Calcolo combinatorio e cenni di Probabilità Il calcolo combinatorio studia i modi di combinare, secondo certi criteri, gli elementi di un dato insieme 1) Le Disposizioni 1.1 Disposizioni semplici Una persona possiede quattro quadri, ma può appenderne solo tre lungo una parete. Ha importanza anche l’ordine con cui i quadri vengono appesi, per questione di colore e di luce. Calcoliamo in quanti modi può appenderli. Indichiamo i quattro quadri con le lettere P, Q, R, S e con A l’insieme costituito dai quattro elementi, cioè: A P, Q, R, S . Costruiamo con i diagrammi ad albero tutte le possibili terne di quadri. Notiamo che ogni terna si distingue dalle altre per: la diversità di almeno un elemento l’ordine degli elementi oppure entrambi i motivi 1 Chiamiamo disposizioni semplici i gruppi con le caratteristiche sopra indicate. Per arrivare rapidamente al calcolo del numero delle disposizioni, consideriamo che per il primo posto le possibilità sono 4, per il secondo posto 3 e per il terzo2. Complessivamente i gruppi sono: 4·3∙2 = 24 Per indicare il valore trovato, usiamo la seguente notazione D4,3 24 (Si legge: <<Disposizioni semplici di 4 elementi di classe 3>> ; dove la classe indica il numero di elementi di cui è costituito ogni gruppo). N.B. Nel caso precedente, i fattori da considerare a decrescere, a partire da 4, sono 3 ( 3 = K). Generalizziamo il procedimento considerando n oggetti distinti e determiniamo la formula per i raggruppamenti di classe k. Definizione: Le disposizioni semplici di n elementi distinti di classe k (con k ≤ n ) sono tutti i possibili raggruppamenti di k elementi scelti tra gli n elementi , che differiscono per almeno un elemento o per l’ordine con cui gli elementi sono collocati: Dn,k n (n 1) (n 2) ... (n k 1) con n, k N D 4 3 2 24 Dove: 4,3 (Nella successione di prodotti da effettuare, si parte da n, nel nostro caso è 4, e l’elemento finale della serie di prodotti è: n – k + 1 = 4 – 3 + 1 = 2. In tutto, i fattori da considerare, a partire da 4, sono 3, tanti quanto k). Esempio: Ad un torneo di calcio regionale partecipano 15 squadre. Quante sono le possibili classifiche delle prime 5 squadre? L’insieme di partenza contiene come elementi 15 squadre, perciò n =15. i raggruppamenti contengono 5 elementi, dunque k = 5. Il numero delle possibili classifiche è, pertanto: D15,5 15 14 13 12 11 360.360 1.2 Disposizioni con ripetizioni Lanciamo una moneta tre volte e cerchiamo di prevedere tutti i modi con cui si succedono le due facce. L’insieme A che contiene i due possibili risultati del lancio è: A T , C dove T indica il risultato “Testa” e C indica il risultato “Croce”. Costruiamo con diagrammi ad albero le terne di tutti i possibili risultati. 2 I gruppi così ottenuti differiscono per l’ordine degli elementi contenuti, ma un elemento può comparire più di una volta. I gruppi trovati si chiamano disposizioni con ripetizione. Per determinare il loro numero possiamo ricorrere al ”metodo delle possibilità”. Per il primo posto abbiamo 2 possibilità, che restano due anche per il secondo e per il terzo in quanto un elemento già utilizzato può ripresentarsi: 2 ∙ 2 ∙ 2 = 23 = 8 Si utilizza la notazione: D 2,3 8 (Si legge: <<Disposizioni con ripetizione di 2 elementi di classe 3>> ; a differenza delle disposizioni semplici, la classe di un gruppo (nel nostro caso 3) può essere maggiore del numero di elementi