Premio FORUM PA 2017 - Azienda per l`Assistenza Sanitaria n. 3

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Premio FORUM PA 2017: 10x10 = cento progetti per cambiare la PA
Documentazione di progetto della soluzione:
WhatsAAS3
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Descrizione progetto.
WhatsAAS3 è il nuovo canale Whatsapp dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.3
Dal 1° settembre 2016 al numero (+39) 335 83 38 88 5 è attivo il servizio di messaggistica di salute
dell’AAS3.
Viene attivata in via sperimentale esclusivamente la chat testuale che permette la ricezione di messaggi di
testo contenenti anche immagini e piccole clip video.
La sperimentazione avrà durata di 1 anno, al termine del quale il servizio verrà sviluppato a seconda del
gradimento da parte dell’utenza.
Il servizio ha lo scopo di trasmettere via whatsapp informazioni di pubblica utilità per i cittadini ed i pazienti
dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n. 3 “Alto Friuli – Collinare - Medio Friuli”. WhatsAAS3 è il canale
di comunicazione mobile interattivo per rendere più semplice e tempestiva l’informazione. È un canale
totalmente gratuito.
I messaggi sono inviati in modalità broadcast, quindi nessun utente può vedere i contatti altrui.
Il servizio è curato dalla SO Relazioni, Comunicazione e fund raising.
Il canale Whatsapp WhatsAAS3 NON potrà essere utilizzato per inoltrare segnalazioni di qualsiasi tipo, per
questo tipo di comunicazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico all’indirizzo
[email protected] oppure chiamando il numero 0432989406.
N.B. Eventuali chiamate al numero di telefonia mobile indicato o tramite la modalità di chiamata whatsapp
NON verranno prese in carico. Gli utenti che utilizzano il mezzo per fini diversi da quello indicato potranno
essere rimossi o bloccati.
CONTENUTI
Il servizio ha lo scopo di informare la popolazione sui seguenti contenuti:
#VITASANA & CO in collaborazione con i Dipartimenti dell'AAS3: piccoli consigli per stili di vita salutari
#NEWS per avere in tempo reale tutte le notizie rilevanti riguardanti eventi, modifiche organizzative nei
servizi della AAS 3, scioperi e simili
Sono attivati i canali nelle seguenti lingue:
1.
2.
3.
4.
IT - italiano
FUR – friulano
SLO – sloveno
DE – tedesco
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze.
La SO Relazioni, Comunicazione e fund raising si occupa di tutta la comunicazione esterna dell’ AAS3. Il
progetto è condotto da un team composto dalla Dirigente della Struttura (Sociologo, giornalista,
Amministratore del sito aziendale), dal Referente URP (laurea magistrale in Comunicazione integrata per le
organizzazioni e le imprese, giornalista, referente sito internet aziendale), da una collaboratrice a progetto
(laurea in Comunicazione e pubblicità, web e media developer), da una volontaria del Servizio Civile
Nazionale (laurea in Matematica, web developer)
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare;
L’Azienda ha acquisito da parte dei Comuni di 3 dei 4 ambiti distrettuali del proprio territorio la delega per
la gestione delle funzioni socio-assistenziali di primo livello e delle strutture diurne e residenziali per
l'handicap, oltre che dei progetti speciali per l’infanzia e l’adolescenza. Tali funzioni vengono pertanto gestite
raccordandole ed integrandole con le funzioni sanitarie.
E’ stato così costruito un sistema di servizi sociosanitari integrato sotto il profilo istituzionale, gestionale ed
operativo, al fine di garantire ai cittadini del territorio, ed in particolare ai più marginali, socialmente e
territorialmente, le condizioni di base, istituzionali ed organizzative, perché la rete integrata di interventi e
servizi sociali potesse già trovare realizzazione.
D’altra parte, le peculiarità geografiche e socioeconomiche del territorio prevalentemente montano, dove la
frammentazione morfologica, la bassa densità e la dispersione della popolazione, le difficoltà dei collegamenti
anche in relazione alle condizioni climatiche, aggiungono criticità ai bisogni/problemi sociosanitari delle
persone e delle famiglie, hanno imposto ed impongono all’Azienda un’intenzionalità organizzativa forte nel
connettere responsabilità, professionalità, percorsi d’accesso ai servizi ed aggiungono significatività
all’esigenza di rendere la rete dell’offerta di servizi il più aderente possibile alle caratteristiche del territorio
ed alle esigenze dei cittadini anche attraverso un significativo coinvolgimento della comunità locale.
