MODULO 1 - Livello introduttivo - Scuola di Terapia Manuale Marcel

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EVOLUZIONE E FISSAZIONE DELLA SCOLIOSI - Marcel Bienfait
Davanti ad una Scoliosi di cui si puo' assumere la responsabilità dei trattamento, il problema
che si pone al fisioterapista è doppio: correggere la deformazione e soprattutto evitare la sua
evoluzione e fissazione. Tutte le Scoliosi statiche gravi sono delle Scoliosi che si è lasciato
evolvere e fissare. Bisogna tener presente che l'evoluzione sarà sempre più rapida del miglior
trattamento curativo.La fisiologia della fissazione e dell'evoluzione delle curve scoliotiche sono
mal comprese dai terapisti. Si compongono di tre cose che si sovrappongono.
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La prima è che il tono, in particolare il tono posturale che controlla la nostra statica, non
è una funzione innata. E' una funzione post natale. Il tono s'installa progressivamente
per rispondere ai bisogni del bambino. In questo caso più che altrove l'affermazione: "la
funzione crea l'organo" trova conferma. li tono posturale non è definitivo prima dell'età
di 8 anni nelle ragazze e 10 anni nei ragazzi. Il centro dell'equilibrio cerebellare non è
adulto prima dell'età di 12 anni. E' facile capire cosi' che il tono puo' installarsi su uno
scheletro deformato.
La seconda è la retrazione muscolare tonica. Le unità motrici toniche sono in tensione
24 ore su 24, cio' che la fisiologia chiama "l’attività spontanea del tono " che per una
ragione qualsiasi le inserzioni del muscolo si trovano passivamente avvicinate, è il caso
delle concavità scoliotiche, per conservare la tensione fisiologica, i sarcomeri penetrano
un po' più i loro miofilamenti secondari di Actina tra i miofilamenti primari di Miosina. E'
il raccorciamento retrattile che non è la causa più grave dell'evoluzione. Il fisioterapista
puo' facilmente trattare queste retrazioni.
La terza è la più grave: è la mancanza d'allungamento di crescita dell'insieme
aponeuro-muscolare. La crescita in lunghezza dell'aponevrosi e della fibra muscolare è
tributaria dell'allungamento osseo o, più esattamente, della tensione imposta da questo
allungamento osseo.
Una tensione prolungata del connettivo fibroso che costituisce le aponevrosi provoca la
secrezione del Collagene attraverso le cellule connettive: i fibroblasti. Queste nuove molecole
di Collagene s'installano in serie e ciò allunga i fasci connettivi.
L'allungamento della fibra muscolare è strettamente confrontabile. Sappiamo, dai lavori dei
fratelli Tardieu, che durante la crescita le contrazioni di un muscolo in tensione allunga questo
muscolo, i nuovi sarcomeri s'installano ugualmente in serie. Durante le spinte di crescita tutti i
muscoli lavorano in tensione a causa dell'allungamento osseo.
Nei due casi, l'allungamento è proporzionale all'intensità della tensione. La tensione essendo
meno forte nelle concavità dove le inserzioni muscolari si sono avvicinate, l'allungamento qui è
minore rispetto le convessità dove si sono allungate. A ciascuna spinta di crescita il
disequilibrio muscolare si esagera e la gravità della Scoliosi aumenta.
Bisogna capire bene le cose e smettere di accusare il muscolo della Scoliosi. Il disequilibrio
muscolare non è la causa della Scoliosi, ma è la Scoliosi che è la responsabile del disequilibrio
muscolare. Il fisioterapista deve tener presente che, durante le spinte di crescita, è la lotta
contro l'evoluzìone e la fissazione delle curve che deve dominare il trattamento.
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La sola possibilità di lotta contro l'evoluzione consiste nell’indossare un corsetto di
mantenimento. Nel trattamento della Scoliosi, dobbiamo considerare due forme di corsetto,
cio' che in realtà non fanno i terapisti.
