I solidi I solidi In un corpo solido le particelle, unite dalle forze di legame, occupano posizioni fisse, talvolta in una struttura altamente organizzata definita cristallo I solidi hanno forma e volume propri e non possono essere compressi. La temperatura di un corpo è un indice dell energia dei moti delle sue particelle. Ogni particella del solido mantiene stabilmente la propria posizione (A), anche se è continuamente interessata da moti vibrazionali (B). L aumento della temperatura accentua il movimento di vibrazione. Movimenti più liberi e ad ampio raggio, come quelli di rotazione attorno a un asse (C) e di traslazione verso qualunque direzione dello spazio (D), sono possibili solo nei liquidi e nei gas. I solidi • Nei solidi le molecole, gli atomi o gli ioni non sono liberi di muoversi (anche se possono vibrare e a volte ruotare). • Vi può essere una disposizione ordinata a lungo raggio. I solidi cristallini I solidi cristallini, caratterizzati da particelle disposte con un preciso ordine geometrico e da un elevata simmetria, si distinguono dai solidi amorfi, dove non si riconosce una regolarità nell organizzazione particellare. I solidi cristallini sono classificati sulla base del tipo di legame chimico esistente tra le particelle, che possono essere atomi, ioni o molecole. • La forma di un solido cristallino dipende dalla disposizione spaziale delle particelle, che va a definire il cosiddetto reticolo cristallino. I solidi covalenti Solidi formati da atomi legati in modo covalente con una disposizione tridimensionale dei legami dei legami in modo da formare una struttura estesa (quarzo, grafite, diamante). I solidi covalenti o solidi atomici sono costituiti da atomi uniti tra loro da legami covalenti omopolari o eteropolari. I solidi covalenti Nel diamante ogni atomo di carbonio, ibridato sp3, è legato ad altri quattro atomi disposti ai vertici di un tetraedro. Nella grafite ogni atomo di carbonio, ibridato sp2, è legato con legami covalenti σ ad altri tre atomi, disposti sullo stesso piano e a 120° tra loro. Si produce una struttura a piani paralleli. I legami tra gli atomi disposti su piani diversi sono deboli e la grafite di risulta facilmente sfaldabile. I solidi ionici Un reticolo ionico può essere costruito prima impaccando gli ioni più grandi (ad esempio Cl- in NaCl) e poi collocando gli ioni più piccoli (Na+) nelle cavità generate dai primi. Gli atomi o gli ioni possiedono raggi diversi. Poiché i solidi ionici e gli ioni metallici sono formati da atomi o ioni che impaccano il più strettamente possibile, le dimensioni della cella elementare e la densità del solido dipendono dai raggi degli atomi o degli ioni interessati. Solidi molecolari Nei solidi molecolari ai vertici del reticolo cristallino vi sono le molecole. Sostanze caratterizzate da forti legami covalenti tra gli atomi che costituiscono le molecole e da forze relativamente deboli tra le molecole. Solidi che contengono unità molecolari discrete in ciascuna posizione reticolare (ghiaccio, ghiaccio secco, alcune forme di zolfo e di fosforo, saccarosio). Solidi metallici • Il legame nei metalli è forte e non direzionale (modello del mare di elettroni, modello a bande). • Malleabili, duttili, buona conducibilità elettrica e termica. Nella struttura di un metallo sono presenti tutti cationi esattamente equivalenti. Uno slittamento nella struttura non provoca alcuna alterazione e può essere tollerato. I solidi metallici sono perciò malleabili. (B), nella struttura di un composto ionico uno slittamento delle posizioni determina una situazione di repulsione tra particelle dello stesso segno; la struttura ionica non sopporta alcuna alterazione. I solidi ionici non sono malleabili. Tipo di solido Esempi Tipo di legame Ionico NaCl, KCl, CsI Ionico Metallico Fe, Zn, Cu, Ag Metallico Molecolare H2O(ghiaccio), I2, zolfo Dipolo-dipolo etc. Con struttura estesa Grafite, diamante, quarzo Struttura estesa con leg. cov. Difettivi Disordinati AgI, solidi superionici Ionico Non stechiometrici CdS Ionico, metallico Amorfi Vetro, PET.... Leg. cov., forze intermol. Polimorfismo, allotropia ed isomorfismo • Polimorfismo: capacità di una stessa sostanza di dare cristalli aventi diversa struttura, come ad esempio CaCO3 che cristallizza come calcite (romboedrica) o come aragonite (rombica). Le fasi sono stabili in un ben determinato intervallo di T e O (Campo di stabilità, fasi metastabili). • Il fenomeno del polimorfismo nelle sostanze elementari viene chiamato Allotropia: diversa modificazione dello stesso elemento (stessa T e P) • Isomorfismo: sostanze diverse che danno luogo a cristalli molto simili (allumi, vetrioli…). Solidi amorfi • Nei solidi amorfi le particelle hanno una disposizione spaziale non regolare. Il vetro è un solido formato, come il quarzo, di unità tetraedriche di atomi di silicio legati ad atomi di ossigeno. Esso però è amorfo e non ha la disposizione regolare delle particelle, tipica dei cristalli di quarzo. Grazie alla proprietà dei solidi amorfi di rammollire prima di fondere, il vetro può essere modellato con facilità e, per aggiunta di ossidi metallici, può assumere colori brillanti e vistosi, come negli oggetti prodotti dai maestri vetrai di Murano. Calore specifico • Si chiama calore specifico di una sostanza la quantità di calore che bisogna fornire a un grammo della sostanza per aumentare la sua temperatura di un grado centigrado. Valori in joule per grammo per grado centigrado J/(g · °C) del calore specifico di alcuni elementi e composti. Calore latente • Si chiama calore latente di fusione la quantità di calore che bisogna fornire a un grammo di un solido alla temperatura di fusione per farlo fondere. • Si chiama calore latente di vaporizzazione la quantità di calore che bisogna fornire a un grammo di liquido alla temperatura di ebollizione per farlo passare allo stato di vapore. Entalpia • Le trasformazioni fisiche e le reazioni chimiche sono quasi sempre accompagnate da variazioni energetiche dei corpi. Il contenuto in calore di una sostanza, a pressione costante e riferito a una mole, è chiamato entalpia e viene indicato con H. • Il passaggio diretto dallo stato solido allo stato aeriforme si chiama sublimazione. • Il passaggio inverso è detto brinamento. La liofilizzazione: medicinali,caffè, latte, agrumi, carne e tanti altri prodotti vengono prima sciolti in acqua, raffreddati e congelati; poi il solido è sottoposto a un vuoto molto spinto. Il ghiaccio sublima e tutta l acqua in questo modo se ne va. Rimane il liofilizzato, un solido spugnoso, non alterato e facilmente solubile. Curve di riscaldamento Il grafico indica come varia la temperatura di un corpo in base al calore fornito. Il corpo, in partenza solido, si scalda, fonde e diventa liquido, continua a scaldarsi, bolle e diventa vapore, si scalda ancora e infine diventa gas. La lunghezza dei segmenti del grafico dipende dal valore del calore specifico e del calore latente. Distillazione • Si chiama distillazione il processo che permette di separare i componenti di una miscela liquida, sfruttando il loro diverso punto di ebollizione e condensando separatamente i vapori. Colonne di rettifica