a disposizione (nel nostro caso 2)). ' Generalizziamo il procedimento considerando n oggetti distinti e determiniamo la formula per raggruppamenti di classe k. Definizione: Le disposizioni con ripetizione di n oggetti distinti di classe k (con k minore, uguale o maggiore di n ) sono tutti i gruppi di k elementi, anche ripetuti, scelti tra gli n elementi, che differiscono per almeno un elemento o per il loro ordine: D ' n ,k n k con n, k N Nel caso di cui sopra: D 2,3 2 8 ' 3 Esempio: Le targhe delle automobili italiane iniziano con una coppia di lettere (anche ripetute) dell’alfabeto inglese. Quante sono le possibili sigle con cui può iniziare la targa? Poiché l’alfabeto inglese contiene 26 lettere, le possibili sigle sono (n = 26, mentre k = 2): D' 26,2 262 676 2) Le Permutazioni 2.1 Permutazioni semplici Supponiamo di avere quattro palline colorate, ognuna di colore diverso (bianco, nero, rosso, verde). Calcoliamo in quanti modi diversi possiamo metterle in fila L’insieme dei colori è: A b, n, r , v Costruiamo con diagrammi ad albero tutti i possibili raggruppamenti. 3 Se la prima pallina è bianca, si ottengono 6 raggruppamenti. Ma la prima pallina può essere bianca, rossa, nera o verde. Per cui si ottengono: 6 ·4 = 24 raggruppamenti Notiamo che ogni gruppo contiene tutti gli elementi dell’insieme e differisce dagli altri solo per l’ordine. Stiamo quindi considerando le disposizioni semplici di 4 elementi di classe 4. Chiamiamo i raggruppamenti che hanno queste caratteristiche permutazioni semplici. Nel nostro caso parliamo di permutazioni di 4 elementi (senza specificare la classe, visto che coincide con il numero degli elementi) e scriviamo il numero delle permutazioni ottenute nel modo seguente: P4 = 24 Nel nostro caso, poiché le permutazioni di 4 elementi coincidono con le disposizioni semplici di classe 4 dei 4 elementi, per calcolare tale numero di permutazioni possiamo ricorrere alla formula delle disposizioni semplici, con k = n = 4. P4 = D4,4 4 3 2 1 24 Nel caso generale, le permutazioni di n elementi coincidono con le disposizioni semplici di classe n degli n elementi, con k = n: Pn = Dn,n n (n 1) (n 2) ... ( n n 1) n ( n 1) ( n 2) ... 2 1 Il prodotto: n (n 1) (n 2) ... 2 1 si indica con il simbolo n! e si legge: (n fattoriale). Nel nostro caso, quindi, le permutazioni delle quattro palline colorate sono: P4 = 4! = 4 ∙ 3 ∙ 2 ∙ 1 = 24 Definizione Le permutazioni semplici di n elementi distinti sono tutti i gruppi formati dagli n elementi, che differiscono per il loro ordine: Pn n! n (n 1) (n 2) ... 3 2 1 , con n ≥ 2 Esempi: - Quanti numeri di sei cifre distinte possiamo scrivere utilizzando gli elementi dell’insieme A 2,3,4,7,8,9 P6 6! 6 5 4 3 2 1 720 - Quanti anagrammi possiamo fare con le lettere della parola ROMA: P4 4! 4 3 2 1 24 4 2.2 Permutazioni con ripetizioni Calcoliamo, adesso, quanti anagrammi (anche privi di significato) si possono formare con le lettere della parola TETTO. Pensiamo per il momento che le tre T non siano uguali e distinguiamole colorandole diversamente: Se calcoliamo le permutazioni P5 di 5 elementi, consideriamo come diverse anche le parole che differiscono soltanto per la posizione delle tre T colorate. Per esempio, mettendo la E e la O nelle prime due posizioni, con le permutazioni sono distinte le parole: Abbiamo 6 casi diversi, corrispondenti alle permutazioni delle tre T colorate: 3! = 6 Questi casi sono invece indistinguibili e uguali a EOTTT, se consideriamo la T come lettera non colorata ripetuta più volte. Pertanto, se consideriamo le 120 permutazioni di 5 lettere, in questo caso troviamo in ogni raggruppamento ripetuto 6 volte. Quindi per ottenere il numero degli anagrammi di TETTO dobbiamo dividere 120 per 6: 120 20 . 