Ray Kurtzweil La singolarità è vicina Quando gli esseri umani

Ray Kurtzweil
La singolarità è vicina
Quando gli esseri umani trascendono la biologia
-Prologo
La potenza di trasformazione del mondo, propria delle idee, sta crescendo a ritmo accelerato.
Questo libro è la storia del destino della civiltà uomo-macchina, destino che abbiamo chiamato
Singolarità .
1. Le Sei Epoche
La Singolarità è un periodo futuro in cui il ritmo del cambiamento tecnologico sarà così rapido e il
suo impatto così profondo, che la vita umana ne sarà trasformata in modo irreversibile.
Quest’epoca trasformerà i concetti su cui ci basiamo per dare un significato alle nostre vite, dai
nostri modelli di business al ciclo della vita umana, incluse la stessa morte.
L’idea chiave alla base della Singolarità incombente è che il ritmo di trasformazione della
tecnologia creata dagli uomini, sta accelerando e che la sua potenza cresca a velocità esponenziale.
La Singolarità rappresenterà il culmine della fusione tra il nostro pensiero e la nostra esistenza
biologica con la nostra tecnologia, che darà un mondo ancora umano, ma che trascenderà le nostre
radici biologiche.
Von Neumann metteva l’accento su due cose importanti, riguardo il progresso della tecnologia:
1. l’accelerazione: il progresso umano è esponenziale e non lineare, cioè cresce continuamente
moltiplicato per una costante e non per somma di una costante.
2. la singolarità: la crescita inizia lentamente, ma in seguito diventa profondamente
trasformativa.
Si teorizza che ogni decennio la velocità a cui cambiamo i nostri paradigmi raddoppia.
L’evoluzione è un processo di creazione di configurazioni di ordine crescente. Ogni stadio o epoca
usa i metodi di elaborazione dell’informazione tipici dell’epoca precedente per creare la successiva.
La storia dell’evoluzione (biologica/tecnologica) si articola in 6 epoche:
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Epoca prima: fisica e chimica. Possiamo ricondurre le nostre origini ad uno stato che
rappresenta l’informazione nelle sue strutture fondamentali: configurazioni di materia ed
energia. La chimica è nata quando gli atomi hanno cominciato a raggrupparsi per creare
strutture re la relativamente stabili che chiamiamo molecole. Tra tutti gli elementi, il
carbonio si è dimostrato il più versatile. È chiaro poi, che le leggi fisiche del nostro universo
sono precisamente quelle che devono essere per consentire l’evoluzione di livelli crescenti
di ordine e complessità.
Epoca seconda: biologia e DNA. Nella seconda epoca i composti del carbonio sono
diventati sempre più intricati fino a dar vita a meccanismi di autoreplicazione, e così è nata
la vita. In fine i sistemi biologici hanno evoluto un meccanismo digitale preciso (il DNA)
per conservare le informazioni che descrivono una società di molecole più grande.
Epoca terza: cervelli. Nella terza epoca, l’evoluzione guidata dal DNA a prodotto
organismi in grado di rilevare l’informazione con i loro organi sensoriali e di elaborarla e
immagazzinarla nei loro cervelli e nei loro sistemi nervosi.
Epoca quarta: tecnologia. Combinando le doti del pensiero razionale e astratto con il
pollice opponibile, la nostra specie è entrata nella quarta epoca che ha portato all’evoluzione
della tecnologia creata dall’uomo.
Epoca quinta: fusione di tecnologia e intelligenza umana. La Singolarità comincerà con
la quinta epoca. Sarà il risultato della fusione dell’ampia conoscenza incorporata nei nostri
cervelli con la capacità, la velocità e l’abilità nella condivisione della conoscenza della
nostra tecnologia. La quinta epoca consentirà alla nostra civiltà uomo/macchina, di superare
il limite del cervello umano.
Epoca sesta: lʼuniverso si sveglia. Dopo la Singolarità, l’intelligenza comincerà a
riorganizzare materie ed energia in modo da ottenere un livello di computazione ottimale.
La Singolarità ha molte facce, rappresenta la fase quasi verticale della crescita esponenziale quando
il ritmo di cambiamento è così estremo che la tecnologia sembra espandersi a velocità infinita.
Tra le conseguenze principali avremo:
 Accelerazione della velocità di cambiamento dei paradigmi
 Maggiore potenza delle tecnologie di informazione
 Emulazione tramite super computer dell’intelligenza umana
 Combinazione uomo/macchina
 Ampliamento memoria dell’uomo
 Maggiore velocità
 Condivisione delle conoscenze
 Superamento dei limiti della biologia
 Ecc…ecc…ecciù!
