La strategia creativa Emanuele Gabardi Differenza tra strategia e tattica Se si guarda troppo fisso una stella si perde di vista il firmamento." Edgar Allan Poe" Differenza tra strategia e tattica MaMa chi chi è lo è lo stratega? stratega? . Stratega: esperto in strategia militare; esperto in risoluzioni accorte ed astute (dal gr. strategos, propriamente “conduttore di eserciti”)" Fonte: G. Devoto, G.C. Oli, Vocabolario illustrato della lingua italiana La strategia in battaglia Austerlitz, 1-2 dicembre 1805 Strategia e tattica in guerra Per vincere è indispensabile disporre di strumenti" adeguati. " Ulundi, 4 luglio 1879 Strategia e tattica in guerra Francia 1940: una diversa concezione dell’uso del carro armato è fondamentale per la vittoria tedesca. Strategia e tattica in guerra Ma anche l’esercito più preparato può essere messo in crisi da una strategia non convenzionale. Vietnam, offensiva del Tet, gennaio-giugno 1968 Strategia e tattica in guerra Ma dagli errori bisognerebbe imparare per evitare di ripeterli. Guerra in Iraq, 2003 - 2011 Strategia e tattica Obiettivo" Strategia" Tattica Tattica Tattica" Strategia e tattica Strategia: medio/lungo periodo" Tattica: breve periodo" Il punto di partenza: brief e briefing Il briefing del cliente e quello all’interno dell’agenzia. Nello studio di una campagna pubblicitaria, come di qualsiasi attività di comunicazione svolta da una struttura esterna all’azienda (normalmente un’agenzia di pubblicità, o di PR, o di sales promotion, ecc.) e che implichi del lavoro creativo, esistono, o dovrebbero esistere, due tipi di briefing: quello che il cliente trasmette all’agenzia e quello che gli account e/o i planner dell’agenzia trasmettono ai creativi, che viene detto creative briefing o briefing creativo. Quest’ultimo è anche chiamato copy strategy, o strategia creativa. Il punto di partenza: brief e briefing Brief: adj short, concise. To brief: v/t (mil) give detailed instructions (to troops) before a sortie. Briefing: n detailed orders, plan or information given to those about to begin some course of action. Source: The Penguin English Dictionary Il brief del cliente Il briefing del cliente: i contenuti – lo scenario dei consumi – il mercato – il prodotto e la sua storia – la marca – la concorrenza – il consumatore – la comunicazione – obiettivi e strategie di marketing - il problema che la pubblicità deve risolvere Il briefing di una regione: i contenuti – il mercato turistico in Italia – la regione: caratteristiche principali – la concorrenza – il consumatore – la comunicazione – obiettivi e strategie di marketing - il problema che la pubblicità deve risolvere Il briefing del cliente: i problemi In realtà:" - sono pochi i clienti capaci di dare un briefing corretto e completo;" - quando va bene il briefing del cliente contiene un esame completo della situazione del mercato e della marca e qualche indicazione sugli obiettivi di comunicazione;" - questi problemi sono evidenti con la P.A., anche se cʼè un miglioramento rispetto al passato." E allora che fare? Non è sempre necessario ricominciare da capo, ma spesso occorre compiere un processo di riflessione su chi siamo e dove siamo per poter poi definire dove vogliamo andare e come." Il planning strategico 1965 . 1965 When I'm drivin' in my car And that man comes on the radio And he's tellin' me more and more About some useless information Supposed to fire my imagination I can't get no, oh no no no Hey hey hey, that's what I say I can't get no satisfaction When I'm watchin' my TV And that man comes on to tell me How white my shirts can be Well he can't be a man 'cause he doesn't smoke The same cigarettes as me Mick Jagger, Keith Richards, (I can’t get no) satisfaction Mick e Keith non potevano sapere che un rivoluzione nel modo di fare pubblicità sarebbe esplosa di lì a pochi anni: la rivoluzione del planning. 