Amplificatore Operazionale ad anello APERTO Un amplificatore operazionale, non è altro che un amplificatore differenziale a più stadi, con accoppiamento in continua (cioè può funzionare fino a frequenza zero, cioè anche con segnali in ingresso continui). Dev’essere alimentato, nella maggior parte dei casi, con alimentazione duale; in pratica sono necessarie due tensioni di valore assoluto generalmente uguali ma di polarità opposta che vengono indicate con +Vcc e -Vcc (es. +15V e -15V). Amplificatore operazionale ideale Idealmente le sue caratteristiche (di base) sono quattro: 1. Amplificazione ad anello aperto (AOL) teoricamente infinita; da tale fatto, poiché la tensione vale Vo = AOL · ( V + - V - ) consegue che anche un piccolissimo segnale applicato ad uno degli ingressi provoca la saturazione dell'uscita (cioè l'uscita raggiunge il valore massimo positivo o negativo possibile pari a circa le tensioni di alimentazione). Ad anello aperto l'amplificatore operazionale può funzionare quindi solo come comparatore di tensione (l'uscita assumo solo due valori) cioè: se V+ > V- → Vo ≈ +Vcc mentre se V+ < V- → Vo ≈ -Vcc 2. Resistenza d’ingresso (Ri) infinita 3. Resistenza d’uscita (Ro) nulla 4. Larghezza di banda (BW) teoricamente infinita. Amplificatore operazionale reale 1. L'amplificazione ad anello aperto (AOL), a valore di circa 105 (valore molto grande ma evidentemente non infinito) 2. la resistenze d’ingresso (Ri) hanno valori molto alti (ma non infiniti) pari 10 6÷1012 Ω 3. la resistenza di uscita (Ro) vale qualche decina di Ohm (ma non zero) 4. la larghezza di banda reale (BW) è di 1÷20 MHz (quindi non infinita anche se sufficientemente larga in molte applicazioni con frequenze non troppo elevate). I valori differiscono ovviamente a seconda del componente. Circuiti con Amplificatori Operazionali ad anello CHIUSO Se si inserisce l’amplificatore operazionale in una rete di reazione negativa (cioè che riporti in qualche modo il segnale di uscita verso l'ingresso invertente) si ottiene l'effetto di limitare il guadagno del circuito nel suo complesso a valori “bassi” e si rendere la risposta del circuito lineare per escursioni relativamente ampie del segnale d’ingresso. In effetti così facendo l’amplificazione risulta dipendente solo da parametri della rete esterna (ad esempio fatta da resistenze) e non dipende più da A OL. Ad anello chiuso risulta sempre (a patto di non saturare l'uscita) V- ≈ V+ perché V+ - V- = Vo/AOL ≈ 0 (essendo, Vo di qualche Volt e AOL “infinito”). Se ad es. V+ è collegata a massa (0V) anche la tensione V- ≈ 0 (massa virtuale). Amplificatore invertente (cioè con guadagno negativo) Schema: Formula per il calcolo del guadagno Alla formula del guadagno si arriva con il seguente ragionamento: la tensione di V- è circa nulla (massa virtuale) perché V+ è a massa e quindi si ha: i1 = Vi / R1 → i2 ≈ - Vo / R2 → poiché i1≈ i2 → Vi / R1 ≈ - Vo / R2 → formula Si può osservare che il guadagno dell’amplificatore è negativo e non dipende più da A OL, bensì dal rapporto delle due resistenze R 2 e R1. Da ricordare che i valori delle resistenze devono andare in generale da alcuni KΩ a qualche centinaio di KΩ. Ad esempio se si vuole avere un guadagno di -3 basterà ad es. scegliere R1 = 10 KΩ e R2 = 30 KΩ Amplificatore non invertente (cioè con guadagno positivo) Formula per il calcolo del guadagno Il guadagno si calcola con ragionamenti simili ai precedenti (in questo caso non si ha una massa virtuale ma comunque V- ≈ V+). Si noti che rispetto al precedente circuito è stata semplicemente scambiata la massa con l'ingresso Vi. Esempio: se R1 = 10 KΩ e R2 = 30 KΩ si ottiene un guadagno di 4. Notare che il guadagno è sempre maggiore di 1; è 1 solo se R 2 =0 nel qual caso R1 è inutile; si ottiene così l'inseguitore di tensione (vedi pagina successiva) per il quale in pratica Vo = Vi. Inseguitore (guadagno Av=+1 cioè Vo = Vi) Altri schemi base ad anello CHIUSO Sommatore invertente Il sommatore invertente si ottiene aggiungendo in ingresso uno (o più) resistori sull'ingresso invertente dell'amplificatore operazionale. Formula per il calcolo della tensione Vo In pratica l'uscita è pari alla somma dei due segnali d'ingresso moltiplicata per il guadagno che è pari a Av = – R2 / R1 Differenziale Formula per il calcolo della tensione Vo In pratica l'uscita è pari alla differenza dei due segnali d'ingresso moltiplicata per il guadagno che è pari a Av = + R2 / R1