consenso informato ivg - Casa di Cura Villa Bianca Spa

CONSENSO INFORMATO ALL’ATTO MEDICO DI I.V.G.
Data…………………………………………………………………………..ora…………………………..
La sottoscritta………………………………………………………………………………………............
nata a ……………………………………………………..…..……… il ……………..…………………..
dichiara di essere stata informata in modo chiaro ed a me comprensibile dal/lla
Dr. …………………………………………………, che per lo stato in cui si trova:
Gravidanza entro i 90 giorni
è opportuna l’esecuzione di:
I.V.G.
L’intervento è eseguito secondo la modalità di suzione-aspirazione (metodo di Karman), che
rappresenta nel mondo la modalità più frequente di tutti gli aborti fino al terzo mese di gestazione.
In anestesia generale o locale il medico dapprima dilata il canale cervicale, che mette in
comunicazione la cavità dell’utero con la vagina, poi introduce nella cavità dell’utero una sonda di
plastica rigida, la cui estremità è fornita di un ampio foro laterale a margini taglienti. Dopo aver
collegato la sonda ad un aspiratore, il medico imprime alla sonda movimenti di rotazione e di “va e
vieni”; in tal modo l’embrione e la sua placenta vengono frantumati e aspirati dalla sonda, tramite
un tubicino, si raccolgono in un recipiente esterno.
CONSEGUENZE A BREVE TERMINE
o
Perforazione/rottura di utero
E’ possibile che lo strumento usato per eseguire l’aborto perfori l’utero e danneggi le anse
intestinali adiacenti all’utero stesso. Se c’è questo sospetto, è necessario sottoporsi ad un
intervento di laparotomia per controllare il danno e per ripararlo. Il rischio di tale complicazione
varia per le diverse epoche gestazionali: nelle prime 13 settimane il rischio di rottura d’utero è dello
0,1-0,3% .
o
Ritenzione di parti del “prodotto del concepimento”
Può accadere che nell’eseguire l’interruzione di gravidanza, non venga completamente rimosso il
“prodotto del concepimento”. Questo materiale residuo può causare una severa infezione, crampi
e sanguinamenti; può allora essere necessario un ulteriore intervento di curettage (raschiamento)
della cavità uterina, antibioticoterapia e, se l’infezione è avanzata o persistente, si deve ricorrere
ad un’isterectomia (asportazione dell’utero). Inoltre, nonostante tutte le precauzioni d’asepsi, nel
corso dell’intervento possono essere introdotti nell’utero dei germi ed essere causate, così,
infezioni. Queste, nell’1,4% casi, sono più gravi ed hanno decorso acuto con febbre elevata e
dolori al basso ventre.
o
Emorragia
E’ possibile che lo strumento usato per eseguire l’aborto causi una lesione dei grossi vasi
sanguigni dell’utero (0,4% dei casi). Alcune donne hanno avuto bisogno di trasfusioni di sangue
dopo l’interruzione di gravidanza. L’ emo-trasfusione non è esente da rischi (per es. : reazioni
avverse quali sindrome brivido-ipertermica, reazioni allergiche quali orticaria, prurito, asma,
vomito, dolori lombari, ittero, dispnea, ipotensione e nei casi gravi shock ed insufficienza renale,
nonché la trasmissione di virus dell'immmunodeficienza, dell'epatite, ecc.). Qualora non sia stato
effettuato un programma di deposito anticipato del proprio sangue, le trasfusioni sono effettuate
utilizzando sangue proveniente dal Centro Trasfusionale dell’Ospedale S. Chiara.
o
Embolismi
L’aborto chirurgico è un anomalo processo di separazione della placenta dalla circolazione
materna. Si può verificare che il liquido intorno al bambino o altri pezzi di tessuto residui si
introducano nella circolazione materna, causando danni polmonari e, a volte, anche la morte ( W.
Cates et al.,American Journal OB/GYN, vol. 132, p.16). Questa complicanza si può verificare dai 2
ai 50 giorni dopo l’aborto ed è senza dubbio una delle complicanze maggiori. 422-L a R e t e "T u t
e l a d e l l a M a t e r n i t à" I Quaderni della Rete della Salute
PERCORSO ASSISTENZIALE
o
Complicanze anestesiologiche
L’anestesia, sia locale che generale è rischiosa anche per l’intervento di interruzione di gravidanza;
convulsioni, arresto cardiaco e morte possono essere le complicanze maggiori legate all’anestesia.
o
Morte
Naturalmente la più grave complicanza è la morte materna. Più di 200 morti si sono verificate dal
1973 per l’interruzione di gravidanza. Il rischio è legato all’epoca gestazionale e alla modalità con
cui viene eseguita l’interruzione.
CONSEGUENZE A LUNGO TERMINE
o
Gravidanza ectopica (extrauterina)
Il rischio di avere esperienza di una gravidanza ectopica in seguito ad interruzione di gravidanza è
aumentato notevolmente rispetto alla popolazione generale.
o
Sterilità
In seguito ad infezione, si può verificare un’ostruzione degli osti tubarici e conseguente sterilità,
una complicazione che colpisce il 4% delle donne.
o
Incompetenza cervicale
Alcuni studi mostrano che esiste un rischio di parto pretermine e di aborti tardivi aumentato di 10
volte rispetto alla popolazione generale.