1968 . 1968 . I padri del planning . Stanley Pollitt (1930-1979) Stephen King (1931-2006) Stephen King . “La gente sceglie le proprie marche come sceglie gli amici. Noi non scegliamo gli amici per le loro particolari abilità o per i loro attributi fisici (anche se pure questi sono importanti), ma semplicemente perché ci piacciono in quanto persone. Scegliamo le persone nel loro complesso, non come un elenco di vizi e virtù.” Stephen King, What is a brand?, 1970 La figura del planner . Il rappresentante del consumatore. (la definizione maggiormente conosciuta, paternità non attribuita) La figura del planner . La sua attività è paragonabile a quella di un investigatore. Chris Forrest, 1997 La figura del planner . Il medico della marca. Leslie Butterfield, 1997 La figura del planner . Al planner spetta fare i cross, al creativo trovare la porta e fare i goal. Maurizio Mercurio, 2003 La figura del planner . Cercatore d’oro. Emanuele Gabardi, 2007 La figura del planner . Il pusher dei creativi. Emanuele Gabardi, 2007 Il planning cycle 1) Dove siamo? 5) Ci stiamo arrivando? 2) Perché siamo qui? 3) Dove potremmo essere? 4) Come possiamo arrivarci? Dove siamo? Perché siamo qui? Dove si colloca il prodotto nella mente del consumatore?" Quale è il processo dʼacquisto del consumatore?" Dove si colloca la nostra marca nel mercato e nella mente del pubblico?" Quali sono i nostri punti di forza e di debolezza?" E poi:" Quali fattori hanno contribuito a creare i punti di forza e di debolezza della nostra marca?" Porsi le domande giuste per ottenere le risposte giuste La percezione del prodotto nella mente del consumatore La FCB Grid La FCB Grid Siamo sicuri che questo stumento serva solo per posizionare i prodotti e non le marche? Alto coinvolgimento Approccio razionale Approccio emotivo Basso coinvolgimento Dove posizionereste i computer IBM? Il posizionamento di IBM nella Grid Alto coinvolgimento Approccio razionale Approccio emotivo Basso coinvolgimento Dove posizionereste i computer Apple? Il posizionamento di Apple nella Grid Alto coinvolgimento Approccio razionale Approccio emotivo Basso coinvolgimento Il posizionamento di IBM e di Apple nella Grid Alto coinvolgimento Approccio razionale Approccio emotivo Basso coinvolgimento Dove posizionereste i gelati Haagen Dazs e i gelati Esselunga? Alto coinvolgimento Approccio razionale Approccio emotivo Basso coinvolgimento Il posizionamento dei gelati Haagen Dazs e dei gelati Esselunga Alto coinvolgimento Approccio razionale Approccio emotivo Basso coinvolgimento La FCB Grid è uno strumento analitico che si presta ad essere utilizzato per fotografare una realtà e poi decidere se è quella ideale per la nostra marca o se non sia il caso di cambiare Hanno cambiato, o cercato di cambiare: Compagnie assicurative e istituti di credito coinvolgendo emotivamente" Prodotti per lʼigiene fornendo emozioni" Auto utilitarie, coinvolgendo simpaticamente" Bevande considerate banali, creando empatia" Ecc., ecc." Il processo d’acquisto Il processo d’acquisto Stimolo: quello che ci dà il via." Riflessione: riflettiamo sul fatto che sia qualcosa di necessario, se ci siano delle alternative." Ricerca: cerchiamo di informarci meglio." Scelta: compiamo una scelta tra più alternative." Acquisto: compriamo il prodotto che avevano deciso, ma forse non la marca che pensavamo." Esperienza: la soddisfazione che otteniamo dal nostro acquisto influenzerà le nostre scelte future." Il processo d’acquisto di uno champagne Stimolo: ricorrenza da festeggiare – “voglia di bollicine” – cena con ospite/i – media - pubblicità" Riflessione: budget - alternative" Ricerca: inesistente" Scelta: conoscenza delle marche – comparazione tra i prezzi" Acquisto: comparazione fra prezzi - visibilità – fedeltà o propensione al cambiamento" Esperienza: il livello di soddisfazione influisce sugli acquisti successivi" Il processo d’acquisto di uno champagne: come può intervenire la pubblicità Rendere il brand altamente desiderabile (aspirazionale)." Introdurre una varietà/novità (rosé, millesimato, ecc.)