SCOLIOSI: DOMANDE E …RISPOSTE Che cos’è la scoliosi? La scoliosi è una malattia che si può presentare con una o più curve laterali della colonna vertebrale e con una rotazione delle vertebre che possono provocare un gibbo o una bombatura su un lato della schiena, in quanto la deformità coinvolge anche la gabbia toracica. Nei casi più gravi può comportare disfunzioni respiratorie. Quali sono le cause? L’85% delle scoliosi sono considerate idiopatiche, cioè di origine sconosciuta. Le femmine sono più colpite dei maschi ed esiste una familiarità di presentazione: se è scoliotico un solo genitore il figlio sarà scoliotico nel 30% dei casi, mentre se lo sono ambedue i genitori c’è un rischio del 50% nel figlio. Si ritiene che siano numerosi i fattori coinvolti nell’insorgenza ed evoluzione della scoliosi: genetici, neurologici, biochimici, metabolici, di sviluppo, muscolari. Quando far valutare i bambini? Servono le radiografie della colonna vertebrale? E’ molto importante far controllare i bambini prima che avvenga la crescita puberale, poiché proprio nel momento in cui si verifica la crescita in altezza e lo sviluppo sessuale la scoliosi si può aggravare velocemente. Soprattutto se c’è un familiare scoliotico l’età in cui è opportuno portare i bambini dal fisiatra è prima dell’inizio della pubertà (8-10 anni nelle femmine, 10-12 anni nei maschi) o anche prima se si ha il sospetto della presenza di scoliosi o se c’è familiarità. Il medico specialista, attraverso l’esame clinico distingue la scoliosi (vera malattia) da un atteggiamento scoliotico (difetto di postura). Valuta inoltre la presenza di una o più prominenze (gibbosità) a lato della colonna (a livello dorsale e/o lombare) e lo stato di crescita ossea e puberale del bimbo, onde prevedere la statura finale e la possibilità di evoluzione della scoliosi. Sarà il medico specialista a decidere se effettuare le radiografie della colonna vertebrale al fine di quantificare la curva scoliotica. Come si cura la scoliosi? Il medico specialista, in base alla diagnosi e alla prognosi, prescrive la terapia adeguata. Se la curva è lieve, e presenta un rischio ridotto di peggioramento, è utile la sola cinesiterapia (ginnastica medica o correttiva). Se la scoliosi è evolutiva oppure al momento della scoperta ha già superato una certa gravità occorre un corsetto, che verrà realizzato su misura da officine ortopediche specializzate, diverso a seconda della curva scoliotica e delle caratteristiche del paziente. Quando la deformazione è importante e vi è pericolo di disfunzione degli organi interni può essere necessario l’intervento chirurgico. Quali sport far praticare ai bimbi con scoliosi? Lo sport può essere considerato la “parte attiva” del trattamento riabilitativo e deve sempre essere associato alla ginnastica correttiva. La colonna vertebrale di un bambino che ha appreso gli “schemi motori corretti” durante le sedute di cinesiterapia, risponde alle sollecitazioni di carico e di squilibrio nel corso delle attività motorie con reazioni riflesse di tipo correttivo, anziché deformanti. Lo sport non è dannoso se praticato in forma ricreativa due o tre volte alla settimana. Permette l’allenamento del fisico in crescita e lo sviluppo di un’immagine “positiva” del proprio corpo, necessari per una crescita sana ed equilibrata. È consigliabile praticare sport in carico tipo pallavolo, basket, pattinaggio, calcio, tennis, etc. Meglio evitare le attività che sollecitano la colonna in estensione o che ne aumentano la flessibilità, come danza, ginnastica artistica, ritmica, etc. E’ necessario “sfatare” il mito del nuoto come miglior sport praticabile: il nuoto rende la colonna più flessibile e deformabile poiché stimola la colonna vertebrale in assenza di gravità, inoltre l’azione dell’acqua sviluppa un meccanismo rotatorio auto deformante. Tuttavia se il nuoto viene praticato da un bimbo che porta il corsetto quest’azione deformante è più facilmente controllabile. A che cosa serve il corsetto? Il corsetto, quando viene prescritto dal medico specialista, è indispensabile per arrestare l’aggravamento della curva scoliotica e per eliminare o ridurre in modo significativo le eventuali deformità già provocate dalla scoliosi, quali la spalla più bassa, il fianco più sporgente e le gibbosità nella schiena. Se il corsetto viene indossato fino al termine della maturazione ossea, a tempo pieno o a tempo parziale, secondo le indicazioni del medico e si esegue un’adeguata ginnastica, il risultato “estetico” sarà duraturo e mantenuto per sempre dopo la rimozione del corsetto.