Ottica LEYBOLD Schede di fisica Velocità della luce Misura eseguita mediante impulsi luminosi di breve durata LEYBOLD Schede di fisica P5.6.2.2 P5.6.2.2 Determinazione della velocità di propagazione degli impulsi di tensione nei cavi coassiali Obiettivi dell’esperimento n Determinare la velocità di propagazione degli impulsi luminosi nei cavi coassiali mediante misura dell’intervallo di tempo compreso fra impulso diretto ed impulso riflesso e della distanza. n Analizzare il fenomeno della riflessione su un estremo del cavo con diverse resistenze di carico. Principio fisico Normalmente, i cavi coassiali vengono usati per trasmettere segnali elettrici. Il loro impiego permette di ridurre notevolmente i disturbi; infatti i cavi coassiali sono costituiti da un conduttore interno e da un conduttore esterno con funzione di schermo. La propagazione degli impulsi di tensione nei cavi coassiali si calcola con l’equazione dei telegrafisti. Supponendo trascurabili le perdite resistive, la velocità di propagazione v assume un valore finito che si calcola con questa formula: v= 1 L' C' (I) (L’: induttanza riferita all’unità di lunghezza, C’: capacità riferita all’unità di lunghezza) Nel caso di segnali ad alta frequenza, la formula precedente diventa: v= (II) (εr: costante dielettrica relativa, µr: permeabilità magnetica relativa del materiale isolante compreso tra conduttore interno e conduttore esterno) La velocità v è più piccola della velocità c della luce nel vuoto, ma risulta dello stesso ordine di grandezza. Se il cavo termina con un circuito aperto, cioè se il conduttore interno non è collegato a quello esterno, si ottiene un impulso riflesso avente la stessa ampiezza di quello diretto. Se il cavo termina con un corto circuito, l’impulso riflesso ha la stessa 0706-Sel R−Z (III) R+Z In questa formula, R è la resistenza di un carico puramente resistivo collegato ad un estremo del cavo, mentre Z è l’impedenza caratteristica del cavo. Essa è definita come rapporto tra la tensione U applicata tra conduttore esterno e conduttore interno e la corrente I che circola nel verso di propagazione, quindi si ha: (IV) U = Z ⋅I Nel caso di linee prive di perdite e con segnali ad alta frequenza, l’impedenza caratteristica è data da: r = Z= c εr µ r ampiezza, ma segno contrario di quello diretto. In generale, l’impulso riflesso è attenuato rispetto all’impulso diretto di una quantità che dipende dal coefficiente di riflessione L' C' (V) La misura della velocità di propagazione, si può eseguire analizzando la riflessione degli impulsi di tensione all’estremo di un cavo. Mediante un oscilloscopio, si può verificare che gli impulsi riflessi tornano all’ingresso del cavo con un ritardo uguale al tempo di transito. La velocità di propagazione si calcola facendo il rapporto tra il doppio della lunghezza del cavo e l’intervallo di tempo compreso tra l’impulso diretto e l’impulso riflesso misurato con l’oscilloscopio. Gli impulsi di tensione vengono generati dallo strumento di misura della velocità della luce con lo specchio piccolo appoggiato sull’imboccatura della finestra superiore. Mediante un adattatore a T, gli impulsi di tensione vengono inviati contemporaneamente all’oscilloscopio e ad un cavo coassiale lungo 10 m con impedenza caratteristica di 50 Ω. Tenuto conto delle caratteristiche tecniche dello strumento di misura della velocità della luce, si può usare un oscilloscopio di almeno 20 MHz. Gli impulsi luminosi sono emessi ad una frequenza di 40 kHz; ciò garantisce una sufficiente luminosità del segnale ottenuto sullo schermo dell’oscilloscopio, anche alla massima velocità di scansione. L’oscilloscopio viene sincronizzato esternamente mediante un segnale di trigger emesso dallo strumento di misura della velocità della luce poco prima dell’impulso luminoso. In questo modo è possibile visualizzare l’intera sequenza degli impulsi sullo schermo dell’oscilloscopio senza dover ricorrere alla linea di ritardo. 