Analisi del funzionamento della filiera del cane nel Comune di Roma e suo impatto sulla economia cittadina in termini di opportunità formative e possibilità occupazionali A cura di Ottobre 2006 TRASVERSALE economia applicata Premessa La società TRASVERSALE ha condotto per l’Ufficio Diritti Animali del Comune di Roma (UDA) la ricerca Analisi del funzionamento della filiera del cane nel Comune di Roma, allo scopo di stimare l’impatto che la filiera del cane ha sull’economia cittadina in termini di valore economico, opportunità formative e possibilità occupazionali. La ricerca ha preso in considerazione l’insieme delle istituzioni, delle organizzazioni e degli operatori pubblici e privati che compongono il sistema dei servizi e dei prodotti in favore dei cani. Sono stati considerati tre livelli di indagine a ciascuno dei quali corrisponde una fase della ricerca: 1. analisi normativa 2. sistema pubblico 3. mercato Analisi del funzionamento della filiera del cane nel Comune di Roma Impatto sulla economia cittadina Sintesi TRASVERSALE economia applicata 1. L’ analisi normativa In questa fase si è proceduto alla classificazione e alla valutazione della produzione normativa relativa agli interventi per la salvaguardia e la tutela degli animali d’affezione nell’ambito del contesto europeo, nazionale, regionale e al livello più circoscritto degli enti locali (Province, Comuni ASL e servizi veterinari pubblici) con particolare attenzione a quanto applicato nel Comune di Roma. Scopo di tale fase è il confronto, attraverso azioni di benchmarking, del grado di efficacia, di efficienza e di funzionalità raggiunto dal Comune di Roma per la tutela e la salvaguardia degli animali d’affezione rispetto a quella raggiunte dalle altre realtà italiane che si distinguono per la sensibilità dimostrata per gli animali (Bologna, Milano e Torino). Il Comune di Roma produce un’azione efficace, efficiente e funzionale in materia di tutela umana e animale, prevenzione del randagismo, gestione sanitaria e attività normativa. In questo modo, esso garantisce: Efficacia: capacità di uno strumento di essere attuato dai responsabili Efficienza: capacità di uno strumento di soddisfare la necessità per il quale è stato creato Funzionalità: sommatoria degli indici di efficacia ed efficienza Il confronto inter-comunale è visibile, dettagliatamente, nella tavola seguente. Tavola 1: Funzionalità, efficienza ed efficacia a confronto Aree di intervento regolamento a tutela degli animali aree verdi per cani cimitero per animali deiezioni canine maltrattamento animali cani pericolosi valori relativi Indicatore di efficacia Indicatore di efficienza Bologna Milano Roma Torino Bologna Milano Roma Torino Indicatore di funzionalità Bologna Milano Roma Torino 0 4 5 0 0 3 4 0 0 3,50 4,50 0 3 0 3 4 0 4 0 3 4 0 3 0 3 5 4 4 5 0 0 3 2 0 2 4 0 4 0 2 3 0 3 0 2 4 3 4 4 0 0 3 2,50 0 2,50 4 0 4 0 2,50 3,50 0 2,50 0 2,50 4,50 3,50 4 4,50 0 0 3 54,0 66,8 67,2 60,0 46,6 50,0 47,2 48,4 48,0 58,4 60,8 54,2 Fonte: elaborazione Trasversale (2006). La valutazione della funzionalità del sistema colloca al primo posto, come Comune più efficace, Roma con un valore pari 67,2%, come Comune più efficiente Milano, con il 50%, e come funzionalità complessiva, Roma con il 60,8%. Analisi del funzionamento della filiera del cane nel Comune di Roma Impatto sulla economia cittadina Sintesi TRASVERSALE economia applicata 2. Il sistema pubblico In questa fase sono analizzati gli attori che costituiscono il sistema di governance locale della filiera: i servizi veterinari delle ASL le attività gestite dall’UDA il mondo dell’Associazionismo Il risultato di tale fase è la mappatura e l’individuazione della rete degli attori presenti sul territorio che implementano i servizi per il mantenimento e la cura dei cani direttamente gestiti dall’Ufficio Diritti Animali o tramite la sua supervisione. L’Ufficio Diritti Animali del