Bollettino di Farmacovigilanza della Rete Bergamasca n.3/2016 SICUREZZA DEI FARMACI: ruolo della Comunicazione in Farmacovigilanza pag 3 INTERVISTA al Direttore USC Oncologia ASST Papa Giovanni XXIII pag 8 ASST Papa Giovanni XXIII ASST Bergamo Est ASST Bergamo Ovest anno V - lug/ago/set16 Trimestrale gratuito d´Informazione di Farmacovigilanza EDITORIALE Bollettino di Farmacovigilanza della Rete Bergamasca Editore: Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo 24121 Bergamo - via Gallicciolli, 4 Coordinamento Editoriale: Ufficio Relazioni con il Pubblico e Comunicazione Istituzionale ATS Bergamo - [email protected] Coordinamento di Redazione: Luciana Gandolfi - Samanta Sonzogni Servizio Farmaceutico Territoriale ATS Bergamo - [email protected] Progetto grafico e impaginazione: Ufficio Relazioni con il Pubblico e Comunicazione Istituzionale ATS Bergamo - [email protected] Stampa: Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo 24121 Bergamo - via Gallicciolli, 4 Tiratura: 500 copie stampate su carta FSC proveniente da foreste gestite in conformità ai rigorosi standard ambientali, economici e sociali definiti dal Forest Stewardship Council 3 EDITORIALE Sicurezza dei Farmaci: ruolo della Comunicazione in Farmacovigilanza a cura del Dott. Davide Zenoni 5 ATS BERGAMO ADRs: Bergamo vs OsMed Sospette Reazioni Avverse 8 DOMANDE&RISPOSTE Intervista al Direttore USC Oncologia ASST Papa Giovanni XXIII a cura della Dott.ssa Monia M.B. Lorini 10 DAL TERRITORIO Sospette ADRs registrate nel 2° Trimestre 2016 Report Rete Bergamasca 13 CASE REPORT ...un caso di “avvelenamento” da dabigatran? ASST Bergamo Ovest 9-14 15 APPROFONDIMENTI TOOL Scheda Unica di Segnalazione di Sospetta Reazione Avversa (ADR) a farmaci o vaccini Per Operatori Sanitari Comitato Scientifico Giorgio BARBAGLIO Direttore Sanitario ATS Bergamo Mario CAVALLAZZI Responsabile Farmacia IOB Roberto COSENTINA Bollettino di Farmacovigilanza della Rete Bergamasca Direttore Sanitario ASST Bergamo Est n.3/2016 Marco GAMBERA SICUREZZA DEI FARMACI: ruolo della Comunicazione in Farmacovigilanza Direttore Servizio Farmaceutico Territoriale ATS Bergamo Luciana GANDOLFI pag 3 INTERVISTA al Direttore USC Oncologia ASST Papa Giovanni XXIII Responsabile Farmacovigilanza ATS Bergamo Giancarlo GONELLA pag 8 Direttore Sanitario Casa di Cura San Francesco Felice LANZENI Direttore Sanitario Istituto Clinico Humanitas Gavazzeni Monia M.B. LORINI Responsabile Farmacovigilanza ASST Papa Giovanni XXIII Emanuela OGGIONNI Responsabile Farmacovigilanza ASST Bergamo Ovest Fabio PEZZOLI Direttore Sanitario ASST Papa Giovanni XXIII Bruna REA Direttore Sanitario Clinica Castelli Cinzia SCOLARI Referente Farmacovigilanza ASST Bergamo Ovest Santino SILVA Direttore Sanitario ASST Bergamo Ovest Laura SPOLDI ANNO V Ed. LUG-AGO-SET 2016 Trimestrale gratuito d'Informazione di Farmacovigilanza anno V - lug/ago/set16 Trimestrale gratuito d´Informazione di Farmacovigilanza Tutti i diritti riservati. Distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale. Based on a work at www.ats-bg.it. Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso [email protected]. Farmacista ASST Papa Giovanni XXIII Giovanni TAVEGGIA Direttore Sanitario Habilita Michele TUMIATI Direttore Medico FERB Davide ZENONI Responsabile Farmacovigilanza ASST Bergamo Est 2 BFV ANNO V - Edizione LUG-AGO-SET 2016 prossimo numero: gennaio 2017 EDITORIALE IL NOSTRO ESPERTO Dott. Davide ZENONI Farmacista Responsabile Farmacovigilanza, ASST Bergamo Est Sicurezza dei Farmaci: ruolo della Comunicazione in Farmacovigilanza a terapia farmacologica è motivata se i potenziali benefici sono superiori ai rischi. La scelta terapeutica viene identificata attraverso un’adeguata conoscenza del paziente, della malattia e della sua storia naturale, nonché dalla consapevolezza dell’efficacia del farmaco e dei suoi potenziali effetti indesiderati. Ogni storia clinica prevede una ponderazione dei benefici e dei rischi, tenendo presente gli effetti qualitativi e quantitativi dell'impiego di un farmaco e il probabile esito sulla malattia. In un articolo del 2012, apparso sul NEJ, vengono invitate la comunità scientifica e le agenzie regolatorie a spendersi continuamente e apertamente per la tutela della salute pubblica. Il confronto è necessario per una maggiore trasparenza delle informazioni e per una migliore attenzione alla descrizione del profilo beneficio/rischio dei farmaci. Naturalmente non si raggiunge il traguardo attraverso un primo incontro, ma richiede di essere continuamente sollecitato. Nel 2013 il Dott. Richard Smith (Director, United Health Chronic Disease Initiative Former editor, British Medical Journal) descriveva la sicurezza dei farmaci in questo modo: «La mia conclusione è che la Gran Bretagna - come la maggior parte dei paesi - è inondata di farmaci e che sebbene i cittadini britannici siano ben consapevoli che alcuni di essi possano essere pericolosi, hanno generalmente le idee confuse sul rapporto benefici/rischi. Ciò significa che molte persone possono esporsi ai rischi legati ai farmaci anche quando possono in realtà attendersi da questi pochi benefici o addirittura nessuno». Di recente (08/09/2016), il Consiglio Ue ha parlato della resistenza ai farmaci e quindi della loro sicurezza. In una nota emanata nel giugno 2016 sempre il Consiglio Ue ha pubblicato il documento “Council conclusions on the next steps under a One Health approach to combat antimicrobial resistance” nel quale vengono recepite e richiamate le già presenti direttive europee e internazionali sull’antibiotico resistenza, esprimendo apprensione per gli oltre 700 mila decessi annui che, secondo l’Ocse, potrebbe causare, a livello globale, la resistenza agli antibiotici. Questa dichiarazione da’ risalto all’importanza del contrasto alla resistenza