Prefazione Introduzione Funzioni SIPROTEC Montaggio e messa in servizio Protezione multifunzionale per macchine 7UM62 Dati tecnici V4.6 Bibliografia Manuale Appendice Glossario Indice C53000-G1172-C149-3 1 2 3 4 A Esclusione della responsabilità Copyright Abbiamo controllato il contenuto della pubblicazione circa la sua conformità con l'hardware e il software descritti. Ciò nonostante non si possono escludere divergenze, cosicché noi non possiamo assumerci nessuna responsabilità circa la completa conformità. Copyright © Siemens AG 2010. All rights reserved. Le indicazioni contenute in questo manuale vengono controllate costantemente e le necessarie correzioni sono contenute nelle edizioni successive. Siamo grati per eventuali suggerimenti tesi al miglioramento. Ci riserviamo il diritto di apportare modifiche tecniche, anche senza preavviso. La trasmissione e la riproduzione di questo documento, come pure l'utilizzo e la divulgazione del suo contenuto non sono consentiti senza esplicita autorizzazione. Ogni trasgressione comporta l'obbligo al risarcimento dei danni. Tutti i diritti sono riservati ed in particolare quelli concernenti la concessione del brevetto o la registrazione del marchio di fabbrica. Marchi registrati SIPROTEC, SINAUT, SICAM e DIGSI sono Marchi registrati della SIEMENS AG. Le altre denominazioni contenute in questo manuale possono essere dei marchi il cui utilizzo tramite terzi per i propri scopi potrebbe ledere i diritti dei proprietari. Versione dei documenti V04.21.00 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Prefazione Scopo del manuale Il presente manuale descrive le funzioni, il comando, il montaggio e la messa in servizio degli apparecchi 7UM62. In particolare vengono riportate: • indicazioni sulla programmazione dell'apparecchio e una descrizione delle sue funzioni e possibilità d'impostazione → capitolo 2; • indicazioni per il montaggio e la messa in servizio → capitolo 3; • l'elenco dei dati tecnici → capitolo 4; • una sintesi dei dati più importanti per l'utente esperto → Appendice A. Indicazioni generali relative al comando e alla programmazione di apparecchi SIPROTEC 4 sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC /1/. A chi si rivolge Ingegneri addetti alle protezioni, personale di messa in servizio, persone esperte nell'impostazione, nella verifica e nella manutenzione di impianti di protezione selettiva, automatici e di controllo e personale operativo in impianti e centrali elettriche. Ambito di validità del manuale Questo manuale vale per: SIPROTEC 4 Protezione multifunzionale per macchine 7UM62; versione firmware V4.6. Indicazioni di conformità Ulteriori norme Questo prodotto è conforme alla Direttiva del Consiglio delle Comunità Europee relativa all'armonizzazione delle leggi degli stati membri sulla compatibilità elettromagnetica (Direttiva sulla compatibilità elettromagnetica 89/336/CEE) e ai mezzi di esercizio elettrici per l'impiego all'interno di determinati limiti di tensione (Direttiva sulla bassa tensione 73/23/CEE). La conformità è dimostrata dalle prove che sono state eseguite da Siemens AG in base all'articolo 10 della Direttiva del Consiglio, conformemente alle norme generali EN 61000-6-2 e EN 61000-6-4 per la Direttiva sulla compatibilità elettromagnetica e la norma EN 60255-6 per la Direttiva sulla bassa tensione. L'apparecchio è stato sviluppato e fabbricato per l'impiego in campo industriale. Il prodotto è in accordo con le norme internazionali della serie IEC 60255 e con la normativa nazionale VDE 0435. IEEE Std C37.90-* Il prodotto è autorizzato nell'ambito delle caratteristiche tecniche UL Ulteriore supporto 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 In caso di domande relative al sistema SIPROTEC 4, rivolgersi al proprio rivenditore specializzato Siemens. 3 Prefazione Corsi Note e avvertenze L'offerta personalizzata di corsi si trova sul nostro catalogo dei corsi oppure si può richiedere al nostro centro di addestramento di Norimberga. Le note e le avvertenze contenute in questo manuale vanno osservate per garantire la propria sicurezza e una durata ottimale dell'apparecchio. A questo scopo vengono utilizzate le seguenti segnalazioni e definizioni standard: PERICOLO significa che si possono verificare incidenti con esito mortale, lesioni gravi o notevoli danni se non vengono prese le relative misure precauzionali. Allarme significa che si possono verificare incidenti con esito mortale, lesioni gravi o notevoli danni se non vengono prese le relative misure precauzionali. Cautela! significa che si possono verificare incidenti con lesioni leggere o danni se non vengono prese le relative misure precauzionali. Ciò vale in particolare anche per danni esterni o interni all'apparecchio e danni che da ciò ne risultano. Nota: è un'importante informazione concernente il prodotto o quella parte del manuale che merita particolare attenzione. AVVERTENZA Durante il funzionamento di apparecchiature elettriche, molte componenti di queste ultime risultano essere sotto tensione. La mancata osservanza di tali norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o danni materiali all'apparecchiatura. Soltanto personale qualificato può lavorare a questo apparecchio o in prossimità di esso. Questo personale deve essere pratico di tutte le avvertenze e le misure di manutenzione descritte in questo manuale, come pure di tutte le prescrizioni di sicurezza. La funzionalità e la sicurezza dell'apparecchio presuppongono un trasporto adeguato nonché operazioni di stoccaggio, installazione e montaggio eseguite da personale qualificato in conformità agli avvertimenti e alle indicazioni contenute nel presente manuale. In particolare sono da osservare le prescrizioni generali per l'installazione e la sicurezza per il lavoro con impianti elettrici ad alta tensione (per es. DIN, VDE, EN, IEC o altri regolamenti nazionali e internazionali). Definizione PERSONALE QUALIFICATO ai sensi di questo manuale e delle direttive di sicurezza sul prodotto stesso, è costituito da persone che hanno competenza dell'installazione, del montaggio, della messa in servizio e del funzionamento dell'apparecchio e che dispongono dunque di qualifiche adeguate, come ad es. • formazione e istruzione e/o autorizzazione a inserire e disinserire, collegare a terra e contrassegnare apparecchi/sistemi secondo lo standard della tecnica. • formazione e istruzione secondo lo standard della tecnica di sicurezza nella cura e nell'uso di adeguati equipaggiamenti di sicurezza. • addestramento in pronto soccorso. 4 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Prefazione Convenzioni tipografiche e grafiche Per contrassegnare termini che caratterizzano informazioni dell'apparecchio o per l'apparecchio nel testo vengono usati i seguenti tipi di carattere: Nomi di parametri Indicazioni per parametri di configurazione e di funzione, che appaiono quali parole sullo schermo dell'apparecchio o sullo schermo del personal computer (con DIGSI), sono contrassegnate nel testo in grassetto (larghezza uniforme del carattere). Lo stesso vale per i titoli dei menu di selezione. 1234A Gli indirizzi di parametri sono rappresentati come i nomi di parametri. Gli indirizzi di parametri nelle tavole sinottiche contengono il suffisso A, se il parametro è visibile in DIGSI solo attraverso l'opzione Visualizza altri parametri. Condizioni dei parametri Le possibili impostazioni di parametri di testo, che appaiono quali parole sul display dell'apparecchio o sullo schermo del personal computer (con DIGSI), sono scritte in corsivo nel testo. Lo stesso vale per le opzioni dei menu di selezione. „Segnalazioni“ Le designazioni per informazioni prodotte dall'apparecchio o da esso richieste ad altri apparecchi o interruttori, sono indicate nel testo con scrittura normale e messe tra virgolette. Per disegni e tabelle, in cui il tipo di indicatore risulta evidente dalla rappresentazione, possono essere usati caratteri diversi da quelli sopra esposti. Nei disegni è utilizzata la seguente simbologia: segnale di ingresso logico interno all'apparecchio segnale di uscita logico interno all'apparecchio segnale interno in entrata di una grandezza analogica segnale binario esterno in entrata (ingresso binario, segnalazione d'ingresso) segnale binario esterno con numero funzione (segnalazione dell'apparecchio) segnale binario esterno di uscita con numero funzione usato come segnale di entrata (segnalazione dell'apparecchio) Esempio di un parametro FUNZIONE con indirizzo 1234 e i possibili stati On e Off 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 5 Prefazione Per il resto vengono usati i segni grafici conformemente a IEC 60617-12 e IEC 6061713 o da questi ricavati. I simboli più frequenti sono i seguenti: grandezza di ingresso analogica connessione AND di grandezze d'ingresso connessione OR di grandezze d'ingresso OR esclusivo (antivalenza): uscita attiva, se solo uno degli ingressi è attivo Equivalenza: uscita attiva, se entrambi gli ingressi sono contemporaneamente attivi o inattivi segnali di ingresso dinamici (controllo sul fronte), alto con fronte positivo, basso con fronte negativo formazione di un segnale di uscita analogico a partire da più segnali di ingresso analogici soglia di intervento con indirizzo e nomi di parametri Elemento temporizzatore (ritardo di risposta T impostabile) con indirizzo e nomi di parametri Elemento temporizzatore (ritardo di ricaduta T, non impostabile) Gradino temporale controllato dal fronte con il tempo di discriminazione T Memoria statica (flipflop RS) con ingresso di set (S), ingresso di reset(R), uscita (Q) e uscita negata (Q) ■ 6 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Indice 1 Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 1.1 Funzionamento dell'apparecchio completo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 1.2 Campi di applicazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 1.3 Caratteristiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 2 Funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33 2.1 Introduzione, impianti di riferimento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 2.1.1 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 2.2 Apparecchio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 2.2.1 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 2.2.2 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 2.2.3 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 2.3 Modulo Ethernet EN100 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 2.3.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 2.3.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 2.3.3 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 2.4 Funzioni implementate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 2.4.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 2.4.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 2.4.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46 2.5 Dati di Impianto 1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51 2.5.1 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51 2.5.2 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57 2.5.3 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59 2.6 Cambio del gruppo di settaggio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 2.6.1 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 2.6.2 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 2.6.3 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 2.7 Dati di Impianto 2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61 2.7.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61 2.7.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61 2.7.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61 2.7.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 7 Indice 2.8 Massima Corrente (I>) a tempo definito (con blocco di minima tensione). . . . . . . . . . . . . . 63 2.8.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63 2.8.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64 2.8.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65 2.8.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66 2.9 Massima Corrente (I>>) a tempo definito (con rilevamento della direzione) . . . . . . . . . . . . 67 2.9.1 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67 2.9.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69 2.9.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72 2.9.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72 2.10 Protezione di Massima Corrente a Tempo inverso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73 2.10.1 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73 2.10.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76 2.10.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77 2.10.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78 2.11 Sovraccarico termico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79 2.11.1 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79 2.11.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83 2.11.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87 2.11.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88 2.12 Carico Squilibrato (sequenza Negativa) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89 2.12.1 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89 2.12.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91 2.12.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94 2.12.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94 2.13 Protezione di Massima Corrente d'avviamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95 2.13.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95 2.13.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96 2.13.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98 2.13.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98 2.14 Protezione differenziale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99 2.14.1 2.14.1.1 2.14.1.2 2.14.1.3 2.14.1.4 Protezione differenziale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110 2.14.2 2.14.2.1 2.14.2.2 Protezione differenziale per generatori e motori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .111 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113 2.14.3 2.14.3.1 2.14.3.2 Protezione differenziale per trasformatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 118 2.14.4 2.14.4.1 Requisiti dei trasformatori amperometrici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123 8 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Indice 2.15 Protezione di Terra Ristretta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125 2.15.1 Descrizione della funzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125 2.15.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131 2.15.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132 2.15.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133 2.16 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134 2.16.1 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134 2.16.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137 2.16.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141 2.16.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142 2.17 Protezione Ritorno d'Energia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 143 2.17.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 143 2.17.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 144 2.17.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145 2.17.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146 2.18 Supervisione di potenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146 2.18.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146 2.18.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 147 2.18.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 148 2.18.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 148 2.19 Protezione di Impedenza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 149 2.19.1 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 149 2.19.2 Blocco per pendolazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153 2.19.3 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155 2.19.4 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 160 2.19.5 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 162 2.20 Protezione perdita di passo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163 2.20.1 Principio di misura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163 2.20.2 Logica della protezione di perdita di passo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165 2.20.3 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167 2.20.4 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172 2.20.5 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172 2.21 Protezione di Minima Tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 174 2.21.1 Descrizione del funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 174 2.21.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 175 2.21.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 175 2.21.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 176 2.22 Protezione di Massima Tensione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177 2.22.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177 2.22.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177 2.22.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 178 2.22.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 179 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 9 Indice 2.23 Protezione di Frequenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 180 2.23.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 180 2.23.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 181 2.23.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 182 2.23.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 184 2.24 Protezione di sovraeccitazione (V/f) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 184 2.24.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 185 2.24.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 187 2.24.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 189 2.24.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 189 2.25 Protezione di Minima Tensione a tempo inverso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 190 2.25.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 190 2.25.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 191 2.25.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 192 2.25.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 192 2.26 Protezione derivata di frequenza (df/dt). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 193 2.26.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 193 2.26.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 194 2.26.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 196 2.26.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 197 2.27 Salto del vettore di tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 198 2.27.1 Descrizione funzionale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 198 2.27.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 201 2.27.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 202 2.27.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 202 2.28 Protezione Terra Statore 90% . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204 2.28.1 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204 2.28.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 209 2.28.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 212 2.28.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 212 2.29 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 213 2.29.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 213 2.29.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 215 2.29.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 217 2.29.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 217 2.30 Protezione terra statore 100% con terza armonica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 218 2.30.1 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 218 2.30.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 221 2.30.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224 2.30.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224 10 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Indice 2.31 Protezione Terra Statore 100% con iniezione di tensione a 20Hz. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 225 2.31.1 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 225 2.31.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 228 2.31.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 233 2.31.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 233 2.32 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità B . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 234 2.32.1 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 234 2.32.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 237 2.32.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 238 2.32.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 238 2.33 Protezione guasto tra spire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 239 2.33.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 239 2.33.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 241 2.33.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 242 2.33.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 242 2.34 Protezione terra rotore R, fn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 243 2.34.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 243 2.34.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 245 2.34.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 247 2.34.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 248 2.35 Protezione di terra rotore sensibile con iniezione di segnale da 1 a 3 Hz . . . . . . . . . . . . . 249 2.35.1 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 249 2.35.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 253 2.35.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 254 2.35.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 255 2.36 Supervisione del tempo di Avviamento Motore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 256 2.36.1 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 256 2.36.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 258 2.36.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 259 2.36.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 260 2.37 Blocco al riavviamento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 261 2.37.1 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 261 2.37.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 265 2.37.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 268 2.37.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 269 2.38 Mancata apertura interruttore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 270 2.38.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 270 2.38.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 272 2.38.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 273 2.38.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 274 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 11 Indice 2.39 Energizzazione Accidentale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 275 2.39.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 275 2.39.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 276 2.39.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 277 2.39.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 278 2.40 Protezione di tensione e corrente continua . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 279 2.40.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 279 2.40.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 281 2.40.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 283 2.40.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 283 2.41 Uscite analogiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 284 2.41.1 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 284 2.41.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 285 2.41.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 286 2.42 Funzioni di supervisione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 287 2.42.1 2.42.1.1 2.42.1.2 2.42.1.3 2.42.1.4 2.42.1.5 2.42.1.6 Supervisione misure . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Controllo dell'hardware ................................................ Controllo del software . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Supervisione dei circuiti esterni dei trasformatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 287 287 289 290 292 293 294 2.42.2 2.42.2.1 2.42.2.2 2.42.2.3 2.42.2.4 2.42.2.5 Supervisioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fuse-Failure-Monitor . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Reazioni ai guasti dei dispositivi di supervisione ......................... Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 294 294 296 298 298 299 2.43 Supervisione dei circuiti di scatto. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 300 2.43.1 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 300 2.43.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 305 2.43.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 306 2.43.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 307 2.44 Supervisione dei valori di soglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 308 2.44.1 Descrizione della funzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 308 2.44.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 313 2.44.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 315 2.44.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 319 2.45 Accoppiamento comandi di scatto esterni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 321 2.45.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 321 2.45.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 321 2.45.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 322 2.45.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 322 12 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Indice 2.46 Rilevamento della temperatura via Thermobox. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 324 2.46.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 324 2.46.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 325 2.46.3 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 326 2.46.4 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 331 2.47 Controllo sequenza fasi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 333 2.47.1 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 333 2.47.2 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 334 2.48 Controllo delle funzioni protettive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 335 2.48.1 2.48.1.1 Logica di avviamento del dispositivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 335 Descrizione della funzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 335 2.48.2 2.48.2.1 2.48.2.2 Logica di scatto del dispositivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 336 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 336 Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 337 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 13 Indice 2.49 Funzioni supplementari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 338 2.49.1 2.49.1.1 Elaborazione delle segnalazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 338 Descrizione del funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 338 2.49.2 2.49.2.1 2.49.2.2 Statistiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 340 Descrizione del funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 340 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 341 2.49.3 2.49.3.1 2.49.3.2 Valori di misura (primari, secondari e in %) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 341 Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 341 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 345 2.49.4 2.49.4.1 2.49.4.2 Misurazione Termica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 347 Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 347 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 347 2.49.5 2.49.5.1 Misura Differenziale e Stabilizzante. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 348 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 348 2.49.6 2.49.6.1 Valori di misura minimi/massimi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 348 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 348 2.49.7 2.49.7.1 Conteggi di Energia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 349 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 349 2.49.8 2.49.8.1 Valori di soglia per misure . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 349 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 350 2.49.9 2.49.9.1 Valori di soglia per statistiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 350 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 350 2.49.10 2.49.10.1 2.49.10.2 2.49.10.3 2.49.10.4 Registrazioni Oscilloperturbografiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.49.11 2.49.11.1 Gestione della data e dell'ora . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 353 Descrizione del funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 353 2.49.12 2.49.12.1 Strumenti di messa in servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Azione sulle informazioni trasmesse tramite interfaccia di sistema durante un funzionamento di prova . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Test dell'interfaccia di sistema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Controllo degli stati di commutazione di ingressi e uscite binarie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Generazione di una registrazione delle misure di test. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.49.12.2 2.49.12.3 2.49.12.4 350 350 351 352 352 354 354 354 355 355 2.50 Elaborazione dei comandi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 356 2.50.1 2.50.1.1 Elaborazione dei comandi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 356 Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 356 2.50.2 2.50.2.1 Tipi di comando . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 357 Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 357 2.50.3 2.50.3.1 Percorso di comando. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 357 Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 358 2.50.4 2.50.4.1 Protezione contro errori di commutazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 358 Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 359 2.50.5 2.50.5.1 Protocollo di comandi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 366 Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 366 14 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Indice 3 Montaggio e messa in servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 369 3.1 Montaggio e collegamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 370 3.1.1 Indicazioni per la parametrizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 370 3.1.2 3.1.2.1 3.1.2.2 3.1.2.3 3.1.2.4 3.1.2.5 Adattamento dell'hardware . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . In generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Smontaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Interruttori su circuiti stampati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Moduli interfaccia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Assemblaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 373 373 375 377 388 392 3.1.3 3.1.3.1 3.1.3.2 3.1.3.3 Montaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Montaggio Incassato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Montaggio incassato su telaio o in armadio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Montaggio sporgente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 392 392 393 394 3.2 Controllo dei collegamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 396 3.2.1 Controllo del collegamento di trasmissione dati delle interfacce seriali. . . . . . . . . . . . . . . 396 3.2.2 Interfaccia di sistema. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 396 3.2.3 Terminazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 397 3.2.4 Uscita analogica 3.2.5 Interfaccia sincronizzazione orologio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 398 3.2.6 Fibre ottiche. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 398 3.2.7 Controllo dei collegamenti dell'apparecchio 3.2.8 Controllo dei collegamenti di installazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 403 3.3 Messa in servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 406 3.3.1 Funzionamento di prova/blocco della trasmissione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 407 3.3.2 Test dell'interfaccia di sistema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 407 3.3.3 Controllo degli stati di commutazione di ingressi e uscite binarie . . . . . . . . . . . . . . . . . . 409 3.3.4 Prove per la protezione contro la mancata apertura dell'interruttore 3.3.5 Controllo delle uscite analogiche 3.3.6 Controllo di funzioni definibili dall'utente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 412 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 397 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 399 . . . . . . . . . . . . . . . 412 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 412 3.3.7 Controllo della protezione di terra del rotore in condizioni di macchina ferma . . . . . . . . . 412 3.3.8 Controllo della protezione terra statore al 100% . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 417 3.3.9 Controllo del circuito di misura di tensione continua/corrente continua 3.3.10 Verifica degli scatti/chiusure degli organi di manovra primari . . . . . . . . . . . . 420 . . . . . . . . . . . . . . . . 420 3.3.11 Prova di messa in esercizio con la macchina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 421 3.3.12 Controllo dei circuiti di corrente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 425 3.3.13 Controllo della protezione differenziale 3.3.14 Controllo della protezione differenziale di corrente verso terra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 430 3.3.15 Controllo dei circuiti di tensione 3.3.16 Controllo della protezione terra statore 3.3.17 Controllo della protezione terra statore al 100% . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 446 3.3.18 Controllo della protezione di guasto a terra sensibile come protezione terra rotore . . . . 447 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 427 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 435 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 437 3.3.19 Controllo della protezione terra rotore durante il funzionamento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 448 3.3.20 Controllo della protezione contro corto circuiti tra le spire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 450 3.3.21 Prove con il generatore connesso alla rete . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 451 3.3.22 Creazione di una registrazione di guasto di prova 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 456 15 Indice 3.4 4 Attivazione dell'apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 458 Dati tecnici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 459 4.1 Dati generali dell'apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 461 4.1.1 Ingressi/uscite analogici 4.1.2 Tensione ausiliaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 462 4.1.3 Ingressi e uscite binari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 461 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 463 4.1.4 Interfacce di comunicazione 4.1.5 Prove elettriche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 469 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 464 4.1.6 Prove di resistenza meccanica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 471 4.1.7 Condizioni climatiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 471 4.1.8 Condizioni di impiego . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 472 4.1.9 Certificazioni 4.1.10 Esecuzioni costruttive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 472 4.2 Protezione di massima corrente a tempo indipendente (I>, I>>) 4.3 Massima Corrente (I>>) a tempo definito (con rilevamento della direzione) . . . . . . . . . . 475 4.4 Sovraccarico termico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 481 4.5 Carico Squilibrato (sequenza Negativa) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 483 4.6 Protezione di Massima Corrente d'avviamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 485 4.7 Protezione differenziale per generatori e motori 4.8 Protezione differenziale per trasformatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 489 4.9 Protezione di Terra Ristretta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 493 4.10 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 494 4.11 Protezione Ritorno d'Energia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 495 4.12 Supervisione di potenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 496 4.13 Protezione di Impedenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 497 4.14 Protezione perdita di passo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 499 4.15 Protezione di Minima Tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 501 4.16 Protezione di Massima Tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 503 4.17 Protezione di Frequenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 504 4.18 Protezione di sovraeccitazione (V/f) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 505 4.19 Protezione derivata di frequenza (df/dt) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 507 4.20 Salto del vettore di tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 508 4.21 Protezione Terra Statore 90% . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 509 4.22 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 510 16 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 472 . . . . . . . . . . . . . . . . . 474 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 486 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Indice 4.23 Protezione terra statore 100% con terza armonica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .511 4.24 Protezione Terra Statore 100% con iniezione di tensione a 20Hz . . . . . . . . . . . . . . . . . . 512 4.25 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità B . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 513 4.26 Protezione guasto tra spire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 514 4.27 Protezione terra rotore R, fn . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 515 4.28 Protezione di terra rotore sensibile con iniezione di segnale da 1 a 3 Hz . . . . . . . . . . . . 516 4.29 Supervisione del tempo di Avviamento Motore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 517 4.30 Blocco al riavviamento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 518 4.31 Mancata apertura interruttore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 519 4.32 Energizzazione Accidentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 520 4.33 Protezione di tensione e corrente continua . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 521 4.34 Thermobox 4.35 Supervisione dei valori di soglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 523 4.36 Funzioni supplementari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 524 4.37 Campi di lavoro delle funzioni di protezione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 530 4.38 Dimensioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 532 4.38.1 Montaggio incassato e in armadio (grandezza custodia 1/2) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 522 1/ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 532 4.38.2 Montaggio incassato e in armadio (grandezza custodia 4.38.3 Montaggio sporgente (grandezza custodia 1/2) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 534 4.38.4 Montaggio sporgente (grandezza custodia 1/1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 534 4.38.5 Disegno quotato dispositivo di accoppiamento 7XR6100-0CA0 per montaggio incassato 535 1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 533 4.38.6 Disegno quotato dispositivo di accoppiamento 7XR6100-0BA0 per montaggio sporgente 536 4.38.7 Disegno quotato 3PP13 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 537 4.38.8 Disegno quotato apparecchio per collegamento in serie 7XT7100-0BA00 per montaggio sporgente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 538 4.38.9 Disegno quotato apparecchio per collegamento in serie 7XT7100-0EA00 per montaggio incassato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 539 4.38.10 Disegno quotato apparecchio di resistenza 7XR6004-0CA00 per montaggio incassato o in armadio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 540 4.38.11 Disegno quotato apparecchio di resistenza 7XR6004-0BA00 per montaggio sporgente . 541 4.38.12 Disegno quotato generatore a 20 Hz 7XT3300-0CA00 per montaggio incassato o in armadio . . . . 542 4.38.13 Disegno quotato generatore a 20 Hz 7XT3300-0BA00 per montaggio sporgente . . . . . . 543 4.38.14 Disegno quotato filtro di banda a 20 Hz 7XT3400-0CA00 per montaggio incassato o in armadio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 544 4.38.15 Disegno quotato filtro di banda a 20 Hz 7XT3400-0BA00 per montaggio sporgente. . . . 545 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 17 Indice A Appendice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 547 A.1 Dati di ordinazione e accessori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 548 A.1.1 A.1.1.1 Dati di ordinazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 548 Codice di ordinazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 548 A.1.2 Accessori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 551 A.2 Schemi dei morsetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 555 A.2.1 Custodia per montaggio incassato e in armadio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 555 A.2.2 Custodia per montaggio sporgente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 557 A.3 Esempi di collegamento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 559 A.3.1 Esempi di collegamento 7UM62 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 559 A.3.2 Esempi di collegamento per thermobox . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 567 A.3.3 Schemi di cablaggio parti accessorie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 568 A.4 Preimpostazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 571 A.4.1 LEDs . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 571 A.4.2 Ingresso binario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 572 A.4.3 Uscita binaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 573 A.4.4 Tasti di funzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 574 A.4.5 Display base . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 575 A.4.6 Schemi CFC preinstallati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 576 A.5 Funzioni dipendenti dal protocollo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 577 A.6 Configurazione apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 578 A.7 Tabella parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 583 A.8 Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 601 A.9 Messaggi collettivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 625 A.10 Vista d'insieme dei valori misurati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 626 Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 631 Glossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 633 Indice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 643 18 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 1 Introduzione In questo capitolo viene presentato l'apparecchio SIPROTEC 4 7UM62. Vengono illustrati i campi di impiego, le caratteristiche e le funzioni implementate. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 1.1 Funzionamento dell'apparecchio completo 20 1.2 Campi di applicazione 23 1.3 Caratteristiche 26 19 1 Introduzione 1.1 Funzionamento dell'apparecchio completo La protezione digitale multifunzionale 7UM62 è equipaggiata con un potente sistema a microprocessore. Pertanto tutte le operazioni, dal rilevamento delle grandezze di misura fino all'emissione dei comandi destinati agli interruttori, sono elaborate in modo del tutto digitale. La figura 1-1 illustra la struttura di base del dispositivo. Ingressi analogici Gli ingressi di misura (ME) effettuano una separazione galvanica, trasformano le correnti e le tensioni provenienti dai trasformatori primari e le adattano al livello interno di elaborazione del dispositivo. Figura 1-1 20 Struttura hardware della protezione digitale multifunzionale 7UM62 (versione massima) 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 1.1 Funzionamento dell'apparecchio completo L'apparecchio dispone di 8 ingressi di corrente e di 4 ingressi di tensione. Sono previsti rispettivamente 3 ingressi di corrente per le correnti di linea su entrambi i lati dell'oggetto protetto. Due ingressi di corrente sono dotati di trasduttori di ingresso ad alta sensibilità (IEE) e possono misurare correnti secondarie nell'ordine dei mA. Tre ingressi di tensione rilevano le tensioni fase-terra (possibile anche collegamento a tensioni concatenate e riduttori di tensione in collegamento a V) e il quarto ingresso di tensione è previsto per la misurazione della tensione di spostamento per la protezione di messa a terra dello statore e/o del rotore. Il gruppo di amplificazione di ingresso (EV) provvede alla chiusura ad alta resistenza delle grandezze di ingresso analogiche e contiene filtri ottimizzati sull'elaborazione del valore misurato relativamente alla larghezza di banda e alla velocità di elaborazione. Il gruppo trasformatore analogico/digitale a più canali (AD) dispone di trasformatori ΣΔ (22 bit) ad alta risoluzione e di moduli di memoria per il trasferimento dei dati al microcomputer. Sistema di microcomputer Nel sistema a microcomputer (µC) viene elaborato il software implementato. Le funzioni essenziali sono: • filtraggio e preparazione dei valori di misura, • controllo continuo delle grandezze di misura, • controllo delle condizioni di avviamento per le singole funzioni di protezione, • valutazione dei valori limite e delle sequenze temporali, • controllo dei segnali per le funzioni logiche, • decisione relativamente ai comandi di scatto, • segnalazione del comportamento della protezione tramite LED, LCD, relè e/o interfacce seriali, • memorizzazione di segnalazioni, allarmi, guasti, dei valori di intervento per l'analisi dei guasti, • gestione del sistema operativo e delle sue funzioni, come ad es. memorizzazione dei dati, orologio in tempo reale, comunicazione, interfacce ecc. Adattamento della frequenza di campionamento Affinchè le funzioni di protezione e di misura forniscano risultati corretti in un vasto campo di frequenza, la frequenza effettiva viene misurata continuamente e la frequenza di misura viene adattata per l'elaborazione delle grandezze di misura. Ciò garantisce la precisione della misura nel campo di frequenza da 11 Hz a 69 Hz. L'adattamento della frequenza di campionamento può operare solo se almeno una delle grandezze di misura è presente con almeno un valore pari al 5% del valore nominale („stato operativo 1“). Grandezze di misura mancanti o troppo piccole, nonché valori di misura con frequenze inferiori a 11 Hz o superiori a 70 Hz portano l'apparecchio nello „stato operativo 0“. Ingressi e uscite binarie Gli ingressi e le uscite binarie sono addotte dal/al sistema informatico attraverso i moduli di ingresso/uscita (ingressi e uscite). Da qui il sistema riceve informazioni provenienti dall'impianto (per es. reset a distanza) o da altri apparecchi (per es. comandi di blocco). Le uscite sono soprattutto i comandi per gli apparecchi di manovra e i messaggi per la remotizzazione di eventi e di condizioni di stato importanti. Elementi frontali Segnalatori ottici (LED) e un pannello di visualizzazione (display LCD) sul fronte dell'unità danno informazioni sul funzionamento dell'apparecchio e segnalano eventi, stati e valori di misura. Una tastiera alfanumerica e con tasti di navigazione unitamente 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 21 1 Introduzione al display LCD permettono la comunicazione con l'apparecchio in locale. In tal modo è possibile richiamare tutte le informazioni dell'apparecchio, quali parametri di programmazione e di taratura, segnalazioni di esercizio e di guasto, valori di misura (si veda anche la descrizione del sistema SIPROTEC /1/) e modificare i parametri di taratura. Interfacce seriali Attraverso un'interfaccia operatore posta sul frontale dell'apparecchio è possibile comunicare tramite un PC utillizzando il programma di comando DIGSI® . Ciò permette una facile gestione di tutte le funzioni nell'apparecchio. Tramite l'interfaccia di servizio si può comunicare in remoto con l'apparecchio servendosi di un PC e usando DIGSI®. Ciò è particolarmente adatto per remotizzare la comunicazione con più apparecchi con il PC o per comando tramite modem. Si può usare l’interfaccia di servizio anche per il collegamento a un thermobox. Tramite l'interfaccia seriale di sistema, tutti i dati dell'apparecchio possono essere trasferiti ad un'unità centrale o ad un sistema di supervisione. A seconda dell'applicazione, tale interfaccia può essere dotata di diversi supporti fisici di trasmissione e di diversi protocolli. Un'ulteriore interfaccia è prevista per la sincronizzazione oraria dell'orologio interno attraverso fonti di sincronizzazione esterne. Tramite moduli di interfaccia supplementari, è possibile realizzare ulteriori protocolli di comunicazione. Uscite analogiche/ ingresso temperatura A seconda della versione ordinata e della configurazione, le porte B e D possono essere equipaggiate con moduli di uscita analogici (0-20 mA). Se queste porte sono equipaggiate con moduli di ingresso (RS485 oppure ottici), queste possono essere utilizzate anche per connettere un Thermobox per la rilevazione delle temperature tramite sonde. Alimentazione di corrente Un alimentatore provvede a fornire le unità funzionali descritte della necessaria potenza ai diversi livelli di tensione. Cali transitori della tensione di alimentazione, che possono verificarsi in seguito a un corto circuito nel sistema di alimentazione a tensione ausiliaria dell'impianto, possono essere compensate in generale da una memoria capacitiva (vedi anche "Dati tecnici") 22 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 1.2 Campi di applicazione 1.2 Campi di applicazione L'apparecchio SIPROTEC® 7UM62 è una protezione digitale multifunzione di macchina della serie „Protezione digitale di macchina 7UM6“. Comprende tutte le funzioni necessarie per proteggere generatori, motori e trasformatori. Grazie alla selezione delle funzioni implementate il 7UM62 è impiegabile per generatori elettrici di tutte le taglie (piccola, media, grande). L'apparecchio soddisfa i requisiti di protezione per i due collegamenti tipici di base: • Collegamento diretto sulle sbarre • Collegamento tramite trasformatore di unità Figura 1-2 Collegamenti tipici La funzione integrata di protezione differenziale può essere utilizzata anche come protezione differenziale longitudinale o trasversale del generatore e per la protezione del trasformatore di blocco oppure come protezione differenziale totale. La modularità del software permette l'adattabilità ad un ampio campo di utilizzo dell'apparecchio. È possibile scegliere i pacchetti di funzioni che corrispondono al tipo di applicazione desiderata. Così, ad esempio, è possibile offrire una protezione completa e sicura con il solo apparecchio 7UM62 per generatori da piccola a media potenza (ca. 5 MW). L'apparecchio costituisce inoltre la base per la protezione di generatori medi e grandi. In combinazione con l'apparecchio 7UM61 (un altro apparecchio della serie 7UM6), è possibile soddisfare tutti i requisiti per le macchine di tutte le dimensioni. In questo modo è possibile realizzare un sistema ridondato con funzioni di rincalzo. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 23 1 Introduzione L'apparecchio 7UM62 permette ulteriori applicazioni, quali • Protezione di trasformatori, poiché, accanto alla protezione differenziale e protezione di massima corrente, sono disponibili numerose funzioni di protezione, che permettono ad esempio un controllo dei valori di tensione e frequenza di esercizio. • Protezione di grandi motori sincroni e asincroni. Segnalazioni e valori di misura; memorizzazione dei dati di guasto Le segnalazioni di servizio danno informazioni sulle situazioni di stato nell'impianto e dello stesso apparecchio. I valori di misura calcolati possono essere visualizzati durante il funzionamento e trasmessi attraverso l'eventuale interfaccia seriale. Segnalazioni dell'apparecchio possono essere fornite da una serie di LED sul frontalino (parametrizzabili), elaborati esternamente tramite contatti di uscita (parametrizzabili) collegati a funzioni logiche definibili dall'utente e/o essere emessi attraverso un'interfaccia seriale (vedi sotto "Comunicazione"). Durante un guasto sul generatore o in rete, importanti eventi e cambiamenti di stato vengono memorizzati in un registro perturbografico. E' possibile scegliere se registrare nel dispositivo i valori istantanei o i valori efficaci delle grandezze e renderli così dispinibili. Comunicazione Per la comunicazione con sistemi esterni di supervisione, comando e controllo, sono a disposizione interfacce seriali. Interfaccia frontale Un connettore DSUB a 9 poli posto sul frontalino serve per la comunicazione locale con un PC. Per mezzo del software operativo SIPROTEC® DIGSI® tramite questa interfaccia di comando, è possibile effettuare tutte le operazioni di comando e valutazione, quali impostazione e modifica dei parametri di taratura, configurazione di funzioni logiche specifiche dell'utente, lettura di dati di segnalazioni di servizio e di guasto e di valori di misura, lettura e rappresentazione di dati relativi a guasti, interrogazione delle situazioni di stato e di valori di misura. Interfacce posteriori Altre interfacce sono collocate - a seconda del modello ordinato - sul lato posteriore dell'apparecchio. Esse permettono di stabilire una comunicazione con altri sistemi di controllo digitali e sistemi di supervisione: L'interfaccia di servizio può funzionare anche tramite linee dati e permette anche la comunicazione via modem. In questo modo il comando è possibile anche da un luogo distante con un Personal Computer e il software di comando DIGSI®, ad esempio quando da un PC centrale devono essere controllati più apparecchi. L'interfaccia di sistema supporta la comunicazione centrale tra l'apparecchio e un sistema di supervisione. Essa può avvenire tramite linee dati o fibre ottiche. Per la trasmissione dei dati sono a disposizione diversi protocolli standardizzati. • IEC 61850 Un modulo di comunicazione seriale EN 100 permette di integrare l'apparecchio in una rete di comunicazione Ethernet a 100 Mbit usata per i processi di comando e controllo basati sul protocollo IEC 61850. Parallelamente all'integrazione con il sistema di controllo, attraverso questa interfaccia è possibile anche la comunicazione con DIGSI e quella tra apparecchi utilizzando la funzionalità GOOSE. • IEC 60870-5-103 Questo profilo permette anche l'integrazione degli apparecchi nei sistemi di automazione SINAUT LSA e SICAM. 24 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 1.2 Campi di applicazione • Profibus DP Tramite questo protocollo della tecnica di automatizzazione vengono trasmessi segnalazioni e valori di misura. • Modbus ASCII/RTU Tramite questo protocollo della tecnica di automatizzazione vengono trasmessi segnalazioni e valori di misura. • DNP 3.0 Tramite questo protocollo della tecnica di automatizzazione vengono trasmessi segnalazioni e valori di misura. • In alternativa, è anche possibile montare un'uscita analogica (2 x 20 mA) attraverso la quale possono essere emessi valori di misura. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 25 1 Introduzione 1.3 Caratteristiche Caratteristiche generali • Potente microprocessore a 32 bit. • Elaborazione dei valori di misura completamente digitale e controllo degli stessi dall'acquisizione dei dati e dalla digitalizzazione dei valori di misura fino all'emissione del comando di scatto o di eventuali altri segnali configurati. • Separazione completamente galvanica ed esente da guasti dei circuiti di calcolo interni dai circuiti di misura, di controllo e di alimentazione del sistema attraverso linee schermate per la trasmissione delle misure, moduli di ingresso e uscita binari e convertitori di corrente continua. • Semplicità di utilizzo grazie al pannello di comando e di visualizzazione integrato oppure mediante personal computer collegato con programma di comando DIGSI. • Calcolo e visualizzazione continua dei valori di servizio. • Memorizzazione delle segnalazioni di guasto come pure dei valori istantanei o effettivi per la registrazione grafica dei guasti. • Supervisione permanente delle grandezze di misura, dell'hardware e del software del dispositivo. • Possibile comunicazione con dispositivi centrali di controllo e supervisione tramite interfaccia seriale, a scelta tramite linea dati, modem o conduttori a fibre ottiche. • Orologio con batteria tampone, sincronizzabile tramite un segnale di sincronizzazione (DCF77, IRIG B tramite ricevitore satellitare) ingresso binario o interfaccia di sistema. • Statistica degli interventi: conteggio dei comandi di scatto e protocollo delle correnti dell'ultima apertura effettuata dall'apparecchio e sommatoria delle correnti di cortocircuito interrotte dall'interruttore. • Conteggio delle ore di esercizio: conteggio delle ore di esercizio sotto carico dell'oggetto protetto. • Aiuti per la messa in servizio, quali controllo del collegamento e della sequenza delle fasi, visualizzazione dello stato di tutti gli ingressi e uscite binari e delle registrazioni delle misure di test. Protezione di massima corrente a tempo definito (I) con memoria di tensione • 2 gradini indipendenti I> e I>> per le 3 correnti di linea (IL1, IL2, IL3) dal lato 1 o dal lato 2. • Mantenimento dell'avviamento per massima corrente I> in caso di minima tensione (ad es. per le macchine sincrone che derivano la tensione di eccitazione dai morsetti). • A scelta, rilevamento della direzione nel gradino di corto circuito I>>. • Possibilità di interbloccare gradini di intervento con segnali logici. Protezione di massima corrente a tempo inverso (IDMT, controllata dalla tensione) 26 • Possibilità di selezione da diverse linee caratteristiche (IEC, ANSI). • Possibilità di utilizzare la soglia di intervento con controllo e/o memoria di tensione. • Possibiltà di blocco dell'influenza della tensione tramite monitoraggio fuse-failure e/o scatto dell'interruttore automatico di protezione dei TV. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 1.3 Caratteristiche Protezione di sovraccarico termico • Immagine termica della circolazione di corrente attraverso l'oggetto da proteggere (protezione di sovraccarico con funzione completa di memoria). • Gradini di allarme impostabili a livello termico e di corrente. • Possibilità di tenere conto della temperatura del refrigerante e/o della temperatura ambiente. Protezione di carico squilibrato • Valutazione estremamente precisa del sistema di sequenza inversa delle 3 correnti di fase. • Soglia di allarme in caso di superamento di un carico asimmetrico impostabile. • Caratteristica termica di scatto con fattore di asimmetria e tempo di raffreddamento impostabili. • Gradino di scatto rapido in caso di carico asimmetrico elevato (utilizzabile come protezione contro i corto circuiti). Protezione di massima corrente di avviamento • Massima corrente attiva a bassa frequenza (es. avviamento di generatori con avviatore statico). Protezione differenziale • Impiego come protezione differenziale del generatore, del motore o del trasformatore • Caratteristica di scatto con corrente stabilizzata. • Elevata sensibilità. • Insensibile alle componenti di corrente continua e alla saturazione del trasformatore amperometrico. • Elevata stabilità anche con differente saturazione dei trasformatori di corrente. • Stabilizzazione contro le correnti di inserzione con filtro di seconda armonica. • Stabilizzazione contro correnti di guasto transitorie e stazionarie con terza o quinta armonica. • Scatto rapido in caso di alte correnti di guasto. • Adattamento del gruppo vettoriale per protezione trasformatore. • Adattamento integrato al rapporto di trasformazione del trasformatore tenendo conto delle diverse correnti nominali del trasformatore amperometrico. Protezione differenziale per correnti di terra • Caratteristica di scatto con corrente stabilizzata. • Selezione variabile delle grandezze di misura per tutte le normali condizioni dell'impianto. • Elevata sensibilità. • Misure di stabilizzazione contro un funzionamento intempestivo in caso di guasti esterni. Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) • Misurazione della conduttanza sulla base di componenti di sequenza diretta. • Caratteristiche a più gradini per limiti di stabilità statici e dinamici. • Possibilità di rilevare la tensione di eccitazione. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 27 1 Introduzione Protezione contro il ritorno di energia • Calcolo della potenza sulla base di componenti di sequenza diretta. • Misurazione ad alta sensibilità e precisione della potenza attiva (rilevamento anche di piccole potenze di motorizzazione anche con cos ϕ piccolo, compensazione di errori angolari). • Insensibile alle pendolazioni. • Gradino con temporizzazione lunga e breve (attiva con valvole turbina scattate). Supervisione di potenza • Calcolo della potenza sulla base di componenti di sequenza diretta. • Controllo del superamento del limite superiore (P>) e inferiore (P<) della potenza attiva emessa con limiti impostabili separatamente. • Scelta opzionale tra valori ad alta velocità e alta accuratezza. Protezione di impedenza • Avviamento selettivo per massima corrente con controllo di tensione (per macchine sincrone che derivano la tensione di eccitazione dai morsetti). • 2 gradini di impendenza, 1 gradino allungato (commutabile tramite ingresso binario), 4 soglie di tempo. • Caratteristiche di scatto poligonali. • Blocco pendolazione attivabile. Protezione contro la perdita di passo • Basata sul collaudato procedimento della misura dell'impedenza. • Abilitazione della misura tramite la componente di sequenza diretta e blocco tramite la componente di sequenza inversa della corrente. • Valutazione della velocità di variazione del vettore complesso di impedenza. • Adattamento ottimale alle condizioni dell'impianto grazie all'inclinazione parametrizzabile della caratteristica poligonale. • Chiara distinzione tra centro di pendolazione sul lato della rete e vicino al generatore. Protezione di minima tensione • 2 soglie tarabili, misura basata sulle tensioni di componente positiva. • Ulteriore gradino con caratteristica a tempo dipendente. Protezione di massima tensione • Ulteriore gradino con caratteristica a tempo dipendente. Protezione di frequenza • 4 soglie indipendenti, tarabili come massima o minima frequenza, ognuna temporizzabile indipendentemente. • A scelta, con tensioni concatenate e/o con tensioni fase-terra. • Insensibile alle armoniche e alle variazioni dell'angolo di fase. • Soglia di blocco per minima tensione impostabile. Protezione di sovraeccitazione (massimo flusso) • Calcolo del rapporto U/f. • Gradino di allarme e di scatto impostabile. • Curva caratteristica standard o altra caratteristica opzionale selezionabile per il calcolo della sollecitazione termica. 28 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 1.3 Caratteristiche Protezione derivata di frequenza • 4 soglie indipendenti, tarabili come massima o minima frequenza in derivata, ognuna temporizzabile indipendentemente. • Finestre di misura variabili • Accoppiamento all'avviamento della protezione di frequenza. • Soglia di blocco per minima tensione impostabile. Salto vettoriale • Rilevamento molto sensibile di salto vettoriale di fase per il disaccoppiamento di rete. Protezione terra statore 90% • Per macchine connesse tramite trasformatore elevatore o direttamente sulle sbarre. • Rilevamento della tensione omopolare di macchina misurata tramite avvolgimento a triangolo aperto dei TV o tramite trasformatore di messa a terra, oppure tramite calcolo delle tensioni fase-terra. • Rilevamento sensibile della corrente di terra, a scelta con o senza determinazione direzionale con grandezze di sequenza zero (I0, U0). • Curva caratteristica direzionale impostabile. • Determinazione della fase affetta da guasto. Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità • Due gradini di rilevamento della corrente di terra: IEE>> e IEE>. • Alta sensibilità (lato secondario impostabile a partire da 2 mA). • Utilizzabile come protezione terra statore o protezione terra rotore. • Supervisione del circuito di misura di corrente in caso di applicazione come protezione di terra rotore. Protezione terra statore 100% con terza armonica • Valutazione della terza armonica nella tensione di centro stella o nel triangolo aperto dei TV. Protezione terra statore 100% con iniezione di tensione a 20 Hz • Valutazione della grandezza di misura 20 Hz (7XT33 e 7XT34). • Unitamente alla protezione di terra statore 90%, risulta una protezione dell'avvolgimento completo dello statore (zona di protezione 100%) • Gradino di allarme e di scatto R< e R<<. • Gradino di scatto con corrente di terra • Elevata sensibiltà anche con grandi capacità statore-terra. Protezione di corrente di terra sensibile B • Utilizzo per diverse funzioni, quali supervisione della corrente statorica, qualsiasi supervisione della corrente di terra e come protezione di massima corrente d'albero. • Diversi metodi di misura selezionabili (componente fondamentale, terza armonica e prima e terza armonica). • Elevata sensibilità (a partire da 0,5 mA) mediante filtro FIR selezionato. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 29 1 Introduzione Protezione contro corto circuiti tra le spire • Rilevamento di corto circuiti tra le spire nei generatori mediante misurazione della tensione di spostamento rispetto al centro stella del generatore. • Elevata sensibilità (a partire da 0,3 V). • Soppressione di grandezze perturbatrici mediante un filtro FIR selezionato. Protezione di terra rotore (R. fn) • Protezione al 100% di tutto il circuito di eccitazione. • Accoppiamento simmetrico capacitivo di una tensione alternata con frequenza di rete nel circuito di eccitazione. • Considerazione delle impendenze di terra e delle resistenze delle spazzole durante l'esercizio. • Calcolo della resistenza di guasto sulla base dell'impendenza complessa totale. • Gradino di allarme e di scatto impostabile in valori Ohmici (Valore di resistenza rotore-terra). • Supervisione del circuito di misura con segnalazione di guasto. Protezione sensibile di terra rotore con iniezione di segnale da 1 a 3 Hz • Valutazione del segnale di tensione iniettato nei circuiti rotorici come onda quadra con frequenza compresa tra 1 e 3 Hz (7xT71). • Gradino di allarme e di scatto R< e R<<. • Elevata sensibilità (max. 80 KΩ). • Funzione di prova integrata. Supervisione del tempo di avviamento per motori • Caratteristica di scatto amperometrica in funzione della corrente di avviamento. Blocco al riavviamento per motori • Calcolo della temperatura del rotore tramite la corrente statorica. • Tempo di ritardo indipendente dalla corrente con rotore bloccato. • L'inserimento del motore viene consentito solamente se il rotore ha una sufficiente riserva termica per permetterne l'avviamento. • Calcolo del tempo di attesa per un nuovo comando di inserzione. • Differenti tempi di attesa dovuti alle costanti di tempo di raffreddamento per macchina inattiva o in funzionamento. • Possibilità di disinibire il blocco al riavviamento per un avviamento di emergenza. Protezione contro la mancata apertura interruttore • Condizione di mancata apertura interruttore rilevata tramite controllo del flusso della corrente o tramite la posizione dei contatti ausiliari dell'interruttore. • Avviamento della funzione di mancata apertura interruttore da comando di scatto interno (qualsiasi funzione interna al 7UM62 che emetta uno scatto - start interno). • Avviamento della funzione di mancata apertura interruttore da comando di scatto esterno generato da un altro apparecchio (start esterno). Energizzazione accidentale • Limitazione del danno in caso di energizzazione accidentale di un generatore fermo in seguito ad una chiusura erronea dell'interruttore di macchina. • Rilevamento dei valori istantanei delle correnti di linea. 30 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 1.3 Caratteristiche • Abilitazione della funzione secondo le condizioni di esercizio, il controllo di minima tensione e la verifica di anomalia dei circuiti di misura (Fuse failure Monitor). Protezione di tensione e corrente continua • Rilevamento della tensione continua attraverso trasduttori di isolamento integrati. • Impiegabile anche per il rilevamento di deboli correnti continue. • Utilizzabile come massima tensione (o corrente) o come minima tensione (o corrente). • Adatto anche per il rilevamento della tensione alternata (valori effettivi). Uscite analogiche • Fino a 4 uscite analogiche per valori misurati (a seconda del modello ordinato). Supervisioni dei valori di soglia • 10 segnalazioni di supervisione dei valori di soglia liberamente configurabili. • Realizzazione di rapidi controlli tramite CFC. Rilevamento temperatura tramite Thermobox • Rilevamento di qualsiasi temperatura ambiente o del refrigerante con l'ausilio di Thermobox e sensori di temperatura esterni. Controllo sequenza fasi • È possibile modificare la sequenza delle fasi tramite parametri (statica) e ingresso binario (dinamica). Funzioni definibili dall'utente • Connessioni liberamente programmabili di segnali interni ed esterni per la realizzazione di funzioni definibili dall'utente. • Tutte le comuni funzioni logiche (AND, OR, NOT, OR esclusivo, ecc.). • Temporizzazioni e valori di soglia inseribili. • Elaborazione dei valori di misura con valutazioni avanzate. Controllo degli apparecchi di manovra • Possibilità di comandare in locale organi di manovra attraverso tasti di funzione programmabili, l'interfaccia di sistema (ad es. di SICAM o LSA) oppure attraverso l'interfaccia operatore (per mezzo di un personal computer e del programma di comando DIGSI). • Lo stato degli organi di manovra può essere monitorato tramite i contatti ausiliari degli stessi. • Controllo della plausibilità delle posizioni degli interruttori e condizioni di interblocco per la chiusura. Convertitori di misura • Se i 3 converitori di misura che sono nell'apparecchio non vengono usati per le funzioni di protezione, possono essere utilizzati per l'accoppiamento di segnali analogici qualsiasi (±10V, ±20mA). • Possibile elaborazione dei valori di soglia e connessioni logiche dei segnali di misura. Monitoraggio delle funzioni • Controllo dei circuiti di misura interni, dell'alimentazione della tensione ausiliaria e dell'hardware e software e quindi maggiore affidabilità. • Controllo dei circuiti secondari dei convertitori di corrente e tensione attraverso controlli della simmetria. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 31 1 Introduzione • Possibile controllo del circuito di scatto tramite collegamento esterno. • Controllo della sequenza delle fasi. ■ 32 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2 Funzioni Nel presente capitolo vengono illustrate le singole funzioni dell'apparecchio SIPROTEC 4 7UM62. Le possibilità di impostazione associate a ogni funzione vengono descritte dettagliatamente. Il capitolo contiene anche le indicazioni relative alla determinazione dei valori di taratura. Sulla base delle seguenti informazioni è inoltre possibile stabilire quali delle funzioni disponibili dovranno essere utilizzate. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.1 Introduzione, impianti di riferimento 35 2.2 Apparecchio 37 2.3 Modulo Ethernet EN100 40 2.4 Funzioni implementate 41 2.5 Dati di Impianto 1 51 2.6 Cambio del gruppo di settaggio 60 2.7 Dati di Impianto 2 61 2.8 Massima Corrente (I>) a tempo definito (con blocco di minima tensione) 63 2.9 Massima Corrente (I>>) a tempo definito (con rilevamento della direzione) 67 2.10 Protezione di Massima Corrente a Tempo inverso 73 2.11 Sovraccarico termico 79 2.12 Carico Squilibrato (sequenza Negativa) 89 2.13 Protezione di Massima Corrente d'avviamento 95 2.14 Protezione differenziale 99 2.15 Protezione di Terra Ristretta 125 2.16 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) 134 2.17 Protezione Ritorno d'Energia 143 2.18 Supervisione di potenza 146 2.19 Protezione di Impedenza 149 2.20 Protezione perdita di passo 163 2.21 Protezione di Minima Tensione 174 2.22 Protezione di Massima Tensione 177 2.23 Protezione di Frequenza 180 33 2 Funzioni 34 2.24 Protezione di sovraeccitazione (V/f) 184 2.25 Protezione di Minima Tensione a tempo inverso 190 2.26 Protezione derivata di frequenza (df/dt) 193 2.27 Salto del vettore di tensione 198 2.28 Protezione Terra Statore 90% 204 2.29 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità 213 2.30 Protezione terra statore 100% con terza armonica 218 2.31 Protezione Terra Statore 100% con iniezione di tensione a 20Hz 225 2.32 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità B 234 2.33 Protezione guasto tra spire 239 2.34 Protezione terra rotore R, fn 243 2.35 Protezione di terra rotore sensibile con iniezione di segnale da 1a3 Hz 249 2.36 Supervisione del tempo di Avviamento Motore 256 2.37 Blocco al riavviamento 261 2.38 Mancata apertura interruttore 270 2.39 Energizzazione Accidentale 275 2.40 Protezione di tensione e corrente continua 279 2.41 Uscite analogiche 284 2.42 Funzioni di supervisione 287 2.43 Supervisione dei circuiti di scatto 300 2.44 Supervisione dei valori di soglia 308 2.45 Accoppiamento comandi di scatto esterni 321 2.46 Rilevamento della temperatura via Thermobox 324 2.47 Controllo sequenza fasi 333 2.48 Controllo delle funzioni protettive 335 2.49 Funzioni supplementari 338 2.50 Elaborazione dei comandi 356 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.1 Introduzione, impianti di riferimento 2.1 Introduzione, impianti di riferimento Nei seguenti paragrafi vengono illustrate le singole funzioni di protezione e le funzioni accessorie e vengono date indicazioni sui valori di taratura. 2.1.1 Descrizione della funzione Generatore Gli esempi di calcolo si orientano su due impianti di riferimento con le due connessioni tipiche diretta su sbarra e tramite trasformatore. I parametri preimpostati della protezione si adattano automaticamente in funzione del modo di accoppiamento specificato. L'associazione delle grandezze di misura al lato 1 e al lato 2 viene definita nella figura seguente. Figura 2-1 Dati tecnici degli impianti di riferimento Generatore: Impianti di riferimento SN, G = 5,27 MVA UN, G = 6,3 kV IN, G = 483 A cos ϕ = 0,8 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 35 2 Funzioni Trasformatore amperomet- IN,prim = 500 A; rico: IN, sec = 1 A Trasformatore toroidale: IN,prim = 60 A; IN, sec = 1 A Trasformatore voltmetrico: UN, prim = (6,3/√3) kV UN, sec = (100/√3) V Uen/3 = (100/3) V Trasformatore Trasformatore: SN, T = 5,3 MVA UOS = 20 kV U = 6,3 kV uK = 7 % Trasformatore di fase: Motore ü= Partitore Resistivo: 5:1 Motore: UN, M = 6600 V IN, M = 126 A IAVV = 624 A (Corrente di avviamento) Imax = 135 A (Corrente statorica permanentemente ammissibile) TAVV = 8,5 s (Durata avviamento con IAVV) Trasformatore amperomet- IN,prim = 200 A; rico: IN, sec = 1 A Ulteriori dati tecnici sono riportati nelle impostazioni dei parametri delle singole funzioni di protezione. I valori di taratura calcolati sono grandezze secondarie riferite all'apparecchio e possono essere modificati direttamente tramite comando locale. Per eseguire una reimpostazione di tutti i parametri si consiglia l'impiego del programma di comando DIGSI. Questo programma consente, oltre all'impostazione in valori secondari, anche l'impostazione dei parametri in grandezze primarie. Quest'ultima viene eseguita nel 7UM62 come impostazione riferita alle grandezze nominali dell'oggetto protetto (ad es. IN, G; UN, G; SN, G). Ciò comporta il grande vantaggio di poter preimpostare i valori tipici delle funzioni di protezione indipendentemente dall'impianto. Nei Power System Data 2 (Dati di impianto 2) e Power System Data 1 (Dati di impianto 1) vengono aggiornati i dati del rispettivo impianto e la conversione in valori secondari viene eseguita con un clik sul mouse. Tutte le formule di conversione, necessarie per le singole funzioni, sono memorizzate nel programma di comando. 36 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.2 Apparecchio 2.2 Apparecchio L'apparecchio può emettere una serie di segnalazioni generali su se stesso e sull'impianto. Queste segnalazioni sono riportate nelle seguenti informazioni. La maggior parte delle segnalazioni si spiega automaticamente. Le particolarità sono illustrate qui di seguito. Avviamento: un avviamento dell'apparecchio ha luogo dopo ogni inserzione della tensione di alimentazione. Primo avviamento: il primo avviamento dell'apparecchio ha luogo dopo l'inizializzazione mediante DIGSI®. Riavviamento: un riavviamento ha luogo dopo il caricarimento del record di parametri e dopo un reset. La memorizzazione di segnalazioni parametrizzate su LED e la messa a disposizione di segnalazioni spontanee possono essere condizionate (rese dipendenti) dall'emissione di un comando di scatto del dispositivo. Tali segnalazioni non vengono generate quando una o più funzioni di protezione sono scattate - in seguito alla presenza di un guasto - senza che il dispositivo 7UM62 abbia emesso un comando di scatto (nel caso, ad esempio, dell'eliminazione del guasto mediante un altro dispositivo, installato al di fuori della zona di protezione). Le segnalazioni emesse interessano quindi solo i guasti presenti nella propria zona di protezione. 