1 P5.6.2.2 LEYBOLD Schede di fisica Configurazione del sistema di misura Apparecchiature 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 Strumento di misura della velocità della luce Trasformatore a spina 230 V/12 V AC Oscilloscopio 303 a due canali Cavi BNC, 1 m Cavo BNC, 10 m Adattatore a T Adattatore BNC, diretto Adattatore BNC/4 mm, bipolare Resistenza STE variabile 1 kΩ, 1 W Resistenza STE 47 Ω, 2 W Zoccolo 476 562 575 501 501 501 501 575 577 577 300 50 791 211 02 024 091 10 35 79 28 11 Montare le apparecchiature come indicato in Fig. 1. – Alimentare lo strumento di misura della velocità della luce inserendo la spina nel trasformatore di alimentazione ed appoggiare lo specchio piccolo sulla finestra superiore. – Inserire l’adattatore a T sul canale 1 dell’oscilloscopio ed utilizzare il cavo BNC più corto per collegare l’uscita “Pulses” all’adattatore e l’uscita “Trigger” all’ingresso di trigger esterno. – Con l’oscilloscopio funzionante secondo le assegnazioni della Tabella 1, visualizzare un impulso di tensione. Tabella 1: Assegnazioni per l’oscilloscopio, ad esempio oscilloscopio 303 a due canali (Cat. N° 575 211). Modo di funzionamento: Canale 1: Asse dei tempi: Sincronismo: Livello di trigger: Base tempi: Espansione asse X: Luminosità: solo canale 1 DC, 5 – 100 mV/cm margine inferiore dello schermo esterno, AC, + (fronte di salita) automatico 0.2 µs/cm, cal. 1x massima Esecuzione dell’esperimento a) Misura della velocità di propagazione: – Collegare il cavo BNC da 10 m all’adattatore a T ed osservare la variazione dell’impulso sull’oscilloscopio – Espandere di 10 x l’asse orizzontale dell’oscilloscopio – Variando la posizione x, spostare tutto a sinistra l’impulso di tensione in modo da farlo coincidere con una linea verticale della griglia dello schermo dell’oscilloscopio – Leggere sull’oscilloscopio l’intervallo di tempo t compreso tra l’impulso diretto e quello riflesso e riportare nella tabella i risultati delle letture (vedere Fig. 2). b) Riflessione su un estremo del cavo con diverse resistenze di carico: – Aumentare la resistenza STE variabile fino al valore massimo (tacca rossa verso l’alto). – Collegare ad un estremo del cavo BNC più lungo la resistenza STE variabile utilizzando l’adattatore BNC diretto e l’adattatore BNC/4 mm bipolare ed osservare come varia la forma d’onda del segnale sull’oscilloscopio. – Diminuire la resistenza STE variabile fino al valore minimo ed osservare come varia la forma d’onda del segnale sull’oscilloscopio. – Sostituire la resistenza variabile con una resistenza di 47 Ω. 2 LEYBOLD Schede di fisica P5.6.2.2 Fig. 1: Montaggio delle apparecchiature (Particolare: carico variabile collegato a un estremo del cavo) Esempio di misura a) Misura della velocità di propagazione: Intervallo compreso tra impulso diretto ed impulso riflesso: 5 cm, base tempi: 0.2 µs/cm, espansione asse orizzontale: 10x Si ottiene Infine, se si collegano tra loro il conduttore interno ed il conduttore esterno (R = 0), l’impulso riflesso ha la stessa ampiezza dell’impulso diretto, ma polarità opposta (vedere Fig. 2e). 1 ⋅ 0 .2 µs = 0.1µs 10 da cui risulta t = 5⋅ 10m m = 2.0 ⋅ 10 8 t s Dal confronto con il valore standard della velocità della luce v = 2⋅ 2 8 m c = 3 .0 ⋅ 10 risulta che v = c . s 3 Inserendo il valore µr = 1 nell’equazione (II), per la costante dielettrica relativa si ottiene il valore εr = 2.25 che corrisponde ad un dielettrico in Teflon. Fig. 2: Impulso diretto ed impulso riflesso su un cavo in diverse resistenze di carico (vedere testo) b) Riflessione su un estremo del cavo con diverse resistenze di carico: Se l’estremo del carico è aperto (resistenza R = ∞), gli impulsi di tensione vengono completamente riflessi e tornano all’ingresso dell’oscilloscopio con un certo tempo di ritardo (vedere Fig. 2a). Se la resistenza di carico diminuisce, anche l’ampiezza dell’impulso riflesso diminuisce (vedere Fig. 2b). Nel caso in cui la resistenza di carico è uguale all’impedenza caratteristica del cavo, l’impulso diretto viene assorbito completamente dal carico (vedere Fig. 2c). Se la resistenza di carico è minore dell’impedenza caratteristica, l’impulso riflesso cambia polarità (vedere Fig. 2d). LEYBOLD S.p.A. Divisione Didattica - Via Trasimeno, 8 - 20128 Milano - Resp. di Divisione: (02) 27223215 - Ufficio Commerciale: (02) 27223216 - Servizio Tecnico: (02) 272232073 Fax: (02) 27203037 - E-mail: [email protected] - http://www.leybold.it