Comune di Roma (UDA) è il primo Ufficio per gli animali istituito in Italia, dapprima in via sperimentale con deliberazione della giunta comunale n. 918/1994 e poi a carattere definitivo con l’ordinanza sindacale n. 331/1995. I suoi compiti e le sue funzioni includono la tutela dei diritti degli animali e la ricerca di condizioni di coesistenza tra le diverse specie viventi nel senso più ampio del termine. L’UDA si impegna per fronteggiare qualsiasi emergenza legata all’aumento indiscriminato di animali domestici liberi (randagismo) nel territorio del Comune di Roma, per tutelare il patrimonio costituito dagli animali presenti nel Bioparco e per migliorare l’approccio dei cittadini verso gli animali. In materia di tutela degli animali da affezione, l’approvazione del Regolamento comunale sul benessere degli animali (Consiglio Comunale del 24/10/2005) ha restituito all’UDA la funzione propositiva e di controllo, fornendole la capacità di sfruttare il suo potenziale per il miglioramento della condizione degli animali anche coinvolgendo i cittadini, e diventando il canale preferenziale usato dai servizi veterinari delle ASL nel tentativo di innovare i propri servizi offerti e le strutture presenti. Per realizzare le proprie funzioni, l’Ufficio Diritti Animali ha creato una rete di assistenza, monitoraggio, cura e sensibilizzazione alle problematiche e alle necessità dei cani, illustrata nella figura seguente. Analisi del funzionamento della filiera del cane nel Comune di Roma Impatto sulla economia cittadina Sintesi 4 Figura 1: la rete dell’Ufficio Diritti Animali Analisi del funzionamento della filiera del cane nel Comune di Roma Impatto sulla economia cittadina Sintesi 5 TRASVERSALE economia applicata 3. Il mercato L’analisi di mercato della filiera del cane mira a delineare il ruolo dei diversi elementi della filiera del cane per individuarne il valore economico e stimarne l’impatto occupazionale. Gli elementi della filiera analizzati sono: i prodotti alimentari gli accessori il settore veterinario privato l’allevamento i centri di addestramento i servizi l’offerta formativa Per operare una corretta stima del valore della filiera, sono state delineate 5 tipologie di proprietari di cani, ciascuna delle quali corrisponde ad altrettanti “comportamenti di spesa” o “attitudini all’acquisto”. Tavola 2: Tipologie di proprietari di animali domestici Tipologie AFFETTIVI Caratteristiche Genitoriali Bisognosi di affetto Relazionali Hanno un forte bisogno di dare affetto. Sono molto protettivi, vivono gli animali come fossero dei figli . Sono fortemente gratificati dal legame emotivo instaurato con il cane La relazione d’affetto con il pet li rilassa, li aiuta a rimuovere ciò che non va, a spostare l’attenzione dai problemi. ETICI Non sopportano di veder soffrire gli animali, spesso accolgono in casa i cani vaganti che incontrano. Lottano per i diritti degli animali, si fanno carico della loro protezione e tutela. Empatici Animalisti ESTETICI Ammirano i propri animali senza avere per questo anche il bisogno dell’apprezzamento altrui Sono coloro che espongono e quasi “indossano” i propri animali, accuratamente scelti in base alla razza, alla rarità, all’ultima moda Voyeur Esibizionisti PROBLEMATICI Avventati Conflittuali Sono dei “proprietari per caso”: per l’impulso di un momento hanno accolto un animale in casa, ma non si sono affezionati a lui. Tendono a fare del pet un capro espiatorio al quale addebitare ogni problema e sul quale rivalersi. Analisi del funzionamento della filiera del cane nel Comune di Roma Impatto sulla economia cittadina Sintesi 6 TRASVERSALE economia applicata PRAGMATICI Ludici Amicali Timorosi Negli animali trovano una fonte di allegria. Gli animali sono buoni amici, su cui si può contare, pur nella consapevolezza dei loro limiti e delle loro peculiarità Apprezzano gli animali domestici anzitutto in quanto tutori