Casa natale
Freiberg
Genitori ebrei
1856
Wundt
Si iscrive a
medicina; a
Vienna
All’età di 25
anni
consegue il
dottorato
1873
Conosce lo
psichiatra
Charcot
Salpetriere a
Parigi
Sposa Martha
Ipnosi su
Bernays
pazienti
isteriche
1885
1986
“Studi
sull’isteria”
Insieme a
Breuer
Tecnica
psicanalitica “Interpretazione dei
Sogni”
1895
1899
A casa di Freud
prime sedute della
Società
Psicoanalitica del
Mercoledi
Insieme a
Jung e
Ferenczi
Viaggio negli
Stati Uniti
1902
1909
Rottura di
Freud con
l’erede Jung
1938 rifugio a
Londra
“L’Io e l’Es”
1913
1923
1938
Freud muore
per una
overdose di
morfina
iniettatagli
per sua
richiesta dal
suo medico
per lenire
dolori
1939
Psicoanalisi è il nome:
Di un procedimento per l’indagine di processi
psichici cui altrimenti sarebbe impossibile accedere
Di un metodo terapeutico per il trattamento dei
disturbi nevrotici
Di una serie di conoscenze psicologiche acquisite
per questa via che gradualmente si assommano e
convergono in una nuova disciplina scientifica
(Freud, 1923)
Metodo catartico
Che consisteva nel fare emergere
i ricordi degli eventi traumatici e
nel farli descrivere verbalmente
dal paziente
L’evento traumatico si
Paziente di Freud
manifestava esternamente in
sintomi quali (crampi, nevralgie, Bertha Pappenheim,
Anna O.
allucinazioni)
Sull’evento traumatico avevano
agito attivamente delle forze
psichiche con le quali il paziente
intenzionalmente rimuoveva dal
so pensiero cosciente le cose che
voleva dimenticare -> Difesa
Freud riteneva che all’origine di questi ricordi rimossi vi
fossero episodi traumatici di natura sessuale occorsi
durante l’infanzia, ma successivamente sostenne che
essi erano il prodotto di una ricostruzione compiuta dal
paziente
“Realtà psichica” come complesso di “fantasie, ricordi,
ricostruzioni, il quale non corrisponde
necessariamente a una realtà effettiva, concreta
Il sogno assume un ruolo fondamentale per l’indagine
freudiana della realtà psichica e per risalire al trauma
che ha generato la patologia psichica
Mediante il lavoro analitico sul contenuto manifesto, era
quindi possibile accedere al contenuto latente.
Nel 1985 Freud scrive all’amico Wilhelm Fliess
Mentre lavorava al “Progetto di una Psicologia”
“… sono riuscito a vedere tutto, dai dettagli delle
nevrosi fino alle condizioni della coscienza. Ogni cosa al
suo giusto posto, gli ingranaggi a posto, sembrava si
trattasse di una macchina che da un momento all’altro
avrebbe cominciato a muoversi da sola..”
Ma poi commenta con delusione
“Non capisco più lo stato mentale in cui ho concepito la
psicologia”
… il manoscritto scompare nel cassetto..
Freud non vede alcuna possibilità di capire
neurologicamente la differenza tra processi coscienti e
inconsci
Molte cose inducono a pensare che Freud credesse
veramente che un giorno la psicoanalisi si sarebbe
fondata su base fisica
… oggi neuropsicoanalisi (Società di Neuropsicanalisi
nata nel 2000 - Mark solms):
Costruzione di un ponte tra psicoanalisi e neuroscienze
Ma secondo alcuni le teorie i Freud sono inaccessibili ad
un’analisi empirica
Ma anche freud stesso aveva preso in considerazione
l’eventualità che la biologia possa arrivare a risultati in
grado di abbattere “tutta la nostra costruzione artificiale
di ipotesi”
Libido per Freud: ogni forma di ricerca, spinta,
motivazione per ottenere piacere ricorrendo agli oggetti
che ci circondano
Aree de piacere nel cervello -> si attivano anche
durante i sogni. Sistema dopaminergico!
