FILOSOFIA E SCIENZA TRA '800 e '900 L' epoca e la sua cultura L'epoca a cavallo tra '800 e '900 si caratterizza per la profonda crisi e trasformazione che investe ogni ambito della società occidentale. Cambiano: ● le strutture produttive ● i rapporti tra le classi ● i modelli culturali sia scientifici che umanistici Prenderemo in esame : 1) IL CONTESTO STORICO 2) CULTURA, POLITICA, E IDEOLOGIA 3)LA SCIENZA E LA FILOSOFIA 1) IL CONTESTO STORICO a)La grande depressione degli anni 1870-80 b)La ristrutturazione del sistema capitalistico c)Grande fabbrica e razionalizzazione produttiva d)L'emergere della società di massa e)Nuova gerarchia delle potenze e imperialismo a)La grande depressione degli anni 1870-80 Il significato storico della “Grande depressione” (che alternò momenti acuti a fasi di stagnazione) è stato quello di segnare il passaggio ad una fase qualitativamente nuova nell'organizzazione della produzione e del mercato . L'accelerazione economica della metà dell' 800 e l'affacciarsi di nuove potenze economiche (Germania,Stai Uniti e Giappone) generarono eccesso di offerta. b)La ristrutturazione del sistema capitalistico Si concentrano le industrie e le finanze. Il capitalismo che si affaccia nel '900 è dominato dai grandi monopoli (meccanica, acciaio, petrolio, chimica...) ed è legato alla finanza, perchè necessita di enormi risorse per gli investimenti. Lo Stato assume un ruolo decisivo nella politica economica e cerca di ridurre il conflitto sociale con prime forme di spesa assistenziale. c) Grande fabbrica e razionalizzazione produttiva Viene razionalizzata la produzione e vengono razionalizzati i mercati. Protagonista del capitalismo novecentesco è la grande fabbrica, luogo di incessante innovazione tecnologica e luogo in cui si sperimentano nuove organizzazioni del lavoro. Ad una parcellizzazione sempre più spinta corrisponde anche un incremento dei quadri tecnici e impiegatizi. d) L'emergere della società di massa Fra '800 e '900 abbiamo una grande crescita demografica,l'urbanizzazione e le migrazioni intercontinentali. Erano tendenze già emerse nel XIX secolo,ma che ora sono molto ampliate. Assistiamo anche ad una ridefinizione delle classi sociali. Accanto all'operaio specializzato abbiamo l'operaio generico, si amplia il ceto medio, dove ad artigiani e commercianti si affiancano gli impiegati. e) Nuova gerarchia delle potenze e imperialismo Completati, negli anni '70 , i processi di unificazione italiana e tedesca, vengono messi in discussione i rapporti di forza economici e politici basati sul primato della G.B. Emergono nuove potenze economiche (St.Un. , Germ. e Giap. ) che complicano la concorrenza internazionale. Nascono le politiche imperialistiche, che condurranno alla spartizione del pianeta, e si militarizzano i conflitti di potenza, con conseguente corsa agli armamenti. 2) CULTURA,POLITICA, IDEOLOGIE a)Trasformazioni della cultura ottocentesca b)Industria culturale c)Dal partito dei notabili al partito di massa d)Crisi del modello di razionalità politica liberale e)Il movimento socialista f) I nuovi orientamenti del mondo cattolico g)L'ideologia antidemocratica del nazionalismo h)La critica dell'idea di progresso i) Mosca , Pareto e Michels j) Sorel e Weber a)Trasformazioni della cultura ottocentesca La formula “crisi del positivismo” è utile come orientamento se si identifica nel positivismo una “Weltanschauung”,una forma di autorappresentazione della società europea dell' Ottocento. Contro tutti gli ideali positivisti alla fine dell' 800 si levarono svariate voci critiche. Molte di esse trovarono proprio nei grandi mutamenti della scienza una prova del soggettivismo delle conoscenze. b) Industria culturale Cambiano le istituzioni e i canali di diffusione della cultura,i valori e i modelli di comportamento. Alla fine dell' Ottocento abbiamo : ● Crescita della scolarizzazione ● Sviluppo di giornali,riviste,libri ● Diffusione di consumi culturali (prodotti artistici e di design) ● Diffusione della fotografia mezzi comunicativi, come il radio ● Si diffonde il “romanzo d'appendice” ● Strati crescenti di masse popolari incominciano ad essere partecipi di quella che si può chiamare d'ora in poi “industria culturale” e apparizione di nuovi cinema, il fonografo e la c) Dal partito dei notabili al partito di massa Il partito nato da una situazione di suffragio elettorale ristretto, si fondava su una struttura notarile del potere e su una linea politica che esprimeva interessi omogenei. Ora , con l'allargamento del suffragio, non era più adeguato a rappresentare ceti sociali assai più vasti. Uno dei grandi eventi di questa epoca è il nascere del partito moderno di massa, con un'ottica di intervento nazionale, con grandi apparati amministrativi e interessato ad acquisire consensi sempre maggiori. d) Crisi del modello di razionalità politica liberale Entra in crisi il modello liberale che voleva la separazione tra Stato ed economia, che viene attaccato, su fronti diversi, dai nazionalisti(che negavano l'individualismo in nome dell'identità nazionale) e dai socialisti(che ne contestavano il carattere classista in una prospettiva di uguaglianza economica e sociale). Questa crisi, nelle situazioni istituzionalmente più fragili (Italia e Germania) porterà ad un collasso delle istituzioni democratiche. e) Il movimento socialista Dal 1889 al 1917 (anni della Seconda Internazionale) vi è un forte processo di rafforzamento sociale, sindacale ed elettorale del movimento operaio. Il partito socialdemocratico tedesco era il partito di massa meglio organizzato,ma al suo interno vi erano tendenze diverse, che andavano dalla prospettiva di una sostanziale integrazione del movimento operaio entro il quadro politico (Bernstein) a quella di una rottura rivoluzionaria (Luxemburg). f) I nuovi orientamenti del mondo cattolico Nascono organizzazioni e partiti cattolici. Nel 1891 la “Rerum novarum” di Leone XIII, condanna la lotta di classe , ma anche le profonde ingiustizie distributive generate dal capitalismo. Da qui inizia l'elaborazione di una teoria sociale della Chiesa, incentrata sulla collaborazione tra le classi e la fondazione di leghe, sindacati e raggruppamenti cattolici. Si sviluppa,in Francia e in Italia, il “Modernismo” (condannato da Papa Pio X nel 1907 con l'enciclica “Pascendi”), che si muove attorno ad alcuni temi fondamentali: la separazione tra scienza e fede, la libertà di ricerca, il rinnovamento dell'esegesi biblica, la polemica contro il carattere verticistico dell'organizzazione ecclesiastica. g)L'ideologia antidemocratica del nazionalismo 1 Il nazionalismo di fine secolo si rifà ad una visione irrazionalistica e mitica della nazione, spesso associata all'antisemitismo e al razzismo che a quel tempo dilagavano in Europa. Vengono a scomparire gli ideali cosmopolitici e progressisti elaborati , a partire dall'Illuminismo, dal pensiero liberaldemocratico . Il nazionalismo si radica presso i ceti medi e viene sostenuto dai gruppi industriali e politici favorevoli all'espansione imperialistica. Sue parole d'ordine furono: ● Il culto della nazione come entità morale superiore ad ogni altro valore ● Esaltazione del sentimento e della tradizione g)L'ideologia antidemocratica del nazionalismo 2 ● Lotta contro il liberalismo, il cattolicesimo, il socialismo ● Svalutazione dei principi democratici e delle istituzioni parlamentari ● Rifiuto della lotta fra le classi e teorizzazione della competizione tra nazioni con diritto alla conquista ● Esaltazione della guerra come necessità e come valore h) La critica dell'idea di progresso Per il positivismo la scienza era in grado di costruire un sistema di conoscenze oggettive