6 Per indicare che dei cinque elementi tre corrispondono ad uno stesso elemento ripetuto usiamo il (3) simbolo P5 , che si legge: “Permutazioni di 5 elementi di cui 3 ripetuti”. Abbiamo che: P5(3) P5 5! 20 P3 3! Chiamiamo i raggruppamenti di questo tipo permutazioni con ripetizione. In generale: Pn ( k ) n! k! La formula si generalizza ulteriormente quando nell’insieme di n elementi gli elementi ripetuti sono k+h+…+r ≤ n Definizione Le permutazioni con ripetizione di n elementi , di cui h, k ripetuti, sono tutti i raggruppamenti formati dagli n elementi che differiscono per l’ordine in cui si presentano gli elementi distinti e la posizione che occupano gli elementi ripetuti. Esempio: Calcoliamo il numero di modi in cui cinque sedie possono essere occupate da tre persone. 5 Dobbiamo calcolare il numero delle permutazioni di 5 elementi, con tre distinti e 2 ripetuti (le due sedie vuote), quindi: P5 (2) 5! 5 4 3 2 1 60 2! 2 1 3) Le Combinazioni Nei problemi combinatori analizzati fino ad ora, si è tenuto sempre conto anche dell’ordine in cui si presentavano gli elementi di un dato insieme. Vi sono situazioni in cui tale ordine non ha importanza. 3.1 Le combinazioni semplici Si pensi al gioco del lotto, in cui si estraggono cinque numeri da un’urna che contiene, ciascuno imbussolato in una piccola sfera, i numeri da 1 a 90. In tale gioco importa sapere quali sono i cinque numeri estratti, ma non conta l’ordine in cui essi si presentano. Estrarre cinque numeri equivale a scegliere un sottoinsieme di cinque elementi dell’insieme 1;2;3;...;89;90 formato da 90 elementi; si parla in tal caso di combinazioni dei 90 elementi presi a 5 a 5 ( o di classe 5). In generale si chiama combinazione semplice, o anche solo combinazione, di classe K di n elementi (con k ≤ n), o anche combinazione di n elementi presi a k a k, un qualunque sottoinsieme di k elementi di un dato insieme di n elementi tutti distinti tra loro. Degli n elementi distinti si chiamano combinazioni di classe k tutti i possibili raggruppamenti che si possono formare con k degli n elementi in modo da considerare diversi due raggruppamenti che differiscono tra loro per almeno un elemento (non importa l’ordine). Tale numero di combinazioni di classe k degli n elementi, dipende solo da n e da k, e si indica con Cn ;k . Per calcolare Cn ;k consideriamo un esempio più facile. Vogliamo formare tutte le possibili combinazioni di classe 2 dell’insieme A = a; b; c; d . Formiamo prima di tutto le disposizioni di classe 2 degli elementi di tale insieme; esse sono precisamente: ab ac ad ba bc bd ca cb cd da db dc Il loro numero si può ottenere da : D4,2 4 3 12 Si può osservare che nel nostro caso le disposizioni ab e ba sono formate dagli stessi elementi ma differiscono per il loro ordine. Lo stesso si può dire per ac e ca , ad e da e così via (bd e db e ancora cb e bc ed infine cd con dc ). Perciò, se si prescinde dall’ordine, ossia se si considerano uguali quei raggruppamenti che differiscono solo per l’ordine dei loro