." Il processo d’acquisto di un detersivo Stimolo: routine - mancanza improvvisa" Riflessione: irrilevante" Ricerca: inesistente" Scelta: irrilevante (basata sullʼesperienza)" Acquisto: comparazione fra prezzi - visibilità - promozioni - fedeltà o propensione al cambiamento" Esperienza: rafforza lʼabitudine" Il processo d’acquisto di un detersivo: come può intervenire la pubblicità Ricordare lʼesistenza del prodotto." Introdurre un prodotto nuovo o modificato." Rafforzare o modificare progressivamente lʼopinione dei consumatori sulla marca." Il processo d’acquisto di un pacchetto vacanze Stimolo: precedenti vacanze - abitudine - amici - media" Riflessione: budget - destinazione - acquisto stampa specializzata - lettura pubblicità" Ricerca: ricerca informazioni - agenzie di viaggio - siti - maggior attenzione alla pubblicità" Scelta: compromesso famigliare - comparazione dei prezzi" Acquisto: prenotazione in agenzia - eventuali scelte opzionali " Esperienza: influenza nei confronti del luogo, del tour operator, dellʼagenzia di viaggi, di chi ha suggerito (amici, media) " Il processo d’acquisto di un pacchetto vacanze: come può intervenire la pubblicità Stimolo: far sognare " Riflessione: proporre destinazioni - proporre offerte" Ricerca: fornire informazioni dettagliate (cataloghi e siti)" Scelta: fornire offerte speciali" Acquisto: fornire offerte speciali" Esperienza: rafforzare i bei ricordi - creare nuovi sogni" Come comunica la concorrenza? Il nemico è alle porte? Disporre di ricerche sul mercato, sulla conoscenza e sulla considerazione che il consumatore ha delle marche è basilare, ma occorre anche conoscere quello che i concorrenti fanno in comunicazione." Analizzare quindi le singole campagne per poi mapparle, aiuta a comprendere meglio dove si trovano i concorrenti e a rapportarli alla nostra posizione." Una copy analysis può essere molto didascalica… Promessa" Reason why" Supporting evidence" Tone of voice" Claim" Trattamento creativo" Una copy analysis può essere molto “didascalica”… Company Brand Basic promise Reason why Claim Danone Actimel Contribuisce al tuo benessere in sole due settimane Se non ti soddisfa verrai rimborsata Soddisfatti o rimborsati! Aiuta a rinforzare le difese naturali Rinforza la flora intestinale perché contiene Lcasei Immunitas Il tuo rinforzo ogni mattina Danone Actimel Danone Activia Aiuta a regolare l’intestino Contiene bifidus actiregularis Danone Danacol Ti aiuta a combattere il colesterolo Danone Vitasnella Danone Treatment Star presenter (Antonella Clerici) Testimonial Ogni giorno la tua naturale regolarità Star presenter (Alessia Marcuzzi) Contiene steroli vegetali che contrastano l’assorbimento del colesterolo Il tuo alleato naturale contro il colesterolo Product presentation Nutre senza ingrassare Contiene calcio, proteine, vitamine e solo lo 0,1% di grassi Ti nutri e non ti pesa Product presentation didascalica Vitasnella Lo spuntino ideale tra un pasto e l’altro Contiene calcio, proteine, vitamine e solo lo 0,1% di grassi Ti nutri e non ti pesa Testimonial (TV) Simbolico (Stampa) Mila Mila Lo yogurt fatto con latte di montagna Prodotto in Alto Adige Nato e cresciuto in Alto Adige Muller Crema di yogurt bianco Muller Ti dà benessere e piacere. E oggi puoi anche berlo. (Reason why assente) Fate l’amore con il