2. Una Teoria dell'Evoluzione Tecnologica
La legge dei ritorni accelerati
L’accelerazione della tecnologia è conseguenza e risultato inevitabile della “legge dei ritorni
accelerati” e che descrive l’accelerazione del ritmo di un processo evolutivo e la crescita
esponenziale dei suoi prodotti. Una tendenza esponenziale inconfondibile è l’avvicinamento degli
“eventi chiave”. Questi avvengono quando l’evoluzione da risposte migliori, aumentando l’ordine
che può o meno aumentare la complessità.
Ogni modello si sviluppa in 3 fasi:
1. Crescita lenta: prima fase della crescita esponenziale
2. Crescita rapida: fase avanzata della crescita esponenziale
3. Livellamento: maturamento del modello
Ogni tecnologia passa attraverso invenzione, sviluppo, maturità, nuova venuta di un’altra
tecnologia, obsolescenza, riduzione a “antichità”.
-Legge di MooreLa tendenza esponenziale meglio nota è la cosiddetta Legge di Moore. Alla metà degli anni 70,
Gordon Moore, inventore di circuiti integrati e poi presidente della Intel, osservò che era possibile
far stare su un circuito integrato una quantità doppia di transitor ogni 24.
Il risultato è una crescita esponenziale del rapporto fra prezzo e prestazioni del calcolo.
Nel ventunesimo secolo, tre saranno le principali trasformazioni che si sovrapporranno: Genetica,
Nanotecnologia e Robotica.
Le trasformazioni, generalmente si avviano da regole semplici attraverso la generazione di conflitto,
ovvero parliamo di evoluzione. La tecnologia crea una battaglia evolutiva simulata. Così come
teorizza Wolfram, costatiamo la semplicità e l’onnipresenza della computazione, basi del processo
evolutivo.
La legge dei ritorni accelerati è fondamentalmente una teoria economica. Anche la produttività e
l’evoluzione dei modelli economici crescono esponenzialmente modificando anche le relazioni di
potere.
3.Raggiungere la Capacità Computazionale del Cervello Umano
“Il futuro dellʼelettronica integrata è il futuro dellʼelettronica stessa” (Moore).
Il sesto paradigma della tecnologia dell’informazione porterà alla computazione molecolare 3D
grazie all’evoluzione di tecnologie quali:
 i nanotubi e i circuiti a nanotubi
 emulazione delle biologia ( attraverso sistemi elettronici)
 computazione con il DNA: creare un computer a DNA controllabile
 sfruttamento dello Spin (rotazione degli elettroni attorno ad un asse)
 elaborazione quantistica
 picotecnologia e femtotecnologia
4.il Software dell'Intelligenza Umana
La nostra capacità di retroingegnerizzare il cervello cresce esponenzialmente.
Alla fine capiremo i principi di funzionamento del pensiero e le modalità per sviluppare il software
di macchine intelligenti.
Il primo passo è capire come lavora il cervello per generare modelli funzionanti. La capacità
computazionale necessaria per emulare l’intelligenza umana, sarà disponibile in meno di due
decenni. Un essere umano gioca a scacchi in base alla sua conoscenza di schemi, la macchina, per
ora, costruisce enormi alberi logici di possibili mosse e contromosse. Una volta che il pc
raggiungerà un livello umano di intelligenza, la supererà.
La complessità dei cervelli aumenta quando interagiamo con il mondo, ma in ciascuna specifica
regione del nostro cervello, si trovano schemi estremamente ripetitivi, perciò non è necessario
catturare ciascun dettaglio per retroingegnerizzare con successogli algoritmi rilevanti. Lo schema
fondamentale del cervelletto, per esempio, che comprende più della metà dei neuroni è descritto nel
genoma solo una volta ma ripetuto miliardi di volte.
Watts, ad esempio è riuscito a sviluppare un modello comprensivo di una parte significativa del
sistema uditivo a partire da studi di neurobiologia relativi a specifici tipi di neuroni e da
informazioni sulle connessioni interneuronali, comprendendo 5 percorsi paralleli e le
rappresentazioni effettive delle informazioni uditive in ciascuna fase dell’elaborazione neurale.
Watts ha implementato il suo modello sotto forma di software in tempo reale che può localizzare ed
identificare suoni e funzioni, in modo simile a come si comporta l’udito umano.
Una volta compresi gli algoritmi di una particolare regione potremo raffinarli ed estenderli prima di
implementarli in equivalenti neurali sintetici.
