Come si fa la gomma naturale La gomma naturale nasce dal lattice dell’Hevea brasiliensis, comunemente chiamato Albero della Gomma. La pianta è originaria dell’Amazzonia brasiliana, ma si è diffusa in tutto il Sud-Est asiatico, dove cresce bene grazie all’analogo clima caldo e piovoso equatoriale. Si calcola che più del 40 per cento della gomma in uso nel mondo viene dagli alberi, il rimanente è di origine sintetica. Rispetto alla gomma naturale, quella sintetica ha costi di produzione minori, ma è più debole, meno flessibile e meno resistente alle vibrazioni. Foglie gomma Lavorazione. dell’albero Dall’Albero della della Gomma viene raccolto il lattice, dopo apposita incisione, facendolo gocciolare nei secchi; questa operazione viene fatta di notte, prima dell’alba, perché la resa è maggiore. La sostanza appiccicosa viene poi fatta solidificare in blocchi con l’acido formico, poi pressati in fogli, quindi trasportati nelle fabbriche dove, dopo un opportuno processo di vulcanizzazione, vengono lavorati per ricavarne guarnizioni meccaniche, cinghie, materiali isolanti e, soprattutto, copertoni. Si calcola che quasi tre quarti della gomma raccolta nel mondo vengano utilizzati per produrre pneumatici per auto, camion e aerei. In genere, per fabbricare un pneumatico è necessario il lattice di quattro alberi raccolto per un mese. Raccolta del lattice dall’albero della gomma L’uso della gomma è indispensabile per il funzionamento di qualsiasi congegno meccanico; in assenza di guarnizioni, o parti in gomma, qualsiasi macchina non potrebbe funzionare o si romperebbe subito. L’Albero della Gomma è una pianta esigente: se il terreno è troppo sabbioso non cresce, se il clima è freddo o ha precipitazioni troppo stagionali non cresce, se gli alberi sono piantati troppo vicini diventano vulnerabili ad un fungo – il Microcyclus ulei – molto vorace e muoiono. La produzione di gomma naturale nel mondo. La produzione è oggi così ripartita: 92 per cento viene dall’Asia, il 5 per cento dall’Africa ed il 3 per cento dall’America meridionale; la produzione brasiliana, terra d’origine dell’albero della gomma, risente ancora oggi della presenza del fungo parassita. Piantagione alberi della in Thailandia di gomma La grande domanda di gomma naturale ha portato ricchezza nelle regioni del Sud-Est asiatico, ma ha anche trasformato uno degli ecosistemi più variati del mondo in una vulnerabile monocoltura. In Cina, Laos, Thailandia, Cambogia e Myanmar, i contadini hanno tagliato o bruciato le foreste per piantare filari di H. Brasiliensis. C’è, inoltre, il problema del grande consumo di acqua che necessitano per produrre il lattice e che, in alcune regioni, ha molto ridotto i livelli di pozzi e fiumi montani. Sono auspicabili interventi di riequilibrio dell’ecosistema che non significa impedire ai contadini di coltivare l’albero della gomma, ma di farlo senza distruggere intere foreste, alternando aree a foresta con aree a monocoltura. La crescente domanda di gomma naturale potrà poi essere coperta da coltivazioni su vasta scala in tutta l’Asia, grazie alle nuove varietà sviluppate per resistere a climi freddi. Cinzia Malaguti Fonte: C. C. Mann, Il boom della gomma, su National Geographic vol. 37 nr. 1