elementi, dalle disposizioni precedenti si possono ottenere le combinazioni seguenti: ab ac ad bc bd cd . In tutto 6 raggruppamenti. (E’ evidente che il numero delle combinazioni è inferiore rispetto al numero delle disposizioni). Viceversa, da tali combinazioni si possono ottenere le disposizioni: basta permutare in tutti i modi possibili i due elementi che compongono ciascuna combinazione: in questo caso i modi possibili sono 2 (P2 = 2! = 2). E così da ogni combinazione si ottengono due disposizioni e si avrà che il numero delle disposizioni delle 4 lettere a 2 a 2 è uguale al numero delle combinazioni per il numero delle permutazioni P2, cioè: D4,2 C4;2 P2 6 2 12 In generale: Dn,k Cn;k Pk 6 Da questa relazione si ricava: Cn ,k Dn ;k Pk Definizione Le combinazioni semplici di n elementi distinti di classe k (con k ≤ n) sono tutti i gruppi di k elementi scelti tra gli n, che differiscono per almeno un elemento (ma non per l’ordine). Ora, in base a quanto precedentemente trovato: Cn , k Dn ;k n(n 1)(n 2)...(n k 1) con n, k N (al numeratore compaiono k fattori) Pk k! In definitiva: il numero di combinazioni di classe k che si possono formare con n elementi distinti è uguale al prodotto di k numeri interi decrescenti a partire da n, diviso il fattoriale di K (cioè il prodotto dei primi k numeri interi) Come vedremo tra poco, Cn ,k Dn;k n(n 1)(n 2)...(n k 1) n cioè : Pk k! k n Cn ,k k Esempio: - In quanti modi si possono estrarre cinque numeri del lotto? Come si è detto, ciascuna estrazione possibile corrisponde ad una combinazione di classe 5 dell’insieme dei numeri da 1 a 90. Il numero di tali combinazioni è perciò: C90;5 90 89 88 87 86 43.949.268 5 4 3 2 1 - Calcoliamo il numero di terni che si possono fare al lotto: C90;3 90 89 88 117.480 3! - In un Gran Premio di F1 una casa automobilistica ha disposizione cinque vetture da assegnare a due piloti. In quanti modi la scuderia può utilizzare le automobili? L’insieme di partenza contiene le cinque automobili che numeriamo da 1 a 5: A = 1;2;3;4;5 Poiché i piloti sono due (a ; b), i raggruppamenti sono tutte le coppie che si possono formare con le cinque macchine . L’ordine non conta, quindi tali raggruppamenti sono le combinazioni: a1 a2 a3 a4 a5 b1 b2 b3 b4 b5 (in tutto sono 10), cioè: C5,2 Dn ,k 5 4 10 Pk 2! 7 3.2 Le Combinazioni con ripetizione Consideriamo l’insieme costituito da 2 elementi A = a; b . Consideriamo adesso le combinazioni con ripetizioni di classe 3 degli elementi dell’insieme A. Questo vuol dire considerare tutti i possibili raggruppamenti, ciascuno di tre elementi, in cui un elemento può essere ripetuto, senza considerare l’ordine degli elementi del gruppo. Abbiamo: aaa, aab, abb, bbb. Come si vede , non si è considerato il raggruppamento aba perché, in quanto combinazione, è indistinguibile da aba o da baa (non ha importanza l’ordine degli elementi nel gruppo). ' In questo caso n = 2 e K = 3. Nel nostro caso : C 2,3 4 . Osserviamo che: C ' 2,3 C231,3 C4,3 4 3 2 24 4 3! 