sapore Product presentation onirica Muller Crema di yogurt magro È ancora più buono Contiene il 30% di frutta in più Fate l’amore con il sapore Product presentation onirica Muller Mix Muller Ti dà un piacere sorprendente È crema di yogurt con cereali e cioccolato che puoi mixare come preferisci Fate l’amore con il sapore Product presentation, solo leggermente onirica Didascalico … oppure molto sintetica… Benessere/Relax Trentino Divertimento Natura Cultura Romagna Umbria Veneto Rapporto qualità/prezzo! Marche " …oppure molto sintetica… …e si può sintetizzare ancora Stimoli emotivi Stimoli razionali" Stimoli sensoriali" … e si può sintetizzare ancora Mappare per capire dove siamo e dove sono i competitor 2010 Mappare per capire dove siamo noi e dove sono gli altri Mapping: solo un esercizio di stile? No, perché ci consente di capire cosa promette la concorrenza rapportandosi a noi." No, perché ci dà una fotografia immediata della situazione (una Polaroid dei positioning)" No, perché ci consente di poter fare anche delle riflessioni su dove potremmo andare, come anche sui rischi che possiamo correre restando in unʼarea troppo affollata." Dove potremmo essere? Dove potremmo collocarci in futuro nella nostra mappa?" Quali potrebbe essere la personalità della marca?" Dove potremmo essere? TRADIZIONE Yomo Fattoria Scaldasole SALUTE PIACERE Muller Danone INNOVAZIONE 68 Cosa incide sulla personalità di una marca? Come possiamo arrivarci? Definizione del ruolo della pubblicità > Strategia creativa > creative brief" Strategia media > media brief" Creative idea > sviluppo creativo" Produzione campagna" Campagna on air" Quale il ruolo principale da assegnare alla pubblicità? Scala dei ruoli della pubblicità Scala dei ruoli della pubblicità Reazione diretta “Corro a comprarlo!”" Reazione diretta “Corro a comprarlo!”" Cercare informazioni “Sembra interessante, devo saperne di più”" Cercare informazioni “Sembra interessante, devo saperne di più”" Correlare ai propri bisogni e desideri “Che bella idea, fa proprio per me!”" Correlare ai propri bisogni e desideri “Che bella idea, fa proprio per me!”" Correlare ai propri bisogni e desideri “Che bella idea, fa proprio per me!”" Portare in cima ai propri pensieri “Ah, questo mi fa ricordare che devo..”" Portare in cima ai propri pensieri “Ah, questo mi fa ricordare che devo..”" Modificare atteggiamenti “Non lʼavevo mai visto in questo modo”" Modificare atteggiamenti “Non lʼavevo mai visto in questo modo”" Modificare atteggiamenti “Non lʼavevo mai visto in questo modo”" Rinforzare atteggiamenti “Sto facendo la cosa giusta”" Rinforzare atteggiamenti “Sto facendo la cosa giusta”" La copy strategy, ovvero brief e briefing ai creativi È ancora valido lo U.S.P.? 1. Ogni avviso pubblicitario deve offrire qualcosa al consumatore. Non soltanto parole, non soltanto lodi esagerate sul prodotto, non una semplice pubblicità da vetrina. Ogni avviso deve dire al lettore: “Compera questo prodotto e otterrai questo specifico vantaggio``. 2. L’offerta deve essere tale che la concorrenza non proponga o non possa proporne al consumatore una uguale. Deve essere esclusiva: vale a dire deve trattarsi di una singolarità del prodotto, o di un’affermazione che non venga altrimenti usata nella pubblicità, in quel particolare campo. 