16/06/2014 Indicatori scheletrici di stress nutrizionale e di malattia I principali fattori fisiologici che influenzano la crescita possono essere distinti in: - fattori endogeni: genetici ed ormonali; - fattori esogeni: ambientali, nutrizionali, affettivi e socio-economici Simona Minozzi Div isione di Paleopatologia, Storia della Medicina e Bioetica Univ ersità di Pisa Possono essere evidenziati attraverso l’analisi metrica: • Statura • Dimorfismo sessuale • Indici degli arti Manifestano un sommarsi di diversi tipi di stress per periodi prolungati 1 2 L’accrescimento non è un processo regolare e la velocità di crescita varia in maniera significativa durante le varie fasi della vita del bambino. La statura è un carattere geneticamente ereditato Durante la prima infanzia (da 1-6 anni) la velocità di crescita è mediamente di 18-20 cm/anno, Fattori esterni ed ambientali possono modificarne l’espressione soprattutto nel periodo dell’accrescimento: dal 6°anno fino alla pubertà, la velocità di crescita è di circa 5 cm/anno, mentre durante l’adolescenza è di 10-12 cm/anno •alimentazione, •clima, •stile di vita •attività fisica Dopo la pubertà, intorno ai 18 anni per la donna e i 20 per l'uomo, si raggiungono i valori definitivi. Fra i caratteri metrici è uno dei più variabili (da 150 a 200 cm, Pigmei <150 cm) 3 Esempio: un bambino con statura corrispondente al 75 percentile ha il 75% dei coetanei con statura inferiore e il 25% con statura superiore. 4 1 16/06/2014 164 174 Statura media in necropoli di età imperiale Statura media in Italia: 175 MASCHI FEMMINE 170 Differenze di statura tra i due sessi: popolazioni attuali media 10/11 cm 165 160 155 Calcolo del range bersaglio: intervallo nel quale è molto probabile che si collochi la statura adulta di un soggetto in relazione all'altezza dei genitori (probabilità del 95%) 150 145 > Della differenza staturale tra i due sessi, alcune possibili interpretazioni: Se le donne sono + basse: diverso accesso alle risorse, scarso o minore nelle donne Se gli uomini sono più alti: eccessiva attenzione per i bambini maschi, normale nelle donne Maschi: (statura padre + statura madre + 13)/2; +- 10 Femmine: (statura padre + statura madre - 13)/2. +- 8,5 6 8 SECULAR TREND (andamento secolare o variazione secolare) DELLA STATURA Incremento della statura media valutabile in circa 1,5 cm ogni 10 anni (15 cm in un secolo), corrispondenti a 3,7 cm circa per ogni generazione. Questo significa che i figli dovrebbero essere in media 3,7 cm più alti dei loro genitori. Fattori familiari: numerosità e composizione del nucleo familiare (nutrizione e cure familiari) 9 10 2 16/06/2014 11 14 15 16 3 16/06/2014 17 Cattive condizioni igieniche ed alimentari 18 Malattie che causano un ritardo o arresto della crescita Una bassa statura patologica generalmente risulta inferiore al 1° percentile Malnutrizione A livello mondiale rappresenta una tra le cause più frequenti di scarsa crescita staturale. In questo caso al ritardo staturale si associa anche un più evidente deficit ponderale. L’ipostaturismo è conseguenza della ridotta sintesi di IGF-1 (somatomedina, ormone prodotto dal fegato) tipica delle malnutrizioni • malattie cardiache e polmonari gravi che inducono ipo-ossigenazione (ipossia) • Talassemia – ipossia • insufficienza renale cronica • il morbo di Crohn - malassorbimento e ipoalimentazione cronica • celiachia - enteropatia autoimmune frequenti episodi di infiammazione tonsillare • ripetute infezioni batteriche • anche malattie nervose o stress psicologico possono rallentare la crescita: bambini oggetto di abuso fisico o psicologico o di deprivazione affettiva • Malattie metaboliche – avitaminosi D • malattie endocrine • malattie congenite Malattie croniche sistemiche La crescita staturo-ponderale rappresenta un indice molto sensibile dello stato di salute e di nutrizione del bambino. Quindi tutte le malattie gravi che insorgono durante l’infanzia possono influenzare negativamente l’accrescimento staturale del bambino. Ritardo di crescita intrauterino E’ una condizione di bassa statura che riguarda il 20% dei bambini con peso e/o lunghezza alla nascita bassi per l’età gestazioneale. 