agli antibiotici attraverso obiettivi ponderabili e misure efficaci. Inoltre, il Consiglio Ue sottolinea che L «il successo della lotta alla resistenza agli antimicrobici si basa per gran parte sull'impegno e la volontà dei governi di agire per assicurare l'attuazione delle iniziative dell'approccio “one health” coinvolgendo tutti i settori interessati e sulla volontà degli Stati membri dell'Ue di cooperare a livello di Ue e a livello internazionale». A tal proposito sempre il Dott. Richard Smith citava: « …Prendiamo gli antibiotici. La maggior parte delle persone in Gran Bretagna ha capito che non è necessario andare dal medico per “tosse e raffreddore”, perché nella maggior parte dei casi sono causati da virus e gli antibiotici non possono perciò essere d’aiuto. Ciononostante, molte persone con tosse e raffreddore vanno dal medico e ottengono una prescrizione di antibiotici “tanto per essere sicuri”. Le persone non sono ben consapevoli degli effetti avversi degli antibiotici, pensano che siano “sicuri” anche se possono non essere utili. E nonostante le frequenti campagne pubblicitarie, le persone non vedono una relazione tra il loro prendere gli antibiotici e la resistenza crescente agli antibiotici stessi. è interessante notare come i vaccini vengano percepiti in maniera completamente diversa dagli antibiotici. I loro benefici non sono ovvi per le persone perché la maggior parte di loro non ha mai visto un caso di difterite, poliomielite, tetano o anche morbillo. Tuttavia molte persone si preoccupano enormemente degli effetti avversi dei vaccini». Quali indicazioni trarre, forse ci stanno dicendo che esiste un problema di comunicazione, di trasparenza. Le questioni sono: “Perché?” e “Che cosa possiamo fare di meglio?”. Per valutare il successo di un dialogo (informazione e comunicazione) tra un’organizzazione e la popolazione, chi emette il messaggio deve essere parte attiva dopo l’emissione per capire con un sondaggio se il messaggio è stato accolto. Tutti i giorni siamo sommersi dalle informazioni ma, paradossalmente, spesso non ne abbiamo abbastanza, oppure diamo per scontato. Ogni volta che leggiamo qualcosa, in particolare sul web, nascono nuove domande. Quando non possiamo approfondicontinua a pag. 4 BFV ANNO V - Edizione LUG-AGO-SET 2016 3 EDITORIALE (continua da pagina 3) re ulteriormente il problema continuiamo a cercare fino a soddisfare il senso di sazietà di informazione. La maggior parte delle informazioni sui farmaci è sempre stata diretta da professionisti sanitari della salute come “intermediari preparati”, questa situazione si è modificata radicalmente e repentinamente negli ultimi anni. Sempre più persone cercano informazioni in Internet, dove trovano un misto confondente di informazioni di buona e di cattiva qualità, molte delle quali contraddittorie e ambigue. Quello che è certo è che il dialogo personale tra operatori sanitari e pazienti è diventato probabilmente più intenso, più ricco, ma certamente più complesso/impegnativo. Un dialogo articolato richiede generalmente più tempo, ed è perciò più “costoso” in termini di risorse umane. Uno scambio di informazioni appropriato, e scientificamente accettato, è fondamentale per garantire il raggiungimento di una adeguata consapevolezza (passata, presente e futura) e per creare un modello il più possibile corrispondente al reale. Per contro, superficialità, mancanza di competenza, inadeguata informazione possono avere ripercussioni gravi in termini di sicurezza delle cure. Pertanto oggi la Farmacovigilanza pone delle sfide di base nella gestione della comunicazione. Va considerato che dalle prime segnalazioni di eventi avversi fino alla disponibilità di analisi farmacoepidemiologiche con dati più completi ed utilizzabili, persistono grandi incertezze anche per gli effetti avversi gravi. Questa difficoltà si manifesta in funzione della rarità degli eventi avversi causati dai farmaci e dalla sotto segnalazione. L’incertezza/probabilità sono concetti molto difficili da comunicare. 4 BFV ANNO V - Edizione LUG-AGO-SET 2016 La comunicazione e il dialogo devono essere un focus principale del lavoro in sanità: informare ripetutamente la gente sul rapporto rischio/efficacia dei farmaci è altrettanto importante che studiare i farmaci. Le segnalazioni spontanee, di Sospette Reazioni avverse, costituiscono un’importante fonte di informazione per le attività di studio in farmacovigilanza. Questi dati consentono di rilevare potenziali segnali epidemiologici di allarme relativi all’uso di tutti i farmaci disponibili sul territorio nazionale. Va ricordato che il lavoro in Farmacovigilanza avrà una severa flessione se la comunicazione non sarà eccellente, ripetuta e se non saranno monitorati i risultati. La farmacovigilanza ed in particolare la segnalazione spontanea può essere migliorata in molti modi, in particolare con una più ampia partecipazione degli operatori sanitari e con un miglioramento qualitativo e quantitativo della segnalazione. Inoltre molti più sforzi debbono essere posti sulla comunicazione/condivisione dei segnali con gli operatori sanitari. ❑ —Davide Zenoni Bibliografia Edwards IR, The accelerating need for pharmacovigilance, JR Coll Physicians London 2000; 34: 48-51; Griffin MR, Stein CM, Wayne RR. Postmarketing surveillance for drug safety: serely we can do better. Clin Pharm Ther 2004; 75: 491-94 Brian Edwards MD, MRCP, Hugh H. Tilson MD, DrPH, FISPE, Suzanne L. West MPH, PhD Defining the competencies of those conducting pharmacovigilance; Pharmacoepidemiology and drug safety 2006; 15: 193–198; Jerry Avorn, M.D. Two Centuries of Assessing Drug Risks N Engl J Med 2012;367:193-7 ATS Bergamo IL NOSTRO ESPERTO Dott.ssa Luciana GANDOLFI Farmacista Responsabile Farmacovigilanza, ATS Bergamo SOSPETTE REAZIONI AVVERSE ADRs: Bergamo vs OsMed —Testo di Luciana Gandolfi l monitoraggio del consumo dei farmaci è strettamente connesso alle attività di farmacovigilanza, volto a sorvegliare costantemente il profilo di sicurezza di un farmaco dopo l’autorizzazione all’immissione in commercio. Per tale ragione all’interno del Rapporto OsMed sono presentati anche i dati relativi all’analisi delle segnalazioni di sospette reazioni avverse registrate attraverso la Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF). Le segnalazioni spontanee di sospette reazioni avverse costituiscono un’importante fonte di informazioni per le attività di farmacovigilanza, in quanto consentono di rilevare potenziali segnali di allarme relativi all’uso di tutti i farmaci disponibili sul territorio nazionale. il Rapporto osmed per l’anno 2015 riporta che sono state inserite nella RnF 49.655 segnalazioni di sospette reazioni avverse ai farmaci, con un tasso di segnalazione nazionale pari a 817 segnalazioni per milione di abitanti. nel corso del 2015 a Bergamo sono state inserite nella RnF 792 segnalazioni di sospette reazioni avverse ai farmaci, con un tasso pari a 714 segnalazioni per milione di abitanti. Questo è un parametro utilizzato a livello internazionale per classificare la performance di un singolo Paese ed il valore nazionale si colloca ben al di sopra del Gold standard di 300 segnalazioni per milione di abitanti, che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, testimonia l’efficienza di un sistema di farmacovigilanza. Tuttavia a livello nazionale, rispetto all’anno precedente, è stato registrato un decremento delle segnalazioni del 2,9%; complessivamente la metà delle regioni/province autonome ha presentato un andamento decrescente delle segnalazioni, in gran parte dovuto al termine di alcuni studi di farmacovigilanza attiva. Le Regioni con il più alto numero assoluto di segnalazioni e relativo tasso di segnalazione sono state la Lombardia, il Veneto e la Toscana, che complessivamente rappresentano più del 70% di tutte le segnalazioni dell'anno 2015. Nel 2015 la legislazione in materia di farmacovigilanza è stata modificata con la pubblicazione del decreto Ministeriale del 30 aprile 2015 che recepisce le direttive europee sulla farmacovigilanza (Direttive 2010/84/EU e 2012/26/UE). è stata ampliata la definizione di reazione avversa e la segnalazione riguarda I qualsiasi tipo di sospetta reazione avversa (grave, non grave, nota, non nota). Da questo cambiamento ci si sarebbe aspettati un incremento delle segnalazioni, ma non è avvenuto. Segnalazioni per sesso e fascia d’età Nel 2015 il maggior numero di segnalazioni di ADR è stato registrato per le reazioni avverse da farmaci impiegati negli adulti e negli anziani, coerentemente con l’incremento dell’uso dei farmaci nella popolazione anziana, a causa dell’invecchiamento della popolazione e della presenza di numerose comorbidità. Il dato raccolto tramite il sistema della segnalazione spontanea assume ancor più rilevanza se si considera che gli anziani rappresentano una popolazione non selezionata e spesso poco rappresentata negli studi clinici che precedono l’immissione in commercio dei farmaci, per la quale l’acquisizione dei dati provenienti dall’esperienza post-marketing diventa quindi fondamentale. in aLto Distribuzione percentuale delle segnalazioni per fascia d’età: confronto tra i dati a livello nazionale e i dati in provincia di Bergamo. Rispetto al Rapporto Osmed, a Bergamo, si evidenzia un discostamento per quanto riguarda le segnalazioni nella fascia d’età 1 - 23 mesi, dato principalmente riferito alle ADRs da vaccino e che è sottostimato nella provincia di Bergamo. In merito al maggior riscontro di segnalazioni riguardante la popolazione femminile, essa è in linea con il maggior consumo di farmaci da parte delle donne rispetto agli uomini ed è di comune riscontro nella letteratura nazionale ed internazionale, alla base della cosiddetta farmacovigilanza di genere, disciplina in forte sviluppo. continua a pag. 6 BFV ANNO V - Edizione LUG-AGO-SET 2016 5 ATS Bergamo (continua da pagina 7) Distribuzione delle segnalazioni per gravità ed esito della reazione avversa Per quanto riguarda la classificazione per criterio di gravità circa un terzo delle segnalazioni a livello nazionale è definito grave, mentre nella provincia di Bergamo le reazioni gravi sono circa un quinto. Se si guarda ad un altro parametro utilizzato a livello internazionale per classificare la performance di un singolo Paese, ovvero la percentuale di segnalazioni relative ad eventi gravi, quello italiano è stato del 32%, mentre quello bergamasco è del 20%, valore piu basso rispetto al Gold standard che è di almeno il 30%. in aLto Distribuzione percentuale delle segnalazioni per gravità: confronto tra i dati a livello nazionale e i dati in provincia di Bergamo. Analizzando i criteri di gravità le percentuali tra le due realtà sono sovrapponibili, come si evidenzia dal grafico sottostante. de Farmaceutiche titolari dell’AIC del farmaco sospetto e, pertanto, il segnalatore non è contattabile per avere un follow-up rispetto all’esito dell’ADR. Distribuzione dei farmaci sospetti secondo il primo livello della classificazione ATC Nell’analisi per categorie terapeutiche (ATC) sono stati inclusi tutti i farmaci sospetti nelle corrispondenti schede di segnalazione, pertanto, poiché ogni sospetta ADR può coinvolgere più farmaci, la loro somma sarà superiore rispetto al numero delle schede. Rispetto al Rapporto Osmed, dove vengono considerate solo le reazioni da farmaci (esclusi i vaccini), il dato riferito a Bergamo e provincia contiene anche le segnalazioni da vaccino, pertanto la categoria J è poco confrontabile. A livello nazionale il maggior numero di segnalazioni è stato a carico di farmaci appartenenti alla classe ATC degli antineoplastici