ESERCIZI SVOLTI — Esame del 10/06/2013 — Esercizio 1 (tema 4, es. 2) Si consideri seguente il sistema di equazioni lineari dipendente da un parametro λ ∈ R: = 3 λx1 + 6x2 2x1 − 8x2 + 2x3 = 0 6x2 + λx3 = −3 a) Dire per quali valori di λ il sistema ammette un’unica soluzione. b) Dire per quali valori di λ il sistema ammette infinite soluzioni. c) Dire per quali valori di λ la terna (1, 0, −1) è soluzione del sistema. Scelto un valore di λ a piacere fra quelli al punto b): d) Determinare la soluzione generale del sistema. e) Dire se la terna (2, 1, 2) è soluzione del sistema (motivando la risposta). Soluzione a) Scriviamo la matrice completa (A|B) del sistema, iniziando dalla seconda equazione, e riduciamola per righe: 2 −8 (A|B) = λ 0 1 → λ 2 0 1 −4 1 0 R1 → 21 R1 R3 →R3 −λR1 3 −−−−−→ λ 6 0 3 −−−−−−−→ 6 λ −3 0 6 λ −3 1 −4 1 0 −4 1 0 R3 →R3 +R2 6 0 3 6 0 3 −−−−−−−→ λ 6 0 −λ 4λ + 6 0 −3 0 4(λ + 3) 0 0 = (A0 |B 0 ) Se λ ∈ / {0, −3} la matrice dei coefficienti ha rango 3 ed il sistema ammette quindi un’unica soluzione (ρ(A) = numero delle incognite). Metodo alternativo: per il teorema di Cramer, il sistema ammette un’unica soluzione se e solo se |A| = 6 0. Con lo sviluppo di Laplace rispetto alla terza colonna: λ 6 2 −8 + λ |A| = 2 λ 6 = 12λ + λ(12 + 8λ) = 8λ(λ + 3) 0 6 Il determinante è diverso da zero se λ ∈ / {0, −3}. b) Se λ ∈ {0, −3} il sistema o è incompatibile oppure ammette infinite soluzioni. Guardando la matrice (A0 |B 0 ) in alto, si vede che se λ = −3 sia A0 che (A0 |B 0 ) sono ridotte per righe ed hanno due righe non nulle. Quindi ρ(A0 ) = ρ(A0 |B 0 ) = 2 ed il sistema ammette infinite soluzioni (teorema di Rouché-Capelli). Se λ = 0, la matrice A0 non è ridotta per 2 righe. Riducendola si ottiene: 1 −4 1 −4 1 0 6 0 0 12 0 R3 →R3 −2R2 3 −−−−−−−→ 0 0 0 (A0 |B 0 ) = 0 1 0 6 0 3 0 0 −6 Dall’ultima equazione si vede che il sistema è incompatibile (ρ(A) = 2 6= ρ(A|B) = 3). c) La terna (1, 0, −1) è soluzione del sistema se sostituendo x1 = 1, x2 = 0 e x3 = −1 le equazioni si riducono ad identità fra numeri reali. Effettuando la sostituzione si trova: λ= 3 2−2= 0 −λ = −3 Quindi (1, 0, −1) è soluzione se e solo se λ = 3. d) L’unico valore di λ per cui il sistema ammette infinite soluzioni è λ = −3. Scegliamo quindi λ = −3 e determiniamo la soluzione generale. Il sistema diventa ( −3x1 + 6x2 = 3 6x2 − 3x3 = −3 (siccome ρ(A|B) = 2, possiamo scartare una soluzione, in questo caso la seconda) Scegliamo x2 come parametro libero (poniamo x2 = t). La soluzione generale è l’insieme delle terne (x1 , x2 , x3 ) = (2t − 1, t, 2t + 1) al variare di t ∈ R. e) Di nuovo, scegliamo λ = −3 e verifichiamo se la terna (2, 1, 2) è soluzione del sistema. Sostituendola nella prima equazione si trova −3 · 2 + 6 · 1 + 0 · 2 = 0 6= 3. La prima equazione non è soddisfatta, e quindi (2, 1, 2) non è una soluzione. Esercizio 2 (tema 10, es. 1) Sia A la matrice: 0 0 A= 0 −1 1 2 4 0 3 a) Determinare gli autovalori di A e le relative molteplicità (algebrica e geometrica). b) Dire se la matrice è diagonalizzabile e/o invertibile. c) Determinare un autovettore di A a piacere. d) Scrivere, se esiste, una base di R3 contenente l’autovettore trovato al punto c). Soluzione X 3 a) Con lo sviluppo di Laplace rispetto alla seconda riga si trova il polinomio caratteristico: −λ 0 4 |A − λI3 | = 0 −1 − λ 0 1 2 3−λ −λ 4 = −(λ + 1) = −(λ + 1)(λ2 − 3λ − 4) 1 3−λ Il polinomio caratteristico si annulla se