EVOLUZIONE DEI VIVENTI Prima che nel secolo scorso si

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EVOLUZIONE DEI VIVENTI
Prima che nel secolo scorso si affermasse la teoria dell’evoluzione della specie
formulata da Darwin *(come da organismi primitivi sia derivata l’enorme varietà di
piante e animali attualmente esistenti ,cioè che le specie non rimangono immutate
nel tempo ma derivano da specie preesistenti )*, le idee sulla formazione degli
esseri viventi erano molto diverse.
(TEORIE PREEVOLUZIONISTICHE)
La teoria del fissismo :sosteneva che tutte le specie viventi erano fisse e
immutabili,cioè tutti gli organismi non erano cambiati nel tempo e attraverso le
generazioni ma mantenevano le caratteristiche fornite loro al momento della
creazione. I fissisti sostenevano la teoria del creazionismo,secondo cui tutte le
specie avevano avuto origine da un atto creativo divino e perciò perfetto e
impossibile da modificare. IL naturalista Carlo Linneo ideatore della nomenclatura
binomia e del sistema di classificazione che oggi conosciamo e adoperiamo(5 regni
dei viventi ..vedi scheda allegata) fu un sostenitore del fissismo .Egli sosteneva che
le specie viventi sono tante quante ne furono create all’inizio e si sono conservate
fisse e immutate.
Teoria del catastrofismo formulata Dal naturalista GeorgesCuvier(1769-1832)
Cuvier (anch’egli uno stretto sostenitore della fissità della specie nonostante gli
studi sui fossili allora scoperti) riteneva che la scoperta dei fossili appartenenti a
specie scomparse non confermava la teoria dell’evoluzione , ma era spiegabile
come conseguenza di grandi catastrofi naturali. In conclusione ,egli riteneva che le
specie scomparse in seguito alle catastrofi(alluvioni, terremoti, eruzioni vulcaniche)
venivano di volta in volta sostituite da nuove specie grazie a nuovi atti creativi
TEORIE EVOLUZIONISTICHE
IL Fissismo entrò in crisi con la scoperta dei fossili. *(Un fossile e’ ciò che resta di
un organismo animale o vegetale ,quando dopo la morte e la decomposizione,e’
ricoperto da sedimenti e gradualmente si trasforma in roccia , in parole povere e’ il
resto o impronta di un organismo animale o vegetale seppellito nel sedimento in cui
le molecole organiche dei resti dell’organismo morto sono gradualmente sostituite
dalle molecole inorganiche dei Sali minerali disciolti nell’acqua. Con questa
mineralizzazione i resti dell’organismo si trasformano in roccia)*. La scoperta dei
fossili convinse molti scienziati a sostenere la possibilità dell’evoluzione degli
animali e delle piante, cioè per spiegare come da organismi primitivi sia derivata
l’enorme varietà di piante e animali attualmente esistenti.
Il primo a sostenere idee evoluzionistiche fu il naturalista francese Jean-Baptiste
de Lamark formulando “la teoria “dell’evoluzione dei caratteri acquisiti” secondo
la quale un cambiamento dell’ambiente in cui un animale o una pianta vivono,
determina un cambiamento dell’animale o della pianta.
Per spiegare tutto ciò ,Lamark formulò 2 principi
Principio dell’uso e non uso di un
organo
Principio dell’ereditarietà dei caratteri
acquisiti
Una parte del corpo sottoposta a uso
frequente
si
sviluppa
e
s’ingrandisce,mentre se non viene
adoperata diviene più piccola e
regredisce. Quindi gli animali sviluppano
maggiormente gli organi che usano di
più (esempio collo della giraffa)
Sostiene che un organismo può
trasmettere ai figli i caratteri acquisiti
durante la vita, cioè che gli organismi
sono in grado di trasmettere ai figli in
maniera ereditaria i caratteri adattativi o
acquisiti che hanno acquisito nel corso
della propria vita
 Perche’ le giraffe avevano evoluto il collo lungo? Secondo Lamark basandosi
sui suoi principi formulati ,la spiegazione era la seguente:molto tempo
addietro gli antenati di questi animali avevano a disposizione l’erba del
terreno e quindi avevano il collo corto. Quando il clima divenne arido e il
terreno fu privo d’erba, le giraffe furono costrette a brucare le foglie degli
alberi e ad allungarsi verso l’alto tanto che nel corso della loro vita il collo si e’
un po’ allungato(carattere acquisito).I piccoli delle giraffe hanno ereditato
questo carattere acquisito dai genitori e sono nati con il collo un po’ più
lungo. Questo continuo allungamento del collo si trasmise da una generazione
all’altra fino ad arrivare alle giraffe attuali. Le ipotesi di Lamark appaiono del
tutto ragionevoli ma non corrispondono alle nostre esperienze e conoscenze
(quindi la sua teoria non e’ valida).Infatti oggi sappiamo*[(1. grazie agli studi
ed esperimenti di Mendel sulle piante e formulazioni delle leggi.2. alla nascita
della Genetica con la scoperta del Dna- cromosomi –geni –carattere-fenotipo,
3.il verificarsi delle mutazioni nei geni che possono essere sia svantaggiose o
vantaggiose e sulle quali opera la selezione naturale. Ricorda: Una mutazione
vantaggiosa determina un carattere vantaggioso ,rendendo l’organismo che
lo possiede meglio adatto all’ambiente ,quindi sopravviveranno piu’
facilmente e si riprodurranno di più rispetto agli altri individui … vedi
mutazioni e malattie genetiche libro C 190-194 e scheda allegata)]* che i