2.2.1 Indicazioni per l'impostazione Visualizzazioni di guasto Per quest'ultimo guasto, è possibile scegliere se i LED memorizzati, e le segnalazioni di guasto spontanee sul display debbano essere visualizzati con il nuovo avviamento oppure solo dopo un nuovo comando di scatto. Per indicare il modo di visualizzazione desiderato, selezionare nel menu PARAMETRI il sottomenu Dispositivo. All'indirizzo 610 FltDisp.LED/LCD vengono proposte le due opzioni Target on PU e Target on TRIP („No trip - no flag“). Nel caso di apparecchi con display grafico, grazie al parametro 611 Spont. FltDisp., è possibile determinare se una segnalazione di guasto spontanea debba essere visualizzata automaticamente sul display (YES) oppure no (NO). Negli apparecchi con display testuale, queste segnalazioni vengono visualizzate in ogni caso in seguito ad un guasto in rete. Un nuovo avviamento della protezione cancella normalmente tutti i led per assicurare la sola visualizzazione del guasto più recente. All'indirizzo 615 T MIN LED HOLD si può impostare un tempo di attesa (ad es. 5 min) durante il quale i LED non vengono ripristinati. Allo scadere di questo tempo si può eseguire un reset dei LED. Tutte le informazioni vengono collegate. Display base a 4 righe 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Dopo l'avviamento di un apparecchio con display a 4 righe, vengono visualizzati valori di misura. Con i tasti direzionali sul fronte dell'apparecchio è possibile selezionare diverse rappresentazioni dei valori di misura per il cosiddetto display base. La pagina iniziale del display base, visualizzata in seguito ad un avviamento dell'apparecchio, può essere selezionata grazie al parametro 640 Start image DD. Le rappresentazioni disponibili dei valori di misura sono riportate in appendice. 37 2 Funzioni 2.2.2 Ind. Tabella parametri Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 610 FltDisp.LED/LCD Target on PU Target on TRIP Target on PU Guasto Display su LED/LCD 611 Spont. FltDisp. YES NO NO Indicazione spontanea guasti 615 T MIN LED HOLD 0 .. 60 min 5 min Minimo tempo di hold dei LEDs lached 640 Start image DD image 1 image 2 image 3 image 4 image 1 Start image Default Display 2.2.3 Informazioni N° - Informazione Reset LED Tipo di inf. IntSP Spiegazione Reset LED - Test mode IntSP Modo di test - DataStop IntSP Stop trasmissione dati - UnlockDT IntSP Sblocco Trasmissione Dati via INGR.BIN. - >Light on SP >Retroilluminazione accesa - SynchClock IntSP_Ev Sincronizzazione oraria - HWTestMod IntSP Modo test Hardware - Distur.CFC OUT Disturbo CFC 1 Not configured SP Nessuna funzione configurata 2 Non Existent SP Funzione non disponibile 3 >Time Synch SP_Ev >Sincronizzazione oraria interna 5 >Reset LED SP >Reset LED 15 >Test mode SP >Modo di test 16 >DataStop SP >Stop trasmissione dati 51 Device OK OUT Apparecchiatura Operativa e protettiva 52 ProtActive IntSP Almeno una funzione protett. é attiva 55 Reset Device OUT Reset Apparecchiatura 56 Initial Start OUT Avviamento iniziale dell'apparecchiatura 67 Resume OUT Restart 69 DayLightSavTime OUT Tempo risparmio luce 70 Settings Calc. OUT Caricamento nuovo settaggio in corso 71 Settings Check OUT Verifica nuovo Settaggio 72 Level-2 change OUT Cambio livello-2 73 Local change OUT Cambio settaggio locale 125 Chatter ON OUT Dialogo ON 301 Pow.Sys.Flt. OUT Guasto sistema di potenza 302 Fault Event OUT Evento di guasto 320 Warn Mem. Data OUT Attenzione:Limite dati memoria superato 321 Warn Mem. Para. OUT Attenz.:Limite param. memoria superato 38 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.2 Apparecchio N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 322 Warn Mem. Oper. OUT Attenz.:Limite operaz memoria superato 323 Warn Mem. New OUT Attenz.:Limite nuova memoria superato 545 PU Time VI Tempo da avviamento a ricaduta 546 TRIP Time VI Tempo da avviamento a scatto 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 39 2 Funzioni 2.3 Modulo Ethernet EN100 2.3.1 Descrizione delle funzioni Attraverso il Modulo Ethernet EN100 può essere effettuata l'integrazione dell'apparecchio 7UM62 con i protocolli, in reti di comunicazione 100-MBit della tecnica di controllo e di automatizzazione, in conformità con la norma IEC 61850. Questa norma permette una comunicazione degli apparecchi senza gateway e convertitori di protocollo. In tal modo, i dispositivi SIPROTEC 4 possono essere impiegati liberamente e in modo interoperativo anche in ambienti eterogenei. Parallelamente all'integrazione con la tecnica di controllo, attraverso questa interfaccia è possibile anche la comunicazione con DIGSI e tra apparecchi con GOOSE. 2.3.2 Indicazioni per l'impostazione Per il funzionamento del modulo di interfaccia di sistema Ethernet (IEC 61850, Modulo Ethernet EN100) non è necessaria alcuna impostazione. Se l'apparecchio, secondo MLFB, dispone di tale modulo, questo viene preprogrammato automaticamente come interfaccia disponibile su Port B. Selezione interfaccia 2.3.3 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 009.0100 Failure Modul IntSP Modulo guasto 009.0101 Fail Ch1 IntSP Stato collegamento Canale1(Ch1) 009.0102 Fail Ch2 IntSP Stato collegamento Canale2(Ch2) 40 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.4 Funzioni implementate 2.4 Funzioni implementate La protezione 7UM62 dispone di numerose funzioni di protezione e funzioni ausiliarie. La configurazione hardware e software viene definita in fase di ordinazione in base alle esigenze specifiche. È tuttavia necessario rispettare determinate limitazioni per gli ingressi di corrente di terra e di tensione verso terra IEE e UE. Lo stesso ingresso non può essere utilizzato contemporaneamente per l'acquisizione di grandezze di misura differenti, ad es., per la realizzazione simultanea della protezione di terra rotore e della protezione di terra statore. L'abbinamento delle funzioni di protezione ai rispettivi ingressi è riportato al capitolo 2.4.2. Le funzioni di comando possono inoltre essere adattate alle condizioni dell'impianto. Tramite la programmazione è anche possibile attivare o disattivare singole funzioni. Le funzioni non utilizzate non vengono quindi visualizzate. Le funzioni accessorie e di protezione disponibili possono essere programmate come esistenti o non esistenti. Per alcune funzioni, è possibile anche effettuare una selezione tra più alternative spiegate in seguito. Le funzioni programmate come non esistenti non vengono elaborate dall'unità 7UM62: non vengono emesse segnalazioni e i parametri di taratura corrispondenti (funzioni, valori limite) non vengono visualizzati durante la taratura. 2.4.1 Descrizione delle funzioni Definizione della configurazione delle funzioni I parametri di programmazione possono essere immessi per mezzo di un personal computer e il programma di comando DIGSI tramite l'interfaccia operatore posta sul fronte del dispositivo oppure tramite l'interfaccia di servizio, sul retro. Il modo di operare viene descritto nel manuale SIPROTEC /1/. Ai fini della modifica dei parametri di programmazione si richiede l'immissione del codice N. 7 (per record di parametri). Senza codice è possibile soltanto la lettura e non la modifica e la trasmissione delle impostazioni all'unità. La configurazione delle funzioni e, se necessario, le possibili alternative, vengono adattate alle condizioni dell'impianto nella finestra di dialogo di configurazione delle funzioni. Nota Le funzioni e le preimpostazioni disponibili dipendono dalla variante ordinata (i dettagli sono riportati nell'appendice A.1). Poiché l'hardware prescrive determinate limitazioni, non tutte le combinazioni di funzioni di protezione sono possibili (cfr. Par. 2.4.2). 2.4.2 Indicazioni per l'impostazione Particolarità La maggior parte delle impostazioni è autoesplicativa. Le particolarità vengono illustrate qui di seguito. Per utilizzare la commutazione di gruppi di impostazione, impostare l'indirizzo 103 Grp Chge OPTION su "disponibile". Questa funzione consente di impostare due gruppi di parametri funzionali (cfr. anche par. 2.6), che possono essere commutati ve- 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 41 2 Funzioni locemente e comodamente durante l'esercizio. Con l'impostazione Disabled è possibile impostare e utilizzare solo un gruppo di parametri funzionali. Il parametro 104 FAULT VALUE consente di scegliere tra i Instant. values o i RMS values per la registrazione. Nel caso di memorizzazione dei RMS values il tempo a disposizione per la registrazione si prolunga di un fattore 16. Per alcune funzioni di protezione è anche possibile selezionare gli ingressi di misura (lato 1 oppure lato 2) che devono essere loro assegnati; in altre funzioni di protezione l'assegnazione è prestabilita (cfr. tabella 2-1). Questa selezione può essere effettuata all'indirizzo 112 O/C PROT. I> per il gradino I> della protezione di massima corrente (= Side 1, Side 2 oppure Disabled). Per il gradino di corto circuito I>> della protezione di massima corrente, all'indirizzo 113 O/C PROT. I>> si può scegliere se deve funzionare questo gradino NonDirec. SIDE1 o NonDirec.SIDE 2 o Direc. SIDE1 oppure Direc. SIDE2. Il gradino della protezione di massima corrente può essere disattivato selezionando Disabled. Nel caso della protezione di massima corrente a tempo dipendente 114 O/C PROT. Ip, il parametro permette di specificare la curva di riferimento (IEC oppure ANSI) per le caratteristiche dipendenti differenti a seconda del tipo di variante ordinata. Anche questa funzione può essere associata facoltativamente al lato 1 oppure al lato 2 (= IEC SIDE 1, ANSI SIDE 1, IEC SIDE 2, ANSI SIDE 2). Con Disabled è possibile disattivare la protezione di massima corrente a tempo dipendente. La seguente tabella mostra l'abbinamento degli ingressi dell'unità alle funzioni di protezione. Tali dipendenze vanno tenute in considerazione durante la programmazione dell'impianto. Ciò riguarda l'ingresso UE, i due ingressi di corrente sensibili Iee1, Iee2 e i tre ingressi del convertitore di misura (CM). Se l'ingresso UE viene utilizzato ad. es. dalle funzioni della protezione terra statore, questo non sarà più disponibile per la protezione terra rotore (R, fn). Ciò vale anche per gli ingressi del convertitore di misura. Questi possono essere utilizzati solo da una funzione di protezione. Se nessuna funzione di protezione utilizza i convertitori di misura, questi sono disponibili per un'elaborazione universale per mezzo di moduli nel CFC. Tabella 2-1 Assegnazione degli ingressi del dispositivo alle funzioni di protezione Funzione di protezione Pagina 1 IL1S1; IL2S1; IL3S1 UL1; UL2; UL3 Pagina 2 Iee1 UE IL1S2; IL2S2; IL3S2 Iee2 CM DMT I>; I>> /non direzionale fisso opzionale – – opzionale – – DMT I>>/direzionale fisso opzionale – – opzionale – – Protezione di massima corrente a tempo dipendente fisso opzionale – – opzionale – – Protezione contro il sovraccarico termico – – – – fisso – CM2 Protezione di carico squilibrato – Protezione max corrente in avviamento – Protezione differenziale – Protezione differenziale di terra ristretta U0 calcolato – – – fisso – – opzionale – – opzionale – – fisso – – fisso – – opzionale – – opzionale fisso – Protezione di sottoeccitazione fisso – – – fisso – CM3 Protezione di ritorno di energia fisso – – – fisso – – Supervisione potenza avanti fisso – – – fisso – – Protezione di impedenza fisso – – – fisso – – Protezione perdita di passo fisso – – – fisso – – 42 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.4 Funzioni implementate Funzione di protezione Pagina 1 IL1S1; IL2S1; IL3S1 UL1; UL2; UL3 Pagina 2 Iee1 IL1S2; IL2S2; IL3S2 UE Iee2 CM Protezione di minima tensione fisso – – – – – – Protezione di massima tensione fisso – – – – – – Protezione di frequenza fisso – – – fisso – – Protezione di sovraeccitazione fisso – – – – – – Protezione di minima tensione inversa fisso – – – – – – Protezione derivata di frequenza (df/dt) fisso – – – – – – Salto vettoriale fisso – – – – – – Protezione terra statore 90% U0 calcolato, se utilizzato LES – opzion- – ale – fisso – Protezione di corrente di terra sensibile – – opzion- – ale – opzion- – ale Protez. terra statore 100 % con terza arm. fisso – – fisso fisso – – Protezione Terra Statore 100% con iniezione di tensione a 20Hz – – fisso fisso – – – Protezione di corrente di terra sensibile – B (IEE-B) – opzion- – ale – opzion- – ale Protezione contro corto circuiti tra le spire – – – fisso – – – Protezione terra rotore – – fisso fisso – – – Protezione di terra rotore sensibile con – iniezione di segnale da 1 a 3 Hz – – – – – CM1 CM2 Supervisione tempo di avviamento per – motori – – – fisso – – Blocco di riavviamento per motori – – – fisso – – Protezione di mancata apertura interrut- – tore opzionale – – opzionale – – Protezione contro energizzazione acci- fisso dentale – – – fisso – – Protezione di tensione continua – – – – – CM1 – – Fuse Failure Monitor fisso – – – fisso – – Supervisione dei circuiti di scatto – – – – – – – Supervisione dei valori di soglia fisso – – – fisso – – Accoppiamenti diretti – – – – – – – All'indirizzo 120 DIFF. PROT. si definisce il tipo di oggetto di protezione (Generator/Motor oppure 3 phase transf.) per la protezione differenziale oppure si deseleziona la funzione con Disabled. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 43 2 Funzioni Figura 2-2 Impiego protezione differenziale generatore Figura 2-3 Impiego come protezione differenziale montante (differenziale totale) Per il seguente impiego, i dati del generatore devono essere impostati nei P.System Data 1 con gli stessi dati del trasformatore del lato 2: Figura 2-4 Impiego come protezione differenziale trasformatore Per il seguente impiego la protezione differenziale dev'essere programmata nel dispositivo A su Generator/Motor, nel dispositivo B su 3 phase transf.. Inoltre, nei P.System Data 1 i dati del generatore devono essere impostati con gli stessi dati del trasformatore del lato 2: 44 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.4 Funzioni implementate Figura 2-5 Impiego come protezione di montante ridondante Per la protezione di terra statore, selezionare all'indirizzo 150 S/E/F PROT. tra le opzioni non-dir. U0, non-dir. U0&I0 e directional, se non è stata Disabled la funzione completa. Nel primo caso viene valutata solo la tensione di spostamento (utilizzabile in caso di connessione alle sbarre). Nel secondo caso, oltre alla tensione di spostamento, viene valutato anche il valore della corrente di terra (ovvero la differenza tra corrente di centro stella e della corrente di un trasformatore toroidale ,come nel caso di un sistema di sbarre connesse a terra tramite resistenza commutabile). Nel terzo caso viene considerata anche la direzione della corrente di terra. Ciò permette di distinguere i guasti alla macchina dai guasti di terra della rete in caso di connessione diretta su sbarra nella macchina (nel caso in cui l'analisi delle ampiezze della tensione di spostamento e della corrente di terra non sia sufficiente per distinguere il guasto). Con l'indirizzo 151 O/C PROT. IEE> si stabilisce quale ingresso dev'essere utilizzato per la misura della corrente di terra (with IEE1 oppure with IEE2). L'indirizzo 170 BREAKER FAILURE configura la protezione di mancata apertura interruttore, se quest'ultima deve valere per il Side 1 oppure per il Side 2. Se la protezione 7UM62 è dotata di uscite analogiche che devono essere utilizzate, mediante gli indirizzi 173, 174, 175 e 176, si può stabilire quali valori di misura, tra quelli disponibili, devono essere configurati per le diverse uscite analogiche. Tutti i parametri delle uscite analogiche sono riportati all'indirizzo del blocco 173. Per il controllo del circuito di scatto si può selezionare, all'indirizzo 182 Trip Cir. Sup., se il controllo dev'essere operativo con due ingressi binari (2 Binary Inputs) o con uno solo (1 Binary Input) oppure la funzione dev'essere programmata come Disabled. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 45 2 Funzioni 2.4.3 Ind. Tabella parametri Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 103 Grp Chge OPTION Disabled Enabled Disabled Opzione per cambio gruppo di settaggio 104 FAULT VALUE Disabled Instant. values RMS values Instant. values Valori di guasto 112 O/C PROT. I> Disabled Side 1 Side 2 Side 2 Protezione di Massima Corrente I> 113 O/C PROT. I>> Disabled NonDirec. SIDE1 NonDirec.SIDE 2 Direc. SIDE1 Direc. SIDE2 NonDirec.SIDE 2 Protezione di Massima Corrente I>> 114 O/C PROT. Ip Disabled IEC SIDE 1 ANSI SIDE 1 IEC SIDE 2 ANSI SIDE 2 Disabled Protez.di Massima Corrente a T.Inverso 116 Therm.Overload Disabled Enabled Enabled Protezione di sovraccarico termico 117 UNBALANCE LOAD Disabled Enabled Enabled Carico squilibrato (sequenza negativa) 118 O/C STARTUP Disabled Side 1 Side 2 Disabled Protezione Max.Corrente d'Avviamento 120 DIFF. PROT. Disabled Generator/Motor 3 phase transf. Generator/Motor Protezione differenziale 121 REF PROT. Disabled Gen. with IEE2 Gen. w. 3I0-S2 Transformer S1 Transformer S2 Disabled Protezione guasto a terra ristretto 130 UNDEREXCIT. Disabled Enabled Enabled Protezione di Sottoeccitazione 131 REVERSE POWER Disabled Enabled Enabled Protezione di Ritorno Energia 132 FORWARD POWER Disabled Enabled Enabled Supervisione Potenza Attiva 133 IMPEDANCE PROT. Disabled Enabled Enabled Protezione d'Impedenza 135 OUT-OF-STEP Disabled Enabled Enabled Protezione Perdita di Passo 140 UNDERVOLTAGE Disabled Enabled Enabled Protezione di Minima Tensione 141 OVERVOLTAGE Disabled Enabled Enabled Protezione di Massima Tensione 142 FREQUENCY Prot. Disabled Enabled Enabled Protezione di minima/massima frequenza 46 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.4 Funzioni implementate Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 143 OVEREXC. PROT. Disabled Enabled Enabled Protezione di Sovraeccitazione (U/f) 144 INV.UNDERVOLT. Disabled Enabled Enabled Protezione Min. Tensione Inversa Up< 145 df/dt Protect. Disabled 2 df/dt stages 4 df/dt stages 2 df/dt stages Protezione derivata di frequenza 146 VECTOR JUMP Disabled Enabled Enabled Salto del vettore di tensione 150 S/E/F PROT. Disabled non-dir. U0 non-dir. U0&I0 directional non-dir. U0&I0 Protezione Terra Statore 151 O/C PROT. IEE> Disabled with IEE1 with IEE2 with IEE2 Protez. Max Corrente a Terra Sensibile 152 SEF 3rd HARM. Disabled Enabled Enabled Protezione Terra Statore 3 Armonica 153 100% SEF-PROT. Disabled Enabled Enabled Protezione Terra Statore 100% 154 O/C PROT IEE-B Disabled with IEE1 with IEE2 with IEE2 Prot. corrente di terra sensibile B 155 INTERTURN PROT Disabled Enabled Enabled Protez. guasto tra spire 160 ROTOR E/F Disabled Enabled Enabled Protezione Terra Rotore (R,fn) 161 REF 1-3Hz Disabled Enabled Enabled Protezione Terra Rotore (1-3Hz) 165 STARTUP MOTOR Disabled Enabled Enabled Supervisione Tempo avviamento motore 166 RESTART INHIBIT Disabled Enabled Enabled Riavviamento inibito per motore 170 BREAKER FAILURE Disabled Side 1 Side 2 Side 2 Protezione contro la mancata apertura interruttore 171 INADVERT. EN. Disabled Enabled Enabled Energizzazione Accidentale 172 DC PROTECTION Disabled Enabled Enabled Protezione Tensione / Corrente Continua 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 47 2 Funzioni Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 173 ANALOGOUTP B1/1 Disabled I1 [%] I2 [%] IEE1 [%] IEE2 [%] U1 [%] U0 [%] U03H [%] |P| [%] |Q| [%] |S| [%] f [%] U/f [%] PHI [%] |PF| [%] ΘR/ΘRmax [%] Θ/Θtrip [%] RE REF [%] RE REF 1-3Hz[%] RE SEF100 [%] Disabled Uscita analogica B1(Porta B ) 174 ANALOGOUTP B2/1 Disabled I1 [%] I2 [%] IEE1 [%] IEE2 [%] U1 [%] U0 [%] U03H [%] |P| [%] |Q| [%] |S| [%] f [%] U/f [%] PHI [%] |PF| [%] ΘR/ΘRmax [%] Θ/Θtrip [%] RE REF [%] RE REF 1-3Hz[%] RE SEF100 [%] Disabled Uscita analogica B2(Porta B ) 48 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.4 Funzioni implementate Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 175 ANALOGOUTP D1/1 Disabled I1 [%] I2 [%] IEE1 [%] IEE2 [%] U1 [%] U0 [%] U03H [%] |P| [%] |Q| [%] |S| [%] f [%] U/f [%] PHI [%] |PF| [%] ΘR/ΘRmax [%] Θ/Θtrip [%] RE REF [%] RE REF 1-3Hz[%] RE SEF100 [%] Disabled Uscita analogica D1(Porta D ) 176 ANALOGOUTP D2/1 Disabled I1 [%] I2 [%] IEE1 [%] IEE2 [%] U1 [%] U0 [%] U03H [%] |P| [%] |Q| [%] |S| [%] f [%] U/f [%] PHI [%] |PF| [%] ΘR/ΘRmax [%] Θ/Θtrip [%] RE REF [%] RE REF 1-3Hz[%] RE SEF100 [%] Disabled Uscita analogica D2(Porta D ) 180 FUSE FAIL MON. Disabled Enabled Enabled Fuse Failure Monitor 181 M.V. SUPERV Disabled Enabled Enabled Supervisione Valori Misurati 182 Trip Cir. Sup. Disabled 2 Binary Inputs 1 Binary Input Disabled Supervisione circuito di scatto 185 THRESHOLD Disabled Enabled Enabled Supervisione Soglia 186 EXT. TRIP 1 Disabled Enabled Enabled Scatto esterno Funzione 1 187 EXT. TRIP 2 Disabled Enabled Enabled Scatto esterno Funzione 2 188 EXT. TRIP 3 Disabled Enabled Enabled Scatto esterno Funzione 3 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 49 2 Funzioni Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 189 EXT. TRIP 4 Disabled Enabled Enabled Scatto esterno Funzione 4 190 RTD-BOX INPUT Disabled Port C Port D Disabled Ingresso temperatura esterna 191 RTD CONNECTION 6 RTD simplex 6 RTD HDX 12 RTD HDX 6 RTD simplex Tipo colleg. Ingr. temper. esterrna 200 ANALOGOUTP B1/2 Disabled P [%] Q [%] S [%] f [%] PF [%] PHI [%] U1 [%] I2 [%] I1 [%] Disabled Uscita Analogica B1/2 (Port B) 201 ANALOGOUTP B2/2 Disabled P [%] Q [%] S [%] f [%] PF [%] PHI [%] U1 [%] I2 [%] I1 [%] Disabled Uscita Analogica B2/2 (Port B) 202 ANALOGOUTP D1/2 Disabled P [%] Q [%] S [%] f [%] PF [%] PHI [%] U1 [%] I2 [%] I1 [%] Disabled Uscita Analogica D1/2 (Port D) 203 ANALOGOUTP D2/2 Disabled P [%] Q [%] S [%] f [%] PF [%] PHI [%] U1 [%] I2 [%] I1 [%] Disabled Uscita Analogica D2/2 (Port D) 50 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.5 Dati di Impianto 1 2.5 Dati di Impianto 1 Il dispositivo necessita di alcuni dati della rete e dell'impianto per poter adattare le sue funzioni a questi dati in base dell'impiego previsto. Di questi fanno parte, ad es., i dati nominali dell'impianto e dei trasformatori, polarità e collegamento delle grandezze di misura, caratteristiche dell'interruttore e altri dati. Esiste inoltre una serie di parametri funzionali che vengono assegnati assieme alle funzioni e non a una funzione concreta di protezione, di controllo o di supervisione. Questi P.System Data 1 vengono illustrati nel presente paragrafo. 2.5.1 Indicazioni per l'impostazione I dati dell'impianto 1 possono essere modificati dall'interfaccia operatore o dall'interfaccia di servizio da un personal computer con l'ausilio del programma DIGSI. Generalità Per visualizzare le opzioni disponibili cliccare due volte su Parametri nel programma DIGSI. Collegamento dei trasformatori amperometrici Figura 2-6 All'indirizzo 201 STRPNT->OBJ S1 viene richiesta la polarità del trasformatore amperometrico del lato impianto 1 ovvero la posizione del centro stella del trasformatore riferita all'oggetto da proteggere. L'indirizzo 210 STRPNT->OBJ S2 descrive la polarità del trasformatore amperometrico del lato 2. Questa impostazione determina la direzione di misura dell'apparecchio (STRPNT->OBJ S2 = YES = avanti = direzione della linea). La figura seguente riporta la modalità di definizione anche nel caso in cui non siano presenti trasformatori amperometrici nel centro stella. Posizione del centro stella dei trasformatori amperometrici L1 e L2 - Indirizzi 201 e 210 - Una particolarià riguarda il collegamento del trasformatore amperometrico in caso di impiego come protezione differenziale trasversale per generatori oppure motori. In questo caso, in condizioni di funzionamento normale, tutte le correnti circolano all'interno dell'oggetto da proteggere, vale a dire inversamente rispetto alle altre applicazioni. Per questo motivo è necessario impostare per i trasformatori amperometrici una polarità „errata“. Ai „lati“ corrispondono le linee parziali degli avvolgimenti della macchina. Un esempio è riportato nella figura seguente. Anche se in entrambi i trasformatori amperometrici i centri stella sono rivolti verso l'oggetto di protezione, per il „lato 2“ viene impostato il contrario: STRPNT->OBJ S2 = NO. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 51 2 Funzioni Figura 2-7 Centri stella del trasformatore amperometrico nella protezione differenziale trasversale — Esempio Grandezze nominali dei trasformatori del lato 1 Negli indirizzi 202 IN-PRI I-SIDE1 e 203 IN-SEC I-SIDE1 si informa il dispositivo in merito alla corrente nominale (priamaria e secondaria) dei trasformatori amperometrici del lato 1. Accertarsi che la corrente nominale secondaria del trasformatore corrisponda alla corrente nominale del dispositivo, poiché quest'ultimo, in caso contrario, calcolerebbe dati primari errati. Grandezze nominali dei trasformatori del lato 2 Negli indirizzi 211 IN-PRI I-SIDE2 e 212 IN-SEC I-SIDE2 si informa il dispositivo in merito alla corrente nominale (primaria e secondaria) dei trasformatori amperometrici del lato 2. Accertarsi che la corrente nominale secondaria del trasformatore corrisponda alla corrente nominale del dispositivo, poiché quest'ultimo, in caso contrario, calcolerebbe dati primari errati. Angolo di correzione W0 Considerando in primo luogo la protezione di ritorno di energia, è importante correggere gli errori angolari del trasformatore amperometrico e del trasformatore voltmetrico poiché qui si deve calcolare una potenza attiva di valore minimo, partendo da una potenza apparente di valore alto (con cos ϕ piccolo). All'indirizzo 204 CT ANGLE W0 può essere immesso un angolo di correzione costante per i trasformatori amperometrici del lato 2. A questo scopo è decisiva la differenza di errore angolareΔϕ tra trasformatore amperometrico e trasformatore voltmetrico. Il fattore di correzione corrisponde alla somma degli errori angolari medi del trasformatore amperometrico e del trasformatore voltmetrico. I valori di correzione possono essere determinati durante la messa in esercizio con la macchina (cfr. cap. "Montaggio e messa in esercizio"). Rapporti di trasformazione Iee Per la trasformazione delle correnti di terra Iee in valori primari, il dispositivo richiede i rapporti di trasformazione primario/secondario dei trasformatori di corrente di terra. Per l'ingresso 1 il rapporto di trasformazione viene impostato all'indirizzo 205 FACTOR IEE1, per l'ingresso 2 all'indirizzo 213 FACTOR IEE2. Grandezze nominali trasformatori voltmetrici Agli indirizzi 221 Unom PRIMARY e 222 Unom SECONDARY l'apparecchio viene informato relativamente alla tensione nominale primaria e secondaria (grandezze concatenate) dei trasformatori voltmetrici. 52 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.5 Dati di Impianto 1 Collegamento UE Tabella 2-2 All'indirizzo 223 UE CONNECTION si comunica al dispositivo quale tipo di tensione è collegata all'ingresso UE. Da questa informazione il dispositivo stabilisce il tipo di elaborazione. L'ingresso UE viene utilizzato per le diverse funzioni della protezione terra statore oppure della protezione terra rotore in base al metodo di misura della frequenza nominale (cfr. par. 2.34). La seguente tabella mostra le interdipendenze tra le funzioni di protezione. Possibilità di impostazione ed effetto sulle funzioni di protezione per l'ingresso UE. Impostazione per Protezione terra statore 90% Protezione terra statore con la terza armonica Protezione terra statore 100% (20 Hz) Protezione terra rotore (R, fn) Protezione contro corto circuiti tra le spire (paragrafo 2.28) (paragrafo 2.30) (paragrafo 2.31) (paragrafo 2.34) (paragrafo 2.33) Dalla tensione calcolata U0 viene determinata la terza armonica (U0 3. Arm >gradino solo utilizzabile). – – – – – – – – – Unom SECONDARY (ind. 223) Not connected Il valore di misura U0 determinato viene elaborato (esattamente: √3 U0) Load. resistor any VT Il valore di misura U0 determinato viene elaborato (esattamente: √3 U0) – l'ingressoUE viene elaborato (ad es. protezione di guasto a terra lato trasformatore) – broken delta l'ingresso UE viene elaborato Rotor Il valore di misura U0 determinato viene elaborato (esattamente: √3 U0) l'ingresso UE viene elaborato – l'ingresso UE viene l'ingresso UE viene elaborato elaborato – – neutr. transf. l'ingresso UE viene elaborato l'ingresso UE viene l'ingresso UE viene elaborato elaborato Uen-winding Il valore di misura U0 determinato viene elaborato (esattamente: √3U0) Dalla tensione calcolata U0 viene determinata la terza armonica (U0 3. Arm >gradino solo utilizzabile). Rapporto di trasformazione UE l'ingresso UE viene elaborato – – – l'ingresso UE viene elaborato – – Per la conversione della tensione di spostamento UE in grandezze primarie, il dispositivo richiede il rapporto di trasformazione primario/secondario del trasformatore di tensione UE. Tranne che per la protezione terra rotore, il 224 FACTOR UE è attivo per tutte le funzioni di protezione che, secondo la tabella 2-2, elaborano direttamente l'ingresso UE. Per questo rapporto 224 FACTOR UE vale in generale: UT, prim è la tensione primaria (in generale tensione fase-terra) e UE, sec è la tensione di spostamento secondaria addotta all'apparecchio. Utilizzando un partitore di tensione, anche il suo rapporto viene considerato in questo fattore. Per l'esempio riportato nel 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 53 2 Funzioni paragrafo 2.1 figura 2-1 „Collegamento su sbarra“ risulta, con i dati dell'impianto qui selezionati e con un rapporto di divisione di tensione 1:5 Fattore di adattamento Uph/Uen All'indirizzo 225 viene comunicato al dispositivo il fattore di adattamento tra la tensione di fase e la tensione omopolare. Questa informazione è importante per la supervisione dei valori di misura. Se i trasformatori voltometrici hanno avvolgimenti e–n e questi sono collegati al dispositivo (ingressoUE), ciò dovrà essere indicato all'indirizzo 223 (v. sopra). Poiché normalmente il rapporto di trasformazione dei trasformatori voltmetrici è definito come: il fattore Uph/Uen (tensione secondaria, indirizzo Uph/Uen (tensione secondaria, indirizzo 225 Uph / Udelta) viene utilizzato quando è connesso l'ingresso Uen utilizzando il rapporto 3/√3 = √3 = 1,73. Per altri rapporti di trasformazione, ad. esempio la ricostruzione della tensione omopolare utilizzando un set di trasformatori di adattamento, il fattore dovrà essere adattato. Oggetto di protezione: Trasformatore Se per la programmazione della protezione differenziale è stato scelto un trasformatore come oggetto di protezione, nei dati dell'impianto 1 sarà visibile il parametro 241 UN-PRI SIDE 1. Con quest'ultimo viene stabilita la tensione nominale primaria del lato 1 del trasformatore. All'indirizzo 242 STARPNT SIDE 1 viene definito lo stato del neutro del sistema (Solid Earthed; Isolated) del lato 1. Questo influenza la supervisione dei valori di misura (supervisione della sommatoria delle correnti) ed è importante anche per la correzione dei gruppi di collegamento e per il trattamento della corrente di neutro nella protezione differenziale del trasformatore. L'impostazione Isolated può essere selezionata se il centro stella è senza potenziale di terra. Se nel centro stella del trasformatore sono collegati una bobina di Petersen oppure uno scaricatore di sovratensioni, dev'essere eseguita l'impostazione Solid Earthed. Lo stesso vale anche per una messa a terra del centro stella a bassa resistenza ohmica oppure rigida. I parametri 243 UN-PRI SIDE 2 e 244 STARPNT SIDE 2 determinano la tensione nominale e/o il trattamento del centro stella per il lato 2 del trasformatore. Con il parametro 246 VECTOR GRP S2 viene immesso il gruppo di trasformazione riferito al lato 1 del trasformatore. L'indicazione dell'avvolgimento a triangolo, a stella o a zig-zag, non è necessaria. All'indirizzo 249 SN TRANSFORMER viene immessa la potenza apparente nominale del trasformatore. Da questa si ottengono le correnti nominali per il lato 1 e 2 nel modo seguente: Queste correnti nominali vengono utilizzate esclusivamente per la protezione differenziale e possono essere differenti dai dati nominali del generatore. 54 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.5 Dati di Impianto 1 Per le funzioni di massima corrente a tempo (par. 2.8, 2.9, e 2.10) così come per la protezione di mancata apertura dell'interruttore, l'assegnazione ai lati (lato1 e lato 2) può essere scelta liberamente. Se la protezione differenziale è impostata su 120 3 phase transf., il seguente fattore di adattamento viene applicato per i settaggi primari in DIGSI. Parametri di taratura: SN, Trafo 249 SN TRANSFORMER UN, S1 241 UN-PRI SIDE 1 SN, Generatore 252 SN GEN/MOTOR UN, Generatore 251 UN GEN/MOTOR Questi fattori sono applicabili per il "differenziale trasformatore" e per il "differenziale totale" (cfr. Par. 2.4.2, Fig. 2-3 „Impiego protezione differenziale blocco “ e Fig. 2-4 „Impiego protezione differenziale trasformatore“). Oggetto di protezione: Generatore/Motore I valori nominali del generatore/motore vengono stabiliti indipendentemente dalla programmazione e dall'impiego della protezione differenziale. Nel parametro 251 UN GEN/MOTOR vengono stabilite le tensioni nominali primarie dell'oggetto di protezione generatore o motore. Nel parametro 252 SN GEN/MOTOR viene immessa la potenza apparente nominale. Da questa si calcolano le correnti nominali del generatore e del motore per il lato 2 dell'impianto: Parametri di taratura: SN, Generatore 252 SN GEN/MOTOR UN, Generatore 251 UN GEN/MOTOR La suddetta formula viene utilizzata nel programma di comando DIGSI anche per determinare il fattore di adattamento per il settaggio in valori primari delle funzioni di massima corrente (Par. 2.6, 2.7, e 2.8) nonché della protezione di mancata apertura dell'interruttore, la cui assegnazione ai lati (lato 1 e lato 2) può essere scelta liberamente. Il fattore di adattamento è valido se, nella configurazione delle funzioni, la protezione differenziale è impostata su 120 Disabled oppure su Generator/Motor. Ciò vale sia per il lato 1 che per il lato 2. Agli indirizzi 242 STARPNT SIDE 1 e 244 STARPNT SIDE 2 viene impostato il trattamento del centro stella. Per applicazioni di protezione del generatore, si deve impostare qui Isolated. Ciò vale anche se al centro stella del generatore è collegata una resistenza di carico. Un'eccezione è costituita da macchine a bassa tensione con messa a terra rigida. Frequenza nominale 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 La frequenza nominale della rete viene impostata all'indirizzo 270 Rated Frequency. Il valore preimpostato in fabbrica in base al tipo di esecuzione, deve essere modificato solo se il settore di impiego del dispositivo è diverso rispetto a quello previsto al momento dell'ordinazione. 55 2 Funzioni Sequenza di fase All'indirizzo 271 PHASE SEQ. si può modificare l'impostazione (L1 L2 L3 sequenza di fase oraria) nel caso in cui l'impianto mantenga permanentemente una sequenza di fase antioraria (L1 L3 L2). Un cambiamento temporaneo del senso di rotazione durante il funzionamento, può essere attivato mediante un ingresso binario (cfr. par. 2.47). Figura 2-8 Sequenza delle fasi Modo operativo Con il parametro 272 SCHEME si definisce se il generatore da proteggere è in connessione a Unit transf. oppure in Busbar. Questa informazione è importante per le protezioni terra statore e massima corrente a tempo dipendente, con considerazione della minima tensione, poiché qui, a seconda del modo operativo, vengono impiegate tensioni diverse (cfr. „Considerazione della minima tensione“ al par. 2.10). ATEX100 Il parametro 274 ATEX100 consente di soddisfare i requisiti PTB per i modelli termici. Se il parametro è impostato su YES, in caso di caduta della tensione ausiliaria tutti i modelli termici del 7UM62 vengono memorizzati. Al ritorno della tensione di alimentazione i modelli termici continuano a lavorare con i valori memorizzati. Se il parametro è impostato su NO, in caso di interruzione della tensione ausiliaria i valori di massima temperatura calcolati secondo questi modelli vengono azzerati. Durata del comando All'indirizzo 280 viene impostata la durata minima del comando di scatto TMin TRIP CMD. Essa vale per tutte le funzioni di protezione associate a uno scatto. Supervisione del flusso di corrente All'indirizzo 281 BkrClosed I MIN viene impostata la soglia d'intervento della supervisione integrata del flusso di corrente. Questo parametro viene utilizzato per calcolare la somma delle ore di esercizio e per la protezione di sovraccarico. Se il limite di corrente programmato viene superato, l'interruttore viene considerato chiuso e l'impianto in funzione. Con l'ausilio di questo criterio, la protezione di sovraccarico fa distinzione tra inattività e funzionamento della macchina da proteggere. Convertitore di misura 1 Il convertitore di misura 1 è previsto per la protezione della tensione e della corrente continua oppure per la protezione terra rotore 1–3 Hz (Vcontr.). A seconda del caso di applicazione, all'indirizzo 295 TRANSDUCER 1 viene selezionata una delle alternative 10 V, 4-20 mA o 20 mA. Nel primo caso, il campo di misura va da –10 V a +10 V. L'interfaccia 4-20 mA è predisposta per l'esercizio con valori preceduti da un segno, vale a dire che una corrente di 12 mA corrisponde a una grandezza di ingresso pari a 0. In presenza di correnti < 2 mA viene riconosciuta una rottura del filo. La segnalazione di guasto ricade in presenza di correnti > 3mA. Per l'alternativa 20 mA il campo di misura va da –20 mA a +20 mA. 56 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.5 Dati di Impianto 1 Figura 2-9 Relazione tra valore di misura e valore all'ingresso del convertitore di misura CM 1 con impostazione 4-20 mA Convertitore di misura 2 Il convertitore di misura 2 è previsto per la protezione di sovraccarico oppure per la protezione terra rotore 1-3 Hz (Ucontr.). Esso consente, in collegamento con una sonda termica (esterna) e un convertitore di misura, l'immissione di una temperatura ambiente oppure di una temperatura per il refrigerante. Per l'adattamento al convertitore collegato in serie, si può selezionare all'indirizzo 296 TRANSDUCER 2 tra le alternative standard 10 V, 4-20 mA o 20 mA. Convertitore di misura 3 Il convertitore di misura 3 è previsto per la protezione di sottoeccitazione e, di conseguenza, come ingresso di tensione (10 V). La tensione di eccitazione può essere addotta al convertitore tramite un partitore di tensione. Se alla tensione continua di eccitazione possono essere sovrapposte forti armoniche (ad es. tramite un comando a tiristore), si consiglia di utilizzare il filtro digitale integrato e di selezionare all'indirizzo 297 TRANSDUCER 3 l'opzionewith filter. 2.5.2 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Nella tabella sono riportati i valori preimpostati in base alle esigenze del mercato. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. Ind. Parametri C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 201 STRPNT->OBJ S1 YES NO YES CentroStella TA Lato1 in dir.dell'ogget. 202 IN-PRI I-SIDE1 1 .. 100000 A 500 A Corrente Primaria Stimata TA Lato 1 203 IN-SEC I-SIDE1 1A 5A 1A Corrente Secondaria Stimata TA Lato 1 204 CT ANGLE W0 -5.00 .. 5.00 ° 0.00 ° Angolo di correzione TA W0 205 FACTOR IEE1 1.0 .. 100000.0 60.0 Rapp. TA Prim/Sec. IEE1 210 STRPNT->OBJ S2 YES NO YES CentroStella TA Lato2 in dir.dell'ogget. 211 IN-PRI I-SIDE2 1 .. 100000 A 500 A Corrente Primaria Stimata TA Lato 2 212 IN-SEC I-SIDE2 1A 5A 1A Corrente Secondaria Stimata TA Lato 2 213 FACTOR IEE2 1.0 .. 100000.0 60.0 Rapp. TA Prim/Sec. IEE2 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 57 2 Funzioni Ind. Parametri C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 214 GRD TERM. IEE2 Terminal Q7 Terminal Q8 Terminal Q7 Terminale di Terra TA IEE2 221 Unom PRIMARY 0.10 .. 400.00 kV 6.30 kV Tensione nominale primaria 222 Unom SECONDARY 100 .. 125 V 100 V Tensione nominale secondaria (fase-fase) 223 UE CONNECTION neutr. transf. broken delta Not connected any VT Rotor Load. resistor Uen-winding neutr. transf. Collegamento Tensione di Terra 224 FACTOR UE 1.0 .. 2500.0 36.4 Rapporto TV Primario/Second. V-terra 225A Uph / Udelta 1.00 .. 3.00 1.73 Rapp.di adatt.fase/TVcon Delta aperto-TV 241 UN-PRI SIDE 1 0.40 .. 800.00 kV 20.00 kV Tensione primaria lato 1 242 STARPNT SIDE 1 Isolated Solid Earthed Isolated Centrostella del lato 1 è 243 UN-PRI SIDE 2 0.40 .. 800.00 kV 6.30 kV Tensione primaria lato 2 244 STARPNT SIDE 2 Isolated Solid Earthed Isolated Centrostella del lato 2 è 246 VECTOR GRP S2 0 .. 11 *30° 0 *30° Gruppo vettoriale del lato 2 249 SN TRANSFORMER 0.20 .. 5000.00 MVA 5.30 MVA Potenza Apparente Trasformatore 251 UN GEN/MOTOR 0.40 .. 800.00 kV 6.30 kV Tensione Primaria Generatore/Motore 252 SN GEN/MOTOR 0.20 .. 5000.00 MVA 5.27 MVA Potenza Apparente Generatore 270 Rated Frequency 50 Hz 60 Hz 50 Hz Valore di frequenza 271 PHASE SEQ. L1 L2 L3 L1 L3 L2 L1 L2 L3 Sequenza fase 272 SCHEME Busbar Unit transf. Busbar Configurazione schema 274A ATEX100 YES NO NO Memoriz.di Riprod.Term.senza Alimentaz. 275 FACTOR R SEF 1.0 .. 200.0 37.0 Rapporto Prim./Sec. R Terra Statore 276 TEMP. UNIT Celsius Fahrenheit Celsius Unità di misura temperatura 280 TMin TRIP CMD 0.01 .. 32.00 sec 0.15 sec Durata minima comando di scatto 58 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.5 Dati di Impianto 1 Ind. 281 Parametri C Possibilità di impostazione Preimpostazione BkrClosed I MIN 5A 0.20 .. 5.00 A 0.20 A 1A 0.04 .. 1.00 A 0.04 A Spiegazione Soglia di minima corrente Interr. Chiuso 295 TRANSDUCER 1 10 V 4-20 mA 20 mA 10 V Trasduttore 1 296 TRANSDUCER 2 10 V 4-20 mA 20 mA 10 V Trasduttore 2 297 TRANSDUCER 3 with filter without filter with filter Trasduttore 3 2.5.3 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 361 >FAIL:Feeder VT SP 5002 Operat. Cond. OUT Misure presenti 5145 >Reverse Rot. SP >Senso ciclico Invertito 5147 Rotation L1L2L3 OUT Rotazione Fasi L1L2L3 5148 Rotation L1L3L2 OUT Rotazione Fasi L1L3L2 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 >Avaria: alimentaz. TV (MCB scattato) 59 2 Funzioni 2.6 Cambio del gruppo di settaggio Per l'impostazione delle funzioni del dispositivo si possono definire due diversi gruppi di parametri. Questi potranno essere attivati durante l'esercizio sul posto tramite il pannello operatore, da ingressi binari (se conformemente parametrizzati), tramite l'interfaccia di comando e di servizio con un personal computer, oppure dall'interfaccia di sistema. Un gruppo di settaggio contiene i valori dei parametri di tutte le funzioni per le quali è stata selezionata nella configurazione (Par. 2.4) l'opzione Abilitato. Nel dispositivo 7UM62 si coordinano 2 gruppi di settaggio indipendenti l'uno dall'altro (gruppo A e B). Questi rappresentano una capacità funzionale identica, possono però contenere valori di impostazione differenti. Se per cause legate al funzionamento (ad es. in caso di impiego del generatore/motore in una centrale di ripompaggio) sono richiesti parametri di impostazione diversi, questi vengono memorizzati nei gruppi di settaggio e salvati nel dispositivo. A seconda della condizione di esercizio viene attivato il rispettivo gruppo di parametri. L'attivazione viene eseguita generalmente mediante un ingresso binario. Se non si utilizza la funzione di commutazione, è sufficiente impostare solo i parametri preimpostati del gruppo A. In questo caso la parte seguente di questo paragrafo non sarà importante. 2.6.1 Indicazioni per l'impostazione Se si vuole utilizzare la funzione di commutazione, questa dovrà essere impostata, durante la programmazione delle funzioni, su Grp Chge OPTION = Enabled (indirizzo 103). Per l'impostazione dei parametri funzionali si programmeranno, uno dopo l'altro, entrambi i gruppi di impostazione A e B. Per copiare oppure reinizializzare i gruppi, consultare il manuale SIPROTEC 4 Descrizione del sistema /1/. Generalità Il paragrafo „Montaggio e collegamenti“ del capitolo 3 mostra come intercambiare i gruppi di parametri dall'esterno mediante ingressi binari. 2.6.2 Ind. 302 2.6.3 Tabella parametri Parametri CHANGE Possibilità di impostazione Preimpostazione Group A Group B Binary Input Protocol Group A Spiegazione Cambio ad altro gruppo di settaggio Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione - Group A IntSP Gruppo A - Group B IntSP Gruppo B 7 >Set Group Bit0 SP >Scelta gruppo settaggio Bit 0 60 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.7 Dati di Impianto 2 2.7 Dati di Impianto 2 I dati generali della protezione (P.System Data 2) comprendono quei parametri funzionali comuni a tutte le funzioni e quindi non associati specificamente ad una concreta funzione di protezione, di supervisione o di comando. I parametri menzionati nei P.System Data 2 sono commutabili con il gruppo di settaggio. 2.7.1 Descrizione delle funzioni Nel dispositivo 7UM62 si coordinano 2 gruppi di impostazione indipendenti l'uno dall'altro (gruppo A e B). Questi rappresentano una capacità funzionale identica, possono però contenere valori di impostazione differenti. Gruppi di impostazione 2.7.2 Indicazioni per l'impostazione In generale Per accedere ai dati generali di protezione (P.System Data 2) selezionare nel menù PARAMETRI il Group A (Gruppo di settaggio A) e da qui P.System Data 2. L'altro gruppo di settaggio è disponibile all'opzione Group B. Direzione della potenza attiva Il parametro 1108 ACTIVE POWER, specifica la direzione della potenza attiva in condizioni normali di funzionamento (Generator = fornitura oppure Motor = consumo) e può essere impostato in funzione delle condizioni dell'impianto, senza dover modificare il cablaggio del dispositivo. 2.7.3 Ind. 1108 2.7.4 Tabella parametri Parametri ACTIVE POWER Possibilità di impostazione Preimpostazione Generator Motor Generator Spiegazione Misura di Potenza Attiva per: Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 501 Relay PICKUP OUT Avviamento Relè 511 Relay TRIP OUT Relay comando di scatto generale 576 IL1 S1: VI Corrente Primaria di Guasto IL 1 Lato 1 577 IL2 S1: VI Corrente Primaria di Guasto IL 2 Lato 1 578 IL3 S1: VI Corrente Primaria di Guasto IL 3 Lato 1 579 IL1 S2: VI Corrente Primaria di Guasto IL 1 Lato 2 580 IL2 S2: VI Corrente Primaria di Guasto IL 2 Lato 2 581 IL3 S2: VI Corrente Primaria di Guasto IL 3 Lato 2 5012 UL1E: VI Tensione UL1E allo Scatto 5013 UL2E: VI Tensione UL2E allo Scatto 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 61 2 Funzioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5014 UL3E: VI Tensione VL3E allo Scatto 5015 P: VI Potenza Attiva allo scatto 5016 Q: VI Potenza Reattiva allo Scatto 5017 f: VI Frequenza allo Scatto 62 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.8 Massima Corrente (I>) a tempo definito (con blocco di minima tensione) 2.8 Massima Corrente (I>) a tempo definito (con blocco di minima tensione) La protezione di massima corrente a tempo definito viene utilizzata come protezione di riserva della protezione di corto circuito dell'oggetto da proteggere o delle reti collegate in serie, quando eventuali guasti localizzati su queste ultime, non possono essere eliminati in tempo e l'oggetto di protezione potrebbe essere, in tal caso, in pericolo. Il dispositivo di protezione 7UM62 consente di associare la funzione di protezione di massima corrente ai trasduttori di ingresso del lato 1 oppure del lato 2. Tale scelta viene operata in fase di programmazione (cfr. par.2.4). Le correnti passano dapprima attraverso un filtro numerico in modo che solo i valori fondamentali siano considerati siano considerati nella misurazione. In questo modo la misurazione è insensibile ai fenomeni transitori in caso di corto circuito e alle correnti di corto circuito asimmetriche (componente di corrente continua). La corrente di corto circuito dei generatori che ricevono la loro tensione di eccitazione dai morsetti della macchina, diminuisce rapidamente in caso di guasti locali (nel generatore oppure nella zona delimitata dal trasformatore di blocco) e ricade, dopo alcuni secondi, sotto la soglia di intervento della protezione di massima corrente. Per evitare una ricaduta dell'avviamento, viene controllata, per il gradino I>, anche la componente diretta delle tensioni, che viene utilizzata come ulteriore criterio di rilevamento di un corto circuito. L'effetto di bassa tensione può essere disattivato e inibito tramite un ingresso binario. 2.8.1 Descrizione delle funzioni Gradino I> Ogni corrente di fase del lato 1 o del lato 2 (a seconda della programmazione), viene confrontata singolarmente con la soglia di intervento I> comune. Ogni superamento viene segnalato separatamente per ciascuna fase. Al termine della rispettiva temporizzazione T I> la matrice riceve un segnale di scatto. La soglia di ricaduta allo stato di fornitura del dispositivo è approssimativamente al 95% al di sotto della soglia di intervento. Questo valore può essere aumentato per applicazioni speciali. Memoria di minima tensione Il gradino I> dispone di una funzione di sottotensione (disattivabile), che mantiene, per un tempo regolabile, il segnale di avviamento. Il mantenimento ha luogo se la componente diretta di tensione va al di sotto di una soglia (regolabile) in seguito all'avviamento della protezione di massima corrente. Questo principio permette alla temporizzazione della protezione di arrivare a termine e emettere il rispettivo comando di scatto. Se la tensione ritorna prima dello scadere del tempo di ritardo o se il mantenimento di tensione è bloccato da un ingresso binario (ad es. a causa di uno scatto dell'interruttore di protezione automatico di protezione dei TV oppure in caso di arresto della macchina), la protezione ricade immediatamente. La logica di mantenimento del blocco opera selettivamente per singola fase. L'avviamento per massima corrente di una fase attiva il timer T-SEAL-IN. La figura seguente rappresenta il diagramma funzionale del gradino di massima corrente I> con mantenimento di tensione. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 63 2 Funzioni Figura 2-10 2.8.2 Diagramma funzionale del gradino di massima corrente I> con mantenimento di tensione Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La protezione di massima corrente può essere attiva e accessibile solo quando è stato configurato il parametro 112 O/C PROT. I> = Side 1 oppure Side 2. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. Gradino di massima corrente I All'indirizzo 1201 O/C I>, il gradino di massima corrente I> si può ON e OFF oppure si può bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Per l'impostazione del gradino di massima corrente I> è determinante, in primo luogo, la massima corrente di esercizio possibile. Un avviamento a causa di sovraccarico dovrà essere escluso poiché la funzione può avere un tempo di risposta molto breve (scatto protezione). Per questo motivo la soglia di avviamento dev'essere regolata a circa 20 % - 30 % (generatori) e a 40% (trasformatori e motori), al di sopra del sovraccarico massimo prevedibile. Il ritardo di scatto (Parametro 1203 T I>) dev'essere coordinato con lo schema di selettività della rete affinché la protezione situata più vicino al guasto scatti per prima (selettività). Il tempo impostato è un tempo di ritardo supplementare che non comprende i tempi di risposta interna (tempi di misura e di ricaduta). Il ritardo può essere impostato anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo 64 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.8 Massima Corrente (I>) a tempo definito (con blocco di minima tensione) viene comunque segnalato. Se il gradino I> non viene utilizzato, selezionare all'indirizzo 1201 O/C I> = OFF. In questo modo non si genera né una segnalazione di avviamento né uno scatto. Memoria di minima tensione L'impostazione del gradino di minima tensione 1205 U< (componente diretta di tensione), viene eseguita con un valore al di sotto del valore minimo ammissibile della tensione concatenata, ad es. 80 V. Il tempo 1206 T-SEAL-IN fissa la durata di mantenimento propria dell'avviamento, prodotta da max. corrente di emergenza/sottotensione. Questo tempo dev'essere maggiore del tempo di ritardo T I>. Il rapporto di ricaduta r = Iusc./Iing. dell'avviamento per massima corrente I> viene definito all'indirizzo 1207 I> DOUT RATIO. Il valore consigliato è r = 0,95. Questo può essere aumentato a 0,98 per applicazioni speciali (ad es. allarme di sovraccarico). Esempio: Soglia di intervento 1,4 • IN Macch. Ritardo scatto 3s Memoria di minima ten- 0,8 • UN, Macch sione Tempo di mantenimento 4 s di U< Rapporto di ricaduta 0,95 Corrente nominale IN, 483 A Tensione nominale UN, Macch 6,3 kV 500 A Tensione nominale UN. trasf. 6,3 kV Macch Corrente nominale IN. trasf. prim prim Corrente nominale IN, sec 1 A Tensione nominale UN, sec 100 V I parametri secondari sono calcolati come segue: 2.8.3 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Nella tabella sono riportati i valori preimpostati in base alle esigenze del mercato. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 65 2 Funzioni Ind. Parametri 1201 O/C I> 1202 I> C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione OFF ON Block relay OFF Prot.Max. Corrente Temp. I> 1A 0.05 .. 20.00 A 1.35 A I> avviamento 5A 0.25 .. 100.00 A 6.75 A 1203 T I> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 3.00 sec TI> tempo di ritardo 1204 U< SEAL-IN ON OFF OFF Stato del blocco min.tensione 1205 U< 10.0 .. 125.0 V 80.0 V Avviam. blocco min.tensione 1206 T-SEAL-IN 0.10 .. 60.00 sec 4.00 sec Durata del blocco min. tensione 1207A I> DOUT RATIO 0.90 .. 0.99 0.95 I>Rapporto di Ricaduta 2.8.4 Informazioni N° Informazione 1722 >BLOCK I> 1811 1812 Tipo di inf. Spiegazione SP >BLOCCO I> I> Fault L1 OUT Max Corr. Ril.Guasto Livello I> Fase L1 I> Fault L2 OUT Max Corr. Ril.Guasto Livello I> Fase L2 1813 I> Fault L3 OUT Max Corr. Ril.Guasto Livello I> Fase L3 1815 I> TRIP OUT Max Corr. I> SCATTO 1950 >Useal-inBLK SP >Prot.Max.Corr: BLOCCO 1965 I> OFF OUT Prot.Max.Corr. Livello I> è su OFF 1966 I> BLOCKED OUT Prot.Max.Corr. Livello I> è BLOCCATO 1967 I> ACTIVE OUT Prot.Max.Corr. Livello I> è ATTIVO 1970 U< seal in OUT Prot.Max.Corr. +Umin 66 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.9 Massima Corrente (I>>) a tempo definito (con rilevamento della direzione) 2.9 Massima Corrente (I>>) a tempo definito (con rilevamento della direzione) La protezione di massima corrente a tempo definito viene utilizzata come protezione di riserva della protezione di corto circuito dell'oggetto da proteggere o delle reti collegate in serie, quando eventuali guasti localizzati su queste ultime, non possono essere eliminati in tempo e l'oggetto di protezione potrebbe essere, in tal caso, in pericolo. Il dispositivo di protezione 7UM62 consente di associare la funzione di protezione di massima corrente ai trasduttori di ingresso del lato 1 oppure del lato 2. Tale scelta viene operata in fase di programmazione (cfr. par. 2.4). Per far sì che l'avviamento avvenga in tutti i casi di guasti interni, la protezione è collegata, di regola, al gruppo di TA accanto al centro stella della macchina. Se questo non è il caso, per eliminare rapidamente un corto circuito nel generatore senza perdita di selettività, la funzione I può essere combinata con un rilevatore di direzione di corto circuito. Le correnti passano dapprima attraverso un filtro numerico in modo che solo i valori fondamentali siano considerati siano considerati nella misurazione. In questo modo la misurazione è insensibile ai fenomeni di compensazione in caso di corto circuito e alle correnti di corto circuito asimmetriche (componente di corrente continua). 2.9.1 Descrizione della funzione Gradino I>> Ogni corrente di fase del lato 1 o del lato 2 (a seconda della programmazione), viene confrontata singolarmente con la soglia di interventoI>> comune. Ogni superamento viene segnalato separatamente per ciascuna fase. Al termine della rispettiva temporizzazione T I>> la matrice riceve un segnale di scatto. Il valore di ricaduta è approssimativamente al 95% al di sotto della soglia di intervento. Determinazione della direzione Se questa funzione di protezione è stata associata ai trasduttori di ingresso del lato 1, il gradino I>> può essere dotato di un elemento direzionale (disattivabile), che permette uno scatto solo in presenza di guasti a monte (direzione macchina). Questa funzione è particolarmente utile in assenza di un trasformatore amperometrico nel centro stella del generatore ma è tuttavia necessario uno scatto rapido in presenza di guasti interni al generatore. La determinazione della direzione nella fig. 2-11 vale per il trasformatore del lato 1. Se si impiega il trasformatore del lato due, dev'essere impostato per la determinazione della direzione Forward. Figura 2-11 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Selettività tramite determinazione della direzione di corto circuito 67 2 Funzioni La determinazione della direzione si effettua fase per fase mediante una tensione sana. La tensione concatenata (il cui vettore è normalmente verticale al vettore della corrente di guasto), è utilizzata quale "tensione sana" (Fig. 2-12). Il calcolo del vettore direzionale ne tiene conto mediante una rotazione di +90° (sequenza di fase positiva), e di –90° (sequenza di fase negativa). In caso di guasti fase-fase, la posizione della retta direzionale può essere spostata in funzione della caduta della tensione di corto circuito. Figura 2-12 Tensioni sane per la determinazione direzionale La determinazione della direzione si effettua a partire dalla fase, la cui corrente è la più importante. Se più fasi hanno la stessa corrente, viene utilizzata la fase con il valore più basso (IL1 prima di IL2 prima di IL3). La seguente tabella mostra l'associazione dei valori di misura per casi di guasti differenti. Tabella 2-3 Associazione dei valori di misura per la determinazione della direzione Avviamento Corrente selezionata Tensione attribuita L1 IL1 UL2 - UL3 L2 IL2 UL3 - UL1 L3 IL3 UL1 - UL2 L1, L2 con IL1>IL2 IL1 UL2 - UL3 L1, L2 con IL1=IL2 IL1 UL2 - UL3 L1, L2 con IL1=IL2 IL2 UL3 - UL1 L2, L3 con IL2>IL3 IL2 UL3 - UL1 L2, L3 con IL2=IL3 IL2 UL3 - UL1 L2, L3 con IL2=IL3 IL3 UL1 - UL2 L3, L1 con IL3>IL1 IL3 UL1 - UL2 L3, L1 con IL3=IL1 IL1 UL2 - UL3 L3, L1 con IL3=IL1 IL1 UL2 - UL3 L1, L2, L3 con IL1>(IL2, IL3) IL1 UL2 - UL3 L1, L2, L3 con IL2>(IL1, IL3) IL2 UL3 - UL1 Se la tensione concatenata (utilizzata per la determinazione direzionale) è inferiore a un valore minimo di circa 7V, la protezione ricorre a una memoria di tensione. Quest'ultima consente un'esatta determinazione anche quando la tensione di corto circuito si riduce notevolmente (corto circuito locale). Allo scadere del tempo di memorizzazione (2 periodi di rete), la direzione determinata rimane memorizzata fino a 68 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.9 Massima Corrente (I>>) a tempo definito (con rilevamento della direzione) quando non è nuovamente disponibile una tensione sufficiente. Nel caso di un corto circuito già esistente all'avviamento del generatore (oppure al collegamento di motori e trasformatori), nessun valore di tensione viene salvato nella memoria. Di conseguenza non è possibile determinare una direzione e viene quindi effettuato uno scatto. Mediante un ingresso binario si può bloccare e disattivare la determinazione della direzione. Figura 2-13 2.9.2 Diagramma logico del gradino I>> con elemento direzionale Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali Il gradino I>> della protezione di massima corrente può essere attivato solo dopo aver regolato il parametro 113 O/C PROT. I>>, lato 1 oppure lato 2 ovvero = NonDirec. SIDE1, NonDirec.SIDE 2, Direc. SIDE1 oppure Direc. SIDE2. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. In caso di impiego della funzione di rilevamento della direzione, è importante rispettare la coerenza dei trasformatori di tensione e corrente. Gradino di massima corrente I>> 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 All'indirizzo 1301 O/C I>>, il gradino I>> per correnti di fase si può attivare (ON) e disattivare (OFF) oppure si può blocare solamente il comando di scatto (Block relay). Il gradino di massima corrente I>> (parametro 1302 e rispettivo tempo di 69 2 Funzioni ritardo T I>>, 1303) viene utilizzato in generale nell'ambito di una selettività amperometrica, in presenza di forti impedenze (trasformatori, motori e generatori). Il gradino viene dimensionato in modo che durante i corto circuiti la reazione abbia luogo con questi valori di impedenza. Trasformatore amperometrico lato centro stella (senza determinazione direzionale) Esempio: Connessione su sbarra Potenza nominale apparente genera- SN, Macch tore = 5,27 MVA Tensione nominale generatore UN, Macch = 6,3 kV Reattanza longitudinale transitoria x’d = 29 % Forza elettromotrice sincrona transitoria (generatore a poli salienti) U’P = 1,2 • UN,Macch Potenza nominale apparente trasformatore SN, T = 5,3 MVA Tensione nominale lato generatore UN, Trasf. = 6,3 kV prim Tensione di corto circuito uk Trasformatore amperometrico IN Trasf. prim = 500 A = 1A IN, sec = 7% a) Calcolo corrente di corto circuito: corto circuito tripolare b) Valore impostato: Il valore da impostare si ottiene mediante una trasformazione al lato secondario. Per evitare una reazione non necessaria in seguito a una sovratensione o a un fenomeno transitorio, si raccomanda un ulteriore fattore di sicurezza da 1,2 a 1,3 circa. Si raccomanda un ritardo di scatto T I>> = 0,1 s per permettere alla protezione differenziale di scattare per prima. Trasformatore amperometrico lato uscita (con determinazione della direzione) 70 Selezionando il parametro 113 O/C PROT. I>> si accede agli indirizzi 1304 Phase Direction e 1305 LINE ANGLE. L'inclinazione delle rette direzionali (cfr. Fig. 2-14) che rappresenta il limite tra zona di scatto e zona di blocco, può essere adattata alle condizioni della rete con il parametro LINE ANGLE. A questo scopo si imposta l'angolo della linea della rete. La retta direzionale è sempre perpendicolare all'angolo direzionale impostato. In questo modo, assieme al parametro 1304 Phase Direction = Forward oppure Reverse si può coprire tutto il livello di impedenza. Se la protezione è stata collegata come indicato a fig. 2-11 (e collegamento dei TA lato 1), questa sarà la direzione Indietro. Esiste una piccola zona morta tra i campi a valle e a monte, nella quale, a causa dell'errore angolare dei trasformatori, non è possibile determinare con sicurezza la direzione. In questa zona non ha luogo nessuno scatto nella direzione preferenziale parametrizzata. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.9 Massima Corrente (I>>) a tempo definito (con rilevamento della direzione) Figura 2-14 Definizione dei parametri 1304 Direzione Fase e 1305 Angolo linea Il valore impostato per la retta direzionale è dedotto dall'angolo di corto circuito della rete di alimentazione. In generale, l'angolo sarà superiore a 60°. La soglia di intervento della corrente risulta dal calcolo della corrente di cortocircuito. Le soglie di intervento abituali normalmente tra 1,5 e 2 • IN, G. Si consiglia di impostare un breve tempo di ritardo (TI>> ≈ 0,05 s - 0,1 s) per eliminare i fenomeni transitori. L'impostazione della determinazione della direzione dev'essere necessariamente verificata durante la messa in servizio (cfr. cap. Montaggio e messa in servizio „Controlli con la rete“). Esempio di applicazione: protezione motore Se un motore non possiede un trasformatore amperometrico lato centro stella, si può, come riportato nella seguente figura, utilizzare il gradino I>> come „protezione differenziale“. La parametrizzazione della protezione dipende in questo caso dal trasformatore amperometrico. Quando questa applicazione è usata per sostituire una protezione esistente si consiglia di mantenere la regolazione preesistente. Figura 2-15 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Gradino I>> come 'protezione differenziale' 71 2 Funzioni 2.9.3 Tabella parametri Nella tabella sono riportati i valori preimpostati in base alle esigenze del mercato. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. Ind. Parametri 1301 O/C I>> 1302 I>> C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione OFF ON Block relay OFF Protezione max. corrente I>> 1A 0.05 .. 20.00 A 4.30 A I>> Avviamento 5A 0.25 .. 100.00 A 21.50 A 1303 T I>> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.10 sec T I>> Tempo di Ritardo 1304 Phase Direction Forward Reverse Reverse Direzione Fase 1305 LINE ANGLE -90 .. 90 ° 60 ° Angolo linea 2.9.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 1720 >BLOCK dir. SP >BLOCCO Livello Drezion. I>> 1721 >BLOCK I>> SP >BLOCCO I>> 1801 I>> Fault L1 OUT Max Corr. Ril.Guasto Livello I>> Fase L1 1802 I>> Fault L2 OUT Max Corr. Ril.Guasto Livello I>> Fase L2 1803 I>> Fault L3 OUT Max Corr.Ril.Guasto Livello I>> Fase L3 1806 I>> forward OUT Max Corr. I>> direzione Avanti 1807 I>> backward OUT Max Corr.I>> direzione Indietro 1808 I>> picked up OUT Prot. Max Corr. I>> Avviamento 1809 I>> TRIP OUT Max Corr. I>> SCATTO 1955 I>> OFF OUT Prot.Max.Corr. Livello I>> è su OFF 1956 I>> BLOCKED OUT Prot.Max.Corr. Livello I>> è BLOCCATO 1957 I>> ACTIVE OUT Prot.Max.Corr. Livello I>> è ATTIVO 72 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.10 Protezione di Massima Corrente a Tempo inverso 2.10 Protezione di Massima Corrente a Tempo inverso La protezione di massima corrente a tempo inverso rappresenta la protezione di corto circuito per macchine a bassa tensione o di piccola taglia. Per generatori di taglia superiore, questa protezione serve come riserva per la protezione di corto circuito di macchina (protezione differenziale e/o protezione di impedenza). Essa viene utilizzata come protezione di riserva anche contro i guasti nella rete che non sono stati eliminati in tempo e che potrebbero compromettere la macchina. Il dispositivo di protezione 7UM62 consente di associare la protezione di massima corrente a tempo inverso ai trasformatori di ingresso del lato 1 oppure del lato 2. Tale scelta viene operata in fase di programmazione (cfr. par. 2.4). La corrente di corto circuito dei generatori che ricevono la loro tensione di eccitazione dai morsetti della macchina, diminuisce rapidamente in caso di guasti locali (nel generatore oppure nella zona delimitata dal trasformatore di blocco) e ricade, dopo alcuni secondi, sotto la soglia di intervento della protezione di massima corrente. Per evitare una ricaduta dell'avviamento, viene controllata la componente diretta delle tensioni. Quest'ultima influenza, in base a due metodi differenti, la determinazione della sovracorrente. L'effetto di sottotensione può essere disattivato. La funzione di protezione lavora, a seconda del tipo di apparecchio, con una caratteristica a corrente dipendente secondo le norme IEC oppure ANSI. Le caratteristiche e le rispettive formule sono riportate nei dati tecnici. In caso di programmazione di una delle caratteristiche a tempo inverso, i gradini indipendenti I>> e I> restano disponibili in caso di impiego della funzione a tempo inverso (cfr. Par. 2.8). 2.10.1 Descrizione della funzione Avviamento, scatto Ogni corrente di fase viene confrontata individualmente con il valore impostato Ip. Ogni superamento di corrente di 1,1 del valore impostato, viene segnalato e provoca un avviamento. Per l'avviamento vengono presi in considerazione i valori effettivi delle componenti fondamentali. In caso di avviamento di un gradino I si determina (mediante calcolo), partendo dalla corrente di guasto e in base alla caratteristica di scatto selezionata, il tempo di scatto e al trascorrere di questo tempo, si emette un comando di scatto. Ricaduta La ricaduta dell'avviamento di qualsiasi funzione ha luogo quando la corrente va al di sotto di circa il 95% della soglia di intervento (vale a dire 0,95 • 1,1 = 1,045 • valore impostato). Un nuovo avviamento riavvia il temporizzatore. Considerazione della sottotensione La protezione di massima corrente a tempo inverso dispone di una funzione di rilevamento della minima tensione (disattivabile), che può interagire in due modi differenti con il rilevamento di massima corrente: • Controllo mediante tensione (voltage controlled): al di sotto di una determinata soglia di tensione (configurabile), si attiva un gradino di massima corrente con una soglia di intervento minore. • In funzione della tensione (voltage restraint): La soglia di intervento del gradino di massima corrente dipende dal valore della tensione. Una tensione più bassa riduce la soglia di corrente (cfr. fig. 2-16). Un rapporto direttamente proporzionale e lineare è effettivo nel campo U/UNom = 1,00 fino a 0,25 vale pertanto: 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 73 2 Funzioni Figura 2-16 Dipendenza della tensione del valore di avviamento Proporzionalmente alla diminuzione della tensione si riduce il valore di riferimento Ip in modo che con una corrente costante I il rapporto I/Ip aumenti e, di conseguenza, il tempo di scatto si riduca. Pertanto, con la riduzione della tensione, la caratteristica di avviamento si sposta verso sinistra rispetto alle caratteristiche standard illustrate al capitolo „Dati tecnici“. La commutazione su una soglia di intervento più bassa così come la riduzione della soglia di avviamento vengono eseguite per fase. La seguente tabella illustra la relazione tra le tensioni e le correnti di fase. Poiché la protezione del generatore è integrata nello schema di selettività globale della rete, è necessario tenere conto della trasformazione delle tensioni per mezzo del trasformatore elevatore. Per questo motivo si deve distinguere fondamentalmente tra una connessione con trasformatore e una connessione a sbarra e introdurre questa informazione nel dispositivo, al parametro 272 Schema. Grazie all'impiego di tensioni fase-fase, si evitano misurazioni errate in caso di corto circuito. Tabella 2-4 Tensioni di controllo associate alle correnti di guasto Corrente Dim. Connessione su sbarra Connessione su trasformatore IL1 UL1 – UL2 ((UL1 – UL2) – (UL3 – UL1)) / √3 IL2 UL2 – UL3 ((UL2 – UL3) – (UL1 – UL2)) / √3 IL3 UL3 – UL1 ((UL3 – UL1) – (UL2 – UL3)) / √3 Per evitare una reazione indesiderata in seguito a un guasto del trasformatore voltmetrico (TV), dovrà essere previsto un blocco della funzione mediante un ingresso binario controllato tramite l'interruttore automatico di protezione dei TV, così come tramite il rilevatore interno al dispositivo di rilevamento di anomalia della tensione di misura („Fuse-Failure-Monitor“ cfr. anche Par.2.42.1). La figura seguente mostra il diagramma funzionale della protezione di massima corrente a tempo inverso, senza l'influenza della sottotensione mentre le figure 2-18 e 219 rappresentano i diagrammi con influenza della sottotensione. 74 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.10 Protezione di Massima Corrente a Tempo inverso Figura 2-17 Diagramma funzionale della protezione di massima corrente a tempo inverso (IDMT) senza l'influenza della sottotensione Figura 2-18 Diagramma funzionale della protezione di massima corrente a tempo inverso (IDMT) dipendente dalla tensione („Voltage controlled“) 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 75 2 Funzioni La commutazione su una soglia di intervento di corrente più bassa viene eseguita selettivamente per fase (abilitazione circuito di avviamento), conformemente alla seguente tabella 2-4. Figura 2-19 Diagramma funzionale della protezione di massima corrente a tempo inverso (IDMT) dipendente dalla tensione („Voltage restraint“) La riduzione della soglia di intervento di corrente in caso di bassa tensione (associazione a una tensione di comando) si realizza per ogni fase come riportato nella tabella 2-4. 2.10.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La protezione di massima corrente di riserva a tempo inverso può essere attivata solo se questa funzione, durante la programmazione, è stata associata ai trasduttori di ingresso del lato 1 oppure del lato 2 (cfr. Par 2.4), ovvero è stato impostato all'indirizzo 114 O/C PROT. Ip = IEC SIDE 1, ANSI SIDE 1, IEC SIDE 2 oppure ANSI SIDE 2. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. Gradino di massima corrente Ip All'indirizzo 1401 O/C Ip si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la protezione di massima corrente a tempo inverso oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). È necessario tenere conto del fatto che esiste già un margine di sicurezza pari a 1,1 circa, tra la soglia di avviamento e il valore impostato (per la protezione di massima corrente a tempo inverso). Ciò significa che un avviamento non 76 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.10 Protezione di Massima Corrente a Tempo inverso avrà luogo fino a quando non circolerà una corrente maggiore di 1,1 del valore impostato. La ricaduta ha luogo quando il valore di avviamento di riduce a un valore minore del 95%. Il valore della corrente viene impostato all'indirizzo 1402 Ip. Per l'impostazione è determinante, in primo luogo, la massima corrente di esercizio possibile. È necessario evitare un'avviamento a causa di sovraccarico, poiché il dispositivo, in questo modo operativo, possiede tempi di risposta molto brevi e lavora come protezione contro i corto circuiti e non come protezione di sovraccarico. Il fattore di tempo corrispondente è accessibile dalle caratteristiche IEC (indirizzo 114 O/C PROT. Ip = IEC Lato n) all'indirizzo 1403 T Ip. All'indirizzo 1405 IEC CURVE sono disponibili tre caratterische IEC. Nella configurazione delle caratteristiche ANSI (indirizzo 114 O/C PROT. Ip= ANSI Lato n) si trova il rispettivo fattore di tempo all'indirizzo 1404 TIME DIAL: TD e il parametro 1406 ANSI CURVE offre possibiltà di selezione tra 5 caratteristiche ANSI. I fattori di tempo devono essere coordinati con lo schema di selettività della rete. Il ritardo può essere impostato anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se il gradino Ip non viene utilizzato, si seleziona nella configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.4) l'indirizzo 114 O/C PROT. Ip = Disabled oppure si disattiva questa funzione sotto v1401 O/C Ip = OFF. All'indirizzo 1408 si può determinare la soglia di intervento U< per l'abilitazione della minima tensione del valore di avviamento Ip con AMZ controllata tramite tensione (parametro 1407 VOLT. INFLUENCE = Volt. controll.). Il valore dovà essere scelto immediatamente al di sotto della minima tensione concatenata permessa (ad es., da 75 a 80). Qui valgono le stesse considerazioni relative al mantenimento della minima tensione della protezione di massima corrente a tempo definito (cfr. anche Par. 2.8.2). In caso di impostazione del parametro 1407 VOLT. INFLUENCE = without oppure Volt. restraint, il parametro 1408 è senza funzione. 2.10.3 Tabella parametri Nella tabella sono riportati i valori preimpostati in base alle esigenze del mercato. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. Ind. Parametri 1401 O/C Ip 1402 Ip C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione OFF ON Block relay OFF Protez.max. corrente a tempo inverso Ip 1A 0.10 .. 4.00 A 1.00 A Ip Avviamento 5A 0.50 .. 20.00 A 5.00 A 1403 T Ip 0.05 .. 3.20 sec; ∞ 0.50 sec T Ip Selezione Tempo 1404 TIME DIAL: TD 0.50 .. 15.00 ; ∞ 5.00 Selezione Tempo: TD 1405 IEC CURVE Normal Inverse Very Inverse Extremely Inv. Normal Inverse Curva IEC 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 77 2 Funzioni Ind. Parametri C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 1406 ANSI CURVE Very Inverse Inverse Moderately Inv. Extremely Inv. Definite Inv. Very Inverse Curva ANSI 1407 VOLT. INFLUENCE without Volt. controll. Volt. restraint without Influenza tensione 1408 U< 10.0 .. 125.0 V 75.0 V Soglia tensione min. per rilascio Ip 2.10.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. SP Spiegazione 1883 >BLOCK O/C Ip >BLOCCO Prot. Max.Corr.Tempo Inverso 1891 O/C Ip OFF OUT Protezione Max.Corrente Ip è su OFF 1892 O/C Ip BLOCKED OUT Protezione Max.Corrente Ip è Bloccata 1893 O/C Ip ACTIVE OUT Protezione Max.Corrente Ip è Attiva 1896 O/C Ip Fault L1 OUT Max Corr. Ril.Guasto Ip Fase L1 1897 O/C Ip Fault L2 OUT Max Corr. Ril.Guasto Ip Fase L2 1898 O/C Ip Fault L3 OUT Max Corr. Ril Guasto Ip Fase L3 1899 O/C Ip pick.up OUT Max Corr. Ip Avviamento 1900 O/C Ip TRIP OUT Max Corr. Ip SCATTO 78 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.11 Sovraccarico termico 2.11 Sovraccarico termico La protezione di sovraccarico permette di evitare un sovraccarico termico degli avvolgimenti statorici della macchina da proteggere. 2.11.1 Descrizione della funzione Modello termico Il dispositivo calcola la sovratemperatura secondo un modello termico omogeneo derivato dalla seguente equazione differenziale: con Θ sovratemperatura attuale in relazione alla temperatura finale con una corrente di fase massima ammissibile k • IN ΘK temperatura del refrigerante come differenza rispetto alla temperatura di riferimento di 40 °C τ costante di tempo termica del riscaldamento dell'oggetto da proteggere I corrente di fase attuale effettiva in relazione alla corrente di fase massima ammissibile Imax = k • IN La funzione di protezione rappresenta in questo modo un modello termico dell'oggetto da proteggere (protezione di sovraccarico con funzione di memoria). La funzione è dotata di memoria termica e considera quindi eventuali precedenti riscaldamenti ed anche la dissipazione di calore nell'ambiente. La soluzione di questa equazione è, in regime stazionario, una funzione esponenziale, il cui asintoto rappresenta la temperatura limite ΘFin. Il superamento di una prima soglia di temperatura impostabile provoca l'emissione di un allarme per permettere, ad es., all'operatore di effettuare una riduzione di carico. Una volta raggiunta la seconda soglia (temperatura limite = temperatura di scatto), l'oggetto da proteggere viene isolato dalla rete. È anche possibile regolare la protezione di sovraccarico su Alarm Only. In questo caso, anche al raggiungimento della temperatura limite viene emessa solo una segnalazione. Per il calcolo della sovratemperatura si parte dalla maggiore corrente tra le tre correnti di fase. Il calcolo dei valori effettivi delle correnti, permette di prendere in considerazione le armoniche che contribuiscono al riscaldamento dell'avvolgimento dello statore. La corrente massima ammisibile permanente Imax è descritta come multiplo della corrente nominale IN dell'oggetto di protezione: Imax = k • IN Oltre al fattore k (parametro K-FACTOR) si deve immettere la TIME CONSTANT τ così come la temperatura di allarme Θ ALARM (in percentuale della temperatura di scatto ΘSCATTO). La protezione di sovraccarico possiede, oltre alla soglia di allarme di temperatura, una soglia di corrente d'allarme I ALARM. Quest'ultima permette di segnalare con relativo anticipo una corrente di sovraccarico (al superamento di Imax), anche se la temperatura limite calcolata non ha ancora raggiunto la temperatura di allarme o di scatto. