ESERCIZI SULLE MATRICI Consideriamo il sistema lineare a1,1 x1 + a1,2 x2 + · · · + a1,n xn = b1 a2,1 x1 + a2,2 x2 + · · · + a2,n xn = b2 .. . am,1 x1 + am,2 x2 + · · · + am,n xn = bm di m equazioni in n incognite che ha a1,1 .. A= . ... .. . am,1 . . . a1,n .. . am,n (matrice m × n) come matrice di coefficienti e b1 ~b = ... bm come vettore dei termini noti. Per compattezza tale sistema si indica a volte come A~x = ~b dove x1 .. ~x = . xn sono le incognite. Se si pensa ad un sistema di una equazione in una incognita a1,1 x1 = b1 allora A = a1,1 è un numero. Ci sono tre possibilità: 1. Se a1,1 6= 0 c’è sempre una ed una sola soluzione x1 = a1,1 /b1 . 2. Se a1,1 = 0 e b1 6= 0 non ci sono soluzioni. 3. Se a1,1 = 0 e b1 = 0 ci sono infinite soluzioni. Nel caso di sistemi m × n si possono verificare di nuovo queste tre possibilità. Per discuterle diamo alcune definizioni: Definizione 1 (Sottomatrici). Da una matrice A si possono ottenere matrici piú piccole eliminando alcune righe e colonne. Per esempio si indica con Mi,j la matrice ottenuta cancellando l’i’ma riga e la j’ma colonna. Definizione 2 (Determinante). Per le matrici quadrate, cioè con n = m, si definisce ricorsivamente il determinante. 1. Per una matrice 1 × 1, A = a1,1 , si pone det(A) = a1,1 . 1 2 ESERCIZI SULLE MATRICI 2. Per una matrice A n × n si sceglie una qualsiasi riga , supponiamo che sia la i’ma: det(A) = (−1)i+1 ai,1 det(Mi,1 )−ai,2 det(Mi,2 )+ai,3 det(Mi,3 )−· · ·+(−1)n−1 ai,n det(Mi,n ) Dove Mi,j è la matrice che si ottiene da A cancellando la i’ma riga e la j’ma colonna. Si noti che la somma è a segni alterni e parte con il + se i + 1 è pari cioè se i è dispari (se i è pari la somma parte con il meno). Lo stesso risultato si ottiene scegliendo una qualsiasi colonna, supponiamo che sia la j’ma: j+1 n−1 det(A) = (−1) a1,j det(M1,j )−a2,j det(M2,j )+a3,j det(M3,j )−· · ·+(−1) an,j det(Mn,j ) Per una matrice 2 × 2 si ha: a1,1 a1,2 A= , a2,1 a2,2 det(A) = a1,1 a2,2 − a1,2 a2,1 . Per esempio data la matrice 3 × 3 1 2 −1 A = 2 −1 3 0 1 2 si ha usando la prima riga 2 −1 2 3 −1 3 + (−1) · det − 2 · det det(A) = 1 · det 0 1 0 2 1 2 si ottiene lo stesso risultato usando la seconda colonna: 2 3 1 −1 1 −1 det(A) = −2 · det + (−1) · det − 1 · det 0 2 0 2 2 3 Definizione 3 (rango). Data una matrice m × n consideriamone le sottomatrici quadrate ottenute cancellando alcune righe e colonne. Si dice che A ha rango r se sono verificate le seguenti due condizioni: 1. esiste una sottomatrice r × r il cui determinante è diverso da zero. 2. tutte le sottomatrici r + 1 × r + 1 hanno determinante uguale a zero. Puo’ essere utile il seguente Teorema degli orlati Teorema 1. Data una matrice A tale che: 1. esiste una sottomatrice r × r il cui determinante è diverso da zero. 2. le sottomatrici r + 1 × r + 1 ottenute aggiungendo una riga ed una colonna alla matrice r × r del punto 1. hanno tutte determinante uguale a zero. Allora A ha rango r. Notare che il teorema permette di calcolare meno determinanti r + 1 × r + 1. Il rango è anche legato al concetto di vettori linearmente indipendenti. Un vettore colonna di dimensione n è una lista di n numeri (le sue componenti) messi in colonna. Lo stesso vale per un vettore riga di dimensione n. Per esempio i punti nel piano cartesiano sono rappresentati come vettori riga di dimensione 2. ESERCIZI SULLE MATRICI 3 I vettori colonna della stessa dimensione si possono sommare tra di loro sommandone le componenti: v1 v2 ~v = ... , w1 w2 w ~ = ... , vm allo stesso modo i vettori colonna si v1 v2 ~v = ... v1 + w1 v2 + w2 ~v + w ~ = .. . vm + wm wm possono moltiplicare per un numero α ∈ R: αv1 αv , α~v = . 2 . .. vm αvm Naturalmente la stessa cosa si puo’ fare con le righe. Una somma di vettori α1~v1 + α2~v2 + . . . αn~vn , dove almeno uno degli αi è diverso da zero, si dice una combinazione lineare dei vettori. Definizione 4 (indipendenza lineare). I vettori ~v1 , ~v2 , . . . , ~vn si dicono linearmente indipendenti se non esiste nessuna loro combinazione lineare che dia il vettore nullo. Teorema 2. Data una matrice A, consideriamo i vettori colonna dati dalle colonne di A. Il rango di A è pari al massimo numero di colonne linearmente indipendenti. Equivalentemente il rango di A è pari al massimo numero di righe linearmente indipendenti. notare che questo puo’ servire anche per capire se dei vettori sono linearmente indipendenti: si