6 In generale: tutte le possibili combinazioni con ripetizione, di n elementi distinti di classe k (con k ' maggiore minore o uguale a n), in simboli: C n ,k sono tutti i gruppi di k elementi che si possono formare, nei quali: - ogni elemento può essere ripetuto al massimo fino a k volte; - non interessa l’ordine con cui gli elementi si presentano; - è diverso il numero di volte con il quale un elemento compare. Si può dimostrare che: C n ,k Cn k 1,k ' Esempi: - In quanti modi diversi possiamo inserire 2 palline identiche in tre scatole? Se indichiamo con a , b , c le tre scatole, abbiamo: aa , bb , cc , ab , ac, bc (la scrittura aa vuol dire che abbiamo inserito due palline nella stessa scatola a, mentre ab significa che una pallina è stata inserita nella scatola a e una in b). E’ evidente che in questo caso ab e ba sono la stessa cosa: due palline inserite nelle scatole a e b e non importa l’ordine con il quale le abbiamo inserite. In totale abbiamo 6 possibili diverse combinazioni. Utilizziamo la formula per le combinazioni con ripetizione: C '3,2 C3 21,2 C4,2 4 3 12 6 2! 2 - In quanti modi diversi possiamo distribuire sei oggetti in quattro scatole? Se indichiamo con le lettere a, b, c, d le quattro scatole, alcune possibili distribuzioni sono le seguenti: aaabcd aaaaaa bbbddd bbbbba Nella prima distribuzione tre oggetti vanno nella scatola a , uno in b, uno in c ed uno in d. Nella seconda tutti gli oggetti vanno nella scatola a Nella terza tre oggetti vanno nella scatola a e tre nella d Nella quarta distribuzione cinque oggetti vanno nella scatola b e uno in a. Osserviamo che tutte le modalità sono le combinazioni con ripetizione di 4 oggetti di classe 6. C ' 4,6 C461,3 C9,3 98 7 84 3! 4) I coefficienti binomiali Abbiamo visto che il fattoriale di un numero n si indica con n! e vale: n! n (n 1) (n 2) ... 3 2 1 con n ≥ 2 8 Nel caso particolare: 1! = 1 2! = 2∙1=2 3! = 3∙2 = 6 4! =4∙3∙2∙1=24 5! = 5∙4∙3∙2∙1=120 6! = 6∙5∙4∙3∙2∙1 = 720 7!= 7∙6∙5∙4∙3∙2∙1 = 5.040 8!= 8∙7∙6∙5∙4∙3∙2∙1 =40.320 9!= 9∙8∙7∙6∙5∙4∙3∙2∙1 =362.880 10!= 10∙9∙8∙7∙6∙5∙4∙3∙2∙1 =3.628.800 Si pone anche: 0! = 1 Come si vede, al crescere di n il fattoriale cresce molto rapidamente. Vale la relazione: n! = n∙(n-1)! Abbiamo visto che : D5,3 5 4 3 5 4 3 (2 1) 5! (2 1) 2! Per cui possiamo scrivere, in generale: Dn ,k n (n 1) ... (n k 1) n (n 1) ... (n k 1) (n k )! n! (n k )! (n k )! 5 3 Consideriamo il simbolo (che si legge “cinque su tre”). Questo simbolo si chiama 5 5 4 3 5 4 3 60 10 3 3! 3 2 1 6 coefficiente binomiale. Ad essa corrisponde la quantità: n k In generale: n (n 1) (n 2) ... (n k 1) ( al numeratore abbiamo k fattori) k! Se moltiplichiamo il tutto per (n-k)! abbiamo: n n (n 1) (n 2) ... (n k 1) (n k )! n! (1 ) legge dei tre fattoriali k k ! (n k )! k !(n k )! 5 5 5 2 3 5 3 Si può dimostrare che: 5 2 Infatti 5 4 5 4 20 10 2! 2 2 9 n n (2) legge delle classi complementari k n k In generale: La formula prima trovata è piu’ utile per fare i calcoli. Infatti. 10 10 10 10 9 8 10 8 2 2 45 ed è molto piu’ facile di 10 10 9 8 7 6 5 4 3 10 9 8 8 7 6 5 4 3 2 1 2 45 In particolare: n n n! infatti, applicando la (1) per k = 0 si ha : 1 0 0! n! 1 0 e , in particolare, 0 0 1 mentre n n! n! n n! (n n)! n! 0! 1 n n n 0 1 n n n che si può ricavare dalla (2): 5) Cenni di Probabilità Consideriamo i seguenti eventi: a) un oggetto lasciato cadere, raggiunge il pavimento della stanza in cui siamo; t b) data la funzione y 2 , si ha che: y=16 per t=4 c) estraiamo un numero da un sacchetto contenente i 90 numeri della tombola e abbiamo il numero 3; d) lanciamo due monete e otteniamo che le facce superiori presentano due teste; e) scommettiamo sull’esito di una corsa di cavalli e il nostro favorito vince. Tali avvenimenti possono verificarsi o no. Definizione