Il parallelismo massiccio del cervello umano è la chiave della sua capacità di riconoscimento di
forme, uno dei pilastri del pensiero per la nostra specie.
L’impostazione più potente fino ad ora per catturare ogni dettaglio neurale rilevante è
l’esplorazione dall’interno, principalmente attraverso l’uso di nanobot.
I ricercatori stanno anche scoprendo che specifici neuroni eseguono compiti speciali di
riconoscimento.
I neuroni strutturano la loro attività attraverso una computazione caotica. Quando un’intera rete di
neuroni riceve input i segnali che si mandano all’inizio sembrano frenetici e casuali; ma dopo una
frazione di secondo la comunicazione caotica dei neuroni si rilassa ed emerge una configurazione
stabile di attivazioni. Il modello matematico e caotico dei neuroni è tanto accurato da poter essere
riprodotto ( creazioni di neuroni elettronici che emulano quelli biologici).
Il cervelletto si trova sul tronco celebrale e comprende più della metà dei neuroni del cervello.
Svolge un’ampia gamma di funzioni critiche. Non ostante l’elaborazione di informazioni nel
cervelletto sia uniforme, si può intendere l’ampia gamma delle sue funzioni in termini della varietà
degli input che riceve dalla corteccia celebrale e da altre regioni.
Data l’uniformità di questa grande regione del cervello e la sua relativa semplicità del cablaggio
interneuronale le sue trasformazioni input-output ci sono abbastanza chiare grazie alla
strutturazione di una simulazione ascendente.
Sarà possibile esplorare il cervello per caricarlo (upload) ovvero esplorarne con qualche forma di
scansione tutti i particolari rilevanti e poi riprodurli in un substrato computazionale di potenza
adeguata. Per simulare un cervello umano sarebbero necessari 1019 cps di calcolo e 1018 bit di
memoria.
5.GNR (Genetica, Nanotecnologie, Robotica)
La prima metà del 21° sec. Sarà caratterizzata da tre rivoluzioni sovrapposte: in Genetica,
Nanotecnologia e Robotica che ci porteranno nell’Epoca Quinta inizio della singolarità.
Oggi siamo nelle prime fasi della rivoluzione “G”. scoprendo i processi dell’informazione che
sottostanno alla vita, cominciamo ad imparare come si può riprogrammare la nostra biologia.
La rivoluzione “N” ci permetterà di riprogettare e ricostruire molecola per molecola i nostri corpi i
nostri cervelli e il mondo con cui interagiamo. Ma la rivoluzione più importante sarà la “R”:
robot di livello umano con intelligenza derivata dalla nostra, ma riprogettata per superare di molto
le capacità umane.
Genetica: alla base di tutte le meraviglie della vita e delle difficoltà della malattia stanno processi di
informazione. L’intero genoma umano è un codice binario sequenziale che contiene solo circa
ottocento milioni di byte. La possibilità di simulare il valzer tridimensionale delle interazioni a
livello atomico ci permetterà di capire meglio come le sequenze di DNA controllano la vita e la
malattia.
Molte nuove terapie sono in fase di sviluppo come: l’RNA ha interferenza, le terapie cellulari basate
sulla clonazione terapeutica, i cip genetici.
La clonazione terapeutica crea nuovi tessuti con cellule “giovani” che vanno ha sostituire tessuti o
organi difettosi.
Nanotecnologia: promette di darci gli strumenti per ricostruire il mondo fisico, atomo dopo atomo
progettando e ricostruendo i nostri cervelli, i nostri corpi e il mondo con cui interagiamo.
Sarà possibile, concettualmente, aggiornare il nucleo cellulare con un nanocomputer e un nanobot
per battere tutti gli agenti patogeni e biologici. Oltre a ciò sarà possibile ottenere con la rivoluzione
nanotecnologica più energia. Alcuni dei metodi sono: la nanofabbricazione molecolare, la
trasmissione dell’energia tramite nanotubi (eliminazione della dispersione), accumulare l’energia
solare con nanomateriali.
Nell’uomo potremo immettere nanobot nella circolazione sanguigna.
Robotica: riguarda la creazione di intelligenza non biologica superiore a quella degli esseri umani
senza ausili. Renderà l’intelligenza la forza più potente dell’universo. La vera questione è l’IA forte
(intelligenza artificiale che supera l’intelligenza umana). Per capire se una macchina è allo stesso
livello di un uomo si usa il test di Turing. Turing non ha fissato con precisione le regole per il suo
test, ma è stato scritto molto su come stabilire le procedure esatte per determinare il superamento
del suo test, che prevede un animazione facciale e una produzione vocale soddisfacente .