e immunomodulatori (L), degli antimicrobici generali (J), del sangue (B) e del sistema nervoso centale (N). Nel Rapporto Osmed è precisato che l’elevato numero di segnalazioni di reazioni avverse da antineoplastici, per le quali è registrato un consistente incremento in controtendenza con la riduzione generale del numero di tutte le segnalazioni, è da ricollegare, oltre che all’elevata tossicità di questi medicinali, anche all’istituzione dei Registri. A livello bergamasco il maggior numero di segnalazioni è stato a carico di farmaci appartenenti alla classe ATC del sangue (B), degli antimicribici generali (J) e del sistema nervoso centale (N). Nello specifico 204 segnalazioni di ADRs sono state ascritte a warfarin ed hanno comportato la variazione dell’INR in pazienti in terapia anticoagulante orale. in aLto Distribuzione delle segnalazioni per criterio di gravità: confronto tra i dati a livello nazionale e i dati in provincia di Bergamo. Nel 25% dei casi segnalati nel 2015 in provincia di Bergamo, la reazione avversa si è risolta completamente mentre nel 26% è andata incontro a miglioramento. in aLto Distribuzione percentuale delle segnalazioni per categoria atC dei farmaci riportati come sospetti nel 2015: confronto tra i dati a livello nazionale e i dati in provincia di Bergamo. Segnalazioni per principi attivi in aLto Esito delle aDRs in provincia di Bergamo anno 2015. Esiste un elevato numero di schede per cui l’esito dell’ ADR non è disponibile (pari al 44%). Queste segnalazioni sono, per la maggior parte ricevute dalla Azien6 BFV ANNO V - Edizione LUG-AGO-SET 2016 I principi attivi per cui è stato effettuato il maggior numero di segnalazioni in provincia di Bergamo, sono il warfarin, l’associazione amoxicillina/acido clavulanico e iopamidolo e altri mezzi di contrasto. è degno di attenzione il fatto che sia warfarin che amoxicillina/acido clavulanico sono ai primi due posti anche a livello nazionale; farmaci ben conosciuti e presenti sul mercato da numerosi anni. Segnalazioni in base alla classificazione sistemica organica MedRA Il MedDRA è un dizionario della terminologia ATS Bergamo medica, sviluppato per standardizzare le comunicazioni regolatorie tra le autorità responsabili per l'autorizzazione dei prodotti medicinali e gli scambi tra le autorità e le compagnie biofarmaceutiche. Le reazioni avverse più segnalate sono state quelle relative alla classe delle patologie della cute e del tessuto sottocutaneo, seguite da quelle delle patologie gastrointestinali e del sistema nervoso. La percentuale delle segnalazioni riportata in tabella è calcolata sul totale delle ADRs. A livello nazionale le reazioni più segnalate sono state quelle relative alla classe delle patologie della cute e del tessuto sottocutaneo, seguite dalla classe delle patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione e da quella delle patologie gastrointestinali. Gli altri organi sono stati coinvolti con una percentuale inferiore al 10%. adeguate, come in altri paesi. è da poco attivo il nuovo sistema di segnalazione online - “Vigifarmaco”, che ora è diventato il sistema ufficiale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, grazie alla Direttiva 2010/84/UE, recepita nel nostro paese col Decreto del Ministero della Salute 30 aprile 2015 che prevede per operatori e cittadini la possibilità di segnalare reazioni avverse tramite internet. Finora tali segnalazioni dovevano essere effettuate mediante l’apposito modello cartaceo, ora con il recepimento di tale direttiva europea, anche l’Italia si è impegnata a rendere disponibile un sistema di segnalazione alternativo al cartaceo. Il sistema integra e non si sostituisce alla RNF, agendo come piattaforma di transito verso la Rete per le se- Conclusioni L’attività di farmacovigilanza è mirata all’individuazione, valutazione, comprensione e prevenzione degli effetti avversi o di qualsiasi altro problema relativo ai farmaci in modo da poter assicurare, anche tramite l’adozione di specifiche misure regolatorie, che i medicinali disponibili sul mercato presentino nelle condizioni di utilizzo autorizzate, un rapporto beneficio/rischio favorevole per la popolazione. I dati del Rapporto OsMed, relativi all’andamento delle segnalazioni di sospette reazioni avverse in Italia dal 2001 al 2015, sono simili ai dati inseriti nella RNF a Bergamo e provincia. Il metodo di lavoro più efficace è quello di interagire con gli operatori sanitari, coinvolgendoli in progetti specifici, indirizzando la loro attenzione su problemi di farmacoterapia e chiedendo loro di partecipare attivamente a varie iniziative. Ci auguriamo di attivare presto nuovi progetti di farmacovigilanza, che magari possano coinvolgere direttamente i cittadini che, assumendo i farmaci, sono i primi ad accorgersi della comparsa di nuovi effetti indesiderati. La segnalazione delle ADRs da parte dei cittadini è ormai una realtà consolidata in diversi paesi del mondo. Negli USA, ad esempio, oltre il 45% delle segnalazioni di ADRs provengono dai cittadini, percentuali più basse ma altrettanto significative si hanno in Canada (32%) e in Danimarca (20%). Il contributo dei cittadini alla farmacovigilanza è rilevante anche in Australia e Nuova Zelanda cosi come in diversi paesi europei, quali Regno Unito, Olanda, Svezia e più recentemente Norvegia. Inoltre in Italia la segnalazione spontanea non è supportata da tecnologie in aLto Distribuzione delle aDRs per System organ Classes (SoCs) nel 2015 in provincia di Bergamo gnalazioni compilate via web. Più di mezzo secolo è trascorso dal dramma della talidomide; la raccolta e la gestione delle segnalazioni di ADRs sono cresciute in modo esponenziale negli ultimi anni, il Gold Standard è stato ampiamente superato. L’anno 2015 è stato caratterizzato da un buon numero di segnalazioni, che