Un evento è un avvenimento, descritto da una proposizione, che può accadere o non accadere. Chiamiamo: eventi certi gli eventi che accadono con certezza eventi impossibili gli eventi che non possono mai verificarsi 10 Esempio: - la proposizione : “Lancio un dado ed esce il numero 9”, in base alle conoscenze, è sempre falsa e quindi descrive un evento impossibile ; la proposizione: “Dopo il lunedì viene il martedì”, è sempre vera, per cui essa descrive un evento certo. Un evento si dice evento aleatorio se il suo verificarsi dipende dal caso, ossia può accadere ma senza certezza N.B. aleatorio deriva dal latino alea, che significa dado. Ogni singolo risultato possibile è detto evento elementare o campione. Esempio Nel lancio del dado, sono elementari gli eventi: E1= “esce il numero 1” E2= “esce il numero 2” ……………………… E6= “esce il numero 6” L’insieme di tutti gli eventi elementari si chiama universo degli eventi o spazio campionario. Si può utilizzare per gli eventi il linguaggio degli insiemi. Nel nostro esempio, possiamo rappresentare l’insieme universo U come: U 1,2,3,4,5,6 e graficamente con un diagramma di Eulero-Venn, come in figura. Nel lancio di un dado consideriamo l’evento aleatorio: E = “esce un numero dispari”. L’insieme E 1,3,5 rappresenta l’insieme dei casi favorevoli, ossia di quelli in cui E è verificato. L’insieme Universo U 1,2,3,4,5,6 è invece l’insieme dei casi possibili. Supponiamo che tutti i casi siano ugualmente possibili: il rapporto: fornisce una stima sulla possibilità che l’evento E si verifichi e viene chiamato probabilità di E, p(E). Definizione La probabilità di un evento E ( in simboli: p(E) ) è il rapporto fra il numero dei casi favorevoli f ed il numero dei casi possibili u, quando sono tutti ugualmente possibili: p( E ) f u Esempi Estraiamo una carta da un mazzo di 52 carte. Consideriamo gli eventi E1 = Estrazione di una figura rossa E2 = Estrazione di una carta di picche Per entrambi gli esempi u = 52, cioè tutti i possibili esiti dell’estrazione. Per E1 i casi favorevoli sono f = 6, cioè il numero delle figure rosse; per E2 i casi favorevoli sono f =13, cioè il numero delle carte di picche: 11 p( E1 ) 6 3 52 26 0,12 mentre p( E2 ) 13 1 52 4 0,25 Esprimiamo questi valori in percentuali. p( E1 ) 12% mentre è p( E2 ) 25% Poiché il numero f dei casi favorevoli è sempre minore o uguale al numero dei casi possibili, si ha: 0 ≤ p ≤ 1 , cioè la probabilità di un evento aleatorio è sempre compresa tra 0 ed 1. Per un evento impossibile f = 0 poiché il numero dei casi favorevoli è nullo. In questo caso, evidentemente: p(E) = 0 (impossibilità che l’evento accada). Per un evento certo f = u, poiché il numero dei casi favorevoli è uguale al numero dei casi possibili. In questo caso p(E) = 1 (certezza che l’evento accada), - Evento contrario Dato un evento E, il suo evento contrario è l’evento E (che si legge non E) che si verifica se e solo se non si verifica E. E’ vero che: p( E ) 1 p( E ) . Infatti, essendo u = numero di casi possibili e f = numero di casi favorevoli a E, il numero di casi favorevoli a E è: u – f . La probabilità delle vento E è, pertanto: p( E ) u f f 1 1 p( E ) c.v.d. u u Esempio Nel lancio di un dado, consideriamo l’evento: E = “esce un numero pari”, con p( E ) 3 1 0,5 50% 6 2 L’evento contrario è: E = “esce un numero dispari”, con p( E ) 3 1 0,5 50% 6 2 E’ vero che: p( E ) 1 p( E ) Esempio Consideriamo l’evento E = “esce il numero 1” . p( E ) 1 0,17 17% 6 L’evento contrario E è: “uscirà il numero 2, oppure il 3, oppure il 4, oppure il 5, oppure il 6”. 