19 20 4 16/06/2014 MALATTIE ENDOCRINE MALATTIE CONGENITE Gli ormoni giocano un ruolo fondamentale sulla crescita pertanto la carenza di determinati ormoni o l’eccessiva produzione si ripercuote negativamente sulla statura del bambino. Le sindromi o malattie che causano una bassa statura, spesso associata a malformazioni e dismorfismi che interessano varie parti del corpo, sono centinaia, tuttavia molte sono rare e alcune rarissime Gli ormoni più importanti per una corretta crescita sono la tiroxina, l’ormone della crescita e gli ormoni sessuali. Anomalie cromosomiche Tutte le alterazioni di cromosomi direttamente o indirettamente coinvolti nell’accrescimento posso essere causa di bassa statura o di ridotta crescita. Fra queste ricordiamo: Sindrome di Turner: 45 (assenza di un cromosoma X0). Colpisce solo il sesso femminile Sindrome di Dow n: Trisomia 21. La bassa statura è costante e si associa anche ad altre alterazioni endocrine. Sindrome di Prader-Willi: Disomia uniparentale paterna del cromosoma 15. Sindrome di Williams: Microdelezione del braccio corto del cromosoma 7. malattie endocrine che rallentano o acellerano la crescita: Deficit di ormone della crescita: somatotropo (STH) o growth hotmone (GH) prodotto dall’ipofisi: nanismo ipofisiario - riduzione proporzionata del corpo – attualmente colpisce 1:4000 Ipotiroidismo con scarsa produzione di tiroxina causa riduzione della velocità di crescita - riduzione proporzionata del corpo Ipogonadismo - ormoni sessuali (androgeni ed estrogeni) sono coinvolti sia nella crescita corporea che nella maturazione ossea. Diabete eccesso di cortisolo, ormone prodotto dai surreni (sindrome di Cushing, patologia rara) 21 22 Displasie scheletriche Molte di queste malattie sono trasmesse geneticamente come carattere autosomico dominante e quindi presente frequentemente anche nei familiari. I vari segmenti scheletrici presentano proporzioni non armoniche. Acondroplasia èla forma più diffusa di displasie scheletriche che si caratterizza per brevità degli arti, megalocrania, bozze frontali pronunciate e tronco normale 23 L'inumato, privo di corredo e deposto in posizione fetale, giaceva in una piccola fossa scavata nel tufo, priva di copertura e con la parte alta del corpo contenuta in un grosso frammento di anfora, posta a protezione del cranio e del torace, dei quali sono stati rinvenuti solo pochi frammenti. 5 16/06/2014 Tutte le ossa lunghe conservate risultano essere notevolmente più corte del normale. Gli arti superiori sono abbastanza robusti con deformazione delle inserzioni muscolari e di conseguenza della morfologia delle diafisi Alcune epifisi sono alterate e si osserva un allargamento dell’area metafisiaria dell’ulna. Soprattutto l’articolazione del gomito presenta modificazioni. i distretti diagnostici sono incompleti completa fusione delle epifisi con le diafisi, scarsa usura dentaria presenza di un terzo molare in eruzione E’ però necessario tenere presente che la patologia potrebbe avere influenzato le normali condizioni di crescita, soprattutto nello sviluppo dei denti che, ad esempio negli acondroplasici, può essere ritardata Ricostruzione dello scheletro La statura media (Sjovold (1990) del soggetto patologico è di 134 cm, inferiore di 22 cm rispetto alla media delle donne (156 cm) del resto della necropoli e ben 34 cm rispetto agli uomini (168). Nel caso esaminato, alcuni aspetti indirizzano la diagnosi verso il nanismo acondroplasico: L’acondroplasia è una malattia congenita caratterizzata da accorciamento degli arti e tronco quasi normale. Attualmente colpisce 1 persona su 10.000, lasciando un’aspettativa di vita quasi normale, senza