Biologia Robert J. Brooker, Eric P. Widmaier, Linda E. Graham, Peter D. Stiling Copyright © 2011 – he McGraw-Hill Companies srl Capitolo 50 Spunti di riflessione Figura 50.4 La dopamina è considerata un neurotrasmettitore quando viene secreta dalla terminazione dell’assone che forma una sinapsi e diffonde all’interno della cellula post-sinaptica. Invece, è considerata un ormone quando viene secreta dalla terminazione dell’assone nel liquido extracellulare da dove diffonde poi nel sangue. Figura 50.7 Oltre al pancreas, anche altri organi presenti nel corpo di un animale possono essere costituiti da cellule o tessuti sia esocrini che endocrini. Per esempio, è stato descritto nei Capitoli 45 e 46 che il canale alimentare nei vertebrati è formato da diversi tipi di cellule secretici. Alcune di queste cellule secernono ormoni nel sangue che regolano le funzioni del pancreas e di altre strutture come la cistifellea. Altre cellule, sempre presenti nel canale alimentare, secernono nel lume dell’intestino prodotti esocrini come gli acidi e il muco che, rispettivamente, favoriscono direttamente la digestione o formano un rivestimento protettivo. Figura 50.10 Non tutti i mammiferi utilizzano l’energia solare per sintetizzare la vitamina D. Ci sono molto animali, come quelli che vivono nelle caverne o conducono vita notturna, che raramente sono esposti al sole. Alcuni di questi animali assumono la vitamina D insieme agli alimenti. Come facciano gli altri animali a mantenere l’equilibrio del calcio senza l’apporto di vitamina D attraverso il cibo o attraverso la sua formazione grazie al sole, rimane poco chiaro. Figura 50.12 L’equilibrio del sodio e del potassio è di importanza vitale per la maggior parte degli animali poiché questi ioni hanno un ruolo fondamentale nelle funzioni del sistema nervoso e dei muscoli. Variabili fisiologiche importante come queste, sono poste sotto diversi livelli di controllo, e questa è una regola che ha poche eccezioni. Questo assicura che in ogni animale la concentrazione di questi ioni, e di altre molecole di eguale importanza, sia regolata finemente e raramente risulti superiore o inferiore all’intervallo di riferimento. Figura 50.13 L’elevata statura del gemello che si trova sulla sinistra nella Figura 50.13, indica chiaramente che questa condizione è insorta prima della pubertà. L’anomala dimensione delle ossa fa supporre che la malattia è proseguita per un certo periodo di tempo dopo la pubertà, dopo la quale non è più possibile l’accrescimento in lunghezza dell’osso. Figura 50.15 Poiché il 20-idrossiecdisione è un ormone steroide il suo recettore dovrebbe essere intracellulare. Tutti gli ormoni steroidi interagiscono con recettori localizzati nel citosol o, meno comunemente, nel nucleo. L’ormone forma un complesso con il suo recettore che stimola o inibisce la trascrizione di uno o più geni. Quindi, il recettore per il 20-idrossiecdisione è localizzato all’interno della cellula. Test di autovalutazione 1. b 2. e 3. b 4. e 5. b 6. e 7. c 8. d 9. b 10. d Quesiti teorici 1. La leptina agisce a livello dell’ipotalamo nel ridurre l’appetito e aumentare il metabolismo. Poiché il tessuto adiposo è la più importante è la più abbondante risorsa di energia accumulata nell’organismo, la capacità di inviare informazioni ai centri dell’appetito e del metabolismo presenti nel cervello circa la quantità di tessuto adiposo disponibile costituisce un importante vantaggio. In questo modo, i centri del cervello possono monitorare costantemente il livello di energia conservata nel corpo. Per esempio, un abbassamento della leptina indicherebbe che si è verificata una riduzione del tessuto adiposo, come accade durante un digiuno. L’eliminazione del segnale della leptina stimola l’appetito e inibisce il metabolismo favorendo la conservazione dell’energia. L’appetito e la conseguente sensazione di fame è uno stimolo che spinge l’animale a cercare il cibo a scapito di altre attività come la ricerca di un rifugio di un compagno e così via. 2. L’insulina abbassa la concentrazione del glucosio nel sangue, per esempio, dopo un pasto, mentre il glucagone aumenta il livello di glucosio come accade durante il digiuno. Biologia Robert J. Brooker, Eric P. Widmaier, Linda E. Graham, Peter D. Stiling Copyright © 2011 – he McGraw-Hill Companies srl L’insulina agisce favorendo la localizzazione delle proteine trasportatrici del glucosio nella membrana delle cellule muscolari e adipose. Il glucagone agisce stimolando la glicogenolisi nel fegato. Se in un animale, compreso l’uomo, viene iniettata una elevata dose di glucagone la concentrazione di glucagone nel sangue aumenterà immediatamente. Questo stimolerà la glicogenolisi e la concentrazione del glucosio nel sangue raggiungerà livelli superiori al normale. 3. Il diabete mellito di tipo 1 è caratterizzato da una insufficiente produzione di insulina dovuta alla distruzione delle cellule pancreatiche che la producono da parte del sistema immunitario. Nel diabete mellito di tipo 2 l’insulina viene prodotta dal pancreas ma le cellule muscolari e adipose non rispondono normalmente all’ormone. Quesiti sperimentali 1. La procedura utilizzata da Banting e Best si basava sul riprodurre una patologia del pancreas causata dall’ostruzione dei dotti pancreatici. L’ostruzione dei dotti determinava il deterioramento delle cellule esocrine del pancreas; tuttavia le isole non risultavano danneggiate. L’intento dei ricercatori era di riprodurre questa patologia per via sperimentale in modo da poter isolare le cellule che si supponeva producessero il fattore capace di abbassare il livello del glucosio. Essi ritenevano di poter isolare da queste cellule la sostanza di interesse senza che questa venisse contaminata o degradata dai prodotti esocrini. 2. L’estratto ottenuto da Banting e Best conteneva l’insulina, il fattore capace di abbassare il livello di glucosio, ma la sua concentrazione e il suo grado di purezza erano scarsi. Collip mise a punto una procedura che consentiva di ottenere un estratto più purificato e con maggiore concentrazione di insulina. 3. I ricercatori decisero di utilizzare dei pancreas bovini come materiale di partenza per la preparazione dei loro estratti. Infatti essendo di notevoli dimensioni e facilmente reperibili dal locale macello, i ricercatori riuscirono a produrre l’insulina in grandi quantità. Inoltre Collip aveva sviluppato un test molto sensibile per misurare i cambiamenti del livello di glucosio nel sangue dopo l’iniezione di insulina. Questo consentiva ai ricercatori di stimare con più precisione la quantità di insulina presente nell’estratto e la quantità da somministrare al paziente.