5 0,83 83% a questo risultato si può anche pervenire con : 6 1 5 p( E ) 1 p( E ) = 1 6 6 p( E ) 12 - probabilità totale Se un evento può verificarsi in più modi differenti, ma tali che ciascuno di essi escluda gli altri, la sua probabilità si dice probabilità totale. Si può dimostrare che: la probabilità totale di un evento è uguale alla somma delle probabilità che esso si verifichi in ciascuno dei diversi modi secondo cui esso si può presentare. Se dunque E1 , E2 , sono i singoli eventi semplici (tali che E1 escluda E2 ) e p1 , p2 le rispettive probabilità, la probabilità dell’evento totale è: p = p1 + p2 Esempio In un’urna vi sono 40 palline di cui 6 bianche, 8 rosse, 2 verdi e le rimanenti di altro colore; qual è la probabilità che estraendo una pallina questa sia o bianca o rossa o verde ? Le palline son in tutto 40, pertanto 40 sono i casi possibili dell’estrazione di una solo pallina, perciò: 6 40 8 la probabilità che essa sia rossa p2 = 40 2 la probabilità che essa sia verde p3 = 40 la probabilità che essa sia bianca p1 = Siccome gli eventi parziali si escludono a vicenda, la probabilità che estraendo una pallina essa sia o bianca, o rossa o verde è: p = p1 + p2 + p3 = 6 8 2 16 2 0,4 40% 40 40 40 40 5 La giustezza del risultato è resa evidente dalla seguente considerazione: in sostanza si suppone che l’urna contenga 6 + 8 + 2 = 16 palline di colore favorevoli e 24 di colore contrario, perciò la probabilità che nell’estrazione esca una pallina di colore favorevole (bianca rossa o verde) è: p 16 2 come già trovato. 40 5 - Probabilità composta Quando un evento consiste nel verificarsi simultaneo o successivo di più eventi, esso si dice composto e la sua probabilità si dice pute composta. Si può dimostrare che: la probabilità di un evento composto è uguale al prodotto delle probabilità dei singoli eventi componenti. Se dunque E1 , E2 , E3 sono i singoli eventi semplici e p1 , p2 , p3 le rispettive probabilità, la probabilità dell’evento composto è: p = p1 ∙ p2 · p3 13 Esempi - Due urne contengono: l’una 10 palline di cui 7 bianche; l’altra 15 palline di cui 4 bianche. Quale è la probabilità di estrarre simultaneamente una pallina bianca da entrambe le urne? La probabilità di estrarre una palina bianca dalla 1a urna è p1 = 7/10 e dalla 2a urna è p2 = 4/15 ; pertanto la probabilità di estrarre simultaneamente una pallina bianca dall’una e dall’altra urna è: p = p 1 ∙ p2 = 7 4 28 14 0,19 19% 10 15 150 75 - In un’urna vi sono 20 palline colorate di cui 5 bianche, 7 rosse e 8 verdi. Estraendo successivamente tre palline, qual è la probabilità perché escano, nell’ordine, una pallina bianca, una rossa ed una verde? Qui bisogna distinguere due casi. Se dopo ogni estrazione la pallina estratta viene rimessa nell’urna, i tre eventi sono indipendenti fra loro e le loro rispettiva probabilità sono: p1 5 20 ; p1 7 20 ; p1 8 20 perciò la probabilità dell’evento composto è : p 5 7 8 7 0,035 3% 20 20 20 200 Se, invece,le palline estratte non vengono riposte nell’urna , si deve ragionare così: p1 5 20 ; p1 7 19 ; p1 8 18 perciò la probabilità dell’evento composto è : p 5 7 8 7 0,04 4% 20 19 18 171 14 Ulteriori chiarimenti - Disposizioni semplici Quanti