi metodi A si basano su attività di tipo esperienziale (di Discussione, di Simulazione,
di Problem-solving, di Role-Playing, ecc.)
Il circle time è uno strumento di lavoro ideato con lo scopo di proporre, per tutti i gruppi che
abbiano uno scopo comune, un mezzo di facilitazione alla consapevolezza emotiva e alla
risoluzione dei conflitti.
Questo strumento, con il tempo, si è rivelato particolarmente efficace per stimolare i giovani ad
acquisire conoscenza e consapevolezza delle emozioni e per gestire le relazioni sia con i pari che
con gli adulti.
Il circle time attraverso la discussione di gruppo su argomenti di diversa natura, ha lo scopo
principale di migliorare la comunicazione e far acquisire ai partecipanti le principali abilità
comunicative.
-
7