Torinosette - Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte

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30 MUSICA CLASSICA
LA STAMPA
9 MARZO 2012
P MARTEDI’ 13 IN CONSERVATORIO CON PROVA GENERALE APERTA AL PUBBLICO DOMENICA 11
TO.7
P AL PICCOLO REGIO DOMENICA MATTINA
La chiamano iPod Experience
l’ultima provocazione dell’Oft
Una playlist da hit parade
che passa con disinvoltura
da Grieg a Fauré,
da Brahms a Stravinskij
Una ne fanno e cento ne pensano. All’Orchestra Filarmonica di Torino non mancano
né inventiva né fantasia: così il direttore artistico Nicola Campogrande ed il presidente Michele Mo si distinguono per elaborare ad ogni
stagione cartelloni piacevoli
e sovente innovativi. Si veda
questo «iPod Experience»,
che è il titolo del concerto in
programma nel Conservatorio martedì 13 marzo alle 21,
con la solita prova generale
aperta domenica 11 alle 17 a
prezzo ridotto. Ci si domanda giustamente «che ci azzecca» quella moderna piccola diavoleria di «lettore
Mp3» che, molti, giovani soprattutto, maneggiano con
disinvoltura.
Ecco la spiegazione. Attraverso «iPod» si afferma sempre più quella che è definita
«compilation» o «playlist»,
ossia una sequenza di pagine
musicali anche non legate da
un filo logico, ma assemblate
una dietro l’altra per essere
semplicemente ascoltate,
punto e basta. Come è facile
immaginare, si tratta di brani brevi ma numerosi, per garantire il piacere e al contem-
Philipp von Steinaecker per la prima volta a Torino sul podio dell’Oft
po allontanare la noia: del resto gli organizzatori stessi non
si affidano a perifrasi definendo la loro scelta «una playlist
all’insegna della goduria».
L’Orchestra Filarmonica sarà guidata dal giovane Philipp
von Steinaecker, apprezzato
direttore dei Solisti della Mahler Chamber Orchestra. Tedesco di nascita e altoatesino di
residenza, Philipp è stato assistente di Simon Rattle, Vladimir Jurowski, Roger Norrington, Lorin Maazel, John Eliot
Gardiner, Daniel Harding, ma
l’attività direttoriale non lo ha
distolto del tutto dalla prima
P IL 12 SULLO SCHERMO DEL BARETTI
Gianluigi Gelmetti, direttore
Alessando Corbelli
Spumeggiante signor Bruschino
fuoco d’artificio di lazzi e battute
GIORGIO GUALERZI
Ventidue melodrammi sul
grande schermo: la stagione
di «B.O.H.! Baretti Opera
House» prosegue al Cine-Teatro Baretti (www.cineteatrobaretti.it) di via Baretti 4 (lunedì 12 marzo, ore 15,30, biglietto intero 4 euro) con «Il
signor Bruschino», presentato da Corrado Rollin.
Ultima delle cinque farse
musicate da Rossini per il Teatro San Moisè di Venezia
fra il 1810 e il 1813, «Il signor
Bruschino» conobbe una sola rappresentazione di scarso successo, il 27 gennaio
1813. Poi, dopo un paio di sporadiche riprese a Lugo
(1820) e alla Canobbiana di
Milano (1844), l'’perina emigrò al Théâtre des Bouffes
Parisiens, dove fu messa in
scena come «Bruschino»,
con un libretto in francese e
le musiche rossiniane adattate da Offenbach.
L’atto unico è un fuoco d’artificio di lazzi e battute, un viluppo di equivoci e sorprese cadenzato dal goffo intercalare
del protagonista («Uff! Che caldo»), con pochissime arie individuali ma molti duetti e spumeggianti pezzi d’insieme.
L’elemento più caratteristico e
di maggior interesse musicale
è costituito dalla celebre sinfonia, in cui i secondi violini battono il legno dell’archetto sui leggii (al tempo di Rossini, si batteva sul padellino di latta posto
sotto il lume per trattenere
l’olio o la cera): è un effetto ritmico esilarante, che rende unica questa ouverture, non a caso
proposta come pezzo a se stante nei programmi concertistici.