alterare le capacità intellettive Il nanismo acondroplasico è la forma più comune di nanismo ed è anche quella maggiormente rappresentata nell’arte, dall’antico Egitto al Rinascimento. l’accorciamento delle ossa lunghe senza curvatura delle diafisi, la discreta robustezza degli arti superiori, l’allargamento dell’area metafisiaria senza particolari modificazioni nelle epifisi, l’alterazione dell’articolazione del gomito e l’osteoartrosi dell’acetabolo. La presenza ed il ruolo dei nani nella Roma imperiale è ben documentata nella letteratura e nell’iconografia poiché i nani erano particolarmente apprezzati tra i membri dell’alta società. Le alterazioni minime che colpiscono gli arti inferiori, limitate essenzialmente alla riduzione di lunghezza, indicano una manifestazione non grave della malattia. Atleta acondroplasico. Flacone do Bronzo. Leida, Rijksmuseum Van Oudheden. L‘interesse per i nani è testimoniata anche da alcuni reperti, come la marionetta a forma di nano rinvenuto nella tomba di un bambino ad Osteria del Curato (I-II secolo d.C.). 6 16/06/2014 Individuo affetto da gigantismo proveniente da Necropoli romana di Torre Serpentana (Fidene) di Età Imperiale Si tratta di un giovane ragazzo tra i 17 ed i 20 anni affetto da gigantismo ipofisiario la statura è stata stimata attorno ai 204 cm Lo sfenoide non si è conservato, ma un frammento della fossa ipofisiaria della sella turcica, è fuso con l’occipitale. La fossa ipofisaria, anche se osservabile solo parzialmente, appare allargata e depressa. 29 La statura (Trotter e Glaser 1958). varia da 200 cm per la tibia a 206 cm per il femore. T.30 ha una statura veramente alta, ma proporzionata. Alcune ossa lunghe e i corpi vertebrali non hanno ancora raggiunto la completa fusione epifisiaria, pertanto questo individuo avrebbe potuto crescere ancora se fosse vissuto più a lungo. La statura media maschile nella Roma imperiale era di 168 cm e la differenza con quella di T.30 è di ben 35 cm Le anomalie scheletriche osservate sono compatibili con il gigantismo ipofisiario. Il Gigantismo ipofisiario è la causa più comune di gigantismo, dovuto ad una disfunzione dell’ipofisi che causa una sovrapproduzione dell’ormone della crescita (GH) durante l’infanzia. Ciò stimola le cartilagini di accrescimento ritardando l’unione epifisiaria ed incrementando così la lunghezza delle ossa. Il gigantismo ipofisiario è spesso dovuto ad un adenoma dell’ipofisi. Il gigantismo è attualmente una malattia molto rara (l’incidenza annuale moderna è di 3/1.000.000) ed esistono solo rari casi documentati in resti antichi 7 16/06/2014 Iperostosi Porotica Condizione comune nel record archeologico Considerata come indicatore di scarse condizioni igienico-sanitarie, di alimentazione povera di nutrienti essenziali e di malattie infettive Iperostosi porotica = indicatore di stress nutrizionale e/o di malattia Indicatore del carico patogeno ambientale 36 Teca cranica: aumento di spessore della diploe (iperostosi) e porosità sul tavolato esterno (porosi) Malattie che possono provocare lesioni simili: Anemie Infezioni croniche dello scalpo (pediculosi) Emorragie della lamina esterna (ematoma ectocranico) Alcuni tumori (emangioma, meningioma) Scorbuto (carenza di VitC) Rachitismo (carenza di VitD) 37 38 8 16/06/2014 < ossigeno ai tessuti (ipossia) Cribra orbitalia Cribra cranii Proliferazione di cellule eritropoietiche (ossa spugnose e midollo osseo) Meccanismo di compensazione 39 40 Anemia ANEMIA EMOLITICA Prematura distruzione dei globuli rossi CONGENITA ACQUISITA Fattori esterni: Talassemia Anemia falciforme Tossine, disturbi cardiaci, Ecc. alcuni tumori ANEMIA MEGALOBLASTICA CARENZA ALIMENTARE MALASSORBIMENTO VITAMINICO (B12 o cobalamina, B9 o acido folico) Anomalie della membrana del GR Non è una malattia specifica, ma il sintomo di uno stato patologico che causa una carenza di globuli rossi o di emoglobina. 