dell’incolumità propria e dei propri beni. Fonte: elaborazione Trasversale (2006) Gli affettivi spendono per il “benessere” del cane, concentrando la spesa in un’accurata selezione di prodotti alimentari e in un attento monitoraggio della salute del cane. Gli estetici concentrano la spesa in accessori e servizi specializzati quali la toelettatura, i corsi di portamento del cane o le “beauty farm” per animali: il loro atteggiamento fa del cane un vezzo da esibire. Gli etici e gli amicali (pragmatici) rappresentazione la corretta tipologia di proprietario del cane, ovvero di colui che spende in alimentazione e cure veterinarie, usufruendo, se necessario, di corsi di educazione cinofila o medicina comportamentale. Ben consapevoli dell’intima natura del cane che, sebbene sia il miglior amico dell’uomo, resta pur sempre un animale, essi non tendono all’eccessiva antropomorfizzazione del cane, ma anzi danno libero sfogo alla loro natura instaurando un rapporto col cane che richiama l’atteggiamento del “branco”. Opposto all’atteggiamento ed alla spesa eccessiva per il cane degli estetici e degli affettivi, agisce la tipologia dei problematici (che altro non è che la categoria rientrante nella “cultura deviata” di cui sopra). Essi vedono nel cane un mezzo o un oggetto instaurando con essi un non rapporto basato sull’utilità che il cane , in certi momenti, può fornire. Ciascuna tipologia di proprietario richiede prodotti e servizi in maniera diversa. Ciò determina notevoli differenze di spesa tra una tipologia e l’altra. Si riporta di seguito la spesa media mensile e annuale per ciascuna tipologia di proprietario. Analisi del funzionamento della filiera del cane nel Comune di Roma Impatto sulla economia cittadina Sintesi 7 TRASVERSALE economia applicata Tavola 3 : spesa media generale per voce di spesa e categoria di proprietario Categoria Voci di spesa alimenti affettivi cure veterinarie alimenti etici cure veterinarie accessori addestramento estetici servizi specializzati accessori pragmatici alimenti alimenti problematici cure avanzate Spesa mensile per voce di spesa (spesa media generale * propensione) € 24,30 € 18,66 Spesa mensile Spesa annua € 42,96 € 512,52 € 41,54 € 498,48 € 112,93 € 1.355,15 € 25,85 € 310,20 € 67,15 € 805,75 € 23.50 € 18,04 € 25,00 € 4,50 € 83,43 € 12,50 € 13,35 € 10,15 € 57,00 Fonte: elaborazione Trasversale (2006) Le persone che spendono di più per i propri cani, appartengono alla categoria degli estetici: € 112,93 al mese, per un totale di € 1.355,15 l’anno. Tale spesa è quattro volte superiore a quella dei pragmatici che, con € 25,85 al mese (€ 310,20 l’anno), sono ultimi. Definite le tipologie di proprietari, è stato stimato il valore economico di ciascuno degli elementi della filiera. Il mercato dei prodotti alimentari e degli accessori I proprietari di cani spendono, nel Comune di Roma, oltre 150 milioni di euro l’anno in alimenti e accessori per i propri animali. I cani registrati presso le anagrafi canine delle ASL sono 190.000. Oltre a questi, si aggiungono altri 280.000 cani di proprietà non registrati, per un totale di 470.000 cani. Per ogni cane si spendono, in soli alimenti e accessori, circa 320 € l’anno, pari a 26 € al mese (valore medio stimato per cane indipendentemente dalla taglia e dalla razza). I proprietari dei cani romani non disdegnano per nulla l’acquisto di suppellettili ed accessori per i loro animali da compagnia preferiti anche se bisogna precisare che ad acquistare accessori per cani, è la tipologia di proprietario che non bada a spese per il suo animale ed anzi lo “stravizia” con eccessiva e umanizzante cura estetica (tipologia degli estetici). Analisi del funzionamento della filiera del cane nel Comune di Roma Impatto sulla economia cittadina Sintesi 8 TRASVERSALE economia applicata Per tali tipologie di famiglie la spesa in accessori ammonta a circa il 22% della spesa mensile (pari a € 