3. L’offerta deve essere così forte da far muovere la massa. Vale a dire, deve attirare al vostro prodotto nuovi consumatori. " " Rosser Reeves, La realtà pubblicitaria, Etas Kompass, Milano, 1963, pp. 61-62 È ancora valido lo U.S.P.? No, perché i prodotti sono molto più numerosi, spesso molto simili o uguali e facilmente copiabili." No, perché oggi non si parla più di prodotti, ma di marche. E le marche comunicano con linguaggi sempre meno razionali, per creare un rapporto più emotivo col consumatore." No, perché utilizzando lo U.S.P. la maggioranza delle grandi campagne non sarebbe mai nata e le marche per le quali sono state realizzate non ne avrebbero tratto vantaggio." È ancora valido lo U.S.P.? Naturalmente, come in tutte le cose, ci sono delle eccezioni, come Ideal Standard, Norda e (per ora) Melinda." Le domande di base A chi? Che cosa? Come? " " " Le domande di base A chi? Che cosa? Come? Target group" Obiettivo e strategia" Tono di voce - format creativo" Format di brief Target group" donne peso 100 e uomini peso 50," classe sociale superiore-medio superiore," abitanti in centri + 5.000/100.000 peso 30," abitanti in centri +100.000 peso 100." Basic Promise" Il biscotto Mulino Bianco è buono e genuino." Reason why" Perché fatto da Barilla con ingredienti naturali." Vi sembra che sia sufficiente? C’è qualcosa che non va? Qualcosa che manca? Risposte Ai creativi non serve sapere che il nostro target group comprenda il 100% degli uomini e il 50% delle donne, il 30% di coloro che abitano in centri + 5.000 abitanti e il 100% dei centri + 50.000. A loro occorre sapere chi è il “consumatore tipo” al quale rivolgersi." Manca una definizione del ruolo della pubblicità, di quale reazione dovrebbe avere il target vedendo il nostro annuncio." Il briefing ai creativi Alcune regole di buon senso sul briefing creativo il briefing non è un “passaparola” dal cliente ai creativi; il briefing non è un brainstorming; il briefing non è un diktat; il briefing non è aria fritta ma neppure una ghigliottina per la creatività; il briefing non è l’occasione per fornire delle istruzioni contrastanti con quelle contenute nel brief; Il briefing non è il momento più opportuno per criticare il cliente. Il prodotto di un creativo del ‘500 Quale avrebbe potuto essere il briefing di Papa Giulio II (o del suo account Cardinale Alidosi) a Michelangelo? “Dipinga il soffitto.” “Dipinga il soffitto usando la vernice rossa, verde e gialla.” “Abbiamo dei grossi problemi di umidità e di crepe nel soffitto. Le saremmo grati se le ricoprisse”. “Dipinga sul soffitto delle scene bibliche inserendo tutti od alcuni dei seguenti soggetti: Dio, Adamo, angeli, diavoli e santi”. “Dipinga il soffitto a maggior gloria di Dio e come fonte di ispirazione e di lezione per il suo popolo. Gli affreschi descriveranno la creazione del mondo, la caduta, l’abbruttimento dell’umanità per i peccati, l’ira divina con il diluvio e il salvataggio di Noè e della sua famiglia”. Il prodotto di un creativo del ‘900 Quale avrebbe potuto essere il briefing di Walt Disney al disegnatore Carl Barks? “Carl, ti ho lasciato sulla scrivania un blocco di fogli. Vedi di farci qualche schizzo.” “Con quello che ti pago dovresti farti venire una buona idea, non ti pare?” “Carl, vedi di inventare qualche nuovo personaggio.” “Carl, penso che Paperino abbia bisogno di un nuovo personaggio che ogni tanto gli faccia da spalla. Pensaci tu.” “Carl, vorrei che trovassi un nuovo personaggio. Ho bisogno di un papero che sia zio di Paperino, porti un cappello a cilindro e le ghette, ricchissimo e molto avaro, tipo lo Scrooge di Dickens..” “Carl, credo che i tempi siano maturi per dare al nostro pubblico un nuovo personaggio. Dovrà affiancare Paperino, ma avere una forte personalità con delle caratteristiche perculiari, tanto che in futuro potrà acquistare una autonomia tale da dargli un ruolo da protagonista. Se, come credo, avrà successo, potrai pensare di creare altri personaggi nel mondo dei paperi.” Ed ecco il risultato. Siate creativi nel briefing creativo! Lei è il direttore creativo, loro due account. Indovinate chi dei due è stato più creativo nel dare il briefing. Scrivere il brief Gli errori più comuni