Conversione Elettromeccanica A.A. 2002/2003 Esercizio 1. CALCOLO DEI PARAMETRI DEL CIRCUITO EQUIVALENTE DI UN TRASFORMATORE MONOFASE E DEL SUO RENDIMENTO MASSIMO Si consideri un trasformatore monofase di cui sono noti i seguenti dati: − potenza apparente nominale An = 20 kVA − tensione primaria nominale V1n = 8 kV − tensione secondaria nominale V2n = 240 V − fattore di potenza del carico cosϕcarico = 1 Risultati della prova a vuoto: − tensione di prova = tensione nominale V1n − corrente a vuoto I0 = 214 mA − potenza attiva assorbita a vuoto P0 = 240 W Risultati della prova in corto circuito: − tensione di corto circuito V1cc = 489 V − corrente assorbita = corrente nominale I1n − potenza attiva assorbita in corto circuito Pcc = 400 W Si determinino: a) le correnti nominali primaria e secondaria I1n e I2n; b) le componenti attiva I0a e reattiva I0r della corrente a vuoto; c) i parametri resistivi e induttivi R0, X0, R1cc, X1cc del circuito equivalente semplificato riferito all’avvolgimento primario illustrato in figura; d) il fattore di potenza a vuoto cosϕ0 e in corto circuito cosϕcc; e) il fattore di carico xηmax per il quale il rendimento risulta massimo e il valore di tale rendimento η max , essendo il trasformatore connesso ad un carico con cosϕcarico = 1 e trascurando la variazione della tensione secondaria rispetto a quella nominale. Esercizio 1 sui trasformatori Pag. 1 di 5 Conversione Elettromeccanica A.A. 2002/2003 Soluzione dell’Esercizio 1 a) I1n = A n 20000 = = 2,5 A V1n 8000 I 2n = A n 20000 = = 83,33 A V2n 240 b) In un trasformatore la corrente a vuoto I0 (che è circa uguale alla corrente magnetizzante a carico) può essere scomposta in due componenti: • una componente I0r (componente magnetizzante, o reattiva, legata a X 0 ) in fase col flusso magnetico totale Φ 0 , a cui è legata la potenza reattiva necessaria per magnetizzare il nucleo e quindi generare il flusso; • una componente I0a (componente attiva, legata a R0) in quadratura con il flusso, cioè in fase con la f.e.m. indotta e1 , a cui è legata la potenza attiva che compensa le perdite nel ferro del nucleo. Vettorialmente, la corrente a vuoto I0 è quindi data da: I0 = I0a + I0r 2 2 Il suo modulo risulta uguale a: I0 = I0a + I0r Il modulo della componente attiva I0a si calcola a partire dall’espressione della potenza attiva assorbita a voto P0 : P0 =V1n I0a ⇒ I0a = P0 240 = = 30 mA V1n 8000 2 ⇒ I0r = I02 − I0a ≅ 212 mA N.B.: ϕ0 è l’angolo tra la corrente I0 e la f.e.m. indotta e1 . Esercizio 1 sui trasformatori Pag. 2 di 5 Conversione Elettromeccanica A.A. 2002/2003 c) Osservando il ramo in derivazione: la resistenza a vuoto R 0 , la reattanza a vuoto X 0 e il modulo dell’impedenza a vuoto Z0 possono essere calcolate con le formule seguenti: R0 = V1n 8000 = ≅ 266, 667 kΩ I0a 0, 03 X0 = V1n 8000 = ≅ 37, 756 kΩ I0r 0, 212 Z0 = V1n 8000 = ≅ 37,383kΩ I0 0, 214 Per calcolare la resistenza a vuoto R 0 è possibile usare anche la seguente formula: R0 = V1n V2 V 2 80002 = 1n = 1n = ≅ 266, 