Tutto ciò nella consapevolezza che per prevenire e contrastare il disagio, promuovere salute e benessere, creare
coesione sociale, è molto importante puntare sulla qualità delle relazioni, sulla dimensione relazionale a livello
comunitario, sulla costruzione di legami sociali ricchi di umanità. E’ pertanto strategico l’investimento sulle
alleanze interistituzionali, sul no profit, sul volontariato, sulle famiglie, su tutto ciò che costruisce legame
sociale.
E tutto ciò nella consapevolezza soprattutto che la possibilità di mantenere sano e vivo il tessuto sociale del
territorio pedemontano e montano e di conservare la popolazione residuale dei centri e delle frazioni minori
è strettamente legata anche alla conservazione di un tessuto minimo di attività e servizi per la popolazione
residente.
La funzione di comunicazione sociale è evidentemente fondamentale all’ interno di questo scenario.
Descrizione dei destinatari della misura.
L’ Azienda comprende 68 Comuni, 175.000 abitanti, circa 56.000 nuclei familiari.
Denominazione Azienda
Azienda per l'Assistenza Sanitaria
Comuni
n. 68
Superficie totale Azienda
Kmq 3.104 (circa 2/5 della superficie Fvg)
Abitanti totali Azienda
n. 169.774 (circa 1/7 della popolazione Fvg)
Abitanti Distretto 1 (Tolmezzo)
n. 37.351 (comuni: n. 28)
Abitanti Distretto 2 (Gemona)
n. 33.034 (comuni: n. 15)
Abitanti Distretto 3 (San Daniele)
n. 47.763 (comuni: n. 14)
Abitanti Distretto 4 (Codroipo)
n. 51.626 (comuni: n. 11)
Densità abitativa media
n. 54,7 ab./kmq
Aspetti strutturali del contesto geografico e sociale rilevanti
La diversità territoriale all’interno del contesto dei Comuni dell’ Azienda, diversità tra pianura, pedemontana,
media e alta montagna costituisce un’importante chiave interpretativa per la lettura dei dati demografici,
sociali ed economici, ed anche di quelli sanitari del territorio. Tale lettura consente di evidenziare il bisogno
comunicativo (bisogno che difficilmente si tramuta in domanda, considerata la peculiarità dell’ informazione
/comunicazione sociale e sanitaria, e considerando che il bisogno di tale informazione è per lo più un bisogno
non percepito) e di progettare dei communication planning efficaci. Riproponiamo la ripartizione del territorio
montano in tre fasce, corrispondenti a tre rispettive “graduazioni” dello “svantaggio” socio-economico definita
dalla legislazione regionale (L.R. n.13 dd. 3.7.2000).
La zona “A” corrisponde alla fascia Pedemontana, comprendente i principali centri di piena fondovalle, a
ridosso dei primi contrafforti montuosi e all’imbocco delle vallate Essa viene considerata a “svantaggio
basso”; è dotata di servizi e infrastrutture (scuole, sanità, trasporti, uffici...) ed è sede di attività produttive;
risulta oggetto di immigrazione a partenza dai centri di alta e media montagna e nel recente passato ha goduto
di veri e propri processi di sviluppo. Appartengono a questa fascia 27 Comuni.
La zona “B” corrisponde alla Media Montagna, comprende i centri abitati di fondovalle, situati all’interno
delle vallate e viene considerata a “svantaggio medio”; è un’area mista, che beneficia di alcuni vantaggi (buon
sistema di collegamento stradale, alcuni servizi (scuole….) attività produttive minori (artigianato…), ma che
avverte anche il primo effetto delle diseconomie di altitudine legate a minore popolazione, minori servizi,
maggiori distanze, maggiori costi di trasporto. Questi centri hanno storicamente assunto un ruolo di servizio
nei confronti del Comuni di Alta montagna, ma nel tempo hanno perso terreno a vantaggio dei Comuni di
fondovalle. A questa fascia afferiscono 17 Comuni.