112,93) che essi effettuano in favore dei propri animali da compagnia, pari a circa € 25 / mese. Gli accessori più venduti rientrano nella categoria “trasporto”(guinzagli, trasportini e cucce) seguono gli accessori inseriti nella tipologia “comodità” (lettini e coperte), per concludere con gli accessori da passeggio (completino e vestitini). Solo il 2% dei proprietari di animali si dedica agli accessori di lusso: divani, tinte per cani, gioielli per animali. Il settore veterinario privato Nel territorio del Comune di Roma sono attive 202 strutture veterinarie private. L’ambulatorio veterinario è la struttura più diffusa (183 unità, il 91% delle strutture). Le cliniche rappresentano il 9% dell’insieme (19 unità). Le persone con un cane si rivolgono ad un ambulatorio essenzialmente per due motivi: 1. il Medico veterinario dell’ambulatorio ha visitato il cane fin dalla nascita, e fanno riferimento a lui in ogni occasione. Sono i clienti fidelizzati. 2. il cliente si reca in ambulatorio per una visita generica del proprio animale e chiede un riferimento ad una struttura complessa nel caso siano necessarie cure specialistiche. La disponibilità delle sale (d’attesa, chirurgiche, per le visite generiche, per le apparecchiature radiologiche, etc.) è un’altra variabile decisiva che distingue le cliniche dagli ambulatori. In media, le cliniche attendono circa 1.500 pazienti all’anno, e gli ambulatori circa 800. Nelle cliniche oltre la metà delle visite totali (52%) è eseguita su cani di razza mente negli ambulatori il 39%. Nell’ambito della tutela degli animali, circa la metà delle visite prevedono l’erogazione di vaccini sui cani (45% nel caso delle cliniche, 51% nel caso degli ambulatori) di cui circa il 20% sono vaccini antirabbici. Le tariffe delle prestazioni veterinarie sono indicate dai rispettivi ordini provinciali, in conformità al capo VIII - onorari professionali - del Codice Deontologico dei Medici Veterinari, anche se si può affermare che il prezzo medio nel Comune di Roma di una visita presso un ambulatorio è stato calcolato tenendo in considerazione le attività svolte nelle piccole strutture; il valore medio è di € 40 per prestazione. Complessivamente, i proprietari di cani spendono, in cure veterinarie private, oltre 12 milioni di euro, per una spesa media a cane di € 25 / anno. Analisi del funzionamento della filiera del cane nel Comune di Roma Impatto sulla economia cittadina Sintesi 9 TRASVERSALE economia applicata Allevamento e addestramento Nel Comune di Roma sono presenti 70 allevamenti professionali di cani di razza dove le cucciolate sono sottoposte a regole genealogiche fissate dall’ente di categoria, l’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana). Il prezzo medio di un cane di razza va dai 500 ai 1.000 euro, cifra che dipende da vari fattori, quali l’anzianità dell’albero genealogico del cane, le modalità di allevamento e, ovviamente, la razza prescelta. Per quanto riguarda i centri di addestramento, in base ai colloqui intrattenuti con operatori del settore, al monitoraggio dei siti web dei centri di addestramento e dei forum di discussione on line degli appassionati, è stato possibile ricostruire il numero di cani addestrati annualmente. In media, ogni centro addestra circa 200 cani l’anno. I corsi brevi (fine-settimanali o mensili) sono stati integrati per ricavare il totale dei corsi annuali effettuati. Complessivamente, i proprietari di cani spendono, tra addestramento e allevamento, oltre 28 milioni di euro / anno. I servizi Progressivamente all’antropomorfizzazione dell’animale sono andati sviluppandosi numerosi servizi dedicati al cane e al suo proprietario. Tra essi i più frequenti sono il servizio a domicilio per pasti e passeggiate per il cane solo in casa; la polizza per cani; servizio taxi per animali; servizio dog sitter; la pensione per cani; il servizio di toelettatura e la spiaggia per