Il corsetto ortopedico di correzione, attraverso delle pressioni progressive ben orientate sui
gibbi, inverte le tensioni e la loro azione sulla crescita, allunga così cio' che è troppo corto. Il
miglior esempio per noi è il corsetto lionese di cui il nostro amico Allègre ha dato il modello a
tutti gli imitatori.
Il corsetto di mantenimento è un'altra cosa. Non ha uno scopo di correzione. Il suo unico scopo
è quello di evitare l'evoluzione e attraverso questa, la fissazione. Cío' impone che sia sempre
accompagnato da un trattamento correttore. Non deve essere prescritto in funzione della
gravità della Scoliosi, cio' che invece spesso accade, ma in funzione dei rischi d'evoluzione.
Questi rischi sono ancora più importanti quando il bambino è piccolo e la sua Scoliosi più
leggera. Una scoliosi di 1° grado o una prescoliosi su un bambino di 8 anni è più evolutíva
rispetto a una Scoliosi installata di un adolescente di 15/16 anni. L'evoluzione della Scoliosi
non è dovuta al peso, ma alla crescita.
L'utilizzo del corsetto di mantenimento non è ben compreso dai fisioterapisti e dai genitori,
senza dimenticare i professori di ginnastica. E' soprattutto per tutti loro che scrivo
quest'articolo. E' indispensabile solo durante le spinte di crescita. Il fisioterapista può
prevedere e seguire queste spinte attraverso delle misurazioni settimanali in posizione eretta e
seduta. Per una crescita di 1/2 o 1 centimetro per settimana, sarà indossato 24 ore su 24.
Rallentando la crescita sarà tolto il mattino fino alle ore 10, poi fino a mezzogiorno, al
pomeriggio, ecc... Essendo la crescita soprattutto notturna, sarà indossato la notte fino alla
certezza della fine della spinta di crescita.
Il grande problema dei corsetto di mantenimento è il suo costo e il fatto che non cresce con il
bambino. Il suo costo nel "commercio" è difficilmente sopportabile dalle famiglie. Quando la
causa primaria della Scoliosi non può essere corretta, come ad esempio l'aumento dell'angolo
d'anteversione di un collo femorale, deve essere utilizzato per parecchi anni.
Durante i miei 30 anni di rieducatore nell’equipe ortopedica del Dott. Ducroquet, avevamo
raggirato la difficoltà realizzando personalmente dei corsetti di mantenimento con l'aiuto di
bende di gesso. Con i miei collaboratori italiani abbiamo fatto la stessa cosa utilizzando delle
bende di Polipropilene DINACAST OPTIMA di 12 centimetri. Per un bambino di 6 anni abbiamo
utilizzato 4 bende, per un ragazzo di 14 anni 8 bende, rispettivamente con un costo di 41,28 e
81,56?.
Tali
corsetti
possono
essere
facilmente
realizzata
dai
fisioterapisti.
Ringraziamo il signor Vincenzo ALTIERI tecnico ortopedico all'Università dì Roma per averci
permesso questa esperienza.
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Ecco la tecnica:
1° - Una prima benda viene srotolata salendo per
coprire tutta la superficie dei corsetto.
2° - Sei rinforzi in doppio spessore vengono disposti
a. uno nella parte posteriore sui glutei
b. due da dietro in avanti sulle creste iliache
c. due lateralmente dall'alto delle coscie fino a
sotto le ascelle
d. uno in alto nella parte posteriore alta
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3° - Un'ultima benda viene srotolata salendo per
coprire l'insieme
4° - Dopo l'asciugatura dei corsetto, viene tagliato con
l'aiuto di una lama vibrante: largamente in avanti per
permettere il movimento respiratorio, in avanti alle
coscie per permettere la loro flessione, leggermente
indietro al di sotto della piega glutea. Un'apertura
anteriore addominale mantenuta da un velcro
permetterà di mettere e togliere il corsetto facilmente.
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