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 79 2 Funzioni Temperatura del refrigerante (temperatura ambiente) Il modello termico del 7UM62 prende in considerazione una temperatura esterna. Questa può essere, a seconda dell'applicazione, la temperatura di un refrigerante, la temperatura ambiente oppure la temperatura di ingresso del gas freddo nelle turbine a gas. Esistono tre modi per prendere in considerazione questa temperatura: • tramite convertitore di misura (CM 2) • tramite interfaccia Profibus DP/Modbus • tramite una sonda termica (Ing. Temp. est., RTD 1) Una sonda termica esterna rileva, ad es., la temperatura del refrigerante e la converte in un valore di tensione o corrente proporzionale alla temperatura. Questo valore può essere portato alla 7UM62 7UM62 tramite il convertitore di misura integrato CM 2. Se a questo scopo si utilizza un segnale da 4 mA a 20 mA, si possono controllare anche le interruzioni della trasmissione della temperatura del circuito di misura. Quando la corrente di misura dell'amplificatore esterno è inferiore a 2 mA viene emesso un allarme di guasto e viene commutato su una temperatura fittizia di 40 °C del refrigerante (corrisponde al valore in caso di assenza del rilevamento di temperatura del refrigerante). È anche possibile misurare la temperatura ambiente e quella del refrigerante con l'ausilio di una sonda di temperatura esterna che la digitalizza e la trasmette alla 7UM62 tramite l'interfaccia Profibus-DP/Modbus. In caso di sonda termica (Thermobox) (cfr. Par. 2.46), l'ingresso RTD1 può servire all'accoppiamento della temperatura e al suo utilizzo nella protezione di sovraccarico. Con l'acquisizione della temperatura del refrigerante secondo uno dei tre procedimenti descritti, il valore di corrente massima ammissibile Imax viene influenzato dalla differenza di temperatura del refrigerante. Una temperatura ambiente/del refrigerante bassa, permette infatti alla macchina di sopportare un carico (a livello corrente) superiore (rispetto al caso di temperature più alte). Limitazione di corrente Correnti di corto circuito alte (e selezione di costanti di tempo basse), potrebbero sollecitare il modello termico e provocare uno scatto rapido della protezione di sovraccarico. Ciò potrebbe alterare lo schema di selettività delle protezioni contro i corto circuiti. Una limitazione della corrente della protezione di sovraccarico consente di evitare tale comportamento. Le correnti che superano il valore del parametro I MAX THERM. 1615, vengono limitate a questo valore e non possono quindi ridurre ulteriormente i tempi di scatto nella riproduzione termica. Costante di tempo di inattività L'equazione differenziale sopra citata supponeva un raffreddamento costante che si traduce nella costante di tempo τ = Rth • Cth (resistenza termica e capacità termica). In caso di inattività di una macchina autoventilata, questa costante può differire notevolmente dalla costante durante la marcia stazionaria (in questo caso la macchina è raffreddata mediante ventilazione, all'arresto solamente a convezione). In questi casi si deve quindi tenere in considerazione di due costanti di tempo durante l'impostazione. La protezione riconosce un'inattività della macchina quando la corrente è al di sotto del valore di soglia BkrClosed I MIN (crf. Par. „Supervisione del flusso di corrente“ al capitolo 2.5). Blocchi 80 Tramite un ingresso binario („>RM th.rep. O/L“) si può riavviare la memoria termica ovvero riportare a zero il valore della sovratemperatura dipendente dalla corrente. Lo stesso effetto si ottiene con l'informazione („>BLK ThOverload“) in 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.11 Sovraccarico termico quest'ultimo caso però la protezione di sovraccarico viene bloccata completamente, compresa quindi anche la soglia di corrente di allarme. Se, per motivi di esercizio, non è richiesto un funzionamento della macchina oltre la temperatura massima ammissibile (avviamento d'emergenza), è possibile bloccare solo il comando di scatto generando un'informazione („>Emer.Start O/L“) mediante un ingresso binario. Poiché in seguito all'avviamento e alla ricaduta dell'ingresso binario il modello termico può avere superato la temperatura di scatto, la funzione di protezione prevede un tempo di registrazione dopo guasto (T EMERGENCY), che viene avviato con la disattivazione dell'ingresso binario e sopprime il comando di scatto. Solo allo scadere di questo tempo la protezione di sovraccarico può effettuare uno scatto. L'ingresso binario agisce solo sul comando di scatto, non ha effetto sul protocollo dei guasti e non riavvia l'immagine termica. Comportamento in caso di mancanza della tensione di alimentazione Per la protezione di sovraccarico (assieme a tutte le altre funzioni di protezione termiche) del 7UM62 si può selezionare nei dati impianto 1 (parametro ATEX100 7UM62, cfr. Par. 2.5) se memorizzare oppure azzerare la sovratemperatura calcolata in caso di mancanza della tensione di alimentazione. La reinizializzazione è preimpostata. La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di sovraccarico. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 81 2 Funzioni Figura 2-20 82 Diagramma logico della protezione di sovraccarico 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.11 Sovraccarico termico 2.11.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La protezione di sovraccarico può essere attiva e accessibile solo quando è stato configurato il parametro 116 Therm.Overload = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. Trasformatori e generatori in particolare, sono i più sensibili a sovraccarichi di lunga durata. Questi non possono nè devono essere rilevati da una protezione di cortocircuito. La protezione di sovraccarico dovrà essere impostata a un livello alto (che rileva solo corto circuiti), poiché in questo caso sono permesse solo temporizzazioni brevi. D'altra parte le temporizzazioni brevi non permettono di adottare nessuna misura di riduzione del carico dell'oggetto sovraccaricato, né lo sfruttamento della sua capacità di sovraccarico (limitata). La protezione 7UM62 dispone di una funzione di sovraccarico con caratteristica termica di scatto, che può essere adattata alla sovraccaricabilità dell'oggetto da proteggere (protezione di sovraccarico con funzione memoria). All'indirizzo 1601 Ther. OVER LOAD si può attivare ON e disattivare OFF la protezione di sovraccarico oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay) oppure impostare la funzione di protezione su Alarm Only. Nell'ultimo caso, un sovraccarico non viene considerato come guasto. Uno scatto è possibile solo con la protezione di sovraccarico attivata (ON). Fattore K La protezione di sovraccarico si imposta in relazione a grandezze di riferimento. Come corrente di base per la determinazione del sovvraccarico viene utilizzata generalmente la corrente nominale IN, Macchina dell'oggetto da proteggere (generatore, motore, trasformatore). Con la corrente massima permanente Imax prim ammissibile dal punto di vista termico, si può determinare un fattore kprim: Il valore della massima corrente permanente, termicamente ammissibile dell'oggetto da proteggere fa parte dei dati tecnici di fabbricazione. Se tali dati non sono disponibili, si seleziona un valore di 1,1 volte il valore della corrente nominale. II K-FACTOR del dispositivo 7UM62, impostabile all'indirizzo 1602, si riferisce alla corrente nominale secondaria (corrisponde alla corrente nominale della protezione). La conversione viene eseguita nel modo seguente: con 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Imax prim corrente primaria (della macchina) permanente termicamente ammissibile IN Macchina Corrente nominale della macchina INTrasf prim Corrente nominale primaria dei trasformatori amperometrici 83 2 Funzioni Esempio: generatore e trasformatore con i seguenti dati: corrente permanente ammessa Imax prim= 1,15 • IN, Macch. Corrente nominale del generatore Trasformatore amperometrico Costante di tempo IN Macch. = 483 A 500 A/1 A La protezione di sovraccarico riproduce l'andamento della sovratemperatura in base all'equazione differenziale termica, la cui soluzione è (in funzionamento stazionario), una funzione esponenziale. La TIME CONSTANT τ (Constante di Tempo, indirizzo 1603) viene utilizzata per raggiungere la temperatura limite e, con essa, il tempo di scatto Se la caratteristica di sovraccarico della macchina da proteggere è nota, la caratteristica di scatto della protezione dev'essere selezionata in modo che coincida con la caratteristica di sovraccarico, almeno per sovraccarichi minori. Lo stesso vale anche se, per un determinato valore di sovraccarico, viene indicato il rispettivo tempo di chiusura ammissibile. Livelli di allarme Con l'impostazione del livello di allarme termico Θ ALARM (indirizzo 1604) è possibile produrre un allarme prima del raggiungimento della temperatura limite di scatto ed evitare così, ad es., un disinserimento mediante una riduzione di carico immediata. Il livello di allarme costituisce contemporaneamente la soglia di ricaduta del comando di scatto. La ricaduta del comando ha luogo solamente quando la corrente va al di sotto della soglia di allarme. Il livello di allarme termico viene espresso in % della temperatura di scatto. Nota: Con un valore comune K-FACTOR = 1,1 risulta, per la corrente nominale della macchina e la corrente primaria del trasformatore adattata, il seguente valore limite di sovratemperatura in relazione al valore della sovratemperatura di scatto. Il livello di allarme dovrebbe quindi essere impostato su un valore compreso tra sovratemperatura limite con corrente nominale (in questo caso 83%) e sovratemperatura di scatto (100%). Con i dati riportati nell'esempio, la memoria termica ha, con corrente nominale, un valore di Esiste anche un livello di allarme di corrente (parametro 1610 I ALARM). Questo deve essere indicato come corrente secondaria in A e deve essere impostato allo stesso valore o poco al di sotto della corrente permanente ammissibile K-FACTOR • IN sec. Questo livello può anche essere utilizzato al posto del livello di allarme termico che va impostato a 100% per essere disattivato. 84 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.11 Sovraccarico termico Prolungamento della costante di tempo in caso di inattività La costante di tempo parametrizzata all'indirizzo 1603 è valida per una macchina in funzione. Durante l'arresto graduale o in caso di inattività, la macchina si raffredda molto più lentamente. Questo comportamento si prende in considerazione per un prolungamento delle costanti di tempo con l'ausilio del Kτ-FACTOR (indirizzo 1612) che si applica in caso di arresto della macchina. La protezione riconosce un'inattività della macchina quando la corrente è al di sotto del valore di soglia BkrClosed I MIN (crf. Par. „Supervisione del flusso di corrente“ al capitolo P.System Data 1). Se una distinzione delle costanti di tempo non è necessaria, si lascia il parametro KτFACTOR = 1.0 (preimpostazione). Limitazione di corrente Il parametro 1615 I MAX THERM. definisce il limite di corrente, fino al quale i tempi di scatto sono calcolati sulla base della formula indicata. Questo valore limite determina quindi nelle caratteristiche di scatto (cfr. Dati tecnici „Dati tecnici“, par. „Protezione di sovraccarico“) la demarcazione della parte orizzontale della caratteristica, nella quale non si ridurranno più i tempi di scatto della caratteristica con valori di corrente superiori. Il valore limite si deve dimensionare in modo che i tempi di scatto della protezione di sovraccarico, siano, con sicurezza, superiori ai rispettivi tempi dei dispositivi di protezione contro i corto circuiti (protezione differenziale, protezione di impedenza e protezione di massima corrente a tempo definito). Generalmente, una limitazione sufficiente su una corrente secondaria, corrisponde approssimativamente a tre volte la corrente nominale della macchina. Avviamento di emergenza Il tempo successivo a un guasto da immettere all'indirizzo 1616 T EMERGENCY, deve assicurare che in seguito a un avviamento di emergenza e dopo la ricaduta dell'ingresso binario „>Emer.Start O/L“, il comando di scatto continui a rimanere bloccato fino a quando la riproduzione termica non sia scesa al di sotto della soglia di ricaduta. Temperatura ambiente oppure temperatura del refrigerante I dati trattati finora sono sufficienti per riprodurre la sovratemperatura della macchina. La protezione della macchina può integrare nei propri calcoli anche la temperatura ambiente e la temperatura del refrigerante. Quest'ultima dev'essere trasmessa al dispositivo tramite il convertitore di misura MU2 come corrente continua proporzionale alla temperatura di un convertitore di misura con segnale "life-zero" 4 a 20 mA, accoppiata tramite la sonda termica oppure tramite il bus di campo (ad es. Profibus DP), come valore di misura digitalizzato. Il metodo di immissione della temperatura viene selezionato all'indirizzo 1607 TEMP. INPUT. Se la temperatura del refrigerante non deve essere misurata, impostare l'indirizzo 1607 su Disabled. L'abbinamento tra segnale di ingresso e temperatura è configurabile all'indirizzo 1608 (in °C) oppure 1609 (in °F) TEMP. SCAL.. In questo caso il valore di temperatura impostato corrisponde al valore del 100% via Profibus DP ovvero all'ampiezza totale (20 mA) nel convertitore di misura. Nella preimpostazione, 100 % (bus di campo) oppure 20 mA (convertitore CM2) corrispondono a 100 °C. La configurazione del parametro 1607 TEMP. INPUT RTD 1 rende inoperative le impostazioni 1608 e 1609. La preimpostazione in fabbrica può restare invariata. Se viene utilizzata la funzione di acquisizione della temperatura ambiente, va osservato che il K-FACTOR si riferisce a una temperatura ambiente di 40 °C, vale a dire che corrisponde alla corrente massima ammissibile permanente a 40 °C. Poiché tutti i calcoli vengono effettuati a partire da grandezze normalizzate, è importante normalizzare anche la temperatura ambiente. Come valore di normalizzazione si utilizza la temperatura con la corrente nominale della macchina. Se la corrente nominale della macchina differisce dalla corrente nominale del trasformatore, la temperatura dovrà essere adattata con la seguente formula. Agli indirizzi 1605 e 1606 TEMP. RISE I viene impostata la temperatura adattata alla corrente nominale del trasform- 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 85 2 Funzioni atore. Il valore impostato si utilizza come grandezza normalizzata per la temperatura ambiente. con ΘNsec Temperatura della macchina con corrente nominale secondaria = Impostazione nel 7UM62 (indirizzo 1605 oppure 1606) ΘNMacch Temperatura della macchina con corrente nominale della macchina INprim Corrente nominale primaria dei trasformatori amperometrici INMacch Corrente nominale della macchina Se non si utilizza l'accoppiamento di temperatura si dovrà impostare l'indirizzo 1607 TEMP. INPUT su Disabled. In questo caso, le impostazioni degli indirizzi 1605 oppure 1606 e 1608 oppure 1609 non saranno considerate. Se si utilizza l'accoppiamento di temperatura, i tempi di scatto variano quando la temperatura del refrigerante si scosta dalla temperatura di riferimento interna di 40 °C. ll seguente rapporto consente di calcolare il tempo di scatto: con τ TIME CONSTANT (Costante di Tempo) (indirizzo 1603) k K-FACTOR (Fattore K) (indirizzo 1602) IN Corrente nominale dispositivo I Corrente secondaria realmente circolante Ipre Corrente di precarico ΘN Temperatura con corrente nominale IN (indirizzo 1605 TEMP. RISE I) ΘK Ingresso Temperatura refrigerante (scala con indirizzo 1608 oppure 1609) Esempio: Macchina: 86 INMacch = 483 A ImaxMacch = 1,15 IN con ΘK = 40 °C ΘNMacch = 93 °C τth = 600 s (costante di tempo termica della macchina) 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.11 Sovraccarico termico Trasformatore amperometrico: 500 A/1 A Supponendo una corrente di carico di I = 1,5 • IN, dispositivo e un precarico Ipre = 0 risultano per le differenti temperature ambiente ΘK i seguenti tempi di scatto 2.11.3 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Nella tabella sono riportati i valori preimpostati in base alle esigenze del mercato. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. Ind. Parametri C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 1601 Ther. OVER LOAD OFF ON Block relay Alarm Only OFF Protezione di sovraccarico termico 1602 K-FACTOR 0.10 .. 4.00 1.11 Fattore K 1603 TIME CONSTANT 30 .. 32000 sec 600 sec Costante di tempo 1604 Θ ALARM 70 .. 100 % 90 % Livello di allarme termico 1605 TEMP. RISE I 40 .. 200 °C 100 °C Aumento temp. a corr.sec.stabilita 1606 TEMP. RISE I 104 .. 392 °F 212 °F Aumento temp. a corr.sec.stabilita 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 87 2 Funzioni Ind. Parametri C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 1607 TEMP. INPUT Disabled 4-20 mA Fieldbus RTD 1 Disabled Ingresso temperatura 1608 TEMP. SCAL. 40 .. 300 °C 100 °C Temperatura per scala 1609 TEMP. SCAL. 104 .. 572 °F 212 °F Temperatura per scala 1610A I ALARM 5A 0.50 .. 20.00 A 5.00 A Sovraccarico di Corrente 1A 0.10 .. 4.00 A 1.00 A 1.0 .. 10.0 1.0 Fattore Kt a Motore fermo 5A 2.50 .. 40.00 A 16.50 A 1A 0.50 .. 8.00 A 3.30 A Max.Corrente per Riproduzione Termica 10 .. 15000 sec 100 sec 1612A Kτ-FACTOR 1615A I MAX THERM. 1616A T EMERGENCY Tempo d'emergenza 2.11.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 1503 >BLK ThOverload SP >BLOCCO protez.sovrac.termico 1506 >RM th.rep. O/L SP >Reset memoria della Curva Termica S/C 1507 >Emer.Start O/L SP >Sovracarico Avviam.Emergenza 1508 >Fail.Temp.inp SP >Guasto ingresso Temperatura 1511 Th.Overload OFF OUT Protez.sovrac.termico disattiva 1512 Th.Overload BLK OUT Protez.sovrac.termico bloccata BLOCKED 1513 Overload ACT OUT Protez.sovrac.termico attiva 1514 Fail.Temp.inp OUT Guasto Ingresso temperatura 1515 O/L I Alarm OUT Sovracc.term.:allarme di corr.(I allarm) 1516 O/L Θ Alarm OUT Allarme sovr.term.:vicino scatto term. 1517 O/L Th. pick.up OUT Avviam.sovrac.term.prima dello scatto 1519 RM th.rep. O/L OUT Reset memoria della Curva Termica 1521 ThOverload TRIP OUT Sovrac.termico:comando di scatto 88 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.12 Carico Squilibrato (sequenza Negativa) 2.12 Carico Squilibrato (sequenza Negativa) La protezione di carico squilibrato permette di rilevare i carichi asimmetrici di macchine trifase a induzione. I carichi asimmetrici provocano un campo di rotazione inverso che agise sul rotore con doppia frequenza. Sulla superficie del rotore sono indotte correnti parassite che conducono a un sovrariscaldamento locale nelle zone terminali del rotore. Anche un surriscaldamento dell'avvolgimento è una conseguenza dei carichi asimmetrici. Questa funzione di protezione consente anche di rilevare eventuali interruzioni, corto circuiti oppure errori di collegamento dei trasformatori amperometrici nonché cortocircuiti monopolari e bipolari, con corrente di guasto inferiore alla corrente di carico. 2.12.1 Descrizione della funzione Determinazione del carico squilibrato La protezione di carico squilibrato del 7UM62 utilizza dei filtri per calcolare le componenti simmetriche dalle correnti di fase. Ciò permette il calcolo della corrente inversa I2. Se la corrente inversa supera un valore di soglia parametrizzabile viene avviato un temporizzatore, allo scadere del quale viene emesso un comando di scatto. Livello di allarme Il superamento della soglia di corrente inversa ammissibile in permanenza I2> provoca, allo scadere di un tempo impostabile T WARN , l'emissione di un allarme „I2> Warn“ (cfr. Fig. 2-21). Caratteristica termica Il produttore della macchina indica lo squilibrio ammissibile con la seguente formula: Il fattore di squilibrio dipende dal tipo di macchina e costituisce il tempo (in secondi), durante il quale il generatore può sopportare il 100% del carico squilibrato. Tale fattore è compreso generalmente in un ordine di grandezza tra 5 s e 30 s. Al superamento del carico di squilibrio ammissibile I2> ha inizio la riproduzione termica dell'oggetto da proteggere. Qui si calcola progressivamente la superficie corrente/tempo e si tiene conto così delle differenti situazioni di carico. Quando la superficie corrente/tempo ((I2/IN)2 • t) raggiunge il fattore di asimmetria K, viene emesso uno scatto per mezzo della caratteristica termica. Limitazione 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Per evitare una reazione indesiderata del gradino di scatto termico in presenza di corto circuiti asimmetrici, la corrente in ingresso I2 viene limitata. Questo limite è 10 • I2amm. oppure il valore impostato del gradinoI2>> (Ind. 1701), a seconda del più basso fra questi due valori. A partire da questo valore di corrente, il tempo di scatto della funzione termica è costante. Va inoltre notato che la memoria termica è limitata al 200% della temperatura di scatto. Ciò evita un raffreddamento troppo lungo in seguito a un'apertura su corto circuito ritardata. 89 2 Funzioni Raffreddamento Se il valore del carico squilibrato diminuisce al di sotto del valore permanente ammissibile I2>, ha inizio un tempo di raffreddamento parametrizzabile. Lo scatto ricade con la ricaduta dell'avviamento. La variabile di "conteggio" dello squilibrio ritorna a zero solo con il tempo di raffreddamento parametrizzato all'indirizzo 1705 T COOL DOWN. Questo parametro rappresenta il tempo necessario al modello termico per raffreddare da 100% a 0%. Il tempo di raffreddamento dipende dal tipo di costruzione del generatore, in particolare dell'avvolgimento smorzatore. Se durante la fase di raffreddamento si presenta di nuovo un carico asimmetrico, viene preso in cosiderazione il precarico. La protezione scatta quindi in un tempo più breve. Gradini di scatto Figura 2-21 Gradino di scatto indipendente Zona di scatto della protezione di squilibrio Un'elevata corrente inversa indica l'esistenza sulla rete di un corto circuito bipolare che dev'essere trattato conformemente allo schema di selettività delle protezioni della rete. Per questo, la caratteristica termica è intersecata da un gradino indipendente di corrente inversa impostabile (parametro1706 I2>> e 1707 T I2>>). Osservare anche le indicazioni relative al cambio di sequenza di fase ai paragrafi 2.5 e 2.47. Logica 90 La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di carico squilibrato. È possibile bloccare la protezione mediante un ingresso binario („>BLOCK I2“). Ciò provoca la ricaduta degli avviamenti e il riavviamento delle temporizzazioni e della riproduzione termica. Con l'ingresso binario „>RM th.rep. I2“ vengono riazzerati solo i valori numerici utilizzati per la caratteristica termica.. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.12 Carico Squilibrato (sequenza Negativa) Figura 2-22 Diagramma logico della protezione di carico squilibrato 2.12.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La protezione di carico squilibrato può essere attiva e accessibile solo quando è stato configurato il parametro 117 UNBALANCE LOAD = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. All'indirizzo 1701 UNBALANCE LOAD si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la protezione di carico squilibrato oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Per la riproduzione termica è determinante la corrente inversa massima permanentemente ammissibile. Sulla base dell'esperienza questa corrisponde almeno al 6 % - 8 % della corrente nominale nella macchine fino a ca. 100 MVA con rotori a poli non salienti e almeno al 12 % nelle macchine con rotori a poli salienti. Per macchine di dimensioni maggiori e in caso di dubbio fare riferimento ai dati del produttore della macchina. In questo caso va osservato che tali dati si riferiscono alle grandezze primarie della macchina, vale a dire, che viene indicata, ad es., la corrente inversa ammissibile permanentemente (riferita alla corrente nominale della macchina). Per i valori impostati nel dispositivo di protezione si convertono questi dati nel valore della corrente inversa secondaria. Laddove: 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 91 2 Funzioni con Soglia di avviamento / livello di allarme 2 max prim Corrente inversa (del motore) permanente, termicamente ammissibile IN Macchina Corrente nominale della macchina IN Trasf. prim Corrente nominale primaria dei trasformatori amperometrici Il valore I2> viene impostato all'indirizzo 1702. Tale valore corrisponde anche a una soglia di allarme a tempo costante, il cui tempo di ritardo T WARN viene impostato all'indirizzo 1703. Esempio: Macchina IN Macchina = 483 A I2 permanente prim / IN Macchi- = 11 % permanente (macchina a poli salienti, cfr. Fig. 2-23) na Trasformatore amperometrico IN Trasf. prim = 500 A Valore d'impostazione I2 amm. = 11 % • (483 A/500 A) = 10,6 % Fattore K sequenza negativa Se la durata della capacità di carico squilibrato è indicata dal produttore della macchina mediante la costante K (I2/IN)2 • t questa dovrà essere parametrizzata direttamente all'indirizzo 1704 FACTOR K. La costante K è proporzionale alla perdita di energia ammissibile. Conversione in valori secondari È possibile dedurre il fattore K dalla caratteristica di carico squilibrato secondo la figura seguente, leggendo il tempo al punto I2/IN = 1, che corrisponde al FACTOR K. Esempio: tamm. = 20 s per I2/IN = 1 La costante così ottenuta Kprim = 20 s, è valida per il lato primario. La formula seguente permette di trascrivere il fattore Kprim in grandezza secondaria: Il fattore K sequenza negativa Ksec risultante, viene impostato come FACTOR K all'indirizzo 1704. Esempio: IN Macchina = 483 A IN Trasf. prim = 500 A Fattore Kprim = 20 s Valore impostato all'indirizzo 1704: 92 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.12 Carico Squilibrato (sequenza Negativa) Figura 2-23 Tempo di raffreddamento Esempio di una caratteristica di carico squilibrato prescritta dal produttore della macchina Il parametro 1705 T COOL DOWN definisce il tempo che deve trascorrere prima che l'oggetto protetto sottoposto a un carico squilibrato ammissibile I2> non si sia raffreddato. Se il produttore della macchina non fornisce le indicazioni necessarie, si può scegliere il valore da impostare supponendo che il tempo di raffreddamento e il tempo di riscaldamento dell'oggetto da proteggere siano uguali. Tra il fattore K sequenza negativa e il tempo di raffreddamento esiste la seguente relazione: Esempio: Un fattore K = 20 s e un carico squilibrato permanente ammissibile di I2/IN = 11 % corrispondono a un tempo di raffreddamento di Il valore T COOL DOWN viene impostato all'indirizzo 1705. Caratteristica di scatto indipendente I guasti asimmetrici possono dare luogo, tra l'altro, a correnti inverse molto alte. Una caratteristica di corrente inversa a tempo dipendente 1706 I2>> può rilevare corto circuiti asimmetrici nella rete. Un'impostazione a circa 60 - 65 % permette di assicurare, nel caso di una perdita di fase, (carico squilibrato sempre al di sotto di 100/√3 %, quindi I2 < 58 %) che lo scatto abbia luogo sempre secondo la caratteristica termica. D'altra parte, con un carico squilibrato con più del 60 - 65 % si può supporre un corto circuito bipolare. La temporizzazione T I2>> (indirizzo 1707) deve essere coordinata con lo schema di selettività della rete per corto circuiti di fase. Il gradino I2>>, al contrario della protezione di massima corrente, è in grado di rilevare correnti di guasto inferiori alla corrente nominale secondo le seguenti condizioni: 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 93 2 Funzioni Un guasto bipolare di corrente I provoca una corrente inversa: Un guasto unipolare di corrente I provoca una corrente inversa Con il centro stella isolato la corrente I è insignificante e, con un collegamento a terra a bassa resistenza ohmica, essa potrà essere determinata mediante la resistenza. 2.12.3 Tabella parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 1701 UNBALANCE LOAD OFF ON Block relay OFF CARICO SQUILIBRATO 1702 I2> 3.0 .. 30.0 % 10.6 % Corrente permessa permanentemente 12 1703 T WARN 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 20.00 sec Tempo ritardo livello d'allarme 1704 FACTOR K 1.0 .. 100.0 sec; ∞ 18.7 sec Fattore K sequenza negativa 1705 T COOL DOWN 0 .. 50000 sec 1650 sec Tempo per raffreddamento 1706 I2>> 10 .. 200 % 60 % I2>> Avviamento 1707 T I2>> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 3.00 sec T I2>> Tempo di Ritardo 2.12.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5143 >BLOCK I2 SP >BLOCCO I2 (Carico Squilibrato) 5146 >RM th.rep. I2 SP >Reset Memoria Termica I2 5151 I2 OFF OUT I2 è su OFF 5152 I2 BLOCKED OUT I2 è BLOCCATA 5153 I2 ACTIVE OUT I2 è ATTIVA 5156 I2> Warn OUT Car. Squilib.:Livello Corrente d'Allarme 5158 RM th.rep. I2 OUT Reset memoria termica I2 5159 I2>> picked up OUT I2>> Avviamento 5160 I2>> TRIP OUT Carico Sqilibr.: Scatto Livello di Corr. 5161 I2 Θ TRIP OUT Carico Sqilibr.: Scatto Livello Termico 5165 I2> picked up OUT I2> Avviamento 94 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.13 Protezione di Massima Corrente d'avviamento 2.13 Protezione di Massima Corrente d'avviamento Le turbine a gas possono essere portate a regime utilizzando un avviatore statico con convertitore di frequenza. Il convertitore inietta una corrente nel generatore e crea un campo rotante la cui frequenza aumenta gradualmente. In questo modo il rotore gira e mette in moto la turbina. A partire da circa il 70% della velocità nominale la turbina si accende e viene portata a regime. Il convertitore di avviamento è disinserito. 2.13.1 Descrizione delle funzioni Avviamento Le grandezze caratteristiche durante l'avviamento sono rappresentate nella figura seguente. Va osservato che tutte le grandezze sono unificate ai valori nominali. Figura 2-24 Grandezze caratteristiche all'avviamento di una turbina a gas (SN = 150 MVA; UN = 10,5 kV; PConvertidore di avviamento = 2,9 MW) Se si considera la possibilità di un corto circuito nel generatore durante l'avviamento, è necessaria una protezione di corto circuito su tutto il campo di frequenza. A questo scopo, offre enormi vantaggi l'adattamento automatico della frequenza di campionamento (realizzato nel 7UM62) all'attuale frequenza del generatore poiché su tutto il campo di frequenza è valida la stessa sensibilità. Questo adattamento ha inizio al passaggio tra 10 Hz e 11 Hz. Tutte le funzioni di protezione di corto circuito quali la protezione di massima corrente a tempo definito, la protezione di impedenza e la pro- 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 95 2 Funzioni tezione differenziale sono operative con la stessa sensibilità e la stessa frequenza nominale. La protezione di massima corrente d'avviamento è una funzione di protezione di corto circuito che lavora al di sotto di 10 Hz. Il campo di lavoro è attivo tra 2 e 10 Hz (cambio nel modo operativo 1). In seguito sono attive le suddette funzioni di protezione di corto circuito. Al di sopra di 70 Hz, la funzione è attiva con sensibilità ridotta poiché la protezione, in questo caso, si trova di nuovo nel modo operativo 0. Principio di misura Al di sotto di 10 Hz la protezione lavora nel modo operativo 0. La frequenza di campionamento in questo caso è impostata automaticamente secondo le condizioni nominali (A = 800 Hz nella rete a 50 Hz oppure a 960 Hz nella rete a 60 Hz). Dalle correnti di fase campionate vengono determinati i valori massimi per mezzo di un algoritmo speciale. Dopo la conversione in valori proporzionali effettivi ha luogo il confronto con il valore di soglia impostato. La logica è riportata nella figura seguente. Figura 2-25 Diagramma logico della protezione di max. corrente di avviamento 2.13.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La Protezione di massima corrente di avviamento può essere attiva e accessibile solo quando è stato configurato il parametro 118 O/C STARTUP = Side 1 oppure Side 2. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. All'indirizzo 1801 si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Soglia di intervento 96 Dalla caratteristica dell'avviamento è visibile che le correnti, durante l'avviamento, corrispondono al 20% circa delle correnti nominali. Per questo motivo, la protezione può essere impostata, in linea di principio, al di sotto della corrente nominale. Come riconoscibile nel diagramma logico, la funzione è bloccata quando ha luogo un passaggio dal modo operativo 0 a al modo operativo 1. È inoltre necessario prevedere anche un blocco tramite l'ingresso binario. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.13 Protezione di Massima Corrente d'avviamento La figura seguente mostra un esempio di una valutazione della corrente di corto circuito in presenza di frequenze differenti. In questo caso le correnti di corto circuito possono essere un multiplo della corrente nominale. Così, sarebbe possibile anche un'impostazione tramite la corrente nominale e un orientamento sui valori usuali tra 1,2 e 1,4 I/ING. Figura 2-26 Temporizzazione Correnti di corto circuito nel generatore durante l'avviamento (generatore: 300 MVA, 15,75 kV, 50 Hz) La temporizzazione non deve essere coordinata con la rete poiché durante l'avviamento l'interruttore del generatore è aperto. Se possibile, non dovrebbe essere attivo nessun ritardo poiché, a causa delle basse frequenze, il tempo proprio della funzione di protezione è più lungo (crf. Capitolo Dati tecnici). Se si seleziona un'impostazione sensibile, è assolutamente consigliabile programmare un ritardo per evitare scatti intempestivi. Quest'ultimo dovrebbe fare riferimento alla frequenza inferiore rilevabile di 2 Hz ed essere impostato su 0,5 s. Coordinamento della protezione di corto circuito La figura seguente mostra l'interazione delle funzioni di protezione di corto circuito, quali: • Protezioni di massima corrente di avviamento • Protezione differenziale • Gradino I >> come gradino di riserva a partire da 10 Hz Le soglie di intervento sono valori di orientamento. La protezione differenziale Idiff e la protezione di massima corrente I>> sono attive a partire da 10 - 11 Hz circa. Al di sotto di questo campo lavora la protezione di massima corrente di avviamento IAVV. Questa ha funzione di protezione nel campo delle frequenze più basse. Si ha così un concetto di protezione di corto circuito completo. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 97 2 Funzioni Figura 2-27 Campo di lavoro e possibile soglia di avviamento delle funzioni di protezione di corto circuito 2.13.3 Tabella parametri Nella tabella sono riportati i valori preimpostati in base alle esigenze del mercato. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. Ind. Parametri 1801 O/C STARTUP 1802 STARTUP I> 1803 STARTUP T I> C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione OFF ON Block relay OFF Protesione Max.Corrente d'Avviamento 5A 0.50 .. 100.00 A 6.50 A Avviamento I> 1A 0.10 .. 20.00 A 1.30 A 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di ritardo I> 2.13.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5571 >BLOCK O/C St SP >BLOCCO Protez.Max.Corrente d'Avviamento 5572 O/C Start OFF OUT Protez.Max.Corrente d'Avv. è su OFF 5573 O/C Start BLK OUT Protez.Max.Corrente d'Avv. è BLOCCATA 5574 O/C Start ACT OUT Protez.Max.Corrente d'Avv. è ATTIVA 5575 O/C Start L1 PU OUT Max.Corr. d'Avv.: Avviamento Fase L1 5576 O/C Start L2 PU OUT Max.Corr. d'Avv.: Avviamento Fase L2 5577 O/C Start L3 PU OUT Max.Corr. d'Avv.: Avviamento Fase L3 5578 O/C Start TRIP OUT Protez.Max.Corr. d'Avv.: SCATTO 98 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.14 Protezione differenziale 2.14 Protezione differenziale La protezione differenziale digitale nel 7UM62 è una protezione di corto circuito rapida e selettiva per generatori, motori e trasformatori. Ogni singolo tipo di impiego è programmabile in modo da garantire un adattamento ottimale all'oggetto da proteggere. Il campo di protezione viene limitato selettivamente dai trasformatori amperometrici. 2.14.1 Protezione differenziale Il trattamento delle grandezze di misura dipende dall'impiego della protezione differenziale. Nel presente capitolo si tratta della funzione della protezione differenziale in generale indipendentemente dal tipo di oggetto da proteggere. A tale proposito viene utilizzata una rappresentazione monofase. In seguito verranno illustrate le particolarità dei singoli oggetti di protezione. 2.14.1.1 Descrizione della funzione Principio fondamentale La protezione differenziale si basa su un confronto di corrente e viene pertanto chiamata anche protezione di confronto di corrente. In condizioni normali di funzionamento, la corrente che fluisce nell'oggetto da proteggere è uguale alla corrente in uscita (corrente Ip, tratteggiata nella fig. seguente). Se gli avvolgimenti secondari del trasformatore amperometrico W1 e W2 (presupposto che abbiano lo stesso rapporto di trasformazione) vengono collegati a un circuito di corrente chiuso e se nel collegamento trasversale è operativo un misuratore M, si riproduce in quest'ultimo la differenza di corrente. In condizioni normali di funzionamento (ad es. condizione di carico), attraverso il misuratore non circola nessuna corrente. In presenza di un guasto nell'oggetto da proteggere, circola nel lato primario la corrente somma Ip1+Ip2. Le correnti lato secondario I1 e I2 circolano come corrente somma I1+I2 attraverso il misuratore M. La semplice disposizione riportata nella seguente figura, consente alla protezione di lavorare in modo affidabile in presenza di un corto circuito nella zona da proteggere (limitazione mediante i trasformatori amperometrici), nella quale scorre una corrente di guasto sufficiente per l'intervento del misuratore M. Figura 2-28 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Principio fondamentale della protezione differenziale (rappresentazione monofase) (Ipx = Corrente primaria, Ix = Corrente secondaria) 99 2 Funzioni Stabilizzazione della corrente Quando un guasto esterno provoca il passaggio di una forte corrente nella zona protetta, la differenza nella caratteristica magnetica dei TA 1 e 2, in condizioni di saturazione può causare il passaggio di una corrente significativa attraverso l'elemento M. Per evitare tale reazione indesiderata della protezione viene introdotta una corrente stabilizzante. Per la stabilizzazione viene utilizzata la somma di |I1| + |I2|. Verrà pertanto definito: la corrente di scatto oppure la corrente differenziale = |I1 + I2| Idiff e la corrente di stabilizzazione = |I1| + |I2| Istab Idiff è derivata dalla componente fondamentale della corrente ed è quella che genera lo scatto, mentre Istab ha un effetto contrario. Per spiegare l'effetto si prenderanno in considerazione tre importanti condizioni di funzionamento con grandezze di misura adattate: Figura 2-29 Definizioni della corrente 1. Corrente di passaggio con funzionamento in assenza di guasti oppure con guasti esterni: I2 inverte la propria direzione ovvero cambia il segno, vale a dire I2 = –I1; inoltre |I2| = |I1| Idiff = |I1 + I2| = |I1 – I1| = 0 Istab = |I1|+ |I2| = |I1| + |I1| = 2 • |I1| Nessuno scatto (Idiff); la stabilizzazione (Istab) corrisponde al doppio della corrente in circolo. 2. Corto circuito interno, alimentazione da entrambi i lati con, ad es., correnti uguali: Vale quindi I2 = I1; inoltre |I2| = |I1| Idiff= |I1+ I2| = |I1 + I1| = 2 • |I1| Istab = |I1|+ |I2| = |I1| + |I1| = 2 • |I1| Valore di scatto (Idiff) e stabilizzazione (Istab) sono uguali e corrispondono alla corrente di corto circuito totale. 3. Corto circuito interno, alimentazione solo da un lato: In questo caso vale I2 = 0 Idiff = |I1 + I2| = |I1 – 0| = |I1| Istab = |I1|+ |I2| = |I1| + 0 = |I1| Valore di scatto (Idiff) e valore di stabilizzazione (Istab) sono uguali e corrispondono alla corrente di corto circuito di un lato. 100 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.14 Protezione differenziale In presenza di guasti interni si ha, in condizioni ideali, Idiff = Istab. Così, nel diagramma di scatto, la curva locale dei guasti interni è indicata da una retta con una pendenza di 45° (nella figura seguente la linea tratteggiata). Figura 2-30 Caratteristica di scatto della protezione differenziale con caratteristica di guasto Adattamento della somma dei valori di misura Indipendentemente dall'oggetto da proteggere, le correnti nominali dei trasformatori amperometrici vengono adattate alla sua corrente nominale. Tutte le correnti vengono quindi riferite all'oggetto da proteggere. A questo scopo vengono immesse nel dispositivo di protezione le grandezze caratteristiche dell'oggetto (potenza apparente, tensione nominale) e le correnti nominali primarie dei trasformatori amperometrici per ogni lato dell'oggetto da proteggere. Valutazione delle grandezze di misura I calcoli delle grandezze di misura vengono eseguiti per ogni istante di campionatura e vengono così determinati i valori istantanei della corrente differenziale e della corrente di stabilizzazione. Dalla corrente differenziale viene determinata la componente fondamentale mediante un filtro di Fourier. In questo modo vengono smorzate le grandezze perturbatrici e le componenti aperiodiche di corrente continua. La grandezza di stabilizzazione si calcola da valori medi aritmetici di una grandezza orientata nella stessa direzione, in modo che l'effetto del fitro sia ridotto. Nelle grandezze perturbatrici e in particolare nelle componenti aperiodiche di corrente continua, predomina quindi la componente di stabilizzazione rispetto alla corrente differenziale. Caratteristica di scatto In presenza di guasti interni si ha Idiff = Istab. Così, nel diagramma di scatto (cfr. Fig. seguente), la curva locale dei guasti interni è indicata da una retta con una pendenza di 45°. La figura seguente mostra la caratteristica di stabilizzazione del 7UM62. Il ramo a della caratteristica rappresenta la soglia di sensibilità della protezione differenziale (valore impostato I-DIFF>) e tiene conto delle correnti di disturbo costanti, quali, ad es., le correnti di magnetizzazione. Il ramo b errori proporzionali di corrente che derivano da errori di trasformazione dei TA o dei trasduttori di ingresso dell'apparecchio, da differenze di adattamento o dall'influenza del regolatore di tensione del trasformatore di potenza. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 101 2 Funzioni Nelle zone ad alta corrente che possono provocare una saturazione dei trasformatori, il ramo c della caratteristica garantisce una maggiore stabilizzazione. In presenza di correnti differenziali al di sopra del ramo d ha luogo uno scatto indipendentemente dalla corrente di stabilizzazione e dalla stabilizzazione di armonica. Questa è quindi la zona del „gradino di scatto rapido IDiff >>“. L'area della stabilizzazione supplementare è determinata dall'indicatore di saturazione (cfr. sotto "Stabilizzazione supplementare in caso di saturazione del trasformatore amperometrico". Le grandezze Idiff e Istab vengono classificate dalla protezione differenziale nella caratteristica di stabilizzazione come riportato nella figura seguente. Se da queste grandezze risulta un punto all'interno della zona di scatto, verrà emesso uno scatto. Se dai rapporti di corrente Idiff /Istab risulta un punto vicino alla caratteristica di guasto (≥9 0 % della pendenza della caratteristica), la protezione emette uno scatto anche quando le caratteristiche di scatto sono state aumentate notevolmente dalla stabilizzazione supplementare, dal rilevamento di un avviamento oppure di una corrente continua. Figura 2-31 Gadino di scatto rapido IDiff >> Caratteristica di stabilizzazione della protezione differenziale Il gradino di scatto IDiff >> ha la funzione di disattivare rapidamente guasti ad alta intensità di corrente. Se la corrente differenziale supera questo valore di soglia IDiff >> (curva caratteristica d), viene emesso uno scatto indipendentemente dal valore della corrente di stabilizzazione. Questo gradino è attivo anche quando, ad es., anche in presenza di una seconda armonica (dovuta a una saturazione del trasformatore amperometrico a causa di una corrente continua nella corrente di corto circuito), la quale potrebbe vista dalla funzione di stabilizzazione all'inserzione come corrente di magnetizzazione. Lo scatto rapido lavora sia con la componente fondamentale della corrente differenziale, sia con valori istantanei. L'elaborazione dei valori istantanei garantisce uno scatto rapido anche quando la componente fondamentale è stata smorzata notevolmente mediante saturazione del trasformatore amperometrico. Eventuali guasti interni ad alta corrente nel trasformatore protetto, possono essere eliminati istantaneamente senza considerare le correnti di stabilizzazione quando è 102 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.14 Protezione differenziale evidente dal valore di corrente che non si può trattare di un guasto esterno. Si tratta del caso in cui la corrente di corto circuito è maggiore di 1/uk • IN Trafo. Stabilizzazione supplementare in caso di saturazione del trasformatore amperometrico In presenza di un corto circuito esterno che provoca il passaggio di un'elevata corrente di corto circuito, si può simulare, mediante saturazione del trasformatore amperometrico (in particolare se i suoi valori nei punti di misura sono notevolmente differenti) una corrente differenziale di valore considerevole. Se il rapporto Idiff/Istab viene a trovarsi in un punto all'interno della zona di scatto, un comando di scatto verrebbe emesso se non fossero prese adeguate precauzioni. Figura 2-32 Caratteristica di scatto della protezione differenziale con caratteristica di guasto La protezione di macchina 7UM62 dispone di un rivelatore di saturazione, in grado di riconoscere tali condizioni e di adottare le rispettive misure di stabilizzazione. Il rivelatore di saturazione valuta il comportamento dinamico della corrente differenziale e della corrente di stabilizzazione. La linea tratteggiata nella figura 2-32, mostra l'andamento istantaneo della corrente in presenza di un guasto esterno con saturazione del trasformatore di un lato. Subito dopo il verificarsi di un guasto (A) le correnti di corto circuito aumentano dapprima notevolmente e danno luogo a una corrente di stabilizazzione (2 x corrente circolante). Una saturazione presente su un lato (B), genera una corrente differenziale e indebolisce la corrente di stabilizzazione, in modo che il punto di lavoro Idiff/Istab possa spostarsi nella zona di scatto (C). Al contrario, nel caso di un corto circuito interno, il punto di lavoro attraversa subito la caratteristica di guasto (D), poiché la corrente di stabilizzazione supera di poco la corrente differenziale. Viene quindi riconosciuto un guasto interno non appena il rapporto Idiff/Istab supera una soglia interna per un tempo minimo preimpostato. La saturazione del trasformatore amperometrico, nel caso di un guasto esterno, è quindi caratterizzata, innanzitutto, dalla presenza di una forte corrente di stabilizzazione che attraversa il punto di lavoro nel diagramma a fig. 2-32 ovvero una zona tipica per un guasto esterno con corrente elevata ("stabilizzazione supplementare"). Questa zona di stabilizzazione supplementare viene limitata mediante il parametro SLOPE 1 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 103 2 Funzioni e dalla prima retta di salita della caratteristica (con I-ADD ON STAB. e I-ADD ON STAB.) (cfr. fig. seguente). Il rivelatore di saturazione elabora nel primo quarto di periodo. Se si riscontra la presenza di un guasto esterno, la protezione differenziale viene bloccata per un tempo regolabile. Il blocco viene soppresso non appena viene stabilito che il punto di lavoro Idiff/Istab si trova permanentemente (vale a dire per due periodi) all'interno della zona di scatto. Ciò consente di riconoscere rapidamente eventuali guasti successivi nella zona da proteggere anche al termine di un corto circuito esterno con saturazione del trasformatore amperometrico. Figura 2-33 Stabilizzazione supplementare in caso di saturazione del trasformatore amperometrico Rilevamento della stessa componente Un'ulteriore stabilizzazione ha luogo quando viene simulata una corrente differenziale a causa di un rapporto transitorio diverso del secondario dei gruppi di di TA. Questo accade in presenza di corrente a causa di costanti di tempo della corrente continua nel circuito secondario dei gruppi di TA: le componenti dirette identiche primarie vengono riprodotte in modo differente nel secondario e comportano quindi la presenza di una componente diretta nella corrente differenziale. La componente diretta viene rilevata e provoca un breve aumento dei valori di intervento del gradino differenziale. Stabilizzazione con armoniche In particolare all'inserzione di trasformatori si possono generare per breve tempo elevate correnti di magnetizzazione (correnti di inserzione) che fluiscono e permangono nella zona da proteggere. Esse agiscono quindi come le correnti di guasto che fluiscono su un lato. Anche nel parallelo di trasformatori oppure nel caso di sovraeccitazione del trasformatore a causa di alta tensione, si possono generare correnti differenziali non desiderate. La corrente di inserzione può raggiungere un multiplo della corrente nominale ed è caratterizzata da un tenore relativamente alto della seconda armonica (frequenza nominale doppia), che viene a mancare quasi completamente nel caso di un corto circuito. Se il tenore della seconda armonica nella corrente differenziale supera quindi una soglia impostabile, lo scatto viene impedito. 104 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.14 Protezione differenziale Figura 2-34 Corrente di inserzione – Esempio di registrazione delle tre correnti lato alta tensione Per la stabilizzazione, oltre alla seconda armonica, può essere presa in considerazione nel dispositivo 7UM62 anche un'ulteriore armonica. Vi è possibilità di selezione tra la terza e la quinta armonica. Una sovraeccitazione permanente di un trasformatore è caratterizzata da armoniche dispari. Per la stabilizzazione, in questo caso, sono adatte sia la terza che la quinta armonica. Poiché nei trasformatori viene spesso eliminata la terza armonica (ad es. avvolgimento a triangolo), in questo caso viene utilizzata prevalentemente la quinta armonica. Anche nei trasformatori di convertitori statici hanno un ruolo le armoniche con numero dispari, che sono invece assenti in caso di corto circuito interno. Le correnti differenzali vengono analizzate per determinare il contenuto delle loro armoniche. Per l'analisi della frequenza vengono utilizzati filtri digitali che eseguono un'analisi Fourier delle correnti differenziali. Non appena le componenti di armonica superano le soglie impostabili, ha luogo una stabilizzazione dell'analisi delle fasi interessate. Gli algoritmi filtro sono ottimizzati relativamente al loro comportamento transitorio. Ulteriori misure per la stabilizzazione durante condizioni dinamiche sono quindi superflue. Per evitare una bassa stabilizzazione non desiderata dovuta alla scomparsa di componenti elevate di armonica all'eliminazione di guasti esterni, la stabilizzazione con armoniche viene mantenuta ancora per due periodi quando la corrente differenziale si abbassa. Poiché la stabilizzazione all'inserzione opera individualmente per ogni fase, la protezione è attiva in modo ottimale quando il trasformatore viene commutato su un guasto monofase, laddove eventualmente in un'altra fase esente da guasti scorre una corrente di inserzione. In particolare nel caso di trasformatori nuovi è possibile che, all'inserzione, la componente della seconda armonica non superi il valore di soglia in tutte e tre le fasi. Per evitare uno scatto intempestivo dev'essere attivata la funzione di "blocco incrociato". Se si riscontra la presenza di una corrente di inserzione in una fase, le altre fasi del gradino di protezione differenziale I-DIFF> vengono bloccate. La durata della funzione di "blocco incrociato" può essere limitata a un tempo determinato. Allo scadere di questo tempo non è possibile un ulteriore blocco per la durata di un guasto in corso; vale a dire che la funzione di blocco incrociato può essere attivata solo una volta e solo per il tempo impostato. Le ulteriori stabilizzazioni di armonica operano anch'esse separatamente per ogni fase. Come per la stabilizzazione all'inserzione, è possibile impostare la protezione in modo che al superamento della componente di armonica ammissibile nella corrente di una sola fase, vengano bloccate anche le altre fasi del gradino differenziale I- 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 105 2 Funzioni DIFF>. Questa funzione di blocco incrociato della terza oppure della quinta armonica si effettua come per la seconda armonica. Aumento del valore di intervento all'avviamento Come ulteriore sicurezza, per prevenire funzioni indesiderate all'inserzione di un oggetto di protezione precedentemente privo di corrente, si può utilizzare la funzione di aumento della soglia di intervento all'avviamento. Quando la corrente di stabilizzazione di una fase scende al di sotto di un valore impostabile I-REST. STARTUP viene attivata la funzione di aumento della soglia di intervento I-REST. STARTUP. In condizioni normali di esercizio, il valore della corrente di stabilizzazione è due volte maggiore del valore della corrente in circolo. Il passaggio al di sotto di tale valore rappresenta quindi un criterio per rilevare che l'oggetto da proteggere non è energizzato. La soglia di intervento I-DIFF viene pertanto aumentata di un fattore impostabile (cfr. fig. seguente) e dello stesso valore si spostano anche gli altri rami del gradino Idiff. Questo avviene dividendo la corrente DIFF della rispettiva fase per il fattore STARTFACTOR prima del controllo della caratteristica. In questo caso la corrente differenziale per la registrazione del guasto, la corrente di apertura etc., restano invariate. Il ritorno della corrente di stabilizzazione è il riferimento per l'avviamento. Dopo un tempo impostabile T START MAX, l'aumento della caratteristica viene annullato. Figura 2-35 Avviamento, ricaduta Aumento della soglia di intervento del gradino IDIFF> v Di regola, la protezione differenziale non richiede un "avviamento" poiché l'identificazione del guasto e la condizione di scatto sono identiche. Come tutte le apparecchiature SIPROTEC 4, anche la protezione differenziale nel 7UM62 dispone comunque di un avviamento, che rappresenta un punto di partenza per una serie di attività successive. L'avviamento stabilisce l'inizio di un guasto. Ciò è necessario per la creazione di protocolli di guasto e per la registrazione dei valori di guasto. L'avviamento controlla anche i cicli interni delle funzioni in caso di guasti sia interni che esterni (quali, ad es., azioni necessarie del rivelatore di saturazione). Un avviamento viene riconosciuto non appena la componente fondamentale della corrente differenziale raggiunge l' 85% del valore impostato oppure quando la corrente di stabilizzazione arriva all'85% nella zona della stabilizzazione supplementare (cfr. fig. seguente). Anche l'intervento del gradino di scatto rapido per cortocircuiti ad alta corrente, genera un segnale di avviamento. 106 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.14 Protezione differenziale Figura 2-36 Avviamento della protezione differenziale Se una stabilizzazione viene avviata a causa di un'armonica di valore elevato, viene prima eseguita l'analisi delle armoniche (un periodo circa), per verificare, se necessario, le condizioni di stabilizzazione. In caso contrario il comando di scatto viene emesso non appena sono soddisfatte le condizioni di scatto (zona tratteggiata nella figura 2-31). Per casi particolari, il comando di scatto può essere temporizzato. La figura seguente mostra il diagramma semplificato della logica di scatto. Viene riconosciuta una ricaduta quando, per due periodi, non è più presente un avviamento, vale a dire che la corrente differenziale è scesa sotto il 70% del valore impostato e anche le ulteriori condizioni di avviamento non sono più soddisfatte. Se non viene emesso un comando di scatto, il guasto termina con la ricaduta. Se invece si era generato un comando di scatto, esso viene mantenuto per la durata minima del comando impostata nei dati generali del dispositivo per tutte le funzioni di protezione (cfr. anche par. P.System Data 1). Nota Le particolarità della protezione differenziale dei singoli oggetti di protezione sono descritte in un altro capitolo. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 107 2 Funzioni Figura 2-37 Diagramma della logica di scatto nella protezione differenziale 2.14.1.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali 108 La protezione differenziale può essere attiva e accessibile solo se per questa funzione è stato selezionato il tipo di oggetto da proteggere durante la programmazione delle funzioni di protezione (par. 2.4, indirizzo 120, DIFF. PROT. = Generator/Motor oppure 3 phase transf.). Sono disponibili solo i parametri attinenti a tale funzione, 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.14 Protezione differenziale tutti gli altri parametri non vengono visualizzati. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. All'indirizzo 2001 DIFF. PROT. si può attivare (ON) e disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Nota Allo stato di fornitura la protezione differenziale è disinserita. Il motivo di ciò è che la protezione non può essere utilizzata senza aver prima impostato correttamente almeno il gruppo di trasformazione e i valori di adattamento. Senza queste impostazioni possono avere luogo reazioni impreviste del dispositivo (ad es. uno scatto)! La corrente nominale primaria Ip, w dei trasformatori amperometrici utilizzati, dovrebbe essere, di regola, maggiore della corrente nominale IN, Oggetto dell'oggetto da proteggere. Tenendo quindi conto del limite superiore della zona lineare del dispositivo di protezione 7UM62 di 20 • IN va rispettata almeno la seguente condizione: Ip, w > 0,75 • IN, oggetto Altri parametri Nota Le indicazioni relative all'impostazione di ulteriori parametri sono riportate di seguito nei relativi paragrafi dei rispettivi oggetti da proteggere. 2.14.1.3 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 2001 DIFF. PROT. OFF ON Block relay OFF Protezione differenziale 2005 INC.CHAR.START OFF ON OFF Aumento car.di scatto durante avviamento 2006 INRUSH 2.HARM. OFF ON ON Inserz. con stabilizz. per I di 2 Armonica 2007 RESTR. n.HARM. OFF 3. Harmonic 5. Harmonic OFF Stabilizz. per I di (n-th) Armonica 2021 I-DIFF> 0.05 .. 2.00 I/InO 0.20 I/InO Avviamento Valore Corrente Differenz. 2026A T I-DIFF> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec T I-DIFF> Tempo di ritardo 2031 I-DIFF>> 0.5 .. 12.0 I/InO; ∞ 7.5 I/InO Avv.Valore max. Corrente Differenz. 2036A T I-DIFF>> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec T I-DIFF>> Tempo di ritardo 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 109 2 Funzioni Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 2041A SLOPE 1 0.10 .. 0.50 0.25 Pendenza 1 della Caratter. di Scatto 2042A BASE POINT 1 0.00 .. 2.00 I/InO 0.00 I/InO Punto base per pendenza 1 della caratt. 2043A SLOPE 2 0.25 .. 0.95 0.50 Pendenza 2 della Caratter. di Scatto 2044A BASE POINT 2 0.00 .. 10.00 I/InO 2.50 I/InO Punto Base per Pendenza 2 della Carat. 2051A I-REST. STARTUP 0.00 .. 2.00 I/InO 0.10 I/InO Corr. stabilizzante per rilev. avviamento 2052A START-FACTOR 1.0 .. 2.0 1.0 Fattore per aumento Caratter.all'avviam. 2053 T START MAX 0.0 .. 180.0 sec 5.0 sec Tempo d'avviamento max. consentito 2061A I-ADD ON STAB. 2.00 .. 15.00 I/InO 4.00 I/InO Avviam. per aggiunta di stabilizzazione 2062A T ADD ON-STAB. 2 .. 250 Cycle; ∞ 15 Cycle Durata dell' aggiunta di stabilizzazione 2063A CROSSB. ADD ON 2 .. 1000 Cycle; 0; ∞ 15 Cycle Tempo di Blocco Incrociato per aggiunta di stabilizzazione 2071 2. HARMONIC 10 .. 80 % 15 % 2a Armonica contenuta in I-DIFF 2072A CROSSB. 2. HARM 2 .. 1000 Cycle; 0; ∞ 3 Cycle Tempo per Blocco Incrociato 2a Armonica 2076 n. HARMONIC 10 .. 80 % 30 % Valore di n-Armonica in I DIFF. 2077A CROSSB. n.HARM 2 .. 1000 Cycle; 0; ∞ 0 Cycle n-Armonica :Tempo per Blocco Incrociato 2078A IDIFFmax n.HM 0.5 .. 12.0 I/InO 1.5 I/InO Limite max I Diff per arm n. nella stab, 2.14.1.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5603 >Diff BLOCK SP >BLOCCO Protezione Differenziale 5615 Diff OFF OUT Protezione Differenziale è su OFF 5616 Diff BLOCKED OUT Protezione Differenziale e' BLOCCATA 5617 Diff ACTIVE OUT Protezione Differenziale e' ATTIVA 5620 Diff Adap.fact. OUT Diff: Fattore d'adatt. TA Sfavorevole 5631 Diff picked up OUT Avviamento Protezione Differenziale 5644 Diff 2.Harm L1 OUT Diff.: Bloccata da 2a Armonica L1 5645 Diff 2.Harm L2 OUT Diff.: Bloccata da 2a Armonica L2 5646 Diff 2.Harm L3 OUT Diff.: Bloccata da 2a Armonica L3 5647 Diff n.Harm L1 OUT Diff.: Bloccata da n. Armonica L1 5648 Diff n.Harm L2 OUT Diff.: Bloccata da n. Armonica L2 5649 Diff n.Harm L3 OUT Diff.: Bloccata da n. Armonica L3 110 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.14 Protezione differenziale N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5651 Diff Bl. exF.L1 OUT Prot Diff.: Bloccata da Guasto Ext. L1 5652 Diff Bl. exF.L2 OUT Prot Diff.: Bloccata da Guasto Ext. L2 5653 Diff Bl. exF.L3 OUT Prot Diff.: Bloccata da Guasto Ext. L3 5657 DiffCrosBlk2HM OUT Diff.: Bocco incrociato da 2a Armonica 5658 DiffCrosBlknHM OUT Diff.: Bocco incrociato da n. Armonica 5660 DiffCrosBlk exF OUT Diff: Crossblock da guasto esterno 5662 Block Iflt.L1 OUT Prot Diff.: Bloccata da guasto TA L1 5663 Block Iflt.L2 OUT Prot Diff.: Bloccata da guasto TA L2 5664 Block Iflt.L3 OUT Prot Diff.: Bloccata da guasto TA L3 5666 Diff in.char.L1 OUT Diff.:Aumento della Caratt. Fase L1 5667 Diff in.char.L2 OUT Diff.:Aumento della Caratt. Fase L2 5668 Diff in.char.L3 OUT Diff.:Aumento della Caratt. Fase L3 5671 Diff TRIP OUT SCATTO Protezione Differenziale 5672 Diff TRIP L1 OUT Protezione Differenziale: SCATTO L1 5673 Diff TRIP L2 OUT Protezione Differenziale: SCATTO L2 5674 Diff TRIP L3 OUT Protezione Differenziale: SCATTO L3 5681 Diff> L1 OUT Prot.Diff.:IDIFF> L1(senza T di Ritar.) 5682 Diff> L2 OUT Prot.Diff.:IDIFF> L2(senza T di Ritar.) 5683 Diff> L3 OUT Prot.Diff.:IDIFF> L3(senza T di Ritar.) 5684 Diff>> L1 OUT Prot.Diff.:IDIFF>> L1(senza T di Ritar.) 5685 Diff>> L2 OUT Prot.Diff.:IDIFF>> L2(senza T di Ritar.) 5686 Diff>> L3 OUT Prot.Diff.:IDIFF>> L3(senza T di Ritar.) 5691 Diff> TRIP OUT Prot.Diff.: SCATTO da IDIFF> 5692 Diff>> TRIP OUT Prot.Diff.: SCATTO da IDIFF> 5701 Diff L1: VI Diff.:Corrente in Fase L1 allo Scatto 5702 Diff L2: VI Diff.:Corrente in Fase L2 allo Scatto 5703 Diff L3: VI Diff.:Corrente in Fase L3 allo scatto 5704 Res L1: VI Corr. Stabiliz. in Fase L1 allo Scatto 5705 Res L2: VI Corr. Stabiliz. in Fase L2 allo Scatto 5706 Res L3: VI Corr. Stabiliz. in Fase L3 allo Scatto 5713 Diff CT-S1: VI Prot. Diff.: Fattore Adattam. TA lato 1 5714 Diff CT-S2: VI Prot. Diff.: Fattore Adattam. TA lato 2 5742 Diff DC L1 OUT Diff: DC L1 5743 Diff DC L2 OUT Diff: DC L2 5744 Diff DC L3 OUT Diff: DC L3 5745 Diff DC InCha OUT Diff: Increm. della caratt. di fase (DC) 2.14.2 Protezione differenziale per generatori e motori Di seguito vengono descritte le particolarità degli oggetti da proteggere generatore e motore. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 111 2 Funzioni 2.14.2.1 Descrizione delle funzioni Definizione e adattamento delle grandezze di misura La protezione differenziale nel 7UM62 può essere utilizzata come protezione differenziale longitudinale oppure trasversale. Questo tipo di impiego si differenzia solo per la definizione delle correnti di misura e per la delimitazione della zona di protezione. Poiché nella protezione differenziale la direzione della corrente nell'oggetto da proteggere viene definita positiva, risultano le definizioni riportate nella figura seguente. La zona di protezione è limitata dai trasformatori amperometrici lato centro stella e dai trasformatori lato morsetti. La protezione differenziale nel 7UM62 riferisce tutte le correnti alla corrente nominale dell'oggetto da proteggere. A questo scopo vengono immesse nel dispositivo di protezione le grandezze caratteristiche dell'oggetto (potenza apparente, tensione nominale) e le correnti nominali primarie dei trasformatori amperometrici. L'adattamento del grandezze di misura è limitato quindi a fattori per i valori della corrente. I guasti nelle vicinanze di un generatore hanno, a causa delle componenti prevalententemente induttive, costanti di tempo della corrente continua relativamente grandi che provocano una magnetizzazione dei trasformatori amperometrici. Ciò va tenuto in considerazione per la progettazione dei trasformatori amperometrici (cfr. par. 2.14.4). Figura 2-38 Definizione della direzione della corrente nella protezione differenziale longitudinale Per l'impiego come protezione differenziale trasversale esiste una particolarità. Per questo caso, la definizione delle correnti di misura è rappresentata nella figura seguente. Nella protezione differenziale trasversale la zona di protezione verso la rete è limitata dal parallelo delle rispettive linee. Una corrente differenziale circola sempre ed esclusivamente quando le correnti nelle linee parallele sono differenti. Questo fenomeno indica la presenza di una corrente di guasto in una linea. Poiché in questo caso, in condizioni di funzionamento normale, tutte le correnti fluiscono all'interno dell'oggetto di protezione, vale a dire inversamente rispetto alle altre applicazioni, viene impostata, per un gruppo di trasformatori amperometrici, la polarità "errata", come decritto al paragrafo 2.5.1 al punto „Collegamento dei trasformatori amperometrici“. 112 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.14 Protezione differenziale Figura 2-39 Definizione della direzione della corrente nella protezione differenziale trasversale I trasformatori amperometrici definiscono i limiti di sensibilità anche per i motori. In un motore asincrono l'avviamento dello stesso può avvenire in differenti modi e può generare elevate correnti differenziali (cfr. anche titolo al lato "Aumento della soglia di intervento all'avviamento"). 2.14.2.2 Indicazioni per l'impostazione Presupposti Presupposto per il funzionamento del dispositivo come protezione differenziale generatore oppure motore è l'impostazione all'indirizzo 120 DIFF. PROT. = Generator/Motor. Un'impostazione importante è rappresentata dalla posizione dei centri stella dei trasfromatori amperometrici su entrambi i lato dell'oggetto di protezione (indirizzi 201 STRPNT->OBJ S1 per lato 1 e 210 STRPNT->OBJ S2 per lato 2, cfr. par. P.System Data 1). Vengono inoltre richiesti i dati nominali (SN GEN/MOTOR, UN GEN/MOTOR) della macchina da proteggere così come le correnti nominali primarie e secondarie dei trasformatori amperometrici principali su entrambi i lati. I valori di taratura si riferiscono a questi dati che vengono anche utilizzati per la determinazione dei valori di misura primari. L'indicazione del trattamento del centro stella di entrambi i lati è importante per la supervisione dei valori di misura ed è già avvenuta, durante la programmazione, agli indirizzi 242 STARPNT SIDE 1 e 244 STARPNT SIDE 2 (cfr. par. 2.5.1). Aumento del valore di intervento all'avviamento Come ulteriore sicurezza, per prevenire eventuali interventi intempestivi all'inserzione di un oggetto precedentemente privo di corrente, si può attivare la funzione di aumento della soglia di intervento all'avviamento all'indirizzo 2005 INC.CHAR.START. Alla consegna, questa funzione è disattivata (OFF). I parametri associati sono disponibili agli indirizzi 2051, 2052 e 2053. Con 2051 IREST. STARTUP viene impostata la soglia di intervento per il riconoscimento di un avviamento. L'impostazione I/InO = 0 disattiva la funzione. START-FACTOR consente di definire il fattore di aumento delle soglie di intervento all'avviamento. Per la protezione di generatori e motori si consiglia di impostare all'indirizzo 2052 START-FACTOR = 2.0. Caratteristica di scatto 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 I parametri della caratteristica di scatto vengono impostati agli indirizzi 2021 - 2044. Il significato dei parametri è riportato a fig. 2-40. I numeri riportati nei rami della caratteristica indicano gli indirizzi dei parametri. 113 2 Funzioni L'indirizzo 2021 I-DIFF> è la soglia di intervento della corrente differenziale. La soglia è riferita alla corrente nominale del generatore oppure del motore. Per generatori e motori si consiglia un'impostazione tra 0,1 e 0,2. Oltre alla soglia di intervento I-DIFF> è disponibile anche una seconda soglia. Al superamento di questa soglia (2031 I-DIFF>>) indipendentemente dalla grandezza della corrente di stabilizzazione, viene emesso uno scatto (gradino di scatto rapido non stabilizzato). Questo gradino dev'essere impostato su un valore più alto di IDIFF>. Consiglio: impostazione mediante il valore stazionario della corrente di corto circuito transitoria, ovvero: Con i valori per xd’ tra 0,15 e 0,35 si ottengono i valori di taratura per I-DIFF>> approssimativamente di (3 a 7) • IN, Generatore. La caratteristica di scatto è costituita da due ulteriori rami. L'indirizzo 2041 SLOPE 1 definisce la pendenza del primo ramo, il cui punto di base viene stabilito mediante il parametro 2042 BASE POINT 1. Questo ramo tiene conto delle correnti indirette proporzionali alla corrente. Si tratta prevalentemente di errori nel rapporto di trasformazione dei trasformatori amperometrici principali e di dei trasduttori di ingresso. Per trasformatori amperometrici identici il valore preimpostato può essere abbassato da 0,25 a 0,15. Il secondo ramo comporta una maggiore stabilizzazione in presenza di correnti elevate, nelle quali si può presentare una saturazione del trasformatore amperometrico. Il suo punto base viene impostato all'indirizzo 2044 BASE POINT 2. La pendenza viene impostata all'indirizzo 2043 SLOPE 2. Con l'ausilio di questo ramo della caratterisitca si può influenzare la stabilità in caso di saturazione del trasformatore amperometrico. Una maggiore pendenza indica una maggiore stabilizzazione. Il valore preimpostato 0,5 ha dato finora un buon risultato. Figura 2-40 114 Parametri determinanti per la forma della caratteristica di scatto 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.14 Protezione differenziale Stabilizzazione supplementare in caso di saturazione del trasformatore amperometrico Nell'ambito di correnti molto alte in circolo, in presenza di un corto circuito esterno, si attiva una stabilizzazione supplementare che viene impostata all'indirizzo 2061 IADD ON STAB. (stabilizzazione di saturazione). Va osservato che la corrente di stabilizzazione è la somma delle correntiche fluiscono e defluiscono nella zona di protezione e che il suo valore è quindi due volte maggiore della corrente in circolo. Il valore preimpostato 4.00 I/InO andrebbe quindi mantenuto. La durata massima della stabilizzazione supplementare viene impostata all'indirizzo 2062 T ADD ON-STAB. in multipli di un periodo. Questo tempo rappresenta la durata massima del blocco all'uscita dalla zona di stabilizzazione supplementare nel caso di guasti interni ad alta corrente. L'impostazione dipende, tra l'altro, dal tempo di apertura della protezione collegata a monte. Il valore preimpostato 15 cicli ha dato finora un buon risultato. Tempi di ritardo In speciali casi di impego può risultare vantaggioso ritardare lo scatto della protezione differenziale con un gradino di tempo supplementare. Il tempo di ritardo 2026 T IDIFF> viene avviato al rilevamento di un guasto interno nel motore oppure nel generatore. 2036 T I-DIFF>> rappresenta il ritardo del gradino di scatto I-DIFF>>. Per ogni gradino differenziale e per ogni fase è disponibile rispettivamente un gradino di tempo proprio. Il ritardo di ricaduta è accoppiato alla durata del comando di scatto min. valida per tutte le funzioni di protezione. Tutti i tempi impostati sono temporizzazioni supplementari che non comprendono i tempi di risposta interna (tempo di misura, tempo di ricaduta). 2.14.3 Protezione differenziale per trasformatori Nei trasformatori agiscono differenti fattori che possono produrre correnti differenziali anche in condizioni di funzionamento normale. 2.14.3.1 Descrizione della funzione Adattamento errato dei trasformatori amperometrici È possibile che i trasformatori amperometrici vengano adattati alla corrente nominale del trasformatore in modi errati. In questo caso risulta un errore che genera una corrente differenziale. Regolatore di tensione del trasformatore Quando è presente un regolatore di tensione, modificando il rapporto di trasformazione per adattare la tensione, si genera un errore nei TA che causano così la circolazione di una corrente differenziale. Corrente di inserzione All'inserzione di un trasformatore si possono generare, per breve tempo, elevate correnti di magnetizzazione (correnti di inserzione) che fluiscono e permangono nella zona da proteggere. Esse agiscono quindi come le correnti di guasto che fluiscono su un lato. La corrente di inserzione può raggiungere un multiplo della corrente nominale ed è caratterizzata da un tenore relativamente alto della seconda armonica (frequenza nominale doppia), che viene a mancare quasi completamente nel caso di un corto circuito. Sovraeccitazione (Massimo flusso) Se un trasformatore opera con una tensione troppo alta, si producono correnti di magnetizzazione più alte a causa della caratteristica di magnetizzazione non lineare. Queste producono un'ulteriore corrente differenziale. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 115 2 Funzioni Gruppo di trasformazione (Gruppo vettoriale) A seconda dell'impiego, i trasformatori funzionano con gruppi di trasformazione differenti che causano uno spostamento dell'angolo di fase tra lato primario e lato secondario. Tale spostamento di fase, qualora non venisse corretto, provocherebbe una corrente differenziale. Di seguito vengono descritti i principali blocchi di funzioni della protezione differenzale, con l'ausilo dei quali si possono controllare le grandezze di influenza sopra citate. Adattamento della somma dei valori di misura Le correnti digitalizzate vengono convertite rispettivamente nella corrente nominale del trasformatore. A questo proposito vengono immessi nella protezione i dati nominali del trasformatore (potenza nominale apparente, tensioni nominali e correnti nominali primarie dei trasformatori amperometrici) e da questi viene calcolato un fattore di correzione kw in base alla formula seguente: con Ip, w corrente nominale primaria del trasformatore amperometrico IN,Ogg. corrente nominale primaria dell'oggetto da proteggere SN Potenza nominale apparente dell'oggetto da proteggere UN Tensione nominale kw Fattore di correzione Tale correzione viene eseguita per ogni lato dell'oggetto da proteggere. Inserito il gruppo di trasformazione, il dispositivo è in grado di eseguire il confronto di corrente sulla base di regole prestabilite. Adattamento del gruppo vettoriale I trasformatori di blocco sono spesso realizzati con collegamento a stella-triangolo. Il collegamento a triangolo si trova al lato generatore. Per consentire un impiego universale del 7UM62, il software è stato realizzato per tutti i gruppi di trasformazione possibili. Il principio fondamentale della correzione numerica dei gruppi viene spiegato sull'esempio di un trasformatore Y(N)d5. Il lato di alta tensione è realizzato con collegamento a stella, il lato di bassa tensione con collegamento a triangolo. La trasformazione delle fasi corrisponde a n • 30° (ovvero 5 • 30° = 150°). Il sistema di riferimento è in questo caso il lato 1 (lato alta tensione). La correzione del gruppo vettoriale esegue una trasformazione delle correnti dal lato 1 al lato 2. Centro stella non collegato a terra 116 La seguente figura illustra il gruppo di trasformazione, la rappresentazione vettoriale di correnti che fluiscono simmetricamente nonché la regola di trasformazione, nel caso di un centro stella non collegato a terra. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.14 Protezione differenziale Figura 2-41 Adattamento del gruppo di trasformazione sull'esempio di un trasformatore Yd5 (senza messa a terra del centro stella) Sottraendo nel lato 2 le correnti IL3 – IL1, si ottiene la corrente IA, rivolta nella stessa direzione di IA nel lato 1. Moltiplicando per 1/√3 si esegue l'adattamento del valore. La matrice descrive la trasformazione per tutte e tre le fasi. Centro stella trasformatore collegato a terra La figura seguente mostra un esempio per il gruppo di trasformazione YNd5 con centro stella collegato a terra sul alto Y. In questo caso le correnti omopolari (di sequenza zero) vengono eliminate. Sul lato destro della figura seguente le correnti omopolari sono eliminate automaticamente dalla differenza tra le correnti che si crea, poichè in un trasformatore non possono esistere correnti omopolari al di fuori dell'avvolgimento a triangolo. Sul lato sinistro l'eliminazione della corrente omopolare risulta dall'equazione della matrice, ad es., 1 /3 • (2 IL1 – 1 IL2 – 1 IL3) = 1/3 • (3 IL1 – IL1 – IL2 – IL3) = 1/3 • (3 IL1 – 3 I0) = (IL1 – I0). Mediante l'eliminazione della corrente omopolare, le correnti di guasto che in seguito a una messa a terra nella zona protetta (centro stella trasformatore oppure trasformatore di terra) circolano nella rete attraverso i trasformatori amperometrici anche in presenza di corto circuiti, possono essere rese innocue senza particolari provvedimenti esterni. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 117 2 Funzioni Figura 2-42 Adattamento del gruppo di trasformazione sull'esempio di un trasformatore Y(N) d5 (con centro stella collegato a terra) Nell'esempio seguente, a sinistra si genera una corrente omopolare in caso di guasto, a destra tale corrente è assente. Un confronto delle correnti senza eliminazione della corrente omopolare avrebbe come conseguenza un risultato errato (corrente differenziale nonostante la presenza di un guasto esterno). Per questo la corrente omopolare sul lato 1 dev'essere eliminata. La corrente omopolare viene sottratta dalle correnti di fase. Il calcolo da eseguire è riportato nella matrice di sinistra a fig.2-42. Figura 2-43 Esempio di corto circuito a terra al di fuori del trasformatore con distribuzione di corrente 2.14.3.2 Indicazioni per l'impostazione Presupposti Presupposto per il funzionamento del dispositivo come protezione differenziale del trasformatore è l'impostazione all'indirizzo 120 DIFF. PROT. = 3 phase transf.. Per assicurare la corretta polarità durante la formazione della corrente differenziale dev'essere indicata la polarizzazione dei trasformatori amperometrici. Quest'ultima è già stata indicata durante la configurazione mediante indicazione dalla posizione dei centri stella dei trasformatori amperometrici su entrambi i lati del trasformatore (indirizzi 201 STRPNT->OBJ S1 per lato 1 e 210 STRPNT->OBJ S2 per lato 2, cfr. par. P.System Data 1). 118 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.14 Protezione differenziale Duante la configurazione sono stati inoltre richiesti i dati nominali (SN TRAFO, UN AVVOLG S1, UN AVVOLG S2) di entrambi i lati del trasformatore così come le correnti nominali primarie e secondarie dei trasformatori amperometrici principali su entrambi i lati. I valori di taratura si riferiscono a questi dati che vengono anche utilizzati per la determinazione dei valori di misura primari. L'indicazione del trattamento del centro stella di entrambi i lati è importante per l'eliminazione della corrente omopolare e per la supervisione dei valori di misura (supervisione sommatoria correnti) ed è già avvenuta, durante la programmazione, agli indirizzi 242 STARPNT SIDE 1 e 244 STARPNT SIDE 2 (cfr. par. 2.5.1). Adattamento del valore e del gruppo di trasformazione Come protezione del trasformatore, il dispositivo 7UM62 determina automaticamente dai dati nominali del trasformatore da proteggere le formule di adattamento della corrente necessarie per il gruppo di trasformazione e per le diverse correnti nominali dell'avvolgimento. Le correnti vengono convertite in modo che la sensibilità della protezione si riferisca sempre alla potenza nominale apparente del trasformatore. In generale, per l'adattamento del gruppo di trasformazione non sono necessari adattamenti manuali né trasformazioni delle correnti nominali. A questo scopo il dispositivo necessita per ogni avvolgimento i dati • della potenza nominale apparente SN in MVA (vedi sopra), • della tensione nominale UN in kV (vedi sopra) • della caratteristica del gruppo vettoriale, • della corrente nominale dei trasformatori amperometrici in A (vedi sopra). L'avvolgimento 1 è definito come avvolgimento di riferimento e non richiede pertanto una caratteristica, gli altri avvolgimenti sono riferiti all'avvolgimento 1. Come avvolgimento di riferimento viene considerato, in generale, l'avvolgimento di alta tensione. Se si seleziona un altro avvolgimento come avvolgimento di riferimento, va osservato che la caratteristica del gruppo di trasformazione varia: Dy5, ad es., visto dal lato Y diventa quindi Yd7. Se l'avvolgimento del trasformatore ha un campo di regolazione (presenza di un variatore di tensione), comeUN dell'avvolgimento non viene utilizzata la tensione nominale effettiva ma la tensione corrispondente alla corrente media, corrispondente al relativo valore di tensione regolato. Se l'impostazione della protezione viene effettuata esclusivamente in grandezze secondarie (ad es. a causa della presenza di trasformatori di adattamento esterni), i parametri dei dati del trasformatore possono essere lasciati nella posizione originaria. Per la preimpostazione dei dati del trasformatore, nel dispositivo viene eseguito l'adattamento 1: 1 senza spostamento di fase. Trattamento della corrente omopolare 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Il trattamento dei centri stella dell'avvolgimento risulta irrilevante nella misura in cui la corrente omopolare nel dispositivo viene eliminata. In questo modo le correnti di guasto che, in seguito a una messa a terra nella zona protetta (centro stella trasformatore oppure trasformatore di terra), circolano nella rete attraverso i trasformatori amperometrici anche in presenza di corto circuiti, possono essere rese innocue senza particolari provvedimenti esterni. L'eliminazione viene effettuata con l'impostazione NEUTRO S* = collegato a terra (cfr. fig. „Adattamento del gruppo di trasformazi- 119 2 Funzioni one con centro stella collegato a terra“ nella descrizione del funzionamento del presente capitolo). In reti isolate oppure compensate, si può rinunciare all'eliminazione della corrente omopolare solo se il centro stella dell'avvolgimento del trasformatore protetto non ha nessun tipo di collegamento a terra, neanche tramite la bobina di Petersen o per mezzo di un limitatore di sovratensioni! In caso di doppio guasto a terra con un punto base nella zona di protezione, il trasformatore viene sempre disinserito, indipendentemente da un'eventuale priorità del doppio guasto a terra (cfr. titolo al lato„Centro stella non collegato a terra“ e fig. „Adattamento del gruppo di trasformazione sull'esempio di un trasformatore Y(N) d5 senza messa a terra del centro stella“). Aumento del valore di intervento all'avviamento Come ulteriore sicurezza, per prevenire eventuali interventi intempestivi all'inserzione di un oggetto precedentemente privo di corrente, si può attivare la funzione di aumento della soglia di intervento all'avviamento all'indirizzo 2005 INC.CHAR.START. Poiché questa possibilità è prevista in particolare per la protezione di generatori e motori, la preimpostazione alla selezione dell'oggetto di protezione 2Avvolg.Trasf. è regolata originariamente su OFF. I parametri associati sono disponibili agli indirizzi 2051, 2052 e 2053. Con 2051 IREST. STARTUP viene impostata la soglia di intervento per il riconoscimento di un avviamento. L'impostazione I/InO = 0 disattiva la funzione. START-FACTOR consente di definire il fattore di aumento delle soglie di intervento all'avviamento. Per la protezione di un trasformatore si consiglia di mantenere il valore preimpostato all'indirizzo 2052 START-FACTOR = 1.0. Un aumento a 2.0 è consigliato in caso di collegamento di carichi esterni, quali motori e trasformatori. A causa delle grandi costanti di tempo, in caso di trasformatori amperometrici differenti, il ramo b della caratteristica può essere superato per breve tempo. Stabilizzazione con armoniche La stabilizzazione all'inserzione del dispositivo può essere attivata e disattivata all'indirizzo 2006 INRUSH 2.HARM.. Essa si basa sulla valutazione della seconda armonica presente nella corrente di inserzione. Alla consegna è impostato un rapporto I2fN/IfN del 15 %, che andrebbe, di regola, accettato senza variazioni. La componente necessaria per la stabilizzazione invece è parametrizzabile. Per poter eseguire una maggiore stabilizzazione in casi eccezionali con condizioni di inserzione particolarmente sfavorevoli, si può impostare un valore più basso all'indirizzo 2071 2. HARMONIC. Blocco incrociato La stabilizzazione all'inserzione può essere ampliata con la funzione di "blocco incrociato". Ciò significa che al superamento della componente di armonica in una fase, vengono bloccate tutte e tre le fasi del gradinoIDIFF>. Il tempo successivo al superamento della soglia di corrente differenziale che si deve attivare per questo blocco incrociato, viene impostato all'indirizzo 2072 CROSSB. 2. HARM. L'impostazione va eseguita in multipli di un periodo. Il valore 0 può far scattare la protezione quando il trasformatore chiuso in presenza di un guasto monofase, anche se in un'altra fase circola una corrente di inserzione. Con l'impostazione ∞ la funzione di „blocco incrociato“ è sempre attiva. La durata da impostare per il blocco viene stabilita alla messa in esercizio. Il valore preimpostato 3 ha dato un buon risultato. Per la stabilizzazione, oltre alla seconda armonica, può essere presa in considerazione nel dispositivo 7UM62 anche un'ulteriore armonica (armonica n-te). All'indirizzo 2007 RESTR. n.HARM. tale stabilizzazione può essere disattivata oppure può essere selezionata l'armonica. Vi è possibilità di selezione tra la terza e la quinta armonica. 120 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.14 Protezione differenziale Una sovraeccitazione permanente di un trasformatore è caratterizzata da armoniche dispari. Per la stabilizzazione, in questo caso, sono adatte sia la terza che la quinta armonica. Poiché nei trasformatori viene spesso eliminata la terza armonica (ad es. avvolgimento a triangolo), nella maggior parte dei casi viene utilizzata la quinta armonica. Anche nei trasformatori di convertitori statici hanno un ruolo le armoniche con numero dispari, che sono invece assenti in caso di corto circuito interno. La percentuale di armonica che provoca il blocco della protezione differenziale viene impostata all'indirizzo2076 n. HARMONIC. In caso di impiego della quinta armonica come stabilizzazione di sovraeccitazione si imposta generalmente il30 % (preimpostazione). La stabilizzazione di armonica opera individualmente per ogni fase. Come per la stabilizzazione all'inserzione, è possibile impostare la protezione in modo che al superamento della componente di armonica ammissibile nella corrente di una sola fase, vengano bloccate anche le altre fasi del gradino differenziale IDIFF> (cosiddetta funzione di "blocco incrociato"). Il tempo successivo al superamento della soglia di corrente differenziale che si deve attivare per questo blocco incrociato, viene impostato all'indirizzo 2077 CROSSB. n.HARM. L'impostazione va eseguita in multipli di un periodo. Il valore 0 Cycle (preimpostazione) può far scattare la protezione quando il trasformatore viene chiuso in presenza di un guasto monofase, anche se in un'altra è presente una maggiore percentuale di armonica. Con l'impostazione ∞ la funzione di „blocco incrociato“ è sempre attiva. Se la corrente differenziale supera un multiplo della corrente nominale del trasformatore, predefinito all'indirizzo 2078 IDIFFmax n.HM la stabilizzazione mediante l'armonica n-te non ha più luogo. Caratteristica di scatto I parametri della caratteristica di scatto vengono impostati agli indirizzi 2021 - 2044. Il significato dei parametri è riportato nella figura seguente. I numeri riportati nei rami della caratteristica indicano gli indirizzi dei parametri. L'indirizzo 2021 I-DIFF> è la soglia di intervento della corrente differenziale. Questa è la corrente totale che circola nella zona di protezione durante un corto circuito, indipendentemente dalla sua distribuzione sull'avvolgimento del trasformatore protetto. La soglia è riferita alla corrente nominale corrispondente alla potenza nominale apparente del trasformatore. Il valore di taratura per i trasformatori varierà tra 0,2 e 0,4. Durante la messa in esercizio va verificato che il valore della soglia di intervento selezionata sia almeno il doppio del valore della corrente differenziale stazionaria presente durante l'esercizio. Oltre alla soglia di intervento I-DIFF> è disponibile anche una seconda soglia. Al superamento di questa soglia (2031 I-DIFF>>) indipendentemente dalla grandezza della corrente di stabilizzazione, viene emesso uno scatto (gradino di scatto rapido non stabilizzato). Questo gradino dev'essere impostato su un valore più alto di IDIFF>. Valore indicativo: maggiore del reciproco della tensione di corto circuito relativa del trasformatore 1/uk per corrente nominale del trasformatore. La caratteristica di scatto è costituita da due ulteriori rami (cfr. fig. seguente). L'indirizzo 2041 SLOPE 1 definisce la pendenza del primo ramo, il cui punto di base viene stabilito mediante il parametro 2042 BASE POINT 1. Questo ramo tiene conto delle correnti indirette proporzionali alla corrente. Si tratta prevalentemente di errori nel rapporto di trasmissione dei trasformatori amperometrici principali così come particolarmante di correnti differenziali presenti nelle posizioni finali del regolatore di tensione a causa di un eventuale campo di regolazione del trasformatore. Questo ramo della caratteristica delimita la zona di stabilizzazione. La preimpostazione 0,25 dovrebbe ri- 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 121 2 Funzioni sultare sufficiente in caso di campi di regolazione fino a 20 %. Per campi di regolazione maggiori, dev'essere impostato un valore più alto. Figura 2-44 Parametri determinanti per la forma della caratteristica di scatto Il secondo ramo comporta una maggiore stabilizzazione in presenza di correnti elevate, nelle quali si può presentare una saturazione del trasformatore amperometrico. Il suo punto base viene impostato all'indirizzo 2044 BASE POINT 2 e si riferice alla corrente nominale del trasformatore. La pendenza viene impostata all'indirizzo 2043 SLOPE 2. Con l'ausilio di questo ramo della caratterisitca si può influenzare la stabilità in caso di saturazione del trasformatore amperometrico. Una maggiore pendenza indica una maggiore stabilizzazione. Stabilizzazione supplementare in caso di saturazione del trasformatore amperometrico Nell'ambito di correnti molto alte in circolo, in presenza di un corto circuito esterno, si attiva una stabilizzazione supplementare che viene impostata all'indirizzo 2061 IADD ON STAB. (stabilizzazione di saturazione). Va osservato che la corrente di stabilizzazione è la somma delle correnti nell'avvolgimento e che il suo valore è quindi due volte maggiore della corrente in circolo. Il valore preimpostato 4.00 I/InO andrebbe quindi mantenuto. La durata massima della stabilizazzione supplementare viene impostata all'indirizzo 2062 T ADD ON-STAB. in multipli di un periodo. Questo tempo rappresenta la durata massima del blocco all'uscita dalla zona di stabilizzazione supplementare nel caso di guasti interni ad alta corrente. L'impostazione dipende, tra l'altro, dal tempo di apertura della protezione collegata a monte. Il valore preimpostato 15 cicli ha dato finora un buon risultato. Tempi di ritardo In speciali casi di impego può risultare vantaggioso ritardare lo scatto della protezione differenziale con un gradino di tempo supplementare. Il tempo di ritardo 2026 T IDIFF> viene avviato al rilevamento di un guasto interno nel trasformatore. 2036 T IDIFF>> rappresenta il ritardo del gradino di scatto 2031 I-DIFF>>. Per ogni gradino differenziale e per ogni fase è disponibile rispettivamente un gradino di tempo proprio. Il ritardo di ricaduta è accoppiato con la durata del comando di scatto min. valida per tutte le funzioni di protezione. Tutti i tempi impostati sono temporizzazioni supplemen- 122 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.14 Protezione differenziale tari che non comprendono i tempi di risposta interna (tempo di misura, tempo di ricaduta). 2.14.4 Requisiti dei trasformatori amperometrici I requisiti richiesti per i trasformatori amperometrici vengono stabiliti dalla funzione di protezione differenziale. A questo scopo, il gradino di scatto rapido (IDiff >>) controlla in modo sicuro i corto circuiti interni ad alta intensità di corrente mediante il calcolo dei valori istantanei. La corrente nominale primaria del trasformatore viene stabilita secondo il metodo comunemente utilizzato. Tale corrente dev'essere selezionata ≥ alla corrente nominale dell'oggetto da proteggere. 2.14.4.1 Descrizione della funzione Consigli di configurazione Il corto circuito esterno stabilisce i requisiti dei trasformatori amperometrici a causa della possibile corrente continua. A questo proposito, il tempo in assenza di saturazione nel caso di una corrente di cortocircuito in circolo dovrebbe essere almeno di 5 ms. Le seguenti tabelle riportano i consigli per la configurazione. A questo scopo si è tenuto conto delle norme IEC 60044-1 e 60044-6. Per la conversione dei valori richiesti in tensioni di saturazione (al ginocchio della curva) vengono indicate le equazioni necessarie nella tabella 2-7. Tabella 2-5 Coefficienti di massima corrente Coefficienti di massima corrente di eser- Coefficienti di massima corrente nominale cizio richiesti risultanti con Ktd fattore di dimensionamento transitorio IpSC corrente di corto circuito primaria simmetrica IpN corrente nominale primaria del trasformatore RBC impedenza collegata RBN impedenza nominale RCt impedenza interna Tabella 2-6 Requisiti dei trasformatori Trasformatore fattore di dimensionamento ≥ 4 transitorio Ktd con τN ≤ 100 ms Generatore > (4 - 5) con τN > 100 ms corrente di corto circuito simmetrica IpSC 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 123 2 Funzioni Trasformatore Generatore Esempio uk = 0,1 n’ > 40 xd’’ = 0,12 n’ > (34 - 42) Nota: utilizzare in generale trasformatori identici Potenza ≥ 10 e 15 VA Osservare impedenza interna Esempio trasformatore di rete: Esempio: IN, G ca. 1000 - 2000 A 10P10 10 e 15 VA 5P15 15 VA (IsN = 1 A oppure 5 A) (IsN = 1 A oppure 5 A) IN, G > 5000 A 5P20 30 VA (IsN = 1 A oppure 5 A) con Tabella 2-7 uk Tensione di corto circuito xd’’ Reattanza longitudinale subtransitoria IsN corrente nominale secondaria trasformatore amperometrico τN costante di tempo della rete Tensioni di saturazione IEC British Standard ANSI con 124 U tensione di saturazione n coefficiente di massima corrente nominale IsN corrente nominale secondaria trasformatore RBN impedenza nominale RCt impedenza interna 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.15 Protezione di Terra Ristretta 2.15 Protezione di Terra Ristretta La protezione di terra ristretta rileva corto circuiti di terra in generatori e trasformatori con centro stella collegato a terra tramite resistenza ohmica di basso valore o tramite collegamento rigido. Questa protezione è selettiva e più sensibile della classica protezione differenziale (cfr. par 2.14.1). La funzione di protezione viene utilizzata, tra l'altro, quando più generatori sono collegati a una sbarra collettrice e un generatore è collegato a terra tramite resistenza ohmica di basso valore. Un'ulteriore applicazione è quella dell'avvolgimento del trasformatore collegato a stella. Per altri impieghi, quali autotrasformatore, trasformatore di terra e induttanze shunt si consiglia, in alternativa, il dispositivo di protezione 7UT612. Nel caso di una messa a terra di generatori altamente resistiva viene impiegata la protezione di guasto a terra (par. 2.28). 2.15.1 Descrizione della funzione Varianti di collegamento Come rappresentato nella figura seguente, sono possibili due realizzazioni tipiche. Nel collegamento 1, la corrente omopolare viene calcolata dalle correnti di fase misurate e la corrente di neutro viene misurata direttamente. Questa applicazione è la realizzazione per trasformatori e per un generatore collegato direttamente a terra (a bassa resistenza ohmicha). Nel collegamento 2 entrambe le correnti omopolari vengono calcolate dalle rispettive correnti di fase misurate. L'oggetto da proteggere si trova tra i trasformatori amperometrici. Il metodo di misura va applicato in caso di generatori con collegamento su sbarra quando più generatori sono alimentati dalla sbarra e un generatore qualsiasi è collegato a terra. Figura 2-45 Principio di misura 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Varianti di collegamento protezione terra ristretta I due tipi di realizzazione della protezione di terra ristretta si distinguono esclusivamente per il rilevamento della corrente omopolare. Questo è riportato nella figura seguente. Qui viene anche indicata la definizione della direzione della corrente. In gene- 125 2 Funzioni rale è valida la definizione: la direzione delle frecce di conteggio è positiva rispetto all'oggetto da proteggere. Figura 2-46 Collegamento e definizione indicatori di corrente In entrambi i principi, dalle correnti rivolte verso il lato linea (nel 7UM62 sempre il lato 1 di collegamento) vengono addizionate geometricamente le correnti di fase dalle quali risulta quindi la corrente omopolare. La regola per il calcolo del lato 1 è la seguente: 3I01 = IL1S1 + IL2S1 + IL3S1 Per la seconda corrente omopolare esistono due possibilità di rilevamento: la corrente di centro stella viene misurata direttamente mediante l'ingresso IEE2 (ISt = IEE2) oppure viene calcolata dai trasformatori amperometrici lato centro stella (nel 7UM62 sempre il lato 2). Le formule sono: 3I02 = ISt = IEE2 oppure 3I02 = IL1S2 + IL2S2 + IL3S2 In presenza di un corto circuito nella zona protetta circola in ogni caso una corrente di centro stella ISt e/o una corrente omopolare attraverso i trasformatori amperometrici del lato 2 (3I02). In funzione delle condizioni di messa a terra della rete, una corrente di terra (3I01) può alimentare il punto di guasto (freccia tratteggiata) anche attraverso i trasformatori amperometrici. Mediante la definizione della direzione della corrente, la corrente omopolare 3I01 è comunque piò meno in fase con la corrente di centro stella. In presenza di un cortocircuito al di fuori della zona protetta (cfr. fig, seguente, guasto in pos. 2) circola comunque una corrente di centro stella ISt, oppure una corrente omopolare attraverso i trasformatori amperometrici del lato 2 (3I02) nonché una corrente omopolare attraverso i trasformatori amperometrici del lato 1 (3I01). La corrente omopolare deve avere lo stesso valore in tutti e tre i punti di misura. Poiché la direzione della corrente nell'oggetto protetto viene definita come positiva, la corrente omopolare che circola sul lato 1 (3I01) è in controfase rispetto alla corrente di centro stella ISt e alla corrente omopolare calcolata del lato 2 (3I02). 126 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.15 Protezione di Terra Ristretta Figura 2-47 Esempio di un corto circuito esterno Quando un guasto esterno fase-fase genera una forte corrente che scorre nella zona protetta, differenze nelle caratteristiche magnetiche dei TA di fase in condizioni di saturazione possono generare delle correnti significative che simulano una corrente di terra nella zona protetta Per evitare scatti intempestivi vanno così adottate le adeguate misure. Lo stesso è possibile quando vengono collegati, ad es., grandi carichi con elevata componente induttiva (e con essa grandi costanti di tempo), quali motori e trasformatori. A questo proposito la protezione di terra ristretta dispone di numerose funzioni di stabilizzazione che si differenziano di gran lunga dai metodi comuni di stabilizzazione (cfr. titolo "Misure di stabilizzazione"). Valutazione delle grandezze di misura La protezione di terra ristretta confronta la componente fondamentale delle correnti omopolari di entrambi i lati (3I01 e 3I02) e calcola quindi la corrente differenziale e la corrente di stabilizzazione. I0-Diff = | 3I01 + 3I02 | I0-Stab = | 3I01 | + | 3I02 | A seconda dell'applicazione, la corrente 3I02 può essere rapprentata da una corrente omopolare del lato 1 calcolata oppure dalla corrente di centro stellaISt misurata direttamente. In assenza di guasti e con trasformatori ideali, le correnti omopolari sono nulle e, con esse, anche la corrente differenziale e la corrente di stabilizzazione. Per eliminare l'influenza di errori dei TA è stata effettuata la stabilizzazione mediante la caratteristica (cfr. fig. seguente). Nel caso di un corto circuito esterno, la corrente differenziale è nulla o di basso valore e la corrente di stabilizzazione è due volte maggiore della corrente di guasto. Le grandezze di misura si trovano nel campo di stabilizzazione. Un corto circuito di terra interno, invece, da origine a una corrente differenziale e a una corrente di stabilizzazione dello stesso valore. A questo punto ci si trova nella zona di scatto (lungo la linea tratteggiata). La soglia di intervento viene impostata mediante il gradino I-REF>. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 127 2 Funzioni Figura 2-48 Caratteristica di scatto e di stabilizzazione Per le applicazioni nelle quali la corrente di centro stella viene misurata direttamente (ad es. protezione di terra ristretta per trasformatori), la stessa viene utilizzata nell'analisi della caratteristica di intervento. In questo modo, la stabilizzazione viene eseguita anche per problemi al trasformatore amperometrico - riproduzione errata della corrente di terra del trasformatore di corrente di fase lato 1. Anche la corrente di centro stella deve avere superato la corrente di intervento I-REF>. Per stabilizzare correnti nominali primarie diverse dei trasformatori amperometrici, le correnti vengono adattate alle correnti nominali dell'oggetto da proteggere. Misure di stabilizzazione Lo scopo della protezione di terra ristretta è il rilevamento di guasti a debole corrente. Per questo è richiesta un'impostazione sensibile. Un fonte significativo di errori della funzione protettiva è la differenza nella caratteristica magnetica dei TA di fase. IFattori da considerare sono le differenti caratteristiche di trasformazione delle componenti continue e il comportamento in condizioni di saturazione. Scatti intempestivi dovuti a guasti esterni devono essere evitati. Una regola fondamentale è l'impiego di trasformatori di corrente di fase bilanciati l'uno con l'altro in modo che la loro corrente di guasto (corrente omopolare risultante) sia minima in condizioni stazionarie. 128 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.15 Protezione di Terra Ristretta Ulteriori misure di stabilizzazione sono: • valutazione supplementare della corrente di centro stella (cfr. anche sopra) Solo in presenza di un guasto di terra scorre attraverso il TA di centrostella una corrente di guasto. Questo aiuta ad evitare scatti intempestivi dovuti ad errori di traformazione dei TA di fase. Tale misura ha effetto anche in presenza di corto circuiti che non interessano la terra. Presupposto per questa misura è l'utilizzo di un trasformatore di corrente di centro stella. Nella maggior parte dei generatori con collegamento su sbarra questa applicazione non è possibile. • Valutazione della direzione della corrente omopolare Compito di questa supervisione è quello di evitare scatti intempestivi in presenza di corto circuiti esterni che interessano anche i circuiti di terra. A questo scopo viene valutata la direzione della corrente omopolare. In base alla definizione, in condizioni ideali, le correnti devono essere in fase nel caso di un corto circuito di terra interno e in opposizione di fase nel caso di un corto circuito di terra esterno. L'angolo limite è 90°. Come riportato nella seguente figura, la supervisione è suddivisa in due zone. In condizioni regolari ha luogo un'immediata abilitazione (zona I) oppure un blocco (zona III). Nella zona II viene eseguita la ripetizione della misura e viene successivamente presa una decisione. Se le correnti omopolari sono troppo piccole (zona IV), il criterio di direzione non ha effetto e in questo caso si ipotizza 0° . Figura 2-49 Zone di lavoro del criterio di direzione • Supervisione della corrente di linea Per escludere scatti intempestivi in presenza di corto circuiti esterni in seguito a una saturazione del trasforamtore amperometrico, la funzione di protezione viene bloccata al superamento di un determinato valore di corrente di linea. A questo scopo vengono controllate le correnti di linea sul lato 1. Quando una corrente di linea supera il valore di soglia, il blocco è attivo. Quest'ultimo non comporta svantaggi poiché i guasti ad alta corrente vengono controllati da altre funzioni di protezione, quali la protezione differenziale, la protezione di impedenza e la protezione di massima corrente. • Supervisione della tensione omopolare Se a causa del collegamento di carichi, i trasformatori amperometrici riproducono correnti omopolare al lato secondario e la corrente di centro stella non viene utilizzata direttamente, allora andrebbe utilizzata la tensione omopolare come principio di supervisione. Tale tensione esegue la stabilizzazione anche in presenza di corto circuiti senza intervento di terra. Dalle tensioni fase-terra viene calcolata la tensione omopolare. La presenza di una tensione omopolare ha come conseguenza la generazione di un segnale di abilitazione. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 129 2 Funzioni Logica Il collegamento di tutti i segnali e dei principali parametri di configurazione così come i messaggi generati, sono rappresentati nel seguente diagramma logico (fig. ). La funzione può essere bloccata mediante l'ingresso „>BLOCK REF“. Questo ingresso consente di bloccare ulteriori funzioni, anche in caso di impiego della logica CFC, quando, ad es., la tensione omopolare misurata dev'essere misurata mediante l'ingresso UE. Ciò è necessario per il collegamento degli ingressi di tensione a un trasformatore voltmetrico in collegamento a triangolo aperto. Nella seguente figura sono riconoscibili il blocco della corrente di linea e l'abilitazione mediante la tensione omopolare calcolata. Segue la supervisione della caratteristica di stabilizzazione con la possibile interrogazione ulteriore della corrente di centro stella e l'abilitazione dell'angolo. Se tutte le condizioni sono soddisfatte avviene l'avviamento della protezione di terra ristretta. Di regola il seguente elemento temporizzatoreT I-REF> è impostato sullo zero. Figura 2-50 Diagramma logico della protezione di terra ristretta con 1) Applicazione per generatori: Applicazione per trasformatore: 130 ILxSm sempre il lato 1 ILxSm secondo l'assegnazione ai lati 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.15 Protezione di Terra Ristretta 2.15.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali Presupposto per il funzionamento del dispositivo come protezione di terra ristretta, è la corretta selezione in funzione del tipo di applicazione, durante la programmazione delle funzioni dell'unità (par. 2.4) all'indirizzo121 REF PROT.. Per il generatore vi è possibilità di scelta tra corrente di centro stella misurata direttamente tramite IEE2 (Gen. with IEE2) e corrente calcolata (Gen. w. 3I0-S2). Per il trasformatore viene sempre utilizzata la corrente omopolare misurata direttamente. È comunque possibile selezionare l'associazione ai lati (Transformer S1 oppure Transformer S2). Nei dati impianto 1 devono essere effettuate le impostazioni necessarie. Queste sono necessarie per la definizione delle norme e della direzione (cfr. anche par. 2.5 e 2.14.1). Se si utilizza l'ingresso IEE2 devono essere comunicati alla protezione, il rapporto di trasformazione (Prim./Sec.) del trasformatore di centro stella e il morsetto del collegamento del trasformatore amperometrico lato terra dell'ingresso IEE2 (cfr. spiegazione al par. 2.5). Nota Se si utilizza l'ingresso IEE2, va osservato che si tratta di un ingresso di corrente sensibile. L'ampiezza di corrente viene limitata approssimativamente a √2 1,6 A. Per il trasformatore di corrente di centro stella dev'essere utilizzata una corrente nominale secondaria di 1 A. In caso di impiego di un trasformatore amperometrico a 5 A, selezionare un rapporto di trasformazione adeguato (preferibilmente fattore 5). All'indirizzo 2101 REF PROT. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Nota Alla fornitura, la protezione di terra ristretta è regolata su OFF. Il motivo di ciò è che la protezione non può essere utilizzata senza aver prima impostato correttamente almeno la disposizione e la polarità dei trasformatori amperometrici. Senza queste impostazioni possono avere luogo reazioni impreviste del dispositivo (anche uno scatto)! Soglie di intervento Per la sensibilità della protezione è determinante l'impostazione I-REF> (indirizzo 2110). Si tratta della corrente di corto circuito che fluisce attraverso l'alimentazione del centro stella dell'oggetto protetto (trasformatore, generatore) e, se è il caso, anche della rete. Durante l'impostazione va tenuto conto anche del caso non favorevole ovvero dell'alimentazione di guasto da un solo lato. Il valore di corrente da impostare si riferisce alla corrente nominale dell'oggetto protetto e del lato da proteggere. Il limite di sensibilità viene prescritto, di regola, dai trasformatori. Può essere utilizzato un valore di impostazione tra 0,1 e 0,15 I/InO. Per la caratteristica di stabilizzazione possono essere utilizzate le impostazioni di fabbrica. Un'eventuale modifica può essere effettuata con il programma di comando DIGSI. I parametri avanzati (Advanced-Parameter) descrivono la pendenza della caratteristica (2113 SLOPE) e il suo punto base (2114 BASE POINT). Per la stabilizzazione della funzione di protezione, all'indirizzo 2102 si può impostare il blocco mediante la corrente di fase (REF I> BLOCK). La soglia di intervento non dovrebbe avere un valore superiore al doppio valore della corrente nominale. Per la 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 131 2 Funzioni messa a terra del neutro a bassa resistenza ohmica vale la formula approssimativa: corrente nominale + corrente di terra risultante dalla resistenza del centro stella. L'abilitazione della tensione omopolare dipende dal campo operativo della funzione protettiva. Il 95% dell'avvolgimento dello statore del generatore è un buon valore. Per questo motivo il valore del lato secondario è stato impostato a 5,0 V (2103 REF U0>RELEASE). Se non si vuole utilizzare la funzione di abilitazione della tensione omopolare, questa dev'essere impostata a 0,0 V. Nota Per la funzione di protezione, la tensione omopolare calcolata dalle tensioni di faseterra è stata moltiplicata per v3 e corrisponde quindi alla tensione di un avvolgimento a triangolo aperto. Per l'abilitazione dell'angolo e, se necessario, per la successiva valutazione della corrente di centro stella misurata direttamente, non è necessaria nessuna impostazione. Per particolari impieghi, può risultare vantaggioso ritardare il comando di scatto della protezione. A questo scopo si può impostare un ulteriore temporizzazione supplementare (indirizzo 2112 T I-REF>). Normalmente questo tempo viene fissato a zero. Una durata minima del comando, è stata impostata in comune per tutte le funzioni di protezione (cfr. par. 2.5.1, „Durata del comando“). 2.15.3 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 2101 REF PROT. OFF ON Block relay OFF Protez.Guasto a Terra Ristretto 2102 REF I> BLOCK 1.0 .. 2.5 I/InO 1.5 I/InO Terra Ristretta Blocco Corrente 2103 REF U0>RELEASE 1.0 .. 100.0 V; 0 5.0 V Terra Ristretta Rlascio VO> 2110 I-REF> 0.05 .. 2.00 I/InO 0.10 I/InO I>Guasto a Terra Ristretto Avviamento 2112 T I-REF> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec T I-Guas.Terra Ristr. Tempo di Ritardo 2113A SLOPE 0.00 .. 0.95 0.25 Pend. Caratter.I> Guasto a Ter.Ristr. 2114A BASE POINT 0.00 .. 2.00 I/InO 0.00 I/InO Punto base per pendenza della caratter. 132 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.15 Protezione di Terra Ristretta 2.15.4 Informazioni N° 5803 Informazione Tipo di inf. Spiegazione >BLOCK REF SP >BLOCCO Prot.GuastoTerra Ristretta 5811 REF OFF OUT GuastoTerra Ristretta è su OFF 5812 REF BLOCKED OUT GuastoTerra Ristretta è BLOCCATA 5813 REF ACTIVE OUT GuastoTerra Ristretta è ATTIVA 5817 REF picked up OUT Prot.Terra Ristretta Avviata 5821 REF TRIP OUT SCATTO Prot.Terra Ristretta 5833 REF CTstar: VI Terra Rist.:Fatt.Adattam.centrostella TA 5836 REF Adap.fact. OUT Terra Rist.:Fatt. Adattam.Sfavorevole TA 5837 REF CT-S1: VI Terra Rist.:Fattore Adattam. TA lato 1 5838 REF CT-S2: VI Terra Rist.:Fattore Adattam. TA lato 2 5840 REF I> blocked OUT Terra Rist e' Bloccata da Corr. di Fase 5841 REF U0> releas. OUT Rilascio Terra Rist. da U0> 5845 I-REF> pickup OUT I>Guasto a Terra Ristretto Avviamento 5846 REF char.pickup OUT REF characteristic picked up 5847 I0-Diff: VI I0 Diff. allo Scatto Terra Ristretta 5848 I0-Res: VI I0 Stab. allo Scatto Terra Ristretta 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 133 2 Funzioni 2.16 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) La protezione di sottoeccitazione (detta anche perdita di campo) protegge una macchina sincrona da un funzionamento asincrono e da un surrisicaldamento locale nel rotore, in caso di malfunzionamento nel sistema di eccitazione. Essa assicura, inoltre, la stabilità della rete, che potrebbe essere minacciata da una perdita di eccitazione di grandi macchine sincrone. 2.16.1 Descrizione della funzione Determinazione della sottoeccitazione Per la determinazione della sottoeccitazione si stabilisce con le tre fasi di corrente e le tre fasi tensione un criterio per la supervisione del circuito statorico. Allo stesso modo, con la tensione di eccitazione messa a disposizione mediante il convertitore di misura MU3, si ottiene un criterio per la supervisione del circuito rotorico. Nel criterio di controllo per il circuito statorico si calcola l'ammettenza partendo dalle componenti dirette di corrente e tensione. Nel piano dell'ammettenza, il limite di stabilità della macchina è indipendente dalla tensione; in questo modo la caratteristica della protezione può essere correttamente adattata alla caratteristica di stabilità della macchina. Con la determinazione della componente diretta, la protezione lavora correttamente anche durante guasti asimmetrici interni o esterni alla macchina. Caratteristiche La figura seguente indica il diagramma di funzione di una macchina sincrona in un piano di ammettenza (P/V2; –Q/V2) con un limite statico di stabilità che taglia l'asse reattivo vicino al valore 1/Xd (valore reciproco della reattanza longitudinale sincrona). Figura 2-51 Diagramma di ammettenza di un turbogeneratore La protezione di sottoeccitazione nel 7UM62 offre tre caratteristiche indipendenti che possono essere combinate liberamente. In questo modo, ad esempio, la caratteristica di stabilità della macchina può essere rappresentata mediante due caratteristiche parziali con tempi di ritardo uguali (T C 1 = T C 2), come indicato nella figura seguente. Le curve caratteristiche parziali sono caratterizzate dalle rispettive distanze dal punto zero (1/xd C.1) und (1/xd C.2), così come dagli angoli di inclinazione α1 e α2. Se la caratteristica risultante (1/xd Kl.1)/α1; (1/xd Kl.2)/α2 viene superata (nella seguente figura, lato sinistro), viene emesso un comando di allarme o di scatto con un 134 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.16 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) tempo di ritardo (ad es. 10 s). Il tempo di ritardo è necessario per dare la possibilità al regolatore di tensione di aumentare la tensione di eccitazione. Figura 2-52 Criterio statorico: caratteristica di avviamento nel diagramma di ammettenza Un'ulteriore caratteristica (1/xd Kl.3) /α3 può essere adattata alla caratteristica dinamica di stabilità della macchina sincrona. Se questa caratteristica viene oltrepassata, la macchina si trova in uno stato di funzionamento instabile e, in questo caso, deve essere disinserita rapidamente (gradino T CHAR 3). Controllo della tensione di eccitazione A causa di guasti nel regolatore di tensione oppure per una perdita della tensione di eccitazione, la macchina può essere disconnessa con un tempo di ritardo breve (gradino T SHRT Uex<, ad es. 1,5 s). A questo scopo si dovrà comunicare al dispositivo, mediante un ingresso binario, la caduta di tensione di eccitazione, oppure quest'ultima dovrà essere addotta tramite l'ingresso di misura MU3 e un partitore di tensione, se all'indirizzo 3012 EXCIT. VOLT. è stato attivato il controllo della tensione di eccitazione mediante convertitore di misura ON. Se il valore è al di sotto di una tensione di eccitazione minima impostabile 3013 Uexcit. < viene emesso un comando di scatto rapido. In sostituzione del controllo della tensione di eccitazione, oppure in aggiunta a questo, si può accoppiare il segnale di un controllo esterno della tensione di eccitazione tramite un ingresso binario. Anche in questo caso viene emesso un comando di scatto rapido quando viene segnalata una caduta dell'eccitazione. Filtro passabasso Poiché alla tensione continua di eccitazione possono essere sovrapposte forti armoniche (ad es. tramite un sistema a tiristore), in caso di alimentazione della tensione di eccitazione mediante convertitore di misura, oltre al filtro digitale integrato, è previsto, sulla scheda C-I/O-6, un ulteriore filtro passabasso analogico. Questo consente di at- 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 135 2 Funzioni tenuare i multipli della frequenza di campionatura che non possono essere soppressi in modo efficace dal filtro analogico. La posizione dei ponti a innesto necessari per l'attivazione di questo filtro è descritta al capitolo "Montaggio e messa in esercizio". Allo stato di fornitura del dispositivo il filtro è attivato. La posizione dei ponti e l'impostazione del parametro TRANSDUCER 3 TRANSDUCER 3 (cfr. Dati dell'impianto, Par. 2.5.1) devono corrispondere. Se questo non avviene, viene emesso un allarme e il dispositivo è in avaria e non è pronto per il funzionamento. Blocco di sottotensione Per la determinazione dell'ammettenza è richiesto un valore minimo della tensione di misura. In caso di guasti rapidi (corto circuito) o di caduta della tensione statorica, la protezione viene bloccata per mezzo di un'unità integrata di supervisione della tensione alternata, la cui soglia di intervento 3014 Umin, allo stato di fornitura del dispositivo, è preimpostata su 25 V. Il valore del parametro si riferisce a grandezze concatenate (tensione fase-fase). La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di sottoeccitazione. Figura 2-53 136 Diagramma logico della protezione di sottoeccitazione 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.16 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) 2.16.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La protezione di sottoeccitazione può essere attiva e disponibile solo se questa funzione è stata parametrizzata nella configurazione delle funzioni protettive (paragrafo 2.4, indirizzo 130) UNDEREXCIT. = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. All'indirizzo 3001 UNDEREXCIT. si può attivare (ON) e disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Un ulteriore presupposto per la parametrizzazione della protezione di sottoeccitazione è la corretta immissione dei dati dell'impianto conformemente al par.2.5. Le caratteristiche di scatto della protezione di sottoeccitazione sono definite come linee rette nel diagramma di ammettenza e si distinguono per la loro componente dell'ammettenza 1/xd (= distanza dalla coordinata) e per il loro angolo di inclinazione α. Le rette (1/xd C.1)/α1 caratteristica 1) e (1/xd C.2)/α2 (caratteristica 2) determinano il limite di sottoeccitazione statico (cfr. fig. seguente). (1/xd C.1) corrisponde al valore reciproco della reattanza diretta sincrona Se il regolatore di tensione della macchina sincrona dispone di un limitatore di sottoeccitazione, si impostano le caratteristiche statiche in modo che il limitatore possa funzionare prima che venga raggiunta la caratteristica 1 (cfr. Fig. 2-56). Figura 2-54 Caratteristiche del limitatore di sottoeccitazione nel diagramma dell'ammettenza Valori delle curve caratteristiche Se il diagramma di potenza del generatore (cfr. Fig. seguente), nella forma di rappresentazione preferenziale (ascissa = potenza reattiva positiva; ordinata = potenza attiva positiva), viene trasformato nel diagramma di ammettenza (divisione per U2), la caratteristica di scatto può essere adattata direttamente alla caratteristica di stabilità della macchina. Se si dividono i valori assiali per la potenza nominale apparente, si ottiene il diagramma del generatore in per unit (corrisponde a una rappresentazione per unit del diagramma di ammettenza). 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 137 2 Funzioni Figura 2-55 Diagramma di potenza di un generatore a poli salienti in per unit I parametri di impostazione primari possono essere letti direttamente dal diagramma. Per l'impostazione nella protezione si devono convertire i valori relativi. La stessa formula matematica può essere utilizzata se l'impostazione della protezione dovrà essere effettuata con la reattanza diretta sincrona. con xdsec Reattanza relativa diretta sincrona secondaria xdMacch Reattanza relativa diretta sincrona della macchina INMacch Corrente nominale della macchina UNMacch Tensione nominale della macchina UN Trasf. prim Tensione nominale primaria dei trasformatori voltmetrici IN Trasf. prim Corrente nominale primaria dei trasformatori amperometrici Invece di 1/xdMacch si può utilizzare, in forma approssimata, anche il valore IK0/IN (con IK0 = corrente di corto circuito con eccitazione a vuoto). 138 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.16 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) sempio di regolazione: Macchina UIN Macchina = 6,3 kV IN Macchina = SN/√3 UN = 5270 kVA/√3 • 6,3 kV = 483 A xd Macch = 2,47 (ottenuto dai dati del produttore della macchina a fig. 2-55) Trasformatore IN Trasf. prim amperometrico = 500 A Trasformatore voltmetrico = 6,3 kV UN Trasf. prim Moltiplicando questo valore con un fattore di sicurezza di 1,05 circa, si ottiene il valore 1/xd CHAR. 1 all'indirizzo 3002. Per il valore α1, si sceglie sia l'angolo limite di perdita di eccitazione del regolatore di tensione, sia l'angolo di inclinazione letto sulla caratteristica di stabilità della macchina. Il valore impostato ANGLE 1 lsi deve trovare normalmente tra 60° e 80°. Il produttore della macchina raccomanda normalmente un'eccitazione minima per quello che riguarda i valori più bassi di potenza attiva. A questo proposito la caratteristica 1 è dissociata dalla caratteristica 2 nel campo della potenza attiva più debole. 1/xd CHAR. 2 è quindi regolato a ca. 0,9 • (1/xd CHAR. 1), mentre l'angolo ANGLE 2 a 90°. Da qui risulta una caratteristica di scatto inclinata secondo la figura 2-54 (C1, C2), se i rispettivi tempi di ritardo T CHAR. 1 e T CHAR. 2 delle due caratteristiche sono uguali. La caratteristica 3 permette di adattare la protezione ai limiti di stabilità dinamici della macchina. Se non sono disponibili dati precisi si seleziona un valore1/xd CHAR. 3, che si trova approssimativamente tra la reattanza diretta xd e la reattanza transitoria xd'; questo valore deve essere in ogni caso maggiore di 1. Il valore del parametro ANGLE 3 si seleziona in generale tra 80° a 110°, in modo che lo scatto secondo la caratteristica 3 possa essere provocato soltanto dall'instabilità dinamica. Il rispettivo tempo di ritardo viene tarato all'indirizzo 3010 T CHAR 3 sul valore proposto nella tabella 2-8. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 139 2 Funzioni Figura 2-56 Tempi di ritardo Diagramma di conduttanza di un turbogeneratore In caso di superamento della curva limite statica, costituita dalle caratteristiche 1 e 2, è necessario, innanzitutto, permettere al regolatore di tensione di aumentare l'eccitazione; per questo motivo si ritarda l'allarme come conseguenza di questo criterio di „tempo prolungato“ (almeno 10 s per 3004 T CHAR. 1 e 3007 T CHAR. 2). Se la tensione di eccitazione manca oppure è troppo bassa ha luogo anche una reazione della supervisione del rotore quando il controllo della tensione di eccitazione è attivato mediante l'indirizzo 3012 EXCIT. VOLT. ONse il valore è al di sotto della soglia Uexcit. < parametrizzata all'indirizzo 3013 oppure quando viene segnalata al dispositivo la perdita della tensione di eccitazione mediante un ingresso binario. In questi casi lo scatto può avvenire con un ritardo breve. L'impostazione viene eseguita mediante il paramtero 3011 T SHRT Uex<. L'abbinamento delle seguenti segnalazioni e comandi di scatto è generalmente utilizzato: Tabella 2-8 Configurazione della protezione di sottoeccitazione Caratteristica 1 e 2 stabilità statica Scatto istantaneo Segnalazione di avviamento Ecc < Sc Caratteristica 1 e 2 stabilità statica Temporizzazione tempo Scatti lungo Ecc<1 OFF / Ecc<2 OFF T CHAR. 1 = T CHAR. 2 ≈ 10 s Caratteristica 1 e 2 mancanza di ten- Temporizzazione tempo sione d'eccitazione corto T SHRT Uex< ≈ 1,5 s Scatto Ecc<sottoecc < OFF Caratteristica 3 stabilità dinamica Scatto Ecc<3 OFF Temporizzazione tempo corto T CHAR 3 ≈ 0,5 s Nota tempi di ritardo troppo brevi possono provocare fenomeni dinamici di compensazione ed, eventualmente, reazioni non corrette. Si consiglia pertanto di non impostare tempi inferiori a 0,05 s. 140 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.16 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) Il controllo della tensione di eccitazione è impostato a circa 50% della tensione di eccitazione a vuoto. Se si utilizza il generatore con variatore di fase, la soglia di intervento dev'essere selezionata ancora più bassa e dev'essere stabilita in funzione del tipo di impiego. Va osservato che il dispositivo, di regola, è collegato alla tensione di eccitazione mediante un partitore di tensione. Controllo della tensione di eccitazione con UEcc 0 Tensione di eccitazione a vuoto kU Rapporto partitore di tensione Esempio: UEcc N = 110 V UEcc 0 = 40 V kU =0:1 2.16.3 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 3001 UNDEREXCIT. OFF ON Block relay OFF Protezione di sottoeccitazione 3002 1/xd CHAR. 1 0.20 .. 3.00 0.41 Intersecazione conduttanza caratt.1 3003 ANGLE 1 50 .. 120 ° 80 ° Angolo di inclinazione per caratter.1 3004 T CHAR. 1 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 10.00 sec Tempo di ritardo Caratteristica 1 3005 1/xd CHAR. 2 0.20 .. 3.00 0.36 Intersecazione conduttanza caratt.2 3006 ANGLE 2 50 .. 120 ° 90 ° Angolo di inclinazione per caratter.2 3007 T CHAR. 2 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 10.00 sec Tempo di ritardo Caratteristica 2 3008 1/xd CHAR. 3 0.20 .. 3.00 1.10 Intersecazione conduttanza caratt.3 3009 ANGLE 3 50 .. 120 ° 90 ° Angolo di inclinazione per caratter.3 3010 T CHAR 3 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.30 sec Tempo di ritardo Caratteristica 3 3011 T SHRT Uex< 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di ritardo Corto (Car. e V ecc<) 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 141 2 Funzioni Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 3012 EXCIT. VOLT. ON OFF OFF Supervis. stato tensione di eccitazione 3013 Uexcit. < 0.50 .. 8.00 V 2.00 V Avviamento supervis.tensione di eccitaz. 3014A Umin 10.0 .. 125.0 V 25.0 V Avviamento blocco min. tensione 2.16.4 Informazioni N° 5323 Informazione >Exc. BLOCK Tipo di inf. SP Spiegazione >BLOCCO protezione di Sottoeccitazione 5327 >Char. 3 BLK. SP >BLOCCO prot. di Sottoeccitazione car.3 5328 >Uexc fail. SP >Rilevaz. mancanza U eccitazione 5329 >Char. 1 BLK. SP >BLOCCO prot. di Sottoeccitazione car.1 5330 >Char. 2 BLK. SP >BLOCCO prot. di Sottoeccitazione car.2 5331 Excit. OFF OUT Protez. di Sottoeccitazione è su OFF 5332 Excit.BLOCKED OUT Protez. di Sottoeccitazione è Bloccata 5333 Excit.ACTIVE OUT Protez. di Sottoeccitazione è Attiva 5334 Exc. U< blk OUT Sottoeccitazione Bloccata per Minima U 5336 Uexc failure OUT Rilevaz. mancanza U eccitazione 5337 Exc< picked up OUT Protez. di Sottoeccitaz. Avviamento 5343 Exc<3 TRIP OUT Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car.3 5344 Exc<1 TRIP OUT Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car.1 5345 Exc<2 TRIP OUT Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car.2 5346 Exc<U<TRIP OUT Protez. di Sottoecc. Scatto Car.+Uecc< 142 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.17 Protezione Ritorno d'Energia 2.17 Protezione Ritorno d'Energia La protezione di ritorno d'energia protegge l'unità turbina-generatore, in caso di perdita di energia motrice quando la macchina sincrona aziona la turbina allo stesso modo di un motore assorbendo l'energia di trascinamento necessaria dalla rete. Questa situazione mette in pericolo le palette di turbina e deve essere eliminata rapidamente mediante apertura dell'interruttore di rete. Il generatore può inoltre trovarsi in uno stato critico se il vapore residuo non è stato evacuato correttamente (valvole di intercettazione difettose) dopo l'apertura dell'interruttore: la velocità di rotazione dell'unità turbina-generatore aumenta notevolmente e supera il limite permesso. Per questo motivo la disconnessione della rete dovrà essere effettuata dopo aver determinato l'assorbimento di potenza attiva. 2.17.1 Descrizione delle funzioni Determinazione del ritorno di energia La protezione di ritorno di energia del 7UM62 calcola la potenza attiva a partire dalle componenti simmetriche delle componenti fondamentali delle tensioni e delle correnti considerando gli ultimi 16 periodi. Il trattamento delle componenti dirette rende la determinazione del ritorno di energia indipendente dagli squilibri nelle correnti e nelle tensioni e corrisponde alla sollecitazione reale alla quale è sottoposto il lato motore. Il valore calcolato della potenza attiva corrisponde alla potenza attiva totale. La considerazione dell'angolo di sfasamento tra trasformatori di misura voltmetrici e amperometrici permette di calcolare esattamente la potenza attiva, anche con un valore alto della potenza apparente e valori minimi di cos ϕ. Per la correzione si utilizza un angolo di correzione costante W0, determinato alla messa in esercizio della protezione. Quest'angolo è configurato nei dati dell'impianto 1 (cfr. Par. 2.5). Tempo di mantenimento dell'avviamento Per far sì che frequenti eccitazioni di breve durata possano portare a uno scatto, è possibile prolungare la durata degli impulsi di avviamento mediante il parametro 3105 T-HOLD. Ogni fianco positivo degli impulsi di eccitazione produce un nuovo trigger nel tempo di tenuta, in modo che,con un numero sufficiente di impulsi, il segnale di eccitazione diventi più lungo dei tempi di ritardo. Comando di scatto Il comando di scatto viene ritardato con un tempo impostabile T-SV-OPEN per evitare uno scatto a causa di un assorbimento di potenza di breve durata, durante la sincronizzazione oppure in presenza di pendolazioni di tensione (provocate da un guasto in rete). Se la valvola di scatto della turbina è chiusa, è sufficiente un tempo breve di ritardo. Accoppiando la posizione di chiusura della valvola mediante un ingresso binario, si attiva il tempo di ritardo breve T-SV-CLOSED. Il tempo T-SV-OPEN continua ad essere attivo come gradino di riserva. È possibile bloccare lo scatto mediante un segnale esterno. La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di ritorno di energia. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 143 2 Funzioni Figura 2-57 Diagramma logico della protezione contro il ritorno di energia 2.17.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La protezione di ritorno di energia può essere attiva e accessibile solo se questa funzione è stata parametrizzata nella configurazione delle funzioni protettive (paragrafo 2.4, indirizzo 131) REVERSE POWER = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. All'indirizzo 3101 REVERSE POWER si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure solo bloccare il comando di scatto (Block relay). Nel caso di un ritorno di energia il turboalternatore dev'essere separato dalla rete poiché il funzionamento della turbina non è ammesso senza una portata minima di vapore (motivi di raffreddamento) oppure, nel caso di un turbogas, il carico di motorizzazione diventa troppo grande per la rete. Soglie di intervento Il valore della potenza attiva assorbita dipende dalle perdite da attrito da superare e rientra, in base al tipo di impianto nel seguente ordine di grandezza: • Turbine a vapore: PRit/SN ≈ 1 % a 3 % • Turbine a gas: PRit/SN ≈ 3 % a 5 % • Motori diesel: PRit/SN > 5 % Si consiglia comunque di misurare il ritorno di energia con la protezione, durante le prove primarie. Il valore regolato è scelto alla metà della potenza di motorizzazione, leggibile nei "valori di misura di esercizio" (in percentuale). Nel caso di macchine molto potenti con inerzia debole, si raccomanda di utilizzare la correzione degli errori d'angolo dei trasformatori amperometrici e voltmetrici (cfr. Par. 2.5 e 3.3). La soglia di intervento 3102 P> REVERSE va regolata in percentuale rispetto alla potenza nominale apparente secondaria SNsec = √3 • UNsec • INsec. Il valore primario della potenza di motorizzazione va convertito in valore secondario secondo la formula seguente: con 144 Psec Potenza secondaria conformemente al valore impostato SNsec Potenza nominale secondaria = √3 • UNsec • INsec 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.17 Protezione Ritorno d'Energia PMacch Potenza della macchina conformemente al valore impostato PMacch Potenza nominale apparente della macchina UN Macch Tensione nominale della macchina IN Macch Corrente nominale della macchina UN prim Tensione nominale primaria dei trasformatori voltometrici IN prim Corrente nominale primaria dei trasformatori amperometrici Tempo di mantenimento dell'avviamento Il tempo di mantenimento dell'avviamento 3105 T-HOLD permette di prolungare gli impulsi di avviamento per il tempo minimo parametrizzato. Tempi di ritardo In caso di un ritorno di energia senza reazione della valvola di stop turbina, si deve effettuare una temporizzazione adeguata per coprire un breve intervallo di ritorno di energia, dopo una sincronizzazione o in caso di pendolazioni di potenza in seguito a guasti in rete (ad es. corto circuito tripolare). Di regola viene impostato un tempo di ritardo 3103 T-SV-OPEN = ca. 10 s. In presenza di guasti che provocano una reazione della valvola di stop turbina (effettuata con l'ausilio di un dispositivo di controllo della pressione dell'olio oppure di un fine corsa nella valvola), la protezione di ritorno di energia effettua uno scatto con tempo di ritardo breve. Per lo scatto si deve verificare che il ritorno di energia provenga esclusivamente dalla mancanza di potenza motrice al lato turbina. Un ritardo è quindi necessario per superare le oscillazioni di potenza attiva che si manifestano in seguito a una chiusura brusca delle valvole e per attendere la stabilizzazione di un valore stazionario di potenza attiva. A questo scopo è sufficiente un ritardo di tempo 3104 T-SV-CLOSED di 1 - 3 s. circa. Per le turbina a gas si consigliano 0,5 s. circa. I tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi di risposta (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione. 2.17.3 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 3101 REVERSE POWER OFF ON Block relay OFF Protezione ritorno energia 3102 P> REVERSE -30.00 .. -0.50 % -1.93 % Avviamento ritorno energia 3103 T-SV-OPEN 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 10.00 sec Tempo ritardo lungo (senza stop valvola) 3104 T-SV-CLOSED 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo corto (con stop valvola) 3105A T-HOLD 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec Tempo tenuta avviamento 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 145 2 Funzioni 2.17.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5083 >Pr BLOCK SP >BLOCCO Protezione Ritorno d'Energia 5086 >SV tripped SP >Valvola di Stop Scattata 5091 Pr OFF OUT Protezione Ritorno d'Energia è su OFF 5092 Pr BLOCKED OUT Protezione Ritorno d'Energia è BLOCCATA 5093 Pr ACTIVE OUT Protezione Ritorno d'Energia e' ATTIVA 5096 Pr picked up OUT Ritorno d'Energia: avviato 5097 Pr TRIP OUT Ritorno d'Energia:SCATTO 5098 Pr+SV TRIP OUT Rit.Energ.:SCATTO con Stop Valvole 2.18 Supervisione di potenza La protezione 7UM62 dispone di una supervisione del livello di potenza attiva che riconosce, da un lato, il passaggio della potenza attiva al di sotto di una soglia (regolabile) e, dall'altro, il passaggio della stessa sopra un'altra soglia regolabile separatamente. Ognuna di queste funzioni può generare comandi differenti. Se, nel caso di generatori paralleli, la potenza effettiva di una macchina è tanto bassa da poter essere fornita dagli altri generatori, è spesso appropriato mettere fuori servizio la macchina poco caricata. Il criterio corrispondente è la misura di una potenza "avanti" della macchina, generata nella rete al di sotto di un determinato valore. In alcuni casi di applicazione può essere necessario generare un comando quando la potenza attiva misurata supera un valore impostato. In presenza di un guasto nella rete di alimentazione che non può essere eliminato abbastanza rapidamente, è opportuno sezionare la rete oppure separare , ad es., in reti industriali, il settore affetto da guasto. I criteri utili per una separazione della rete sono, oltre alla direzione del flusso di energia, la tensione (sottotensione), la corrente (massima corrente) e la frequenza. Con questi, il dispositivo 7UM62 può essere impiegato come unità di disaccoppiamento di rete. 2.18.1 Descrizione delle funzioni Misura della potenza attiva In funzione del caso specifico di applicazione si può selezionare un procedimento di misura lento ma preciso (facendo la media di 16 periodi) oppure un procedimento rapido (senza calcolo della media). Il procedimento rapido è particolarmente adatto quando la protezione viene impiegata per disaccoppiare la macchina dalla rete. La protezione calcola la potenza attiva dal sistema di sequenza diretta delle correnti e delle tensioni del generatore. I valori determinati vengono comparati con i valori impostati. Tutti i gradini della funzione di supervisione di potenza possono essere bloccati separatamente mediante ingressi binari. Inoltre, anche l'intera funzione di supervisione di potenza può essere bloccata con un ingresso binario. La figura seguente mostra il diagramma logico della supervisione di potenza. 146 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.18 Supervisione di potenza Figura 2-58 Diagramma logico della supervisione di potenza attiva 2.18.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La protezione di potenza avanti può essere attiva solo se questa funzione è stata parametrizzata nella configurazione delle protezioni (par. 2.4, indirizzo 132) FORWARD POWER = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. All'indirizzo 3201 FORWARD POWER si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure solo bloccare il comando di scatto (Block relay). Soglie di intervento, tempi di ritardo La configurazione della protezione di potenza è molto diversa da un'applicazione all'altra. Non sono disponibili indicazioni generali sull'impostazione. Le soglie di intervento vanno regolate in percentuale rispetto alla potenza nominale apparente secondaria SNsec = √3 • UNsec • INsec. La potenza della macchina va pertanto convertita in valori secondari: con Psec Potenza secondaria conformemente al valore impostato SNsec Potenza nominale secondaria = √3 • UNsec • INsec PMacch Potenza della macchina conformemente al valore impostato SN Macch Potenza nominale apparente della macchina UN Macch Tensione nominale della macchina IN Macch Corrente nominale della macchina UN prim Tensione nominale primaria dei trasformatori voltometrici IN prim Corrente nominale primaria dei trasformatori amperometrici All'indirizzo 3202 si può impostare la soglia di potenza come gradino di minima potenza (Pf<) e all'indirizzo 3203 (Pf>) come gradino di massima potenza. Agli indi- 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 147 2 Funzioni rizzi 3204 T-Pf< e 3205 T-Pf> vengono parametrizzati i tempi di ritardo corrispondenti. All'indirizzo 3206 MEAS. METHOD si può selezionare, se impiegare un metodo di misura accurato oppure veloce per la determinazione della potenza attiva. Nelle centrali elettriche si preferisce, in genere, il metodo di misura accurata (caso normale), mentre per il disaccoppiamento di rete è più appropriato il metodo veloce. I tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi propri (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione. 2.18.3 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 3201 FORWARD POWER OFF ON Block relay OFF Supervisione potenza attiva 3202 Pf< 0.5 .. 120.0 % 9.7 % Avviam.supervis. min. potenza attiva 3203 Pf> 1.0 .. 120.0 % 96.6 % Avviam.supervis. max. potenza attiva 3204 T-Pf< 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 10.00 sec Tempo ritardo min. potenza attiva 3205 T-Pf> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 10.00 sec Tempo ritardo max. potenza attiva 3206A MEAS. METHOD accurate fast accurate Metodo d'operazione 2.18.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5113 >Pf BLOCK SP >BLOCCO Supervisione Potenza Attiva 5116 >Pf< BLOCK SP >BLOCCO Superv. Pot. Attiva Livello Pa< 5117 >Pf> BLOCK SP >BLOCCO Superv. Pot. Attiva Livello Pa> 5121 Pf OFF OUT Supervisione Potenza Attiva è su OFF 5122 Pf BLOCKED OUT Supervisione Potenza Attiva è BLOCCATA 5123 Pf ACTIVE OUT Supervisione Potenza Attiva e' ATTIVA 5126 Pf< picked up OUT Potenza Attiva:Avviamento Livello Pa< 5127 Pf> picked up OUT Potenza Attiva:Avviamento Livello Pa> 5128 Pf< TRIP OUT Potenza Attiva:Scatto Livello Pa< 5129 Pf> TRIP OUT Potenza Attiva:Scatto Livello Pa> 148 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.19 Protezione di Impedenza 2.19 Protezione di Impedenza La protezione di impedenza viene utilizzata come protezione selettiva con più soglie al fine di ottenere tempi di scatto rapidi in caso di corto circuiti in macchine sincrone, nel settore di derivazione così come nell'avvolgimento di bassa tensione del trasformatore elevatore. La funzione protettiva assolve così la funzione di rincalzo veloce per il generatore e per il trasformatore elevatore. La protezione di impedenza nel 7UM62 lavora sempre con le correnti del lato 2 (IL1, 2, 3; S2). 2.19.1 Descrizione della funzione Avviamento L'avviamento ha la funzione di riconoscere un guasto nell'impianto e di avviare tutti i procedimenti indispensabili per eliminarlo: • Attivazione dei tempi di ritardo per il gradino finale t3, • Determinazione del circuito interessato dal guasto, • Attivazione della funzione di calcolo dell'impedenza • Attivazione del comando di scatto, • Segnalazione/visualizzazione della fase affetta da guasto. L'avviamento si effettua secondo un criterio a massima corrente, a scelta, con oppure senza memoria di minima tensione. In seguito a un filtraggio numerico, le correnti sono comparate con un valore impostabile. Al superamento della soglia impostata per ogni fase viene emesso un segnale di uscita. I segnali di avviamento vengono utilizzati per la selezione dei valori di misura. In assenza di memoria di minima tensione l'avviamento ricade quando il suo valore passa al di sotto del 95% della soglia di avviamento. Memoria di minima tensione In caso di sistemi di eccitazione alimentati dai morsetti della macchina o dalla rete, la tensione di eccitazione può anche andare rapidamente a zero. Questo succede quando la corrente di corto circuito e il valore scende sotto la soglia di intervento anche il permanere del guasto. La funzione di memoria di minima tensione (componente di sequenza positiva U1 delle tensioni) permette di prolungare l'avviamento per un tempo regolabile. L'avviamento ricade al termine di questo tempo oppure quando la tensione ritorna al 105% della soglia di minima tensione. La memoria di minima tensione viene effettuata selettivamente per fase, laddove l'elemento temporizzatore T-SEAL-IN viene avviato alla prima messa in funzione della protezione. La fig. 2-59 illustra il diagramma logico del gradino di avviamento della protezione di impedenza. Determinazione dell'impedenza di corto circuito Per il calcolo dell'impedenza sono determinanti solo le correnti e le tensioni del circuito di fase affetto da guasto (con corto circuito). La protezione valuta queste grandezze di misura (cfr. anche tabella 2-9) a partire dall'attivazione dell'avviamento. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 149 2 Funzioni Selezione del circuito - Per un avviamento omopolare viene utilizzato il circuito fase-terra. - Per un avviamento bipolare si seleziona il circuito fase-fase interessato con la rispettiva tensione concatenata per il calcolo dell'impedenza. - In un avviamento tripolare viene utilizzato il circuito fase-terra con il valore di corrente più alto. Se più fasi hanno lo stesso valore di corrente si procede come indicato nell'ultima riga della seguente tabella. Tabella 2-9 Selezione del circuito Avviamento Circuito di misura unipolare L1 L2 L3 Fase-terra L1-E L2-E L3-E bipolare L1, L2 L2, L3 L3, L1 Fase-fase, Calcolo di ULL e ILL L1-L2 L2-L3 L3-L1 tripolare, L1,2*L2,L3 con ampiezze differ- L2,2*L3,L1 enti L3,2*L1,L2 Fase-terra, scelta del circuito con la corrente maggiore UL (Imax) e IL (Imax) L2-E L3-E L1-E tripolare, L1, L2, L3 con ampiezze uguali Fase-terra (a scelta, valore massimo di corrente) IL1=IL2=IL3 quindi IL1 IL1=IL2 > IL3 quindi IL1 IL2=IL3 > IL1 quindi IL2 IL3=IL1 > IL2 quindi IL1 Con questo tipo di selezione del circuito si assicura che l'impedenza di guasto durante le perturbazioni della rete sia misurata correttamente tramite il trasformatore elevatore. Nel caso di un corto circuito omopolare nella rete si produce tuttavia un errore di misura poiché la componente omopolare non è trasmessa dal trasformatore del generatore (gruppo di accoppiamento, ad es., Yd5). La seguente tabella descrive la riproduzione dei guasti e gli errori di misura. Tabella 2-10 Riproduzione dei guasti e degli errori di misura lato generatore con guasti di rete Guasto di rete Corto circuito tripolare 150 Riproduzione Selezione del circuito guasti lato generatore Corto circuito tripolare Errore di misura Fase-terra misura sempre corretta Corto circuito bi- Corto circuito tripopolare lare Circuito fase-terra con massima corrente misura sempre corretta Corto circuito unipolare Circuito fase-fase Impedenza sopravalutata di un valore corrispondente all'impedenza omopolare Corto circuito bipolare 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.19 Protezione di Impedenza Figura 2-59 Caratteristica di scatto Diagramma logico del gradino di avviamento della protezione di impedenza La caratteristica di scatto della protezione di impedenza è poligonale. (cfr. anche Fig. 2-60). Quest'ultimo è simmetrico nonostante i guasti in direzione indietro (R e/o X negativo) siano fisicamente impossibili quando - come nella maggior parte dei casi - si effettua il collegamento dei trasformatori amperometrici al lato del centro stella della macchina. Il poligono può essere descritto con un parametro (impedenza Z). Il calcolo dell'impedenza viene eseguito a partire dai vettori di corrente e di tensione associati ai circuiti di misura selezionati finché vengono soddisfatte le condizioni di avviamento. Se l'impedenza calcolata si trova al'interno della caratteristica di scatto, la protezione emette un comando di scatto allo scadere del rispettivo tempo di ritardo. Poiché la protezione dispone di più gradini, le zone protette possono essere scelte in modo che il primo gradino (ZONE1 T1, ZONE Z1) comprenda, ad es., il generatore e l'avvolgimento di bassa tensione del trasformatore della macchina e il secondo gradino (ZONE2 T2, ZONE Z2) possa arrivare alla rete. Va tuttavia osservato che il corto circuito unipolare di terra al lato di alta tensione appare falsato al lato di sottotensione a causa del circuito stella/triangolo del trasformatore. Uno scatto intempestivo dovuto ad un guasto in rete può essere escluso poichè le impedenze di tali guasti risultano nettamente più alte. I guasti che si verificano al di fuori della caratteristica vengono isolati dal gradino T END. In funzione dello stato di commutazione dell'impianto può essere necessario allungare il gradino veloce T-Z1, ZONE Z1. Se, ad es., l'interruttore di alta tensione è aperto, è possibile che in caso di avviamento il guasto possa trovarsi esclusivamente nel montante di macchina. Il contatto ausiliario dell'interruttore (se disponibile), può essere anche utilizzato per attivare la zona a gradino allungato ZONE Z1B (cfr. anche Par. 2.19.3, Fig. „ schema della protezione di impedenza di macchina“). 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 151 2 Funzioni Figura 2-60 Logica di scatto Caratteristiche di scatto della protezione di impedenza In seguito all'avviamento della protezione viene attivato il tempo di ritardo T END e viene determinato il circuito di un guasto. Le componenti dell'impedenza del circuito vengono confrontate con i valori di soglia delle zone configurate. Lo scatto avviene allo scadere del rispettivo tempo se l'impedenza si trova nella rispettiva zona. Il tempo di ritardo della prima zona Z1 e della zona del gradino allungato Z1B è generalmente pari a zero oppure molto breve, vale a dire che lo scatto avrà luogo non appena verrà stabilito che il guasto si trova in questa zona. Il gradino Z1B può essere attivato dall'esterno mediante un ingresso binario. Per la zona Z2 che si può estendere fino alla rete, si seleziona un tempo di ritardo che superi il primo gradino della protezione di rete. Una ricaduta ha luogo soltanto mediante la ricaduta dell'avviamento con massima corrente e non all'uscita dal poligono di scatto. 152 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.19 Protezione di Impedenza Figura 2-61 Diagramma logico della protezione di impedenza 2.19.2 Blocco per pendolazione Osservazioni generali In seguito a fenomeni dinamici come variazioni brusche del carico, corto circuiti, cicli di richiusura o commutazioni in rete si possono verificare fenomeni di pendolazione. Al fine di impedire scatti intempestivi, le protezioni di impedenza vengono dotate di dispositivi antipendolazione. Le pendolazioni di rete sono fenomeni simmetrici trifasi. La condizione principale affinché si verifichino è la simmetria delle tre correnti di fase, controllata mediante il calcolo della componente di sequenza inversa. I corto circuiti asimmetrici (quindi tutti quelli monofasi e bifasi) non causano pertanto l'intervento del dispositivo antipendo- 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 153 2 Funzioni lazione. Anche qualora sia stato rilevato un fenomeno di pendolazione, eventuali correnti per corto circuiti asimmetrici intervenute successivamente, causano il rilascio immediato del blocco per pendolazione, consentendo in questo modo lo scatto della protezione di impedenza. Poiché la pendolazione è più lenta rispetto al corto circuito si può utilizzare come criterio sicuro la velocità di variazione dell'impedenza. A causa delle condizioni di simmetria, viene elaborata anche l'impedenza ottenuta dalle componenti di sequenza positiva delle correnti e delle tensioni. Logica La figura seguente mostra il diagramma logico del blocco per pendolazione. Nella parte superiore è riportata la supervisione della simmetria della corrente. L'abilitazione viene impartita in presenza di un avviamento e in assenza di corrente di sequenza negativa. Per il rilevamento della pendolazione viene utilizzato un poligono di pendolazione (PPOL) più grande del poligono di scatto (APOL). La distanza di entrambi i poligoni è impostabile (in comune per direzione R e direzione X). Mediante i parametri di impostazione si può selezionare se il poligono di scatto si riferisce solo alla caratteristica Z1 oppure alle caratteristiche Z1 e Z2. Nell'ultimo caso il poligono di scatto è il valore massimo di impedenza. Principio di misura Il poligono di pendolazione, la distanza dal poligono di scatto, il poligono di scatto e la velocità di variazione del valore di impedenza costituiscono il criterio del blocco per pendolazione. Il primo valore di impedenza viene confrontato quando entra nel poligono di pendolazione (momento Tein) con l'ultimo valore al di fuori del poligono (momento Tein-Δt). Il tempo Δt viene determinato dall'intervallo di misura che si trova in un periodo. Se la variazione di velocità del vettore di impedenza, determinata in questo modo, è inferiore a un valore impostato ΔZ/Δt, viene rilevata una pendolazione. Il blocco del gradino di impedenza ha luogo solo quando il vettore di impedenza entra nel poligono di scatto APOL. Se il primo valore di impedenza si trova all'interno del PPOL e contemporaneamente in APOL, la protezione rileva immediatamente un corto circuito poiché tra PPOL e APOL si deve trovare almeno un valore di impedenza. La distanza dal poligono di pendolazione PPOL al poligono di scatto APOL e la velocità di variazione ΔZ/Δtvengono sintonizzate una dopo l'altra per permettere un rilevamento sicuro delle pendolazioni e abbia luogo il blocco della zona di impedenza desiderata (Z1 oppure Z1 e Z2) della protezione di impedenza. Il blocco è attivo fino a quando il vettore il impedenza misurato non lascia nuovamente il poligono di scatto e il poligono di pendolazione e fino a quando non viene superata la velocità di variazione oppure fino a quando i criteri di pendolazione non vengono più soddisfatti a causa di un'asimmetria. Il tempo di blocco del dispositivo antipendolazione è inoltre limitato da un tempo parametrizzabile (TACTION P/S). Blocco dei gradini di impedenza 154 Il blocco per pendolazione viene utilizzato di regola sul gradino di impedenza poiché il suo tempo di ritardo T1 è ridotto. Il tempo di ritardo T2 della zona Z2 deve essere quindi impostato a un valore rispettivamente più alto. La zona allungata Z1B non può presentare (per definizione) una pendolazione poiché, con l'interruttore principale aperto, manca una seconda macchina per pendolazioni. Anche il gradino di massima corrente T3 non direzionale non viene bloccato dal dispositivo antipendolazione. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.19 Protezione di Impedenza Figura 2-62 Diagramma logico del blocco per pendolazione della protezione di impedenza Z(Tentr) Primo valore nel poligono di pendolazione (al momento Tentr) Z(Tentr-Δt) Ultimo valore al di fuori del poligono di pendolazione PPOL Poligono di pendolazione APOL Poligolo di scatto ΔZ/Δt Velocità di variazione del vettore di impedenza 2.19.3 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La protezione di impedenza può essere attiva e disponibile solo se questa funzione è stata parametrizzata nella configurazione delle funzioni (paragrafo 2.4, indirizzo 133) IMPEDANCE PROT. = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. All'indirizzo 3301 IMPEDANCE PROT. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Avviamento Per l'impostazione dell'avviamento per massima corrente è particolarmente importante la corrente di carico massima durante l'esercizio. Un avviamento per sovraccarico dev'essere escluso! Il valore di intervento 3302 IMP I> dev'essere tarato su un livello superiore alla corrente di (sovra)carico massima prevedibile. Regolazione raccomandata: da 1,2 a 1,5 volte la corrente nominale della macchina. La logica di avviamento corrisponde alla logica della protezione di massima corrente a tempo indipendente UMZ I>. Se l'avviamento è derivato dai morsetti del generatore e se, per questa ragione, con la caduta della tensione, la corrente di corto circuito può diminuire al di sotto del valore di avviamento (indirizzo 3302) è necessario attivare il mantenimento di avviamento per minima tensione, vale a dire regolare il parametro 3303 U< SEAL-IN su ON. L'impostazione della memoria di tensione U< (indirizzo 3304) viene regolata su un valore situato proprio al di sotto del minimo ammissibile della tensione concatenata, ad es. su U< = 75 % - 80 % della tensione nominale. Il tempo di mantenimento (indir- 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 155 2 Funzioni izzo 3305 T-SEAL-IN) dev'essere superiore al tempo massimo di isolamento del guasto in caso di riserva (si raccomanda: indirizzo 3312 T END + 1 s). Gradini di impedenza La protezione dispone delle seguenti caratteristiche che possono essere impostate singolarmente: 1. Zona (zona rapida Z1) con i parametri di taratura ZONE Z1 reattanza = campo di intervento T-Z1 = 0 oppure breve ritardo, se necessario. Zona allungata Z1B, controllata dall'esterno attraverso un ingresso binario, con i parametri di taratura ZONE Z1B reattanza = campo di intervento T-Z1B T1B = 0 oppure breve ritardo, se necessario. 2. Zona (zona Z2) con i parametri di taratura ZONE Z2 reattanza = campo di intervento ZONE2 T2 il valore T2 dev'essere maggiore del valore del tempo di intervento della protezione di rete. Gradino finale non direzionale con i parametri di taratura T END Fine T va scelto a un valore superiore al secondo o al terzo gradino della protezione distanziometrica di rete. Partendo dal presupposto che la protezione di impedenza copra una parte del trasformatore della macchina, bisogna scegliere la parametrizzazione considerando il campo di regolazione del trasformatore. Per la T-Z1 si seleziona quindi generalmente un campo di intervento pari a circa il 70 % della zona da proteggere (vale a dire circa 70 % della reattanza del trasformatore) senza ritardo oppure solo con un breve ritardo (vale a dire ZONE Z1 = 0,00 s - 0,50 s). La protezione provvederà in questo caso ad escludere i guasti verificatisi entro questa zona con il tempo proprio oppure con un breve ritardo (tempo rapido). È preferibile un ritardo di 0,1 s. Per la ZONE Z2 il campo di intervento potrebbe impostato al 100 % circa della reattanza del trasformatore come anche di un'impedenza di rete. Il rispettivo gradino di tempo ZONE2 T2 va selezionato in modo che superi le temporizazioni dei dispositivi di protezione della rete delle linee adiacenti. Il tempo T END è l'ultimo tempo di riserva. In generale è valido per l'impedenza primaria (con limitazioni nel trasformatore della macchina): con 156 kR Campo di intervento della zona da proteggere [%] uK Tensione relativa di corto circuito del trasformatore [%] SN Tensione nominale del trasformatore [MVA] UN Tensione nominale del trasformatore lato macchina [kV] 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.19 Protezione di Impedenza Le impedenze primarie determinate devono essere convertite al lato secondario del trasformatore amperometrico e del trasformatore voltmetrico. Laddove: La corrente nominale del dispositivo di protezione (= corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico) viene considerata automaticamente dal dispositivo. I rapporti di trasformazione del trasformatore amperometrico e del trasformatore voltmetrico sono già stati comunicati al dispositivo mediante immissione delle grandezze nominali dei trasformatori (cfr. Par. 2.5). Esempio: Dati trasformatore: uK =7% SN = 5,3 MVA UN = 6,3 kV Rapporti di trasformazione: Rapporto trasformatore amperometrico = 500 A/1 A Da qui risulta con un campo di intervento del 70% per la zona 1: Si determina quindi come valore di taratura per il lato secondario della zona 1 all'indirizzo 3306 ZONE Z1: Nota: In caso di collegamento di un dispositivo di 5 A a un trasformatore di 5 A il valore risulta essere il seguente: Allo stesso modo risulta per un campo di intervento del 100 % per la zona 2 la reattanza primaria: Si determina quindi come valore di taratura per il lato secondario della zona 2 all'indirizzo 3310 ZONE Z2: 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 157 2 Funzioni Figura 2-63 Zona allungata Z1B Schema di funzionamento dei gradini della protezione di impedenza per macchine - Esempio La zona allungata Z1B (indirizzo 3308 ZONE Z1B) è un gradino controllato dall'esterno e non influenza il gradino normale Zona Z1. Per questa ragione non occorre nessuna commutazione; la zona allungata viene attivata o disattivata in funzione della posizione dell'interruttore lato alta tensione. La zona Z1B viene attivata generalmente quando l'interruttore del lato alta tensione è aperto. In questo caso ogni avviamento della protezione di impedenza può indicare solo un guasto interno poichè si è isolati dalla rete. In questo modo la zona di tempo rapido può essere ampliata senza perdita di selettività dal 100% al 120% della zona protetta. La zona Z1B viene attivata per mezzo di un ingresso binario, azionato dal contatto ausiliario dell'interruttore (cfr. Fig. 2-63). Alla zona allungata è associato un tempo di ritardo proprio 3309 T-Z1B. Gradino finale In presenza di corto circuiti al di fuori delle zone Z1 e Z2, il dispositivo è operativo come protezione di massima corrente a tempo ritardato. Il tempo finale non direzionale T END dev'essere impostato a un valore superiore al secondo o al terzo gradino della protezione distanziometrica di rete collegata a monte. Blocco antipendolazione Il blocco per pendolazione può essere attivo solo se è stato impostato su 3313 POWER SWING all'indirizzo ON. Per la distanza tra poligono di pendolazione e poligono di scatto (parametro: P/SPOLTPOL (indirizzo 3314)) così come per la velocità di variazione (parametro: dZ/dt (indirizzo 3315)) è necessario trovare un compromesso. A questo scopo va osservato che la velocità di variazione non è costante. Più ci si avvicina all'origine delle coordinate, più essa diminuisce. Anche le condizioni dell'impianto, quali l'impedenza tra i sistemi coinvolti nella pendolazione e la frequenza di della pendolazione contribuiscono ad influenzare la velocità della stessa. (cfr. anche Par. 2.20 Protezione di perdita di passo). 158 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.19 Protezione di Impedenza La velocità di variazione può essere stimata con il seguente rapporto: Le abbreviazioni hanno il significato seguente: X Reattanza tra le fonti di pendolazione fp Frequenza di pendolazione δ Angolo di pendolazione La 2-64 mostra un esempio dell'andamento della velocità di variazione come funzione dell'angolo di pendolazione. La velocità di variazione più bassa si ottiene con un angolo 180° ma aumenta proporzionalmente con l'angolo considerato. Figura 2-64 Andamento della velocità di variazione (fp = 1 Hz; X = 10 Ω) Per questo motivo il valore impostato dZ/dt dev'essere coordinato ancora con la variazione brusca dell'impedenza all'inizio del corto circuito. Si stabilisce l'impedenza minima di esercizio (ZL, min), si fa la differenza con il valore impostato per la zona di impedenza (ad es. Z1) e si calcola il gradiente di impedenza tenendo conto dell'intervallo di misura di un periodo. Esempio: Umin = 0,9 UN, Imax = 1,1 IN, uK = 10 %, Δ t = 20 ms 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 159 2 Funzioni UN = 100 V, IN = 1 A Se si seleziona il fattore di sicurezza 4, il valore dZ/dt non dev'essere mai impostato sopra 500 Ω/s (oppure 100 Ω/s in trasformatori a 5 A). Il valore dZ/dt di 300 Ω/s preimpostato dovrebbe essere sufficiente per la maggior parte delle applicazioni. Da qui si deduce anche la distanza minima di PPOL - APOL partendo dal presupposto che, per il riconoscimento di una pendolazione, il valore di impedenza dev'essere tra PPOL e APOL. PPOL - APOL > dZ/dt • Δt = 300 Ω/s • 0,02 s = 6 Ω (Valore selezionato: 8 Ω) Gli ulteriori parametri impostabili sono parametri avanzati (Advanced-Parameter) e non richiedono, di norma, una regolazione. Indirizzo Parametro Osservazione 3316 BLOCKING OF L'impostazione è Z1, poiché questo gradino ha un ritardo breve oppure non ha ritardo. Il ritardo di Z2 viene stabilito dalla protezione di rete ed è più alto. (vedi anche le seguenti indicazioni) 3317 T-ACTION P/S La preimpostazione è 3.00 sec. Il tempo si riferisce alla frequenza di interruzione (delle pendolazioni) minima possibile. Il fatto che una pendolazione possa provocare una una reazione intempestiva (anche uno scatto) della protezione di impedenza, dipende sostanzialmente dal periodo di permanenza del vettore di impedenza nel poligono di scatto. Questo tempo può essere stabilito con sicurezza solo mediante calcoli "transitori". Se si conosce la velocità di variazione vicino a 180°, si può stimare approssimativamente il tempo. T = 2 • ZCaratteristica /dZ/dt (180°) Dai dati sopra citati risulta il seguente valore: ZCaratteristica = Z1 = 4 Ω dZ/dt (180°) = 20 Ω/s T = 2 • 4 Ω/20 Ω/s = 0,4 s Questo significa che in presenza di un ritardo settato maggiore di 0,4 s non è necessario un blocco per pendolazione. 2.19.4 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". 160 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.19 Protezione di Impedenza Nella tabella sono riportati i valori preimpostati in base alle esigenze del mercato. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. Ind. Parametri 3301 IMPEDANCE PROT. 3302 IMP I> C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione OFF ON Block relay OFF Protezione di Impedenza 5A 0.50 .. 100.00 A 6.75 A Avviamento rilev.guasto I> 1A 0.10 .. 20.00 A 1.35 A 3303 U< SEAL-IN ON OFF OFF Stato di blocco min.tensione 3304 U< 10.0 .. 125.0 V 80.0 V Avviamento blocco min.tensione 3305 T-SEAL-IN 0.10 .. 60.00 sec 4.00 sec Durata blocco min. tensione 3306 ZONE Z1 5A 0.01 .. 26.00 Ω 0.58 Ω <Impedenza zona Z1 1A 0.05 .. 130.00 Ω 2.90 Ω 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.10 sec Tempo di ritardo <Impedenza zona Z1 5A 0.01 .. 13.00 Ω 0.99 Ω <Impedenza zona Z1B 1A 0.05 .. 65.00 Ω 4.95 Ω 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.10 sec Tempo di ritardo<Impedenza zona Z1B 5A 0.01 .. 13.00 Ω 0.83 Ω <Impedenza zona Z2 1A 0.05 .. 65.00 Ω 4.15 Ω 3307 T-Z1 3308 ZONE Z1B 3309 T-Z1B 3310 ZONE Z2 3311 ZONE2 T2 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di ritardo <impedenza zona Z2B 3312 T END 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 3.00 sec Fine Tempo: Tempo Ritardo finale 3313 POWER SWING ON OFF OFF Blocco Pendolazione 3314 P/SPOL-TPOL 5A 0.02 .. 6.00 Ω 1.60 Ω 1A 0.10 .. 30.00 Ω 8.00 Ω Distanza tra Pendolazione e Polig-Scatto 5A 0.2 .. 120.0 Ω/s 60.0 Ω/s 1A 1.0 .. 600.0 Ω/s 300.0 Ω/s 3315 dZ/dt Valore del cambio di dZ/dt 3316A BLOCKING OF Z1 Z2 Z1 Blocco Pendolazione esclude: 3317A T-ACTION P/S 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 3.00 sec Tempo di azione Pendolazione 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 161 2 Funzioni 2.19.5 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 3953 >Imp. BLOCK SP >BLOCCO Protezione Impedenza 3956 >Extens. Z1B SP >Estensione Zona 1B Per Prot.'Imped. 3958 >ImpUseal-inBLK SP >Prot.Imped.BLOCCO min.Tens.Bloccato. 3961 Imp. OFF OUT Protezione Impedenza è su OFF 3962 Imp. BLOCKED OUT Protezione Impedenza è Bloccata 3963 Imp. ACTIVE OUT Protezione Impedenza è Attiva 3966 Imp. picked up OUT Protezione Impedenza Avviata 3967 Imp. Fault L1 OUT Impedenza:Rilev.Guasto, Fase L1 3968 Imp. Fault L2 OUT Impedenza:Rilev.Guasto, Fase L2 3969 Imp. Fault L3 OUT Impedenza:Rilev.Guasto, Fase L3 3970 Imp. I> & U< OUT Impeden.Max.Corr con Blocco Min.Tens. 3976 Power Swing OUT Rilevazione Pendolazione 3977 Imp.Z1< TRIP OUT Impedenza.: Z1< SCATTO 3978 Imp.Z1B< TRIP OUT Impedenza.: Z1B< SCATTO 3979 Imp.Z2< TRIP OUT Impedenza.: Z2< SCATTO 3980 Imp.T3> TRIP OUT Impedenza.: Z3> SCATTO 162 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.20 Protezione perdita di passo 2.20 Protezione perdita di passo In funzione dello stato della rete e dei generatori, in seguito a fenomeni dinamici come variazioni brusche del carico, corto circuiti non eliminati abbastanza velocemente, cicli di richiusura o commutazioni, si possono verificare fenomeni di pendolazione. Questi consistono in oscillazioni della potenza che compromettono la stabilità delle reti. I problemi di stabilità sono dovuti in particolar modo alle oscillazioni della potenza attiva che possono provocare uno scorrimento polare e con esso una forte sollecitazione dei generatori. 2.20.1 Principio di misura In generale La protezione di perdita di passo si basa sulla misurazione dell'impedenza e sulla valutazione dell'andamento del vettore di impedenza complesso. A questo scopo vengono costruiti dalle componenti fondamentali delle tre tensioni e delle correnti i rispettivi sistemi a sequenza positiva e da questi viene calcolata l'impedenza. In funzione dell'andamento dell'impedenza e della posizione del centro di pendolazione, si stabilisce se separare o no il generatore dalla rete. La protezione di perdita di passo viene rappresentata secondo un modello semplice. La figura seguente mostra la tensione del generatore UG e la tensione di rete UN. Tra queste tensioni si trovano l'impedenza del generatore, l'impedenza del trasformatore e l'impedenza di rete, che si possono riunire in un'impedenza totale Ztot. Figura 2-65 Modello equivalente di una pendolazione Il luogo di misura m divide l'impedenza totale in due impedenze m • Ztot e (1-m) • Ztot. Per l'impedenza nel luogo di misura m vale: La corrente I è indipendente dal luogo di misura m e risulta da: La tensione U nel luogo di misura m si ottiene da: 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 163 2 Funzioni Risulta quindi con: In questo caso δ è l'angolo tra tensione del generatore e tensione di rete. In condizioni normali di esercizio questo angolo dipende dalla situazione di carico ed è quindi costante. Al contrario, nel caso di una perdita di passo, l'angolo cambia continuamente e attraversa tutti i valori tra 0° a 360°. La seguente figura mostra l'evoluzione dell'impedenza sul luogo di misura m in base all'equazione sopra citata. L'origine delle coordinate corrisponde al luogo di installazione del dispositivo di protezione (luogo di misura del riduttore di tensione). Se il rapporto è costante UN/UG e l'angolo δ è variabile risultano come curva locale dei cerchi. Il centro e il raggio vengono stabiliti dal rapporto UN/UG. I centri dei cerchi si trovano tutti su un asse stabilito dalla direzione di Ztot. Per entrambi i valori estremi δ = 0° e δ = 180° risultano i valori di impedenza massimo e minimo. Se il luogo di misura coincide il centro elettrico del sistema, l'angolo di carico diventa δ = 180°, la tensione misurata e, con essa, l'impedenza di esercizio diventano nulle. Poligono di pendolazione 164 La caratteristica di misura scelta è un poligono, impostabile in tutte e quattro le direzioni e nel suo angolo di inclinazione ϕP. Ciò consente un adattamento ottimale alle rispettive condizioni dell'impianto. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.20 Protezione perdita di passo Figura 2-66 Evoluzione dell'impedenza sul luogo di misura m 2.20.2 Logica della protezione di perdita di passo Nella figura seguente viene rappresentato ancora più chiaramente il poligono di pendolazione. Per maggiore chiarezza è stato scelto l'angolo di inclinazione ϕP a 90° Il poligono di pendolazione viene stabilito per mezzo di impedenze parametrizzabili Za, Zb, Zc e (Zd–Zc). Il poligono è simmetrico rispetto al proprio asse verticale. In direzione indietro la misurazione viene effettuata con Zb arriva fino al generatore, in direzione avanti la misurazione arriva fino al trasformatore della macchina (Zc) e nel secondo gradino nella rete (Zd). Il poligono di pendolazione è suddiviso in due parti. La caratteristica 1 rappresenta il campo inferiore del rettangolo (parte non tratteggiata). La caratteristica 2 comprende il campo superiore tratteggiato. A seconda della posizione del centro di pendolazione nella rete oppure nelle vicinanze del montante generatore, il vettore di impedenza attraverserà la zona della caratteristica 2 oppure la zona della caratteristica 1. Per la posizione è determinante il luogo nel quale è stato superato l'asse (=asse immaginario) del poligono. Le pendolazioni sono fenomeni simmetrici trifasi. Il primo presupposto è quindi la simmetria delle correnti misurate. Per eseguire una misurazione è necessario un valore inferiore al valore massimo della componente indiretta I2 e contemporaneamente, un valore superiore al valore minimo della componente di sequenza inversa I1. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 165 2 Funzioni Figura 2-67 Poligono di pendolazione con andamento tipico delle pendolazioni La perdita di passo è riconoscibile anche quando il vettore di impedenza entra nel poligono di pendolazione da un lato, attraversa l'asse immaginario ovvero la bisettrice della caratteristica e esce di nuovo dal lato opposto (perdita di sincronismo, caso (1) e (2)). Ciò è contraddistinto dal fatto che le componenti reali delle impedenze complesse (riferite al sistema di coordinate invertito mediante ϕP) all'ingresso e all'uscita hanno segni diversi. Può anche accadere che un vettore di pendolazione entri nella zona del poligono di pendolazione e riesca dallo stesso lato. Ciò significa che il fenomeno di pendolazione si sta stabilizzando (caso (3) e (4)). Al riconoscimento di una perdita di passo, ovvero quando il vettore di impedenza ha attraversato una caratteristica, viene emessa una segnalazione (con indicazione della caratteristica attraversata), e contemporaneamente viene avviato un contatore n1 (per la caratteristica 1) oppure un contatore n2 (per la caratteristica 2). Al raggiungimento della posizione del contatore n = 1 viene avviata la protezione di perdita di passo. A ogni aumento del valore del contatore viene emessa un'ulteriore segnalazione di perdita di passo che scompare dopo un tempo parametrizzabile. Dopo un tempo di tenuta, anch'esso parametrizzabile, l'avviamento viene riportato a zero con il reset del contatore. Il tempo di tenuta viene riavviato con ogni incremento del contatore. Al raggiungimento del numero di passaggi (programmato) attraverso il poligono di pendolazione ha luogo un comando di scatto. Questo rimane attivo almeno per il tempo parametrizzato T-HOLDING. La durata minima del comando di scatto t.Min Com Scatt non sia attiva finchè l'avviamento non ricade. Segue il diagramma logico della protezione di perdita di passo. Questa dispone di due gradini e può essere bloccata mediante un ingresso binario. 166 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.20 Protezione perdita di passo Figura 2-68 Diagramma logico della protezione di perdita di passo 2.20.3 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La protezione di perdita di passo può essere attiva e disponibile solo se questa funzione è stata parametrizzata nella configurazione delle protezioni (paragrafo 2.4, indirizzo 135) OUT-OF-STEP = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. All'indirizzo 3501 OUT-OF-STEP si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Avviamento Per abilitare la misurazione dev'essere superato un valore minimo della componente di sequenza positiva delle correnti 3502 I1> RELEASE (avviamento con massima corrente). Inoltre, a causa della condizione di simmetria, non si deve superare un valore massimo della componente di sequenza negativa della corrente 3503 I2< RELEASE. Di regola, il valore I1> RELEASE viene selezionato al di sopra del valore della corrente nominale vale a dire a circa 120 % IN per evitare un avviamento per sovraccarico. A seconda della rete sono ammissibili anche soglie di intervento più basse. La misurazione (cfr. diagramma logico) è sempre abilitata. Per la condizione di simmetria, la soglia di avviamento della componente di sequenza negativa della corrente I2< RELEASE dev'essere impostata a circa 20% IN. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 167 2 Funzioni Impostazione valori di impedenza Per la determinazione dei valori impostati sono determinanti le impedenze dalla zona da proteggere viste dal dispositivo di protezione. In direzione generatore (visto dal luogo di installazione del riduttore di tensione), va considerara la reattanza di pendolazione del generatore, che può essere considerata approssimativamente uguale alla reattanza transitoria Xd' del generatore. Verrà quindi calcolata sul lato secondario la reattanza transitoria relativa e verrà impostata per Zb ≈ Xd' (cfr. Fig. seguente). Figura 2-69 Poligono di pendolazione La conversione tra Xd' e la reattanza relativa xd' è la seguente: con Xd ' Reattanza transitoria del generatore xd' Reattanza transitoria relativa (per unit) UN, Gen Tensione nominale primaria generatore IN, Gen Corrente nominale primaria generatore TA Str Rapporto trasformatore amperometrico TVTens Rapporto trasformatore voltmetrico Risultano così, (a seconda del tipo di generatore e della corrente nominale secondaria), con una tensione nominale pari a UN = 100 V oppure 120 V i campi di reattanza riportati nella seguente tabella. 168 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.20 Protezione perdita di passo Tabella 2-11 Reattanze transitorie relative del generatore (riferite al lato secondario) Tipo di generatore xd' Xd' Xd' Xd' Xd' UN = 100 V/ IN = 1 A UN = 120 V/ IN = 1 A UN = 100 V/ IN = 5 A UN = 120 V/ IN = 5 A Rotore a poli non 0,13...0,35 7,5 Ω...20,2 Ω salienti 9,4 Ω...24,3 Ω 1,5 Ω...4,0 Ω 1,9 Ω...4,0 Ω Rotore a poli sali- 0,20...0,45 11,5 Ω...26,0 Ω enti 13,9 Ω...31,2 Ω 2,3 Ω...5,2 Ω 2,8 Ω...6,2 Ω Poiché si può presupporre che il generatore sia collegato alla rete mediante un trasformatore, la parametrizzazione in direzione "rete" viene selezionata in modo che la protezione di perdita di passo con la propria caratteristica 1 esegua la misurazione nel trasformatore al 70% - 90% e che utilizzi per la rete la caratteristica 2. La parametrizzazione di Zc all'indirizzo 3506 viene quindi selezionata al 70% - 90% dell'impedenza di corto circuito X K del trasformatore. Per la caratteristica 2 viene parametrizzata all'indirizzo 3507 Zd - Zc la restante percentuale dell'impedenza di corto circuito del trasformatore, integrata, se necessario, dall'impedenza dell'ulteriore parte della linea da controllare. La seguente tabella mostra i valori tipici delle impedenze di corto circuito relative XK del lato secondario di trasformatori con correnti secondarie IN = 1 A und IN = 5 A. La seguente formula riporta il calcolo dell'impedenza di corto circuito dalla tensione di corto circuito. Tabella 2-12 Impedenze di corto circuito relative al lato secondario di trasformatori Tipo di generatore uk XK XK XK XK UN = 100 V/ IN = 1 A UN = 120 V/ IN = 1 A UN = 100 V/ IN = 5 A UN = 120 V/ IN = 5 A Rotore a poli non 8 %...13 % 4,6 Ω...7,5 Ω salienti 5,5 Ω...9,0 Ω 0,9 Ω...1,5 Ω 1,1 Ω...1,8 Ω Rotore a poli sali- 3 %...16 % 1,7 Ω...9,2 Ω enti 2,1 Ω...11,1 Ω 0,3 Ω...1,8 Ω 0,4 Ω...2,2 Ω La larghezza del poligono di pendolazione viene parametrizzata con Za. Questa impostazione Za 3504 viene stabilita dall'impedenza totale Zges e può essere dedotta dall'equazione riportata nella figura seguente. A questo scopo si può utilizzare per Ztot la somma dei valori Zb e Zd (angolo di pendolazione tra generatore e rete) oppure la somma di Zb e Zc (angolo di pendolazione tra generatore e trasformatore di blocco). Quest'ultima è stata preimpostata all'indirizzo 3504 Za. Per ragioni di semplificazione si suppone che l'angolo di pendolazione sia UG e che la tensione del generatore UN e la tensione di rete abbiano lo stesso valore: 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 169 2 Funzioni Figura 2-70 Massima frequenza di pendolazione Poligono di pendolazione con vettore di impedenza e angolo δ Con la largezza Za selezionata per il poligono di pendolazione viene infine stabilita anche la massima frequenza di pendolazione rilevabile. Partendo dalla considerazione che anche in presenza di pendolazioni rapide devono essere riconosciuti almeno due valori di impedenza all'interno del poligono (in casi estremi la distanza dei valori corrisponde alla largezza del poligono), si può ricavare la seguente formula approssimata per la massima frequenza di pendolazione fP rilevabile: Così, con una frequenza nominale di 50 Hz (T = 20 ms) e con l'impostazione consigliata risulta: come massima frequenza di pendolazione. L'angolo di inclinazione ϕ del poligono di pendolazione è parametrizzabile (indirizzo 3508 PHI POLYGON) e può essere adattato in modo ottimale alle rispettive condizioni dell'impianto. Esempio: Dati generatore: xd' = 0,20 UN = 6,3 kV IN = 483 A Dati trasformatore: 170 uK =7% SN = 5,3 MVA UN = 6,3 kV 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.20 Protezione perdita di passo Rapporti di trasformazione: Trasformatore amperometrico TA = 500 A/1 A Da qui si calcola la reattanza transitoria secondaria del generatore: Poiché Zb ≈ Xd', il valore impostato per l'indirizzo 3505 Zb è fisso. Tenendo conto dei rapporti di trasformazione risulta per l'impedenza di corto circuito secondaria del trasformatore della macchina: Se si stabilisce che la caratteristica 1 debba arrivare fino all'85% nel trasformatore, si ottiene per l'impostazione di Zc ≈ 0,85 • 4,2 Ω ≈ 3,6 Ω. Supponendo che l'impedenza della parte della linea anch'essa da controllare sia pari (assieme al valore restante (0,15 • 4,2 Ω) dell'impedenza di corto circuito del trasformatore) a circa 10 Ω , risulta per il parametro 3507 Zd - Zc = 6,4 Ω. La larghezza del poligono di pendolazione Za viene stabilita per mezzo dell'impedenza totale Ztot. Nell'esempio di calcolo si considera per Ztot l'impedenza della caratteristica 1 (somma della reattanza del generatore e valore dell'impedenza di corto circuito del trasformatore = valori di regolazione di Zb e Zc = 12 Ω + 3,6 Ω = 15,6 Ω): Za ≈ 0,289 • 15,6 Ω ≈ 4,5 Ω. Numero dei periodi di pendolazione (nr. slittamenti polari) All'indirizzo 3509 REP. CHAR. 1 si imposta il numero dei periodi di pendolazione che provocano uno scatto in seguito all'attraversamento della caratteristica 1. Se non sono disponibili calcoli particolari, si consiglia un'impostazione 1 (oppure 2), poiché in presenza di pendolazioni all'interno della zona del montante di macchina non si può attendere a lungo, tanto più che la frequenza di pendolazione nella maggior parte dei casi si intensifica e la macchina viene sollecitata ulteriormente. D'altra parte le pendolazioni con centro di pendolazione al lato rete sono meno critiche e sopportano, di regola, un numero più alto di passaggi. L'indirizzo 3510 REP. CHAR. 2 può essere quindi impostato su 4. Ad ogni attraversamento della caratteristica 1 oppure 2 viene avviato un tempo di tenuta parametrizzabile (indirizzo 3511T-HOLDING). Allo scadere di questo tempo, l'eccitazione viene riportata a zero mediante reset dei contatori n1 e n2 e la pendolazione viene di nuovo "abbandonata". Il tempo dovrebbe superare la durata massima del periodo di un ciclo di perdita di passo (vale a dire con una frequenza di pendolazione minima). I valori normali variano da 20 a 30 s. Ogni incremento dei contatori n1 (oppure n2) riavvia il tempo di tenuta e genera un allarme "Perdita passo caratteristica 1" (oppure "Perdita passo caratteristica 2"). Questi allarmi scompaiono dopo un tempo parametrizzato all'indirizzo 3512 TSIGNAL. Se questo tempo è impostato su un valore superiore rispetto al valore del tempo che intercorre tra due cicli di pendolazione, l'allarme "Perdita passo caratteris- 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 171 2 Funzioni tica 1(2)" si genera al primo riconoscimento della perdita di passo e scompare in seguito all'ultimo riconoscimento della perdita di passo dopo un tempo T-SIGNAL parametrizzabile. 2.20.4 Tabella parametri Nella tabella sono riportati i valori preimpostati in base alle esigenze del mercato. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. Ind. Parametri C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 3501 OUT-OF-STEP OFF ON Block relay OFF Protezione Perdita di Passo 3502 I1> RELEASE 20.0 .. 400.0 % 120.0 % Corrente di avviam. per mis.rilascio I1> 3503 I2< RELEASE 5.0 .. 100.0 % 20.0 % Corrente di avviam. per mis.rilascio I2< 3504 Za 5A 0.04 .. 26.00 Ω 0.90 Ω 1A 0.20 .. 130.00 Ω 4.50 Ω Resistenza Za del Poligono (Ampiezza) 5A 0.02 .. 26.00 Ω 2.40 Ω 1A 0.10 .. 130.00 Ω 12.00 Ω 5A 0.02 .. 26.00 Ω 0.72 Ω 1A 0.10 .. 130.00 Ω 3.60 Ω 5A 0.00 .. 26.00 Ω 1.28 Ω 1A 0.00 .. 130.00 Ω 6.40 Ω 3505 3506 3507 Zb Zc Zd - Zc Resistenza Zb del Poligono (Indietro) Resist. Zc del Poligono (Avanti car.1) Resist. Dif. Car.1-Car. 2 (Avanti) 3508 PHI POLYGON 60.0 .. 90.0 ° 90.0 ° Angolo di inclinazione del poligono 3509 REP. CHAR. 1 1 .. 10 1 Numero di pendolazioni:Caratteristica 1 3510 REP. CHAR. 2 1 .. 20 4 Numero di pendolazioni:Caratteristica 2 3511 T-HOLDING 0.20 .. 60.00 sec 20.00 sec Tempo di tenuta del Rilev. Guasto 3512 T-SIGNAL 0.02 .. 0.15 sec 0.05 sec Tempo Min. Segnale per Rilev. Carat. 1/2 2.20.5 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5053 >BLOCK O/S SP >BLOCCO Protezione Perdita di Passo 5061 O/S OFF OUT Protezione Perdita di Passo è su OFF 5062 O/S BLOCKED OUT Protezione Perdita di Passo è BLOCCATA 5063 O/S ACTIVE OUT Protezione Perdita di Passo è ATTIVA 172 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.20 Protezione perdita di passo N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5067 O/S char. 1 OUT Impulso perdita di Passo della car .1 5068 O/S char. 2 OUT Impulso perdita di Passo della car .2 5069 O/S det. char.1 OUT Perdita di Passo Avviata Caratterist. 1 5070 O/S det. char.2 OUT Perdita di Passo Avviata Caratterist. 2 5071 O/S TRIP char.1 OUT Perdita di Passo Scatto Caratterist. 1 5072 O/S TRIP char.2 OUT Perdita di Passo Scatto Caratterist. 2 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 173 2 Funzioni 2.21 Protezione di Minima Tensione La protezione di minima tensione rileva le perdite di tensione in macchine elettriche e previene modalità di esercizio non ammissibili così come possibili perdite di stabilità. I corto circuiti bipolari o i guasti a terra provocano una perdita asimmetrica di tensione. Contrariamente ai tre sistemi di misura monofasi, il rilevamento del sistema di sequenza diretta non è influenzato da questi fenomeni e offre vantaggi, in particolare, per la soluzione di problemi di stabilità. 2.21.1 Descrizione del funzionamento Funzionamento Per le ragioni sopra esposte, il sistema di sequenza diretta viene calcolato a partire dalle prime armoniche delle tre tensioni fase-terra e viene trasferito alla funzione di protezione. La protezione di minima tensione dispone di due gradini. Il passaggio al di sotto di una soglia di tensione impostabile provoca l'emissione di una segnalazione di avviamento. Il perdurare dell'avviamento per un tempo impostabile provoca l'emissione di un comando di scatto. Affinché la protezione non produca una reazione errata in presenza di una perdita della tensione secondaria, i gradini possono essere bloccati separatamente e/o insieme mediante uno o più ingressi binari, ad es. di un interruttore di protezione dei trasformatori voltmetrici. Inoltre, un blocco dei due gradini ha luogo mediante il FuseFailure-Monitor integrato (cfr. paragrafo 2.42.1). Un avviamento già esistente viene mantenuto quando il dispositivo passa allo stato operativo 0 (ovvero non esistono valori di misura valutabili oppure è stato abbandonato il campo di frequenza ammissibile). In questo modo viene garantito uno scatto anche a queste condizioni. Questa memoria può essere interrotta aumentando la grandezza di misura oltre il valore di ricaduta oppure attivando l'ingresso di blocco. In assenza di un avviamento prima che il dispositivo si trovi nello stato operativo 0 (ad es. anche all'inserzione del dispositivo senza grandezze di misura), non ha luogo né un avviamento né uno scatto. Al passaggio allo stato operativo 1 (applicando grandezze di misura), si può eventualmente produrre uno scatto immediato. Si consiglia, pertanto, di attivare l'ingresso di blocco della protezione di minima tensione tramite il contatto ausiliario dell'interruttore e di bloccare così questa funzione dopo uno scatto della protezione. La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di minima tensione. 174 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.21 Protezione di Minima Tensione Figura 2-71 Diagramma logico della protezione di minima tensione 2.21.2 Indicazioni per l'impostazione Generalità La protezione di minima tensione può essere attiva e disponibile solo se essa è stata parametrizzata nella configurazione delle funzioni di protezione (paragrafo 2.4, indirizzo 140) UNDERVOLTAGE = Enabled. Se la funzione non è necessaria, selezionare Disabled. All'indirizzo 4001 UNDERVOLTAGE si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure solo bloccare il comando di scatto (Block relay). Valori di impostazione Va osservato che il sistema di sequenza diretta delle tensioni, e quindi anche le soglie di intervento, sono valutati come grandezze concatenate (tensione ai morsetti • √3). Il primo gradino della protezione di minima tensione è normalmente regoalato a circa il 75 % della tensione della macchina (indirizzo 4002 U< = 75 V). L'impostazione del tempo 4003 T U< va selezionata in modo da coprire buchi di tensione che potrebbero provocare un funzionamento instabile. Il ritardo dovrà essere abbastanza lungo per consentire di evitare scatti in caso di corto circuiti rapidi sopportabili dalle macchine elettriche. Per il secondo gradino si dovrà associare una soglia di avviamento più bassa 4004 U<<, ad es. = 65 V, con un tempo di scatto più breve, 4005 T U<< ad es. = 0,5 s, per ottenere un adattamento approssimativo al comportamento di stabilità delle utenze. Tutti i tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi propri (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione. Il rapporto di ricaduta può essere adattato con estrema precisione alle condizioni di esercizio all'indirizzo 4006 DOUT RATIO. 2.21.3 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 175 2 Funzioni Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4001 UNDERVOLTAGE OFF ON Block relay OFF MINIMA TENSIONE 4002 U< 10.0 .. 125.0 V 75.0 V U< Avviamento 4003 T U< 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 3.00 sec T U< Tempo di Ritardo 4004 U<< 10.0 .. 125.0 V 65.0 V U<< Avviamento 4005 T U<< 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec T U<< Tempo di Ritardo 4006A DOUT RATIO 1.01 .. 1.20 1.05 U<,U<<Rapporto di Ricaduta 2.21.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 6503 >BLOCK U/V SP >BLOCCO Protezione Min. Tensione 6506 >BLOCK U< SP >BLOCCO Protezione Min. Tensione U< 6508 >BLOCK U<< SP >BLOCCO Protezione Min. Tensione U<< 6530 Undervolt. OFF OUT Protez.Min.Tensione è su OFF 6531 Undervolt. BLK OUT Protez.Min.Tensione è BLOCCATA 6532 Undervolt. ACT OUT Protez.Min.Tensione è ATTIVA 6533 U< picked up OUT Min.Tensione U< Avviata 6537 U<< picked up OUT Min.Tensione U<< Avviata 6539 U< TRIP OUT SCATTO Min.Tensione U< 6540 U<< TRIP OUT SCATTO Min.Tensione U<< 176 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.22 Protezione di Massima Tensione 2.22 Protezione di Massima Tensione La protezione di massima tensione serve a proteggere la macchina elettrica e le parti dell'impianto ad essa collegate contro eventuali incrementi di tensione non ammissibili e a prevenire guasti del loro isolamento. Tali incrementi di tensione sono provocati, ad es., da un comando errato, in caso di azionamento manuale del sistema di eccitazione, da un'anomalia al regolatore di tensione automatico, in seguito a uno scatto a pieno carico di un generatore, in caso di generatore separato dalla rete oppure in caso di funzionamento in isola. 2.22.1 Descrizione delle funzioni Funzionamento Con la protezione di massima tensione si può scegliere se controllare le tensioni concatenate o le tensioni fase-terra. In presenza di una forte sovratensione, la protezione reagisce con un tempo di ritardo breve, mentre con una sovratensione di minore importanza il tempo di ritardo è più lungo per consentire al regolatore di tensione di riportare la tensione nel campo nominale. I valori limite della tensione e i tempi di ritardo possono essere regolati individualmente per entrambi i gradini. I gradini possono essere bloccati separatamente e/o insieme mediante uno o più ingressi binari. La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di massima tensione. Figura 2-72 Diagramma logico della protezione di massima tensione 2.22.2 Indicazioni per l'impostazione Generalità 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 La protezione di massima tensione può essere attiva e disponibile solo se essa è stata parametrizzata nella configurazione delle funzioni di protezione (paragrafo 2.4, indirizzo 141) OVERVOLTAGE = Enabled. Se la funzione non è necessaria, selezionare Disabled. All'indirizzo 4101 OVERVOLTAGE si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure solo bloccare il comando di scatto (Block relay). 177 2 Funzioni All'indirizzo 4107 VALUES si impostano le grandezze di misura con le quali la protezione deve operare. Nella preimpostazione (caso normale) si parte dalle tensioni concatenate (= U-ph-ph). Nelle macchine a bassa tensione con neutro a terra andrebbero selezionate le tensioni fase-terra (= U-ph-e). In questo caso si deve considerare che i valori di impostazione delle funzioni di protezione si riferiscono sempre a grandezze concatenate, anche quando le grandezze di misura selezionate sono le tensioni fase-terra. Valori di impostazione La configurazione dei valori di soglia e dei tempi di ritardo della protezione di massima tensione si effettua in base alla velocità con la quale il regolatore di tensione stabilizza le variazioni di tensione. La protezione non deve intervenire nel processo di regolazione normale del regolatore di tensione. La caratteristica a due gradini si deve quindi trovare sempre al di sopra della caratteristica di tensione/tempo del processo di regolazione. Il gradino di lunga durata 4102 U> e 4103 T U> deve intervenire in presenza di sovratensioni stazionarie. Questo è regolato su un valore compreso tra 110 % e 115 % UN e, a seconda della velocità del regolatore, da 1,5 s a 5 s. In caso di un'apertura a pieno carico del generatore, la tensione aumenta in un primo momento in funzione della tensione transitoria e viene successivamente ridotta al proprio valore nominale dal regolatore di tensione. Il gradino U>> viene impostato come gradino di breve durata per evitare che il funzionamento transitorio (in caso di apertura a pieno carico) abbia come conseguenza uno scatto. Caratteristico è, ad es., per 4104 U>> circa 130 % UN con un ritardo 4105 T U>> da zero a 0,5 s. Tutti i tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi propri (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione. Il rapporto di ricaduta può essere adattato con estrema precisione alle condizioni di esercizio all'indirizzo 4106 DOUT RATIO e utilizzato per allarmi di alta precisione (ad es. alimentazione della rete di impianti eolici). 2.22.3 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4101 OVERVOLTAGE OFF ON Block relay OFF MASSIMA TENSIONE 4102 U> 30.0 .. 170.0 V 115.0 V U> Avviamento 4103 T U> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 3.00 sec T U> Tempo di Ritardo 4104 U>> 30.0 .. 170.0 V 130.0 V U>> Avviamento 4105 T U>> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec T.U>> Tempo di Ritardo 4106A DOUT RATIO 0.90 .. 0.99 0.95 U>,U>>Rapporto di Ricaduta 4107A VALUES U-ph-ph U-ph-e U-ph-ph Valori di misura 178 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.22 Protezione di Massima Tensione 2.22.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 6513 >BLOCK O/V SP >BLOCCO Protezione Max. Tensione 6516 >BLOCK U> SP >BLOCCO Protezione Max. Tensione U< 6517 >BLOCK U>> SP >BLOCCO Protezione Max. Tensione U>> 6565 Overvolt. OFF OUT Protez.Max.Tensione è su OFF 6566 Overvolt. BLK OUT Protez.Max.Tensione è BLOCCATA 6567 Overvolt. ACT OUT Protez.Max.Tensione e' ATTIVA 6568 U> picked up OUT Max.Tensione V> Avviata 6570 U> TRIP OUT SCATTO Max.Tensione U> 6571 U>> picked up OUT Max.Tensione U>> Avviata 6573 U>> TRIP OUT SCATTO Max.Tensione U>> 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 179 2 Funzioni 2.23 Protezione di Frequenza La protezione di frequenza viene utilizzata per il rilevamento delle variazioni di frequenza del generatore. Se la frequenza misurata è al di fuori del campo ammissibile, avranno inizio le rispettive manovre, quali, ad es., la separazione del generatore dalla rete. Una diminuzione di frequenza si produce quando il sistema subisce un aumento della richiesta di potenza attiva oppure nel caso di un funzionamento anomalo del regolatore di frequenza o di velocità. La protezione di minima di frequenza viene impiegata anche in generatori che funzionano (temporaneamente) in isola, poiché qui la protezione di ritorno di energia non potrà più lavorare correttamente in caso di perdita della potenza motrice. La protezione di diminuzione di frequenza permette di isolare il generatore dalla rete. Un aumento di frequenza si produce, ad es., in caso di distacchi bruschi del carico (funzionamento in isola) oppure in caso di funzionamento difettoso del regolatore di frequenza. In questo caso sussiste il pericolo di un'autoeccitazione di macchine che operano con linee di elevata lunghezza funzionanti a vuoto. Con le funzioni di filtro utilizzate, le misurazioni sono praticamente indipendenti dall'influenza delle armoniche e raggiungono un'elevata precisione. 2.23.1 Descrizione delle funzioni Protezione di Massima e Minima Frequenza La protezione di frequenza dispone di 4 gradini di frequenza da f1 a f4. Per consentire un adattamento variabile della protezione alle condizioni dell'impianto, i gradini sono utilizzabili, a scelta, sia per minima che per massima frequenza e possono essere impostati separatamente l'uno dall'altro per consentire la realizzazione di diverse funzioni di comando. La parametrizzazione stabilisce la funzione di ogni gradino. Per il gradino di frequenza f4, è possibile decidere, indipendentemente dal valore di soglia parametrizzato, se tale gradino deve funzionare come gradino di massima o minima frequenza. Per questo motivo, esso è utilizzabile anche per applicazioni speciali, se, ad es., è richiesta una segnalazione quando una frequenza supera la soglia inferiore della frequenza nominale. Campi di lavoro La frequenza può essere determinata fino a quando il sistema di sequenza positiva delle tensioni è presente e il valore delle misure sufficiente. Se la tensione di misura si abbassa al di sotto di un valore impostabile Umin, la protezione di frequenza viene bloccata poiché il segnale non permette più il calcolo esatto dei valori di frequenza. Nel caso della protezione di massima di frequenza, l'avviamento per massima frequenza viene mantenuto durante il passaggio allo stato operativo 0, quando l'ultimo valore di frequenza misurato è stato >66 Hz. Il comando di apertura ricade con un blocco della funzione oppure quando si passa allo stato operativo 1. Se l'ultima frequenza misurata prima del passaggio allo stato operativo 0 era <66 Hz, l'avviamento ricade. Per quanto concerne la protezione di minima di frequenza, con il passaggio allo stato operativo 0 non ha più luogo un calcolo esatto della frequenza (a causa di un valore di frequenza troppo bassa) e si ha una ricaduta dell'avviamento e/o dello scatto. Tempi/Logiche 180 Ogni gradino di frequenza è associato a un tempo di ritardo. Allo scadere di questo tempo viene generato un comando di scatto. In seguito alla ricaduta dell'avviamento 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.23 Protezione di Frequenza viene resettato immediatamente anche il comando di scatto, che verrà però mantenuto almeno per la durata minima del comando parametrizzata. Tutti i quattro gradini di frequenza possono essere bloccati separatamente mediante ingressi binari. Figura 2-73 Diagramma logico della protezione di frequenza 2.23.2 Indicazioni per l'impostazione Generalità La protezione di frequenza può essere attiva e accessibile solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 142 FREQUENCY Prot. = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. All'indirizzo 4201 O/U FREQUENCY si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Soglie di intervento La configurazione della frequenza nominale dell'impianto e della soglia di frequenza per ogni gradino f1 PICKUP - f4 PICKUP permette di definire la funzione protezione di massima oppure di minima frequenza a seconda del caso. Se si parametrizza un valore di soglia minore della frequenza nominale si tratta di un gradino di minima frequenza. Se il valore di soglia viene regolato su un valore più grande della frequenza nominale si tratta di un gradino di massima frequenza. Nota Se il valore di soglia viene regolato sullo stesso valore della frequenza nominale, il gradino non è attivo. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 181 2 Funzioni Lo stesso vale anche per il gradino f4 quando il parametro 4214 THRESHOLD f4 è impostato su automatic (preimpostazione). È possibile regolare questo parametro anche su f4 PICKUP oppure f< e stabilire quindi il tipo di funzione (rilevamento dell'aumento oppure della diminuzione) indipendentemente dal valore limite parametrizzato f4 PICKUP. Se la protezione di frequenza viene utilizzata per un disaccoppiamento di rete o per un brusco distacco del carico, i valori di taratura dipendono dalle condizioni concrete della rete. Nel caso di un distacco brusco del carico lo scaglionamento dipende dall'importanza delle utenze o dei gruppi di utenza. Ulteriori applicazioni sono possibili nel settore delle centrali elettriche. I valori di frequenza impostabili anche in questo caso si orientano in linea di massima sulle caratteristiche tecniche del gestore della rete e della centrale. In questo caso, la protezione di minima frequenza ha il compito di garantire l'approvvigionamento di energia dei dispositivi ausiliari della centrale disconnettendola tempestivamente dalla rete. Il turboregolatore normalizza, in tal caso, la velocità di rotazione del gruppo al suo valore nominale, in modo da poter proseguire l'approvvigionamento dell'energia richiesta dai dispositivi ausiliari a frequenza nominale. I turbogeneratori possono essere utilizzati, in generale, fino al 95% della frequenza nominale, a condizione che la potenza apparente sia ridotta nella stessa misura. Per le utenze induttive tuttavia, una diminuzione di frequenza provoca non solo un consumo di corrente più elevato, ma rappresenta anche un rischio per la stabilità di funzionamento. Per questo motivo viene tollerata normalmente solo una breve diminuzione di frequenza fino a circa 48 Hz (con fN = 50 Hz) oppure 58 Hz (con fN = 60 Hz). Un aumento della frequenza può, ad esempio, essere provocato da un distacco brusco del carico oppure da un funzionamento anomalo del regolatore di velocità (ad es. in una rete in isola). In questo caso la protezione di massima frequenza può essere utilizzata, ad esempio, come protezione contro l'aumento del numero di giri. Esempio di impostazione: Gradino Causa Valori di impostazione con fN = 50 Hz con fN = 60 Hz Ritardo f1 Separazione rete 48,00 Hz 58,00 Hz 1,00 s f2 messa fuori servizio 47,00 Hz 57,00 Hz 6,00 s f3 Allarme 49,50 Hz 59,50 Hz 20,00 s f4 Allarme o scatto 52,00 Hz 62,00 Hz 10,00 s Ritardi I tempi di ritardo T f1 - T f4 (indirizzi 4204, 4207, 4210 e 4213) permettono uno scaglionamento dei gradini di frequenza. I tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi propri (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione. Minima Tensione All'indirizzo 4215 Umin viene impostata una tensione minima, al di sotto della quale la protezione di frequenza viene bloccata. Il valore consigliato è circa 65 % UN. Il valore del parametro si riferisce a grandezze concatenate (tensione fase-fase). Con l'impostazione 0 si può disattivare il limite di minima tensione. 2.23.3 Tabella parametri 182 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.23 Protezione di Frequenza Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4201 O/U FREQUENCY OFF ON Block relay OFF PROTEZIONE DI FREQUENZA 4202 f1 PICKUP 40.00 .. 66.00 Hz 48.00 Hz Avviamento f1 4203 f1 PICKUP 40.00 .. 66.00 Hz 58.00 Hz Avviamento f1 4204 T f1 0.00 .. 600.00 sec 1.00 sec Tempo di ritardo T f1 4205 f2 PICKUP 40.00 .. 66.00 Hz 47.00 Hz Avviamento f2 4206 f2 PICKUP 40.00 .. 66.00 Hz 57.00 Hz Avviamento f2 4207 T f2 0.00 .. 100.00 sec 6.00 sec Tempo di ritardo T f2 4208 f3 PICKUP 40.00 .. 66.00 Hz 49.50 Hz Avviamento f3 4209 f3 PICKUP 40.00 .. 66.00 Hz 59.50 Hz Avviamento f3 4210 T f3 0.00 .. 100.00 sec 20.00 sec Tempo di ritardo T f3 4211 f4 PICKUP 40.00 .. 66.00 Hz 52.00 Hz Avviamento f4 4212 f4 PICKUP 40.00 .. 66.00 Hz 62.00 Hz Avviamento f4 4213 T f4 0.00 .. 100.00 sec 10.00 sec Tempo di ritardoT f4 4214 THRESHOLD f4 automatic f> f< automatic Uso del livello soglia f4 4215 Umin 10.0 .. 125.0 V; 0 65.0 V Minima tensione richiesta per operazione 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 183 2 Funzioni 2.23.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5203 >BLOCK Freq. SP >BLOCCO Protezione di Frequenza 5206 >BLOCK f1 SP >BLOCCO Protezione di Freq.-soglia f1 5207 >BLOCK f2 SP >BLOCCO Protezione di Freq.-soglia f2 5208 >BLOCK f3 SP >BLOCCO Protezione di Freq.-soglia f3 5209 >BLOCK f4 SP >BLOCCO Protezione di Freq.-soglia f4 5211 Freq. OFF OUT Frequency protection is OFF 5212 Freq. BLOCKED OUT Protezione di Frequenza è Bloccata 5213 Freq. ACTIVE OUT Protezione di Frequenza è Attiva 5214 Freq UnderV Blk OUT Protez. di Frequenza Blocco Min.Tensione 5232 f1 picked up OUT Protezione di Frequenza f1 Avviata 5233 f2 picked up OUT Protezione di Frequenza:f2 Avviata 5234 f3 picked up OUT Protezione di Frequenza: f3 Avviata 5235 f4 picked up OUT Protezione di Frequenza: f4 Avviata 5236 f1 TRIP OUT Protezione di Frequenza:Scatto f1 5237 f2 TRIP OUT Protezione di Frequenza:Scatto f2 5238 f3 TRIP OUT Protezione di Frequenza:Scatto f3 5239 f4 TRIP OUT Protezione di Frequenza:Scatto f4 2.24 Protezione di sovraeccitazione (V/f) La protezione di sovraeccitazione consente di rilevare sovraeccitazioni non ammissibili in generatori, trasformatori e, in particolare, in trasformatori elevatori delle centrali elettriche. La protezione deve intervenire quando il valore limite di induzione permesso dall'oggetto protetto (ad es. dal trasformatore di blocco) viene superato. Il trasformatore è in pericolo quando il "blocco centrale" viene disattivato a pieno carico e il regolatore di tensione non reagisce oppure la reazione non è sufficientemente rapida e non si evita quindi il l'aumento di tensione. Allo stesso modo, una diminuzione della frequenza (n. giri) può portare, nel caso di esercizio in isola, a un aumento dell'induzione a un livello inammissibile. Un aumento di induzione al di sopra del valore nominale provoca rapidamente una saturazione del nucleo di ferro e può provocare grandi perdite di corrente parassita. 184 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.24 Protezione di sovraeccitazione (V/f) 2.24.1 Descrizione delle funzioni Metodo di misura La protezione di sovraeccitazione misura il rapporto tensione U/frequenza f, proporzionale all'induzione B, e lo compara con l'induzione nominale BN. Tensione e frequenza si riferiscono in questo caso ai valori nominali dell'oggetto protetto (generatore, trasformatore). Per il calcolo viene scelta la tensione massima delle tre tensioni concatenate. Il campo di frequenza controllabile si estende da 10 Hz a 70 Hz. Adattamento del trasformatore Il fattore interno di correzione (UN prim/UN Macch) permette di compensare un'eventuale differenza tra la tensione nominale primaria e la tensione dell'oggetto protetto. Non è quindi necessario convertire le soglie di intervento e la caratteristica in valori secondari. Il presupposto è un'immissione corretta delle grandezze dell'impianto, quali tensione nominale del trasformatore e tensione nominale dell'oggetto protetto (cfr. Paragrafi 2.5 e 2.7). Caratteristiche La protezione di sovraeccitazione dispone di due caratteristiche a gradini e di una caratteristica termica per la rappresentazione approssimativa del riscaldamento che si produce nell'oggetto da proteggere a causa della sovraeccitazione. Al superamento di una prima soglia di intervento (gradino di allarme 4302 U/f >) viene avviato un tempo 4303 T U/f >, allo scadere del quale, si genera un allarme. Contemporamente al superamento della soglia si attiva un circuito di conteggio. L'incremento del contatore è ponderato in funzione del valore esistente U/f in modo che il tempo di scatto dipenda dalla caratteristica parametrizzata. Quando il contatore raggiunge il valore prestatibilito viene emesso un comando di scatto. Se il valore misurato passa al di sotto della soglia di avviamento, il comando di scatto viene sospeso e il contatore sarà decrementato conformemente ai dati del tempo di raffreddamento parametrizzato. La caratteristica termica è definita da 8 coppie di valori di sovraeccitazione U/f (in relazione ai valori nominali) e da un tempo di scatto t. Nella maggior parte dei casi la caratteristica preimpostata, relativa ai trasformatori standard, rappresenta una protezione adeguata. Se tale caratteristica non corrisponde al comportamento termico reale dell'oggetto da proteggere, mediante impostazione di tempi di scatto (specificati dal cliente) per i valori di sovraeccitazione U/f, si può realizzare ogni caratteristica desiderata. I valori intermedi si ottengono mediante interpolazione lineare nel dispositivo. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 185 2 Funzioni Figura 2-74 Zona di scatto della protezione di sovraeccitazione La caratteristica di scatto risultante dalla preimpostazione del dispositivo è riportata al paragrafo "protezione di sovraeccitazione" nei dati tecnici. La figura 2-74 mostra il comportamento della protezione quando, durante la parametrizzazione, è stata selezionata una soglia di avviamento (parametro 4302 U/f >), minore o maggiore del primo valore della caratteristica termica. La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di sovraeccitazione. Il contatore può essere azzerato mediante un ingresso di blocco e mediante un ingresso di reset. 186 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.24 Protezione di sovraeccitazione (V/f) Figura 2-75 Diagramma logico della protezione di sovraeccitazione 2.24.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La protezione di sovraeccitazione (massimo flusso) può essere attiva e accessibile solo quando è stato configurato il parametro 143 OVEREXC. PROT. = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. All'indirizzo 4301 OVEREXC. PROT. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). La protezione di sovraeccitazione misura il rapporto tensione/frequenza proporzionale all'induzione B. La protezione deve intervenire quando il valore limite di induzione permesso dall'oggetto protetto (ad es. dal trasformatore elevatore) viene superato. Il trasformatore è in pericolo quando il "blocco centrale" viene disattivato a pieno carico e il regolatore di tensione non reagise oppure la reazione non è sufficientemente rapida e non si evita quindi un aumento di tensione. Allo stesso modo, una diminuzione della frequenza (n. giri) può portare, nel caso di esercizio in isola, a un aumento dell'induzione a un livello inammissibile. La protezione U/f controlla quindi il corretto funzionamento del regolatore di tensione e del regolatore di velocità in tutti gli stati operativi. Gradini indipendenti ll valore limite di induzione (indicato dal produttore dell'oggetto da proteggere) in rapporto all'induzione nominale (B/BN) costituisce la base dell'impostazione del valore limite all'indirizzo 4302 U/f >. Il superamento del valore limite dell'induzione 4302 mpostato all'indirizzo U/f provoca l'emissione di una segnalazione di avviamento e genera un allarme allo scadere del rispettivo tempo di ritardo 4303 T U/f >. Per la rapida eliminazione di sovraeccitazioni di grande intensità è prevista una caratteristica di scatto a gradini 4304 U/f >>, 4305 T U/f >>. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 187 2 Funzioni Il tempo impostato è solo un tempo di ritardo supplementare che non comprende il tempo proprio (tempo di misura, tempo di ricaduta). Caratteristica termica Alla caratteristca di scatto a gradini è sovrapposta una caratteristica termica. Qui viene riprodotta approssimativamente la sovratemperatura prodotta dalla sovraeccitazione. Al superamento del valore impostato all'indirizzo 4302 per l'induzione U/f, viene generato l'allarme di avviamento sopra citato e viene abilitato un contatore che produce uno scatto allo scadere di un tempo impostato e in base alla caratteristica parametrizzata. Figura 2-76 Caratteristica di scatto termica (con valori preimpostati) La preimpostazione dei parametri 4306 - 4313 corrisponde alla caratteristica di un trasformatore standard Siemens. Se non sono disponibili i dati del costruttore dell'oggetto protetto, si può mantenere la caratteristica standard preimpostata. In caso contrario si può costruire una qualsiasi caratteristica di scatto, con massimo sette segmenti di retta, immettendo i parametri punto per punto. A questo scopo si considerano i tempi di scatto t relativi ai valori di sovraeccitazione U/f = 1,05; 1,10; 1,15; 1,20; 1,25; 1,30; 1,35 e 1,40 nella caratteristica preimpostata e si immettono agli indirizzi 4306 t(U/f=1.05) - 4313 t(U/f=1.40). La protezione effettua un'interpolazione lineare tra questi punti. Limitazione La riproduzione del riscaldamento dell'oggetto da proteggere viene limitata al superamento del 150% della temperatura di scatto. Tempo di raffreddamento Lo scatto per modello termico ricade con la ricaduta della soglia di avviamento mentre il valore del contatore viene azzerato secondo il tempo di raffreddamento 4314 parametrizzato all'indirizzo T COOL DOWN. Questo parametro rappresenta il tempo necessario alla riproduzione termica per passare da 100% a 0%. 188 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.24 Protezione di sovraeccitazione (V/f) Il fattore interno di correzione (UN prim/UN Macch) permette di compensare un'eventuale differenza tra la tensione nominale primaria e la tensione dell'oggetto protetto. Il presupposto è un'immissione corretta dei parametri dell'impianto 221 Unom PRIMARY e 251 UN GEN/MOTOR come descritto al paragrafo 2.5. Adattamento del trasformatore voltmetrico 2.24.3 Tabella parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4301 OVEREXC. PROT. OFF ON Block relay OFF Protezione di sovraeccitazione (U/f) 4302 U/f > 1.00 .. 1.20 1.10 U/f> Avviamento 4303 T U/f > 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 10.00 sec T U/f> Tempo di Ritardo 4304 U/f >> 1.00 .. 1.40 1.40 U/f>> Avviamento 4305 T U/f >> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec T U/f>> Tempo di Ritardo 4306 t(U/f=1.05) 0 .. 20000 sec 20000 sec U/f = 1.05 Tempo di ritardo 4307 t(U/f=1.10) 0 .. 20000 sec 6000 sec U/f=1.10 Tempo di Ritardo 4308 t(U/f=1.15) 0 .. 20000 sec 240 sec U/f=1.15 Tempo di Ritardo 4309 t(U/f=1.20) 0 .. 20000 sec 60 sec U/f=1.20 Tempo di Ritardo 4310 t(U/f=1.25) 0 .. 20000 sec 30 sec U/f=1.25 Tempo di Ritardo 4311 t(U/f=1.30) 0 .. 20000 sec 19 sec U/f=1.30 Tempo di Ritardo 4312 t(U/f=1.35) 0 .. 20000 sec 13 sec U/f=1.35 Tempo di Ritardo 4313 t(U/f=1.40) 0 .. 20000 sec 10 sec U/f=1.40 Tempo di Ritardo 4314 T COOL DOWN 0 .. 20000 sec 3600 sec Tempo per raffreddamento 2.24.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5353 >U/f BLOCK SP >BLOCCO protezione di Sovraeccitazione 5357 >RM th.rep. U/f SP >Reset Memoria Termica U/f 5361 U/f> OFF OUT Protez. di Sovraeccit. è su OFF 5362 U/f> BLOCKED OUT Protez. di Sovraeccit. è Bloccata 5363 U/f> ACTIVE OUT Protez. di Sovraeccit. è Attiva 5367 U/f> warn OUT Protez. di Sovraecc.:Livello di Allarme 5369 RM th.rep. U/f OUT Reset Memoria Termica U/f 5370 U/f> picked up OUT Protez. di Sovraecc.: U/f> Avviamento 5371 U/f>> TRIP OUT Prot. di Sovraecc.:SCATTO Livello U/f>> 5372 U/f> th.TRIP OUT Prot. di Sovraecc.:SCATTO Livello Term. 5373 U/f>> pick.up OUT Protez. di Sovraecc.: U/f>> Avviamento 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 189 2 Funzioni 2.25 Protezione di Minima Tensione a tempo inverso La protezione di minima tensione a tempo inverso protegge, in primo luogo, le utenze (macchine a induzione) dalle conseguenze di pericolose diminuzioni della tensione in funzionamenti in isola e evita così stati operativi non ammissibili e possibili perdite di stabilità. Anche in reti di interconnessione la protezione può essere utilizzata come criterio per la perdita di carico. I corto circuiti bifasi o i guasti a terra provocano una perdita asimmetrica di tensione. Contrariamente ai sistemi di misura che valutano separatamente ogni tensione di fase, il rilevamento del sistema basato sull'analisi della componente di sequenza positiva di una terna di tensioni non è influenzato da questi fenomeni e offre vantaggi, in particolare per la soluzione di problemi di stabilità. 2.25.1 Descrizione delle funzioni Grandezza di misura Per le ragioni sopra esposte, la misura si basa sull'analisi delle componenti di sequenza positiva calcolate dalle componenti fondamentali delle tre tensioni fase-terra e viene poi trasmesso alla funzione protettiva. Con il filtraggio numerico vengono valutate solo le componenti fondamentali. Se al lato impianto sono disponibili trasformatori voltmetrici in connessione a triangolo aperto, la protezione utilizza le tensioni concatenate e il centro stella interno rimane libero. In questo modo si crea un centro stella virtuale per consentire il rilevamento delle tensioni fase-terra (virtuali) (cfr. esempio di collegamento all'appendice A.3). Caratteristica di scatto La protezione può adattarsi alla caratteristica di stabilità della macchina grazie alla caratteristica integrale di intervento a tempo inverso. Quando il motore si trova nel campo al di sotto della caratteristica di stabilità, viene frenato fino all'arresto oppure continua a girare a velocità ridotta anche se la tensione ritorna completamente dopo un breve tempo. Solo i motori a gabbia di scoiattolo nei quali la caratteristica della coppia di reazione della macchina operatrice è al di sotto della caratteristica di coppia stazionaria del motore, raggiungono di nuovo la velocità nominale. Tutti gli altri motori vengono sovrasollecitati termicamente e meccanicamente durante un tentativo di riprendere la piena velocità al ritorno della tensione. La protezione di minima tensione dispone di un gradino a tempo inverso. Affinché la protezione non produca falsi allarmi in presenza di una perdita di tensione secondaria, può essere bloccata mediante un ingresso binario, ad es. di un interruttore di protezione dei trasformatori voltmetrici. Un blocco automatico delle funzione protettiva può avere luogo anche mediante il Fuse-Failure-Monitor integrato (cfr. paragrafo 2.42.2). Se non sono disponibili grandezze di misura nel dispositivo (stato operativo 0), non può venire emesso alcuno scatto se non c'è la presenza di un avviamento. Ciò serve a garantire che la protezione non intervenga subito all'attivazione della funzione di minima tensione in assenza di grandezze di misura. Se la funzione di protezione è stata già attivata con l'applicazione di grandezze di misura, può essere di nuovo disattivata solo mediante blocco. Se già esiste un avviamento, quando il dispositivo passa allo stato operativo 0 (ovvero non esistono valori di misura valutabili oppure è stato abbandonato il campo di frequenza ammissibile), quest'ultimo viene mantenuto. Il calcolo del tempo di rirardo fino allo scatto viene calcolato allo stesso modo di un passaggio a 0 V. Il mantenimento dell'avviamento e dello scatto può essere terminato solo con il ritorno delle tensioni oppure mediante azionamento dell'ingresso di blocco. 190 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.25 Protezione di Minima Tensione a tempo inverso l rapporto di ricaduta è pari a 101 % oppure a 0,5 V assoluto del valore di soglia impostato all'indirizzo 4402 Up< PICKUP. Tra il valore di avviamento e il valore di ricaduta viene „congelato“ il rapporto integrale della determinazione del tempo di scatto. La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di minima tensione a tempo inverso. Figura 2-77 Diagramma logico della protezione di minima tensione inversa 2.25.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La protezione di minima tensione a tempo inverso può essere attiva e disponibile solo se questa funzione è stata parametrizzata nella configurazione delle funzioni (paragrafo 2.4, indirizzo 144) INV.UNDERVOLT. = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. All'indirizzo 4401 INV. UNDERVOLT. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Valori di taratura Va osservato che che la misura delle componenti di sequenza positiva delle tensioni così come le soglie di intervento sono valutati sulle grandezze concatenate (tensione ai poli • √3). Per i valori di avviamento in generale non si possono dare indicazioni vincolanti. Poiché la protezione deve proteggere, in primo luogo, le utenze (macchine a induzione) dalle conseguenze delle perdite di tensione ed evitare problemi di stabilità, il primo gradino della protezione di minima tensione è normalmente regolato a circa il 75 % della tensione della macchina (indirizzo 4402 Up< PICKUP = 75 V). In casi eccezionali, se la perdita di tensione durante l'aumento di velocità è troppo grande, può rendersi necessario impostare la protezione su valori più bassi. Il moltiplicatore del tempo 4403 T MUL va selezionato in modo da evitare cadute di tensione che potrebbero provocare un funzionamento instabile. Il ritardo dovrà essere abbastanza lungo per consentire di evitare disconnessioni per brevi cadute di tensione ammissibili. Se necessario, il tempo di scatto può essere prolungato facoltativamente mediante un gradino 4404 T Up<. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 191 2 Funzioni Tutti i tempi impostati sono temporizzazioni supplementari che non comprendono i tempi di risposta interna (tempo di misura, tempo di ricaduta). 2.25.3 Tabella parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4401 INV. UNDERVOLT. OFF ON Block relay OFF Protezione Min. Tensione Inversa Up< 4402 Up< PICKUP 10.0 .. 125.0 V 75.0 V Avviamento Up< 4403 T MUL 0.10 .. 5.00 sec; 0 1.00 sec Moltiplicatore Tempo per Caratteristiche 4404 T Up< 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec Tempo di ritardo Up< 2.25.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 6520 >BLOCK Up< SP >BLOCCO Prot. Min. Tensione Inversa 6522 Up< OFF OUT Prot. Min. Tensione Inversa è su OFF 6523 Up< BLOCK OUT Prot. Min. Tensione Inversa è BLOCCATA 6524 Up< ACTIVE OUT Prot. Min. Tensione Inversa è ATTIVA 6525 Up< picked up OUT Min. Tensione Inversa Up< Avviata 6526 Up< ch. pick.up OUT Carat. Min. Tensione Inv. Up< Avviata 6527 Up< AUS OUT SCATTO Min.Tensione Inversa Up< 192 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.26 Protezione derivata di frequenza (df/dt) 2.26 Protezione derivata di frequenza (df/dt) Questa protezione permette di rilevare rapidamente eventuali variazioni di frequenza e di reagire rapidamente in caso di diminuzione oppure di aumento della frequenza. Il comando di scatto può essere già dato prima che venga raggiunta la soglia di intervento della protezione di frequenza (cfr. paragrafo 2.23). Le variazioni di frequenza sono provocate, tra l'altro, da uno squilibrio tra potenza attiva prodotta e potenza attiva richiesta. È quindi necessario da un lato prendere misure relative alla regolazione e dall'altro eseguire manovre di comando. Ciò può comprendere misure destinate ad abbassare il carico, come disaccoppiamenti di rete oppure la disattivazione di utenze (stacco carichi). Tali misure sono più efficaci se vengono prese subito, all'inizio di un guasto. Le due applicazioni principali della funzione di protezione sono quindi il disaccoppiamento di rete e l'eliminazione del carico. 2.26.1 Descrizione delle funzioni Principio di misura A partire dalla tensione di sequenza diretta viene determinata la frequenza di ogni periodo mediante una finestra di misura di tre periodi e viene fatta la media con i valori precedentemente calcolati. La differenza di frequenza si calcola quindi tramite un intervallo di tempo impostabile (preimpostazione 5 periodi). Il rapporto differenza di frequenza e differenza di tempo corrisponde al cambio di frequenza che può essere positivo o negativo. La misurazione viene effettuata di continuo (per periodo). Mediante procedimenti di supervisione, quali, ad es., la supervisione di minima tensione, il controllo dei cambiamenti bruschi dell'angolo di fase e altri, viene evitata una funzione intempestiva. Variazione dell'aumento/diminuzione di frequenza La protezione di cambio di frequenza dispone di quattro gradini, da f1/dt a df4/dt. Questi permettono di adattare in modo variabile la funzione alle condizioni dell'impianto. I gradini possono essere utilizzati sia per il rilevamento della variazione della riduzione di frequenza (-df/dt) che per la variazione dell'aumento di quest'ultima (+df/dt). Il gradino -df/dt agisce a partire da frequenze con bassa frequenza nominale oppure al di sotto di quest'ultima, quando è attivata l'abilitazione di minima frequenza. Analogamente, il gradino df/dt è attivo solo al superamento della frequenza nominale o con frequenze al di sopra di quest'ultima, quando è attivata l'abilitazione di massima frequenza. La parametrizzazione stabilisce la funzione di ogni gradino. Per limitare il campo di regolazione dei parametri a un livello ragionevole, le finestre di misura (regolabili) per il calcolo della differenza di frequenza e della differenza di ricaduta, sono valide ognuna per due gradini. Campi di lavoro La frequenza può essere determinata fino a quando la sequenza diretta delle tensioni è di un livello sufficiente. Se la tensione di misura si abbassa al di sotto di un valore impostabile U MIN, la protezione di frequenza viene bloccata poiché il segnale non permette più il calcolo esatto dei valori di frequenza. Tempi/Logica Ogni gradino di frequenza è associato a un tempo di ritardo di scatto. Ciò è consigliabile per la supervisione di gradienti piccoli. Allo scadere di questo tempo viene emesso un comando di scatto. In seguito alla ricaduta dell'avviamento, viene resettato immediatamente anche il comando di scatto, che verrà però mantenuto almeno per la durata minima del comando parametrizzata. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 193 2 Funzioni Tutti e quattro i gradini di derivata di frequenza possono essere bloccati separatamente mediante ingressi binari. Il blocco di minima tensione agisce su tutti e quattro i gradini contemporaneamente. Figura 2-78 Diagramma logico della protezione di cambio di frequenza 2.26.2 Indicazioni per l'impostazione Generalità La protezione di cambio di frequenza può essere attiva e accessibile solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 145 df/dt Protect.. Si possono selezionare da 2 a 4 gradini. La preimpostazione è 2 df/dt stages. All'indirizzo 4501 df/dt Protect. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Soglie di intervento 194 La procedura di impostazione è uguale per tutti i gradini. Si stabilisce, innanzitutto, se il gradino deve controllare un aumento di frequenza con f>fN oppure una diminuzione con f<fN. Questa impostazione viene eseguita, ad es., per il gradino 1 all'indirizzo 4502 df1/dt >/<. La soglia di intervento viene impostata come valore assoluto 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.26 Protezione derivata di frequenza (df/dt) all'indirizzo 4503 STAGE df1/dt. ll segno corrispondente è noto alla funzione di protezione dall'impostazione all'indirizzo 4502. La soglia di intervento dipende dal tipo di applicazione e viene scelta in base alle caratteristiche della rete. Di regola è necessaria un'analisi della rete. Se un'utenza viene sconnessa bruscamente, si produce un'eccedenza di potenza attiva. La frequenza aumenta e si ha, come conseguenza, una variazione di frequenza positiva. Se al contrario, un generatore ha un'avaria, si ha una carenza di potenza attiva. La frequenza si abbassa e si ha, come conseguenza, una variazione di frequenza negativa. Le seguenti relazioni possono essere utilizzate come esempio di calcolo e sono valide per la velocità iniziale di una variazione di frequenza (ca. 1 secondo). Le abbreviazioni hanno il significato seguente: fN Frequenza nominale ΔP Variazione potenza attiva ΔP = Pconsumo – Pproduzione SN Potenza nominale apparente delle macchine H Costante di inerzia per alternatori per centrali idroelettriche (macchine a poli salienti) H = 1,5 s - 6 s per turbogeneratori (macchine a poli non salienti) H = 2 s - 10 s gruppi di turbogeneratori industriali H=3s-4s Esempio: fN = 50 Hz H=3s Caso 1: ΔP/SN = 0,12 Caso 2: ΔP/SN = 0,48 Caso 1: df/dt = –1 Hz/s Caso 2: df/dt = –4 Hz/s L'esempio sopra citato costituisce la base della preimpostazione. I quattro gradini sono stati configurati in modo simmetrico. Ritardi Se si desidera una reazione immediata della funzione di protezione, impostare il ritardo sullo zero. Questo sarà il caso per i valori di taratura importanti. Se, al contrario, devono essere controllate piccole variazioni (1Hz/s), un tempo di ritardo breve permetterà di evitare una reazione intempestiva. L'impostazione del tempo per il gradino 1 viene eseguita all'indirizzo 4504 T df1/dt e i tempi si addizionano al tempo proprio di funzionamento. Abilitazione mediante protezione di frequenza Con il parametro df1/dt & f1 (indirizzo 4505) si può impostare l'abilitazione del gradino a partire da una determinata soglia di frequenza. A questo scopo viene richiesto il rispettivo gradino di frequenza della protezione di frequenza. Nell'esempio di 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 195 2 Funzioni configurazione si tratta del gradino f1. Se non si desidera un'interazione tra le due funzioni, il parametro dev'essere impostato su OFF (preimpostazione). Un parametro "avanzato" (Advanced-Parameter) permette di regolare la differenza di ricaduta e la finestra di misura per gruppi di due gradini (ad es. df1/dt e df2/dt). Questa impostazione è possibile solo con il programma di comando DIGSI. Parametro supplementare Le modifiche della configurazione sono necessarie solo se si desidera , ad es., una grande differenza di ricaduta. Per il rilevamento di variazioni di frequenza minime (<0,5 Hz/s) si consiglia di prolungare la finestra di misura preimpostata. Si migliora, così, la precisione delle misure. Valore impostato ISTERESI df/dt Gradino dfn/dt (ind. 4519, 4521) FINESTRA DI MISURA dfx/dt (ind. 4520, 4522) Tensione minima 0,1...0,5 Hz/s ≈ 0,05 25...10 0,5..0,1 Hz/s ≈ 0,1 10...5 1...5 Hz/s ≈ 0,2 10...5 5...20 Hz/s ≈ 0,5 5...1 All'indirizzo 4518 U MIN viene impostata una Minima Tensione, al di sotto della quale la protezione di derivata di frequenza viene bloccata. Il valore consigliato è circa 65 % UN. Con l'impostazione „0“ si può disattivare il limite di tensione minima. 2.26.3 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4501 df/dt Protect. OFF ON Block relay OFF Protezione derivata di frequenza 4502 df1/dt >/< -df/dt< +df/dt> -df/dt< Tipo di Soglia (df1/dt >/<) 4503 STAGE df1/dt 0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞ 1.0 Hz/s Valore Avv.Livello df1/dt 4504 T df1/dt 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di Ritardo Livello df1/dt 4505 df1/dt & f1 OFF ON OFF Logica AND con Avv.del Livello f1 4506 df2/dt >/< -df/dt< +df/dt> -df/dt< Tipo di Soglia (df2/dt >/<) 4507 STAGE df2/dt 0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞ 1.0 Hz/s Valore Avv.Livello df2/dt 4508 T df2/dt 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di Ritardo Livello df2/dt 4509 df2/dt & f2 OFF ON OFF Logica AND con Avv.del Livello f2 4510 df3/dt >/< -df/dt< +df/dt> -df/dt< Tipo di Soglia (df3/dt >/<) 196 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.26 Protezione derivata di frequenza (df/dt) Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4511 STAGE df3/dt 0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞ 4.0 Hz/s Valore Avv.Livello df3/dt 4512 T df3/dt 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec Tempo di Ritardo Livello df3/dt 4513 df3/dt & f3 OFF ON OFF Logica AND con Avv.del Livello f3 4514 df4/dt >/< -df/dt< +df/dt> -df/dt< Tipo di Soglia (df4/dt >/<) 4515 STAGE df4/dt 0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞ 4.0 Hz/s Valore Avv.Livello df4/dt 4516 T df4/dt 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec Tempo di Ritardo Livello df4/dt 4517 df4/dt & f4 OFF ON OFF Logica AND con Avv.del Livello f4 4518 U MIN 10.0 .. 125.0 V; 0 65.0 V Tensione d'operaz. min. V/min 4519A df1/2 HYSTERES. 0.02 .. 0.99 Hz/s 0.10 Hz/s Reset Isteresi per df1/dt e df2/dt 4520A df1/2 M-WINDOW 1 .. 25 Cycle 5 Cycle Finestra di Misura per df1/dt e df2/dt 4521A df3/4 HYSTERES. 0.02 .. 0.99 Hz/s 0.40 Hz/s Reset Isteresi per df3/dt e df4/dt 4522A df3/4 M-WINDOW 1 .. 25 Cycle 5 Cycle Finestra di Misura per df3/dt e df4/dt 2.26.