METABOLISMO GLUCIDICO E ATTIVITA’ FISICA
DIABETE E ATTIVITA’ FISICA
IL PANCREAS: Organo ghiandolare complesso
Pancreas esocrino: produce gli enzimi della digestione e li riversa nel duodeno
Pancreas endocrino: in mezzo al parenchima esocrino si trovano le isole del
Langherans che producono gli ormoni regolatori del metabolismo dei
carboidrati
Negli acini pancreatici vengono prodotti gli enzimi digestivi che poi, attraverso il
coledoco, raggiungono il duodeno.
Il pancreas è disseminato in modo abbastanza uniforme di isole di cellule endocrine,
le isole di Langherans, formate da β-cellule, che producono insulina e da α-cellule
che producono glucagone, l’ormone antagonista dell’insulina.
Effetti dell’esercizio fisico sul metabolismo glucidico:
n i del grasso viscerale per effetto di GH e catecolamine
n i insulinemia
n i massa grassa - ↑ massa magra
n ↑ ormoni controregolatori (glucagone, catecolamine, GH, cortisolo)
n ↑ gluconeogenesi
n ↑ anabolismo proteico
n ↑ sensibilità insulinica
Effetti dell’esercizio fisico sul metabolismo lipidico:
n
n
n
n
n
n
↑ ormoni controregolatori (glucagone, catecolamine, GH, cortisolo)
↑ lipolisi
i del grasso viscerale per effetto di GH e catecolamine
i dell’apporto acidi grassi esterificati al fegato e della produzione di VLDL
i trigliceridemia
i della lipasi epatica con aumento delle HDL
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Migliore utilizzo dell’insulina nel muscolo durante l’esercizio fisico:
• ↑ perfusione del letto vascolare
• ↑ sensibilità dei recettori per l’insulina
• ↑ disponibilità di O2
• ↑ trasporto del glucosio dentro la cellula
DIABETE (definizione):
Aumento di glicemia e glicosuria dovuto a deficit funzionale delle cellule β del
pancreas (che producono insulina).
L’insulina consente l’utilizzo degli zuccheri, aumentando la velocità di trasporto del
glucosio attraverso la membrana cellulare.
Il DIABETE è una malattia cronica e può essere:
insulinodipendente o giovanile:
• più grave
• infanzia e adolescenza
• talora fino a 40 anni
• soggetti magri
• necessaria terapia insulinica
•
non insulinodipendente o dell’adulto:
• obesità nell’80% dei casi
• ridotta secrezione di insulina
• insulino-resistenza dei tessuti
• dieta
• ipoglicemizzanti orali
Nel soggetto sano, durante l’esercizio fisico molto intenso, la glicemia diminuisce
molto rapidamente.
Il ritorno ai valori di riposo può avvenire con velocità variabile (anche più di 1 ora).
Le variazioni di glicemia dipendono dalla durata ed intensità dell’esercizio, dal grado
di allenamento e dalla dieta assunta nei giorni precedenti.
Nel diabetico,
sia giovanile che adulto, l’esercizio fisico deve essere parte integrante della terapia.
L’ intensità e la durata dell’esercizio saranno proporzionali allo stato metabolico del
paziente,che deve essere ben compensato per evitare problemi.
NO ALL’ESERCIZIO INTENSO E SALTUARIO
SI’ ALL’ESERCIZIO MODERATO E REGOLARE
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La regolare attività fisica è utile per i diabetici perché:
favorisce l’utilizzazione di glucosio, NEFA, corpi chetonici
aumenta le dimensioni del letto circolatorio, migliorando il flusso sanguigno e
gli scambi di ossigeno
il tessuto muscolare durate l’esercizio diviene più sensibile all’azione
dell’insulina Ú migliore utilizzazione del glucosio con effetto duraturo nel
tempo.
L’allenamento provoca un maggior consumo di glucosio e quindi diminuisce la
necessità di insulina.
Nel DIABETICO possono comparire malesseri ipoglicemici da esercizio.
SINTOMI
1° STADIO:
• pallore e sudorazione
• sensazione di fame imperiosa
• crampi epigastrici
• debolezza muscolare
2° STADIO:
§ irritabilità
§ andatura incerta
§ cefalea
§ abulia
3° STADIO:
COMA IPOGLICEMICO
In caso di malessere ipoglicemico da esercizio fisico si interviene subito al
PRIMO STADIO:
• IMMEDIATA SOSPENSIONE DELL’ATTIVITA’ FISICA
• ZOLLETTE DI ZUCCHERO O BEVANDA ZUCCHERATA
• POI ALIMENTI (PANE, BISCOTTI)
• IN CASO DI VOMITO O PERDITA DI COSCIENZA IL
MEDICO SOMMINISTRERA’ GLUCAGONE
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DIABETE GIOVANILE ED ESERCIZIO FISICO
Controllo metabolico e misurazione della glicemia pre-esercizio:
n non fare attività fisica se la glicemia è >250
n supplemento di carboidrati se la glicemia è < 100 mg/dl
n individuare quando sono necessari aggiustamenti della dose insulinica o
dell’apporto di carboidrati
n conoscere la risposta glicemica ai vari tipi di esercizio
Apporto di cibo pre-esercizio :
n assumere carboidrati se necessario per evitare l’ipoglicemia
n avere a disposizione carboidrati a rapido assorbimento durante l’esercizio
fisico
RACCOMANDAZIONI per i diabetici che fanno esercizio fisico:
n Portare sempre cartellino/braccialetto che identifichi i soggetti come diabetici
n Fare attenzione a segni/sintomi di ipoglicemia durante l’esercizio e per diverse
ore dopo
n Assumere sempre quantità adeguata di liquidi prima, durante e dopo l’esercizio
DIABETE DELL’ADULTO ED ESERCIZIO FISICO
n
n
n
n
n
n
n
n
Calo ponderale e riduzione del grasso viscerale
Migliore sensibilità insulinica
Miglioramento del profilo lipidico
Riduzione della trigliceridemia e delle VLDL
Aumento delle HDL
Miglioramento dell’attività fibrinolitica
Riduzione di livelli di pressione arteriosa
Riduzione del rischio cardiovascolare
CONCLUSIONI
n E’ oggi confermata l’utilità dell’esercizio fisico aerobico nel diabetico di tipo 1
e 2 adeguatamente trattati ed educati all’autogestione
n L’esercizio fisico programmato in modo adeguato, con un programma di
esercizio personalizzato, può essere oggi praticato dalla stragrande
maggioranza dei diabetici
n L’esercizio fisico ha un effetto preventivo sicuro sul possibile sviluppo di
diabete tipo 2 nella popolazione sana, soprattutto se sovrappeso.
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