caratteri acquisiti non si trasmettono ai discendenti, cioe’ le caratteristiche
determinate dall’ambiente non si ereditano ma si eredita solo il
genotipo*(GENOTIPO: e’il nostro patrimonio genetico cioè i nostri geni i quali
hanno l’informazione per costruire le proteine, che determinano le caratteristiche da
noi osservate: il fenotipo. Es. colore dei capelli, colore dei fiori esperimenti
Mendel)* Quindi la teoria di Lamark e’ smentita dalla genetica *(ancora un
esempio che smentisce la sua teoria, lo sportivo che sviluppa i muscoli con l’attività’
fisica [quindi i muscoli sviluppati sono un carattere acquisito ] , i loro figli non
avranno muscoli più sviluppati del normale)
La teoria,
oggi universalmente accettata che spiega
scientificamente l’evoluzione dei viventi * (come da organismi primitivi
sia derivata l’enorme varietà di piante e animali attualmente esistenti ,cioè che le
specie non rimangono immutate nel tempo ma derivano da specie preesistenti )*
e’
”LA TEORIA DELL’EVOLUZIONE DELLA SPECIE PER SELEZIONE
NATURALE” di Charles Darwin, che la formulò nel 1859 nel suo
storico libro intitolato”l’origine della specie” (scritto in seguito
ad un viaggio intorno al mondo dove ebbe la possibilità di
studiare soprattutto gli animali e le piante di un piccolo gruppo di
isole del Pacifico, le isole Galapagos dove notò diversità di
individui della stessa specie vedi libro B148-149)Secondo la
quale: Le specie viventi non sono fisse e immutabili, ma si modificano *(in
seguito a mutazioni che comportano caratteri fisici o comportamentali più adatti alla
sopravvivenza quindi all’ambiente e su cui opera la selezione naturale)*dando
origine a nuove specie, quindi la nascita di nuove specie viventi a partire da
altre forme primitive più semplici . Oppure :Le forme di vita sarebbero derivate
le une dalle altre mediante la costante selezione naturale operata dalla natura di
quelle più adatte. Oppure : le nuove specie discendono da specie preesistenti
mediante la costante selezione naturale di quelle più adatte all’ambiente
PRECISAMENTE e’ la combinazione di variabilità genetica[crossing-over,
mutazioni genetiche] *(crossing-over evento che si verifica durante la
meiosi in cui vi è l’appaiamento dei cromosomi omologhi ossia
cromosomi dello stesso tipo uno del padre e uno della madre [vedi
scheda allegata meiosi e mitosi], che non e’ altro lo scambio di geni ,per
cui ogni figlio eredita una mescolanza casuale degli alleli dei genitori per i
diversi caratteri. Il crossing -over e’ responsabile della variabilità genetica
degli individui che appartengono alla stessa specie( vedi libro C186-187)*
e selezione naturale a determinare l’evoluzione delle forme viventi.
CONCLUSIONI : gli organismi non sono sempre costanti ma possono
cambiare uno o più caratteri, le cause di questa variabilità sono la
ricombinazione genica (crossing.-over ) e le mutazioni sia vantaggiose
che svantaggiose, che possono procurare la comparsa di un carattere
favorevole o sfavorevole. Su questi organismi che presentano le
mutazioni genetiche si esercita una selezione naturale operata dalla
natura, favorendo quelli più adatti alla sopravvivenza,(lotta per
l’esistenza cioè la sopravvivenza del più adatto) in altre parole
arriveranno a riprodursi quelli che sono meglio adattati all’ambiente.
Quindi ogni volta che si verifica una mutazione *[che Darwin indicava
come variazione]* di tipo favorevole cioè che migliora la sopravvivenza
di un individuo in un determinato ambiente questo si riprodurrà più
facilmente e cosi anche la sua progenie alla quale verrà trasmesso il
carattere favorevole,cioè la selezione naturale fa che solo gli individui
più adatti sopravvivono e si riproducono,trasmettendo i loro caratteri
alla progenie(figli).Quindi gli organismi per sopravvivere e per riuscire a
riprodursi devono essere adattati all’ambiente,oppure sopravvivono e si
riproducono soltanto gli individui meglio adattati all’ambiente.
l’adattamento all’ambiente e’ il risultato dell’evoluzione *(come da
organismi primitivi sia derivata l’enorme varietà di piante e animali attualmente
esistenti ,cioè che le specie non rimangono immutate nel tempo ma derivano da
specie preesistenti )* La teoria di Darwin e’ capace di spiegare molte
osservazioni fatte nel mondo naturale. Ritornando all’esempio come
mai le giraffe hanno evoluto il loro collo lungo, secondo la teoria di
Darwin la spiegazione era ed è la seguente:il gruppo originario delle
giraffe era formato da individui con collo di lunghezza diversa. Le giraffe
dal collo più lungo potendo raggiungere i rami più alti mangiavano di
più ,perciò erano avvantaggiate rispetto alle giraffe dal collo più corto e
su queste si è esercitata la selezione naturale perché sono più adatte
all’ambiente,quindi hanno generato più figli ai quali hanno trasmesso il
carattere congenito collo lungo .* RICORDA:i caratteri congeniti (che
si hanno dalla nascita )sono i caratteri espressi da una coppia di
geni o alleli ,quindi sono ereditari per cui si trasmettono da una
generazione all’altra
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