41 42 9 16/06/2014 le persone portatrici sane di talassemia sono più resistenti al plasmodio e quindi favorite nelle zone mediterranee. 45 Si assiste ad una considerevole diminuzione nella prevalenza delle due lesioni nel tempo, con una inversione di tendenza nell’alto Medioevo, in accordo con l’ipotesi che lo sviluppo culturale ebbe un impatto positivo sulle condizioni di vita. AAP A Symposium (2009) Reconstructing Health and Disease in Europe: The Early Middle Ages through the Industrial Period 46 10 16/06/2014 Revisione Walker et al. 2009 AJPA L’anemia emolitica e megaloblastica causano la prematura morte dei globuli rossi incrementando l’eritropoiesi compensatoria e causano iperostosi porotica nel cranio e talvolta cribra orbitalia. Questi ultimi sono però più comunemente associati ad emorragie subperiostali dovute a carenze nutrizionali come lo scorbuto Revisione di Walker et al. 2009 AJPA La carenza di Fe non può essere causa di iperostosi l’assenza di Fe inibisce l’eritropoiesi quindi non può esserci iperproduzione di midollo emopoietico e non può esserci ipertrofia ed iperostosi Carenza di Ferro < eritropoiesi Anemia dovuta ad inadeguata produzione di emoglobina Non c’è distruzione di globuli rossi 48 49 Anemia megaloblastica Anemia megaloblastica per perdita di nutrienti o per mancato assorbimento Infestazioni parassitarie Sovraffollamento, Infezioni batteriche scarsa igiene L’anemia megaloblastica è la causa più comune di iperostosi porotica nelle popolazioni americane e la carenza di Vit B12 (cobalamina) e Vit B9 (acido folico) sono le cause più comuni di anemia megaloblastica Anemia di origine nutrizionale < assorbimento < consumo di carne < B12 e B9 (<Fe) ADULTI Anemia megaloblastica + riserve => lento sv iluppo iperostosi BAMBINI NO riserve => immediato sviluppo iperostosi MADRE => latte povero => bambino anemico anche asintomatica di B12 e B9 50 Giardia lambia, Enterobius vermicularis, Ascaridi perdita (gastroenteriti) Taenia sp. < Vit B12 (< Vit A) Attualmente la diarrea è la principal e causa di morte sotto i 5 anni, nei paesi sottosviluppat i. Perdita gruppo VitB , VitC, VitE, Fe, minerali, calorie (diarrea da svezzamento: inadeguat a alimentazion e, contaminazi on i batteriche ) Anemia megaloblastica Iperostosi porotica Ridotto apporto nutrizionale di B12 53 11 16/06/2014 Midollo eritropoietico principalmente in: Bambini e adolescenti: diploe cranio e cavità midollare ossa lunghe Adulti: osso spugnoso vertebre sterno e coste iperostosi attiva Iperostosi guarita Walker et al. 2009 AJPA 54 55 Iperostosi porotica Viene rilevata nel tetto delle orbite (cribra orbitalia) e sulla teca cranica (cibra cranii) seguendo i 4 gradi proposti da Brothwell (1981). 3 - Trabecolare: i fori confluiscono tra loro creando un aspetto ad osso trabecolare (4-5 Hengen; 3 B&U, C Robledo) 1- Porotico: piccoli fori sparsi e isolati (< 1 mm) (1-2 Hengen; 1 B&U, A Robledo) 4 - Trabecolare forte: larghi fori confluenti associati a cambiamenti espansivi e ad osteofitosi (6-7 Hengen; 4 B&U, D Robledo) 2 - Cribrotico: aggregati di fori più larghi ma ancora isolati (circa 1-2 mm) (2-3 Hengen; 2 B&U, B Robledo) 58 60 12 16/06/2014 Iperostosi porotica in un bambino di 3 anni precolombiano (New Mexico , 950-1250 d.C.) 61 63 64 66 13 16/06/2014 l’aumento 67 68 Esostosi auricolare Si presenta come una neoformazione ossea all’interno del canale acustico, la cui eziologia è ancora discussa (Frayer 1988, Manzi et al. 1991). Anche in questo caso viene rilevata secondo due gradi di intensità Indicatori di Stress funzionali Lieve, se occupa meno della metà del canale acustico Forte, occupa più della metà del canale acustico Esostosi manifestate all’interno del meato acustico e collegate a forti sbalzi termici. Fattore di stress: Le evidenze proveniente da popolazioni scheletriche della Roma Imperiale vengono ricondotte alla frequentazione delle terme. (Manzi et al.,1991) 69 70 14