MIORILASSANTI I miorilassanti causano una paralisi muscolare reversibile. Si dividono in BLOCCANTI NEUROMUSCOLARI (CURARI) e MIORILASSANTI DIRETTI. CURARO z z Curaro è un termine generico che indicava vari veleni per frecce provenienti dal Sud America. E' una sostanza impiegata per secoli dagli indigeni del bacino amazzonico per uccidere animali selvaggi destinati all'alimentazione; la morte di questi animali veniva infatti prodotta dalla paralisi dei muscoli scheletrici senza pregiudicare la qualità della carne. 1 CURARI Sono particolarmente utili per effettuare l'intubazione tracheale, facilitare la ventilazione assistita, prevenire il laringospasmo e indurre una sufficiente paralisi muscolare durante gli interventi chirurgici. Si dividono in CURARI VERI e CURARI DEPOLARIZZANTI CURARI VERI I curari veri agiscono come ANTAGONISTI dell'acetilcolina sulla placca neuromuscolare e impediscono la contrazione muscolare. d-Tubocurarina (non si utilizza) Pancuronio (Pavulon – emivita 1 ora) Atracurio (Tracrium – emivita 20-30 min) Cis-Atracurio (Nimbex) Vecuronio (Norcuron – emivita 20-30 min) Rocuronio (Esmeron) Mivacurio (Mivacron – emivita 10-20 min) La loro azione può venire antagonizzata somministrando inibitori delle colinesterasi (neostigmina: Intrastigmina, Prostigmina). 2 CURARI DEPOLARIZZANTI I curari depolarizzanti agiscono come AGONISTI dell'acetilcolina, ma restano legati al recettore per un tempo relativamente lungo che causa desensibilizzazione recettoriale. La continua stimolazione del recettore causa dapprima fascicolazioni e poi paralisi flaccida. Succinilcolina (chiamata Midarine, Myotenlis) anche La durata d'azione della estremamente breve (2 min). suxametonio: succinilcolina è MIORILASSANTI DIRETTI La loro potente azione decontratturante è ottenuta mediante inibizione diretta del rilascio di Ca2+ dal reticolo sarcoplasmatico delle cellule muscolari. Dandrolene (Dantrium) Si somministra nel trattamento della spasticità cronica da sclerosi multipla, ictus, paralisi spastica ed è farmaco salvavita nell’ipertermia maligna 3