Ora come ora siamo nell’epoca della IA ristretta, l’IA svolge funzioni utili e specifiche per le quali
era necessaria un tempo l’intelligenza umana e le assolve bene quanto un uomo o meglio. La nuova
robotica sarà probabilmente basata sulla retroingegnerizzazione del cervello. Potrebbe essere utile
combinare più metodi già ora in fase di ricerca come gli algoritmi genetici, le simulazioni di reti
neurali, le reti bayesiane, ecc.
Il trattamento del linguaggio naturale è il compito più impegnativo per tutta l’intelligenza artificiale.
Non c’è trucco se non il padroneggiare completamente i principi dell’intelligenza umana.
6. L'Impatto
All’avvicinarsi della singolarità dovremmo ripensare le nostre idee sulla natura della vita umano e
riprogettare le nostre istituzioni umane. Avremo un corpo in versione 2.0, più duraturo e più capace
con miliardi di nanobot. Le funzioni biologiche saranno limitate, potremo retro ingegnerizzare i
nostri sistemi metabolici, il nostro sangue, stabilire se avere un cuore o no, diventare dei cyborg
fino ad un corpo umano in versione 3.0.
Il punto chiave è la fusione tra intelligenza biologica e non biologica, cambiando le basi della vita,
la comunicazione, l’uploading ecc.. mantenendo di base lo schema di un essere umano di software
che si svilupperà e si modificherà lentamente.
Cambierà anche la guerra, il Future Combat System (FCS) sarà più piccolo, più leggero, più veloce,
più letale e più intelligente con sistemi come: la polvere intelligente, le nanoarmi, le armi
intelligenti, l’uso della realtà virtuale. L’apprendimento sarà di più facile accesso e con la fusione
con il non biologico potremo scaricare conoscenze.
Probabilmente siamo soli nell’universo, nonostante le affermazioni del SETI (Search for
Extraterrestrial Intelligence) considerando che non troviamo alcuna traccia di onde nello spazio
controllato come afferma il paradosso di Fermi è sorprendente che il cosmo sia così silenzioso.
Un problema interessante è il superamento della velocità della luce. Già ora sono incorso studi su il
tempo di volo dei fotoni, il disentanglement quantistico, i wormhole, ecc..
7. Ich bin ein Singularitarian
Un singolaritariano è qualcuno che capisce la singolarità ed ha riflettuto su che cosa significhi per la
sua stessa vita. Il singolaritarianesimo è una base che teorizza sull’evoluzione tecnologica che sarà
in grado di migliorare la nostra configurazione, si tratta di una interpretazione delle tendenze
fondamentali della tecnologia. Andiamo verso una maggiore intelligenza e conoscenza, spostandoci
verso il post umano che ci porterà a trascendere i limiti della nostra biologia.
Ci saranno 3 fasi nella retroingegnerizzazione del cervello umano:
1- creare sistemi non biologici.
2- caricare i pattern di un essere umano effettivo in un opportuno substrato non biologico
pensate.
3- Passaggio degli esseri umani stessi dal biologico al non biologico.
Un problema particolarmente controverso è quello della coscienza sicché diventerà sempre meno
palpabile la distinzione tra intelligenza biologica e non biologica.
Un altro problema sarà quello dell’identità, dovendo distinguere tra essere umano e substrato. L’io
per ora può essere definito come uno schema parziale di materia ed energia.
La singolarità sposterà il concetto di spiritualità nel mondo fisico. E nel mondo della materia e
dell’energia che incontriamo la trascendenza, connotazione fondamentale della spiritualità.
Trascendere vuol dire andare oltre, ma può essere inteso come andare oltre i poteri ordinari del
mondo materiale attraverso il potere degli schemi, i pattern. Trascendiamo attraverso i poteri
emergenti degli schemi.
Possiamo pensare che il liberarsi del nostro pensiero dalle gravi limitazioni della sua forma
biologica sia sostanzialmente un impresa a spirituale.
8. Lʼintreccio profondo di Promesse e Pericolosità della GNR
Le tecnologie in fase di sviluppo possono offrire strumenti anche a coloro i cui valori sono avversi
alla società attuale e abbandonare campi così ampi sarebbe impossibile senza abbandonare
sostanzialmente tutto lo sviluppo tecnico. Significativa sarà la fusione dell’intelligenza biologica
con quella non biologica e la futura predominanza della seconda.