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5503 >df/dt block SP >BLOCCO derivata di frequenza 5504 >df1/dt block SP >BLOCCO Livello df1/dt 5505 >df2/dt block SP >BLOCCO Livello df2/dt 5506 >df3/dt block SP >BLOCCO Livello df3/dt 5507 >df4/dt block SP >BLOCCO Livello df4/dt 5511 df/dt OFF OUT df/dt è su OFF 5512 df/dt BLOCKED OUT df/dt è BLOCCATA 5513 df/dt ACTIVE OUT df/dt è ATTIVA 5514 df/dt U< block OUT df/dt è Bloccata da minima tensione 5516 df1/dt pickup OUT Avviamento Livello df1/dt 5517 df2/dt pickup OUT Avviamento Livello df2/dt 5518 df3/dt pickup OUT Avviamento Livello df3/dt 5519 df4/dt pickup OUT Avviamento Livello df4/dt 5520 df1/dt TRIP OUT Scatto Livello df1/dt 5521 df2/dt TRIP OUT Scatto Livello df2/dt 5522 df3/dt TRIP OUT Scatto Livello df3/dt 5523 df4/dt TRIP OUT Scatto Livello df4/dt 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 197 2 Funzioni 2.27 Salto del vettore di tensione E' abbastanza comune che gli autoproduttori alimentino direttamente i propri impianti e contemporaneamente alimentino anche la rete. La linea di alimentazione costituisce in generale un limite legale tra il gestore della rete e il produttore autonomo. Se la linea di alimentazione è fuori servizio, ad es., in seguito a una richiusura tripolare automatica, si può produrre, una variazione di tensione o di frequenza sul generatore la quale è funzione della potenza uscente. In seguito alla chiusura della linea di alimentazione, allo scadere del tempo di pausa, possono presentarsi delle condizioni asincrone, che possono provocare danni al generatore oppure al meccanismo tra generatore e azionamento. Un criterio per l'identificazione di un'interruzione dell'alimentazione è la supervisione dell'angolo di fase nella tensione. In caso di guasto alla linea di alimentazione, l'interruzione brusca di corrente provoca un salto dell'angolo di sfasamento nella tensione, che viene registrato monitorando eventuali differenze. Il superamento di un valore di soglia impostato provoca l'emissione del comando di apertura dell'interruttore del generatore e del congiuntore. L'impiego principale della funzione di salto del vettore è quindi il disaccopiamento della rete. 2.27.1 Descrizione funzionale Evoluzione della frequenza con scatto a pieno carico 198 La figura seguente mostra l'evoluzione della frequenza quando un generatore subisce uno scatto a pieno carico. All'apertura dell'interruttore del generatore ha luogo un salto dell'angolo di sfasamento, riconoscibile nella misurazione della frequenza come salto di frequenza. L'accelerazione del generatore dipende dalle condizioni dell'impianto (cfr. anche paragrafo 2.26 „Protezione derivata di frequenza“). 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.27 Salto del vettore di tensione Figura 2-79 Variazione della frequenza in seguito a uno scatto a pieno carico (registrazione del guasto con il dispositivo SIPROTEC 4 - viene rappresentato lo scostamento in rapporto alla frequenza nominale) Principio di misura Il vettore della tensione del sistema di sequenza diretta viene calcolato a partire dalle tensioni fase-terra. Questo vettore viene utilizzato per determinare lo sfasamento su un intervallo delta di due periodi. La presenza di un salto dell'angolo di fase è la conseguenza di un brusco cambiamento della circolazione di corrente. La figura 2-80 mostra il principio fondamentale. La rappresentazione a sinistra descrive lo stato stazionario, la figura a destra illustra l'evoluzione del vettore in seguito a uno scatto a pieno carico. Il salto del vettore è chiaramente riconoscibile. Figura 2-80 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Vettore di tensione dopo un brusco distacco di carico 199 2 Funzioni Per evitare un funzionamento intempestivo, vengono prese ulteriori misure quali: • Correzione delle variazioni stazionarie della frequenza nominale • Limitazione del campo di lavoro della frequenza a fN ± 3 Hz • Rilevamento della commutazione (interna al dispositivo) della frequenza di campionatura (adattamento della frequenza di campionatura) • Abilitazione a partire da una minima tensione • Blocco su inserzione o mancanza di tensione Logica La logica è rappresentata nella fig. 2-81. La procedura di comparazione degli angoli determina la differenza d'angolo e la confronta con il valore impostato. Se quest'ultimo viene superato, ha luogo una memorizzazione del salto del vettore in un flipflop RS. Il gradino temporale è associato a un tempo di ritardo di scatto. L'avviamento memorizzato può essere resettato mediante un ingresso binario oppure automaticamente tramite un elemento temporizzatore (indirizzo 4604 T RESET). La funzione di salto del vettore non è attiva al di fuori della banda di frequenza ammissiblile. Lo stesso vale per la tensione. I parametri di delimitazione sono in questo caso U MIN e U MAX. Se le misure di frequenza e di tensione non vengono mantenute, la logica genera un "1" logico e l'ingresso di reset è permanentemente attivo. Il risultato della misurazione del salto di vettore viene ignorato. Se, ad es., viene collegata la tensione e la banda di frequenze è corretta, la variabile logica sopra citata passa da 1 a 0. Con il timer di ritardo di ricaduta T BLOCK l'ingresso di reset rimane ancora azionato per un determinato tempo e impedisce così un avviamento tramite il salto di vettore. Se un corto circuito provoca una brusca caduta di tensione, il blocco viene immediatamente attivato mediante l'ingresso di reset. Uno scatto tramite la funzione di salto del vettore viene inibito. 200 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.27 Salto del vettore di tensione Figura 2-81 Diagramma logico del rilevamento di salto vettoriale 2.27.2 Indicazioni per l'impostazione Generalità La funzione di salto vettoriale è attiva e accessibile solo se è stata programmata all'indirizzo 146 VECTOR JUMP su Enabled. All'indirizzo 4601 VECTOR JUMP si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure solo bloccare il comando di scatto (Block relay). Soglie di intervento Il valore impostato per il salto di vettore (indirizzo 4602 DELTA PHI) viene scelto in funzione delle condizioni di potenza fornita e potenza consumata. Una brusca caduta della potenza attiva consumata così come un aumento rapido di quest'ultima, provocano un salto del vettore di tensione. Il valore da impostare dev'essere determinato in base alle proprietà specifiche dell'impianto. A questo scopo si può utilizzare il circuito equivalente semplificato della figura „vettore di tensione dopo uno scatto“ nella descrizione della funzione oppure un programma di calcolo della rete. Se si seleziona un'impostazione troppo sensibile, si rischia di sollecitare la funzione di protezione e di provocare un disaccoppiamento della rete a causa di inserzioni e disinserzioni di carichi nella rete. Per questo motivo la preimpostazione è fissata a 10°. Il campo di lavoro di tensione ammesso può essere impostato agli indirizzi 4605 per U MIN e 4606 per U MAX. La filosofia d'uso ha un ruolo fondamentale nella scelta di questi parametri. Il valore per U MIN andrebbe scelto al di sotto della tensione minima ammissibile, per una breve durata per la quale è ancora richiesto un disaccoppiamento della rete. Il valore preimpostato è stato selezionato all'80 % della tensione nomi- 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 201 2 Funzioni nale. Per U MAX va selezionata la tensione massima ammissibile. Normalmente quest'ultima corrisponde al 130 % della tensione nominale. Si consiglia di lasciare il ritardo T DELTA PHI (indirizzo 4603) sullo zero, a meno che non si voglia trasmettere la segnalazione di scatto con ritardo a una logica (CFC) oppure se si richiede più tempo per un blocco esterno. Ritardi Allo scadere del tempo T RESET (indirizzo 4604) la funzione viene reinizializzata automaticamente. Il tempo di reinizializzazione dev'essere selezionato in base alla filosofia di disaccoppiamento. Questo tempo dev'essere scaduto prima di una richiusura dell'interruttore. Se la reinizialittazione non viene utilizzata, regolare il timer su ∞. In questo caso la reinizializzazione deve essere effettuata mediante l'ingresso binario (contatto ausiliario dell'interruttore). L'elemento temporizzatore di ricaduta T BLOCK (indirizzo 4607) permette di evitare un funzionamento intempestivo durante il collegamento e lo stacco della tensione. Di regola non è necessario modificare la preimpostazione. La modifica è possibile solo con il programma di comando DIGSI (parametri avanzati). A questo scopo è necessario accertarsi che T BLOCK sia sempre impostato a un valore maggiore di quello della finestra di misura del salto di vettore (2 periodi). 2.27.3 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 4601 VECTOR JUMP OFF ON Block relay OFF Salto del vettore di tensione 4602 DELTA PHI 2 .. 30 ° 10 ° Salto di Fase DELTA PHI 4603 T DELTA PHI 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.00 sec Tempo di ritardo T DELTA PHI 4604 T RESET 0.10 .. 60.00 sec; ∞ 5.00 sec Tempo di reset dopo lo Scatto 4605A U MIN 10.0 .. 125.0 V 80.0 V Tensione Minima d'operazione U Min. 4606A U MAX 10.0 .. 170.0 V 130.0 V Tensione Massima d'operazione U Max. 4607A T BLOCK 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.10 sec Tempo di ritardo del Blocco 2.27.4 Informazioni N° 5581 Informazione >VEC JUMP block Tipo di inf. SP Spiegazione >BLOCCO Salto Vettore 5582 VEC JUMP OFF OUT Salto Vettore è su OFF 5583 VEC JMP BLOCKED OUT Salto Vettore è BLOCCATO 5584 VEC JUMP ACTIVE OUT Salto Vettore è ATTIVO 5585 VEC JUMP Range OUT Salto Vettore fuori livello di misura 202 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.27 Salto del vettore di tensione N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 5586 VEC JUMP pickup OUT Salto Vettore Avviamento 5587 VEC JUMP TRIP OUT Salto Vettore SCATTO 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 203 2 Funzioni 2.28 Protezione Terra Statore 90% La protezione di terra statore rileva i guasti a terra nell'avvolgimento statorico di macchine trifasi. Le macchine possono avere una connessione su sbarra (connessione diretta alla rete) oppure su trasformatore (tramite il trasformatore della macchina). Caratteristica della presenza di un guasto a terra è la comparsa di una tensione di spostamento e, nelle connessioni su sbarra, anche di una corrente di terra. Questo principio rende possibile una protezione da 90% a 95% dell'avvolgimento statorico. 2.28.1 Descrizione della funzione Tensione di spostamento La tensione di spostamento UE può essere misurata al centro stella della macchina con l'ausilio di un trasformatore di tensione, di un trasformatore di fase (fig. 2-82) tramite l'avvolgimento e-n (avvolgimento a triangolo aperto) di trasformatori di tensione oppure sull'avvolgimento di misura di un trasformatore di messa a terra (fig. 283). Poiché i trasformatori di fase e i trasformatori di messa a terra forniscono in genere una tensione di spostamento di 500 V (con spostamento completo), è necessario collegare a monte un partitore di tensione 500 V/100 V. Se la tensione di spostamento non può essere misurata direttamente dal dispositivo, quest'ultimo la può calcolare a partire dalle tensioni fase-terra. Il tipo di misurazione oppure il calcolo della tensione di spostamento vengono comunicati al dispositivo mediante il parametro 223 UE CONNECTION. Indipendentemente dal tipo di valutazione della tensione di spostamento, le componenti della terza armonica di ogni fase si sommano poiché sono in fase nel sistema a corrente trifase. Per ottenere grandezze di misura affidabili viene valutata nella protezione di terra dello statore solo la componente fondamentale della tensione di spostamento, le armoniche vengono soppresse mediante algoritmi di filtraggio. Per le macchine in connesse direttamente su trasformatore è sufficiente una valutazione della tensione di spostamento. La possibile sensibilità della protezione viene limitata solo da tensioni di disturbo che si generano per dispersioni a terra nella rete e che vengono trasmesse al lato di tensione della macchina tramite la capacità di accoppiamento del trasformatore di blocco. Se necessario, una resistenza di carico permette di diminuire queste tensioni di disturbo. La protezione inizia la disinserzione della macchina quando il guasto a terra è già presente per un tempo impostabile nella zona del blocco macchina. 204 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.28 Protezione Terra Statore 90% Figura 2-82 Resistenza di carico RT Partitore di tensione UE Tensione omopolare CG Capacità di terra generatore CL Capacità di terra cavo di alimentazione CTr Capacità di terra trasformatore di blocco CK Capacità di accoppiamento trasformatore di blocco Figura 2-83 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Connessione a blocco con trasformatore monofase sul centrostella RB Connessione a blocco con trasformatore di messa a terra RB Resistenza di carico RT Partitore di tensione UE Tensione omopolare CG Capacità di terra generatore CL Capacità di terra cavo di alimentazione CTr Capacità di terra trasformatore di blocco CK Capacità di accoppiamento trasformatore di blocco 205 2 Funzioni Rilevamento della direzione della corrente di terra Per le macchine connesse direttamente sulle sbarre non si può fare differenza tra i guasti a terra della rete e i guasti a terra della macchina con il solo criterio della tensione di spostamento. Per questo motivo si utilizza la corrente verso terra quale criterio supplementare, e la tensione di spostamento come condizione di abilitazione indispensabile. La corrente verso terra può essere rilevata mediante un trasformatore toroidale oppure per mezzo di un trasformatore in connessione Holmgreen. Nel caso di un guasto a terra della rete, la macchina fornisce solo una corrente di guasto a terra trascurabile tramite un punto di misura che si deve trovare tra la macchina e la rete. In presenza di un guasto a terra della macchina è disponibile la corrente verso terra della rete. Poiché le condizioni della rete possono variare a seconda dei diversi stati di connessione, si utilizza una resistenza di carico che fornisce - indipendentemente dallo stato connessione della rete - una corrente verso terra più elevata in presenza di una tensione di spostamento. La corrente verso terra prodotta dalla resistenza di carico deve attraversare sempre il punto di misura. Figura 2-84 Rilevamento della direzione del guasto a terra con connessione su sbarra Di conseguenza è necessario posizionare la resistenza di carico (vista dalla macchina) oltre il punto di misura (trasformatore di corrente, trasformatore toroidale). Il trasformatore di messa a terra dev'essere collegato preferibilmente sulle sbarre.. Oltre al livello della corrente verso terra, è indispensabile, per il rilevamento affidabile di un guasto a terra della macchina con connessione diretta sulle sbarre, conoscere la direzione di questa corrente in relazione alla tensione di spostamento. Il 7UM62 per- 206 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.28 Protezione Terra Statore 90% mette di modificare l'inclinazione della caratteristica separando la „direzione macchina“ dalla "direzione rete" (cfr. fig. seguente). La protezione diagnostica un guasto di terra della macchina in presenza dei tre criteri sottocitati, vale a dire: • Tensione di spostamento maggiore del valore impostato U0>, • Corrente di terra nel punto di misura maggiore del valore impostato 3I0>, • La corrente di terra circola in direzione della macchina da proteggere. Figura 2-85 Caratteristica della protezione di terra dello statore per il funzionamento con sbarra collettrice In presenza di un guasto a terra nella zona della macchina, dopo un tempo di ritardo regolabile, ha luogo il disaccoppiamento della macchina. È possibile disattivare temporaneamente il rilevamento della corrente di terra mediante un ingresso binario quando è evidente che questo criterio non è significativo (in caso di interruttore aperto). In questo modo si può utilizzare la tensione di spostamento quale criterio esclusivo di valutazione, ad es., durante la messa in marcia del generatore. La fig. 2-87 illustra il diagramma logico della protezione terra statore. L'utilizzo della protezione di terra statore quale protezione direzionale oppure adirezionale, richiede l'impiego dell'ingresso di misura di corrente sensibile del dispositivo 7UM62. Va osservato che la funzione di rilevamento di guasti a terra sensibile può utilizzare lo stesso ingresso di misura (programmazione su Iee2) e quindi la stessa grandezza di misura. In questo modo si dispone, grazie alla funzione di rilevamento dei guasti a terra, di due ulteriori soglie di indipendenti Iee> e Iee>> (cfr. par. 2.29). Se non si vogliono utilizzare queste funzioni, è necessario disattivare il rilevamento di guasti a terra sensibile all'indirizzo 151 oppure impiegarlo con Iee1. Se si utilizza la protezione terra rotore (cfr. par.2.34) viene impegnato anche l'ulteriore ingresso di tensione e la tensione di spostamento U0 per la protezione terra statore viene quindi calcolata dalle tensioni fase-terra. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 207 2 Funzioni Rilevamento della corrente di terra (protezione differenziale di terra con abilitazione della tensione di spostamento) Nel settore industriale, i sistemi di sbarra sono equipaggiati con sistemi di terra sul centro-stella commutabili ad alta o a bassa resistenza. Per il rilevamento dei guasti a terra si misurano la corrente del centro stella e la somma delle correnti con l'ausilio di un trasformatore toroidale, che vengono quindi trasmesse al dispositivo di protezione come differenza di corrente. In questo modo, la corrente che circola attraverso la resistenza di centro stella così come la componente risultante dalla rete, vengono prese in considerazione per il calcolo della corrente di terra totale. Per evitare un funzionamento intempesitvo in seguito a imprecisioni dei trasformatori, la tensione di spostamento viene utilizzata come criterio di abilitazione (cfr. fig. seguente). La protezione diagnostica un guasto di terra della macchina in presenza dei due criteri sottocitati: • Tensione di spostamento maggiore del valore impostato U0>, • Differenza della corrente di terra ΔIE maggiore del valore impostato 3I0>, Figura 2-86 Determinazione della fase affetta da guasto 208 Protezione differenziale della corrente di terra con connessione diretta su sbarra Una funzione complementare permette l'identificazione della fase affetta da guasto. La tensione fase-terra è più debole sulla fase coinvolta nel guasto che sulle altre due fasi, la cui tensione aumenta ancora. Il rilevamento della minima tensione fase-terra permette quindi di segnalare la fase guasta, con conseguente generazione di una segnalazione di guasto. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.28 Protezione Terra Statore 90% Figura 2-87 Diagramma logico della protezione terra statore 90 % 2.28.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La protezione terra statore (90%) può essere attiva e accessibile solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 150 S/E/F PROT. = directional; nondir. U0 oppure non-dir. U0&I0. Se si seleziona non-dir. U0 i parametri relativi alla corrente di terra non vengono visualizzati. Selezionando una delle opzioni directional oppure non-dir. U0&I0 sono accessibili i parametri relativi alla corrente di terra. Nelle macchine connesse direttamente alle sbarre dev'essere scelta una di queste due ultime opzioni poiché solo con la corrente di terra è possibile distinguere un guasto di rete da un guasto interno alla maccchina. Quando la funzione viene utilizzata come „protezione differenziale di terra“ dev'essere impostato l'indirizzo 150 S/E/F PROT. = non-dir. U0&I0. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. All'indirizzo 5001 S/E/F PROT. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Tensione di spostamento La comparsa di una tensione di spostamento è caratteristica di un guasto a terra nel circuito dello statore. Il superamento del valore impostato 5002 U0 > costituisce in questo modo l'avviamento della protezione terra statore 90%. L'impostazione dovrà essere scelta in modo che la protezione non intervenga in caso di asimmetrie comuni di funzionamento. Questo aspetto è particolarmente importante per le macchine connesse direttamente alle sbarre poiché tutte le asimmetrie di tensione della rete si riproducono nel sistema di tensione della macchina. La soglia di intervento dev'essere regolata a un valore superiore o uguale al doppio di un'asimmetria massima di funzionamento. Generalmente si imposta un valore dal 5% al 10% della tensione omopolare a pieno spostamento. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 209 2 Funzioni Per le macchine connesse tramite trasformatore, si deve selezionare la soglia di intervento in modo che gli spostamenti per guasti a terra nella rete, trasmessi ai circuiti dello statore mediante le capacità di accoppiamento, non producano reazioni di scatto. A questo scopo si deve considerare anche l'attenuazione tramite la resistenza di carico. Le indicazioni sul dimensionamento della resistenza di carico sono riportate nella pubblicazione "Configurazione di dispositivi di protezione per macchine", N. d'ordine /5/. Viene impostato il doppio valore della tensione di spostamento accoppiata a pieno spostamento di rete. Una determinazione definitiva del valore da impostare avviene durante la messa in esercizio con grandezze primarie. Ritardo In presenza di un guasto a terra dello statore, lo scatto ha luogo allo scadere del tempo di ritardo impostato all'indirizzo 5005 T S/E/F. La scelta del ritardo si deve effettuare considerando anche la sovraccaricabilità della macchina. Tutti i tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi di risposta (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione. Corrente di terra Gli indirizzi 5003 e 5004 sono significativi solo per macchine connesse direttamente sulle sbarre, dove è stato impostato 150 S/E/F PROT. = directional oppure non-dir. U0&I0. Per la connessione la connessione tramite trasformatore le seguenti indicazioni non sono rilevanti. La soglia di intervento 5003 3I0> dev'essere impostata in modo che questo valore venga superato con sicurezza dalla corrente di terra in caso di un guasto a terra nella zona protetta. Poiché la corrente residua verso terra in una rete compensata è molto bassa, generalmente, anche per essere indipendente dalle condizioni della rete, è stato previsto un trasformatore di messa a terra con resistenza di carico ohmica, il quale aumenta il valore della componente attiva della corrente residua in caso di guasti a terra. Le indicazioni relative all'installazione del trasformatore di messa a terra e della resistenza di carico sono riportate nella pubblicazione „Configurazione di dispositivi di protezione per macchine“, N. d'ordine E86010- K4500-A111-A1. Poiché in questo caso la corrente verso terra viene stabilita prevalentemente dalla resistenza di carico, si regola per 5004 DIR. ANGLE un angolo piccolo, ad es., 15°. Se si vogliono prendere ugualmente in considerazione anche le capacità della rete (nella rete isolata), si può selezionare un angolo più grande (ca. 45) che corrisponde alla sovrapposizione della corrente di carico alla corrente capacitiva della rete. L'angolo di direzione 5004 DIR. ANGLE determina lo sfasamento tra la tensione di spostamento e la perpendicolare alla caratteristica direzionale; l'angolo è quindi uguale all'inclinazione della caratteristica in rapporto all'asse reattivo. Se in una rete isolata le capacità dei cavi sono sufficienti per generare la corrente di terra, si può lavorare anche senza trasformatore di messa a terra. In questo caso si sceglierà un angolo di ca. 90° (conformemente alla connessione sin ϕ). 210 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.28 Protezione Terra Statore 90% Esempio di connessione diretta su sbarra: Resistenza di carico 10 Ω 10 A permanente 50 A per 20 s Partitore di tensione 500 V/100 V Trasformatore toroidale 60 A/1 A Zona protetta 90 % Con piena tensione di spostamento risulta con la resistenza di carico Convertito al lato 6,3 kV questo valore diventa La corrente secondaria del trasformatore toroidale fornisce all'ingresso del dispositivo Per una zona da proteggere al 90%, la protezione deve funzionare a partire da 1/10 della tensione di spostamento massima, nella quale risulta anche solo 1/10 della corrente verso terra: Nell'esempio, il parametro 3I0> è impostato su 11 mA. Per la tensione di spostamento si utilizza 1/10 della tensione a pieno spostamento (a causa della zona di protezione del 90 %). Considerando il partitore di tensione 500 V/100 V risulta: Valore impostato U0> = 10 V Il tempo di ritardo deve essere inferiore alla durata limite del carico ammissibile della resistenza di carico a 50 A, quindi al di sotto di 20 s. Bisogna prendere in considerazione anche il carico ammissibile del trasformatore di messa a terra nel caso in cui esso sia inferiore a quello della resistenza di carico. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 211 2 Funzioni 2.28.3 Tabella parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 5001 S/E/F PROT. OFF ON Block relay OFF Protezione terra statore 5002 U0> 2.0 .. 125.0 V 10.0 V Avviamento U0> 5003 3I0> 2 .. 1000 mA 5 mA Avviamento 3I0> 5004 DIR. ANGLE 0 .. 360 ° 15 ° Angolo per determinazione direzione 5005 T S/E/F 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.30 sec Tempo ritardo terra statore 2.28.4 Informazioni N° 5173 Informazione Tipo di inf. Spiegazione >S/E/F BLOCK SP >BLOCCO Prot.Terra Statore 5176 >S/E/F IEE off SP >Switch off rilev. I terra (terra stat.) 5181 S/E/F OFF OUT Prot.Terra Statore è su OFF 5182 S/E/F BLOCKED OUT Prot.Terra Statore è BLOCCATA 5183 S/E/F ACTIVE OUT Prot.Terra Statore e' ATTIVA 5186 U0> picked up OUT Prot.Terra Statore: U0 Avviata 5187 U0> TRIP OUT Prot.Terra Statore:Scatto Livello U0 5188 3I0> picked up OUT Prot.Terra Statore: I0 Avviata 5189 Uearth L1 OUT Guasto a Terra in fase L1 5190 Uearth L2 OUT Guasto a Terra in fase L2 5191 Uearth L3 OUT Guasto a Terra in fase L3 5193 S/E/F TRIP OUT Prot.Terra Statore: SCATTO 5194 SEF Dir Forward OUT Prot.Terra Statore: Direzione Avanti 212 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.29 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità 2.29 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità La protezione di terra sensibile viene utilizzata per il rilevamento di guasti a terra in circuiti isolati o in circuiti collegati a terra tramite elevato valore ohmico. Questa funzione opera con i valori assoluti della corrente di terra. Il suo impiego è quindi indicato quando il valore della corrente di terra può essere utilizzato come criterio per il guasto a terra. Questo può essere il caso, ad esempio, di macchine elettriche connesse direttamente sulle sbarre, in una rete isolata, quando, in un guasto a terra della macchina nell'avvolgimento dello statore, la capacità totale della rete fornisce corrente di terra, ma nel caso di un guasto a terra della rete quest'ultima è trascurabile a causa della capacità limitata della macchina. La corrente può essere rilevata mediante un trasformatore toroidale oppure per mezzo di un trasformatore in connessione Holmgreen. Il dispositivo 7UM62 offre la possibilità di associare il rilevamento della corrente di terra sensibile all'ingresso IEE1 oppure IEE2. Tale scelta viene operata in fase di programmazione (cfr. par.2.4). A causa dell'elevata sensibilità, questa protezione non è adatta per il rilevamento di corto circuiti a terra in presenza di forti correnti di terra (al max 1 A circa ai morsetti del collegamento della corrente di terra sensibile). Se si vuole tuttavia utilizzare la protezione come protezione di corto circuito a terra, è necessario utilizzare un ulteriore trasformatore amperometrico esterno come trasformatore intermedio. Nota: La protezione di corrente di terra sensibile può servirsi dello stesso ingresso di misura di corrente (Iee2) utilizzato anche per la protezione di terra dello statore come funzione direzionale o non direzionale per la connessione diretta su sbarra. La protezione di corrente a terra sensibile ricorre quindi alla stessa grandezza di misura se sono stati selezionati all'indirizzo 150 S/E/F PROT. = directional oppure nondir. U0&I0. 2.29.1 Descrizione delle funzioni Applicazione come protezione guasti di terra rotore La protezione di corrente a terra può essere utilizzata per il rilevamento dei guasti a terra dell'avvolgimento rotorico se una tensione della stessa frequenza di rete viene applicata sul circuito del rotore (cfr. fig. 2-88). In questo caso la corrente di terra massima è limitata dal valore della tensione applicata UV e dall'accoppiamento capacitivo al circuito rotorico. Per questo tipo di applicazione (come protezione di guasti a terra del rotore) è prevista una supervisione del circuito di misura. Quest'ultimo viene considerato chiuso quando la corrente di terra, a causa della capacità di terra del circuito rotorico, supera un valore minimo parametrizzabile IEE< anche quando l'isolamento è intatto. Al di sotto di questo valore e oltre un breve tempo di attesa (2 s), viene emesso un allarme. Metodo di misura La corrente di terra viene dapprima filtrata numericamente affinché nella misurazione della corrente possa essere considerata soltanto la componente fondamentale. In questo modo, la misurazione è insensibile ai processi transitori all'inizio di un guasto a terra e alle armoniche. La protezione dispone di due gradini regolabili. Al superamento del primo valore di soglia parametrizzabile IEE> viene emesso uno scatto; il comando di scatto viene emesso allo scadere del tempo di ritardo T IEE>. Al superamento del secondo valore di soglia parametrizzabile IEE>> viene emesso uno scatto; il comando di scatto viene emesso allo scadere del tempo di ritardo T IEE>>. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 213 2 Funzioni Entrambi i gradini possono essere bloccati mendiante un ingresso binario. Figura 2-88 214 Caso di applicazione come protezione di terra rotore (7XR61 - apparecchio per collegamento in serie per la protezione di terra rotore; 3PP13 - a partire da Uecc > 150 V le resistenze nel 7XR61 devono essere cortocircuitate!) 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.29 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità Figura 2-89 1) Protezione di massima corrente a tempo indipendente I messaggi e i parametri sono visibili solo se la Rotor Earth Fault Protection R, fn (ANSI 64R) all'indirizzo 160 è impostata come Disabled. 2.29.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali Il rilevamento dei guasti a terra sensibili può essere attivo solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 151 O/C PROT. IEE> = with IEE1 oppure with IEE2. Se durante la programmazione della protezione terra statore 90% (150 S/E/F PROT., cfr. par. 2.4) è stata selezionata una delle opzioni con valutazione di corrente, l'ingresso di misura di corrente sensibile del dispositivo 7UM62 è occupato. Va osservato che la funzione di rilevamento della corrente di terra sensibile può utilizzare eventualmente lo stesso ingresso (IEE2) e quindi la stessa grandezza di misura. Se non si vuole utilizzare la funzione di rilevamento della corrente di terra selezionare Disabled. All'indirizzo 5101 O/C PROT. IEE si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Utilizzo come protezione terra rotore La protezione di corrente di terra sensibile può essere utilizzata come protezione contro i guasti di terra dell'avvolgimento rotorico o statorico del generatore, laddove il valore della corrente di terra costituisce un criterio sufficiente. Nei circuiti isolati oppure in circuiti ad alta impedenza, è quindi necessario assicurare la presenza di correnti di terra sufficientemente elevate. Se si utilizza, ad esempio, la protezione di corrente di terra come protezione di guasto a terra del rotore, dev'essere prevista l'applicazione nel circuito rotorico di una tensione con frequenza di rete (UV ≈ 42 V con l'ausilio dell'apparecchio per collegamento in serie 7XR61, rappresentato nella figura „Applicazione come protezione guasti a terra rotore“ par.2.29). A causa di questa tensione, circola una corrente minima, anche in assenza di guasti all'isolamento di terra. Questa corrente può servire come criterio per un circuito di misura chiuso (indirizzo 5106 IEE<). La soglia di intervento tipica è 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 215 2 Funzioni approssimativamente 2 mA. Se questo valore viene impostato sullo zero, il gradino è inattivo. Ciò può essere necessario se le capacità di terra sono troppo piccole. L'impostazione dell'avviamento di guasti a terra 5102 IEE> viene seleziona in modo che le resistenze di isolamento RE da circa 3 kΩ a 5 kΩ possano essere rilevate: Il valore dev'essere regolato almeno al doppio della corrente di disturbo che circola attraverso le capacità di terra del circuito rotorico. Il gradino di scatto 5104 IEE>> va regolato in modo da riconoscere una resistenza di guasto di circa 1,5 kΩ. con ZK = valore dell'impedenza dell'apparecchio per collegamento in serie con frequenza nominale. i tempi di ritardo di scatto 5103 T IEE> e 5105 T IEE>> non comprendono i tempi propri. Utilizzo come protezione terra statore Consultare anche il capitolo 2.28. In caso di impiego della protezione come protezione di terra statore, può essere necessario aumentare la corrente di terra con l'ausilio di una resistenza di carico ohmica nel trasformatore di messa a terra. Le indicazioni relative all'installazione del trasformatore di messa a terra e della resistenza di carico sono riportate nella pubblicazione "Configurazione di dispositivi di protezione per macchine" /5/. Utilizzo come protezione di corto circuiti a terra Per le macchine a bassa tensione con conduttore di centro neutro installato oppure nelle macchine con centro stella collegato a terra a bassa resistenza, la protezione di massima corrente di fase rappresenta già una protezione di corto circuito a terra poiché la corrente di corto circuito a terra fluisce anche nella fase affetta da guasto. Se si vuole utilizzare ugualmente la protezione sensibile di corrente di terra come protezione di corto circuiti a terra, è necessario installare un trasformatore intermedio esterno, che assicura che i valori di soglia termici (15 A permanente, 100 A per < 10 s, 300 A per < 1 s) di questo ingresso di misura non vengano superati dalla corrente di corto circuito. 216 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.29 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità 2.29.3 Tabella parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 5101 O/C PROT. IEE OFF ON Block relay OFF Protezione corrente a terra sensibile 5102 IEE> 2 .. 1000 mA 10 mA Iee> Avviamento 5103 T IEE> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 5.00 sec T Iee> Tempo di Ritardo 5104 IEE>> 2 .. 1000 mA 23 mA Iee>> Avviamento 5105 T IEE>> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec T Iee>> Tempo di Ritardo 5106 IEE< 1.5 .. 50.0 mA; 0 0.0 mA Corr.terr.sens.<Avviam.(Circ.interrotto) 2.29.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. >BLOCK IEE>> 1203 >BLOCK IEE> SP >BLOCCO IEE> 1221 IEE>> picked up OUT IEE>> AVVIAMENTO 1223 IEE>> TRIP OUT IEE>> SCATTO 1224 IEE> picked up OUT IEE> AVVIAMENTO 1226 IEE> TRIP OUT IEE> SCATTO 1231 >BLOCK Sens. E SP >BLOCCO Prot.Guasto a Terra sens. 1232 IEE OFF OUT Protez.Corrente di Terra è su OFF 1233 IEE BLOCKED OUT Protez.Corrente di Terra è Bloccata 1234 IEE ACTIVE OUT Protez.Corrente di Terra è Attiva 5396 Fail. REF IEE< OUT Guasto Prot.Terra Rotore Iee< 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 SP Spiegazione 1202 >BLOCCO IEE>> 217 2 Funzioni 2.30 Protezione terra statore 100% con terza armonica I metodi di misura descritti nel paragrafo 2.28, che utilizzano la componente fondamentale della tensione di spostamento, permettono di proteggere l'avvolgimento statorico al 90% - 95% massimo. Per realizzare una protezione al 100% è necessario ricorrere a una tensione di frequenza distinta da quella di rete. Nel dispositivo 7UM62 viene utilizzata a questo scopo la terza armonica. 2.30.1 Descrizione della funzione Funzionamento La terza armonica è prodotta in tutte le macchine in forma più o meno pronunciata. Essa risulta dalla forma dei poli. In presenza di un guasto a terra nell'avvolgimento statorico del generatore, si altera il rapporto di divisione delle capacità parassite poiché una di queste è stata cortocircuitata dal guasto a terra. Di conseguenza, il valore della terza armonica misurabile nel centro stella si riduce, mentre la terza armonica misurabile ai morsetti del generatore aumenta (cfr. fig. seguente). La terza armonica forma un sistema omopolare ed è quindi determinabile anche mediante un trasformatore voltmetrico collegato a stella/triangolo oppure con il calcolo del sistema omopolare a partire delle tensioni fase-terra. Figura 2-90 Andamento della terza armonica lungo l'avvolgimento statorico Il valore della terza armonica dipende anche dal punto di funzionamento del generatore. Essa è quindi una funzione della potenza attiva P e della potenza reattiva Q. Per questo motivo il campo di lavoro della protezione di terra statore viene limitato per raggiungere così una maggiore sicurezza. Le macchine connesse direttamente sulle sbarre contribuiscono tutte alla terza armonica ed è pertanto difficile separare una macchina dall'altra. Principio di misura Il criterio di avviamento è il valore della terza armonica nella grandezza di misura. La terza armonica viene determinata in base a un filtraggio numerico digitale su due periodi di rete della tensione di spostamento misurata. A seconda del metodo di acquisizione della tensione di spostamento (parametro di programmazione 223 UE CONNECTION), vengono utilizzati diversi metodi di misura: 1. neutr. transf.: connessione dell'ingresso UE al trasformatore voltmetrico al centro neutro della macchina 2. broken delta: connessione dell'ingresso UE al triangolo aperto 218 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.30 Protezione terra statore 100% con terza armonica 3. Not connected: calcolo della tensione di spostamento dalle tre tensioni faseterra, quando l'ingresso UE non è connesso 4. any VT: connessione di una qualsiasi tensione; in questo caso la funzione della protezione terra statore (100%) viene bloccata. 5. Rotor connessione della tensione per la protezione terra rotore; in questo caso la funzione della protezione terra statore (100%) viene bloccata. 6. Load. resistor: connessione di UE per la protezione terra statore (100 %) con 20 Hz. In questo caso la funzione della protezione terra statore (100%) con la terza armonica viene bloccata. 7. Uen-winding: calcolo della tensione di spostamento dalle tre tensioni fase-terra, quando l'ingresso UE non è connesso Trasformatore di neutro Poiché un guasto a terra nel centro stella provoca una diminuzione della terza armonica misurata, rispetto al caso senza guasto, la funzione di protezione viene utilizzata come gradino di minima tensione (5202 U0 3.HARM<). Questa possibilità è il caso di applicazione preferito. Avvolgimento a triangolo aperto In assenza di un trasformatore di neutro, la funzione di protezione viene effettuata in base alla componente omopolare della terza armonica delle tensioni ai morsetti. Questa tensione aumenta in presenza di un guasto. La funzione di protezione in questo caso si effettua come gradino di massima tensione (5203 U0 3.HARM>). Per ottenere una maggiore sensibilità, la soglia di intervento può essere abbassata in fuzione della potenza. L'impostazione viene eseguita con l'indizzo 5207 U0 3.H.(V/100%). La soglia di intervento attuale viene determinata all'interno del dispositivo secondo la formula seguente: U3H, korrigiert = U3H – Ucorr • (100 % – Pmis) Le abbreviazioni hanno il significato seguente: U3H corretto Soglia di intervento utilizzata all'interno del dispositivo U3H Valore impostato all'indirizzo 5203 U0 3.HARM> con una potenza attiva di 100 % Ucorr Fattore di correzione in Volt/percentuale, impostato con l'indirizzo 5207 U0 3.H.(V/100%) Pmis Potenza attiva misurata La fig. 2-91 mostra il principio in linea di massima. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 219 2 Funzioni Figura 2-91 Abbassamento automatico della soglia di intervento U0 3.HARM> La caratteristica di intervento viene abilitata a partire dalla potenza attiva minima da impostare. Per garantire una maggiore sicurezza è stato previsto il seguente limite. Se a causa della correzione in funzione della potenza, la soglia di intervento corretta U3H, corr scende al di sotto del valore minimo impostabile (0,2 V), essa viene mantenuta su questo valore. non connesso / protezione Uen-avvolg.; calcolo di U0 Allo stesso modo della connessione al triangolo aperto, risulta per la tensione calcolata un aumento della terza armonica in caso di guasto. Anche questo caso è determinante il parametro 5203 U0 3.HARM>. connessione a un qualsiasi trasformatore; connessione Ve al rotore In questo caso di connessione, la funzione di protezione terra statore (100%) è bloccata. 220 La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di mancata apertura dell'interruttore. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.30 Protezione terra statore 100% con terza armonica Figura 2-92 Diagramma logico della protezione terra statore (100%) 2.30.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La protezione terra statore (100%) può essere attiva e accessibile solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 152 SEF 3rd HARM.= Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. All'indirizzo 5201 SEF 3rd HARM. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Tipo di connessione Il parametro 223 UE CONNECTION viene scelto in funzione del modo di acquisizione della tensione di spostamento Uen tramite un trasformatore di neutro (neutr. transf.) oppure sul triangolo aperto di un trasformatore di messa a terra (broken delta). Se non è possibilie mettere a disposizione del dispositivo la tensione di spostamento come grandezza misurata, si utilizzano le grandezze calcolate e si dovrà selezionare Not connected oppure Uen-winding. L'opzione any VT si seleziona quando l'ingresso di tensione del 7UM62 non si utilizza come protezione di corto circuito ma per la misura di una qualsiasi tensione. Con questa impostazione, la funzione di protezione terra statore (100%) è bloccata. L'opzione Rotor viene selezionata quando viene collegata all'ingresso la tensione per una protezione terra rotore. Anche in questo caso, la funzione di protezione terra statore (100%) è bloccata. L'opzione Load. resistor viene selezionata per la protezione terra statore (100%) con tensione addizionale di 20 Hz. In questo caso, la funzione di protezione terra statore 100% di terza armonica viene bloccata. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 221 2 Funzioni Soglia di intervento per la terza armonica In funzione della scelta del tipo di connessione utilizzata, è accessibile solo uno dei due parametri di impostazione 5202 oppure 5203. I valori impostati possono essere determinati solo nell'ambito di una prova primaria come descritto qui di seguito: • In caso di connessione a un trasformatore sul centro stella è determinate il gradino di sottotensione 5202 U0 3.HARM<. Selezionare la soglia di intervento più bassa possibile. • In caso di connessione al triangolo aperto di un trasformatore di messa a terra e con tensione di spostamento non collegata ma calcolata internamente, dev'essere utilizzato il gradino di sovratensione 5203 U0 3.HARM>. Come accennato nella descrizione delle funzioni, titolo al margine „Avvolgimento a triangolo aperto “ la sensibilità del gradino U0 3.HARM> può essere aumentata se la soglia di intervento viene corretta in funzione della potenza. A questo scopo va utilizzato il parametro all'indirizzo 5207 U0 3.H.(V/100%). Il parametro è preimpostato su 0 e la correzione non è quindi attiva. La correzione può essere impostata nel modo seguente: • Misurazione della terza armonica per potenze attive differenti. A questo scopo utilizzare i valori di misura di servizio. Si consiglia un'impostazione con valori secondari. • Interpolazione dei valori di misura tramite una retta. Lettura della terza armonica con potenza attiva al 100 % (P1) e al 50 % (P2). Calcolo della differenza di tensione con la formula seguente: La figura 2-93 illustra le misurazioni in un generatore sulla base di un esempio. È stata determinata la dipendenza dalla potenza attiva della terza tensione di armonica sia in condizioni di sottoeccitazione che di sovraeccitazione (influenza della potenza reattiva). 222 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.30 Protezione terra statore 100% con terza armonica Figura 2-93 3. armonica della tensione secondaria come funzione della potenza attiva (potenza reattiva come parametro) Dalla fig. 2-93, risulta un aumento quasi uguale. Il caso peggiore è il funzionamento in condizioni di sottoecitazione. Estrapolando la curva al 100 %,, il valore della tensione risulta essere approssimativamente di 12 V. Con il 50 % di potenza attiva questo valore è di 7,5 V circa. In questo modo si calcola il valore di taratura: All'indirizzo 5207 U0 3.H.(V/100%) viene impostato 9. Anche la soglia di intervento all'indirizzo 5203 U0 3.HARM> dev'essere estrapolata al 100 %. Se si seleziona un valore di 14,5 V, con una potenza attiva al 50 % risulta una soglia di intervento di 14,5 V – 4,5 V = 10 V. Se il cos ϕ = 0,8 e il generatore è in funzione con questo punto nominale, risulta una soglia di intervento di 14,5 V – 9 V/100 % (100 % – 80 %) = 14,5 V – 1,8 V = 12,7 V. Come descritto anche al punto „campo di lavoro“, la caratteristica dev'essere limitata mediante l'immissione della potenza attiva minima possibile. Poiché la misurazione della terza armonica nella fig. 2-93 è stata effettuata fino a P = 20 % e ancora è presente un comportamento quasi lineare, è possibile impostare con una sicurezza selezionata per il parametro 5205 P min > = 30 %. Campo di lavoro Poiché la terza armonica misurabile dipende fortemente dal rispettivo punto di funzionamento del generatore, il campo di lavoro della protezione terra statore (100%) è abilitato solo al di sopra della soglia 5205 P min > di potenza attiva e al superamento di una tensione minima di sequenza di fase positiva 5206 U1 min >. Regolazione raccomandata: 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Pmin> 40 % P/SN U1 min> 80 % UN 223 2 Funzioni In presenza di un guasto a terra, lo scatto avviene allo scadere del tempo di ritardo impostato all'indirizzo 5204 T SEF 3. HARM.. Il tempo impostato è solo un tempo di ritardo supplementare che non comprende il tempo di risposta della funzione di protezione. Tempo di ritardo 2.30.3 Tabella parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 5201 SEF 3rd HARM. OFF ON Block relay OFF Protezione terra statore 3a armonica 5202 U0 3.HARM< 0.2 .. 40.0 V 1.0 V U0 3° Armonica < Avviamento 5203 U0 3.HARM> 0.2 .. 40.0 V 2.0 V U0 3° Armonica > Avviamento 5204 T SEF 3. HARM. 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo ritardo terra statore 3a armonica 5205 P min > 10 .. 100 %; 0 40 % Soglia rilascio potenza minima 5206 U1 min > 50.0 .. 125.0 V; 0 80.0 V Soglia rilascio U1 min. 5207 U0 3.H.(V/100%) -40.0 .. 40.0 0.0 Fattore Correzione per Avviam. (V/100%) 2.30.4 Informazioni N° 5553 Informazione Tipo di inf. Spiegazione >SEF 3H BLOCK SP >BLOCCO Terra Statore con 3a Armonica 5561 SEF 3H OFF OUT Terra Statore con 3a Armonica è su OFF 5562 SEF 3H BLOCK OUT Terra Statore con 3a Arm. è BLOCCATA 5563 SEF 3H ACTIVE OUT Terra Statore con 3a Arm. è ATTIVA 5567 SEF 3H pick.up OUT Terra Statore con 3a Arm.:Avviamento 5568 SEF 3H TRIP OUT Terra Statore con 3a Arm.:SCATTO 224 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.31 Protezione Terra Statore 100% con iniezione di tensione a 20Hz 2.31 Protezione Terra Statore 100% con iniezione di tensione a 20Hz La protezione terra statore (100%) con iniezione di tensione a 20Hz rileva i guasti a terra nell'avvolgimento statorico di generatori collegati alla rete mediante un trasformatore di blocco. La protezione funziona con una tensione di 20 Hz, è indipendente dalla tensione di spostamento con frequenza di rete (presente in caso di guasti a terra) e rileva i guasti a terra in tutta la zona dell'avvolgimento, compreso il centro stella della macchina. Il principio di misurazione utilizzato non viene influenzato dal funzionamento del generatore e consente anche di eseguire una misurazione quando il generatore non è in funzione. Con entrambi i principi di misurazione – misurazione della tensione di spostamento e valutazione della grandezze di misura con una tensione a 20 Hz – si possono realizzare protezioni ridondanti affidabili che si integrano l'una con l'altra. Quando non viene riconosciuto un guasto a terra nel centro stella del generatore oppure nelle vicinanze del centro stella, il generatore funziona con "collegamento a terra". Un guasto successivo (ad es. un secondo guasto a terra), provoca un corto circuito unipolare, la cui corrente di guasto può diventare estremamente grande a causa dell'impedenza zero del generatore molto piccola. Per questo motivo la protezione terra statore al 100% costituisce una funzione di base per i generatori di grandi dimensioni. 2.31.1 Descrizione della funzione Principio fondamentale La figura seguente mostra la base di funzionamento. Per mezzo di una sorgente di tensione alternata a bassa frequenza (20 Hz), il centro stella del generatore viene alimentato con una tensione che al massimo può raggiungere l'1% della tensione del generatore. In presenza di un guasto a terra nel centro stella del generatore, la tensione di 20 Hz induce una corrente attraverso la resistenza di guasto. Il dispositivo di protezione rileva la resistenza di guasto dalla tensione e dalla corrente di guasto. Il principio di protezione descritto, consente anche il rilevamento di guasti a terra ai morsetti dei generatori, compresi gli elementi collegati, quali ad es., i trasformatori di tensione. Figura 2-94 Configurazione del collegamento 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Principio base di funzionamento della tensione del centro stella del generatore Per poter realizzare quanto esposto sopra è necessario un ulteriore equipaggiamento. Come mostra la figura seguente, un generatore a 20 Hz genera una tensione ad onda quadra con un ampiezza di ca. 25 V. Tale tensione viene addotta alla resistenza di carico del trasformatore di messa a terra e di fase attraverso un filtro passabanda. Quest'ultimo serve per arrotondare la tensione ad onda quadra e funziona come accumulatore di energia. La resistenza a 20 Hz del filtro passabanda è di 8 Ω circa. In presenza di piena tensione di spostamento nella resistenza di carico, nel caso di un 225 2 Funzioni guasto a terra dei morsetti, il filtro passabanda protegge, grazie alla propria resistenza in serie maggiore con frequenza nominale, il generatore a 20 Hz da correnti troppo grandi. La tensione a 20 Hz viene portata direttamente alla resistenza di carico mediante un partitore di tensione. Tramite un trasformatore di corrente viene inoltre rilevata la corrente a 20 Hz. Entrambe le grandezze (UTer.Stat e ITer.Stat) vengono trasmesse al dispositivo di protezione. La tensione che arriva al centro stella del generatore dipende dalla tensione a 20 Hz (partitori di tensione: resistenza di carico e filtro passabanda), e dal rapporto di trasformazione del trasformatore di fase e del trasformatore di messa a terra. Per impedire che il valore della resistenza di carico secondaria diventi troppo basso (possibilmente > 0,5 Ω) andrebbe scelto un valore alto della tensione nominale secondaria del trasformatore di neutro e del trasformatore di messa a terra. Hanno dato risultati eccellenti 500 V. Figura 2-95 R Configurazione del collegamento della protezione di terra statore al 100 % con trasformatore di messa a terra e trasformatore di fase Resistenza di carico VTer.Stat. Tensione di spostamento sul relè di protezione ITer.Stat. Corrente di misura sul relè di protezione Il principio di misura può essere applicabile anche nel caso la messa a terra primaria sia effettuata tramite resisteza di carico. In questo caso, la tensione a 20 Hz viene iniettata tramite un trasformatore voltmetrico e viene misurata direttamente la corrente di centro stella. Il collegamento e le istruzioni per l'installazione sono riportate nelle indicazione per l'impostazione (par. 2.31.2). Metodo di misura 226 Dalle due grandezze di misuraUTer.Stat. e ITer.Stat. riportate nella figura in alto, vengono calcolati i vettori della corrente a 20 Hz e della tensione e da questi viene determinata 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.31 Protezione Terra Statore 100% con iniezione di tensione a 20Hz la resistenza di guasto ohmica tramite la resistenza complessa. Con questo metodo si elimina l'influsso perturbatore della capacità di terra statorica e si raggiunge una maggiore sensibilità. Per aumentare ulteriormente la precisione di misura, per il calcolo della resistenza si parte da valori medi della tensione e della corrente ottenuti da più periodi. Il modello prende in considerazione una possibile resistenza di contatto RPS attraverso il trasformatore di neutro, il trasformatore di messa a terra e il trasformatore voltmetrico. Ulteriori errori vengono rilevati nell'errore angolare. Per la determinazione della resistenza di terra è disponibile un ulteriore gradino di corrente di terra che elabora il valore effettivo della corrente e tiene conto, così, dei valori di frequenza. Viene utilizzato come gradino di riserva e copre approssimativamente l'80 % - 90 % della zona da proteggere. Un circuito di supervisione controlla la tensione a 20 Hz accoppiata e la corrente a 20 Hz e riconosce tramite la loro valutazione un guasto del generatore a 20 Hz e dell'accoppiamento a 20 Hz. In questo caso la determinazione della resistenza viene bloccata. Il gradino di corrente di terra continua ad essere attivo. Logica Il diagramma logico è rappresentato nella figura seguente. Esso comprende: • Supervisione dell'accoppiamento a 20 Hz • Calcolo della resistenza e determinazione del valore di soglia • Gradino di misura della corrente indipendente La funzione di protezione è dotata di un gradino di allarme e un gradino di scatto. Entrambi i gradini possono essere ritardati mediante un elemento temporizzatore. Il rilevamento della corrente di terra agisce solo sul gradino di scatto. La valutazione della misurazione della resistenza di terra viene bloccata tra 10 Hz e 40 Hz poiché in questo campo di frequenza i generatori possono comunque generare una tensione zero all'avviamento e all'arresto. Questa tensione si sovrappone alla tensione accoppiata a 20 Hz e comporta una misurazione errata così come un funzionamento intempestivo. La misurazione della resistenza è attiva per campi di frequenza al di sotto di 10 Hz (ovvero in caso di inattività) e al di sopra di 40 Hz. La misurazione della corrente di terra è attiva su tutta la zona. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 227 2 Funzioni Figura 2-96 Diagramma logico della protezione terra statore 100 % 2.31.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La protezione terra statore (100%) può essere attiva solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 153 100% SEF-PROT. su Enabled. Nei dati impianto 1 vanno eseguite ulteriori impostazioni per la funzione: • Indirizzo 275: FACTOR R SEF; qui viene impostato il rapporto di trasformazione della resistenza (cfr. punto „Resistenze di guasto“) • Indirizzo 223: UE CONNECTION per l'impiego dovrebbe essere su Load. resistor. In questo caso la tensione a 20 Hz viene rilevata mediante l'ingresso UE e la tensione di spostamento per la protezione terra statore (SEF) al 90% viene calcolata dalle tensioni fase-terra. Se anche per la protezione terra statore (al 90 %) dev'essere utilizzata la tensione misurata, allora dev'essere selezionato neutr. transf. oppure broken delta. All'indirizzo 5301 100% SEF-PROT. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). 228 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.31 Protezione Terra Statore 100% con iniezione di tensione a 20Hz Resistenze di guasto I valori di taratura definitivi vengono determinati mediante la prova primaria conformemente al capitolo 3, par. „Messa in servizio“. A questo scopo va osservato che la protezione calcola la resistenza di terra dalle grandezze secondarie Usef e Isef ai morsetti del dispositivo. La corrispondenza tra questo valore calcolato e il valore effettivo (primario) della resistenza di terra dello statore viene stabilita dai rapporti di trasformazione del trasformatore di messa a terra e del trasformatore di neutro. La trasformazione totale risulta dalla seguente formula: Le abbreviazioni hanno il significato seguente: REsec Resistenza di terra convertita al lato dispositivo REprim Resistenza di terra primaria dell'avvolgimento statorico (0 resistenza di guasto) TTrafo Rapporto di trasformazione del trasformatore di messa a terra e del trasformatore di neutro Trasformatore di messa a terra (trasformazione a poli salienti diviso 3): Trasformatore di neutro: TAKl Rapporto di trasformazione del trasformatore a bassa corrente T partitore Rapporto parziale di trasformazione del partitore Il rapporto di conversione della resistenza di terra dev'essere impostato come FACTOR R SEF all'indirizzo 275 nei dati impianto 1. La regola generale di calcolo (REprim / REsec) è la seguente: Questa formula è valida per trasformatori di messa a terra e trasformatori di neutro quasi ideali. Se necessario si deve impostare come FACTOR R SEF il risultato della misura delle prove primarie. A questo scopo la resistenza di guasto configurata (gradino di scatto) viene messa in rapporto con la resistenza di guasto secondaria misurata. Per il gradino di scatto si selezionano resistenze di guasto pimarie tra 1 e 2 kΩ e per il gradino di allarme da 3 a 8 kΩ circa. I tempi di ritardo preimpostati possono essere utilizzati. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 229 2 Funzioni Esempio: Resistenza di carico RL 10 Ω (10 A permanente 50 A per 20s) Partitore di tensione T partitore 500 V/200 V Trasformatore T Kl 200 A/5 A Il rapporto di trasformazione del trasformatore 400A/5A viene ridotto della metà facendo passare due volte il conduttore primario attraverso la finestra del trasformatore. Da qui risulta per il FACTOR R SEF un valore di: Se si seleziona per il gradino di scatto R<< una resistenza di guasto lato generatore di 1000 Ω, all'indirizzo5303 dev'essere impostata una resistenza di R<< SEF TRIP = 1000 Ω/8.33 = 120 Ω. Per il gradino di allarme risulta, per una resistenza primaria di 3 kΩ , un valore di taratura di R< SEF ALARM = 360 Ω. Gradino di corrente di terra Il gradino di corrente di terra ha una funzione di protezione di riserva. Viene impostato su una zona di protezione di 80% circa. La soglia di intervento riferita alla massima corrente di guasto secondaria è al 20 % e il valore di taratura si calcola nel modo seguente: Il tempo di ritardoT SEF TRIP (indirizzo 5305), è determinate anche per il gradino di corrente di terra e dev'essere al di sotto del tempo impostato per il carico ammissibile del trasformatore di carico (nell'esempio 50 A per 20 s). Si deve tenere conto anche della sovraccaricabilità del trasformatore di messa terra quando questa è al di sotto della resistenza di carico. Supervisioni Le soglie di supervisione vengono impostate agli indirizzi 5307, 5308 con U20 MIN e I20 MIN. Se la tensione a 20 Hz misurata scende al di sotto della soglia di intervento e la corrente a 20 Hz non aumenta, è possibile che vi siano problemi all'accoppiamento a 20 Hz. I valori preimpostati corrispondono approssimativamente alla maggior parte dei casi di applicazione. In applicazioni, nelle quali la resistenza di carico è minore di 1Ω si deve abbassare la soglia U20 MIN a 0,5 V. La soglia di corrente I20 MIN può essere lasciata a 10 mA. Correzione d'angolo, resistenza di contatto Il parametro PHI I SEF (preimpostazione 0 °) consente di compensare all'indirizzo 5309 l'errore d'angolo del trasformatore amperometrico e le distorsioni angolari mediante un trasformatore di messa a terra e un trasformatore di fase non ideali. Il parametro di impostazione può essere determinato solo nell'ambito di una prova primaria. A questo scopo dev'essere eseguita la compensazione per il valore di scatto. Lo stesso vale per la resistenza di contatto dei trasformatori di messa a terra e di neutro. Questo parametro "avanzato" può essere impostato mediante il programma di comando DIGSI (impostazione non possibile dal comando locale). Di regola il valore 230 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.31 Protezione Terra Statore 100% con iniezione di tensione a 20Hz di questa resistenza è trascurabile. Per questo motivo, è stato selezionata per indirizzo 5310 la preimpostazione SEF Rps = 0.0 Ω. Se in una resistenza di carico primaria la tensione a 20 Hz viene accoppiata per mezzo di un trasformatore voltmetrico, si deve tenere conto anche della resistenza di contatto di quest'ultimo. In montanti generatori di grosse dimensioni con interruttore di macchina, sono presenti altre applicazioni che dispongono di un ulteriore dispositivo di carico (lato in bassa tensione) al trasformatore di blocco per ridurre l'influsso della tensione omopolare con interruttore del generatore aperto. L'accoppiamento a 20 Hz ha luogo mediante il trasformatore di fase nel centro stella del genratore. Con interruttore del generatore chiuso, la protezione misura la resistenza di carico al lato trasformatore di blocco e simula una resistenza di terra. Questa ulteriore resistenza di carico può essere impostata con il parametro "avanzato" (indirizzo5311). Il valore preimpostato per RlPARALLEL è ∞. Un'ulteriore resistenza di carico non viene accettata. Protezione terra statore 100% con messa a terra primaria tramite resistenza Figura 2-97 In alcuni casi dove la messa a terra primaria è solo resistiva, la resistenza di carico è prevista direttamente nel centro stella del generatore per attenuare i fattori di disturbo. Il collegamento necessario del generatore a 20 Hz e del filtro passabanda, compresa la protezione, è rappresentato nella figura seguente. La tensione a 20 Hz viene accoppiata tramite un trasformatore voltmetrico nel centro stella del generatore e ricade tramite la resistenza di carico primaria. In presenza di un guasto a terra fluisce una corrente di terra attraverso il trasformatore amperometrico nel centro stella. Oltre alla tensione a 20 Hz, la protezione rileva ed elabora anche questa corrente. Collegamento della protezione terra statore (100%) a una resistenza di carico primaria Un trasformatore voltmetrico bipolare isolato con una bassa impedenza primariasecondaria deve essere usato per la frequenza di 20 Hz. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Tensione primaria: UN,Generatore / √3 (senza saturazione fino a UN,Generatore) Tensione secondaria: 500V Potenza per 20 s (50 Hz oppure 60 Hz) 3 kVA 231 2 Funzioni Impedenza primaria-secondaria a 20 Hz Zps < RL (almeno però < 1000 Ω) Possibile produttore: Ritz Messwandlerbau Salomon-Heine Weg 72 D-20251 Hamburg (Tel. +49 (0) 40511123 333) Poiché il rapporto di trasformazione corrisponde a 1:1, selezionare un trasformatore amperometrico un numero di ampere per spira più alto possibile. Il trasformatore amperometrico dev'essere installato direttamente nel centro stella, lato terra, a valle della resistenza di carico. Tipo: 5P10 oppure 5P15 (oppure 1FS10) Corrente nominale secondaria: Rapporto di trasformazione: 1A 1 (1A/1A) Durante la prova primaria devono essere rilevati l'angolo di correzione (indirizzo 5309 PHI I SEF) e la resistenza di contatto ohmica del trasformatore voltmetrico e devono essere impostati all'indirizzo 5310 SEF Rps. Il fattore di conversione per le resistenze (secondaria-primaria e viceversa) è il seguente: Esempio: Resistenza di carico primaria: RL = 1250 Ω Trasformatore voltmetrico: 10,5 kV/ √3/500 V Partitore ohmico: 1650 Ω/660 Ω (5:2) Trasformatore amperometrico: 1 A/1 A Nota A causa della resistenza di contatto Rps non ci si deve aspettare un rapporto di trasformazione ideale del TV. Nel FACTOR R SEF si possono avere notevoli differenze. Si consiglia di eseguire una misurazione del rapporto di trasformazione (con un'alimentazione a 20 Hz) quando l'impianto è fermo. Questo valore va quindi impostato. 232 Gradino di scatto: priamario 2 kΩ, secondario 66 Ω Gradino di allarme: priamario 5 kΩ, secondario 165 Ω 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.31 Protezione Terra Statore 100% con iniezione di tensione a 20Hz 2.31.3 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 5301 100% SEF-PROT. OFF ON Block relay OFF Protezione Terra Statore 100% 5302 R< SEF ALARM 20 .. 700 Ω 100 Ω Valore Avviamento Livello Allarme Rsef< 5303 R<< SEF TRIP 20 .. 700 Ω 20 Ω Valore Avviamento Livello Scatto Rsef<< 5304 T SEF ALARM 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 10.00 sec Tempo di Ritardo Livello Allarme Rsef< 5305 T SEF TRIP 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo di Ritardo Livello Scatto Rsef<< 5306 SEF I>> 0.02 .. 1.50 A 0.40 A Val. di avviam. livello Terra Statore >> 5307 U20 MIN 0.3 .. 15.0 V 1.0 V Supervisione soglia Tensione a 20 Hz. 5308 I20 MIN 5 .. 40 mA 10 mA Supervisione soglia Corrente a 20 Hz. 5309 PHI I SEF -60 .. 60 ° 0° Protezione Terra Statore 100% 5310A SEF Rps 0.0 .. 700.0 Ω 0.0 Ω Valore Avviamento Livello Allarme Rsef< 5311A Rl-PARALLEL 20 .. 700 Ω; ∞ ∞Ω Valore Avviamento Livello Scatto Rsef<< 2.31.4 Informazioni N° 5473 Informazione >SEF100 BLOCK Tipo di inf. Spiegazione SP >BLOCCO Protezione Terra Statore 100% 5476 >U20 failure SP >Guasto Tensione 20 Hz (Pro.Ter.Stat) 5481 SEF100 OFF OUT Pro.Ter.Stat. 100% è su OFF 5482 SEF100 BLOCKED OUT Pro.Ter.Stat. 100% è BLOCCATA 5483 SEF100 ACTIVE OUT Pro.Ter.Stat. 100% è ATTIVA 5486 SEF100 Failure OUT Guasto Pro.Ter.Stat. 100% 5487 SEF100 Alarm OUT Pro.Ter.Stat. 100% Livello d'Allarme 5488 SEF100 pickup OUT Pro.Ter.Stat. 100% Avviamento 5489 SEF100 TRIP OUT Pro.Ter.Stat. 100% SCATTO 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 233 2 Funzioni 2.32 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità B La protezione di terra sensibile IEE-B consente, in caso di impiego del 7UM62, maggiore flessibilità e può essere utilizzata per le seguenti applicazioni. Casi applicativi • Supervisione della corrente di terra, per il rilevamento di guasti a terra (statore del generatore, derivazione, trasformatore). • Misurazione della componente di 3. terza armonica della corrente di terra per il rilevamento di guasti a terra in prossimità del centro stella del generatore. Il collegamento viene effettuato nel circuito secondario del trasformatore di fase. • Protezione di resistenze di carico mediante supervisione della corrente monofase. • Protezione di massima corrente d'albero dell'albero del generatore ed evitare un danneggiamento dei cuscinetti. La funzione viene utilizzata in particolare in alternatori per centrali idroelettriche 2.32.1 Descrizione della funzione In generale La protezione di terra sensibile IEE-B può utilizzare gli ingressi hardware Iee1 oppure Iee2. Questi ultimi sono realizzati in modo da poter tagliare una corrente maggiore di 1,6 A (soglie termiche, cfr. Dati tecnici). Di ciò va tenuto conto durante le applicazioni e durante la scelta dei trasformatori amperometrici. Impiego come protezione di massima corrente d'albero (protezione corrente cuscinetti) Poiché la maggior parte delle applicazioni sopra citate sono semplici, ci si soffermerà più approfonditamente sull'impiego come protezione di massima corrente d'albero. Questa funzione risulta particolarmente interessante nel caso di alternatori per centrali idroelettriche. Questi ultimi dispongono di alberi relativamente lunghi. Tramite la ruota della turbina e l'acqua viene garantito il collegamento a terra dell'albero in un punto. Nei turbogeneratori l'albero è collegato a terra in un punto tramite la spazzola di terra. Per cause differenti come l'attrito, i campi magnetici dei generatori e altre ancora si può generare una tensione sull'albero che agisce come sorgente di tensione (electro motive force - emf). Questa tensione contiene anche armoniche delle quali la terza armonica è la più saliente. La tensione indotta dipende comunque dal carico, dall'impianto e dalla macchina. Nei turbogeneratori la tensione indotta può rientrare nel campo da 5 a 2 V mentre nel caso di alternatori per centrali idroelettriche si può trovare in un campo da 10 a 30 V. Ciò può essere confermato solo durante il funzionamento dell'impianto. Se lo strato di olio in un cuscinetto è troppo sottile si può verificare una perforazione. Poiché l'alloggiamento del cuscinetto è collegato a terra si ha quindi un circuito di corrente chiuso. A causa della bassa resistenza ohmica (albero, cuscinetto, messa a terra) possono fluire correnti forti, le quali possono anche distruggere il cuscinetto. È stato dimostrato che le correnti maggiori di 1 A sono pericolose per i cuscinetti. Poiché possono essere interessati diversi cuscinetti, la corrente non viene misurata su ognuno di essi ma viene rilevata la corrente che scorre nell'albero mediante un trasformatore speciale. Si tratta di un trasformatore incernierato che viene montato nell'albero. La figura 2-98 mostra il collegamento di base della protezione di massima corrente d'albero. Al trasformatore di massima corrente d'albero viene quindi collegato l'ingresso di terra sensibile scelto (Iee1 oder Iee2). Se la corrente ondulata supera il valore limite ammissibile il generatore dev'essere messo fuori servizio. 234 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.32 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità B Figura 2-98 Collegamento della protezione di massima corrente d'albero (possibile flusso di corrente in caso di guasto) Il trasformatore di massima corrente d'albero dev'essere acquistato presso un produttore di trasformatori mentre, nel caso di un ammodermanento della protezione, può essere riutilizzato il trasformatore esistente. Il diametro del trasformatore dipende dal diamentro dell'albero e può arrivare fino a 2 m. Il numero di avvolgimenti del secondario varia in funzione del diamentro. Questi trasformatori sono disponibili a partire da 400 fino a 1000 spire. Si consiglia di utilizzare trasformatori con un numero ridotto di avvolgimenti (ad es. 600 spire) per poter garantire una corrente di misura sufficientemente alta. I trasformatori di massima corrente d'albero dispongono inoltre di un avvolgimento di prova che ha, di regola, 4 spire. Questo consente di avere una corrente di prova e di verificare così tutto il circuito. La Figura 2-99 per esempio, i morsetti di collegamento S1-S2: collegamento di misura (400 spire); A-B: collegamento di prova (4 spire). Figura 2-99 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Morsetti di collegamento del trasformatore per rilevare correnti d'albero 235 2 Funzioni Metodo di misura Per consentire un impiego flessibile, la corrente di terra sensibile può essere elaborata con diversi metodi di misura. Il metodo di misura da impiegare viene stabilito dall'impostazione della protezione. Dal punto di vista algoritmico ciò significa una modifica dei parametri di filtraggio FIR. Per raggiungere un'elevata precisione viene utilizzata appositamente una finestra di filtraggio più lunga. Le opzioni di filtraggio disponibili sono le seguenti: Filtraggio Applicazione Componente fondamentale (50 Hz e 60 Hz) - Applicazioni normali della protezione di corrente di terra Terza armonica (150 Hz e 180 Hz) - Supervisione della corrente di terra nel centro stella del generatore e in prossimità del centro stella Errori da rilevare (se necessario logica supplementare tramite CFC) - Protezione di massima corrente d'albero, se la componente fondamentale è presente in modo dominante - Protezione di massima corrente d'albero, se la terza armonica è presente in modo dominante Componente fondamentale e terza armonica Logica Figura 2-100 236 - Protezione di corrente ondulata quando sia la componente fondamentale sia la terza armonica sono presenti in modo dominante Il diagramma logico è rappresentato a fig. 2-100. In base al metodo di misura scelto il valore di misura viene addotto al determinatore del valore limite. In funzione dell'applicazione è possibile il controllo di una soglia più alta oppure più bassa. Per evitare in generale un „crepitìo“ dell'avviamento nel caso di grandezze di misura ridotte, si può temporizzare la ricaduta. La durata stabilisce tempo di tenuta. Tramite un elemento temporizzatore può essere temporizzato anche il segnale di scatto. Con l'impostazione su 0 si ottiene una disattivazione del gradino IEE-B<. Diagramma logico della protezione di corrente di terra sensibile IEE-B 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.32 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità B 2.32.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La protezione contro i guasti a terra sensibile IEE-B è attiva solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo = with IEE1 oppure with IEE2. Se non si vuole utilizzare la funzione di rilevamento della corrente di terra IEE-B selezionare Disabled. All'indirizzo si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Inoltre, è possibile effettuare l'impostazione Alarm Only; vale a dire che questi gradini sono operativi ed emettono anche segnalazioni, ma non viene generato alcun comando di scatto. Utilizzo come protezione di massima corrente d'albero La corretta impostazione della protezione di massima corrente d'albero può essere eseguita solo durante la prova primaria. Quando il generatore è in funzione viene avviata una registrazione oscilloperturbografica e viene determinata componente di armonica con il programma grafico SIGRA. Il metodo di misura adeguato viene impostato all'indirizzo 5406 MEAS. METHOD in base alla componente di armonica presente. Si può scegliere tra Fundamental, 3. Harmonic e 1. and 3. Harm.. Una volta eseguita l'impostazione, viene richiamata la rispettiva corrente di disturbo con il generatore sotto carico e da questa viene stabilito il valore di taratura con un fattore di sicurezza da 1,5 a 2 (cfr. anche prova primaria). Nel caso di una preimpostazione si dovrebbe scegliere un valore tale da far intervenire la protezione in presenza di correnti di guasto tra 0,5 A e 1 A. Nel caso di 600 spire la soglia di intervento è di 1 mA (corrisponde a 0,6 A primario). Per garantire uno scatto anche in presenza di guasti intermittenti la soglia di intervento dev'essere impostata all'indirizzo 5407 T-HOLD IEE-B> (solo tramite il programma operativo DIGSI). Il valore 0,5 ha dato finora un buon risultato. La temporizzazione dello scatto è di regola un tempo di 3 s e viene impostata all'indirizzo 5403 T IEE-B>. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 237 2 Funzioni 2.32.3 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 5401 O/C PROT IEE-B OFF ON Block relay Alarm Only OFF Prot. O/C sensibile B 5402 IEE-B> 0.3 .. 1000.0 mA 5.0 mA IEE-B> Avviamento 5403 T IEE-B> 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 3.00 sec Gradino T IEE-B> 5404 IEE-B< 0.3 .. 500.0 mA; 0 0.0 mA IEE-B< Avviamento 5405 T IEE-B< 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Gradino T IEE-B< 5406 MEAS. METHOD Fundamental 3. Harmonic 1. and 3. Harm. Fundamental Metodo Misura 5407A T-HOLD IEE-B> 0.00 .. 60.00 sec 0.00 sec Avv Holding Time IEE-B> 5408A T-HOLD IEE-B< 0.00 .. 60.00 sec 0.00 sec Avv Holding Time IEE-B< 2.32.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 25071 >BLK Sens. E B SP >BLOCCO Prot. corrente di terra sensibile B 25072 IEE-B OFF OUT Prot. corrente terra B è disattiva 25073 IEE-B BLOCKED OUT Prot. corrente terra B è bloccata 25074 IEE-B ACTIVE OUT Prot. corrente terra B è attiva 25077 IEE-B> pickup OUT IEE-B> avviam. 25078 IEE-B< pickup OUT IEE-B< avviam. 25079 IEE-B> TRIP OUT IEE-B> Scatto 25080 IEE-B< TRIP OUT IEE-B< Scatto 238 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.33 Protezione guasto tra spire 2.33 Protezione guasto tra spire Protezione contro corto circuiti tra le spire per il rilevamento di guasti tra le spire di un avvolgimento (fase) del generatore. In questo caso, correnti circolari relativamente elevate possono scorrere nelle spire in corto circuito e danneggiare gli avvolgimenti e il ferro. La funzione di protezione è caratterizzata da un'elevata sensibilità. Grazie al tipo di costruzione dei generatori la possibilità che si crei un corto circuito tra le spire è molto rara. Questo tipo di guasto è più probabile in generatori con avvolgimento statorico separato (ad es. alternatori per centrali idroelettriche di grandi dimensioni). Qui viene impiegata, in alternativa, una protezione differenziale trasversale oppure una protezione di corrente omopolare tra i centri stella collegati. 2.33.1 Descrizione delle funzioni Principio fondamentale La figura 2-101 illustra il principio fondamentale di misura. La tensione di spostamento è misurata ai capi di un avvolgimento collegato a triangolo aperto utilizzando 3 trasformatori di tensione bifase isolati. Per garantire l'insensibilità ai guasti a terra, il centro stella isolato dei TV dev'essere collegato tramite un cavo ad alta tensione al centro stella del generatore. Il centro stella del TV non dev'essere collegato a terra poiché ciò comporterebbe anche il collegamento a terra del centro stella del generatore e ogni guasto a terra provocherebbe un corto circuito di terra unipolare. Un corto circuito tra le spire provoca una caduta di tensione nella fase coinvolta nel guasto e di conseguenza la presenza di una tensione di spostamento che viene rilevata nell'avvolgimento a triangolo aperto. La sensibilità viene notevolmente limitata dalle asimmettrie dell'avvolgimento e in maniera minore dal dispostivo di protezione. Figura 2-101 Collegamento standard della protezione contro corto circuiti tra le spire La figura 2-102 riporta un esempio di collegamento alternativo con una sensibilità ridotta. Il dispositivo di carico si trova nel centro stella del generatore e la tensione di spostamento viene misurata tramite il TV. IL TV viene utilizzato contemporaneamente per la protezione terra statore. IL TV lato derivazione è collegato a terra e ha inoltre un avvolgimento a triangolo aperto. Il collegamento illustrato a fig.2-102 consente di 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 239 2 Funzioni eliminare la tensione di spostamento all'ingresso di misura della protezione contro corto circuiti tra le spire in caso di guasto a terra. In presenza di un corto circuito tra le spire lo spostamento della tensione ha luogo solo sull'avvolgimento a triangolo aperto lato derivazione. Figura 2-102 Collegamento alternativo della protezione contro corto circuiti tra le spire Grazie all'ampio campo di taratura la funzione di protezione può essere utilizzata come protezione di massima tensione a un gradino e omopolare. Metodo di misura L'ingresso UE viene collegato ccome illustrato a fig. 2-101e 2-102. Dalla corrente di spostamento campionata viene determinata la componente fondamentale della tensione mediante un filtro FIR. Grazie all'apposita funzione selezionata viene garantita l'insensibilità a vibrazioni ad alta frequenza, viene eliminato in particolar modo l'influsso perturbatore della terza armonica e si ottiene la sensibilità di misura richesta. Logica Il diagramma logico è rappresentato a fig. 2-103. Il valore di misura della componente fondamentale viene al determinatore del valore limite. In caso di superamento della soglia viene emessa la segnalazione di avviamento e viene avviato l'elemento temporizzatore. Allo scadere del tempo viene emesso il comando di scatto. 