Connessione tra centri del piacere e corteccia
prefrontale
Pre-conscio di Freud -> percezione subliminare e
inconscio cognitivo
Freud nacque come neurologo, se avesse avuto a
disposizione le tecniche di oggi le avrebbe certamente
adottate e forse cercherebbe di capire cosa succede nel
cervello di un individuo che sogna…
Secondo Freud nel sogno si manifesterebbero in modo
simbolico i desideri inconsci
Ma è difficile trovare prove scientifiche per questa teoria
Perché sogniamo?
I sogni si svolgono proprio come noi li ricordiamo in
seguito?
Durante il sonno i centri di controllo della corteccia
prefrontale sono meno attivi rispetto alla veglia
Mancano riferimenti spazio-temporali
Rielaborazione degli eventi trascorsi - Memoria
Quattro ipotesi da convalidare:
L’inconscio controlla il conscio più di quanto
quest’ultimo non controlli il primo.
L’inconscio –ES- nasce prima dell’IO e determina la
struttura della psiche.
I conflitti inconsci si manifestano alla coscienza
“travestiti” da sogni, da atti mancati, o da nevrosi
L’IO non conosce i lati inconsci del vissuto e delle azioni
Rimozione di un trauma: effetto delle emozioni
sull’ippocampo
Amnesia infantile: spiegabile con lo sviluppo verso i 3
anni di strutture responsabili per la codifica e
immagazzinamento di memorie
Complesso di Edipo: osservabile nei primati
Integrazione di comportamenti di piacere
(testosterone), attaccamento (ossitocina), e amore
(dopamina) per individui del proprio ambiente.
Box. 3.1- 3.2 -3.3
Dal Sonno ai sogni
•  Oggi la scienza ci dice che il sonno non è affatto
paragonabile, come si è pensato per secoli, a uno stato
di semplice “assenza”: nel cervello continua a svolgersi
un’intensa attività che segue ritmi e regole ben precise
•  Qual è la funzione del sonno?
•  I sogni sono un prodotto accidentale dell’attività dei
neuroni? O hanno un significato più profondo?
Dal Sonno ai sogni
•  Sino agli anni ‘50 si pensava che il sonno fosse un
fenomeno passivo dovuto alla diminuzione delle
informazioni provenienti dai sistemi sensoriali –
considerato come la fine dello stato di veglia
•  Nel decennio seguente invece venne dimostrato che il
sonno è caratterizzato dal susseguirsi ciclico di diversi
fenomeni psicofisiologici
•  Processo nervoso attivo, dalla periodicità fissata dai
ritmi biologici, è assolutamente indispensabile per il
buon mantenimento dello stato psicofisico dell’individuo.
Il sonno:stato dell’organismo caratterizzato da una
ridotta reattività agli stimoli ambientali, che comporta
la sospensione dell’attività relazionale e modificazioni
della coscienza. Il sonno si instaura spontaneamente,
periodicamente, si autolimita nel tempo ed è
reversibile.
Sulla base della variazione di alcuni parametri
fisiologici (registrazione poligrafica che comprende:
EEG, EOG, attività del tono muscolare EMG, attività
respiratoria e attività cardiaca-ECG) viene
convenzionalmente suddiviso in:
Sonno a onde lente (slow wavessleep, NREM,
ortodosso) che viene classificato in base alle
caratteristiche dell’EEG in Stadio 1, Stadio 2, Stadio 3
e Stadio 4.
Sonno rapido (fast wavessleep, REM; paradosso).
Breve storia della misurazione del sonno…
Ricerca psico-fisiologica
1862 Ernst Kohlschuetter (sotto la guida di Fechner)
Graduare gli stimoli acustici e stimare la profondità
del sonno
Determinando l’intensità minima di un suono richiesta
Per svegliare un soggetto addormentato
Aumento della soglia entro un’ora
dall’addormentamento fono a 3 ore
Scoperta dell’EEG elettroencefalogramma
EEG – Hans Berger 1929
Il sonno non è uno stato omogeneo ma è
caratterizzato da stadi diversi basati su
diverse caratteristiche presenti nell’EEG
Poligrafia: registrazione simultanea:
EEG: attività elettrica cerebrale
Elettromiogramma (EMG): attività
muscolare
Elettrocardiogramma (ECG)
Attività respiratoria
Il ciclo del sonno è molto più di una procedura
acceso/spento, poiché questo ritmo è legato al flusso
di molti processi fisiologici e psicologici
Le onde della veglia
•  Quando l’individuo è sveglio e attivo, l’EEG mostra una
predominanza di onde cerebrali di basso voltaggio e di
elevata frequenza (beta e gamma, da 15 a 60 cicli al
sec).