La possibilità di un rischio esistenziale per la specie umana è aumentata notevolmente a partire dal
nucleare arrivando alla possibilità di un virus creato dalla bioingegneria. Dobbiamo raggiungere il
massimo possibile di fiducia delle nostre strategie per poter combattere i rischi senza arrivare
all’abbandono di queste strade.
Al primo posto tra i fattori di preoccupazione restano le tecnologie GNR, dobbiamo aumentare il
nostro investimento nello sviluppo di tecnologie difensive specifiche. Dato che siamo già nell’era G
la maggior parte dei nostri investimenti di oggi deve essere in farmaci e trattamenti antivirali.
Dobbiamo sostenere anche le iniziative per prevedere le tecnologie difensive necessarie per guidare
in sicurezza N e R.
Può essere giusto un abbandono a grana fine basato su direttive etiche come quelle proposte dal
Foresight Istitute (abbandonando ad esempio lo sviluppo di enti fisici che possono autoreplicarsi in
ambiente naturale).
La chiave è la regolamentazione.
La GNR fornirà i mezzi per risolvere problemi antichi come la malattia e la povertà ma abiliterà
anche ideologie distruttive.
9. Risposta ai critici
La critica più candida del futuro delineato è probabilmente la semplice incredulità che cambiamenti
tanto profondi possano effettivamente avvenire.
La critica di Malthues afferma che le tendenze esponenziali non durano per sempre ma che portano
ad avvicinarsi sempre di più ad un limite.
La critica del software afferma che le capacità dell’hardware (capacità di memoria, velocità dei
processori e ampiezza di banda) si espandono esponenzialmente ma non si può dire lo stesso per il
software (cioè per i metodi e gli algoritmi).
Un’altra critica afferma l’eccessiva complessità dell’elaborazione neurale ma dato che possiamo
descrivere i principi del funzionamento in termini matematici e dato che possiamo costruire su un
computer modelli di qualsiasi processo matematico (anche di quelli caotici), possiamo
implementare questi tipi di simulazioni.
La critica della frequenza dei guasti cita gli elevati tassi di guasti della tecnologia come barriera per
la sua continua crescita esponenziale.
La critica del “blocco” parla di una situazione in cui le vecchie tecnologie si oppongono alla loro
dismissione a causa dei grandi investimenti fatti nell’infrastruttura che le sostiene.
La critica ontologica, parla dell’impossibilità di un computer di essere cosciente. Anche se
combinare e ricombinare simboli non ha significato in se e per se gli schemi emergenti hanno nei
sistemi non biologici lo stesso ruolo potenziale che anno nei sistemi biologici come il cervello.
Un’altra preoccupazione è la possibilità che grazie a queste tecnologie i ricchi possano ottenere certi
vantaggi e certe opportunità a cui il resto dell’umanità non ha accesso.
La critica relativa al controllo governativo dice che la regolamentazione farà diminuire e in fine
annullerà l’accelerazione della tecnologia.
Un’altra obiezione sostiene che esiste un livello spirituale che spiega le capacità umane e non è
penetrabile con mezzi oggettivi, ma bisogna considerare che gli schemi sono più importanti dei
materiali che li incorporano.
Un’altra critica, detta dell’Olismo afferma che le macchine sono organizzate come gerarchie
rigidamente strutturate di moduli, mentre la biologia si basa su elementi organizzati polisticamente,
cioè in cui ciascuno elemento influenza tutti gli altri. Secondo questa critica capacità come
l’intelligenza umana possono essere il risultato solo di questo tipo di progetto olistico. I sistemi
biologici non sono completamente olistici e che le macchine contemporanee non sono
completamente modulari; si trovano entrambi lungo un continuo.
Epilogo
La singolarità non raggiunge livelli infiniti di computazione, memoria o di qualsiasi altro attributo
misurabile, ma sicuramente attinge a livelli enormi di tutte queste qualità, intelligenza inclusa. Ma
ci sembra ci sia ancora un limite.
Se ottenessimo la capacità di creare e colonizzare altri universi la nostra intelligenza alla fine
potrebbe superare qualsiasi livello finito specifico.
Un idea comune è che siamo centrali. La nostra capacità di creare nel nostro cervello modelli
combinata con il nostro pollice opponibile è stata sufficiente per farci accedere ad un’altra forma di
evoluzione: la tecnologia.
Questo sviluppo ha reso possibile il mantenimento del ritmo in accelerazione che è iniziato con
l’evoluzione biologica e continuerà finché l’intero universo non sarà sulla punta delle nostre dito.