considera la matrice che ha come colonne i vettori e se ne calcola il rango. Per esempio i tre vettori: 1 0 0 ~v1 = 0 ~v2 = 1 ~v3 = 1 0 1 −1 sono indipendenti dato che la matrice 1 0 0 0 1 1 0 1 −1 ha determinante pari a −2 6= 0 e quindi rango Reciprocamente la matrice 1 1 0 1 A= 2 1 0 −2 3. −1 1 −3 −2 4 ESERCIZI SULLE MATRICI ha rango 2 infatti la terza e quarta riga si esprimono come combinazione lineare della prima e seconda riga: 0 −2 −2 = −2 · 0 1 1 , 2 1 −3 = 2 1 1 −1 − 0 1 1 . D’altro canto la prima e la seconda riga sono fra loro indipendenti visto che la sottomatrice 2 × 2 1 1 0 1 ha determinante diverso da zero. Si noti che per dimostrare che il rango di A è due col teorema degli orlati bisogna calcolare i determinanti delle due seguenti matrici 3 × 3: 1 1 −1 1 1 −1 1 A1 = 0 1 1 , A2 = 0 1 2 1 −3 0 −2 −2 Metodi di risoluzione dei sistemi lineari A. Per risolvere sistemi lineari di n equazioni in n incognite in cui la matrice dei coefficienti A ha determinante diverso da zero si può usare il metodo di Kramer. Sia ~b is vettore dei termini noti; esiste una ed una sola soluzione del sistema lineare ed essa è data da: det(Bj ) xj = det(A) dove la matrice Bj si ottiene sostituendo alla j’ma colonna di A la colonna dei termini noti ~b. Esempio Si consideri il sistema dato da: 1 2 −1 A = 2 −1 3 , 0 1 2 0 ~b == 1 . −1 Si ha che det(A) = −15 e quindi applicando la formula di Kramer: 0 2 −1 1 0 −1 3 det 1 −1 3 det 2 1 −1 1 2 0 −1 2 10 7 x1 = = , x2 = =− , det(A) 15 det(A) 15 1 2 0 det 2 −1 1 0 1 −1 4 =− x3 = det(A) 15 B. In generale se la matrice dei coefficienti non è quadrata o è quadrata ma con determinante nullo, si può seguire il metodo di Rouché Capelli che consiste in due ESERCIZI SULLE MATRICI 5 passi. Si consideri is sistema lineare con matrice di coefficienti A e vettore di termini noti ~b, supponiamo che A sia m × n. 1. Calcolare il rango di A ed il rango della matrice (indicata con B) ottenuta aggiungendo ad A la colonna dei termini noti ~b. Se i due ranghi non coincidono (cioè se rango(A) < rango(B)) allora il sistema lineare non ha nessuna soluzione. Se rango(A) = rango(B) = r ci sono infinite soluzioni( piú precisamente ∞n−r soluzioni cioè ci sono infinite soluzioni parametrizzate da n- rango(A) parametri indipendenti). Per determinare le soluzioni si va al passo 2. 2. Dato che rango(A) = r esiste una matrice r × r con determinante diverso da zero. Se ne scelga una, chiamiamola Ar . Ora si lavora sul sistema di equazioni: 2.1. Eliminare dal sistema tutte le equazioni le cui righe non fanno parte della matrice r × r scelta. Infatti queste equazioni si possono ottenere come combinazione lineare delle equazioni che compaiono in Ar . 2.2. Passare al secondo membro nelle equazioni tutte le incognite le cui colonne non fanno parte di Ar . A questo punto si ottiene un sistema lineare con matrice dei coefficienti Ar e con un vettore dei termini noti– chiamiamolo ~br – che ha dimensione r e dipende da n − r incognite (tutte quelle che abbiamo passato a secondo membro). 2.3. Risolvere il sistema descritto sopra con il metodo di Kramer– per ipotesi det(Ar ) 6= 0. Si consideri il sistema dato da: 0 1 2 −1 2 −1 3 ~ 5 A= 0 1 −1 , b = −1 . −1 1 3 −2 Il rango della matrice A è r = 2 infatti la sottomatrice A2 ottenuta cancellando la terza colonna e la terza e quarta riga è invertibile; inoltre la terza colonna di A si ottiene dalle prime due colonne per combinazione lineare. Esplicitamente 1 2 −1 3 2 −1 1 2 A2 = , −1 = 0 − 1 . 2 −1 3 −2 1 La matrice B è: 1 2 −1 0 2 −1 3 5 0 1 −1 −1 1 3 −2 −1 ed ha rango due anch’essa dato che 0 ~b = 5 = 2 −1 −1 1 2 2 −1 − 0 1 1 3 . 6 ESERCIZI SULLE MATRICI Quindi il sistema ha infinite soluzioni (∞1 ). Scriviamo esplicitamente il sistema: x + 2x2 − x3 = 0 1 2x1 − x2 + 3x3 = 5 x 2 − x3 = −1 x + 3x − 2x = −1 1 2 3 A2 l’abbiamo ottenuta da A cancellando la terza e quarta riga e la terza colonna, quindi nel sistema cancelliamo la terza e quarta riga (che non entrano in A2 ) e portiamo a secondo membro x3 (la terza colonna non entra in A2 ): x1 + 2x2 = x3 2x1 − x2 = 5 − 3x3 A questo punto abbiamo un sistema di due equazioni in due incognite con matrice dei coefficienti pari ad A2 e con vettore dei termini noti dipendente dal parametero x3 : 1 2 x3 A2 = , . 2 −1 5 − 3x3 Risolviamo con Kramer: x3 2 det 5 − 3x3 −1 x1 = = 2 − x3 , 1 2 det 2 −1 1 x3 det 2 5 − 3x3 x2 = 1 2 det 2 −1 = x3 − 1.