nella redazione di un brief Contraddizioni Ripetizioni inutili Ottimismo non giustificato/ critica eccessiva Pigrizia Linguaggio gergale Banalità I motivi che rendono necessaria la scrittura di un brief Evitare fraintendimenti Fornire un promemoria (a se stessi e agli altri) Darsi un metodo di lavoro Fornire uno strumento di lavoro Un modello “storico”: lo Y&R Work Plan 1. Key fact about the product or service (Un singolo fatto chiave che definisce la causa del problema che la pubblicità dovrà risolvere. Vengono messi a fuoco i fatti rilevanti per poi eliminarli progressivamente fino a concentrarsi su di uno solo sul quale la pubblicità potrà avere effetto) 2. Problem the advertising must solve (Un problema che è nella mente delle persone, in termini di attitudini, idee o comportamenti. Non è legato ad una caratteristica del prodotto, ma ad un bisogno del consumatore) 3. Advertising objective (L’effetto che si intende ottenere da parte del consumatore in attitudini o in azioni. L’obiettivo va indicato in modo specifico e non generico. Spesso l’obiettivo viene indicato con un verbo transitivo quale convincere, persuadere, rassicurare, ecc.) 4. Creative strategy A. Prime prospects (Il target primario destinatario del messaggio, indicato in termini sociodemografici o psicografici) B. Positioning (La ragione stessa di esistere di un prodotto, che lo distingue dai concorrenti) C. Promise (La migliore argomentazione di quello che il prodotto può offrire ai consumatori. Non un semplice attributo del prodotto, ma quello che il prodotto può fare per il consumatore) D. Reason why (Il motivo – credibile - per cui il prodotto è in grado di fornire il beneficio promesso. Non un elenco di motivi, ma uno solo) 5. Any legal or client policy limitations (Problemi legali o connessi a determinate policy aziendali del cliente che devono essere tenute presenti nello studio della campagna) Il T-Plan JWT Target group Reazioni sensoriali Reazioni razionali Reazioni emotive La sintesi strategica JWT Qual è il problema di base della marca? Qual è l’opportunità? Che cosa può fare la pubblicità? Che persone sono coloro che vogliamo stimolare? Qual è la reazione chiave che vogliamo suscitare in loro? Che generi di stimoli vogliamo utilizzare? È utile sapere che… Gli elementi del brief e del briefing Premessa: uno sguardo alla marca e al mercato Problemi e opportunità Target group Obiettivo e ruolo della pubblicità Definizione di quello che si vuole comunicare Supporti alla promessa Risposta desiderata dal target Tono di voce Altre informazioni necessarie Un altro format di brief Fonte: C. Robertson, Brief creativo e briefing creativo, in A. Cooper (a cura di), Il planning strategico in pubblicità, FrancoAngeli, Milano, 2000 Un format di creative brief - Quale è il principale problema della marca che dobbiamo affrontare? Un solo problema, please. - Quale è l’opportunità che possiamo sfruttare? Se è una molto forte è meglio concentrarsi su di essa, diversamente tre come massimo e comunque non dei plus generici che si possono riscontrare anche nelle marche concorrenti. - Quale è il target group che intendiamo raggiungere? Chi è? Come si relaziona con la marca? - Quale è l’obiettivo della pubblicità? Un solo obiettivo. - Quale è il messaggio principale che vogliamo venga recepito? Una sola frase, precisa e diretta. E’ il perno del brief: molti creativi si basano quasi esclusivamente su di essa per lo studio della campagna. - Quali sono i supporti che sostengono il messaggio principale? Fondamentali per essere credibili, altrimenti tutto deve essere delegato solo ad una brillante esecuzione creativa. - Quale è la risposta che desideriamo ottenere dal target? “Tra virgolette, proprio come se fosse espressa da un