CONSEGUENZE PSICOLOGICHE
Esiste una vera e propria Sindrome Post Aborto (PAS). Le donne affette da tale sindrome vanno
incontro più frequentemente a persistenti disturbi psicologici di tipo depressivo ed ansioso, abuso
di alcool e farmaci, disordini di relazioni interpersonali, disfunzioni sessuali, abortività ripetuta, atti
di masochismo e anche tentativi di suicidio. Spesso la PAS necessita di oltre 5 anni di terapia
prima di poter superare queste difficoltà emotive.
Prima dell’intervento può essere necessaria la preparazione farmacologica all’intervento chirurgico
con l’utilizzo di farmaci, della famiglia delle prostaglandine che determinano modificazioni del collo
dell’utero rendendo più agevole la successiva fase chirurgica, soprattutto in pazienti giovani, alla
prima gravidanza o con gravidanza superiore alla decima settimana.
Le possibili complicanze legate all’assunzione di tali farmaci: gli effetti indesiderati più comuni sono
di modesta entità (dolori crampiformi di tipo mestruale, accompagnati o meno da perdite ematiche
di tipo "spotting", da nausea, vomito, diarrea).
Elenco delle reazioni avverse
Le reazioni avverse riportate di seguito sono classificate in base alla frequenza di comparsa: molto
comune (>1/10), comune (>1/100, <1/10), non comune (>1/1.000, <1/100), raro (>1/1o.000,
<1/1.000), molto raro (<1/10.000).
Patologie cardiache
Da comune a non comune: ipertensione o ipotensione arteriosa con palpitazioni. Frequenza non
nota: spasmi coronarici e successivo infarto del miocardio, casi di shock.
Patologie del sistema nervoso
Da comune a non comune: vertigini, cefalea.
Frequenza non nota: irrequietezza.
Patologie gastrointestinali
Da molto comune a comune: nausea, vomito, diarrea.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Da comune a non comune: prurito ed eruzioni cutanee.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Da comune a non comune: lombalgia.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Da molto comune a comune: rialzo termico.
Da comune a non comune: brividi, arrossamento del volto.
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Da comune a non comune: dolori crampiformi di tipo mestruale.
Raro: sanguinamento uterino, rottura dell’utero, lacerazione della cervice uterina.
Per i primi 7 giorni dell’intervento è necessario
o non usare assorbenti interni
o ci si può alimentare normalmente
o si può fare la doccia, non il bagno
o meglio non avere rapporti sessuali per almeno 7 giorni (meglio se si attende fino alla visita
di controllo)
o si può fare una vita normale
SI VA AL PRONTO SOCCORSO OSTETRICO-GINECOLOGICO QUANDO:
o
o
o
o
o
le perdite di sangue sono molto abbondanti ( cioè ha cambiato più di 4 assorbenti maxi o
large in 2 ore)
se la febbre è maggiore di 38°
se il dolore persiste a lungo molto forte, anche senza perdite, se il dolore non si riduce con i
farmaci
se ha nausea, vomito o diarrea persistente
se si sente inspiegabilmente molto debole e ha la sensazione di svenire
Ia sottoscritta, in merito al trattamento proposto, dichiaro:
−di essere stato adeguatamente informata circa i benefici, i rischi prevedibili, le possibili
complicanze prevedibili, le alternative possibili, gli effetti indesiderati prevedibili, gli eventuali
trattamenti terapeutici da effettuare dopo il trattamento sanitario;
−di aver ricevuto un’informazione chiara, completa ed esaustiva,
−di aver avuto il tempo di porre, senza fretta al/la Dr.…………………………………………….tutte le
domande che ho ritenuto più opportune riguardante l’intervento propostomi e di avere ricevuto
risposte chiare e soddisfacenti.
Invitata dal medico ho ripetuto allo stesso, con parole mie, le informazioni sopraindicate,
dimostrando di aver compreso pienamente il significato delle informazioni ricevute dal medico.
Sono stata informata di poter revocare il mio consenso in qualsiasi momento e comunque prima
che l’intervento stesso non sia più arrestabile
La sottoscritta, capace di intendere e volere, in grado di comprendere la lingua italiana, avuto
adeguato tempo per leggere e riflettere sul presente modulo scritto, sulle informazioni riportate e
su quelle integrate su mia richiesta e ricevute da parte del medico indicato
Acconsento
all’intervento propostomi
Firma della paziente………………………………………………………………………………………….
Firma medico…………………………………………………………………………………………………
Per la paziente minorenne:
La Madre
Nome e Cognome..................................................................firma………………………………………
Documento di identità.......................................................... rilasciato il…………………………………
Il padre
Nome e Cognome..................................................................firma………………………………………
Documento di identità......................................................... rilasciato il …………………………………