•  In situazioni di rilassamento predomina un’attività
ritmica relativamente lenta: ritmo alfa (8-12 cicli al
sec.)
•  Quando l’individuo è in allerta (rumore improvviso o
impegnato in un processo mentale) nell’EEG appare un
ritmo più rapido, predominante nelle regioni fronatli
Attività rapidissima, elevata frequenza: onde gamma
specifiche attività sensoriali e mentali
Le onde del sonno
•  L’EEG cambia progressivamente nel sonno con attività
di frequenza progressivamente più lenta corrispondente
a livelli di sonno sempre più profondo
•  Quando una persona si addormenta il suo EEG passa
attraverso gli stadi 1 – 4 del sonno a onde lente
nell’arco di 35-40 min e poi ripercorre gli stessi stadi
Rilassamento muscolare
Diminuzione della frequenza e pressione cardiaca
•  Dopo circa 60-90 minuti l’EEG diviene improvvisamente
desincronizzato con una attività rapida simile a quella
della veglia
Innalzamento della frequenza cardiaca e respiratoria
Sonno REM
Aserinsky e Kleitman 1953
Sonno REM
(Rapid eye movements – movimenti oculari rapidi)
Livello elevato dell’attività cerebrale
Sonno Non-REM
Questi due tipi di sonno si susseguono all’interno di
cicli della durata di 90 min all’inizio della notte
fino a 60 verso il mattino.
Criteri di basati su EEG- EMG e EOG
Sonno NREM:
tono muscolare tende a diminuire
progressivamente senza mai annullarsi; i movimenti
oculari lenti presenti durante l’addormentamento
tendono a diventare sempre pi scarsi. Respiro e frequenza
cardiaca diventano più lenti e regolari
Sonno REM
diminuzione del tono muscolare con atonia dei muscoli ;
aumento della frequenza cardiaca e irregolarità dei ritmi
respiratori e cardiaci, MOVIMENTI OCULARI RAPIDI
Sonno REM:frequenza EEG mista, di basso
voltaggio, simile a quella della veglia attiva.
Variazioni dell’attività elettrica:
Nello stato di veglia alternanza tra attività ad alta
frequenza (onde beta) durante lo stato di allerta e
un’attività a frequenza inferiore (onde alfa) durante
il rilassamento
Variazioni maggiori dell’EEG durante il sonno
Variazione regolare durante la notte
5 stadi del sonno
Stadio 1 = frequenza inferiore (onde theta)
Stadio 2 = più profondo fusi del sonno
Stadio 3 e 4 = stadi più profondi onde lente (delta)
Stadio 5 = REM
-  Dalla veglia al sonno profondo = un continuum
Formazione reticolare
(Moruzzi e Magoun)
Gruppo di neuroni situati nel
tronco cerebrale
Risveglio di animali
addormentati. Ma anche
neuroni che inducono il
sonno
Ipotalamo: nucleo del sonno
ippocampo
A cosa serve il sonno?
•  Teoria del recupero: il sonno avrebbe una funzione di
riparazione dei tessuti dell’organismo in corrispondenza
degli stati di sonno a onde lente di recupero del sistema
nervoso centrale in corrispondenza del sonno REM
•  Il sonno REM avrebbe un ruolo nella formazione di nuovi
contatti tra neuroni favorendo il mantenimento
funzionale e la formazione delle vie neurali del sistema
nervoso
•  Sonno REM e apprendimento ememoria
•  Teoria della conservazione dell’energia
Imparare sognando
•  Prima e dopo aver imparato qualcosa di nuovo il nostro
cervello ha bisogno di dormire
•  Consolidamento della memoria
•  Se non si dorme entro le prime 24 ore
dall’apprendimento i nuovi ricordi andranno perduti
•  Pisolini diurni (naps) migliorano l’apprendimento
•  Il sonno rafforza la memoria riplasmando fisicamente i
ricordi – plasticità neurale
•  Anche il sonno prima dell’apprendimento è cruciale per
la formazione di nuovi ricordi
Anche solo un pisolino fa bene!