dimostra una crescente attenzione da parte dei clinici che considerano la segnalazione spontanea di ADRs come parte integrante della consueta pratica clinica. Per mantenere tassi di segnalazione superiori al Gold Standard è importante continuare a sensibilizzare sul tema della farmacovigilanza tutti gli operatori delle Strutture Sanitarie e aumentare la conoscenza dell’informatizzazione delle procedure di segnalazione ( www.vigifarmaco.it). ❑ Bibliografia L’uso dei Farmaci in Italia Rapporto Nazionale anno 2015 Giornale Italiano di Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione - Anno 2016; 8 (1): 33-42 “Auspicabile (possibile?) sviluppo sostenibile del sistema italiano di farmacovigilanza” Anno 2015; 7 (1): 63-74 “Il ruolo del farmacista nella segnalazione delle reazioni avverse da farmaci da parte del cittadino: progetto interregionale” BFV ANNO V - Edizione LUG-AGO-SET 2016 7 Domande&Risposte arlo Tondini è nato a Bergamo il 4 Dott.ssa Carlo Alberto TONDINI giugno 1957 e si è laureato nel 1982 USC Oncologia in Medicina e Chirurgia presso l’UniASST Papa Giovanni XXIII versità Statale di Milano, quindi ha conseguito le Specializzazioni in Oncologia (1985) e in Ematologia (1996). Dopo un tirocinio all’interno della Divisione di Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano, nel 1984 diviene Medico in tirocinio sempre presso l’Istituto dei Tumori. Ottenuta la certificazione di riconoscimento della Laurea in Medicina e Chirurgia negli Stati Uniti, tra il 1986 e il 1989 si trasferisce negli Stati Uniti dove è impegnato nella Divisione di Oncologia Medica del Dana-Farber Cancer Institute, Harvard Medical School di Boston (Stati Uniti). Nel 1989 Carlo Tondini torna all’Istituto dei Tumori di Milano come Ricercatore associato, per poi rivestirvi fino al 1999 come Dirigente Medico della Divisione di Oncologia Medica, diretta dal prof. Gianni Bonadonna, con funzioni di responsabile delle patologie linfomatose. A quel punto si trasferisce a lavorare ai Riuniti di Bergamo, dove assume il ruolo di responsabile della Unità di Oncologia Senologica e Prevenzione Genetica e il compito di Coordinatore del Gruppo Oncologico Multidisciplinare di Senologia degli Ospedali Riuniti di Bergamo (ora Ospedale Papa Giovanni XXIII). Da giugno 2008 ha assunto il ruolo di Direttore dell’Unità di Oncologia Medica del Papa Giovanni XXIII e coordina un’equipe di 12 specialisti coinvolti nel trattamento di tutte le patologie neoplastiche. C Quando si parla di farmacovigilanza la si associa quasi esclusivamente alla segnalazione di reazioni che si manifestano durante l’uso di medicinali. Eppure la FV non è solo questo, è un’attività molto complessa finalizzata a valutare in maniera continuativa tutte le informazioni relative alla sicurezza dei farmaci e ad assicurare, per tutti i medicinali in commercio, un rapporto beneficio/rischio favorevole per la popolazione. Che cosa ne pensa Dott. Tondini? Nella popolazione di pazienti di cui mi occupo, già così complessa e “fragile” sotto diversi aspetti, gli eventi avversi correlati ai farmaci possono interferire con i percorsi di cura. Per questo motivo è molto importante mettere in atto “protocolli” a disposizione del personale medico ed infermieristico e dei pazienti, che tengano conto delle informazioni di sicurezza disponibili con il fine di riconoscere prontamente gli eventi avversi per permettere una gestione ottimale degli stessi e minimizzare il rischio di reazioni tali da compromettere la prosecuzione del trattamento in corso o a situazione di pericolo per il paziente. Su questo tema, nella giornata del 24 settembre scorso (*) , tutto il personale sanitario della mia unità ha avuto la possibilità di confrontarsi anche con specialisti 8 BFV ANNO V - Edizione LUG-AGO-SET 2016 di diverse discipline con il fine di mettere in evidenza le principali tossicità che si sono manifestate durante la pratica clinica e di condividere le possibili strategie da mettere in atto al fine di minimizzarle. Questo confr onto, ha già portato benefici? S ì , soprattutto per quanto riguarda l’attività del Personale Infermieristico in quanto nella gestione quotidiana del paziente in trattamento oncologico è attivo ormai da tempo un servizio che permette ai paziente di comunicare con il Reparto attraverso un numero telefonico dedicato. A questo numero rispondono le Infermiere dell’ambulatorio Macroattività Ambulatoriale Complessa (MAC), ulteriormente sensibilizzate durante l’incontro sulla capacità di valutazione delle possibili tossicità comunicate dai pazienti. Nell’ultimo decennio la tipologia dei farmaci utilizzati in ambito oncologico sono notevolmente cambiati, immagino anche la tipologia della reazioni avverse. Esatto. Negli ultimi anni sono state sviluppate nuove terapie, come le terapie che vanno ad agire sul sistema immunitario, con uno spettro di Domande&Risposte effetti collaterali che in gran parte differiscono da quelli dei classici farmaci chemioterapici ma che soprattutto hanno una gestione totalmente diversa, motivo per cui è di fondamentale importanza saperle riconoscere e trattarle in modo adeguato. In ambito oncologico, il tasso di segnalazione spontanea di reazioni avverse a farmaci è basso rispetto a tutte le segnalazioni ricevute. Perché? Il paziente oncologico è un paziente complesso, in cui spesso è molto difficile scindere quello che è correlabile al peggioramento delle condizioni causate dalla patologia rispetto a ciò che potrebbe essere legato al farmaco. Durante il corso del 24 settembre(*), è emerso quanto sia importante effettuare la segnalazione, anche nell’incertezza che l’evento sia o meno correlabile all’uso del medicinale. Ogni segnalazione può contribuire a migliorare o confermare le informazioni di sicurezza di cui siamo a conoscenza. con decesso del