in costante crescita , capaci di favorire il progresso in tutti i campi : economico, sociale e culturale. Ora invece viene messo in discussione il nesso tra razionalità, progresso e scienza. F. Nietzsche metteva in discussione l'idea di un progresso unilineare e cumulativo. Nel 1918 uscirà un libro di successo, “Il tramonto dell'Occidente”, di Oswald Spengler, che dichiarerà esaurita la funzione storica del mondo occidentale. i) Pareto,Mosca e Michels Pareto (1848-1923)- Teoria dei residui e delle derivazioni : ogni epoca e ogni gruppo sociale si rappresenta in ideologie legate a funzioni di dominio, perchè nella natura umana vi sono componenti e motivazioni istintuali (i residui), che si esprimono in forme teoriche (le derivazioni), che non hanno fondamento scientifico e razionale, ma sono essenziali nella costruzione e nella coesione di una certa forma sociale. i) Pareto,Mosca e Michels Mosca (1858-1941)- Vede nelle formule politiche(democrazia, liberalismo, socialismo) gli strumenti attraverso i quali la classe politica razionalizza e legittima la propria funzione di governo. Pareto e Mosca dicono entrambi : in ogni società il potere è sempre detenuto da una minoranza organizzata. i) Pareto,Mosca e Michels Michels (1876-1936)- Ebreo e socialista, perciò rifiutato dal mondo accademico tedesco, vede il partito politico, anche quelli di ispirazione socialista, come un'oligarchia di funzionari e di burocrati, dettata da necessità organizzative interne al partito stesso. j) Sorel e Weber Sorel (1847-1922)- sostiene che l'agire sociale e politico non abbiano un fondamento logico e razionale. Influenzato da Bergson e da James , rivede il marxismo liberandolo dal meccanicismo , dal determinismo e dal razionalismo e ottimismo di stampo positivista. Vede al centro del marxismo l'azione spontanea, autonoma e violenta della classe operaia: la “guerra di classe” in cui si esprimono nuovi valori etici e sociali. j) Sorel e Weber Weber (1864-1920)- rappresenta la forbice tra scopi e valori,tra politica e morale presente nella società del suo tempo. Si vive in una situazione in cui domina l'agire razionale rispetto allo scopo,la razionalità tecnica e formale che non ha riguardo per la sfera etica dei valori. L'uomo contemporaneo perciò opera all'interno di un enorme congegno governato dalla razionalità dell'organizzazione della produzione e dalla burocrazia 3) LA SCIENZA E LA FILOSOFIA a)La crisi delle certezze b)La crisi del Positivismo c) La teoria della relatività d)Nietzsche e Freud e) La scienza come sapere convenzionale e operativo f)Il Pragmatismo g) La filosofia francese dell'interiorità e coscienza h) La svolta psicoanalitica a)La crisi delle certezze Cominciò con la matematica e la fisica ma di riflesso interessò : ● La filosofia ● La letteratura ● L'arte ● La pedagogia Cambiò un modo di pensare e di guardare il mondo Kant Dichiarava che,dopo Aristotele,la logica non aveva fatto passi avanti e perciò doveva ritenersi chiusa e completa (1787-prefazione alla seconda edizione della “Critica della Ragion Pura”) ma George Boole nel 1847 pubblica “Analisi matematica della logica “ inaugurando la prima scuola di logica matematica(esistente ancora oggi) che attuò una rivoluzione nella logica. Le geometrie non euclidee Ad esempio: la geometria ellittica e sferica di Riemann (1826-1866) - offrivano modelli interpretativi alternativi e logicamente validi b) La crisi del Positivismo ● Auguste Comte (1798-1857) Per il positivismo la scienza era in grado di costruire un sistema di conoscenze oggettive in costante crescita, capaci di favorire il progresso in tutti i campi : economico, sociale e culturale b) La crisi del Positivismo ● Contro tutti gli ideali positivisti alla fine dell' 800 si levarono svariate voci critiche. Molte di esse trovarono proprio nei grandi mutamenti