Centri “metro-naps” in cui persone che lavorano
possono fare un pisolino di 25 min per poi
lavorare meglio
Ricerca sul sonno
Ruolo modulatore dei diversi tipi di sonno sui processi
cognitivi è stato studiato con la presentazione di
stimoli durante le varie fasi del sonno
La ritenzione di stimoli è migliore se essi vengono
somministrati durante il sonno REM
Reattività agli stimoli ambientali dipende dalle
caratteristiche cognitive significative per il soggetto
Significato personale
Sonno REM una certa forma di controllo sull’ambiente
Non nel sonno a onde lente
Ricerche sul sonno
Imparare dormendo…
Deprivazione di sonno influenza negativamente
l’apprendimento
Sonno in seguito all’apprendimento sembra
essenziale per il consolidamento della memoria
Il sonno conserva i ricordi
- 80% delle persone svegliate durante la fase REM
riporta qualche sogno
Ricordi più vividi dell’esperienza onirica.
Ricerche sul sonno
- Effetti estremamente nocivi legati alla deprivazione
di sonno:
- Esp. Con ratti di deprivazione di sonno: difficoltà a
regolare la temperatura corporea, perdita di peso,
generale disfunzione e morte dopo 21 gg.
In giovani umani: alcune ore di deprivazione ogni
notte effetto nocivo che si accumula: ridotta acuità
mentale, ridotti tempi di reazione, aumento di
irritabilità, depressione, aumento di rischi di incidenti
e lezioni.
Soprattutto per sonno REM
I sogni
William Dement
“ l’attività onirica permette a ciascuno di noi di essere
folle, pacatamente e al sicuro, ogni notte della
propria vita”
Coscienza onirica:
Emozione intensa
Pensiero illogico: senza continuità di sapzio e tempo
Sensazione è pienamente formata e dotata di
significato
Sensazione visiva è dominate
Accettazione acritica: tutto ci sembra “normale”
Difficoltà a ricordare il sogno dopo che è finito
I sogni
I sogni più memorabili sono spesso incubi
Studente medio ha circa 24 incubi l’anno!!!
Bambini hanno più incubi degli adulti
Chi ha sperimentato eventi traumatici è più incline ad
avere incubi
Ma i sogni possono anche riflettere “residui della
giornata”; il contenuto onirico ricava istantanee di
ricordi della giornata più che raccontare di nuovo le
storie di ciò che abbiamo fatto o visto.
Sono spesso privi di logica
I sogni: alcune teorie
Freud: i sogni rappresentano desideri: contenuto
manifesto di un sogno nasconde il suo vero
significato
- Numero infinito di interpretazioni!!!
Riemergere di pensieri rimossi
Pensieri rimossi vengono sognati più frequentemente
Ipotesi attivazione-sintesi (Hobson)
I sogni sono prodotti quando la mente prova a dare
un senso all’attività neurale casuale che si verifica nel
cervello durante il sonno.
Non ha accesso alle informazioni esterne ma continua
ad interpretarle
I sogni: alcune teorie
Carosello di immagini!
Immaginazione di eventi visivi
Attivazione arre associative visive
Amigdala
Corteccia prefrontale: attivazione inferiore rispetto
alla veglia
Corteccia motoria attiva ma inibizione dei movimenti
durante il sogno
Cronopsicologia
Ogni essere vivente è dotato di propri orologi
biologici interni
Funzionamento della mente e comportamento in una
prospettiva temporale
Ritmo sonno-veglia
Andamento ciclico di 24 ore : ritmo circadiano
(= circa diem “ quasi un giorno”)
Anche in “ambienti senza tempo”
Vigilanza ed efficienza delle prestazioni
Esperimenti di privazione di sonno
Ambiti applicativi: orari di lavoro
Alcuni risultati:
Vigilanza e attenzione hanno un andamento
crescente nella giornata, interrotto da una
diminuzione tra le 14 e le 16. Compiti di memoria a
lungo termine
Prime ore del mattino massime prestazioni in compiti
di memoria a breve termine
Creatività: massima nelle ore notturne