paziente. Dai dati di letteratura e dalle banche dati nazionali e europee si evidenziò come questo evento, se pur raro, fosse già riportato. Un altro caso clinico di tossicità severa è stato riscontrato durante trattamento con una combinazione di anticorpi monoclonali della categoria dei checkpoint inhibitors. La paziente ha sviluppato una gravissima colite ricorrente che ha costretto a sospendere il trattamento ma che è stata refrattaria alla terapia con cortisonici ed infliximab ed è stata recidivante per un periodo di vari mesi, costringendo la paziente a lunghi periodi di ricovero in ospedale. A fronte delle emozionanti risultati terapeutici di questi nuovi farmaci dobbiamo prepararci all’emergere di nuove e potenzialmente severe tossicità. ❑ (*) Corso “Innovazione Terapeutica: le sfide attuali nella gestione delle terapie innovative e dei protocolli di ricerca” organizzato il 24 settembre 2016 dall’Unità di Oncologia Medica del Papa Giovanni XXIII, e che ha convolto tutto il personale della stessa unità e esperti dell’ospedale Nella sua attività ricorda in particolare una reazione avversa? Si, una reazione avversa rara che si manifestò ad un paziente in trattamento con cetuximab. Durante l’infusione il paziente manifestò una grave reazione allergica che, nonostante fossero state messe in atto tutte le procedure rianimatorie di emergenza del caso, portò ad arresto cardiorespiratorio Dott.ssa Monia M.B. LORINI Farmacista Responsabile Farmacovigilanza ASST Papa Giovanni XXIII Approfondimenti Relazione semestrale gennaio-giugno 2016 delle segnalazioni di sospette reazioni avverse a preparazioni magistrali di cannabis per uso medico è stata pubblicata la relazione semestrale gennaio-giugno 2016 – prevista dal decreto del 9 novembre 2015 sull'uso medico della cannabis – con i dati relativi alle segnalazioni di sospetta reazione avversa da cannabis. Da gennaio a giugno 2016 al sistema di fitosorveglianza sono pervenute 18 segnalazioni di sospette reazioni avverse associate a preparazioni magistrali a base di cannabis per uso medico.Le date d’insorgenza di alcune segnalazioni sono risultate precedenti al 2016. Le segnalazioni inserite sono così suddivise: SESSO: 14 femmine e 4 maschi; MOTIVO D’USO: soprattutto dolore neuropatico; GRAVITà: 4 gravi e la relazione della causalità tra evento e assunzione di cannabis è risultata sempre probabile; ADR: reazioni di tipo psichiatrico (disforia, crisi di panico, allucinazioni visive, stordimento, sopore,..); inefficacia; sintomi dermatologici (prurito, rossore e gonfiore delle palpebre e del volto); laringospasmo e gonfiore al volto; VIA DI SOMMINISTRAZIONE: 1 caso per via inalatoria, 17 per via orale, di cui 1 solo caso olio di cannabis; ERRORE TERAPEUTICO: 3 casi; REGIONE DI PROVENIENZA DELLE SEGNALAZIONI: 14 dalla Toscana, 2 dalla Lombardia, 1 dalla Liguria, 1 dall’Abruzzo; SEGNALATORE: 16 medici ospedalieri e 2 farmacisti. Riferimento: http://www.epicentro.iss.it/farmaci/pdf/RelSemADRCannabis1.pdf BFV ANNO V - Edizione LUG-AGO-SET 2016 9 Dal Territorio REPORT RETE BERGAMASCA I NOSTRI ESPERTI Sospette ADRs registrate nel 2° Trimestre 2016 Dott.ssa Luciana GANDOLFI Responsabile Farmacovigilanza ATS Bergamo Dott.ssa Monia M.B. LORINI Responsabile Farmacovigilanza ASST Papa Giovanni XXIII Dott. Davide ZENONI Responsabile Farmacovigilanza ASST Bergamo Est Dott.ssa Emanuela OGGIONNI Responsabile Farmacovigilanza ASST Bergamo Ovest —Testo di Luciana Gandolfi, Monia M.B. Lorini, Davide Zenoni, Emanuela Oggionni, Cinzia Scolari e Samanta Sonzogni Dott.ssa Cinzia SCOLARI Referente Farmacovigilanza ASST Bergamo Ovest Numero delle segnalazioni Dott.ssa Samanta SONZOGNI Coordinamento Redazione BFV ATS Bergamo 23,5 % 56,1 % 8,3 7,8 % urante il 2°trimestre 2016 sono state inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) da parte delle 3 ASST e dall’ATS appartenenti alla Rete Bergamasca 166 segnalazioni di sospette aDRs. D 12,6 % a SiniStRa ATS ASST ASST Bergamo Papa Giovanni Bergamo XXIII Est n°38 n°91 n°12 Rete Bergamasca: Sospette aDRs registrate nel 2° trimestre anno 2016 ASST Bergamo Ovest Analisi dei SOC (Classi Organo Sistemiche) n°13 30 20 Traumatismo, avvelenamento e complicazioni delle procedura (3) Esami diagnostici (6) Patologie renali e urinarie (15) Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali (1) Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministraz. (15) Pat. sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo (8) Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo (51) Patologie epatobiliari (2) Patologie gastrointestinali (41) Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche (14) Patologie vascolari (16) (13) Patologie dell'orecchio e del labirinto (1) Patologie cardiache Patologie dell'occhio (4) Disturbi del metabolismo e nutrizione (5) Disturbi Psichiatrici (2) Patologie del sistema nervoso (23) Patologie endocrine (3) Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) (2) Patologie del sistema emolinfopoietico (3) Disturbi del sistema immunitario (3) 10 Infezioni e infestazioni (5) CLaSSi oRgano SiStEmiChE n° SEgnaLaZioni 40 in aLto Classi organo Sistemiche (SoC) 2° trimestre anno 2016 LEgEnDa: atS Bergamo 10 BFV ANNO V - Edizione LUG-AGO-SET 2016 aSSt Papa giovanni XXiii aSSt Bergamo Est aSSt Bergamo ovest Dal Territorio Analisi dei farmaci sospetti e della gravità delle reazioni Il primo livello del codice ATC contiene il Gruppo Anatomico principale (contraddistinto da una lettera dell'alfabeto). In totale ve ne sono 14 A: Tratto alimentare e metabolismo B: Sangue e organi eritropoietici C: Apparato cardiovascolare D: Farmaci dermatologici G: Apparato genito-urinario e ormoni sessuali H: Preparazioni ormonali sistemiche, esclusi ormoni sessuali e insulina J: Anti-infettivi per uso sistemico L: Antineoplastici e immunomodulatori