Tabacco - Calderini

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Piante
aromatiche
schede colturali
Tabacco
Nome botanico
Famiglia
Nicotina tabacum e
Nicotina rustica
Solanacee
Origine e diffusione
La pianta è di origine americana, dove veniva usata già dai popoli nativi soprattutto per scopi religiosi. La coltivazione è ora diffusa in tutto il mondo.
Produzione mondiale di tabacco grezzo (FAO 2001)
Produzione europea di tabacco grezzo (FAO 2001)
Produzione italiana di tabacco grezzo (AGRIT 2002)
2.100.000 t
567.131 t
109.700 t
Maggiori produttori nel mondo: Asia (soprattutto in Cina, India, Turchia), America
(Stati Uniti, Brasile), Europa (Italia, Grecia, Bulgaria, Polonia, Russia), Africa (Zimbabwe, Malawi) e Oceania (Australia e Nuova Zelanda)
Aree italiane interessate alla produzione
Campania, Umbria, Veneto, Puglia, Toscana, Lazio e Abruzzo.
Parti della pianta utilizzate
• Foglia essiccata.
Utilizzo
• Produzione di sigarette, sigari, tabacco da fiuto, usi farmaceutici.
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Esigenze climatiche
TEMPERATURA: per la germinazione dei semi tra i 13° e i 38 °C, che sono temperature limite anche per un buon sviluppo della pianta.
ACQUA: la richiesta di acqua è variabile a seconda della varietà coltivata, oltre
che dalle condizioni pedoclimatiche; per le varietà che necessitano di irrigazione,
questa risulta comunque fondamentale per ottenere una buona produzione.
Esigenze pedologiche
TERRENO: la coltura è adattabile a molti tipi di terreno e ha esigenze diverse a
seconda della specie. In generale predilige terreni di medio impasto, profondi e
freschi, o sabbiosi: è preferibile una giusta dose di argilla e una presenza non
eccessiva di humus.
pH: predilige valori da 6,8 a 7,8.
Precessione colturale
È una coltura da rinnovo e si giova particolarmente quando è preceduta da leguminose o dal prato.
Periodo di coltivazione in Italia
SEMINA IN SEMENZAIO: a seconda delle condizioni climatiche e della varietà da
febbraio ad aprile.
TRAPIANTO IN CAMPO: da aprile ai primi di giugno
RACCOLTA: tra luglio e ottobre, quando viene effettuata a mano è scalare per rispettare la maturazione delle foglie.
SEMINA
GEN
FEB
MAR
TRAPIANTO
APR
MAG
GIU
LUG
AGO
SETT
OTT
NOV
DIC
LE COLTURE ERBACEE
RACCOLTA
LE TECNICHE DI COLTIVAZIONE
Preparazione del terreno e altre
lavorazioni
Aratura profonda o interventi alternativi con le stesse funzioni (è una
coltura da rinnovo) in autunno e incorporazione del letame eventualmente
distribuito (Tabacchi scuri).
Erpicature e/o fresatura per completare la preparazione del letto di
semina in primavera.
Sarchiature e/o rincalzatura con lo
scopo di rompere la crosta ed eliminare le malerbe eventualmente presenti.
Scelta della semente
I Tabacchi coltivati in Italia appartengono tutti alla varietà Nicotiana
tabacum e sono raggruppati in scuri
e chiari. Ai primi appartengono i
Tabacchi Havanna, Paraguay, Beneventano, gli ibridi di Badischer Geu-
dertheimer e Kentucky; i Tabacchi
chiari comprendono i tipi nordamericani: Virginia Bright, Burley, Maryland,
Badischer Burley e i tipi orientali
Xanthi, Perustitza, Erzegovina,
Samsun. Per classi di cura (intervento
di essiccazione che viene fatto dopo
la raccolta) i tabacchi flue-cured e
light air-cured costituiscono più dei
due terzi della produzione nazionale,
soprattutto ad opera del Bright e del
Burley (37 e 34%, rispettivamente,
del totale nazionale).
Modalità e densità di semina
Date le piccolissime dimensioni dei
semi, la semina viene effettuata a
spaglio in semenzaio o in appositi
contenitori alveolari (circa 1.000-1.200
piantine/m2).
Semina: con trapiantatrici o a mano.
Investimento: a seconda della cul-
tivar, da 1,2 a 16,6 piante/m2.
Distanze: da 90 × 90 a 30 × 20.
Concimazione
Asportazioni: dipendono dalla cultivar, per ogni quintale di foglie abbiamo: N: 1,97-5,5 kg, P2O5: 0,591,3, K2O: 3,54-12,1
Dosi indicative:
N: 50-100 kg/ha alla semina e in
copertura.
P: 80-150 kg/ha in presemina
K: 100-200 kg/ha in presemina.
Controllo delle infestanti
Le infestanti vengono controllate con
gli avvicendamenti colturali e le lavorazioni; l’utilizzo dei diserbanti avviene
prevalentemente nella fase di pretrapianto o, più recentemente, in posttrapianto, allo scopo di tenere pulito
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il terreno nelle prime fasi di sviluppo
delle piantine.
controllato mediante le rotazioni colturali, e la scelta di seme sano.
Controllo delle malattie e dei parassiti
Virosi: la più nota è quella del Mosaico
del Tabacco che viene controllata indirettamente evitando le infezioni che
si trasmettono da residui vegetali
infetti.
Crittogame: sono pericolose soprattutto la Peronospora (Peronospora
tabacina) e l’Oidio (Oidium tabaci),
che vanno controllate, mediante trattamenti fitosanitari con antiperonosporici e antioidici.
Batteri: è pericoloso soprattutto il
Fuoco selvaggio (Pseudomonas tabaci)
Irrigazione
L’irrigazione viene praticata solo nelle
cultivar che lo richiedono e in relazione
all’utilizzo del prodotto: infatti, l’intervento è in grado di condizionare
sia gli aromi sia la consistenza della
foglia. Si ritiene che una condizione
idrica soddisfacente, con interventi
quando l’acqua disponibile raggiunge
il 30%, possa permettere una crescita equilibrata.
Coltivazione di Tabacco.
Fase avanzata di essiccazione.
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Raccolta rese e trattamento
Si può effettuare l’operazione manualmente, con la raccolta scalare delle
foglie man mano che maturano, ottenendo così un prodotto di qualità,
oppure a macchina, con l’asportazione dell’intera pianta. Per la raccolta a macchina è opportuno utilizzare delle qualità che maturano contemporaneamente le foglie.
Le foglie, appena raccolte, vengono
“infilzate” (fatte attraversare da un
filo) e poste in fila ad asciugare in
appositi locali (aziendali, cooperativi
o altro). L’asciugatura o cura della
foglia può avvenire con tecniche
diverse, anche a seconda del tipo di
tabacco, queste utilizzano l’aria, il
sole, il fuoco diretto oppure il fuoco
indiretto.
Foglie di Tabacco poste ad essiccare.
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