Pontificia Università Lateranense INTRODUZIONE AL CUR DEUS HOMO DI S. ANSELMO I. Il contesto del cur Deus homo 1. Le circostanze della pubblicazione 1.1. Il contesto storico-culturale: il mondo occidentale tra i primi due millenni 1.1.1. Verso una società divisa e pluriforme 1.1.2. Una società minacciata dall’esterno 1.1.3. Il bisogno di sicurezza 1.1.4. Una visione positiva del mondo 1.1.5. Le auctoritates 1.1.6. Una lettura neoplatonica della realtà 1.1.7. Considerazioni conclusive 1.2. Il contesto teologico-ecclesiale 1.2.1. La Riforma gregoriana 1.2.2. Lanfranco: La controversia eucaristica e la scuola di Bec 1.2.3. Anselmo e il contesto teologico 2. L’occasioni della composizione 2.1. Il dibattito teologico nelle scuole 2.2. Le critiche delle comunità ebraiche 2.3. Le obiezioni musulmane 3. I destinatari del CDH II. La struttura e il contenuto del cur Deus homo 1. Le obiezioni degli infideles. La «ratio necessaria» CDH I, 1-10 1.1. Prima questione: l’incarnazione offesa a Dio CDH I, 3-4 1.2. Seconda questione: l’incarnato non dovrebbe essere Dio CDH I, 5 1.3. Terza questione: la necessità della croce CDH I, 6 1.4. Quarta questione: i diritti del demonio CDH I, 7 1.5. Quinta questione: l’incarnazione è irragionevole CDH I, 8 1.6. Sesta questione: la spontaneità con cui Cristo accolse la croce CDH I, 9 2. L’antropologia: Adamo senza Cristo 2.1. La condizione dell’umanità peccatrice. «Remoto Christo numquam fuisse» CDH I, 11-25 2.2. Cosa significa peccare e soddisfare per il peccato CDH I, 11 2.3. Peccato e misericordia CDH I, 12 2.4. L’importanza dell’ordo rerum CDH I, 13 2.5. L’onore di Dio consiste nel riconoscerlo come Signore CDH I, 14 2.6. L’onore di Dio consiste in un giusto ordine che Dio stesso difende CDH I, 15 2.7. La caduta delle creature angeliche CDH I, 16-18 2.8. L’uomo non può salvarsi senza soddisfare per il peccato CDH I, 19 2.9. La soddisfazione deve corrispondere alla misura del peccato e l’uomo non la può dare da sé CDH I, 20 2.10. La gravità del peccato CDH I, 21 2.11. L’uomo offese gravemente Dio e ora non può soddisfare CDH I, 22 2.12. Cosa l’uomo rubò a Dio che ora non può restituire CDH I, 23 2.13. Fino a quando l’uomo non restituisce a Dio ciò che gli deve non può essere beato e l’impotenza non lo scusa CDH I, 24 2.14. È necessario che l’uomo venga salvato per Cristo CDH I, 25 Pontificia Università Lateranense 3. L’antropologia: Parte sintetica CDH II, 1-5 4. La cristologia: CDH II, 6-13 4.1. Introduzione. La necessità del Dio-uomo: CDH II, 6 4.2. L’identità del Dio-uomo: CDH II, 7 4.3. La modalità storico-esistenziale del Dio-uomo: CDH II, 8-13 4.4. La soteriologia: gli effetti della morte del Dio-uomo: CDH II, 14-21 5. Conclusione III. L’orizzonte metodologico del cur Deus homo 1. Introduzione 2. In dialogo con ebrei e musulmani 3. Valutazioni relative alla metodologia del CDH 3.1. Un procedimento razionale 3.2. Un metodo assiomatico-deduttivo 3.3. Una dimostrazione per assurdo come criterio logico 3.4. I limiti della ragione 3.5. L’aiuto divino e la preghiera 3.6. «Inter fidem et speciem» 4. Conclusione: un’ermeneutica critica IV. Il Cur Deus homo nella teologia contemporanea Letture contrastanti del CDH 1. Un’ermeneutica riduttiva: 2. La rivalutazione del CDH V. L’orizzonte tri-prospettico del Cur Deus homo L’orizzonte tri-prospettico del CDH 1. La Doppelwirkung del CDH 2. Intellectus: inter fidem et speciem 3. Valutazioni sintetiche sull’orizzonte tri-prospettico del CDH 3.1. La ratio necessaria: un’indagine logica 3.2. La ratio contemplationis: una teologia monastico-sapienziale 3.3. La ratio veritatis: un orizzonte mistico 4. La lettura a più livelli in Anselmo. Cenni sulla cristologia tri-prospettica 4.1. Il primo livello: Cristo, nella sua obbedienza, è costretto a morire 4.2. Il secondo livello: Cristo, nella sua volontà umana, è attratto dal Padre 4.3. Il terzo livello: Cristo, nella sua libertà, ha offerto se stesso Conclusione Un triplice orizzonte di destinatari Una metodologia assiomatica, deduttiva e contemplativa Una satisfactio teologica Attualità della prospettiva anselmiana Indicazioni bibliografiche