CENTRI STORICI Provincia Teramo Come arrivare A24 RM

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SANT’OMERO
CENTRI
STORICI
Provincia
Teramo
Come arrivare
A24 RM-TE uscita Teramo/ proseguire in direzione Giulianova/ S. Nicolò/ S. Omero
da Napoli: A1 NA-RM uscita Cassino/ proseguire in direzione Sora/ Avezzano/ A25
direzione L’Aquila-Teramo/ A24 direzione Teramo uscita Teramo/ proseguire in
direzione Giulianova/ S. Nicolò/ S. Omero
Emergenze culturali
Chiesa della SS. Annunziata (già S. Antonio abate)
Il cenobio di S. Omero è annoverato tra gli insediamenti francescani della
Custodia Aprutina già nel Provinciale Vetustissimum (1334-1344). Nel corso dei
secoli la chiesa, dedicata a S. Antonio Abate ed in seguito intitolata alla SS.
Annunziata, ha subito diverse modifiche e rimaneggiamenti, l'ultimo dei quali
databile al Settecento.
Visita anche: http://www.regione.abruzzo.it/xCultura
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Chiesa di S. Maria a Vico
La chiesa di S. Maria a Vico di S. Omero è stata da alcuni critici salutata come
"l'unico monumento d'Abruzzo anteriore al Mille giunto a noi quasi completo".
La dettagliata analisi delle strutture induce alcuni studiosi a contraddire tale
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ipotesi e restituire alla chiesa un ruolo meno rilevante all'interno del panorama
architettonico abruzzese, anche se non privo di interesse.
Visita anche: http://www.regione.abruzzo.it/xCultura
Auditorium ex chiesa di S. Maria della Misericordia (detta Marchesale)
Fig. 1 - Chiesa di S. Maria della Misericordia (foto tratta da www.viaggioinabruzzo.it)
L’edificazione della chiesa dedicata alla Vergine si fa risalire al XIV secolo,
come ringraziamento per la protezione ricevuta dall’epidemia di peste del 1348.
Nel XVII secolo l’edificio fu ricostruito nelle forme che ancora oggi vediamo per
volere dei Marchesi Mendonza, i quali vi fabbricarono accanto il proprio palazzo.
Una breve e stretta scalinata conduce al semplice portale, incorniciato da un alto
basamento e da due lesene per lato, che salgono fino alla trabeazione e al
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timpano, oltre il quale un campaniletto a vela chiude la facciata. Nel Settecento
tra il portale e la finestra sovrastante è stato inserito un orologio.
L’interno è a navata unica.
Nel 1754, con la costruzione della nuova parrocchiale dedicata all’Assunta, la
chiesa divenne di proprietà dei Mendoza, che la preservarono dall’abbandono
fino al 1806, quando, con il cadere della feudalità, i Marchesi partirono da S.
Omero e la chiesa fu lasciata all’incuria. Nel Novecento finì per essere
sconsacrata e trasformata in cinema; grazie ad un intervento di recupero
realizzato negli anni Novanta, l’edificio è oggi adibito ad auditorium.
Chiesa S. Michele Angelo Abbamano
La piccola chiesa è posta fuori l’abitato di S. Omero, in località Abbamano. Un
primo edificio dedicato al culto di S. Michele Arcangelo si ritiene sia stato
costruito nel X-XI secolo, sfruttando come fondamenta le strutture di costruzioni
romane, forse una cisterna, un bagno pubblico o un tempio pagano. In prossimità
della chiesa si è supposto ci fosse in passato una sorgente di acqua sulfurea
perchè la località era un tempo indicata SANT’ANGELUM AD PUTEUM, forse
per l’odore emanato dall’acqua termale. Inoltre il culto di S. Michele Arcangelo
si è spesso insediato in ambienti connessi all’utilizzo delle acque.
Il basamento di età romana è visibile sul lato destro della chiesa, così come parte
di un mosaico in tessere bianche che costituiva il pavimento di un edificio
superiore, forse il bagno termale. Nella cortina muraria è possibile distinguere
blocchi di travertino impiegati di spoglio e come soglia di ingresso è possibile
individuare l’utilizzo di un’epigrafe in cui si legge in capitale quadrata …BIUS
A… .
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STORICI
Fig. 2 - Chiesa di S. Michele Angelo Abbamano (www.comune.santomero.te.it)
La chiesa è stata recentemente restaurata; presenta una semplice facciata a
capanna ed un campaniletto a vela.
All’interno, a navata unica, è conservata la statua dedicata a S. Michele, e fino
agli Settanta del Novecento, quando fu trasferita al Museo Nazionale dell’Aquila,
vi era custodita la Madonna con il Bambino del Maestro della Santa Caterina
Gualino, scultura in legno del 1335.
L'opera è stata sottoposta ad un intervento di restauro che ha permesso di
riscoprirne le interessanti fattezze originarie, coperte nel corso del tempo da varie
sovrapposizioni, anche in stucco, e inquinate da elementi incongrui come le
mani.
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CENTRI
STORICI
Pinciare
Nella campagna di Sant’Omero è possibile incontrare diversi esempi di Pinciare,
termine con il quale si indicano le abitazioni contadine realizzate con la terra
cruda, pula e paglia; il composto che ne deriva è impastato con l’acqua e lavorato
in blocchi che poi sono utilizzati per l’edificazione.
Le abitazioni hanno dimensioni modeste, piccole finestre, il pavimento in terra
battuta ed il tetto dalle particolari tegole in laterizio.
La loro costruzione è da far risalire ai primi dell’Ottocento ed è probabilmente da
mettere in relazione con la fine del latifondo e la distribuzione delle terre ai
contadini decretata dall’invasione napoleonica. Ottenuta la proprietà del terreno, i
contadini vi costruiscono la relativa casa, dando vita ad un modello abitativo che,
utilizzando materiali poveri e reperibili, risulta agli occhi dell’osservatore
moderno perfettamente ecosostenibile.
Per scoprire le case di terra è possibile seguire l’itinerario tracciato dalla
cosiddetta Via delle Pinciare, percorribile in bicicletta o a cavallo.
Fig. 3 – Pinciara (foto tratta da www.viaggioinabruzzo.it)
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CENTRI
STORICI
Cisterne
Nel territorio che circonda S. Omero si conservano diverse costruzioni in
calcestruzzo di epoca romana, che alcuni interpretano come cisterne per la
raccolta delle acque. A non rendere unanime tale identificazione è il ritrovamento
in alcune di esse di monete, utensili vari ed ossa umane.
Fig. 4 – Cisterna (foto tratta da www.prolocosantomero.it)
Informazioni
Municipio tel. 0861-88098
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