240 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.33 Protezione guasto tra spire Figura 2-103 Diagramma logico della protezione contro corto circuiti tra le spire 2.33.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La protezione contro corto circuiti tra le spire può essere attiva e accessibile solo quando il parametro 155 INTERTURN PROT è stato configurato su Enabled. Inoltre dev'essere comunicato nei dati dell'impianto 1 che l'ingresso UE viene utilizzato per protezione contro corto circuiti tra le spire. L'impostazione viene eseguita con l'indirizzo 223 UE CONNECTION = Uen-winding. Per il fattore UE (indirizzo 224) si imposta, come descritto al par. 2.5 il rapporto tra la tensione fase-terra e tensione dell'avvolgimento a triangolo aperto (ingresso UE). All'indirizzo 5501 INTERTURN PROT si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure solo bloccare il comando di scatto (Block relay). Soglia di intervento Per la protezione è auspicabile un'elevata sensibilità per poter già rilevare un guasto tra poche spire di un avvolgimento. Contemporaneamente però un'impostazione troppo sensibile non deve provocare una reazione intempestiva. Per questo motivo è stato preimpostato un valore di 2 %, che corrisponde a una soglia di intervento di 2 V con una massima tensione di spostamento secondaria di 100 V. La soglia di intervento definitiva dev'essere determinata tramite prove primarie. La possibilità di una reazione in assenza di un guasto tra le spire dev'essere esclusa. La funzione di protezione non deve quindi intervenire erroneamente nemmeno in presenza di disturbi. Questi ultimi possono essere provocati da asimmetrie nell'avvolgimento statorico e sono particolarmente evidenti nel caso di un corto circuito bipolare a causa della presenza di una tensione di spostamento. Questa tensione di spostamento va considerata come una tensione di disturbo e dev'essere determinata durante la messa in servizio mediante prove di corto circuito. Successivamente può essere determinata la zona da proteggere. L'impostazione della protezione dev'essere tale da garantire una reazione in presenza di un guasto tra le spire con eccitazione a vuoto. A tale proposito dev'essere già rilevato, se possibile, il corto circuito di una spira. Nel caso di un'impostazione sensibile il rapporto di ricaduta dev'essere leggermente ridotto. Il valore preimpostato è stato selezionato con 80 % (cfr. indirizzo 5504 RESET RATIO). 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 241 2 Funzioni Grazie alla temporizzazione della funzione di protezione viene ridotto ulteriormente il rischio di una reazione intempestiva. Se il tempo è troppo lungo sussiste il pericolo di un danneggiamento maggiore dell'avvolgimento interessato. Per questo motivo è stato preimpostato il valore di 0.50 sec (cfr. indirizzo 5503 T-U Interturn >). Temporizzazioni 2.33.3 Tabella parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 5501 INTERTURN PROT OFF ON Block relay OFF Protez. Interturn 5502 U Interturn > 0.3 .. 130.0 V 2.0 V Valore avviamento U Interturn> 5503 T-U Interturn > 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Gradino scatto U Interturn> 5504 RESET RATIO 50 .. 95 % 80 % Rapporto Reset di U Interturn> 2.33.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. >I/T BLOCK 5421 I/T OFF OUT Prot. guasto Interturn è disattivata 5422 I/T BLOCKED OUT Prot. guasto Interturn è bloccata 5423 I/T ACTIVE OUT Prot. guasto Interturn è attiva 5426 I/T picked up OUT Prot. guasto Interturn: rilev. guasto 5427 I/T TRIP OUT Prot. guasto Interturn: Scatto 242 SP Spiegazione 5413 >Blocco protez. guasto interturn 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.34 Protezione terra rotore R, fn 2.34 Protezione terra rotore R, fn La protezione di terra rotore serve per il rilevamento di guasti a terra nel circuito di eccitazione di macchine sincrone. Un guasto a terra nell'avvolgimento rotorico non ha come conseguenza immediata un danneggiamento; un secondo guasto di terra indica però un corto circuito tra le spire dell'avvolgimento. Si possono generare squilibri magnetici che possono distruggere la macchina con le loro forze meccaniche. 2.34.1 Descrizione delle funzioni Metodo di misura La protezione terra rotore nel dispositivo 7UM62 opera con una tensione alternata ausiliaria esterna, a frequenza di rete, da 36 a 45 V circa, che può essere derivata, ad es., dai trasformatori voltmetrici mediante un dispositivo di accoppiamento 7XR61000*A00. Questa tensione viene accoppiata simmetricamente al circuito d'eccitazione a mezzo di partitori capacitivi e contemporaneamente connessa con il relativo ingresso di misura UE del dispositivo. Nel caso la tensione di eccitazione abbia di un alto contenuto di armoniche (es. eccitatrice a tiristori), i condensatori CK del dispositivo di accoppiamento 7XR6100, vengono protetti, a causa dell'alto fattore di distorsione, con resistori addizionali Radd (un esempio di assegnazione dei morsetti si trova all'Appendice A.3). La tensione accoppiata induce una piccola corrente di carica (pochi mA durante l'esercizio normale) attraverso il dispositivo di accoppiamento, le spazzole di misura (se necessario) e le capacità di terra del circuito di eccitazione. Questa corrente IRE viene misurata dal dispositivo. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 243 2 Funzioni Figura 2-104 Determinazione della resistenza di terra del rotore RE (7XR61 – apparecchio per collegamento in serie per la protezione di terra rotore; 3PP13 – a partire da tensioni di eccitazione di > 150 V le resistenze nel 7XR61 devono essere cortocircuitate!) La protezione terra rotore calcola l'impedenza di terra complessa dalla tensione URE e dalla corrente IRE. La protezione determina invece dall'impedenza la resistenza di terra RE del circuito di eccitazione. A questo proposito tiene conto anche della capacità di accoppiamento del dispositivo di accoppiamento CK, dei resistori addizionali Radd comprese le spazzole di misura e le capacità di terra CE del circuito di eccitazione. In questo modo si possono riconoscere anche guasti a terra altamente resistivi (in condizioni ideali fino a 30 kΩ). Per eliminare gli influssi delle armoniche che si formano nei dispositivi di eccitazione statici (tiristori oppure raddrizzatori ruotanti), le grandezze di misura vengono filtrate prima di essere valutate. La supervisione della resistenza di terra ha due gradini. Se il valore misurato passa al di sotto di un primo gradino (ad es da 5 kΩ a 10 kΩ) viene emesso un allarme. Il passaggio al di sotto del secondo gradino a bassa resistenza (ad es da 2 kΩ a 5 kΩ), provoca, dopo un breve tempo, uno scatto. La soglia di ricaduta per entrambi i gradini è fissata al 125% del valore impostato. Nota Per il rilevamento della tensione URE la protezione terra rotore utilizza l'ingresso di tensione UE del dispositivo. In questo caso, la tensione di spostamento U0 per la protezione terra statore al 90% viene calcolata dalle tensioni fase-terra. 244 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.34 Protezione terra rotore R, fn Supervisione del circuito di misura Poiché anche in condizioni normali di funzionamento senza guasti circola una corrente, ovvero la corrente di carica della capacità di terra CE, la protezione può riconoscere e segnalare eventuali interruzioni nel circuito di misura quando la capacità di terra corrisponde ad almeno 0,15 µF. Stabilizzazione della misurazione della resistenza Se la corrente di misura IRE supera un valore fisso impostato internamente (100 mA), si rileva un guasto a terra a bassa resistenza, indipendentemente dal valore resistivo calcolato. (RE ≈ 0). Se la corrente supera un valore fisso impostato internamenente di 0,3 mA, si rileva un guasto a terra indipendentemente dal calcolo della resistenza per RE → ∞. Figura 2-105 logico della protezione terra rotore 2.34.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La protezione terra rotore può essere attiva e accessibile solo quando è stato configurato il parametro 160 ROTOR E/F. = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. All'indirizzo 6001 ROTOR E/F si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Inoltre deve essere impostato il parametro di programmazione 223 UE CONNECTION = Rotor. In caso contrario viene visualizzata e valutata la tensione URE = 0 e la protezione, di conseguenza, rimane bloccata. Soglie di intervento 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Poiché la protezione calcola la resistenza rotorica ohmica direttamente dai valori della tensione addizionale applicata e dalla corrente di terra presente, i valori di soglia del gradino di allarme (6002 RE< WARN) e del gradino di scatto (6003 RE<< TRIP) possono essere direttamente impostati come resistenze. Nella maggior parte di casi sono sufficienti i valori preimpostati. Questi valori possono essere modificati in base 245 2 Funzioni alla resistenza di isolamento e al tipo di refrigerante impiegati. È necessario garantire una differenza sufficiente tra valore impostato e l'effettiva resistenza di isolamento. Ritardi Il ritardo per il gradino di allarme 6004 T-WARN-RE< dev'essere impostato generalmente a 10 s e per il gradino di scatto 6005 T-TRIP-RE<< a 0,5 s circa. I tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi di risposta (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione. Dati relativi all'accoppiamento al circuito rotorico L'impostazione della reattanza di accoppiamento 6006 X COUPLING e delle resistenze in serie (resistenza delle spazzole) 6007 R SERIES consente alla protezione di ricavare la resistenza di terra RE dal circuito equivalente complesso costituito da capacità di accoppiamento del dispositivo di accoppiamento, delle spazzole di misura, capacità di terra e resistenza di terra del circuito di eccitazione. A questo proposito viene considerato il circuito equivalente riportato nella seguente figura. Figura 2-106 Schema equivalente del circuito di misura nella protezione terra rotore con: URE Tensione addizionale del circuito rotorico IRE Corrente di terra XAccoppiam Reattanza dei condensatori di accoppiamento e dell'induttanza propria eventualmente collegata RV da resistenza di contatto spazzole, resistenza di accoppiamento (per la protezione dei condensatori di accoppiamento) e eventuale resistenza supplementare di un resistore addizionale risultante CE Capacità rotorica di terra RE Resistenza rotorica ohmica I resistori Rvor inseriti nel circuito di misura per la protezione delle capacità di accoppiamento, vengono contati nella resistenza totale in serie (indirizzo 6007) fino ad avere la resistenza delle spazzole e le resistenze in serie nel circuito di misura. Per R SERIES vale la resistenza risultante, vale a dire il rispettivo parallelo dei due resistori addizionali Radd e delle resistenze delle due spazzole, così come per la reattanza di accoppiamento vale il parallelo delle due capacità di accoppiamento CK. Se per l'attenuazione dell'alto fattore di distorsione nella tensione di eccitazione, la bobina di induttanza integrata nel 7XR6100 viene collegata al circuito di accoppiamento ovvero viene realizzato un filtro passabanda per la grandezza di misura a frequenza di rete, è necessario prestare attenzione che la reattanza non sia inferiore a –100 Ω (valore di soglia inferiore del parametro di configurazione 6006 X COUPLING). Correzione degli errori d'angolo 246 Rettanza di accoppiamento e resistore addizionale possono essere misurati con la protezione stessa durante la messa in esercizio (par. 3.3 nel capitolo „Montaggio e messa in funzione“). Inoltre può risultare opportuno misurare, durante la messa in servizio, eventuali errori d'angolo dei trasduttori d'ingresso del dispositivo di protezione e impostare i valori all'indirizzo 6009 PHI I RE per aumentare la precisione della misurazione. Se durante la prova, il gradino di allarme non reagisce in presenza del 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.34 Protezione terra rotore R, fn valore atteso per la resistenza di isolamento, è necessario controllare e correggere l'angolo di correzione e la reattanza di accoppiamento (cfr. anche par. 3.3 al capitolo „Montaggio e messa in funzione“). I valori calcolati e visualizzati dal dispositivo possono diventare negativi a causa di un errore d'angolo dei trasformatori, di una scorretta impostazione dell'impedenza di accoppiamento oppure a causa di disturbi nell'eccitatrice. In questo caso viene verificato se la corrente è IRE > 7 mA. Successivamente si decide per lo scatto. ISe il valore della corrente è < 7 mA, la misura viene considerata non valida e viene visualizzata la resistenza rotorica Rterra = ∞. Questa prova di congruenza garantisce uno scatto per guasto a terra a bassa resistenza (anche se il gradino di allarme non reagisce correttamente) quando l'impostazione dell'angolo di correzione e l'impedenza di accoppiamento non sono corretti. Supervisione del circuito di misura In presenza di una capacità rotorica sufficientemente grande (CE ≥ 0.15 µF) si può inoltre riconoscere un'interruzione nel circuito di misura. Un'anomalia viene rilevata quando il valore della corrente è al di sotto della soglia parametrizzata all'indirizzo 6008 I RE< e, contemporaneamente, la tensione accoppiata UV è superiore a 25 V. La segnalazione di anomalia viene ritirata quando la corrente supera di 0,5 mA oppure del 20% il valore impostato oppure la tensione è più bassa di 20 V. Impostando I RE< = 0.0 mA la corrente non viene controllata e non viene emessa nessuna segnalazione di guasto. 2.34.3 Tabella parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 6001 ROTOR E/F OFF ON Block relay OFF Protezione terra rotore (R,fn) 6002 RE< WARN 3.0 .. 30.0 kΩ 10.0 kΩ Avviamento Valore Livello Allarme Re< 6003 RE<< TRIP 1.0 .. 5.0 kΩ 2.0 kΩ Avviamento Valore Livello Scatto Re<< 6004 T-WARN-RE< 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 10.00 sec Tempo di Ritardo Livello Allarme Re< 6005 T-TRIP-RE<< 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di Ritardo Livello Scatto Re<< 6006 X COUPLING -100 .. 800 Ω 398 Ω Reattanza d'accoppiamento 6007 R SERIES 0 .. 999 Ω 50 Ω Resistenza in serie (es.Spazz.di misura) 6008 I RE< 1.0 .. 50.0 mA; 0 2.0 mA Valore Avviam. Rilevazione Guasto Ire< 6009 PHI I RE -15.0 .. 15.0 ° 0.0 ° Correction Angle for Ire 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 247 2 Funzioni 2.34.4 Informazioni N° 5383 Informazione >BLOCK R/E/F Tipo di inf. SP Spiegazione >BLOCCO Prot.Terra Rotore (R.fn) 5391 R/E/F OFF OUT Prot.Terra Rotore (R.fn) è su OFF 5392 R/E/F BLOCKED OUT Prot.Terra Rotore (R.fn) è Bloccata 5393 R/E/F ACTIVE OUT Prot.Terra Rotore (R.fn) è Attiva 5394 R/E/F U< block OUT Prot.Terra Rotore (R.fn) blocco per U< 5397 R/E/F warning OUT Prot.Terra Rotore (R.fn) Allarme Re< 5398 R/E/F picked up OUT Prot.Terra Rotore (R.fn) Avviamento Re<< 5399 R/E/F TRIP OUT Prot.Terra Rotore (R.fn) Scatto Re<< 5400 Failure R/E/F OUT Guasto Prot.Terra Rotore (R.fn) 248 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.35 Protezione di terra rotore sensibile con iniezione di segnale da 1 a 3 Hz 2.35 Protezione di terra rotore sensibile con iniezione di segnale da 1 a 3 Hz La protezione di terra rotore serve per il rilevamento di guasti a terra ad alta e a bassa resistenza nel circuito di eccitazione di macchine sincrone. Un guasto a terra nell'avvolgimento rotorico non ha come conseguenza immediata un danneggiamento. Un secondo guasto di terra indica però un corto circuito tra le spire dell'avvolgimento. Si possono generare squilibri magnetici che possono distruggere la macchina con le loro forze meccaniche. Rispetto al tipo di funzionamento illustrato nel par. 2.34, la funzione di protezione di seguito descritta si distingue per una maggiore sensibilità e viene impiegata in generatori di grandi dimensioni. 2.35.1 Descrizione della funzione Principio fondamentale La protezione terra rotore opera con una tensione continua di ca. 50 V, la cui polarità viene invertita approssimativamente da 1 a 4 volte al secondo, in funzione del tipo di impostazione. Questa tensione iniettata nel circuito rotorico con Ug viene generata nell'apparecchio accessorio 7XT71. Tramite un partitore di accoppiamento resistivo 7XR6004 (oppure 7XR6003), questa tensione viene accoppiata simmetricamente al circuito di eccitazione per mezzo di resistenze di alto valore ohmico e viene collegata, contemporaneamente, alla spazzola di terra (potenziale verso terra) tramite uno shunt di misura RM a bassa resistenza ohmica (cfr. anche Appendice). La tensione prelevata mediante lo shunt di misura e la tensione di controllo vengono accoppiate nella protezione un ingresso di misura dedicato. La tensione di comando è proporzionale in ampiezza e frequenza alla tensione di 50 V Ug iniettata. La corrente di terra che fluisce nel rotore è riprodotta grazie alla misura di tensione. Ad ogni inversione di polarità, la tensione continua Ug conduce una corrente di carica Ig neIle capacità di terra del circuito di eccitazione attraverso il partitore di accoppiamento resistivo. Questa corrente provoca una caduta di tensione UMis proporzionale alla corrente stessa. Dopo la carica della capacità di terra del rotore, la corrente di carica torna a zero. In presenza di un guasto a terra del rotore, circola in modo permanente una corrente di terra. Il valore viene stabilito dalla resistenza di guasto. In caso di impiego di una tensione ad onda quadra a bassa frequenza come tensione di spostamento, l'influsso della capacità di terra viene eliminato e al contempo il rapporto segnale-disturbo ha un valore adeguato in rapporto alle frequenze di disturbo del sistema di eccitazione. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 249 2 Funzioni Figura 2-107 CE Schema di collegamento dell'iniezione di tensione nel circuito rotorico Capacità di terra del rotore Rv Resistore addizionale Vg Tensione ad onda quadra del 7XT71 Ig Corrente circolante dal 7XT71 attraverso il rotore a terra fg Frequenza ad onda quadra del 7XT71 Metodo di misura Dalla tensione di controllo Ucontrollo vengono determinati i momenti in cui deve avvenire la commutazione e viene attivata la misurazione. Contemporaneamente viene calcolata l'ampiezza della tensione e viene eseguita la conversione nella tensione Ug. Tramite la tensione Umis proporzionale alla corrente Ug viene determinata l'effettiva resistenza di guasto. Con ogni inversione di tensione di controllo viene determinata (mediante un filtro del valore medio) la tensione continua nella tensione di misura. In questo caso, la frequenza dell'apparecchio per l'accoppiamento in serie dev'essere impostata a un valore tanto basso da garantire che, durante l'elaborazione dei valori medi, le capacità di terra del rotore siano caricate e, venga elaborata, di conseguenza, solo la componente stazionaria. In questo modo si possono riconoscere anche guasti a terra altamente resistivi (circa 80 kΩ max.) senza l'influenza della capacità di terra. La misurazione viene però alterata da due grandezze perturbatrici. A seconda del valore della tensione di eccitazione e in base alla posizione del guasto a terra nell'avvolgimento rotorico, si presenta nel circuito di misura una componente di tensione continua e d'altra parte possono essere sovrapposti alla tensione continua di eccitazione picchi di corrente alternata a frequenza più alta. Questi vengono attenuati mediante un filtro numerico. Per sopprimere i disturbi provocati dalla tensione continua, viene inverita la polarità della tensione Ug (tensione a onda quadra). Il calcolo della tensione di misura sopra citato viene effettuato per ogni polarità. Con il calcolo della differenza di due risultati di misurazione consecutivi Ig, Ig1 e Ig2 la componente di corrente continua derivata dal circuito di eccitazione si annulla (Ioffset) mentre le componenti di corrente continua derivate dalla tensione addizionale Ug si sommano. Dalla grandezza di misura così ottenuta e dal valore della tensione di spostamento Ug si può calcolare la resistenza di terra tenendo conto dei resistori addizionali Rv (cfr. fig. 2-108). 250 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.35 Protezione di terra rotore sensibile con iniezione di segnale da 1 a 3 Hz Figura 2-108 Andamento della tensione di spostamento Ug, della tensione Shunt Umis e della corrente di misura Ig Supervisioni La corrente di carica della capacità di terra viene determinata ad ogni inversione di polarità. Se il valore passa al di sotto di questa corrente si possono rilevare anomalie nel circuito di misura, quali rottura del filo, spazzole non poggianti e simili. Ciò è possibile solo quando le capacità di terra hanno un valore sufficientemente alto ( 0,15 mF) e le interferenze derivanti dal sistema di eccitazione sono piccole. In alternativa è stata prevista nella funzione di protezione una verifica esterna mediante una resistenza di prova (disponibile nel 7XR6004 e nel 7XR6003). Tramite un ingresso binario viene attivata la modalità di prova e la resistenza di guasto viene collegata successivamente a un anello collettore con un relè esterno. Quando si utilizza una resistenza di prova, questo va segnalato all'apparecchio di protezione. Quest'ultimo segnala i risultati della prova mediante emissione di corrispondenti segnalazioni. La funzione di protezione è anche in grado di riconoscere un'interruzione in un singolo lato (ad es. rottura del filo oppure morsetto di un accoppiamento scollegato) La logica di valutazione è rappresentata nella figura seguente. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 251 2 Funzioni Figura 2-109 Diagramma logico della protezione terra rotore in modalità di prova Viene controllata inoltre anche la tensione di controllo. Se la tensione di comando è assente oppure il suo valore è troppo basso viene rilevata la presenza di un'anomalia nell'apparecchio per collegamento in serie (cfr. anche diagramma logico). Logica Il diagramma logico è costiuito da due parti: • Supervisione dell'apparecchio per collegamento in serie con i vari accessori • Supervisione del circuito di misura • Funzione di protezione a due gradini • Effetto della prova della protezione terra rotore Se la resistenza di terra passa al di sotto del gradino impostato altamente resistivo RE< viene emesso di regola un allarme. Il passaggio al di sotto del secondo gradino a bassa resistenza ohmica RE<< provoca, dopo un breve tempo, uno scatto. 252 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.35 Protezione di terra rotore sensibile con iniezione di segnale da 1 a 3 Hz Figura 2-110 Diagramma logico della protezione sensibile terra rotore 2.35.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La protezione di terra rotore sensibile puo essere attiva e accessibile solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 161 REF 1-3Hz = Enabled. Va inoltre assicurato che gli ingressi del convertitore di misura CM1 e CM2 non vengano utilizzati per nessun'altra funzione. All'indirizzo 6101 REF 1-3Hz si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Soglie di intervento 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Poiché la protezione calcola la resistenza rotorica ohmica direttamente dai valori della tensione addizionale applicata, dal resitore addizionale e dalla corrente di terra presente, i valori di soglia del gradino di allarme (6102 RE< WARN) e del gradino di scatto (6103 RE<< TRIP) possono essere direttamente impostati come resistenze. Nella maggior parte di casi sono sufficienti i valori preimpostati (RE< WARN = 40 kΩ e RE<< TRIP = 5 kΩ). Questi valori possono essere modificati in base alla resistenza di iso- 253 2 Funzioni lamento e al tipo di refrigerante impiegati. È necessario garantire una differenza sufficiente tra valore impostato e l'effettiva resistenza di isolamento. In seguito a possibili interferenze provocate dal sistema di eccitazione, il valore da impostare per il gradino di allarme viene stabilito definitivamente durante le prove primarie. Temporizzazioni La temporizzazione per il gradino di allarme (6104 T-WARN-RE<) dev'essere impostata generalmente a 10 s e per il gradino di scatto (6105 T-TRIP-RE<<) a 1 s circa. I tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi propri (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione. Supervisioni Il valore da impostare per la supervisione dei circuito di misura (6106 Qc <) viene fissato durante la prova primaria. A questo scopo viene letto il valore di misura durante il funzionamento (Qc) e viene impostata la metà di questo valore. Se la carica misurata è troppo piccola, la supervisione non può operare. Il parametro Qc < dev'essere quindi impostato a 0 mAs. In questo caso non viene emessa nessuna segnalazione di guasto. L'impostazione non è necessaria quando si deve eseguire la prova esterna e si utilizza la resistenza di prova nel 7XR6004 (3,3 kΩ). Se si esegue la prova con un'altra resistenza, questo valore dev'essere impostato come parametro "avanzato" (Advanced Parameter) TEST RESISTOR (modificabile solo tramite il programma di comando DIGSI) all'indirizzo 6107. 2.35.3 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 6101 REF 1-3Hz OFF ON Block relay OFF Protezione Terra Rotore (1-3Hz) 6102 RE< WARN 5.0 .. 80.0 kΩ 40.0 kΩ Valore Avviamento Livello Allarme Re< 6103 RE<< TRIP 1.0 .. 10.0 kΩ 5.0 kΩ Valore Avviamento Livello Scatto Re<< 6104 T-WARN-RE< 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 10.00 sec Tempo di Ritardo Livello Allarme Re< 6105 T-TRIP-RE<< 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo di Ritardo Livello Scatto Re<< 6106 Qc < 0.00 .. 1.00 mAs 0.02 mAs Val. Avv.del Circuito Rotore Aperto (Qc) 6107A TEST RESISTOR 1.0 .. 10.0 kΩ 3.3 kΩ Resistenza di prova 254 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.35 Protezione di terra rotore sensibile con iniezione di segnale da 1 a 3 Hz 2.35.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. SP Spiegazione 5381 >REF 1-3Hz BLK >BLOCCO Prot.Terra Rotore (1-3Hz) 5386 >Test REF 1-3Hz SP >Test Prot.Terra Rotore (1-3Hz) 5387 REF 1-3Hz OFF OUT Prot.Terra Rotore (1-3Hz) è su OFF 5388 REF 1-3Hz BLK OUT Prot.Terra Rotore (1-3Hz) è Bloccata 5389 REF 1-3Hz ACT OUT Prot.Terra Rotore (1-3Hz) è Attiva 5395 REF 1-3Hz open OUT Prot.Terra Rot. (1-3Hz) circuito aperto 5401 Fail REF 1-3Hz OUT Guasto Prot.Terra Rotore (1-3 Hz) 5403 REF 1-3Hz Warn OUT Ter. Rot.(1-3 Hz):Livello d'Allarme(Re<) 5406 REF 1-3Hz Fault OUT Ter. Rot.(1-3 Hz): Avviamento Re<< 5407 REF 1-3Hz Trip OUT Ter. Rot.(1-3 Hz): Scatto Re<< 5408 Test REF PASSED OUT Ter. Rot.(1-3 Hz): Test Superato 5409 Test REF Fail. OUT Ter. Rot.(1-3 Hz): Test non Superato 5410 1 Cir. open OUT Ter. Rot.(1-3 Hz): Circ.di Mis. Aperto 1 5411 2 Cir. open OUT Ter. Rot.(1-3 Hz): Circ.di Mis. Aperto 2 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 255 2 Funzioni 2.36 Supervisione del tempo di Avviamento Motore In caso di impiego del 7UM62 come protezione motore, la supervisione del tempo di avviamento protegge il motore contro processi di avviamento troppo lunghi e integra così la protezione di sovraccarico (vedi paragrafo 2.11). I motori ad alta tensione sono particolarmente interessati poiché la ripetizione di numerosi avviamenti consecutivi può caricare termicamente i motori, fino alla loro temperatura limite. Se i processi di avviamento vengono prolungati, ad es., a causa di cadute di tensione troppo elevate al momento dell'inserzione del motore, per momenti di coppia troppo elevate oppure a causa di un rotore bloccato, il dispositivo di protezione genera un comando di scatto. 2.36.1 Descrizione della funzione Avviamento del motore Il criterio di rilevamento dell'avviamento del motore è il superamento di una soglia di corrente (impostabile) I MOTOR START e, con questo, l'abilitazione del calcolo del tempo di scatto. La funzione di protezione comprende un gradino di scatto a tempo definito e uno a tempo inverso. Caratteristica di scatto a tempo inverso La caratteristica di scatto a tempo inverso non viene impiegata solamente per i rotori bloccati. Questo tempo valuta correttamente i tempi di avviamento prolungati (con corrente di avviamento ridotta) in seguito a cadute di tensione all'avviamento del motore e permette quindi uno scatto al momento adeguato. Il tempo di scatto viene calcolato secondo la formula seguente: con 256 tSCATTO tempo di scatto effettivo in funzione della corrente presente I tA max Tempo di scatto rispetto alla corrente di avviamento nominale IA (Param. 6503, STARTING TIME) I corrente realmente presente (grandezza di misura) IA corrente di avviamento nominale del motore (parametro 6502, START. CURRENT) IRICON. AVVIAM Soglia di rilevamento per il riconoscimento di un avviamento del motore (parametro 6505, I MOTOR START) 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.36 Supervisione del tempo di Avviamento Motore Figura 2-111 Tempo di scatto in funzione della corrente di avviamento Se la corrente di avviamento realmente misurata I è minore o maggiore della corrente di avviamento nominale IA parametrizzata all'indirizzo 6502, (parametro START. CURRENT), il tempo di scatto effettivo tSCATTO viene prolungato o ridotto (cfr. anche fig. 2-111). Caratteristica di scatto a tempo dipendente (rotore bloccato) Se il tempo di avviamento del motore è più lungo del tempo di arresto tE massimo ammissibile, il rotore viene bloccato e lo scatto deve avvenire al più tardi con il tempo tE. Mediante un dispositivo di controllo del numero dei giri esterno, si può segnalare il blocco del motore al dispositivo mediante un ingresso binario („>Rotor locked“). Se la corrente supera su una delle fasi la soglia I MOTOR START, la protezione rileva la condizione di avviamento del motore e starta il temporizzatore per lo scatto della caratteristica a tempo definito. Questo ha luogo a ogni avviamento del motore e costituisce un funzionamento normale che non genera nuove voci nella memoria delle segnalazioni di esercizio né invia messaggi a un sistema di supervisione esterno e non crea un protocollo di guasto. Il tempo di ritardo di rotore bloccato (LOCK ROTOR TIME) è associato all'ingresso binario „>Rotor locked“ mediante una porta AND. Se l'ingresso binario è attivo allo scadere del tempo di rotore bloccato, viene emesso uno scatto immediato indipendentemente dall'istante di attivazione dell'ingresso (prima, durante oppure dopo lo scadere del tempo di ritardo). Logica 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 La supervisione del tempo di avviamento del motore può essere attivata e disattivata con l'ausilio di parametri. Un ingresso binario la può bloccare, ciò significa la reinizializzazione dei tempi e delle segnalazioni. La figura seguente mostra la logica di segnalazione e la gestione dei guasti. Un avviamento non ha come conseguenza la generazione di un protocollo di guasto. Il guasto viene protocollato esclusivamente con il comando di scatto. 257 2 Funzioni Figura 2-112 Diagramma logico della supervisione del tempo di Avviamento Motore 2.36.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La supervisione del tempo di Avviamento Motore può essere attiva solo se è stata programmata all'indirizzo 165 STARTUP MOTOR = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. All'indirizzo 6501 STARTUP MOTOR si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Soglie di intervento I valori della corrente di avviamento all'indirizzo 6502 START. CURRENT e del tempo di avviamento, all'indirizzoe 6503 STARTING TIME, vengono immessi nel dispositivo di protezione in condizioni normali di esercizio. Lo scatto ha luogo quando viene superato il valore I2 t, calcolato dal dispositivo di protezione. Se il tempo di avviamento è più lungo del tempo di rotore bloccato ammissibile, la caratteristica di scatto a tempo dipendente può essere abilitata, mediante un dispositivo di controllo del numero di giri, da un ingresso binario („>Rotor locked“). Quando il rotore è bloccato la ventilazione diminuisce e con essa la capacità termica della macchina. La supervisione del tempo di avviamento deve quindi emettere un comando di scatto prima che venga raggiunta la caratterisitica di scatto termico valida in condizioni di esercizio normali. Il superamento del valore di corrente 6505 (Adresse I MOTOR START) viene assunto come avviamento del motore. Per questo motivo, questo valore dev'essere scelto al di sotto della corrente di avviamento effettiva indipendentemente dalle condizioni di carico e di tensione, con un motore in funzione, ma in modo da non essere raggiunto in caso un sovraccarico ammissibile di breve durata. Esempio: Motore con i seguenti dati: 258 Tensione nominale UN = 6600 V Corrente nominale IMot.Nom = 126 A 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.36 Supervisione del tempo di Avviamento Motore Corrente di avviamento IAVV = 624 A Corrente statorica permanentemente ammissibile Imax = 135 A Durata avviamento con IAVV TAVV max = 8,5 s Trasformatore amperometrico IN TRasf prim/IN Trasf sec 200 A/1 A Il valore da impostareSTART. CURRENT si ottiene nel modo seguente: La diminuzione della tensione provoca la diminuzione della corrente di avviamento in modo approssimativamente lineare. In presenza di una tensione pari a 80 % della tensione nominale, la corrente di avviamento si riduce, nel presente esempio, a 0,8 • IAVVIAMENTO = 2,5 • IN Trasf sec. La soglia determinante per il rilevamento dell'avviamento del motore, si deve trovare al di sopra della massima corrente di carico e al di sotto della minima corrente di avviamento. In assenza di altri fattori di influsso (picchi di carico), si può regolare la soglia di scatto (I MOTOR START, indirizzo 6505) su un valore medio: Per il tempo di scatto della supervisione di avviamento vale in generale: Alle condizioni nominali, il tempo di scatto è identico al tempo di avviamento massimo TMax.AVV. In condizioni diverse da quelle nominali, il tempo di scatto della supervisione del tempo di avviamento varia. In presenza di una tensione nominale all'80% (quindi di una corrente nominale di avviamento di ca. 80%), il tempo di scatto è, ad es.: Allo scadere del tempo di ritardo LOCK ROTOR TIME l'ingresso binario si attiva e genera un comando di scatto. Se si regola il tempo di rotore bloccato su un valore che assicuri la presenza dell'ingresso binario „>Rotor locked“ (Nr. 6805) con avviamento normale, con LOCK ROTOR TIME si ottiene, per il comando di scatto, un tempo di ritardo inferiore in caso di rotore bloccato. 2.36.3 Tabella parametri Nella tabella sono riportati i valori preimpostati in base alle esigenze del mercato. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 259 2 Funzioni Ind. Parametri 6501 STARTUP MOTOR 6502 START. CURRENT C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione OFF ON Block relay OFF Supervisione Tempo avviamento motore 5A 0.50 .. 80.00 A 15.60 A 1A 0.10 .. 16.00 A 3.12 A Corrente d'avviamento del Motore 6503 STARTING TIME 1.0 .. 180.0 sec 8.5 sec Tempo d'avviamento del Motore 6504 LOCK ROTOR TIME 0.5 .. 120.0 sec; ∞ 6.0 sec Tempo ammissibile di Rotore Bloccato 6505 I MOTOR START 5A 3.00 .. 50.00 A 8.00 A 1A 0.60 .. 10.00 A 1.60 A Val.corrente avviam. dello Start motore 2.36.4 Informazioni N° 6801 Informazione >BLK START-SUP Tipo di inf. SP Spiegazione >BLOCCO Supervisione Avv. Motore 6805 >Rotor locked SP >Rotore Bloccato 6811 START-SUP OFF OUT Supervisione Tempo Avviam. è su OFF 6812 START-SUP BLK OUT Superv. Tempo Avviam. è BLOCCATA 6813 START-SUP ACT OUT Supervisione Tempo Avviam. è ATTIVA 6821 START-SUP TRIP OUT SCATTO Supervisione Tempo Avviam. 6822 Rotor locked OUT Rotore è Bloccato dopo Tempo Rot.Blocc. 6823 START-SUP PU OUT Supervisione Tempo Avviam. Avviata 260 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.37 Blocco al riavviamento 2.37 Blocco al riavviamento In condizioni di esercizio normali, la temperatura del rotore di un motore è nettamente al di sotto della temperatura limite, anche in presenza di correnti di carico elevate. Gli avviamenti del motore (con alti valori di corrente associati) sono invece molto più pericolosi per il rotore che per lo statore (la costante di tempo termica è molto più debole di quella dello statore). Poiché si deve evitare che più avviamenti consecutivi provochino uno scatto, è preferibile evitare un nuovo avviamento del motore quando questo può provocare un surriscaldamento del rotore. Per questa ragione, il dispositivo 7UM62 è dotato di un blocco di riavviamento, che emette un comando di inibizione, fino a quando un avviamento del motore non è di nuovo ammissibile (limite di riavviamento). Questo comando dev'essere parametrizzato su un relè di uscita del dispositivo, il cui contatto è inserito nel circuito di avvio del motore. 2.37.1 Descrizione della funzione Determinazione della sovratemperatura del rotore Poiché la corrente rotorica non è misurabile direttamente si fa riferimento alle correnti statoriche. A questo proposito si calcolano i valori effettivi delle correnti. La sovratemperatura del rotore ΘL viene calcolata a partire dalla più grande delle tre correnti di fase. Si parte dal presupposto che le soglie termiche dell'avvolgimento rotorico vengano raggiunte, quando i dati indicati dal produttore del motore relativi alla corrente di avviamento nominale, al tempo di avviamento massimo ammissibile e al numero di avviamenti ammissibili partendo dallo stato freddo (nfreddo) e caldo (ncaldo) siano raggiunti. Il dispositivo di protezione calcola quindi le grandezze determinanti per la riproduzione termica del rotore e emette un comando di inibizione, fino a quando quest'ultima non ha raggiunto un valore al di sotto della soglia di riavviamento, che autorizza un nuovo avviamento. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 261 2 Funzioni Figura 2-113 Evoluzione della temperatura nel rotore e riproduzione termica con avviamenti multipli Sebbene la distribuzione del calore nelle barre rotoriche possa variare notevolmente, i differenti picchi di temperatura del rotore non sono importanti per il riavviamento inibito del motore (cfr. fig. 2-113). Più importante è invece che la riproduzione termica della protezione corrisponda allo stato del motore dopo un avviamento completo. La figura illustra, a titolo di esempio, il processo di riscaldamento nel caso di avviamenti multipli di un motore (tre avviamenti a partire dallo stato freddo), così come la riproduzione termica tramite il dispositivo di protezione. Limite di riavviamento Tempo di riavviamento 262 Se la sovratemperatura del rotore ha superato il limite di riavviamento, non è possibile riavviare il motore. Solo quando questa scende di nuovo al di sotto del limite di riavviamento, ovvero quando può essere effettuato un avviamento senza superare la temperatura di scatto, il comando di inibizione viene sospeso. Il limite di riavviamento ΘWES rispetto alla sovratemperatura massima ammissibile del rotore si esprime come segue: nfreddo 2 3 4 ΘRIM [%] 50 % 66,7 % 75 % Il produttore del motore autorizza un certo numero di avviamenti a freddo (nfreddo) e a caldo (ncaldo). Oltre questo numero non è più ammesso un nuovo avviamento. Bisogna attendere un determinato tempo (tempo di riavviamento) affinché il rotore si raffreddi. Il comportamento termico è quindi il seguente: all'arresto del motore viene avviato un tempo di equalizzazione (indirizzo 6604 T EQUAL). Questo tempo considera che le diverse parti del motore hanno uno stato termico differente al momento dell'arresto. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.37 Blocco al riavviamento Durante il tempo di equalizzazione, il modello termico del rotore non viene attualizzato ma viene mantenuto costante per riprodurre i fenomeni di compensazione nel rotore. Successivamente il modello termico raffredda secondo la rispettiva costante di tempo (costante di tempo rotore • fattore di prolungamento). Durante il tempo di equalizzazione non è possibile riavviare il motore. Quest'ultimo può essere riavviato solo quando il riscaldamento ricade al di sotto del limite di riavviamento. Il tempo totale, allo scadere del quale è ammesso un nuovo avviamento del motore, è composto dal tempo di equalizzazione e dal tempo calcolato dal modello termico fino alla ricaduta al di sotto del limite di riavviamento. con TEqualizz - Tempo di equalizzazione temperatura rotore, indirizzo 6604 kτ – Fattore di estensione per la costante di tempo = Kτ at RUNNING Indirizzo 6609 oppure Kτ at STOP Indirizzo 6608 τL - Costante di tempo rotore, viene calcolata internamente: τL = ta • (nfreddo – ncaldo) • Iavv2 con: ta = Tempo di avviamento in s Iavv = Corrente di avviamento in pu Θprima – riproduzione termica al momento dell'arresto del motore (dipende dallo stato di esercizio) Il valore di misura Ttempo RIM = (visibile nei valori di misura di sovraccarico) indica il tempo restante fino all'autorizzazione di un nuovo avviamento. Estensione della costante di tempo di raffreddamento Per tenere conto della più debole emissione di calore all'arresto di motori autoventilati, si aumenta la costante del tempo di raffreddamento rispetto alle costanti di tempo con la macchina in funzione mediante il fattore Kτ at STOP (Indirizzo 6608). l criterio di riconoscimento dell'arresto del motore è il passaggio al di sotto di una soglia di corrente impostabile BkrClosed I MIN. Questo presuppone che la corrente a vuoto del motore sia maggiore di questa soglia. La soglia di intervento BkrClosed I MIN agisce anch'essa sulla funzione di protezione di sovraccarico termico (cfr. par. 2.11). Quando il motore è in marcia, il riscaldamento del modello termico è determinato a partire dalle costanti di tempo τL (calcolate sulla base dei valori caratteristici del motore), mentre il raffreddamento viene calcolato a partire dalle costanti di tempo τL • Kτ at RUNNING (Indirizzo 6609). In questo modo si tiene conto dei requisiti di un raffreddamendo lento (compensazione termica lenta). Durata d'interdizione minima Indipendentemente dai modelli termici, alcuni produttori di motori richiedono un tempo di blocco minimo per il riavviamento, quando il numero di avviamenti ammissibili è stato superato. La durata del segnale di arresto è il valore più grande traTDURATA INTERDIZIONE MIN e TColl.. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 263 2 Funzioni Comportamento in caso di caduta di tendione di alimtazione In funzione della configurazione del parametro 274 ATEX100, il valore della riproduzione termica al momento della caduta di tensione viene azzerato oppure viene salvato ciclicamente in una memoria "non volatile". In quest'ultimo caso, il valore salvato costituisce, dal ritorno della tensione, il punto di partenza del calcolo del modello termico che continuerà ad evolversi in funzione delle condizioni di esercizio. Avviamento di emergenza Se per motivi di esercizio è necessario un avviamento del motore anche quando la temperatura del rotore supera il limite massimo ammissibile (avviamento di emergenza) è possibile inibire il blocco di riavviamento con l'ausilio di un ingresso binario („>Emer. Start ΘR“) e consentire, quindi, un nuovo avviamento. Il modello termico del rotore continua a essere calcolato e può superare la temperatura rotorica massima ammissibile. Il blocco di riavviamento non provoca uno scatto della macchina ma la sovratemperatura rotorica calcolata può essere osservata per permettere una valutazione del rischio. Blocco Un blocco oppure una messa fuori servizio della funzione di blocco di riavviamento reinizializza la riproduzione termica della sovratemperatura rotorica nonché il tempo di compensazione T EQUAL e il tempo minimo di inibizione T MIN. INHIBIT e sopprime, così, anche un comando di blocco esistente. Logica La riproduzione termica può anche essere resettata per mezzo di un ingresso binario. Questo è utile durante la fase di prova/messa in esercizio oppure al ritorno della tensione di alimentazione. La figura seguente mostra il diagramma logico del blocco di riavviamento. 264 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.37 Blocco al riavviamento Figura 2-114 Diagramma logico del blocco di riavviamento 2.37.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Il blocco di riavviamento può essere attivo e accessibile solo quando è stato configurato il parametro 166 RESTART INHIBIT = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. All'indirizzo 6601RESTART INHIBIT si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). 265 2 Funzioni Grandezze caratteristiche necessarie Le grandezze caratteristiche indicate dal produttore del motore e necessarie per il calcolo della temperatura rotorica, quali corrente di avviamento IAvv, corrente nominale del motore IMot.Nom, tempo di avviamento massimo T START MAX (Adresse 6603), numero di avviamenti ammissibili a freddo (nfreddo) e a caldo (ncaldo), devono essere regolate nel dispositivo. Il rapporto tra corrente di avviamento e corrente nominale del motore(IStart/IMOTnom dev'essere immesso all'indirizzo 6602. Per poter interpretare questo parametro è importante che la potenza apparente sia inserita correttamente nei dati impianto 1 (indirizzo 252 SN GEN/MOTOR) così come la tensione nominale del motore (indirizzo 251 UN GEN/MOTOR). Il parametro 6606 (MAX.WARM STARTS) serve a regolare il numero di avviamenti a caldo ammissibili, il parametro 6607 specifica la differenza (#COLD-#WARM) tra il numero di avviamenti ammissibili a freddo e a caldo. Per i motori senza ventilazione separata, si può impostare, all'indirizzo 6608 un fattore Kτ at STOP che considera il raffreddamento ridotto del motore all'arresto. Non appena la corrente misurata passa al di sotto di un valore impostato all'indirizzo 281 BkrClosed I MIN l'arresto del motore viene riconosciuto e la costante di tempo viene prolungata del fattore configurato. Se non è richiesta una distinzione delle costanti di tempo (ad es. per i motori a ventilazione separata), il fattore di prolungamento va impostato su Kτ at STOP = 1. Il raffreddamento calcolato con il motore in marcia viene influenzato dal fattore di prolungamento Kτ at RUNNING. Questo fattore considera possibili differenze di raffreddamento tra un motore in funzione e sotto carico e un motore fermo. Esso è attivo quando la corrente supera il valore impostato all'indirizzo 281 BkrClosed I MIN. Con Kτ at RUNNING = 1 la costante di riscaldamento e di raffreddamento in condizioni di funzionamento (I > BkrClosed I MIN) sono uguali. Esempio di impostazione Esempio: Motore con i seguenti dati: Tensione nominale UN = 6600 V Corrente nominale IMot.Nom = 126 A Corrente di avviamento IAvv = 624 A Durata avviamento con IAVV TAVV max = 8,5 s Avviamenti ammissibili con motore freddo nfreddo= 3 Avviamenti ammissibili con motore caldo ncaldo= 2 Trasformatore amperometrico 200 A/1 A La corrente di avviamento riferita alla corrente nomianle del motore è: Viene impostato: IStart/IMOTnom = 4,9 T START MAX = 8,5 s MAX.WARM STARTS =2 #COLD-#WARM =1 Il valore per la compensazione della temperatura rotorica T EQUAL = 1.0 min ha dato finora buoni risultati. ll valore del tempo di arresto minimo T MIN. INHIBIT dev'essere scelto in funzione delle esigenze del produttore del motore e del gestore dell'im- 266 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.37 Blocco al riavviamento pianto e dev'essere maggiore di T EQUAL. Nell'esempio è stato scelto un valore che corrisponde approssimativamente alla riproduzione termica (T MIN. INHIBIT = 6.0 min). La scelta dei fattori di estensione della costante di tempo durante il raffreddamento dev'essere anch'essa effettuata rispettando le esigenze del produttore e del gestore, in particolare in caso di arresto. Se non vi sono prescrizioni particolari, selezionare i seguenti valori: Kτ at STOP = 5.0 e Kτ at RUNNING = 2.0 . Per garantire un funzionamento regolare è importante impostare correttamente i valori del TA per il lato 2 (indirizzi 211 e 212), i dati dell'impianto (indirizzi 251, 252) e la soglia di corrente, che consentono la distinzione tra arresto/marcia del motore 281 BkrClosed I MIN, consigliato ≈ 0,1 • I/IN Motore). Una visione di insieme dei valori e delle loro preimpostazioni è riportata nelle tabelle dei parametri. Comportamento termico con stati di funzionamento differenti Per maggiore comprensione, qui di seguito vengono descritti dettagliatamente due tra i numerosi stati operativi possibili. Sono validi i valori sopra citati. Con tre avviamenti a caldo e due avviamenti a freddo, il limite di riavviamento viene raggiunto al 66,7 %. La figura seguente mostra il comportamento termico con due avviamenti a caldo. Il motore funziona costantemente a corrente nominale. Dopo il primo scatto si attiva T EQUAL. Dopo 30 s. il motore viene inserito e disinserito subito dopo. Dopo una nuova pausa ha luogo il secondo avviamento. Il motore viene di nuovo arrestato. Durante il secondo avviamento viene superata la soglia del limite di riavviamento e con lo scatto si attiva il blocco al riavviamento. Allo scadere del tempo di compensazione (1 min), il rotore si raffredda con la costante di tempo τL • Kτ at STOP ≈ 5 • 204 s = 1020 s. Il blocco di riavviamento è attivo per 7 min. circa. Figura 2-115 Comportamento della temperatura con due avviamenti a caldo successivi Nel caso rappresentato a fig. 2-116, il motore viene avviato due volte a partire dallo stato caldo ma il tempo di riposo tra gli avviamenti è più lungo che nell'esempio precedente. Dopo il secondo avviamento il motore funziona con il 90% della corrente nominale. Lo scatto dopo il primo avviamento provoca il "congelamento" del valore della 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 267 2 Funzioni riproduzione termica. Allo scadere del tempo di compensazione (1 min), il rotore si raffredda con la costante di tempo τL • Kτ at STOP ≈ 5 • 204 s = 1020 s. Il secondo avviamento provoca un riscaldamento (dovuto alla corrente di avviamento), la successiva corrente di carico di 0,9 • I/IN MotoreKτ at RUNNING provoca un raffreddamento. Questa volta è attiva la costante di tempo τL • Kτ at STOP = 2 • 204 s = 408 s. Il breve superamento del limite di riavviamento non significa una sovrasolleccitazione termica. Esso segnala che uno scatto seguito immediatamente da un avviamento provocherebbe una sovrasollecitazione termica del rotore. Figura 2-116 Due avviamenti a caldo con successivo servizio continuo 2.37.3 Tabella parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 6601 RESTART INHIBIT OFF ON Block relay OFF Riavviamento inibito per motore 6602 IStart/IMOTnom 1.5 .. 10.0 4.9 I Avviamento/ I Nominale Motore 6603 T START MAX 3.0 .. 320.0 sec 8.5 sec Massimo Tempo Ammissibile d'Avviamento 6604 T EQUAL 0.0 .. 320.0 min 1.0 min Tempo di equalizzazione Temperatura 6606 MAX.WARM STARTS 1 .. 4 2 Numero consentito di avviamenti a caldo 6607 #COLD-#WARM 1 .. 2 1 Numero di avviam.a freddo-avviam.a caldo 6608 Kτ at STOP 1.0 .. 100.0 5.0 Estensione Costante di Tempo ferma 268 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.37 Blocco al riavviamento Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 6609 Kτ at RUNNING 1.0 .. 100.0 2.0 Estensione Costante di Tempo in funzione 6610 T MIN. INHIBIT 0.2 .. 120.0 min 6.0 min Tempo Min. Inibizione Riavviamento 2.37.4 Informazioni N° 4822 Informazione Tipo di inf. Spiegazione >BLK Re. Inhib. SP >BLOCCO inibizione riavviamento Motore 4823 >Emer. Start ΘR SP >Avviam:d'Emergenza Rotore 4824 Re. Inhibit OFF OUT Inibizione Riavviamento Motore è su OFF 4825 Re. Inhibit BLK OUT Inibizione Riavviam. Motore è BLOCCATO 4826 Re. Inhibit ACT OUT Inibizione Riavviamento Motore è ATTIVO 4827 Re. Inhib. TRIP OUT SCATTO Inibizione Riavviamento Motore 4828 >RM th.rep. ΘR SP >Reset Memoria Termica Rotore 4829 RM th.rep. ΘR OUT Reset Memoria Termica Rotore 4830 Re. Inhib.ALARM OUT Reset Memoria Termica Rotore 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 269 2 Funzioni 2.38 Mancata apertura interruttore La protezione contro la mancata apertura dell'interruttore può essere associata a scelta, durante la programmazione, agli ingressi di corrente del lato 1 oppure del lato 2 (cfr. par. 2.4). Essa sorveglia la corretta apertura dell'interruttore associato. Per quanto riguarda la protezione dei montanti generatori questa funzione si riferisce tipicamente all'interruttore di macchina. 2.38.1 Descrizione delle funzioni Funzionamento La protezione dispone di due criteri: • verifica, in seguito a un comando di scatto, del passaggio delle tre correnti di fase al di sotto di una soglia regolabile, • analisi della posizione dei contatti ausiliari dell'interruttore quando lo scatto viene effettuato da funzioni di protezione per le quali il criterio di corrente non è sufficiente, quali, ad es., la protezione di frequenza, la protezione di tensione e la protezione terra rotore. In caso di non apertura dell'interruttore nell'arco di tempo parametrizzato in seguito all'emissione del comando di apertura (mancata apertura dell'interruttore), lo scatto viene inviato ad un interruttore di contorno (cfr. esempio seguente). Figura 2-117 Avviamento Principio di funzionamento della protezione contro la mancata apertura dell'interruttore La protezione può essere attivata da due diverse sorgenti: • funzioni interne del 7UM62, ad es., comando di scatto generato da funzioni di protezione oppure tramite CFC (funzioni logiche interne), • comandi di scatto esterni, ad es., tramite ingresso binario. Criteri 270 I due criteri che di avviamento (criterio di corrente, contatti ausiliari dell'interruttore) sono combinati tramite una porta logica OR. Questo principio permette di reagire correttamente in caso di scatto in assenza di corrente di corto circuito oppure in seguito allo scatto della protezione voltmetrica a carico debole e la posizione dei contatti ausilari dell'interruttore consente quindi di verificare l'apertura. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.38 Mancata apertura interruttore Il criterio di corrente viene soddifatto quando almeno una delle tre correnti di fase oltrepassa una soglia parametrizzabile (CIRC. BR. I>). La ricaduta ha luogo quando le tre correnti di fase passano di nuovo al di sotto del 95% della soglia di avviamento. Se l'acquisizione mediante ingresso binario del contatto ausiliario dell'interruttore è inattiva, è operativo solo il criterio di corrente. La protezione contro la mancata apertura dell'interruttore non può quindi funzionare se il valore della corrente è al di sotto della soglia CIRC. BR. I>. Doppio canale Per aumentare la sicurezza e per proteggersi contro potenziali impulsi di disturbo, viene stabilizzato l'ingresso binario per un segnale di avviamento esterno. Questo segnale dev'essere presente per l'intera durata del tempo di ritardo, in caso contrario il tempo viene azzerato e non viene emesso nessun comando di scatto. Per aumentare ulteriormente la sicurezza del funzionamento viene associato anche un ingresso binario „>ext.start2 B/F“ ridondante. Un attivazione può quindi avere luogo solo quando entrambi gli ingressi binari sono attivati. Il doppio canale agisce anche per un'attivazione "interna". Logica L'avviamento della protezione contro la mancata apertura dell'interruttore provoca l'emissione della rispettiva segnalazione e l'attivazione del tempo di ritardo associato. La persistenza delle condizioni che hanno dato luogo all'avviamento allo scadere di questo tempo provoca una valutazione ridondante (porta logica AND) prima di effettuare l'apertura dell'interruttore a monte. L'avviamento ricade e non viene generato nessun comando di scatto dalla protezione di mancata apertura dell'interruttore quando • ricade una delle due condizioni di avviamento interne (CFC oppure BA12) ovvero „>ext.start1 B/F“ oppure „>ext.start2 B/F“, che hanno portato all'avviamento. • un comando di scatto delle funzioni di protezione è sempre attivo ma il criterio di corrente e il criterio dei contatti ausiliari ricadono. La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di mancata apertura interruttore. La protezione può essere attivata e disattivata con l'ausilio di parametri e può essere bloccata mediante un ingresso binario „>BLOCK BkrFail“ (ad es., durante una prova della protezione della macchina). 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 271 2 Funzioni Figura 2-118 Diagramma logico della protezione di mancata apertura interruttore 2.38.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La protezione contro la mancata apertura dell'interruttore può essere attiva e accessibile solo quando è stato configurato il parametro 170 BREAKER FAILURE = Side 1 oppure Side 2. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. All'indirizzo 7001 BREAKER FAILURE si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). La misurazione della corrente per la protezione di mancata apertura dell'interruttore può essere effettuata dal lato 1 (ingressi IL, S1) oppure dal lato 2 (ingressi IL, S2). Si consigliano i trasformatori amperometrici lato morsetti, quindi il lato 1. Criteri Il parametro 7002 TRIP INTERN permette di scegliere il criterio di funzionamento in presenza di un avviamento interno. Ciò si effettua leggendo lo stato di commutazione del relè di uscita BA12 (7002 TRIP INTERN = BO12) previsto per questo scopo oppure tramite una connessione logica realizzata in CFC (= CFC) (messaggio 1442 „>int. start B/F“). È anche possibile disattivare completamente gli avviamenti interni (7002 TRIP INTERN = OFF). In quest'ultimo caso sono attivi solo gli avviamenti esterni. Nota: solo l'uscita binaria a potenziale libero BO12 (relè BA 12) può essere utilizzata per la protezione di mancata apertura interruttore. Ciò significa che i comandi di scatto dell'interruttore di rete (oppure dell'interruttore da sorvegliare) devono essere abbinati a questa uscita binaria. 272 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.38 Mancata apertura interruttore L'impostazione della soglia di intervento 7003 CIRC. BR. I> utilizzata per il criterio di corrente è valida per tutte e tre le fasi. Essa va selezionata in modo che la funzione possa essere attivata con la più piccola corrente di esercizio possibile. A questo scopo il valore dev'essere regolato almeno al 10 % al di sotto della corrente di esercizio minima. La soglia di intervento non deve però essere scelta troppo bassa. I fenomeni di compensazione presenti nei circuiti secondari del trasformatore amperometrico in seguito allo scatto possono infatti generare correnti superiori alla soglia e ritardare la ricaduta. Tempo di ritardo Il tempo di ritardo da impostare all'indirizzo 7004 TRIP-Timer deve tenere conto del tempo massimo di chiusura dell'interruttore, del tempo di ricaduta del rilevamento di massima corrente nonché di un margine di sicurezza che considera anche la dispersione del tempo di ritardo. La figura seguente illustra i cicli temporali sulla base di un esempio. Figura 2-119 Sequenza temporale in caso di trattamento normale del guasto e di mancata apertura dell'interruttore 2.38.3 Tabella parametri Nella tabella sono riportati i valori preimpostati in base alle esigenze del mercato. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. Ind. Parametri C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 7001 BREAKER FAILURE OFF ON Block relay OFF Protezione mancata apertura interruttore 7002 TRIP INTERN OFF BO12 CFC OFF Avvio con comando scatto interno 7003 CIRC. BR. I> 1A 0.04 .. 2.00 A 0.20 A 5A 0.20 .. 10.00 A 1.00 A Avviamento supervisione corrente 0.06 .. 60.00 sec; ∞ 0.25 sec 7004 TRIP-Timer 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Temporizzatore-Scatto 273 2 Funzioni 2.38.4 Informazioni N° 1403 Informazione >BLOCK BkrFail Tipo di inf. SP Spiegazione >BLOCCO Manc. Apert.Interruttore 1422 >Break. Contact SP >Contatti Interruttore 1423 >ext.start1 B/F SP >Avv.est.1 Prot. Manc.Ap.Interruttore 1441 >ext.start2 B/F SP >Avv.est.2 Prot. Manc.Ap.Interruttore 1442 >int. start B/F SP >Avv.interno Prot. Manc.Ap.Interruttore 1443 int. start B/F OUT Manc.Apertura Interruttore Avvia.Intern. 1444 B/F I> OUT Manc.Apertura Interruttore I> 1451 BkrFail OFF OUT Manc.Apertura Inter. è su OFF 1452 BkrFail BLOCK OUT Manc.Apertura Interruttore è BLOCCATO 1453 BkrFail ACTIVE OUT Manc.Apertura Interruttore è ATTIVO 1455 B/F picked up OUT Manc.Apertura Interruttore: Avviamento 1471 BrkFailure TRIP OUT Manc.Apertura Interruttore: Scatto 274 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.39 Energizzazione Accidentale 2.39 Energizzazione Accidentale Questa protezione ha il compito di limitare il danno causato da un'energizzazione accidentale del generatore fermo oppure già in servizio ma non sincronizzato, mediante azionamento rapido dell'interruttore di rete. Un collegamento su una macchina ferma corrisponde a un collegamento su una resistenza a bassa impedenza. La tensione nominale forzata dalla rete fa avviare il generatore come una macchina asincrona con un grande slittamento. Questo induce nel rotore correnti troppo forti, le quali possono anche distruggere il rotore. 2.39.1 Descrizione delle funzioni Criteri Questa protezione è attiva solo in assenza di grandezze di misura nel campo di lavoro valido della frequenza (stato operativo 0) (nel caso di una macchina ferma) oppure in presenza di minima tensione che si verifica al di sotto della frequenza nominale (macchina in funzione ma non ancora sincronizzata). La protezione viene bloccata da un criterio di tensione, vale a dire quando una tensione minima viene superata per non farla intervenire durante il funzionamento normale. Questo blocco viene ritardato per non bloccare la protezione proprio nel momento dell'energizzazione accidentale. Un ulteriore ritardo di risposta è necessario per evitare uno scatto intempestivo in caso di guasti caratterizzati da forti correnti con forte caduta di tensione. Un ritardo della ricaduta consente una misurazione limitata nel tempo. Poiché la protezione deve intervenire molto rapidamente, i valori istantanei delle correnti sono già sorvegliati su un ampio campo di frequenza nello stato operativo 0. In presenza di grandezze di misura valide (stato operativo 1), il dispositivo valuta sia la tensione di sequenza positiva e la frequenza per bloccare la protezione, sia i valori istantanei della corrente come criterio di scatto. La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione contro un'energizzazione accidentale. La funzione può essere bloccata mediante un ingresso binario. Come ulteriore criterio può essere utilizzata, ad esempio, la presenza della tensione di eccitazione. Poiché la tensione rappresenta un criterio indispensabile per l'abilitazione di questa protezione, è necessario sorvegliare il trasformatore voltmetrico. Ciò avviene mediante il Fuse–Failure–Monitor (FFM). Al rilevamento di un'anomalia nel trasformatore voltmetrico il criterio di tensione della protezione viene disattivato. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 275 2 Funzioni Figura 2-120 Diagramma logico della protezione contro un'energizzazione accidentale (Dead Machine Protection) 2.39.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La protezione contro un'energizzazione accidentale può essere attiva solo quando è stato configurato il parametro 171 INADVERT. EN. = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. All'indirizzo 7101 INADVERT. EN. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Criteri Il parametro 7102 I STAGE definisce la soglia di intervento della corrente. Di regola si imposta questa soglia a un valore più basso di quello della protezione di massima corrente. La protezione contro un'energizzazione accidentale può essere attiva solo quando l'apparecchio si trova nello stato operativo 0 oppure quando le condizioni nominali non sono state ancora raggiunte. Queste condizioni vengono definite mediante il parametro 7103 RELEASE U1<. Generalmente si imposta un valore dal 50 % al 70 % della tensione nominale. Il valore del parametro si riferisce a grandezze concatenate (tensione fase-fase). Un'impostazione a 0 V disattiva l'abilitazione della tensione. Quest'ultima andrebbe utilizzata solo quando 7102 I STAGE è impostata su un valore molto alto e dev'essere utilizzata come terzo gradino della protezione di massima corrente. Il parametro 7104 PICK UP T U1< definisce il tempo di ritardo dell'abilitazione del criterio di scatto per minima tensione. Questo tempo dev'essere regolato al di sopra del valore del tempo di ritardo di scatto della protezione di massima corrente. l tempo di ritardo per bloccare le condizioni di scatto al superamento della soglia di minima tensione viene impostato 7105 DROP OUT T U1<. La protezione contro un'energizzazione accidentale viene bloccata solo allo scadere di questo tempo per consentire uno scatto dopo un avviamento. La figura seguente illustra i cicli temporali nel caso di un'energizzazione accidentale a macchina ferma e nel caso di una caduta di tensione in seguito a un corto circuito locale. 276 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.39 Energizzazione Accidentale Figura 2-121 Cicli temporali della protezione contro un'energizzazione accidentale 2.39.3 Tabella parametri Nella tabella sono riportati i valori preimpostati in base alle esigenze del mercato. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. Ind. Parametri 7101 INADVERT. EN. 7102 I STAGE C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione OFF ON Block relay OFF Energizzazione accidentale 5A 0.5 .. 100.0 A; ∞ 1.5 A Avviamento Livello I 1A 0.1 .. 20.0 A; ∞ 0.3 A 7103 RELEASE U1< 10.0 .. 125.0 V; 0 50.0 V Soglia di rilascio U1< 7104 PICK UP T U1< 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 5.00 sec Tempo ritardo avviam.T U1< 7105 DROP OUT T U1< 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo ricaduta T U1< 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 277 2 Funzioni 2.39.4 Informazioni N° 5533 Informazione Tipo di inf. Spiegazione >BLOCK I.En. SP >BLOCCO Prot. Energizzazione Accidentale 5541 I.En. OFF OUT Prot. Energizzaz. Accident. è su OFF 5542 I.En. BLOCKED OUT Prot. Energizzaz. Accident. è BLOCCATA 5543 I.En. ACTIVE OUT Prot. Energizzaz. Accident. è ATTIVA 5546 I.En. release OUT Rilascio del Livello di Corrente 5547 I.En. picked up OUT Prot. Energizzaz. Accident.: Avviamento 5548 I.En. TRIP OUT Prot. Energizzaz. Accident.: Scatto 278 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.40 Protezione di tensione e corrente continua 2.40 Protezione di tensione e corrente continua Per il rilevamento di tensioni e correnti continue così come di piccoli valori alternati, il dispositivo 7UM62 dispone di un ingresso di misura dedicato (MU1). Questo può essere utilizzato sia come ingresso di tensione (±10 V) sia come ingresso di corrente (±20mA) Eventuali tensioni continue più alte vengono collegate mediante un partitore di tensione esterno. La protezione di tensione / corrente Continua a tempo può essere impiegata, ad es., per la supervisione della tensione di eccitazione in macchine sincrone oppure per il rilevamento di guasti a terra con componente a tensione continua nell'avviatore statico di un turboalternatore a gas. 2.40.1 Descrizione delle funzioni Funzionamento La grandezza di misura viene addotta al convertitore analogico/digitale tramite un convertitore di misura. Quest'ultimo assicura la separazione di potenziale e un filtro digitale integra la tensione di misura per due periodi e sopprime ondulazioni oppure anche picchi non periodici nella tensione di misura. Viene inoltre fatta una media di 32 valori campionati. Per la generazione delle grandezze numeriche il valore medio è sempre positivo anche con grandezza di ingresso negativa oppure nel caso di ingressi scambiati. Quando il dipositivo di protezione di trova nello stato operativo 0 (assenza di funzioni alternate utilizzabili agli ingressi dell'apparecchio), la protezione di tensione continua è tuttavia attiva. Viene quindi eseguita una media di 4 x 32 valori di misura. Se in casi di impiego eccezionali dev'essere utilizzata una tensione alternata, allora dev'essere selezionato quale procedimento di misura RMS. La grandezza di ingresso viene rettificata per mezzo di calcoli, viene quindi calcolato il valore medio e viene creata la relazione con il valore effettivo mediante il fattore 1,11. Questa funzione può essere impiegata anche per il controllo di piccole correnti, quando oltre alla programmazione come ingressi di corrente, i ponticelli abbinati vengono intercambiati sul modulo C–I/O–6. Se le posizioni dei ponticelli non coincidono con i parametri di programmazione viene emessa una segnalazione di anomalia. La protezione può controllare se le grandezze misurate superano oppure sono al di sotto di una determinata soglia. L'avviamento può essere bloccato mediante un ingresso e il segnale di uscita può essere ritardato. Supervisione della tensione di eccitazione 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 La figura seguente mostra la supervisione della tensione di eccitazione. La tensione di eccitazione viene portata a un livello elaborabile tramite un partitore di tensione e viene addotta al convertitore di misura. 279 2 Funzioni Figura 2-122 Rilevamento dei guasti a terra nell'avviatore statico Protezione di tensione continua per la supervisione della tensione di eccitazione In presenza di un guasto a terra nei circuiti dell'avviatore statico si crea, a causa della tensione continua, un flusso di corrente attraverso tutte le componenti dell'impianto collegate a terra. Poiché il trasformatore di messa a terra oppure il trasformatore di fase hanno una resistenza ohmica più bassa di quella dei trasformatori voltmetrici, questi ultimi sono soggetti a una sollecitazione termica di gran lunga maggiore. La corrente continua viene trasformata da uno Shunt in una tensione e viene addotta al convertitore di misura del dispositivo di protezione tramite un trasformatore Shunt. Come trasformatore Shunt può essere impiegato un converitore di misura, ad es., 7KG6131. Se la distanza tra trasformatore Shunt e dispositivo di protezione è breve si può utilizzare una tensione. Per superare distanze maggiori dev'essere utilizzata la variante con ingresso di corrente (–20 - 20 mA oppure 4 - 20 mA). Figura 2-123 280 Protezione di tensione continua per il rilevamento di un guasto a terra nel convertitore di avviamento. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.40 Protezione di tensione e corrente continua Figura 2-124 Diagramma logico della protezione di tensione continua 2.40.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La protezione di tensione continua può essere attiva e accessibile solo se è stata programmata all'indirizzo 172 DC PROTECTION = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. Per il convertitore di misura 1 subordinato è stata selezionata durante la programmazione all'indirizzo 295 TRANSDUCER 1 una delle alternative a 10 V, 4-20 mA oppure 20 mA (cfr. par. 2.5). I ponti a innesto X94, X95 e X67 nel modulo C–I/O–6 stabiliscono, a livello hardware, se l'ingresso del convertitore di misura è operativo come ingresso di tensione oppure di corrente (cfr. par. 3.1.2 al capitolo „Montaggio e messa in funzione“). La loro posizione deve corrispondere al principio di funzionamento programmato all'indirizzo 295. In caso contrario, il dispositivo va in anomalia e emette la conseguente segnalazione. Allo stato di fornitura i ponticelli e i parametri di configurazione sono impostati sulla misurazione della tensione. All'indirizzo 7201 DC PROTECTION si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Metodo di misura Normalmente viene determinata la media aritmetica di una tensione continua. In questo modo vengono compensate eventuali ondulazioni e picchi non periodici della tensione di misura. Poiché il valore della grandezza di misura viene creato, anche un'inversione delle polarità non gioca nessun ruolo. Facoltativamente può essere rilevato anche il valore effettivo di una tensione alternata sinusoidale (indirizzo 7202 MEAS.METHOD = RMS). Il fattore 1,11 viene considerato automaticamente nel dispositivo. La frequenza della tensione alternata deve corrispondere alla frequenza delle altre grandezze di ingresso poiché queste ultime stabiliscono la frequenza di campionatura. Il valore istantaneo massimo della tensione alternata non deve superare la soglia di 10 V in modo che dalla misurazione dei valori effettivi risulti un valore di taratura massimo di 7,0 Veff. La grandezza di misura deve quindi essere adattata, se necessario, a questa condizione di ingresso mediante un partitore di tensione. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 281 2 Funzioni La protezione di tensione/corrente continua può essere impostata come protezione massima tensione/corrente all'indirizzo 7203 DC >/< = DC > oppure come protezione di minima tensione/corrente = DC <. Soglie di avviamento In base alla grandezza di misura (corrente oppure tensione) selezionata all'indirizzo 295 TRANSDUCER 1 viene proposto uno dei seguenti parametri e il parametro non interessato non viene visualizzato: • Valore di soglia per misura di tensione: 7204 U DC >< • Valore di soglia per misura di corrente: 7205 I DC >< Per l'impostazione della soglia di intervento (indirizzo 7204) dev'essere considerato, se questo è il caso, il rapporto di trasformazione di un partitore di tensione inserito a monte. Esempi di impiego Per l'impiego come supervisione della tensione di eccitazione, la protezione di tensione continua viene utilizzata come protezione di minima tensione e la soglia di avviamento viene impostata a circa 60 % - 70 % della tensione di eccitazione a vuoto. A questo proposito va osservato che la protezione è collegata, di regola, alla tensione di eccitazione mediante un partitore di tensione (vedi sopra). Un altro caso tipico di impiego è l'utilizzo come protezione contro i guasti a terra nell'avviatore statico di un turboalternatore a gas. Con un guasto a terra nel circuito a corrente continua, tra centro stella del trasformatore e terra (in un centro stella del trasformatore non collegato a massa) la tensione continua è presente con un valore dimezzato. Questa può essere considerata come la tensione addizionale della corrente di terra. Poiché i centri stella del trasformatore sono collegati a terra, fluisce una corrente la cui grandezza viene stabilita mediante la tensione addizionale e la resistenza ohmica di tutti i trasformatori messi a terra e collegati galvanicamente con il convertitore statico (di corrente). Il valore empirico di questa corrente continua corrisponde approssimativamente a 3 - 4 A. Per un avviatore statico con un trasformatore di avviamento di UN, AT ≈ 1,4 kV risulta, con circuito a ponte a 6 impulsi, una tensione continua UDC ≈ 1,35 • UN, AT = 1,89 kV. In presenza di un guasto a terra nel circuito intermedio, la tensione di spostamento „tensione di spostamento“ corrisponde alla metà della tensione continua (UDC, guasto = 0,5 • UDC = 945 V). Con una resistenza ohmica dell'avvolgimento del trasformatore di messa a terra di R ª 150Ω, fluisce nel centro stella una corrente continua di I0 = 945 V/150 Ω = 6,3 A. Nota: Le resistenze ohmiche dell'avvolgimento del trasformatore di messa a terra e del trasformatore di neutro variano notevolmente da un tipo all'altro e devono essere richieste al produttore oppure misurate. Se non ha luogo uno scatto, questa tensione provoca la rottura del trasformatore voltmetrico collegato a stella e del trasformatore di messa a terra a causa di un sovraccarico termico. Per garantire una reazione sicura, la protezione viene impostata su un valore al di sotto della mezza corrente di guasto (nell'esempio, a 2 A). Da questa corrente, dallo Shunt e dal trasformatore Shunt utilizzato nell'esempio, risulta una corrente secondaria di 4 mA (vedi sopra) (corrente di guasto ≈ 6 A, soglia di intervento selezionata = 2 A, valore impostato = 4 mA). Ritardo 282 Il ritardo di scatto può essere impostato all'indirizzo 7206 T DC. Il tempo impostato è solo un tempo di ritardo supplementare che non comprende il tempo di risposta della funzione di protezione. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.40 Protezione di tensione e corrente continua Per la protezione di guasto a terra all'aviamento, T DC viene determinata dal carico termico ammissibile del trasformatore di neutro e del trasformatore di messa a terra. Può essere utilizzato un valore di 2 s e, se necessario, anche un valore più basso. Nota: va osservato che nello stato operativo 0, a causa del filtro necessario per la soppressione dei disturbi, i tempi propri di avviamento e ricaduta vanno protratti per il fattore 4. 2.40.3 Tabella parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 7201 DC PROTECTION OFF ON Block relay OFF Protezione Tensione / Corrente Continua 7202 MEAS.METHOD mean value RMS mean value Metodo di misura (Valori MEAN/RMS ) 7203 DC >/< DC > DC < DC > Metodo di Operazione (DC >/<) 7204 U DC >< 0.1 .. 8.5 V 2.0 V Avviamento Tensione Continua 7205 I DC >< 0.2 .. 17.0 mA 4.0 mA Avviamento Corrente Continua 7206 T DC 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 2.00 sec Tempo di ritardo per Scatto Prot. DC 2.40.