M: Apparato muscolo-scheletrico N: Sistema nervoso P: Prodotti antiparassitari, insetticidi e repellenti R: Apparato respiratorio S: Organi sensori V: Vari 19 1 3 CLaSSE FaRmaCoLogiCa 0 10 9 33 27 4 3 1 11 41 a SiniStRa 7 Distribuzione delle Sospette aDRs suddivise per classe farmacologica (atC) 2° trimestre anno 2016 in BaSSo Distribuzione delle più numerose Sospette aDRs suddivise per principio attivo del farmaco 2° trimestre anno 2016 n° SEgnaLaZioni 50 30 20 LEgEnDa: atS Bergamo aSSt Papa giovanni XXiii aSSt Bergamo Est Trastuzumab (2) Teriparatide (2) Sofosbuvir (2) Ossicodone+Naloxo ne (2) Ketoprofene (2) Ibuprofene (2) Gadoteridolo (2) Denosumab (2) Daclatasvir (2) Ciprofloxacina (2) Amoxicillina (2) Levofloxacina (3) Dabigatran (3) Glatiramer acetato (3) Ledipasvir +Sofosbuvir (3) Cetuximab (3) Atorvastatina (3) Acenocumarolo (3) Amoxicillina/Clavul (5) Iopromide (6) Alemtuzumab (9) Iomeprolo (10) Warfarin (34) 10 PRinCiPio attiVo n° SEgnaLaZioni 40 aSSt Bergamo ovest Non grave (102) Non definito (9) Grave: invalidità (0) Grave: decesso (2) Grave: ospedalizzazione o prolungamento osped. (23) Grave: pericolo di vita (2) Grave: altra condizione clinicamente rilevante (16) 0 in aLto: gravità delle aDRs 2° trimestre anno 2016 25 50 75 n° SEgnaLaZioni 100 125 continua a pag. 12 BFV ANNO V - Edizione LUG-AGO-SET 2016 11 Dal Territorio (continua da pagina 11) Analisi degli esiti degli eventi Risoluzione completa (56) Decesso (2) Miglioramento (33) Non ancora guarito (10) Non disponibile (49) Risoluzione con postumi (4) a SiniStRa Situazione attuale delle aDRs segnalate 2° trimestre anno 2016 0 25 50 75 Analisi per sesso fasce e d’età e per sesso N° N° N° N° ADRs ADRs ADRs ADRs SESSO a DEStRa Segnalazioni suddivise per sesso 2° trimestre anno 2016 in BaSSo Segnalazioni suddivise per fasce d’età 2° trimestre anno 2016 Femmine 20 44 5 4 maschi TOTALE 18 38 47 91 7 12 9 13 ADRs ADRs Non N° ADRs ADRs Non N° ADRs ADRs N° ADRs ADRs N° GRAVI NON GRAVI Disponibili ADRs GRAVI NON GRAVI Disponibili ADRs GRAVI NON GRAVI ADRs GRAVI NON GRAVI ADRs <1 mese 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 mese-< 2 anni 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 2-11 anni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 12-17 anni 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 1 1 18-64 anni 1 16 1 18 15 26 1 42 2 5 7 0 4 4 >65 anni 3 15 1 19 18 25 6 49 0 3 3 0 8 8 TOTALE 4 32 2 38 33 51 7 91 4 8 12 0 13 13 FASCE ETà Analisi dei segnalatori SEGNALATORI a DEStRa i segnalatori 2° trimestre anno 2016 LEgEnDa: atS Bergamo 12 BFV ANNO V - Edizione LUG-AGO-SET 2016 Farmacista infermiere medico ospedaliero Specialista Paziente medico di assistenza Primaria Pediatra di Famiglia azienda Farmaceutica altro TOTALE aSSt Papa giovanni XXiii aSSt Bergamo Est N° N° N° N° ADRs ADRs ADRs ADRs 4 0 0 0 6 0 0 0 9 35 12 8 4 10 0 5 0 1 0 0 7 0 0 0 1 0 0 0 6 0 0 0 1 45 0 0 38 91 12 13 aSSt Bergamo ovest Case Report I NOSTRI ESPERTI Dott.ssa Cinzia SCOLARI Farmacista Referente Farmacovigilanza ASST Bergamo Ovest Dott.ssa Alessandra BRAUS Farmacista Libera Professione ASST Bergamo Ovest Dott. Stefano LOIACONO Farmacista Specializzando in Farmacia Ospedaliera UniMi ASST BERGAMO OVEST ...un caso di “avvelenamento” da dabigatran? —Testo di Cinzia Scolari, Alessandra Braus e Stefano Loiacono ell’aprile 2016 viene ricoverato nel reparto di Rianimazione della nostra struttura un uomo di 63 anni a causa di un’insufficienza respiratoria cronica ipossica-ipercapnica e diatesi emorragica con sanguinamenti diffusi. Si tratta di un paziente obeso (Body Mass Index pari a 43) in cura con dabigatran (PRADAXA®) 150 mg due volte al giorno a causa di episodi di fibrillazione atriale parossistica con scompenso cardiaco su base aritmica. Da 6 mesi il paziente aveva subito un graduale deterioramento delle condizioni generali, con dispnea anche da sforzi lievi, sfociati nel ricorso al ricovero per insufficienza respiratoria. Durante i primi giorni di ricovero sono stati evidenziati valori di coagulazione molto alterati in seguito ad assunzione dell’anticoagulante orale in una situazione di insufficienza renale acuta su cronica con elevati valori di creatinina ematica (> 7 mg/dl): il primo giorno di ricovero l’International Normalized Ratio (INR) è di 4.70, il tempo di protrombina (PT) di 4.93 (0.88 – 1.14) ed il tempo di tromboplastina parziale (PTT) di 6.70 (0.80-1.20). Questi valori indicano che sia la via intrinseca che la via estrinseca della coagulazione sono inibite aumentando di conseguenza il rischio emorragico. Nonostante il paziente soffrisse di insufficienza renale cronica conclamata, con un valore di creatininemia nel 2015 pari a 1.4 mg/dL, il dosaggio quotidiano del farmaco non era stato ridotto: il clinico ha quindi ipotizzato un “avvelenamento” da dabigatran, causato da una posologia giornaliera eccessiva. è stato quindi contattato il Centro AntiVeleni (CAV) di Pavia per effettuare il dosaggio ematico del farmaco: la concentrazione plasmatica di dabigatran è risultata pari a 113.15 ng/ml, con un range di concentrazione al picco di 64-443 ng/ml ed un range allo steady state di 31-225 ng/ml. Questi valori indicano che le concentrazioni ematiche di farmaco rientrano nella finestra terapeutica: la dose quotidianamente somministrata non ha portato ad un iper-dosaggio di dabigatran. Ciononostante, il clinico ha deciso di sospendere immediatamente la terapia con dabigatran e di trattare il paziente con plasma, acido tranexamico ed infusioni di complesso protrombinico attivato (KEDCOM®), composto dai fattori della coagulazione II (trombina), VII, IX e X, in modo da fornire N trombina attiva al paziente, e facendo rientrare i valori alterati della coagulazione nei limiti di normalità. In data 07/04 sono stati effettuati nuovi esami