λ = −1 oppure se λ = √ 3± 9+16 2 ( = 4 −1 . Gli autovalori sono quindi λ1 = 4 con molteplicità algebrica e geometrica pari ad 1, e λ2 = −1 con molteplicità algebrica mλ2 = 2 e molteplicità geometrica gλ2 = 3−ρ(A−λ2 I3 ) da determinare. Riordinando le righe si ottiene: 1 0 4 1 2 2 R1 →R3 −−−−→ 0 A − λ2 I3 = 0 0 0 1 2 2 1 0 0 4 0 Quindi ρ(A − λ2 I3 ) = 2 e gλ2 = 1 6= mλ2 . b) Siccome gλ2 6= mλ2 , la matrice A non è diagonalizzabile. La matrice A è invertibile se e solo se |A| = 6 0. Il determinante è il polinomio caratteristico calcolato per λ = 0, in questo caso |A| = 4 e la matrice è invertibile. c) Troviamo ad esempio un autovettore associato all’autovalore λ1 = 4. Le componenti di tale vettore v = (x1 , x2 , x3 ) devono risolvere il sistema omogeneo di matrice dei coefficienti A − λ1 I3 = −4 0 4 0 2 −1 0 −5 1 Una equazione è superflua e può essere eliminata, ad esempio la terza. Le due rimanenti sono: ( −4x1 + 4x3 = 0 −5x2 = 0 Cioè x1 = x3 arbitrario e x2 = 0. Scegliendo x1 = 0 si trova un autovettore v = (1, 0, 1) d) Una base di R3 contenente v si trova con il metodo del completamente ad una base. Detti e 1 = (1, 0, 0), e 2 = (0, 1, 0) ed e 3 = (0, 0, 1) i vettori della base canonica, l’insieme {v, e 1 , e 2 , e 3 } è un insieme di generatori. Applichiamo a questo insieme il metodo degli scarti successivi: evidentemente e 3 = v − e 1 è combinazione lineare degli altri vettori e può essere scartato. I tre vettori rimanenti formano la base cercata: B = (v, e 1 , e 2 ). X 4 Esercizio 3 (tema 3, es. 1) Sia A la matrice: 3 A= 0 5 1 −5 0 3 −3 2 a) Determinare gli autovalori di A e le relative molteplicità (algebrica e geometrica). b) Dire se la matrice è diagonalizzabile e/o invertibile. c) Determinare un autovettore di A a piacere. d) Scrivere, se esiste, una base di R3 contenente l’autovettore trovato al punto c). Soluzione a) Con lo sviluppo di Laplace rispetto alla seconda riga si trova il polinomio caratteristico: 3−λ 1 −5 3−λ −5 = (2 − λ)(λ2 + 16) |A − λI3 | = 0 2−λ 0 = (2 − λ) 5 −3 − λ 5 3 −3 − λ Gli autovalori sono le radici reali del polinomio caratteristico. λ2 + 16 non ha radici reali. L’unico autovalore in questo caso è λ1 = 2 con molteplicità algebrica e geometrica entrambe uguali ad 1. b) Condizione necessaria affinchè A sia diagonalizzabile in campo reale è che tutte le radici del polinomio caratteristico siano reali. Siccome in questo caso sono una reale e due complesse coniugate, A non è diagonalizzabile. c) Troviamo un autovettore associato all’autovalore λ1 = 2. Le componenti di tale vettore v = (x1 , x2 , x3 ) devono risolvere il 1 A − λ1 I3 = 0 5 Il sistema sistema omogeneo di matrice dei coefficienti 1 −5 1 1 −5 R3 →R3 −R1 0 0 − − − − − − − → 0 0 0 3 −5 4 2 0 ( x1 + x2 − 5x3 = 0 4x1 + 2x2 = 0 Scegliendo x3 come parametro libero (ponendo x3 = t), si trova la soluzione generale (−5t, 10t, t). Un autovettore si ottiene scegliendo ad esempio t = 1, ed è dato dal vettore: v = (−5, 10, 1) d) Una base di R3 contenente v si trova con il metodo del completamente ad una base. Detti e 1 = (1, 0, 0), e 2 = (0, 1, 0) ed e 3 = (0, 0, 1) i vettori della base canonica, l’insieme {v, e 1 , e 2 , e 3 } è un insieme di generatori. Applichiamo a questo insieme il metodo degli scarti successivi: siccome e 3 = v + 5e 1 − 10e 2 è combinazione lineare degli altri vettori, può essere scartato. I tre vettori rimanenti formano la base cercata: B = (v, e 1 , e 2 ). X