destinatario del messaggio”. - Quale è il tono di voce suggerito? Possibilmente senza sbizzarrirsi troppo. - Quali altre informazioni sono necessarie da considerare? I mezzi, i formati, le implicazioni legali e quanto ci possa impedire uno scivolone. Lo sviluppo dei concept Una fase transitoria tra la discussione del briefing e lo studio delle proposte creative è la preparazione dei concept Il concept è una sorta di ponte tra la strategia e le proposte creative Un concept, espresso con una frase molto breve come se fosse un claim pubblicitario, non è solo un ulteriore stimolo per lo sviluppo creativo, ma contiene in nuce l’idea stessa della campagna. Esempi di concept per Melinda L’ABC DELLA FRUTTA DI QUALITA’ DI CHI SE NE INTENDE NOI SIAMO QUELLO CHE MANGIATE GOLOSA PER ECCELLENZA DA CONDIVIDERE CON CHI AMI FACCIAMO BENE ’ IL NOSTRO LAVORO" Esempi di concept per Melinda LA MELA PROTETTA LA MELA GENEROSA ’ Esempi di concept per Melinda L’ABC DELLA FRUTTA DI QUALITA’ Se in principio era la mela, e la mela è il primo frutto che venga alla mente, così Melinda è il principio stesso della qualità della frutta. Un positioning che può costituire le basi per le future brand extension in altre tipologie di frutta. Esempi di concept per Melinda GOLOSA PER ECCELLENZA La mela è un frutto semplice e, proprio per la sua semplicità, può essere considerato un po’ ovvio, quasi banale. Puoi trovarlo in ogni stagione, e questo gli toglie il fascino che hanno, ad esempio, molti prodotti estivi. Come distinguere Melinda da questo stereotipo? Puntando sull’eccellenza del suo sapore. Esempi di concept per Melinda NOI SIAMO QUELLO CHE MANGIATE I valori del mondo da cui proviene: il Trentino, la Val di Non, il Consorzio Melinda, la naturalità, la selezione. Niente contraffazioni artificiali. Dietro ogni mela Melinda c’è un mondo di amore per le cose buone e naturali. Un mondo che potete portare quotidianamente a tavola Esempi di concept per Melinda FACCIAMO BENE IL NOSTRO LAVORO La perfezione come mission. Questo è l’obiettivo dei 5.000 consorziati Melinda. Una cura quasi “maniacale” nella produzione e nella raccolta. Siamo l’unica mela Dop italiana. Un risultato importante per il nostro impegno. Ma non ci basta. Ci impegneremo ancora di più. Esempi di concept per Melinda MELINDA, LA MELA PROTETTA Melinda è l’unica marca di mele Dop esistente in Italia. È una sorta di patrimonio nazionale, proprio come un’opera d’arte o un’oasi naturale, protetta e da salvaguardare. Un modo per proteggere noi stessi. Esempi di concept per Melinda DA CONDIVIDERE CON CHI AMI Quando si vuole bene ad una persona che per noi è davvero speciale, per lei si sceglie il meglio. E con lei si dividono i momenti più belli e le cose che più ci piacciono. Come una Melinda. Esempi di concept per Melinda LA MELA GENEROSA Melinda non sa accontentarsi di essere una semplice mela. Melinda è un mondo a sé, viene da un’oasi felice ed è prodotta e selezionata con rigore e con amore. Melinda sa darti di più. Applicazione creativa del concept ”La mela protetta” Applicazione creativa del concept ”La mela generosa” Esempio di concept per WWF L’uomo è parte del regno animale. Se spariscono gli animali, la stessa sorte toccherà anche all’uomo. ." Applicazione di concept per WWF ." Esempio di concept per WWF Il pianeta è a rischio e occorre agire subito o sarà troppo tardi. Esempio di concept per WWF Esempio di concept per Regione Calabria La Calabria e la sua gente ti accolgono con tutta la loro passione. https://www.youtube.com/watch?v=fLC1Cdk1p9M Esempio di concept per Regione Calabria La Calabria ti offre così tanto da metterti nell’imbarazzo di cosa scegliere. https://www.youtube.com/watch?v=Y8fwf6RFWK8 https://www.youtube.com/watch?v=I3K0siSdpFQ