della scienza una prova del soggettivismo delle conoscenze. c)La teoria della relativita' ● 1905 ● I fisici devono considerare che la realtà da studiare ha 4 dimensioni. La 4. è il tempo ● Spazio e tempo sono relativi perchè dipendono dalla velocità e dalla forza gravitazionale I Positivisti erano convinti che anche i fenomeni psichici obbedissero alle leggi della fisiologia Freud Nella nostra mente esiste una dimensione irrazionale Nietzsche Rifiuta le certezze della filosofia ufficiale e smaschera le falsità dell'ideologia borghese,rovesciando i valori della morale tradizionale SIGMUND FREUD (1856-1939) Nella nostra psiche esiste una dimensione inconscia e irrazionale in cui si annidano desideri e istinti per lo più di natura sessuale. ● Cambia il modo di considerare l'età infantile ● Mette in discussione i valori dell'educazione borghese del suo tempo : la razionalità, l'autocontrollo, la repressione sessuale. ● Percorso autoeducativo per sottomettere alla razionalità le forze oscure dell'uomo ● NIETZSCHE (1844-1900) Ha rappresentato la crisi della cultura di fine 800. ● Smaschera la falsità della metafisica. ● Vuole riprendere i valori della Grecia arcaica. ● Dionisiaco / apollineo ● 1885, “Also sprach Zarathustra” : Zarathustra/Nietzsche annuncia agli uomini che la vita è irrazionale e deve essere accettata per quello che è. 1872, “Sull'avvenire delle nostre scuole” : contro la cultura scolastica del suo tempo che mirava più alla professionalizzazione e non alla cultura fine a se stessa. e) La scienza come sapere convenzionale e operativo ● Si porta in primo piano la soggettività del ricercatore rispetto all'oggettività dei fatti. ● Si evidenzia la natura convenzionale delle proposizioni scientifiche rispetto alla loro pretesa di fornire una descrizione vera del mondo. ● Questa tendenza si trova, anche se con fondamenti ed esiti diversi, in scienziati come J.H. Poincarè, P. Duhem, E. March, R. Avenarius, o in filosofi come W. James e C.S. Peirce (scomparsi tutti nel 2. decennio del XX secolo ,ad eccezione di Avenarius morto nel 1896) f) Il pragmatismo nell'Ottocento La filosofia americana fa il suo ingresso sulla scena del pensiero contemporaneo con il cosiddetto “pragmatismo”, che affermava il carattere operativo (pragmatico) della scienza. Massimo rappresentante è John Dewey (18591952). Per il pragmatismo la scienza non ha il compito di descrivere e di rispecchiare oggettivamente la realtà, ma quello di fornire ipotesi di lavoro e regole d'azione utili a trasformare la realtà stessa. Per James un'idea è valida se risponde ai bisogni e agli interessi umani che l'hanno prodotta. g) La filosofia francese dell'interiorità e coscienza In Francia si recuperano le filosofie dell'interiorità e della coscienza elaborate nella prima metà del XIX secolo, tese ad affermare la specificità ontologica dell'uomo, che è coscienza e spirito. Ne derivano la netta distinzione tra scienza e filosofia. La figura più rappresentativa è quella di H. Bergson (1859-1941). Egli rifiuta la riduzione positivistica di tutta la conoscenza a scienza. Le categorie della fisica hanno valore economico, pratico, ma non permettono di cogliere l'essenza della realtà, perchè la racchiudono in forme e schemi. La realtà è invece evoluzione creatrice, slancio vitale, costruzione continua e libera. h) La svolta psicoanalitica Nel 1900 , anno in cui muore Nietzsche, il filosofo che più di tutti aveva incarnato la crisi dell'Ottocento, Freud (1856-1939) pubblica “L'interpretazione dei sogni” ,l'opera che inaugura una nuova prospettiva interpretativa in campo epistemologico, antropologico e sociale,nonchè un nuovo filone di ricerca. La sua dottrina incontra forti resistenze, perchè mette in dubbio che il soggetto umano abbia l'assoluta padronanza dei propri contenuti concettuali e della propria volontà.