Nel video presentato al Baretti entra in azione l’orchestra della Staatsoper di Stoccarda diretta da Gianluigi Gelmetti, con la regia di Michale
Hampe e la partecipazione,
fra gli altri, di Alessando Corbelli e Amelia Felle.
amatissima attività di violoncellista barocco.
Ed ecco il programma. Si
inizia con le atmosfere bucoliche di «Il mattino», dalle musiche di scena del «Peer Gynt»
di Grieg: un assaggio di Norvegia su schermo panoramico.
Si passa poi al brevissimo sbalorditivo «Volo del calabrone»
dalla «Fiaba dello zar Saltan»
di Rimskij-Korsakov: un precipitoso moto perpetuo di livello
virtuosistico, che neanche cominciato è già finito, ma lascia
senza fiato. Alla garbata e pacificante «Pavane op. 50» di
Fauré (ne esiste anche una
versione con coro femminile)
fa seguito il malinconico «Allegro moderato» che apre la
«Sinfonia in si minore» di
Schubert, nota come «Incompiuta». Non dissimile è l’atmosfera del «Poco allegretto» della «Sinfonia n. 3» di Brahms:
benché avulso dall’intera opera fa sempre la sua figura, e
non manca mai chi lo ricorda
come colonna sonora del film
«Aimez-vous Brahms?» di
Anatole Litvak dal romanzo di
Françoise Sagan.
Tema struggente, rilanciato con sapienza da uno strumento all’altro, un esile pedale
acutissimo dei violini (come in
«La mer» di Debussy) per evocare gli spazi a perdita d’occhio: è il brevissimo poema sinfonico «Nelle steppe dell’Asia
centrale» di Borodin. Dalla cospicua produzione mozartiana
la scelta è caduta su un tempo
della «Sinfonia K 550», mentre Stravinskij sarà rappresentato dal graffiante umorismo
del primo movimento del
«Concerto in re» per archi.
Niente Beethoven? Non sia
mai. L’orchestra interpreterà
l’Allegretto dalla «Sinfonia n.
7 in la maggiore op. 92»; è il
più contenuto dei quattro movimenti, che se eseguito al ritmo giusto, allontana l’impressione di marcia funebre per acquisire quella, corretta, di
trampolino verso gli scatenatissimi due tempi finali. [L. O.]
Il Clarivoces Ensemble è formato da artisti del Teatro Regio
Jazz da camera all’aperitivo
con il Clarivoces Ensemble
I Concerti aperitivo del Regio (Piccolo Regio Puccini,
domenica 11 marzo, ore 11) si
tingono di jazz con il gruppo
da camera del Teatro Regio
Clarivoces Ensemble, formato da Luigi Picatto (clarinetto piccolo), Alessandro Dorella (clarinetto e curatore
degli arrangiamenti), Luciano Meola (corno di bassetto), Edmondo Tedesco (clarinetto basso), Fiorenzo Sordini (percussioni e batteria
jazz) e Federico Marchesano (contrabbasso). In programma alcuni standard dello swing e delle big band
newyorchesi, nate ad Harlem e arrivate a conquistare
i grandi templi cella musica
colta, come la Carnegie Hall.
In programma compositori
come Duke Ellington, in programma con il suo «Take
the 'A' Train», o Glenn Miller («Chattanooga Choo
Choo» e «In the Mood»), Ge-
orge Gershwin («Oh Lady Be
Good»), ma anche un gigante
del bebop come Charlie
Parker del quale viene proposto il seminale «Shaw 'Nuff».
Non mancano autori più recenti quali il pianista Chick
Corea («Got a Match?»), incursioni nel mondo cinematografico con Henri Mancini
(con il tema de «La pantera rosa»), e un maestro italiano del
valore di Bruno Canfora con il
brano, portato alla notorietà
da Mina, «Brava».
Il tutto è sottoposto ad arrangiamenti strumentali, spesso firmati dagli stessi componenti del gruppo Clarivoces;
senza dimenticare il giusto
spazio da dedicare all'improvvisazione: vero must della cultura jazzistica.
Alla fine del concerto, nel
Foyer del Toro, aperitivo offerto da Antica Cantina di Canelli
e da Saclà. Per informazioni
011/8815.557.
