Audioscreening: esperienze preliminari in soggetti normo- ed ipoacusici
Dr. V. Damiani, Dr. M. Simone, Dr. C. Viti, Prof. A. Camaioni.
UOC ORL – Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata, Roma
Introduzione:
I disturbi uditivi interessano circa il 12% della popolazione italiana. In particolare, le cifre parlano
di un 4% di soggetti colpiti dai 13 ai 45 anni, il 10 per cento dai 46 ai 60 anni, il 25 dai 61 agli 80
anni e il 50 per cento di ultraottantenni. La sordità in Italia quindi c’è ma non si vede; forse anche
per questo viene percepita come una disabilità trascurabile. Eppure le ripercussioni sulla lunga
distanza, soprattutto se non diagnosticata tempestivamente in età pediatrica, sono spesso
pesantissime dal punto di vista di apprendimento e istruzione, e dunque successivo inserimento
sociale. Il rapido invecchiamento del Paese, poi, allarga oggi la fetta di chi ne soffre, con un
innalzamento dei costi sul fonte sociale ed economico.
Il sistema AudioScreening, un software di recente sviluppo utilizzabile su tutte le piattaforme
mobili al momento in commercio, potrebbe consentire a tutti gli utenti una facile autovalutazione
preliminare della propria capacità uditiva e suggerire la necessità di ulteriori indagini diagnostiche
per l’inquadramento di eventuali disturbi dell’udito.
Obiettivi:
Endpoint primario: Valutare l’attendibilità del sistema AudioScreening in volontari normoacusici e
pazienti ipoacusici.
Endpoint secondario: valutare la facilità di utilizzo, la comprensibilità e l’utilità del sistema
AudioScreening.
Materiali e metodi: sono stati arruolati 15 volontari normoacusici e 15 pazienti affetti da ipoacusia
neurosensoriale bilaterale per le frequenze acute di grado lieve/moderata. Tutti i soggetti arruolati
sono stati invitati a sottoporsi ad autovalutazione tramite software AudioScreening e alla
compilazione di un breve questionario sull’esperienza di utilizzo del sistema stesso.
Il Sistema AudioScreening, è stato progettato e realizzato per i principali dispositivi portatili
presenti in commercio (iOS, Android, MS-Windows 8), ed attraverso l’utilizzo di cuffie stereo
standard il software va ad ispezionare automaticamente le frequenze 500 Hz, 1000 Hz, 2000 Hz,
3000 Hz, 4000 Hz, 5000 Hz, 6000 Hz.
Una volta indossate le cuffie al paziente vengono inviati (con un incremento di 5 dB) una serie di
toni incrementali, prima su un orecchio e poi sull’altro, ogni volta che il paziente avverte un tono,
premendo l’apposito tasto predisposto sul display, il software si sposta sulla frequenza
immediatamente successiva. In media, in circa 3 minuti il sistema è un grado di indagare le
frequenze sopra citate creando un grafico (fig.1) dB/Hz che raffigura il quadro audiologico per via
aerea del paziente, creando così un report dello stato di salute del sistema uditivo del paziente.
Per quanto concerne il questionario di gradimento, specificamente è stato chiesto ai soggetti di
esprimere una valutazione sui seguenti ambiti: facilità di esecuzione del test, comprensibilità del
grafico, utilità del test. Per ogni ambito il soggetto poteva esprimere un giudizio da 0 a 3: 0 =
scarso, 1 = sufficiente, 2 = buono, 3 = ottimo.
Tutti i soggetti sono stati, poi, sottoposti ad esame audiometrico tonale per la comparazione dei
risultati audiometrici ottenuti con AudioScreening.
Risultati: E’ stata eseguita, per l’esiguità dei soggetti inclusi in questa prima preliminare analisi,
una valutazione congiunta dei dati ottenuti dai volontari normoacusici e dai pazienti ipoacusici.
Tutti e trenta i soggetti arruolati hanno completato l’autovalutazione con AudioScreening, la
compilazione del questionario sulla soddisfazione di utilizzo e sono stati sottoposti ad esame
audiometrico tonale di controllo.
La tabella 1 riassume i risultati dell’analisi del questionario sull’esperienza nell’utilizzo del sistema
AudioScreening.
L’analisi comparata dei dati audiometrici ottenuti con il software AudioScreening e dei dati ottenuti
tramite esame audiometrico tonale ha mostrato una quasi completa sovrapponibilità dei risultati
audiometrici in buona parte tutti i soggetti testati.
Discussione e Conclusioni:
L’ipoacusia è stata definita come l’handicap “invisibile”, in quando è in grado di esercitare,
silenziosamente ma inesorabilmente (se non gestita ed eventualmente corretta) un impatto
drammatico sulla qualità della vita del pazienti affetti.
Ulteriori e più estese analisi sono certamente necessarie, ma questa prima esperienza preliminare
chiaramente identifica il sistema AudioScreening come valido presidio per una autovalutazione di
screening della propria capacità uditiva, che può offrire utili elementi per suggerire la necessità di
ulteriori approfondimenti audiometrici nei soggetti ipoacusici.
Tabella 1. Questionario sull’esperienza di utilizzo del sistema AudioScreening.
Parametro
analizzato
Scarso
Sufficiente
Buono
Ottimo
Facilità di
utilizzo
0
0
6
24
Comprensibilità
del grafico
0
0
8
22
Utilità del test
0
0
0
30