numeri di due cifre si possono formare con la condizione che le cifre siano diverse tra loro ed entrambe dispari? Gli elementi del mio insieme sono: 1;3;5;7;9 Per risolvere questo problema consideriamo questo diagramma. Come si vede, la prima cifra del numero da formare può essere scelta in 5 modi diversi e, in corrispondenza di ciascuna di tali cinque scelte, vi sono 4 possibilità di scegliere la seconda cifra. In tutto vi sono 5∙ 4 = 20 numeri diversi. A differenza delle Permutazioni, dove si devono mettere in ordine tutti gli elementi di un dato insieme, nelle Disposizioni si richiede di disporre in un certo ordine due elementi scelti dall’insieme di partenza. In generale: Definizione Dati n elementi distinti ed un numero k ≤ n , si dicono disposizione semplici o anche solo disposizioni di classe k, tutti i raggruppamenti che si possono formare con gli elementi dati, in modo che ogni raggruppamento ne contenga k tutti distinti tra loro e che due raggruppamenti differiscano tra loro o per qualche elemento oppure per l’ordine secondo il quale gli elementi si susseguono. - Disposizioni con ripetizione Supponiamo di avere tre diversi elementi: a, b, c. Desideriamo calcolare il numero delle disposizioni con ripetizione dei tre elementi presi a due a due. Facciamo un rapido calcolo. Le disposizione con ripetizione dei tre elementi a, b, c a due a due sono: aa ab ac ba bb bc ca cb cc Come si può notare nella prima riga vi sono le disposizioni in cui a è seguito da ciascuno dei tre elementi a, b, c ; nella seconda riga vi sono le disposizioni in cui b è seguito da ciascuno dei tre elementi a, b, c ; e infine nella terza riga vi sono le disposizioni in cui c è seguito da ciascuno dei tre elementi a, b, c . In questo esempio il numero delle disposizioni dei tre elementi, presi a due a due, è: 9, che possiamo anche scrivere così: 15 D' 2,3 3 3 32 9 Generalizzando: Definizione: Le disposizioni con ripetizione di n oggetti distinti di classe k (con k minore, uguale o maggiore di n ) sono tutti i gruppi di k elementi, anche ripetuti, scelti tra gli n elementi, che differiscono per almeno un elemento o per il loro ordine; tale numero è dato dal prodotto di k fattori uguali a n, ossia nk: D ' n ,k n k con n, k N - Combinazioni semplici Consideriamo cinque punti nel piano, a tre a tre non allineati. Determiniamo quanti triangoli possiamo costruire congiungendo tre punti. Indichiamo i punti con le lettere A, B, C, D, E . Consideriamo, per esempio, il triangolo ABC. Esso viene anche individuato da tutte queste terne: ABC, ACB, BAC, BCA, CAB, CBA (in tutto 6). Nel contare i triangoli queste terne vanno prese solo una volta, perché identificano un solo elemento. Quindi tutte le terne di lettere che indicano i vertici dei triangoli costituiscono dei gruppi che si differenziano tra loro solo per gli elementi contenuti e non per l’ordine. Chiamiamo questi gruppi combinazioni (semplici) di 5 elementi di classe 3. Per indicare il loro numero usiamo il 5 3 simbolo C5,3 che si legge “combinazioni di 5 elementi di classe 3” oppure con il simbolo che si legge “cinque su tre” . Per ricavare C5,3 partiamo da tutte le terne possibili, ossia dalle disposizioni D5,3 e osserviamo che le permutazioni P3 di ognuno dei gruppi di tre lettere non devono essere pensate distinte, quindi: C5,3 Dn ,3 5 4 3 60 10 P3 3! 6 5 D 5 4 3 60 C5,3 5,3 10 3! 6 3 P3 16