animali da compagnia. Per i più appassionati da un anno a questa parte si può contattate l’agenzia matrimoniale per cani da razza, il dog-cat radio e l’agenzia funebre. La spesa complessiva per i servizi descritti, nel Comune di Roma, è di circa 15 milioni di euro. Occorre tenere conto che non tutti i proprietari di cani richiedono questi servizi, solamente coloro che rientrano nella tipologia estetici. La formazione Il settore include i corsi, organizzati da istituti privati e autorizzati dall’APNEC (Associazione Professionale Nazionale Educatori Cinofili), diretti alla formazione delle seguenti figure professionali: addestratore consulente Analisi del funzionamento della filiera del cane nel Comune di Roma Impatto sulla economia cittadina Sintesi 10 TRASVERSALE economia applicata dog sitter educatore esperto pet therapy istruttore medico comportamentista Le persone che si rivolgono agli enti privati di formazione (professionisti del settore, ma anche proprietari di cani desiderosi di conoscere meglio il proprio animale) spendono, in media, quasi 3,7 milioni di euro / anno. Analisi del funzionamento della filiera del cane nel Comune di Roma Impatto sulla economia cittadina Sintesi 11 TRASVERSALE economia applicata 4. Impatto occupazionale La stima del valore economico attribuito alla filiera del cane nel Comune di Roma comprende, nella sua valutazione, anche l’impatto occupazionale generato dal mantenimento e dalla cura degli animali d’affezione. Nel calcolo dell’impatto occupazionale della filiera del cane è stata tenuto in considerazione anche il lavoro sommerso, stimato con una metodologia apposita. Tavola 4: lavoratori regolari e sommersi della filiera del cane Attività Unità Occupati ASL 5 94 Ambulatori 182 728 veterinari Associazioni 17 124 Centri di 13 130 addestramento Centri di 70 700 allevamento Cliniche 18 261 veterinarie Commercio al 195 507 dettaglio Commercio 7 105 all’ingrosso Dog-sitters 1.000 1.000 Pensioni cani 16 160 Toeletta cani 124 322 Totale 4.131 Fonte: elaborazione Trasversale (2006) Volontari Totale occupati - 94 Stima lavoro sommerso - - Occupati totali (regolari + sommersi) 94 - 728 16,9% 123 851 500 624 15,2% 76 576 - 130 15,2% 20 150 - 700 11,8% 82 3 783 - 187 16,9% 44 305 - 507 11,8% 60 567 - 105 11,8% 12 117 500 1.000 160 322 4.507 100% 58,8% 58,8% 41,2% 1.000 94 190 1.701 1.000 254 512 5.209 Lavoratori sommersi Complessivamente, l’occupazione nella filiera del cane ha un costo di oltre 15 milioni di euro. Analisi del funzionamento della filiera del cane nel Comune di Roma Impatto sulla economia cittadina Sintesi 12 TRASVERSALE economia applicata 5. Valore complessivo della filiera L’aggregazione degli elementi della filiera, analizzati in precedenza, permette di attribuirle un valore complessivo di € 209.252.412. A questo valore occorre aggiungere le spese in personale (dipendenti delle amministrazioni, volontari delle associazioni, veterinari pubblici, lavoratori non dichiarati), stimate in oltre 15 milioni di euro. Complessivamente, la filiera del cane nel Comune di Roma, vale € 224.694.112. Tavola 5: il valore complessivo della filiera Spese dei privati alimenti e accessori cure veterinarie private addestramento ed allevamento servizi formazione subtotale Spese in risorse umane complessive personale Valore della filiera € € € € € € 150.068.553 12.099.139 28.811.000 14.577.720 3.696.000 209.252.412 € 15.442.000 € 224.694.112 Analisi del funzionamento della filiera del cane nel Comune di Roma Impatto sulla economia cittadina Sintesi 13 TRASVERSALE economia applicata Coordinatore del progetto Luis Iurcovich Gruppo di ricerca Myriam Cimillo Ezequiel Iurcovich Sybille Molle Andrea Tiberi Analisi del funzionamento della filiera del cane nel Comune di Roma Impatto sulla economia cittadina Sintesi Via del Vignola, 70 – 00196 Roma Tel. +39 06 36006259 Fax +39 06 36090201 [email protected] www.trasversale.com