[A. MAL.]
P OPERETTA
P DAL 12 MARZO ALL’UNIONE INDUSTRIALE
Quel genio
di Paganini
inguaribile
latin lover
I linguaggi della musica
parole, spartiti e filmati
La stagione de «La grande
operetta» all'Alfa Teatro, in
via Casalborgone 16/i, prosegue sabato 10 alle 20,45 e domenica 11 alle 16 con la messa
in scena di «Paganini», operetta in tre atti di Franz
Lehár su libretto di Paul Knepler e Bela Jenbach. Lo spettacolo è interpretato dagli attori della Compagnia di operette Alfafolies, con la partecipazione del Coro Carmine
Casciano e dei danzatori di
Alfaballet. La regia è firmata
da Augusto Grilli, che è anche il direttore artistico della
compagnia. Con «Paganini»
il compositore austriaco prese spunto dalla turbolenta vita privata del violinista genovese per rendere omaggio all’Italia e alla sua tradizione
musicale: la trama si accompagna a disparate idee musicali, passando da rigogliose
melodie canore e tempi di valzer nel primo atto a movimenti della tarantella nell'atto finale. Il tutto inframmezzato da duetti tra tenore e soprano, eleganti balletti e dalla famosa romanza «Se le
donne vo' baciar». Biglietti a
25 euro (ridotto 22) con sconti per gruppi. Gratis bambini
fino a 12 anni accompagnati
da un adulto munito di biglietto intero. Info: 011/81.97.259,
www.operette.it.
[M.MAS.]
La formula è quella
delle lezioni-concerto
con esecuzioni dal vivo
e proiezione di filmati
ELENA DEL SANTO
Appunti storici, aneddoti e intrattenimento: il tutto scandito dalle note. Prende il via lunedì 12 marzo alle 21 al Centro
Congressi dell’Unione Industriale in via Vela 17 «I linguaggi della musica», nuovo ciclo
di incontri che offre un approccio ludico-didattico alla
classica. Quattro appuntamenti caratterizzati da un’alternanza di eventi con esecuzioni
dal vivo, momenti di ascolto e
visione di filmati. L’iniziativa,
con la regia di Gianni Monte
che oltre a salire sul podio riveste il ruolo di direttore artistico, è organizzata in collaborazione con l'Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte. Il
primo incontro - lunedì 12 - sarà interamente dedicato alla
«musica da film» e vedrà protagonista proprio il direttore
Gianni Monte: racconterà la
storia di un genere musicale
che, a partire dal primo Novecento, ha avuto uno sviluppo
di grande interesse. Il pubblico sarà intrattenuto anche
con l'ascolto di registrazioni e
visione di filmati.
Il 19 marzo, sempre alle 21,
sarà la volta di «Il jazz nella
Gianni Monte è il direttore artistico della rassegna
musica classica». Nell'occasione interverranno Simone Prozzo, flauto; Alessandro Spagnuolo, contrabbasso; Sergio Meola, batterista e Enrico Gianino
al pianoforte. I solisti dell'Orchestra Sinfonica Giovanile del
Piemonte interpreteranno musiche di Bolling. La serata di lunedì 26, verterà su «Il concerto
per pianoforte e orchestra» affrontando siluppo e letteratura
di un genere musicale di grande successo, con la partecipazione del musicologo e giornalista Attilio Piovano. Tra l'altro,
è previsto l'ascolto di registrazioni e la visione di filmati con
esempi musicali dal vivo. Chiusura il 2 aprile con «Il coro»,
una carrellata sul repertorio lirico - sinfonico per coro misto,
dal Settecento al Novecento.
Con la partecipazione del Coro
Mozart di Ivrea e di Riccardo
Sgubin, pianoforte e maestro
del coro. L’iniziativa - patrocinata da Regione Piemonte e Camera di Commercio - si avvale
del contributo di Sisvel Technology. I concerti saranno ripresi in 3D e successivamente
trasmessi sul canale 511 di
Quartarete. Le tessere d’ingresso, gratuite e valide per
due persone, si possono ritirare - fino ad esaurimento posti in via Vela 17 o scaricate dal sito www.centrocongressiunioneindustriale.it.
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