La zona “C” corrisponde all’Alta Montagna, comprende i Comuni posti a maggiore altitudine e a maggiore
distanza dal fondovalle e viene considerata a “svantaggio elevato”. Rappresenta la parte più vulnerabile del
territorio, dove i costi residenziali elevati, la sempre minore dotazione di servizi e di attività produttive, la
bassa numerosità dei centri abitati, la distanza dai centri di fondovalle, unita alla bassa dotazione di servizi
pubblici di trasporto e alla natura montana dei percorsi stradali hanno nei tempi recenti portato al progressivo
spopolamento e talora all’abbandono di intere frazioni e località geografiche. Questa fascia comprende 24
Comuni.
La comunicazione sociale in questo contesto, in particolare nelle zone B e C, deve necessariamente utilizzare
strumenti e metodi diversi rispetto alla zona A, pena la costruzione di un “information gap” , che aggraverebbe
vieppiù le differenze fra le zone, penalizzando i più svantaggiati. Una comunicazione sociale attenta evita
altresì il fenomeno del “Digital Divide”.
4. Descrizione della tecnologia e della metodologia relazionale adottate
Viene utilizzata l’ applicazione di messaggistica Whatsapp ; è stata attivata in via sperimentale esclusivamente
la chat testuale che permette la ricezione di messaggi di testo contenenti anche immagini e piccole clip video.
Vengono proposti link di approfondimento, sia interni che esterni al sito web istituzionale. Al fine di non
disturbare il target, si inoltra di default 1 messaggio alla settimana, con temiattuali e/o legati al periodo (es.
vaccinazione antinfluenzale, partenza screening mammografici etc.); ulteriori invii vengono effettuati in caso
di necessità emergenti (è stato recentemente il caso della pseudo-emergenza meningite, l’ invio di messaggi
esplicativi ha consentito ad AAS3 di ricevere un numero di chiamate nettamente minore rispetto alle aziende
limitrofe). I messaggi vengono inviati in modalità broadcast, quindi nessun utente può vedere i contatti altrui.
Sono state attivate finora 8 liste in lingua italiana, 2 in lingua slovena, 2 in lingua tedesca e 2 in lingua friulana.
Il canale Whatsapp WhatsAAS3 non può essere utilizzato per inoltrare segnalazioni di qualsiasi tipo;
eventuali chiamate al numero di telefonia mobile indicato o tramite la modalità di chiamata whatsapp non
vengono prese in considerazione; gli utenti che utilizzino il mezzo per fini diversi da quello indicato
potranno essere rimossi o bloccati.
Viene utilizzato uno smartphone SAMSUNG GALAXY GRAND NEO PLUS GT I9060I .
5. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari)
lo start up del progetto è stato agevolato dal finanziamento della Provincia di Udine, inteso a promuovere
l’utilizzo della lingua friulana e delle altre lingue minoritarie ammesse a tutela sul territorio. Sono impiegati
18.000 Euro per l’acquisizione a progetto per un anno di collaboratrice esperta in comunicazione, pubblicità
e social media. Le traduzioni nelle lingue minoritarie ammesse a tutela vengono effettuate dagli sportellisti
linguistici, già presenti in Azienda per 1 giorno alla settimana ciascuno grazie a finanziamenti dedicati (statali
e regionali). Il costo annuo complessivo è stimabile quindi (comprensivo di traffico , ammortamento
attrezzature, rimborso volontaria Servizio Civile etc.) attorno ai 35.000 Euro (non comprensivo dei costi del
personale già strutturato ed operante presso la SO di riferimento). Suddividendo il costo per il numero di
cittadini/utenti potenziali fruitori (considerando tali 2 persone su tre) quindi 35.000/120.00, il costo pro
cittadino/anno risulta essere di 0,29 Euro/anno, a fronte di un numero minimo di 52 messaggi inviati. L’
economicità del medium risulta evidente, confrontato a qualsiasi altro mezzo (cartaceo, telefono,
affissioni….)
6. Tempi di progetto
Il primo invio è stato effettuato nel settembre 2016; a partire da luglio 2017 sarà on line il questionario di
gradimento degli utenti; a fine agosto si trarranno le conclusioni e si presenterà alla Direzione il report
conclusivo, per la decisione sulla prosecuzione e l’ eventuale implementazione del servizio, in particolare nelle
lingue inglese e spagnola (già richieste dagli utenti).
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