clinici che hanno evidenziato valori di PT e PTT rispettivamente di 1.67 (0.88 – 1.14)e 2.67(0.80-1.20), con un INR di 1.64. (2.0 -3.0). Il giorno 09/04 il paziente ha ripreso la profilassi per il tromboembolismo venoso con enoxaparina 6000 UI sottocute; la rivalutazione del performance status del paziente, con scala CHA2DS2-VASc pari a 1 per placche ateromasiche aortiche, non ha reso necessaria la ripresa della terapia anticoagulante orale. La fibrillazione atriale parossistica è una forma di aritmia che comprende le fibrillazioni che terminano spontaneamente, in genere entro 48 ore [linee guida FA, ESC]: è l’aritmia cardiaca più frequente in quanto si trova nell’1-2% della popolazione. La prevenzione delle complicanze si basa sulla terapia antitrombotica, sul controllo della frequenza ventricolare e sul trattamento delle carcontinua a pag. 14 PER SAPERNE DI PIÙ! La coagulazione costituisce la fase più complessa del processo di emostasi, attraverso il quale avviene l’arresto spontaneo di una emorragia. La stabilizzazione dell'aggregato piastrinico avviene grazie all'attivazione della fibrina che si trova normalmente sotto forma di fibrinogeno. Per far sì che il fibrinogeno venga attivato esistono due vie, una INTRINSECA ed una ESTRINSECA, ma la divisione tra queste non è così netta, poiché elementi dell'una possono influenzare l'attivazione dell'altra. Queste due vie differiscono tra di loro principalmente per: l'agente iniziale che le attiva; il numero di fattori coinvolti nella cascata. Le due vie si congiungono, originando la via comune, che ha inizio con l'attivazione del fattore X. La via estrinseca è più rapida per il minor numero di fattori che vi prendono parte. La via intrinseca è più lenta, perché comprende, oltre i tre fattori dell'altra via, anche i fattori XII, XI, IX e VIII, tutti fattori plasmatici. BFV ANNO V - Edizione LUG-AGO-SET 2016 13 Case Report diopatie co-esistenti. L’utilizzo quindi di anticoagulanti orali, come gli antagonisti della vitamina K o i più recenti anticoagulanti diretti dei quali il dabigatran fa parte, si posiziona centralmente in pazienti con diagnosi di fibrillazione atriale in quanto quest’ultima determina un rischio 5 volte maggiore di ictus e ne rappresenta la cauwarfarin acenocumarolo sa nel 20% dei casi. Per rientrare nei criteri di inclusione al trattamento con i nuovi anticoagulanti orali diretti, il clinico deve valutare i fattori di rischio del paziente tramite un sistema a punteggio basato sulle scale CHA2DS2-VASc ed HAS-BLED, che valutano il performance status del paziente, la sua storia clinica ed i precedenti sanguinamenti o emorragie. Tra i vantaggi degli anticoagulanti diretti rispetto agli antagonisti della vitamina K, si riportano l’assenza di latenza d’azione, le minori interazioni farmacocinetiche e la minor incidenza di sanguinamenti intra-cranici (seppur per quelli gastrointestinali gli anticoagulanti diretti non si siano dimostrati superiori agli antagonisti della vitamina K). Per dabigatran vi è anche la possibilità di utilizzare un antidoto. Si tratta infatti di idarucizumab (PRAXBIND®), un frammento Fab di un anticorpo monoclonale umanizzato che è in grado di legarsi a dabigatran con maggiore affinità rispetto alla trombina, target farmacodinamico dell’anti- warfarin acenocumarolo apixaban rivaroxaban edoxaban dabigatran coagulante. Il farmaco non viene però rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale poiché ha ricevuto l’autorizzazione al commercio con procedura centralizzata il 21/11/2015 ed è quindi stato inserito in un’apposita sezione, denominata classe C/nn dedicata ai farmaci non ancora valutati ai fini della rimborsabilità, come indicato dall’articolo 8, comma 10, della legge 537/93. La reazione avversa del nostro caso clinico è stata segnalata in Rete Nazionale di Farmacovigilanza con il n° 355134; sono state inoltre analizzate le segnalazioni relative a dabigatran inserite in RNF che risultano essere 1859 di cui 1241 non gravi (66.8%), e la reazione più frequentemente segnalata è dolore addominale superiore (19.40%) come mostrato nella tabella sottostante. ❑ Reazione avversa Grave Non grave Incidenza Dolore addominale superiore 22 336 360 (19,40%) Dispepsia 11 245 260 (14%) Emorragia del retto 76 44 124 (6,70%) Anemia 89 14 106 (5,70%) Ematuria 27 60 91 (4,90%) Approfondimenti n questo spazio indichiamo alcuni articoli pubblicati su riviste specializzate in tutela della salute o nella letteratura scientifica, di particolare interesse in Itema di buon uso del farmaco e di Farmacovigilanza. ❑ StUDio CDC E PEW: SoLo La mEtà DEi PaZiEnti RiCEVE PRESCRiZionE aPPRoPRiata Di antiBiotiCi http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/studio-cdc-e-pew-solo-la-met%C3%A0-dei-pazienti-riceveprescrizione-appropriata-di-antibiotici EVEnti aVVERSi Da FaRmaCi, SU Jama i Dati USa aggioRnati http://www.farmacista33.it/eventi-avversi-da-farmaci-su-jama-i-dati-usa-aggiornati/pianetafarmaco/news--38120.html FDa: DRUg SaFEtY CommUniCation SU antiBiotiCi FLUoRoChinoLoniCi http://www.sefap.it/web/index.php?class=Comp&className=Content&op=Show&param=cid,2407,pre view,0 14 BFV ANNO V - Edizione LUG-AGO-SET 2016 Tool BFV ANNO V - Edizione LUG-AGO-SET 2016 15 Tool Le Schede una volta compilate, devono essere inviate: - vai e-mail a [email protected] da parte degli Operatori del territorio dell’ATS Bergamo (Medici, Pediatrici, Farmacisti operanti in Farmacia convenzionata e Parafarmacia, Operatori Sanitari operanti in Case di cura, RSA, RSD, Specialistici e singoli cittadini); - ai Responsabili di Farmacovigilanza di ogni Azienda Socio Sanitaria Territoriale, presso il rispettivo Servizio di Farmacia Interna, quando le sospette ADRs sono raccolte dagli Operatori Sanitari in servizio nelle stesse. 16 BFV ANNO V - Edizione LUG-AGO-SET 2016