667 kΩ I0a I0a V1n P0 240 L’impedenza a vuoto Z0 può essere anche calcolata come parallelo della resistenza a vuoto R 0 e della reattanza a vuoto jX 0 : Z0 = R 0 ⋅ jX 0 R 0 X 0 ∠90° 10 068 270953∠90° = = ≅ 37 383∠81,94°Ω R 0 + jX 0 269326∠8, 06° R 02 + X 02 ∠ arctan ( X 0 R 0 ) Nella prova di corto circuito i terminali del secondario vengono cortocircuitati mentre quelli del primario vengono alimentati a tensione ridotta V1cc rispetto alla tensione nominale V1n . In queste condizioni, la corrente assorbita dal ramo in derivazione è del tutto trascurabile rispetto alla corrente I1n e la caduta di tensione nel trasformatore può ritenersi interamente localizzata sulla resistenza R1cc e sulla reattanza X1cc . La resistenza di corto circuito riferita a primario R1cc si calcola sapendo che: 2 Pcc =R1cc I1n ⇒ R1cc = Pcc 400 = = 64 Ω 2 I1n 2,52 Il modulo dell’impedenza di corto circuito riferita a primario Z1cc si calcola ipotizzando che in essa scorra la corrente I1n . Esercizio 1 sui trasformatori Pag. 3 di 5 Conversione Elettromeccanica ⇒ Z1cc = A.A. 2002/2003 V1cc 489 = ≅ 195, 6 Ω I1n 2,5 La resistenza R1cc e la reattanza X1cc sono in serie tra loro, perciò: Z1cc = R1cc + jX1cc : 2 2 − R1cc = 184,83 Ω La reattanza X1cc risulta quindi uguale a: X1cc = Z1cc N.B.: ϕcc è l’angolo tra la corrente I1n e la tensione V1cc . d) Il fattore di potenza a vuoto si calcola sapendo che: P0 =V1n I0a = V1n I0 cos ϕ0 ⇒ cos ϕ0 = P0 240 = ≅ 0,140 V1n I0 8000 ⋅ 0, 214 Avendo già calcolato I0a , si poteva anche calcolare cos ϕ0 come: cos ϕ0 = I0a 0,030 = ≅ 0,140 I0 0, 214 Il valore di ϕ0 è quindi uguale a: ϕ0 =arcos ( cos ϕ0 ) = 81,94° . Noto ϕ0 , il calcolo di Z0 poteva essere svolto anche semplicemente ricordando che, nel circuito equivalente considerato, la tensione applicata al ramo in derivazione è V1n : ⇒ V1n = I0 Z0 V1n = V1n ∠90° I0 = I0 ∠ ( 90° − ϕ0 ) = 0, 214∠ ( 90° − 81,94° ) A = 0, 214∠8, 06° A ⇒ Z0 = V1n 8000∠90° = ≅ 37383∠81,94° Ω I0 0, 214∠8, 06° Esercizio 1 sui trasformatori Pag. 4 di 5 Conversione Elettromeccanica A.A. 2002/2003 Il fattore di potenza in corto circuito si calcola sapendo che: Pcc =V1cc I1n cos ϕcc ⇒ cos ϕcc = Pcc 400 = ≅ 0,327 V1cc I1n 489 ⋅ 2,5 Oppure con la formula: X cos ϕcc = cos arctan 1cc ≅ 0,327 R1cc e) Trascurando la variazione della tensione secondaria rispetto a quella nominale nel passaggio da vuoto a carico, il rendimento del trasformatore è massimo quando le perdite a vuoto sono uguali alle perdite a carico: P0 = x η2 max Pcc ⇒ x ηmax = P0 240 = ≅ 0, 775 = 77,5% Pcc 400 Una volta calcolato il valore di x ηmax , si può calcolare il rendimento massimo o inserendo il valore x ηmax nell’espressione generale del rendimento: ηmax = x ηmax Pn x ηmax Pn + P0 + x η2 max Pcc ricordando che: Pn = A n cos ϕcarico = 20 ⋅1 = 20 kW oppure utilizzando la formula che fornisce direttamente il rendimento massimo: ηmax = 1 1 1 = = ≅ 0,9699 ≅ 97% 2 P0 Pcc 2 P0 Pcc 2 240 ⋅ 400 1+ 1+ 1+ 20000 ⋅1 Pn A n cos ϕcarico Esercizio 1 sui trasformatori Pag. 5 di 5