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. SP Spiegazione 5293 >BLOCK DC Prot. >BLOCCO Protez. U/I Continua 5301 DC Prot. OFF OUT Protez. U/I Continua è su OFF 5302 DC Prot.BLOCKED OUT Protez. U/I Continua è BLOCCATA 5303 DC Prot. ACTIVE OUT Protez. U/I Continua è ATTIVA 5306 DC Prot.pick.up OUT Protez. U/I Continua Avviamento 5307 DC Prot. TRIP OUT Protez. U/I Continua SCATTO 5308 Failure DC Prot OUT Protez. U/I Continua Guasta 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 283 2 Funzioni 2.41 Uscite analogiche A seconda della variante ordinata, sono disponibili per la protezione 7UM62 fino a quattro uscite analogiche (moduli ad innesto sulle porte B e D). 2.41.1 Descrizione della funzione Durante la programmazione delle funzioni sono stati stabiliti i valori che devono essere trasmessi attraverso queste interfacce. Tabella 2-13 In particolare sono disponibili fino a quattro delle seguenti uscite: Valore di misura Denominazione Scala l1 Componente diretta della corrente in % riferito a IN generatore I2 Componente inversa della corrente in % riferito a IN generatore IEE1 Corrente di terra sensibile in %, riferito a 100 mA IEE2 Corrente di terra sensibile in %, riferito a 100 mA U1 Componente diretta della tensione in % riferito a VN generatore/√3 U0 Componente omopolare di tensione in % riferito a VN generatore/√3 U03H 3. Tensione armonica in % riferito a 0,1 VN generatore/√3 (valori relativamente bassi) |P| Valore della potenza attiva in % riferito a SN generatore |Q| Valore della potenza reattiva in % riferito a SN generatore [s] Potenza apparente in % riferito a SN generatore f Frequenza in % riferito alla frequenza nominale fN V/f Sovraeccitazione (Massimo flusso) in % riferito alle grandezze nominali dell'oggetto da proteggere PHI Angolo di potenza in %, riferito a 90° |cos ϕ| Fattore di potenza in %, riferito a 1 ΘL/ΘL OFF Temperatura rotore in % riferito alla temperatura rotorica massima ammissibile ΘS/ΘS OFF Temperatura statore in %, riferito alla temperatura di scatto RE LES Resistenza rotorica ohmica (metodo di misura fN) in %, riferito a 100 kΩ RE LES 1-3Hz Resistenza rotorica ohmica (metodo di misura 1-3 Hz) in %, riferito a 100 kΩ RE SES in %, riferito a 100 Ω Resistenza di terra statorica "secondaria" Le grandezze nominali di esercizio sono valori parametrizzati conformemente agli indirizzi 251 UN GEN/MOTOR e 252 SN GEN/MOTOR (cfr. par. 2.5). Per i valori di misura che possono assumere anche valori negativi (potenza, fattore di potenza) vengono formati e emessi valori assoluti. I valori analogici vengono emessi come correnti indipendenti dal carico. Il campo nominale delle uscite analogiche va da 0 mA a 20 mA, il campo di lavoro arriva fino a 22,5 mA. Il fattore di conversione e il campo di validità sono configurabili. 284 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.41 Uscite analogiche 2.41.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali Durante la programmazione delle uscite analogiche (paragrafo 2.4.2, indirizzi 173 176) sono state stabilite le uscite analogiche del dispositivo che devono essere utilizzate per determinati valori di misura. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. In questo caso gli ulteriori parametri associati a questa uscita analogica non vengono visualizzati. Valori di misura Una volta selezionati i valori di misura per le uscite analogiche (paragrafo 2.4.2, indirizzi 173 - 176), devono essere impostati il valore di conversione e il campo di validità per le uscite disponibili, ovvero • per uscita analogica B1 nel luogo di installazione „B“ (Porta B1): Indirizzo 7301 20 mA (B1/1) = il valore in %, che dev'essere visualizzato con 20 mA, Indirizzo 7302 MIN VALUE(B1/1) il valore minimo valido. • Per uscita analogica B2 nel luogo di installazione „B“ (Porta B2): Indirizzo 7303 20 mA (B2/1) = il valore in %, che dev'essere visualizzato con 20 mA, Indirizzo 7304 MIN VALUE(B2/1) il valore minimo valido. • Per uscita analogica D1 nel luogo di installazione „D“ (Porta D1): Indirizzo 7305 20 mA (D1/1) = il valore in %, che dev'essere visualizzato con 20 mA, Indirizzo 7306 MIN VALUE(D1/1) il valore minimo valido. • Per uscita analogica D2 nel luogo di installazione „D“ (Porta D2): Indirizzo 7307 20 mA (D2/1) = il valore in %, che dev'essere visualizzato con 20 mA, Indirizzo 7308 MIN VALUE(D2/1) il valore minimo valido. Il valore massimo è pari a 22,0 mA, in caso di superamento (valore al di fuori del campo massimo ammissibile) vengono emessi 22,5 mA. Esempio: La componente diretta delle correnti dev'essere emessa come informazione analogica B1 nel luogo di installazione „B“. A questo scopo, 10 mA devono corrispondere al valore con corrente nominale di esercizio, di conseguenza 20 mA corrispondono al 200%. I valori al di sotto di 1 mA non devono essere validi. Impostazioni: Indirizzo 7301 20 mA (B1/1) = 200.0 %, Indirizzo 7302 MIN VALUE(B1/1) = 1.0 mA. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 285 2 Funzioni 2.41.3 Tabella parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 7301 20 mA (B1/1) = 10.0 .. 1000.0 % 200.0 % 20 mA (B1) corrispondono a 7302 MIN VALUE(B1/1) 0.0 .. 5.0 mA 1.0 mA Valore d'uscita (B1) valido da 7303 20 mA (B2/1) = 10.0 .. 1000.0 % 200.0 % 20 mA (B2) corrispondono a 7304 MIN VALUE(B2/1) 0.0 .. 5.0 mA 1.0 mA Valore d'uscita (B2) valido da 7305 20 mA (D1/1) = 10.0 .. 1000.0 % 200.0 % 20 mA (D1) corrispondono a 7306 MIN VALUE(D1/1) 0.0 .. 5.0 mA 1.0 mA Valore d'uscita (D1) valido da 7307 20 mA (D2/1) = 10.0 .. 1000.0 % 200.0 % 20 mA (D2) corrispondono a 7308 MIN VALUE(D2/1) 0.0 .. 5.0 mA 1.0 mA Valore d'uscita (D2) valido da 7310 MIN. VALUE B1/2 -200.00 .. 100.00 % 0.00 % Minima Percentuale Valore Uscita (B1/2) 7311 MIN.OUTPUT B1/2 0 .. 10 mA 4 mA Minima Corrente Valore Uscita (B1/2) 7312 MAX. VALUE B1/2 10.00 .. 200.00 % 100.00 % Massima Percentuale Valore Uscita (B1/2) 7313 MAX.OUTPUT B1/2 10 .. 22 mA; 0 20 mA Massima Corrente Valore Uscita (B1/2) 7320 MIN. VALUE B2/2 -200.00 .. 100.00 % 0.00 % Minima Percentuale Valore Uscita (B2/2) 7321 MIN.OUTPUT B2/2 0 .. 10 mA 4 mA Minima Corrente Valore Uscita (B2/2) 7322 MAX. VALUE B2/2 10.00 .. 200.00 % 100.00 % Massima Percentuale Valore Uscita (B2/2) 7323 MAX.OUTPUT B2/2 10 .. 22 mA; 0 20 mA Massima Corrente Valore Uscita (B2/2) 7330 MIN. VALUE D1/2 -200.00 .. 100.00 % 0.00 % Minima Percentuale Valore Uscita (D1/2) 7331 MIN.OUTPUT D1/2 0 .. 10 mA 4 mA Minima Corrente Valore Uscita (D1/2) 7332 MAX. VALUE D1/2 10.00 .. 200.00 % 100.00 % Massima Percentuale Valore Uscita (D1/2) 7333 MAX.OUTPUT D1/2 10 .. 22 mA; 0 20 mA Massima Corrente Valore Uscita (D1/2) 7340 MIN. VALUE D2/2 -200.00 .. 100.00 % 0.00 % Minima Percentuale Valore Uscita (D2/2) 7341 MIN.OUTPUT D2/2 0 .. 10 mA 4 mA Minima Corrente Valore Uscita (D2/2) 7342 MAX. VALUE D2/2 10.00 .. 200.00 % 100.00 % Massima Percentuale Valore Uscita (D2/2) 7343 MAX.OUTPUT D2/2 10 .. 22 mA; 0 20 mA Massima Corrente Valore Uscita (D2/2) 286 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.42 Funzioni di supervisione 2.42 Funzioni di supervisione Il dispositivo dispone di funzioni di supervisione che consentono di verificare continuamente sia l'hardware che il software; inoltre, viene verificata continuamente la plausibilità delle grandezze di misura, in modo tale che anche i circuiti amperometrici e voltmetrici vengano inclusi nel sistema di supervisione. 2.42.1 Supervisione misure 2.42.1.1 Controllo dell'hardware L'unità viene monitorata in tutte le sue parti, dagli ingressi di misura fino ai relè di uscita. I circuiti di supervisione e il processore verificano l'hardware al fine di identificare eventuali guasti o anomalie (cfr. anche tabella 2-14). Tensioni ausiliarie e di riferimento La tensione del processore di 5 V viene controllata dall'hardware poiché il processore non può più funzionare al di sotto di un valore minimo. In questo caso, l'unità viene messa fuori servizio e il sistema del processore viene riavviato al ritorno della tensione. La mancanza oppure l'interruzione della tensione di alimentazione pongono l'unità fuori servizio; la segnalazione avviene attraverso il "contatto life" (facoltativamente come contatto di riposo oppure come contatto NA). Brevi interruzioni della tensione ausiliaria < 50 ms non compromettono il funzionamento dell'apparecchio (per tensione ausiliaria nominale ≥ 110 V–). Il processore controlla la tensione di offset e di riferimento dell'ADC (convertitore analogico/digitale). L'apparecchio è bloccato se sono rilevate deviazioni inaccettabili; i guasti permanenti sono segnalati (messaggio: „Error A/D-conv.“). Batteria tampone In caso di mancanza della tensione ausiliaria, la batteria tampone che garantisce il funzionamento ininterrotto dell'orologio interno e la memorizzazione di contatori e messaggi, viene controllata ciclicamente circa il suo stato di carica. Al passaggio al di sotto di una tensione minima ammissibile viene emessa la segnalazione „Fail Battery“. Se l'apparecchio viene staccato dalla tensione ausiliaria per un lungo periodo di tempo, la batteria tampone interna lo disattiva automaticamente ovvero l'apparecchio perde il riferimento temporale. La memoria delle segnalazioni e i dati di guasto, invece, vengono preservati. Moduli di memoria Le memorie di lavoro (RAM) vengono testate all'avviamento del sistema. In presenza di un guasto, l'avviamento viene interrotto e un LED lampeggia. Durante l'esercizio, le memorie vengono controllate l'ausilio della loro checksum (controllo delle sommatorie). Per la memoria di programma viene generata ciclicamente una checksum; essa viene poi confrontata con la checksum di programma memorizzata. Per la memoria dei parametri viene formata ciclicamente la checksum e quindi confrontata con la nuova checksum calcolata durante ogni assegnazione di nuovi parametri. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 287 2 Funzioni In presenza di un guasto il sistema del processore viene riavviato. Campionamento Il campionamento e il sincronismo tra i moduli buffer interni vengono controllati di continuo. Se non è possibile eliminare eventuali scostamenti mediante una nuova sincronizzazione, il sistema del processore viene riavviato. Acquisizione valori di misura correnti Nei circuiti di corrente dei lati 1 e 2 sono presenti tre trasmettitori di ingresso; le somme delle correnti digitalizzate provenienti dai trasmettitori di un lato devono corrispondere approssimativamente a zero nei generatori con centro stella isolato e con funzionamento in assenza di guasti a terra. Viene rilevato un errore nei circuiti amperometrici quando IF = | IL1 + IL2 + IL3 | > ΣI THRESHOLD S1 • IN + ΣI FACTOR S1 • Imax oppure IF = | IL1 + IL2 + IL3 | > ΣI THRESHOLD S2 • IN + ΣI FACTOR S2 • Imax La componente ΣI FACTOR S1 • Imax oppure ΣI FACTOR S2 • Imax tiene conto di errori di trasformazione ammissibili e proporzionali alla corrente, imputabili ai trasformatori di ingresso, che possono verificarsi soprattutto in caso di elevate correnti di corto circuito (cfr. figura seguente) Il rapporto di ricaduta è pari a ca. il 95 %. Questa anomalia viene segnalata con „Fail. Σ I Side1“ oppure „Fail. Σ I Side2“. La supervisione della corrente somma è operativa soltanto per il lato nel quale il centro stella, nei dati dell'impianto (indirizzi 242 e/o 244), è stato parametrizzato come isolato. Figura 2-125 Acquisizione dei valori di misura tensioni Supervisione della corrente somma Nel circuito delle tensioni sono presenti quattro ingressi di misura: se vengono utilizzati tre ingressi per le tensioni fase-terra e un ingresso per la tensione di spostamento (tensione e-n dell'avvolgimento a triangolo aperto oppure trasformatore di neutro) dello stesso sistema, viene rilevato un guasto nella tensione somma fase-terra quando | UL1 + UL2 + UL3 + kU • UE | > SUM.thres. U + SUM.Fact. U x Umax 288 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.42 Funzioni di supervisione Qui SUM.thres. U e SUM.Fact. U sono parametri di taratura e Umax è la maggiore delle tensioni fase-terra. Il fattore kU tiene conto di una differenza dei rapporti di trasformazione tra l'ingresso della tensione di spostamento e gli ingressi della tensione di fase (parametro kU = Uph / Udelta indirizzo 225). La componente SUM.Fact. U x Umax tiene conto di errori di trasformazione ammissibili e proporzionali alla tensione, imputabili ai trasformatori di ingresso, che possono verificarsi particolarmente in caso di tensioni elevate (cfr. fig. seguente). Questa anomalia viene segnalata con „Fail Σ U Ph-E“. Nota La supervisione della tensione somma è operativa solo quando all'ingresso di misura della tensione di spostamento è collegata una tensione di spostamento esterna e ciò viene comunicato al dispositivo mediante il parametro 223 UE CONNECTION . La supervisione della tensione somma può operare correttamente solo se il fattore di adattamento Uph / Udelta è stato impostato in modo adeguato all'indirizzo 225 (cfr. paragrafo 2.5.1). Figura 2-126 Supervisione della tensione somma 2.42.1.2 Controllo del software Watchdog Per un continuo monitoraggio delle sequenze del programma è stato previsto un sistema a tempo nell'hardware (watchdog di hardware) che, in caso di guasto del processore oppure di anomalie nel programma, resetta il sistema del processore. Un ulteriore watchdog di software assicura il rilevamento di qualsiasi anomalia nell'elaborazione dei programmi. Anche un evento di questo tipo determina il reset del processore. Se un tale errore non viene eliminato con il riavviamento, il sistema effettua un ulteriore tentativo. Dopo tre tentativi falliti, il dispositivo si mette automaticamente fuori servizio entro 30 secondi e si accende il LED rosso "Error". Il relè "Apparecchio 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 289 2 Funzioni pronto" ("contatto life") ricade ed emette una segnalazione (facoltativamente come contatto di riposo o contatto NA). 2.42.1.3 Supervisione dei circuiti esterni dei trasformatori Eventuali interruzioni o corto circuiti nei circuiti secondari dei trasformatori amperometrici e voltmetrici, come pure errori nei collegamenti (importante al momento della messa in esercizio!) vengono rilevati e segnalati dall'apparecchio. A tale scopo, viene eseguita una verifica ciclica delle grandezze di misura fino a quando non compare un'anomalia. Simmetria della corrente Le correnti addotte agli ingressi di corrente del lato 1 e del lato 2 vengono monitorate per verificare la loro simmetria. Quando non esistono guasti in rete, le correnti sono approssimativamente simmetriche. Tale simmetria viene monitorata nel dispositivo, separatamente per ogni lato, attraverso un controllo di grandezza numerica. A questo scopo, la corrente di fase minore viene messa in relazione con la corrente di fase maggiore. Un'asimmetria viene rilevata quando | Imin| / |Imax| < BAL. FACT. I S1 fino a quando Imax / IN > BAL. I LIMIT S1 / IN | Imin| / |Imax| < BAL. FACT. I S2 fino a quando Imax / IN > BAL. I LIMIT S2 / IN Qui Imax e Imin rappresentano rispettivamente la maggiore e la minore delle tre correnti di fase. Il fattore di simmetria BAL. FACT. I S1 o BAL. FACT. I S2 è il termine di valutazione per l'asimmetria delle correnti di fase, mentre il valore di soglia BAL. I LIMIT S1 o BAL. I LIMIT S2 rappresenta il limite inferiore del campo di lavoro di questa funzione di controllo (cfr. figura seguente). Il rapporto di ricaduta è pari a ca. il 95 %. Questa anomalia viene segnalata con „Fail. Isym 1“ o „Fail. Isym 2“ separatamente per il lato 1 e il lato 2. Figura 2-127 Simmetria della tensione 290 Controllo della simmetria della corrente Quando non esistono guasti in rete, le tensioni sono approssimativamente simmetriche. Se due tensioni fase-fase e la tensione di spostamento UE sono collegate all'ap- 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.42 Funzioni di supervisione parecchio, viene calcolata la terza tensione fase-fase. Sulla base delle tensioni faseterra vengono calcolati i valori medi dei raddrizzatori e viene controllata la simmetria dei loro valori. A questo scopo, la tensione di fase minore viene messa in relazione con la tensione di fase maggiore. Un'asimmetria viene rilevata quando | Umin| / |Umax| < BAL. FACTOR U fino a quando |Umax| > BALANCE U-LIMIT Qui Umax e Umin rappresentano, rispettivamente, la maggiore e la minore delle tre tensioni. Il fattore di simmetria BAL. FACTOR U è il termine di valutazione dell'asimmetria delle correnti di fase, mentre il valore di soglia BALANCE U-LIMIT rappresenta il limite inferiore del campo di lavoro di questa funzione di controllo (cfr. figura seguente). Entrambi i parametri sono impostabili. Il rapporto di ricaduta è pari a ca. il 95 %. Questa anomalia viene segnalata con „Fail U balance“. Se la funzione di protezione terra statore al 90 % è attiva, nel caso di un'asimmetria di tensione si genera una tensione zero. Se la funzione di protezione si avvia, il controllo passa a una priorità „minore“ e non emette una segnalazione. Figura 2-128 Sequenza delle fasi di tensione e di corrente Controllo della simmetria della tensione Per riconoscere eventuali collegamenti invertiti nei circuiti di tensione e di corrente, viene verificato il senso di rotazione delle tensioni di misura concatenate e delle correnti di fase mediante il controllo della sequenza dei punti zero (dello stesso segno). La misura della direzione con tensioni sane, la selezione del circuito della protezione di impedenza, la valutazione della componente diretta delle tensioni nella protezione di minima tensione e l'acquisizione del carico asimmetrico presuppongono una sequenza di fase destrorsa dei valori di misura. Il senso di rotazione delle correnti viene controllato e segnalato separatamente per il lato 1 e il lato 2. Il senso di rotazione delle tensioni di misura viene verificato mediante il controllo della sequenza di fase delle tensioni UL1 prima di UL2 prima di UL3 e delle correnti, rispettivamente IL1 prima di IL2 prima di IL3 . Tale controllo avviene quando ciascuna tensione di misura ha un valore minimo di 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 291 2 Funzioni |UL1|, |UL2|, |UL3| > 40 V/√3. Il controllo della sequenza di fase della corrente richiedono una corrente minima di |IL1|, |IL2|, |IL3| > 0,5 IN. In caso di sequenze di fase sinistrorse (L1, L3, L2), vengono emesse le segnalazioni „Fail Ph. Seq. U“, (No 176) o „FailPh.Seq I S1“, (No 265) per il lato 1, oppure „FailPh.Seq I S2“, (No 266) per il lato 2 e viene emessa anche la segnalazione collettiva di questi messaggi „Fail Ph. Seq.“, (No 171). I casi di impiego con sequenza di fase sinistrorsa delle grandezze di misura, devono essere comunicati alla protezione tramite il parametro 271 PHASE SEQ. ovvero mediante attivazione di un ingresso binario corrispondente. Se la sequenza di fase viene commutata, le fasi L2 e L3 vengono invertite dal programma interno del dispositivo (per il calcolo delle componenti simmetriche) e, di conseguenza, anche le componenti diretta e inversa (cfr. anche par. 2.47); le segnalazioni, i dati di guasto e i valori misurati selettivi di fase non vengono influenzati. 2.42.1.4 Indicazioni per l'impostazione Supervisione dei valori di misura La supervisione dei valori di misura può essere attivata e disattivata all'indirizzo 8101 MEASURE. SUPERV ON oppure OFF. Inoltre può essere modificata la sensibilità della supervisione dei valori di misura. Le preimpostazioni di fabbrica si basano su valori empirici che risultano, nella maggior parte dei casi sufficienti. Se sono prevedibili (nel caso di applicazione specifico) asimmetrie delle correnti e/o delle tensioni di esercizio paricolarmente elevate, oppure se si riscontra l'avviamento sporadico di una o di un'altra funzione di supervisione durante l'esercizio, il livello di sensibilità dovrà essere diminuito. L'indirizzo 8102 BALANCE U-LIMIT stabilisce la tensione limite (fase-fase), al di sopra della quale la supervisione della simmetria della tensione è operativa (cfr. anche fig. Supervisione della simmetria della tensione). L'indirizzo 8103 BAL. FACTOR U è il fattore di simmetria corrispondente, ovvero l'inclinazione della caratteristica di simmetria. Gli indirizzi 8104 BAL. I LIMIT S1 e 8106 BAL. I LIMIT S2 stabiliscono rispettivamente per il lato 1 e per il lato 2 la corrente limite al di sopra della quale la supervisione della simmetria della corrente è operativa (cfr. anche fig. Supervisione della simmetria della corrente). L'indirizzo 8105 BAL. FACT. I S1 rappresenta il fattore di simmetria per il lato 1, l'indirizzo 8107 BAL. FACT. I S2rappresenta il fattore di simmetria per il lato 2, vale a dire la pendenza della caratteristica di simmetria. L'indirizzo 8110 ΣI THRESHOLD S1 stabilisce la corrente limite per il lato 1 oltre la quale interviene la supervisione della corrente somma (componente assoluta, riferita solo a IN). Allo stesso modo l'indrizzo 8112 ΣI THRESHOLD S2 vale per il lato 2. La componente relativa (riferita alla corrente di fase massima) per l'intervento della supervisione della corrente somma viene impostata, per il lato 1, all'indirizzo 8111 ΣI FACTOR S1 e, per il lato 2, all'indirizzo 8113 ΣI FACTOR S2. L'indirizzo 8108 SUM.thres. U stabilisce la tensione limite, al di sopra della quale interviene la supervisione della tensione somma (cfr. anche la fig. Supervisione della tensione somma) (componente assoluta riferita solo a UN). La componente relativa per l'intervento della supervisione della tensione somma viene impostata all'indirizzo 8109 SUM.Fact. U. 292 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.42 Funzioni di supervisione Nota Nella sezione "Dati dell'impianto 1" sono state fornite indicazioni relative al collegamento del circuito di terra della tensione e al suo fattore di adattamento Uph / Udelta. La corretta impostazione di tali dati è un presupposto indispensabile per il funzionamento della supervisione delle grandezze di misura. 2.42.1.5 Tabella parametri Nella tabella sono riportati i valori preimpostati in base alle esigenze del mercato. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente. Ind. Parametri C Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 8101 MEASURE. SUPERV OFF ON OFF Supervisione delle misure 8102 BALANCE U-LIMIT 10 .. 100 V 50 V Soglia di tensione per monitorag. bilanc 8103 BAL. FACTOR U 0.58 .. 0.90 0.75 Fattore di bilanciam. per monitor.tens. 8104 BAL. I LIMIT S1 1A 0.10 .. 1.00 A 0.50 A 5A 0.50 .. 5.00 A 2.50 A Controllo equilibrio corrente Lato 1 0.10 .. 0.90 0.50 Fatt.d'equilibrio per contr.Corr. Lato 1 5A 0.50 .. 5.00 A 2.50 A 1A 0.10 .. 1.00 A 0.50 A Controllo equilibrio corrente Lato 2 8105 BAL. FACT. I S1 8106 BAL. I LIMIT S2 8107 BAL. FACT. I S2 0.10 .. 0.90 0.50 Fatt.d'equilibrio per contr.Corr. Lato 2 8108 SUM.thres. U 10 .. 200 V 10 V Soglia sommat. per monitoraggio tens. 8109 SUM.Fact. U 0.60 .. 0.95 ; 0 0.75 Fattore per monitor.sommatoria tens. 8110 ΣI THRESHOLD S1 1A 0.05 .. 2.00 A 0.10 A 5A 0.25 .. 10.00 A 0.50 A Soglia Mon.Corrente Sommata Lato1 0.00 .. 0.95 0.10 Fattore Mon.Corrente Sommata Lato1 5A 0.25 .. 10.00 A 0.50 A 1A 0.05 .. 2.00 A 0.10 A Summated Cur. Mon. Threshold on Side 2 0.00 .. 0.95 0.10 8111 ΣI FACTOR S1 8112 ΣI THRESHOLD S2 8113 ΣI FACTOR S2 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Fattore Mon.Corrente Sommata Lato2 293 2 Funzioni 2.42.1.6 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. OUT Spiegazione 161 Fail I Superv. Avaria: supervisione corrente generale 164 Fail U Superv. OUT Avaria: supervisiome tensione generale 165 Fail Σ U Ph-E OUT Avaria:sommatoria tensione fase terra 167 Fail U balance OUT Avaria: sommatoria tensioni 171 Fail Ph. Seq. OUT Avaria: sequenza fasi 176 Fail Ph. Seq. U OUT Avaria: tensione sequenza fasi 197 MeasSup OFF OUT Supervisione misure su OFF 230 Fail. Σ I Side1 OUT Guasto:Sommatoria Corrente su Lato1 231 Fail. Σ I Side2 OUT Guasto:Sommatoria Corrente su Lato2 265 FailPh.Seq I S1 OUT Guasto: Sequenza Fase I Lato 1 266 FailPh.Seq I S2 OUT Guasto: Sequenza Fase I Lato 2 571 Fail. Isym 1 OUT Guasto:Supervis.Simmetria Corr. Lato 1 572 Fail. Isym 2 OUT Guasto:Supervis.Simmetria Corr. Lato 2 2.42.2 Supervisioni 2.42.2.1 Fuse-Failure-Monitor In caso di anomalia nella misura della tensione in seguito a corto circuito o interruzione nel sistema secondario dei trasformatori voltmetrici, può accadere che appaia, per alcuni circuiti di misura, la tensione residua. Di conseguenza, la protezione di minima tensione, la protezione di impedenza e le altre funzioni di protezione dipendenti dalla tensione potrebbero avere risultati errati della misurazione e si potrebbe verificare uno scatto intempestivo. Se anziché essere presente un interruttore magnetotermico di protezione dotato di contatti ausiliari, vi sono, ad es., dei fusibili, può attivarsi la funzione di controllo errori nella misura della tensione (Fuse-Failure-Monitor). Naturalmente l'automatico dei trasformatori voltmetrici e il Fuse-Failure-Monitor possono anche essere utilizzati contemporaneamente. Questa funzione è operativa con la corrente del lato 2. Principio di misura per guasti unipolari e bipolari del dispositivo di protezione Il rilevamento di un'anomalia nella misura della tensione si basa sul fatto che, con una perdita della tensione unipolare o bipolare, si crea un sistema di sequenza inversa nella tensione e che questo non si ritrova però nella corrente. In questo modo, gli squilibri provenienti dalla rete possono essere distinti chiaramente. Se si riferisce il sistema di sequenza inversa all'attuale sistema di sequenza diretta, per il caso senza guasti vale: In caso di un guasto unipolare del trasformatore voltmetrico, vale: 294 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.42 Funzioni di supervisione In caso di un guasto bipolare del trasformatore voltmetrico, vale: nche la mancanza di una o di due fasi, si traduce a livello di corrente nella presenza di un sistema di sequenza inversa di 0,5 oppure di 1 e la supervisione delle tensione non genera nessun allarme poiché, in questo caso, non può essere presente nessun guasto nel trasformatore voltmetrico. Per evitare un funzionamento intempestivo del rilevamento di anomalie nella misura della tensione a causa di imprecisioni in un piccolo sistema di sequenza diretta, al di sotto di un valore minimo di soglia dei sistemi di sequenza positiva di tensione (U1 < 10 V) e di corrente (I1 < 0,1 IN) la funzione viene bloccata. Guasto tripolare del dispositivo di protezione Un guasto tripolare del trasformatore voltmetrico non viene riconosciuto, come precedentemente descritto, dal sistema di sequenza diretta e dal sistema di sequenza inversa. In questo caso, è necessaria la supervisione della variazione temporale di corrente e tensione. Nel caso di una caduta di tensione a zero, con corrente invariata, si può presupporre la presenza di un guasto tripolare del trasformatore voltmetrico. A questo proposito viene valutato lo scostamento dell'attuale valore di corrente dalla corrente nominale. Se la differenza è maggiore di un valore di soglia, il controllo errori nella misura della tensione viene bloccato. Questa funzione viene bloccata anche quando una funzione di protezione (di massima corrente) è già avviata. Criteri supplementari La funzione può essere bloccata anche mediante un ingresso binario oppure può essere disattivata tramite una protezione di minima tensione in un trasformatore voltmetrico separato. Se anche in un trasformatore separato viene rilevata una minima tensione, quasi sicuramente non si tratta di un'anomalia del trasformatore e il circuito di supervisione può essere bloccato. La protezione di minima tensione separata dev'essere impostata senza tempo di ritardo e dovrebbe valutare anche il sistema di sequenza diretta delle tensioni (ad es. 7RW600). Tensione all'ingresso UE A seconda del collegamento di UE, può essere necessario anche un blocco della misurazione della tensione di questo ingresso. Il blocco può essere generato con il CFC e connesso con il messaggio „VT Fuse Failure“. Altri blocchi Tramite il controllo Fuse Failure, alcune funzioni vengono bloccate direttamente (vedi figura 2-129). Se devono essere bloccate altre funzioni, come ad es. la protezione di sottoeccitazione, va utilizzata la segnalazione „VT Fuse Failure“ ed essa va connessa con la funzione di protezione tramite l'unità logica (CFC). Logica Se viene riconosciuto un Fuse Failure (figura 2-129 unità logica sinistra) questo stato viene memorizzato. In tal modo si assicura che, anche in caso di corto circuito, la segnalazione di Fuse Failure venga mantenuta. Se il Fuse Failure è stato eliminato e la tensione di sequenza diretta ha superato l'85% della tensione nominale, allora la memorizzazione viene annullata e la segnalazione Fuse Failure viene ritirata con un ritardo di 10 s. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 295 2 Funzioni Figura 2-129 Diagramma logico del rilevamento della caduta della tensione di misura (Fuse-Failure-Monitor) 2.42.2.2 Reazioni ai guasti dei dispositivi di supervisione A seconda del tipo di guasto rilevato, viene emessa una segnalazione, viene riavviato il sistema del processore oppure l'apparecchio viene posto fuori servizio. Dopo tre riavviamenti non riusciti la protezione viene posta fuori servizio. Il relè "Apparecchio pronto" ricade e segnala un guasto all'apparecchio con il suo contatto di riposo. Inoltre il LED rosso "ERROR" sul lato frontale si accende (in presenza di tensione ausiliaria interna), e il LED verde "RUN" si spegne. Nel caso in cui manchi anche la tensione ausiliaria interna, tutti i LED sono spenti. La seguente tabella mostra una sintesi delle funzioni di supervisione e delle reazioni ai guasti del dispositivo. 296 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.42 Funzioni di supervisione Tabella 2-14 Sintesi delle reazioni ai guasti dell'apparecchio Supervisione Mancanza della tensione ausiliaria Possibili cause Reazione ai guasti esterno (tensione ausiliaria) Apparecchio fuori interno (convertitore) servizio Segnalazione (N°) Uscita tutti i LED spenti GOK2) ricade GOK2) ricade Tensioni di alimentanzi- interno (convertitore) one interne oppure tensione di riferimento Apparecchio fuori servizio LED „ERROR“ „Error A/D-conv.“ (N° 181) Batteria tampone interno (batteria tampone) Segnalazione „Fail Battery“ (N° 177) Watchdog hardware interno (guasto al processore) Apparecchio fuori servizio 1) LED „ERROR“ GOK2) ricade Watchdog software interno (guasto al processore) tentativo di riavviamen- LED „ERROR“ to 1) GOK2) ricade Memodia di lavoro ROM interno (hardware) Interruzione avviamen- LED lampeggia to, apparecchio fuori servizio GOK2) ricade Memoria di programma interno (hardware) RAM durante avviamento GOK2) ricade Memoria di parametri tentativo di riavviamen- LED „ERROR“ to 1) GOK2) ricade Apparecchio fuori servizio GOK2) ricade interno (hardware) Frequenza di campion- interno (hardware) amento LED lampeggia durante l'esercizio: ten- LED „ERROR“ tativo di riavviamento 1) LED „ERROR“ Commutazione 1 A/5 A Ponte a innesto per 1 A/5 A Apparecchio fuori lato 1 per lato 1 inserito scorretta- servizio segnalazione mente LED „ERROR“ GOK ricade 2) „Err1A/5AwrongS1“ (N° 210) Commutazione 1 A/5 A Ponte a innesto per 1 A/5 A Apparecchio fuori lato 2 per lato 2 inserito scorretta- servizio segnalazione mente LED „ERROR“ GOK ricade 2) „Err1A/5AwrongS2“ (N° 211) Commutazione tensione/corrente in CM1 Posizione ponte per convertitore di misura 1 non corrisponde al parametro 0295 Apparecchio fuori servizio segnalazione LED „ERROR“ „Err. TD1 jumper“ (N° 212) GOK ricade 2) Commutazione tensione/corrente in CM2 Posizione ponte per convertitore di misura 2 non corrisponde al parametro 0296 Apparecchio fuori servizio segnalazione LED „ERROR“ „Err. TD2 jumper“ (N° 213) GOK ricade 2) Commutazione filtro ON/OFF in CM3 Posizione ponte per convertitore di misura 1 non corrisponde al parametro 0297 Apparecchio fuori servizio segnalazione LED „ERROR“ „Err. TD3 jumper“ (N° 214) GOK ricade 2) Corrente somma lato 1 interno (rilevamento valore Segnalazione di misura) „Fail. Σ I Side1“ (N° 230) come configurato Corrente somma lato 2 interno (rilevamento valore Segnalazione di misura) „Fail. Σ I Side2“ (N° 231) come configurato Simmetria corrente lato externo (impianto o tras1 formatore amperometrico) Segnalazione „Fail. Isym 1“ (N° 571) come configurato Simmetria corrente lato externo (impianto o tras2 formatore amperometrico) Segnalazione „Fail. Isym 2“ (N° 572) come configurato Tensione somma interno (rilevamento valore Segnalazione di misura) „Fail Σ U Ph-E“ (N° 165) come configurato Simmetria tensione externo (impianto o trasformatore voltmetrico) „Fail U balance“ (N° 167) come configurato 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Segnalazione 297 2 Funzioni Supervisione Possibili cause Reazione ai guasti Segnalazione (N°) Uscita Sequenza fasi tensioni externo (impianto o collega- Segnalazione mento) „Fail Ph. Seq. U“ (N° 176) come configurato Seuqenza fasi corrente externo (impianto o collega- Segnalazione lato 1 mento) „FailPh.Seq I S1“ (N° 265) come configurato Seuqenza fasi corrente externo (impianto o collega- Segnalazione lato 2 mento) „FailPh.Seq I S2“ (N° 266) come configurato „Fuse-Failure-Monitor“ „VT Fuse Failure“ (N° 6575) come configurato „FAIL: Trip cir.“ (N° 6865) come configurato esterno (trasformatore volt- Segnalazione metrico) Supervisione dei circuiti esterno (circuito di scatto o Segnalazione di scatto tensione di comando) 1) 2) Dopo tre avviamenti non riusciti la protezione viene posta fuori servizio. GOK = "Apparecchio Okay" = relè "Apparecchio pronto" ricade; le funzioni di protezione e di controllo sono bloccate. Il comando può essere ancora possibile. 2.42.2.3 Indicazioni per l'impostazione Rilevamento della caduta della tensione di misura (Fuse Failure Monitor) Il rilevamento della caduta della tensione di misura puo essere attivo solo questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 180 FUSE FAIL MON. = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled. All'indirizzo 8001 FUSE FAIL MON. la funzione può essere attivata (ON) o disattivata (OFF). I valori di soglia U2/U1 ≥ 40 % e I2/I1 ≤ 20 % per il rilevamento di cadute di tensione unipolari e bipolari sono prefissati. Anche le soglie di rilevamento di cadute di tensione tripolare (limite di sottotensione = 10 V, al di sotto delle quali è operativo il rilevamento della caduta di tensione, se la corrente varia notevolmente e la supervisione della corrente differenz. = 0,5 IN) sono preimpostate e non devono essere programmate. 2.42.2.4 Tabella parametri Ind. 8001 298 Parametri FUSE FAIL MON. Possibilità di impostazione Preimpostazione OFF ON OFF Spiegazione Monitoraggio guasto fusibili 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.42 Funzioni di supervisione 2.42.2.5 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. OUT Spiegazione 68 Clock SyncError Errore sincronizzazione orologio 110 Event Lost OUT_Ev Evento perso 113 Flag Lost OUT Flag Persa 140 Error Sum Alarm OUT Errore con un allarme generale 147 Error PwrSupply OUT Errore Alimentazione 160 Alarm Sum Event OUT Evento sommatoria allarme 177 Fail Battery OUT Avaria:batteria scarica 181 Error A/D-conv. OUT Errore.: convertitore A/D 185 Error Board 3 OUT Errore pannello 3 187 Error Board 5 OUT Errore pannello 5 188 Error Board 6 OUT Errore pannello 6 190 Error Board 0 OUT Errore pannello 0 191 Error Offset OUT Errore:offset 193 Alarm NO calibr OUT Allarme:adattam. ingr.analog.non valido 194 Error neutralCT OUT Errore:TA di neutro diverso da MLFB 210 Err1A/5AwrongS1 OUT Errore:1A/5 pontic. diff. da set.Lato1 211 Err1A/5AwrongS2 OUT Errore:1A/5 pontic. diff. da set.Lato2 212 Err. TD1 jumper OUT Errore:UA1 pontic. diff. da settaggio 213 Err. TD2 jumper OUT Errore:UA2 pontic. diff. da settaggio 214 Err. TD3 jumper OUT Errore:UA3 pontic. diff. da settaggio 264 Fail: RTD-Box 1 OUT Guasto: RTD-Box 1 267 Fail: RTD-Box 2 OUT Guasto: RTD-Box 2 5010 >FFM BLOCK SP >BLOCCO Monitoragg.Guasto Fusibile 5011 >FFM U< extern SP >Min.Tens.Ext.- Monitor.Guasto Fusibile 6575 VT Fuse Failure OUT Guasto Fusibile Trasform. Tensione 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 299 2 Funzioni 2.43 Supervisione dei circuiti di scatto La protezione multifunzionale 7UM62 dispone di una funzione integrata di supervisione del circuito di scatto. In funzione del numero di ingressi binari (con o senza conduttori comuni) disponibile, è possibile optare per una supervisione che utilizza un solo ingresso binario oppure per una che ne utilizza due. Se la configurazione degli ingressi binari necessari a questo scopo non corrisponde al tipo di supervisione selezionato, l'utente viene informato in merito tramite una segnalazione („TripC ProgFail“). In caso di impiego di due ingressi binari, i guasti nel circuito di scatto vengono rilevati indipendentemente dalla posizione dell'interruttore; con un solo ingresso binario, i guasti dell'interruttore non vengono riconosciuti. 2.43.1 Descrizione della funzione Supervisione con due ingressi binari (senza conduttore comune) Se si utilizzano due ingressi binari, questi devono essere collegati conformemente alla figura seguente, ovvero in parallelo, sia al rispettivo contatto del relè di comando della protezione, sia al contatto ausiliario dell'interruttore. L'impiego della supervisione dei circuiti di scatto presuppone che la tensione di comando dell'interruttore sia maggiore della somma delle cadute della tensione minima in entrambi gli ingressi binari (UContr. > 2 • UIBmin). Poiché per ogni ingresso binario sono necessari almeno 19 V, la supervisione potrà essere impiegata in presenza di una tensione superiore a 38 V (lato impianto). Figura 2-130 Principio della funzione di supervisione del circuito di scatto con due ingressi binari senza conduttore comune La supervisione con due ingressi binari rileva le interruzioni nel circuito di scatto e controlla la reazione dell'interruttore in base alla posizione dei suoi contatti ausiliari. 300 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.43 Supervisione dei circuiti di scatto In funzione dello stato di commutazione del relè di comando e dell'interruttore, gli ingressi binari sono attivi (condizione logica „H“ nella tabella 2-15) o non attivi (stato logico „L“). Entrambi gli ingressi binari possono essere diseccitati („L“), con circuiti di scatto intatti, solo durante una breve fase transitoria (contatto del relè di comando chiuso ma interruttore non ancora aperto). Il persistere di questo stato è possibile solo in caso di un'interruzione oppure di un corto circuito del circuito di scatto così come in caso caduta della tensione della batteria oppure in presenza di un guasto meccanico dell'interruttore; pertanto questo stato viene utilizzato come criterio di supervisione. Tabella 2-15 N. Stato degli ingressi binari in funzione del relè di comando e dell'interruttore Relè di comando Interruttore Cont.aus. 1 Cont.aus. 2 IB 1 IB 2 1 aperto CHIUSO chiuso aperto H L 2 aperto APERTO aperto chiuso H H 3 chiuso CHIUSO chiuso aperto L L 4 chiuso APERTO aperto chiuso L H Gli stati di entrambi gli ingressi binari vengono verificati periodicamente. la verifica ha luogo approssimativamente ogni 600 ms. Se n = 3 verifiche consecutive rilevano un'anomalia (dopo 1,8 s) viene emessa una segnalazione di guasto (cfr. fig. seguente). Mediante queste ripetizioni di misurazione, viene stabilito il tempo di ritardo e vengono evitate segnalazioni di guasto nel caso di brevi fasi transitorie. Il messaggio scompare automaticamente (allo scadere dello stesso tempo) una volta eliminato il guasto nel circuito di scatto. Figura 2-131 Supervisione con due ingressi binari (con conduttore comune) 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Diagramma logico della supervisione dei circuiti di scatto con due ingressi binari Se si utilizzano due ingressi binari con conduttore comune, questi devono essere collegati conformemente alla figura seguente con conduttore comune a L+, ovvero in parallelo, sia al rispettivo contatto del relè di comando della protezione, sia al contatto ausiliario dell'interruttore 1. 301 2 Funzioni Figura 2-132 Principio della funzione di supervisione del circuito di scatto con due ingressi binari con conduttore comune In funzione dello stato di commutazione del relè di comando e dell'interruttore, gli ingressi binari sono attivi (condizione logica „H“ nella seguente tabella) o non attivi (stato logico „L“). Tabella 2-16 N. Stato degli ingressi binari in funzione del relè di comando e dell'interruttore Relè di comando Interruttore Cont.aus. 1 Cont.aus. 2 IB 1 IB 2 Stato din. Stato stat. 1 aperto CHIUSO chiuso aperto H L esercizio normale con interruttore chiuso 2 aperto oppure chiuso APERTO aperto chiuso L H esercizio normale con interruttore aperto oppure relè di contatto scattato con successo 3 chiuso CHIUSO chiuso aperto L L Transiz./Anomalia Anomalia 4 aperto CHIUSO oppure APERTO chiuso chiuso H H Stato teorico: Cont. aus. guasto, IB guasto, collegamento errato Con questa soluzione non è possibile distinguere lo stato 2 („esercizio normale con interruttore aperto“ e „Relè di contatto attivato“. Questi due stati sono stati normali e non sono critici. Lo stato 4 è solo teorico e indica un difetto dell'hardware. Entrambi gli ingressi binari possono essere diseccitati („L“), con circuiti di scatto intatti, solo durante una breve fase transitoria (contatto del relè di comando chiuso ma interruttore non ancora aperto). Il persistere di questo stato è possibile solo in caso di un'interruzione oppure di un corto circuito del circuito di scatto così come in caso caduta della tensione della batteria oppure in presenza di un guasto meccanico dell'interruttore; pertanto questo stato viene utilizzato come criterio di supervisione. Gli stati di entrambi gli ingressi binari vengono verificati periodicamente. La verifica ha luogo approssimativamente ogni 600 ms. Se n = 3 verifiche consecutive rilevano 302 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.43 Supervisione dei circuiti di scatto un'anomalia (dopo 1,8 s) viene emessa una segnalazione di guasto (cfr. fig. 2-131). Mediante queste ripetizioni di misurazione, viene stabilito il tempo di ritardo e vengono evitate segnalazioni di guasto nel caso di brevi fasi transitorie. Il messaggio scompare automaticamente (allo scadere dello stesso tempo) una volta eliminato il guasto nel circuito di scatto. Supervisione con un ingresso binario L'ingresso binario viene collegato parallelamente al rispettivo contatto del relè di comando della protezione, come riportato nella seguente figura. Il contatto ausiliario dell'interruttore è collegato in serie con una resistenza di alto valore ohmico. La tensione di comando dell'interruttore dev'essere regolata almeno al doppio del valore della caduta di tensione all'ingresso binario (USt > 2 • UBEmin, poiché la resistenza equivalente R subisce approssimativamente la stessa caduta di tensione). Poiché per l'ingresso binario sono necessari 19 V, la funzione di supervisione può essere impiegata solo in presenza di una tensione di comando superiore a 38 V (lato impianto). Figura 2-133 Principio della supervisione dei circuiti di scatto con un ingresso binario In condizioni di esercizio normale, con contatto aperto del relè di comando e circuito di scatto intatto, l'ingresso binario è eccitato (stato logico „H“) poiché il circuito di controllo è chiuso mediante il contatto ausiliario (con interruttore chiuso) oppure tramite la resistenza equivalente R. L'ingresso binario è cortocircuitato e quindi diseccitato (stato logico „L“) solo fino a quando il relè di comando è chiuso. Se l'ingresso binario è permanentemente diseccitato durante l'esercizio, si può presuppore la presenza di un'interruzione nel circuito di scatto o una caduta della tensione di comando (di scatto). Poiché la supervisione dei circuiti di scatto non è operativa in presenza di un guasto, il contatto chiuso del comando non genera alcuna segnalazione di guasto. Qualora 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 303 2 Funzioni anche i contatti di comando di altri dispositivi siano operativi parallelamente al circuito di scatto, la segnalazione di guasto dev'essere temporizzata (cfr. anche fig. seguente). Per questo, prima dell'emissione di una segnalazione, gli stati degli ingressi binari vengono verificati 500 volte. A questo scopo ha luogo un'indagine dello stato ogni 600 ms per consentire un intervento della supervisione del circuito di scatto solo in presenza di un guasto effettivo del circuito di scatto (dopo 300 s). Il messaggio scompare automaticamente (allo scadere dello stesso tempo) una volta eliminato il guasto nel circuito di scatto. Nota Se si utilizza la funzione "Lock-Out", la supervisione del circuito di scatto non dev'essere utilizzata con un solo ingresso binario poiché, dopo un comando di scatto, il relè rimane costantemente eccitato (oltre 300 s). Figura 2-134 Diagramma logico della supervisione dei circuiti di scatto con un ingresso binario La figura seguente mostra il diagramma logico dei messaggi che possono essere generati dalla supervisione del circuito di scatto in funzione dei parametri di comando e degli ingressi binari. Figura 2-135 304 Logica di segnalazione della supervisione del circuito di scatto 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.43 Supervisione dei circuiti di scatto 2.43.2 Indicazioni per l'impostazione Osservazioni generali La funzione è operativa e accessibile solo se è stata parametrizzata all'indirizzo 182 Trip Cir. Sup. (par. 2.4) on una delle due alternative 2 Binary Inputs oppure 1 Binary Input come disponibile e a questo scopo è stato parametrizzato un determinato numero di ingressi binari, e se la funzione è attivata all'indirizzo 8201 TRIP Cir. SUP. = ON. Se la configurazione degli ingressi binari necessari a questo scopo non corrisponde al tipo di supervisione selezionato, l'utente viene informato in merito tramite una segnalazione („TripC ProgFail“). Se non si vuole utilizzare la funzione di supervisione del circuito di scatto selezionare all'indirizzo 182 Disabled. Non sono necessari ulteriori parametri. La segnalazione di un'interruzione del circuito di scatto ha un ritardo fisso di 2 s. circa nel caso di supervisione con due ingressi binari e di 300 s. con un ingresso binario. In questo modo si assicura che la durata più lunga di un comando di scatto venga superata e che l'emissione di una segnalazione abbia luogo solo in presenza di un vero guasto nel circuito di scatto. Supervisione con un ingresso binario Nota: Se si utilizza solo un ingresso binario (IB) per la supervisione del circuito di scatto, si possono rilevare guasti, quali un'interruzione del circuito di scatto e la caduta di tensione della batteria ma non è possibile individuare un guasto con relè di comando chiuso. Per questo, la misurazione si deve estendere per un tempo che superi il tempo di chiusura più lungo possibile del relè di comando. Ciò è possibile mediante il numero delle ripetizioni di misurazione preimpostato e della differenza temporale delle interrogazioni relative allo stato. Se si utilizza solo un ingresso binario, al posto del secondo ingresso binario mancante viene collegata al circuito (lato impianto) una resistenza R. In questo caso - in funzione delle condizioni dell'impianto - con una resistenza di dimensioni adeguate è spesso sufficiente anche una tensione di comando minore. Questa resistenza R viene collegata nel circuito del secondo contatto ausiliario dell'interruttore (Cont. aus. 2) per poter rilevare un guasto anche con contatto ausiliario 1 aperto (Cont. aus. 1) e con ricaduta del relè di comando (cfr. fig. „Principio della supervisione del circuito di scatto con un ingresso binario“). La resistenza deve avere un valore tale da consentire che la bobina dell'interruttore (BI) non sia più eccitata quando quest'ultimo è aperto (Cont. aus. 1 aperto e Cont. aus. 2 chiuso) e che l'ingresso binario (IB1) sia ancora eccitato quando il relè di comando è aperto. Da qui risultano, per il dimensionamento, un valore di soglia superiore Rmax e un valore di soglia inferiore Rmin, dai quali andrebbe selezionato, come valore ottimale, il valore aritmetico medio R: Per garantire la tensione minima per attivare l'ingresso binario, risulta per Rmax: Affinché la bobina dell'interruttore (per il caso sopra citato) non resti eccitata, risulta per Rmin: 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 305 2 Funzioni con IBI (HIGH) Corrente costante con BI energizzato (= 1,8 mA) UBI min Tensione minima di energizzazione per B (19 V con impostazione allo stato di fornitura per tensioni nominali 24/48/60 V; 88 V con impostazione allo stato di fornitura per tensioni nominali 110/125/220/250 V) USt Tensione di comando per circuito di scatto RBint Resistenza ohmica della bobina dell'interruttore UVBint (LOW) Tensione massima nella bobina dell'interruttore che non provoca uno scatto Se risulta Rmax < Rmin il calcolo dev'essere ripetuto con la successiva soglia più bassa UBImin che dev'essere realizzata nel dispositivo mediante uno o più ponti a innesto. Per l'assorbimento di potenza della resistenza vale: Esempio: IBI (HIGH) 1,8 mA (del SIPROTEC 4 7UM62) UBI min 19 V con impostazione di consegna per tensioni nominali 24/48/60 V (del dispositivo 7UM62) 88 V con impostazione di consegna per tensioni nominali 110/125/220/250 V) (del dispositivo 7UM62) USt 110 V (dell'impianto / circuito di scatto) RBint 500 Ω (dell'impianto / circuito di scatto) UVBint (LOW) 2 V (dell'impianto / circuito di scatto) Viene selezionato il primo valore normale 39 kΩ; per la potenza vale: 2.43.3 Tabella parametri Ind. 8201 306 Parametri TRIP Cir. SUP. Possibilità di impostazione Preimpostazione OFF ON OFF Spiegazione Supervisione circuito di scatto 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.43 Supervisione dei circuiti di scatto 2.43.4 Informazioni N° 6851 Informazione >BLOCK TripC Tipo di inf. SP Spiegazione >BLOCCO Supervisione Circuito di Scatto 6852 >TripC trip rel SP >Supervis. circ.di scatto:Relay Scatto 6853 >TripC brk rel. SP >Supervis. circ.di scatto: Relay Interr. 6861 TripC OFF OUT Supervis. circ.di scatto è su OFF 6862 TripC BLOCKED OUT Supervis. circ.di scatto è BLOCCATA 6863 TripC ACTIVE OUT Supervis. circ.di scatto è ATTIVA 6864 TripC ProgFail OUT Supervis. circ.di scatto Bin.Imp.no Set. 6865 FAIL: Trip cir. OUT Supervis. circ.di scatto Guasto 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 307 2 Funzioni 2.44 Supervisione dei valori di soglia Questa funzione serve per la supervisione dei valori di soglia (superamento salita o in discesa) con valori di misura selezionati. La rapidità del trattamento la rende una funzione di protezione. La logica CFC consente di realizzare le connessioni logiche necessarie. La supervisione della soglia viene utilizzata principalmente per eseguire controlli rapidi e funzioni automatiche così come per funzioni di protezione personalizzate (quali ad es., disaccoppiamento di una centrale), che non sono comprese nell'insieme delle funzioni di protezione. 2.44.1 Descrizione della funzione Funzionamento Sono previsti 10 moduli di supervisione di soglia, 5 dei quali reagiscono al superamento oppure gli altri cinque al passaggio al di sotto del valore di soglia. Il risultato è l'emissione di un messaggio logico che viene elaborato nel CFC. Sono presenti complessivamente 19 grandezze di misura elaborabili, che sono disponibili come percentuali. Tutti le19 grandezze di misura possono essere associate a una delle funzioni di comparazione. Nella seguente tabella sono riportate le grandezze di misura utilizzabili. L'interrogazione del valore di soglia ha luogo per periodo. Nota La scala del valori di soglia è identica a quella dei valori di servizio (cfr. Tabella 2-19 par. 2.49.3). Il calcolo interessa quindi le impostazioni dei dati dell'impianto 1. Di ciò va tenuto conto durante l'applicazione. Tabella 2-17 Valori di misura Valore di misura Scala Spiegazione Per periodo, vengono calcolate dai valori di campionatura le granP Pprim/SN,G,M • 100 % (Potenza attiva) (normalizzaz. tramite indirizzo 252) dezze delle componenti di sequenza positiva per U e I. Da queste si deduce la potenza attiva primaria P. L'angolo di correzione (indirizzo 204 TA ang.corr.W0) nel circuito di corrente influenza il risultato della misura. Q (Potenza reattiva) Per periodo, vengono calcolate dai valori di campionatura le granQprim/SN,G,M • 100 % (normalizzaz. tramite indirizzo 252) dezze delle componenti di sequenza positiva per U e I. Da queste si deduce la potenza reattiva primaria Q. L'angolo di correzione (indirizzo 204 TA ang.corr.W0)) nel circuito di corrente influenza il risultato della misura. ΔP (Variazione potenza attiva) Dalla potenza attiva viene calcolata la differenza di potenza mediΔPprim/SN,G,M • 100 % (normalizzaz. tramite indirizzo 252) ante una finestra di misura di tre periodi (derivata di potenza). UL1E (Tensione faseterra) UL1prim/(UN,G,M/√3) • 100 % (normalizzaz. tramite indirizzo 251/√3) 308 Viene trattata direttamente la tensione presente all'ingresso UL1 e viene convertita nella tensione primaria fase-terra. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.44 Supervisione dei valori di soglia Valore di misura Scala Spiegazione UL2E (Tensione faseterra) UL2prim/(UN,G,M/√3) • 100 % (normalizzaz. tramite indirizzo 251/√3) Viene trattata direttamente la tensione presente all'ingresso UL2 e viene convertita nella tensione primaria fase-terra. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. UL3E (Tensione faseterra) UL3prim/(UN,G,M/√3) • 100 % (normalizzaz. tramite indirizzo 251/√3) Viene trattata direttamente la tensione presente all'ingresso UL3 e viene convertita nella tensione primaria fase-terra. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. UEprim/(UN,G,M/√3) • 100 % UE (Tensione all'in- (normalizzaz. tramite indirizzo 251/√3) gresso UE) La tensione presente all'ingresso UE viene convertita in una tensione primaria tramite FACTOR UE (Ind. 224). Il calcolo ha luogo per periodo. Tenere conto delle applicazioni riportate nella tabella 22. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. U0prim/(UN,G,M/√3) • 100 % (normalizzaz. tramite indirizzo 251/√3) Dalle tensioni fase-terra viene determinata la tensione del sistema omopolare conformemente all'equazione delle componenti simmetriche e convertita in grandezze primarie. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. U0 (Tensione sistema omopolare) U1 U1prim/(UN,G,M/√3) • 100 % (normalizzaz. tramite indirizzo (Tensione del sistema di sequ- 251/√3) enza positiva) Dalle tensioni fase-terra viene determinata la tensione del sistema di sequenza positiva conformemente all'equazione delle componenti simmetriche e convertita in grandezze primarie. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. U2 U2prim/(UN,G,M/√3) • 100 % (normalizzaz. tramite indirizzo (Tensione del sistema di sequ- 251/√3) enza negativa) Dalle tensioni fase-terra viene determinata la tensione del sistema di sequenza negativa conformemente all'equazione delle componenti simmetriche e convertita in grandezze primarie. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. UE3hprim/(UN,G,M/√3) • 100 % UE3h (3. (Tensione ar- (normalizzaz. tramite indirizzo 251/√3) monica all'ingresso UE) Viene calcolata la terza tensione di armonica presente all'ingresso UE e viene convertita in un valore primario tramite il FACTOR UE (Ind. 224). Il calcolo ha luogo per periodo. Tenere conto delle applicazioni riportate nella tabella 2-2. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. 3I0prim/(SN,G,M/(√3 • UN,G,M)) • 100 % (normalizzaz. tramite indirizzo 251 e 252) Dalle correnti di fase viene determinata la corrente omopolare conformemente all'equazione delle componenti simmetriche. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla corrente nominale dell'oggetto protetto. l1 I1prim/(SN,G,M/(√3 • UN,G,M)) • 100 % (Corrente di se- (normalizzaz. tramite indirizzo 251 quenza positiva e 252) lato 2) Dalle correnti di fase viene determinata la corrente di sequenza positiva conformemente all'equazione delle componenti simmetriche. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla corrente nominale dell'oggetto protetto. I2 I2prim/(SN,G,M/(√3 • UN,G,M)) • 100 % (Corrente di se- (normalizzaz. tramite indirizzo 251 quenza negati- e 252) va lato 2) Dalle correnti di fase viene determinata la corrente di sequenza negativa conformemente all'equazione delle componenti di sequenza negativa. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla corrente nominale dell'oggetto protetto. 3I0 (Corrente omopolare lato 2) 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 309 2 Funzioni Valore di misura Scala Spiegazione UL2E (Tensione faseterra) UL2prim/(UN,G,M/√3) • 100 % (normalizzaz. tramite indirizzo 251/√3) Viene trattata direttamente la tensione presente all'ingresso UL2 e viene convertita nella tensione primaria fase-terra. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. UL3E (Tensione faseterra) UL3prim/(UN,G,M/√3) • 100 % (normalizzaz. tramite indirizzo 251/√3) Viene trattata direttamente la tensione presente all'ingresso UL3 e viene convertita nella tensione primaria fase-terra. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. UEprim/(UN,G,M/√3) • 100 % UE (Tensione all'in- (normalizzaz. tramite indirizzo 251/√3) gresso UE) La tensione presente all'ingresso UE viene convertita in una tensione primaria tramite FACTOR UE (Ind. 224). Il calcolo ha luogo per periodo. Tenere conto delle applicazioni riportate nella tabella 22. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. U0prim/(UN,G,M/√3) • 100 % (normalizzaz. tramite indirizzo 251/√3) Dalle tensioni fase-terra viene determinata la tensione del sistema omopolare conformemente all'equazione delle componenti simmetriche e convertita in grandezze primarie. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. U0 (Tensione sistema omopolare) U1 U1prim/(UN,G,M/√3) • 100 % (normalizzaz. tramite indirizzo (Tensione del sistema di sequ- 251/√3) enza positiva) Dalle tensioni fase-terra viene determinata la tensione del sistema di sequenza positiva conformemente all'equazione delle componenti simmetriche e convertita in grandezze primarie. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. U2 U2prim/(UN,G,M/√3) • 100 % (normalizzaz. tramite indirizzo (Tensione del sistema di sequ- 251/√3) enza negativa) Dalle tensioni fase-terra viene determinata la tensione del sistema di sequenza negativa conformemente all'equazione delle componenti simmetriche e convertita in grandezze primarie. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. UE3hprim/(UN,G,M/√3) • 100 % UE3h (3. (Tensione ar- (normalizzaz. tramite indirizzo 251/√3) monica all'ingresso UE) Viene calcolata la terza tensione di armonica presente all'ingresso UE e viene convertita in un valore primario tramite il FACTOR UE (Ind. 224). Il calcolo ha luogo per periodo. Tenere conto delle applicazioni riportate nella tabella 2-2. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. 3I0prim/(SN,G,M/(√3 • UN,G,M)) • 100 % (normalizzaz. tramite indirizzo 251 e 252) Dalle correnti di fase viene determinata la corrente omopolare conformemente all'equazione delle componenti simmetriche. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla corrente nominale dell'oggetto protetto. l1 I1prim/(SN,G,M/(√3 • UN,G,M)) • 100 % (Corrente di se- (normalizzaz. tramite indirizzo 251 quenza positiva e 252) lato 2) Dalle correnti di fase viene determinata la corrente di sequenza positiva conformemente all'equazione delle componenti simmetriche. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla corrente nominale dell'oggetto protetto. I2 I2prim/(SN,G,M/(√3 • UN,G,M)) • 100 % (Corrente di se- (normalizzaz. tramite indirizzo 251 quenza negati- e 252) va lato 2) Dalle correnti di fase viene determinata la corrente di sequenza negativa conformemente all'equazione delle componenti di sequenza negativa. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla corrente nominale dell'oggetto protetto. 3I0 (Corrente omopolare lato 2) 310 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.44 Supervisione dei valori di soglia Valore di misura Scala Spiegazione UL2E (Tensione faseterra) UL2prim/(UN,G,M/√3) • 100 % (normalizzaz. tramite indirizzo 251/√3) Viene trattata direttamente la tensione presente all'ingresso UL2 e viene convertita nella tensione primaria fase-terra. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. UL3E (Tensione faseterra) UL3prim/(UN,G,M/√3) • 100 % (normalizzaz. tramite indirizzo 251/√3) Viene trattata direttamente la tensione presente all'ingresso UL3 e viene convertita nella tensione primaria fase-terra. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. UEprim/(UN,G,M/√3) • 100 % UE (Tensione all'in- (normalizzaz. tramite indirizzo 251/√3) gresso UE) La tensione presente all'ingresso UE viene convertita in una tensione primaria tramite FACTOR UE (Ind. 224). Il calcolo ha luogo per periodo. Tenere conto delle applicazioni riportate nella tabella 22. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. U0prim/(UN,G,M/√3) • 100 % (normalizzaz. tramite indirizzo 251/√3) Dalle tensioni fase-terra viene determinata la tensione del sistema omopolare conformemente all'equazione delle componenti simmetriche e convertita in grandezze primarie. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. U0 (Tensione sistema omopolare) U1 U1prim/(UN,G,M/√3) • 100 % (normalizzaz. tramite indirizzo (Tensione del sistema di sequ- 251/√3) enza positiva) Dalle tensioni fase-terra viene determinata la tensione del sistema di sequenza positiva conformemente all'equazione delle componenti simmetriche e convertita in grandezze primarie. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. U2 U2prim/(UN,G,M/√3) • 100 % (normalizzaz. tramite indirizzo (Tensione del sistema di sequ- 251/√3) enza negativa) Dalle tensioni fase-terra viene determinata la tensione del sistema di sequenza negativa conformemente all'equazione delle componenti simmetriche e convertita in grandezze primarie. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. UE3hprim/(UN,G,M/√3) • 100 % UE3h (3. (Tensione ar- (normalizzaz. tramite indirizzo 251/√3) monica all'ingresso UE) Viene calcolata la terza tensione di armonica presente all'ingresso UE e viene convertita in un valore primario tramite il FACTOR UE (Ind. 224). Il calcolo ha luogo per periodo. Tenere conto delle applicazioni riportate nella tabella 2-2. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla tensione fase-terra dell'oggetto protetto. 3I0prim/(SN,G,M/(√3 • UN,G,M)) • 100 % (normalizzaz. tramite indirizzo 251 e 252) Dalle correnti di fase viene determinata la corrente omopolare conformemente all'equazione delle componenti simmetriche. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla corrente nominale dell'oggetto protetto. l1 I1prim/(SN,G,M/(√3 • UN,G,M)) • 100 % (Corrente di se- (normalizzaz. tramite indirizzo 251 quenza positiva e 252) lato 2) Dalle correnti di fase viene determinata la corrente di sequenza positiva conformemente all'equazione delle componenti simmetriche. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla corrente nominale dell'oggetto protetto. I2 I2prim/(SN,G,M/(√3 • UN,G,M)) • 100 % (Corrente di se- (normalizzaz. tramite indirizzo 251 quenza negati- e 252) va lato 2) Dalle correnti di fase viene determinata la corrente di sequenza negativa conformemente all'equazione delle componenti di sequenza negativa. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: Il valore al 100% si riferisce alla corrente nominale dell'oggetto protetto. 3I0 (Corrente omopolare lato 2) 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 311 2 Funzioni Valore di misura Scala Spiegazione IEE1= (Corrente di terra sensibile) IEE1/0,5 A • 100 % Dalla corrente presente all'ingresso IEE1 viene determinata la componente fondamentale. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: A differenza della scala dei valori di esercizio in questo caso non si scala su valori primari. Il valore al 100 % risulta con una corrente secondaria di 0,5 A. IEE2 (Corrente di terra sensibile) IEE2/0,5 A • 100 % Dalla corrente presente all'ingresso IEE2 viene determinata la componente fondamentale. Il calcolo ha luogo per periodo. Nota: A differenza della scala dei valori di esercizio in questo caso non si scala su valori primari. Il valore al 100 % risulta con una corrente secondaria di 0,5 A. ϕ (Angolo di potenza) ϕ/180° • 100 % L'angolo di potenza viene calcolato dalla tensione diretta e dalla corrente diretta. È valida la seguente definizione: ϕ = ϕU – ϕI (se la corrente segue la tensione, il valore dell'angolo è positivo). cos PHI cos ϕ • 100 % Dall'angolo di potenza viene calcolato il fattore di potenza. Per il campo angolare da –90° a +90° risultano valori positivi. Convertitore di U/10 V • 100 % misura1 oppure (Tensione e cor- I/20 mA • 100 % rente al convertitore di misura MU1) Viene calcolato la stessa grandezza dalle grandezze di misura presenti al convertitore MU1. I risultati possono essere positivi oppure negativi in funzione del tipo di collegamento. Per ogni ponticello (Jumper) viene calcolata una tensione oppure una corrente. Nota: Il valore al 100 % si rifersce a una tensione di ingresso di 10 V oppure a una corrente di ingresso di 20 mA. La figura seguente offre una visione di insieme della logica. 312 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.44 Supervisione dei valori di soglia Figura 2-136 Diagramma logico per la supervisione del valore di soglia Si riconosce la libera associazione dei valori di misura ai moduli di supervisione del valore di soglia. Il rapporto di ricaduta per il gradino MWx> è 0,95 oppure 1 %. Per il gradino MWx<, il rapporto è 1,05 oppure 1 %. 2.44.2 Indicazioni per l'impostazione Generalità 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 La supervisione della soglia è attiva e accessibile solo se è stata programmata all'indirizzo 185 THRESHOLD su Enabled. 313 2 Funzioni Soglie di intervento Le soglie di intervento vengono impostate come valori percentuali. Le scale riportate nella tabella Valori di misura devono essere rispettate. I valori di misura della potenza P, Q, ΔP e cosϕ e dell'angolo di potenza possono diventare sia positivi che negativi. Se dev'essere controllato un valore di soglia negativo, allora è valida la definizione conformemente all'ordine matematico usuale (-10 è minore di - 5). Esempio: La grandezza di misura P (potenza attiva) viene associata al VM1> e impostata su – 5 %. Se il valore di misura effettivo è maggiore di –5 % (ad es. –4 % oppure anche +100 %), viene emesso il messaggio „Meas. Value1>“ è allo stato logico „1“ che, nella terminologia delle protezioni, corrisponde a un avviamento. La ricaduta (messaggio „Meas. Value1>“ logico „0“) avrà luogo quando il valore di misura passa al di sotto di –5 % • 1,05 = –5,25 %. Se la grandezza di misura P è associata al VM2<, viene controllato il passaggio al di sotto della soglia. Quando il valore di misura è inferiore a –5 % (ad es. –8 %), ha luogo un avviamento. La ricaduta si ha quindi a –5 % • 0,95 = –4,75 %. Nota I valori di misura UL1E, UL2E, UL3E, UE, U0, U1, U2, UE3h, IEE1, IEE2 3I0, I1, I2 e convertitore di misura 1 sono sempre maggiori d zero: è quindi necessario accertarsi che vengano utilizzate solo soglie positive che permettono anche la ricaduta della segnalazione. L'angolo di potenza ϕ è definito solo fino a ±100 % (corrisponde a ±180°). Ciò va rispettato per la selezione del valore di soglia tenendo in considerazione il rapporto di ricaduta. Trattamento ulteriore delle segnalazioni 314 Le segnalazioni dei dieci moduli di supervisione della soglia (cfr. Informazioni) sono disponibili nella matrice di parametrizzazione e possono essere ulteriormente elaborate nella logica CFC. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.44 Supervisione dei valori di soglia 2.44.3 Tabella parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 8501 MEAS. VALUE 1> Disabled P Q Delta P UL1E UL2E UL3E UE U0 U1 U2 UE3h IEE1 IEE2 3I0 I1 I2 PHI PF Transducer 1 Disabled Valore Misurato per Soglia VM1> 8502 THRESHOLD MV1> -200 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM1> 8503 MEAS. VALUE 2< Disabled P Q Delta P UL1E UL2E UL3E UE U0 U1 U2 UE3h IEE1 IEE2 3I0 I1 I2 PHI PF Transducer 1 Disabled Valore Misurato per Soglia VM2< 8504 THRESHOLD MV2< -200 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM2< 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 315 2 Funzioni Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 8505 MEAS. VALUE 3> Disabled P Q Delta P UL1E UL2E UL3E UE U0 U1 U2 UE3h IEE1 IEE2 3I0 I1 I2 PHI PF Transducer 1 Disabled Valore Misurato per Soglia VM3> 8506 THRESHOLD MV3> -200 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato VM3> 8507 MEAS. VALUE 4< Disabled P Q Delta P UL1E UL2E UL3E UE U0 U1 U2 UE3h IEE1 IEE2 3I0 I1 I2 PHI PF Transducer 1 Disabled Valore Misurato per Soglia VM4> 8508 THRESHOLD MV4< -200 .. 200 % 100 % Valore Avv.del Valore Misurato MV4< 316 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.44 Supervisione dei valori di soglia Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 8509 MEAS. VALUE 5> Disabled P Q Delta P UL1E UL2E UL3E UE U0 U1 U2 UE3h IEE1 IEE2 3I0 I1 I2 PHI PF Transducer 1 Disabled Valore Misurato per Soglia MV5> 8510 THRESHOLD MV5> -200 .. 200 % 100 % Pickup Value of Measured Value MV5> 8511 MEAS. VALUE 6< Disabled P Q Delta P UL1E UL2E UL3E UE U0 U1 U2 UE3h IEE1 IEE2 3I0 I1 I2 PHI PF Transducer 1 Disabled Valore Avv.del Valore Misurato MV5> 8512 THRESHOLD MV6< -200 .. 200 % 100 % Valore Misurato per Soglia MV6< 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 317 2 Funzioni Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 8513 MEAS. VALUE 7> Disabled P Q Delta P UL1E UL2E UL3E UE U0 U1 U2 UE3h IEE1 IEE2 3I0 I1 I2 PHI PF Transducer 1 Disabled Valore Misurato per Soglia MV7> 8514 THRESHOLD MV7> -200 .. 200 % 100 % Soglia valore della soglia MV7> 8515 MEAS. VALUE 8< Disabled P Q Delta P UL1E UL2E UL3E UE U0 U1 U2 UE3h IEE1 IEE2 3I0 I1 I2 PHI PF Transducer 1 Disabled Valore Misurato per Soglia MV8< 8516 THRESHOLD MV8< -200 .. 200 % 100 % Soglia valore della soglia MV8< 318 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.44 Supervisione dei valori di soglia Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 8517 MEAS. VALUE 9> Disabled P Q Delta P UL1E UL2E UL3E UE U0 U1 U2 UE3h IEE1 IEE2 3I0 I1 I2 PHI PF Transducer 1 Disabled Valore Misurato per Soglia MV9> 8518 THRESHOLD MV9> -200 .. 200 % 100 % Soglia valore della soglia MV9> 8519 MEAS. VALUE 10< Disabled P Q Delta P UL1E UL2E UL3E UE U0 U1 U2 UE3h IEE1 IEE2 3I0 I1 I2 PHI PF Transducer 1 Disabled Valore Misurato per Soglia MV10< 8520 THRESHOLD MV10< -200 .. 200 % 100 % Soglia valore della soglia MV10< 2.44.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 7960 Meas. Value1> OUT Valore Misurato VM1> Avviamento 7961 Meas. Value2< OUT Valore Misurato VM2< Avviamento 7962 Meas. Value3> OUT Valore Misurato VM3> Avviamento 7963 Meas. Value4< OUT Valore Misurato VM4< Avviamento 7964 Meas. Value5> OUT Valore Misurato VM5> Avviamento 7965 Meas. Value6< OUT Valore Misurato VM6< Avviamento 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 319 2 Funzioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 25083 Meas. Value7> OUT Valore Misurato MV7> avviam. 25084 Meas. Value8< OUT Valore Misurato MV8< avviam. 25085 Meas. Value9> OUT Valore Misurato MV9> avviam. 25086 Meas. Value10< OUT Valore Misurato MV10< avviam. 320 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.45 Accoppiamento comandi di scatto esterni 2.45 Accoppiamento comandi di scatto esterni La protezione digitale di macchina 7UM62 permette, mediante ingressi binari, l'accoppiamento e l'eleborazione di un qualsiasi segnale proveniente da dispositivi di protezione e di supervisione esterni. Allo stesso modo dei segnali interni, questi segnali possono essere segnalati, ritardati, trasmessi alla matrice di scatto e possono anche essere bloccati singolarmente. In questo modo è possibile, ad es., l'integrazione di dispositivi di protezione meccanici (protezione Bucholz) nell'elaborazione delle segnalazioni e di scatto della protezione digitale oppure l'interazione di funzioni di protezione in apparecchi diversi della serie 7UM6. 2.45.1 Descrizione delle funzioni Funzionamento Lo stato degli ingressi binari associati a questa funzione viene testato ad intervalli ciclici. Un cambiamento logico viene interpretato come avviamento quando lo stesso stato è presente per almeno due cicli successivi. Il tempo parametrizzabile 8602 T DELAY consente di ritardare lo scatto. La figura seguente mostra il diagramma logico della funzione di scatto esterno. Complessivamente, queste funzioni logiche accoppiabili sono 4 e agiscono allo stesso modo; i numeri di funzione dei messaggi si riferiscono allo scatto esterno 1. Figura 2-137 Diagramma logico della funzione di scatto esterno 2.45.2 Indicazioni per l'impostazione Generalità Il comando di scatto dall'esterno è attivo e disponibile solo se è stato programmato agli indirizzii da 186 EXT. TRIP 1 a 189 EXT. TRIP 4 = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. Agli indirizzi da 8601 EXTERN TRIP 1 a 8901 EXTERN TRIP 4 si possono attivare (ON) e disattivare (OFF) le singole funzioni oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). Analogamente ai segnali interni, i comandi di scatto dall'esterno possono essere segnalati, ritardati e trasmessi alla matrice di scatto. I tempi di ritardo vengono impostati agli indirizzi da 8602 T DELAY a 8902 T DELAY. Come per le funzioni di protezione, la ricaduta degli scatti generati dai comandi dall'esterno viene prolungata della durata minima del comando parametrizzata TMin TRIP CMD. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 321 2 Funzioni 2.45.3 Tabella parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 8601 EXTERN TRIP 1 OFF ON Block relay OFF Scatto esterno funzione 1 8602 T DELAY 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 1 8701 EXTERN TRIP 2 OFF ON Block relay OFF Scatto esterno funzione 2 8702 T DELAY 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 2 8801 EXTERN TRIP 3 OFF ON Block relay OFF Scatto esterno funzione 3 8802 T DELAY 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 3 8901 EXTERN TRIP 4 OFF ON Block relay OFF Scatto esterno funzione 4 8902 T DELAY 0.00 .. 60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 4 2.45.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 4523 >BLOCK Ext 1 SP >BLOCCO Scatto Esterno 1 4526 >Ext trip 1 SP >Trigger Scatto Esterno 1 4531 Ext 1 OFF OUT Scatto Esterno 1 è su OFF 4532 Ext 1 BLOCKED OUT Scatto Esterno 1 è BLOCCATO 4533 Ext 1 ACTIVE OUT Scatto Esterno 1 é ATTIVO 4536 Ext 1 picked up OUT Scatto Esterno 1:Avv. Generale 4537 Ext 1 Gen.TRP OUT Scatto Esterno 1: Scatto Generale 4543 >BLOCK Ext 2 SP >BLOCCO Scatto Esterno 2 4546 >Ext trip 2 SP >Trigger Scatto Esterno 2 4551 Ext 2 OFF OUT Scatto Esterno 2 è su OFF 4552 Ext 2 BLOCKED OUT Scatto Esterno 2 è BLOCCATO 4553 Ext 2 ACTIVE OUT Scatto Esterno 2 è ATTIVO 4556 Ext 2 picked up OUT Scatto Esterno 2:Avv. Generale 4557 Ext 2 Gen.TRP OUT Scatto Esterno 2: Scatto Generale 4563 >BLOCK Ext 3 SP >BLOCCO Scatto Esterno 3 4566 >Ext trip 3 SP >Trigger Scatto Esterno 3 4571 Ext 3 OFF OUT Scatto Esterno 3 è su OFF 4572 Ext 3 BLOCKED OUT Scatto Esterno 3 è BLOCCATO 4573 Ext 3 ACTIVE OUT Scatto Esterno 3 è ATTIVO 4576 Ext 3 picked up OUT Scatto Esterno 3:Avv. Generale 4577 Ext 3 Gen.TRP OUT Scatto Esterno 3: Scatto Generale 4583 >BLOCK Ext 4 SP >BLOCCO Scatto Esterno 4 322 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.45 Accoppiamento comandi di scatto esterni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 4586 >Ext trip 4 SP >Trigger Scatto Esterno 4 4591 Ext 4 OFF OUT Scatto Esterno 4 è su OFF 4592 Ext 4 BLOCKED OUT Scatto Esterno 4 è BLOCCATO 4593 Ext 4 ACTIVE OUT Scatto Esterno 4 è ATTIVO 4596 Ext 4 picked up OUT Scatto Esterno 4:Avv. Generale 4597 Ext 4 Gen.TRP OUT Scatto Esterno 4: Scatto Generale 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 323 2 Funzioni 2.46 Rilevamento della Temperatura via Thermobox Per il rilevamento della temperatura possono essere utilizzate fino a 2 sonde termiche (Thermobox) con un totale di 12 punti di misura. Il controllo delle temperature è particolarmente interessante per motori, generatori e trasformatori. Nel caso di macchine rotanti viene controllata anche la temperatura dei cuscinetti al fine di rilevare un eventuale superamento della soglia. Le temperature vengono misurate in diversi punti dell'oggetto da proteggere, per mezzo di sensori di temperatura (RTD = Resistance Temperature Detector) e vengono quindi trasmesse al dispositivo mediante uno o due thermobox 7XV566. 2.46.1 Descrizione delle funzioni Interazione con la protezione di sovraccarico La temperatura ambiente e la temperatura del refrigerante possono essere trasmesse alla protezione di sovraccarico del dispositivo mediante i thermobox. Per questa funzione, il relativo sensore di temperatura dev'essere collegato all'ingresso del sensore 1 del primo thermobox (corrisponde a RTD 1). Thermobox 7XV56 Il thermobox 7XV566 è un apparecchio esterno montato su una sbarra di fissaggio. Esso dispone di 6 ingressi di temperatura e di un'interfaccia RS485 per la comunicazione con il dispositivo di protezione. Il thermobox rileva la temperatura del refrigerante di ogni punto di misura dai sensori di temperatura (Pt 100, Ni 100 oppure Ni 120), collegati tramite una linea a due oppure a tre fili, e la trasforma in valori digitali. Questi ultimi vengono messi a disposizione di un'interfaccia seriale. Comunicazione con il dispositivo di protezione Il dispositivo di protezione può lavorare con uno oppure con due thermobox tramite la sua interfaccia di servizio (porta C oppure D). Valutazione della temperatura I valori grezzi trasmessi vengono convertiti in una temperatura espressa a scelta in °C oppure °F. La conversione è effettuata in funzione del sensore di temperatura utilizzato. Sono disponibili fino a 12 punti di misura della temperatura. In presenza di grandi distanze dal dispositvo di protezione si consiglia l'impiego di conduttori a fibre ottiche. Le architetture di comunicazione possibili sono riportate nell'Appendice. Per ogni punto di misura possono essere definiti due limiti che sono utilizzabili per qualsiasi trattamento ulteriore. Le rispettive associazioni sono realizzabili nella matrice di parametrizzazione. Per ogni sensore di temperatura viene emessa una segnalazione di guasto in caso di corto circuito o di un'interruzione nel circuito della sonda. La figura seguente mostra il diagramma logico della valutazione della temperatura. Le istruzioni per l'uso allegate al thermobox contengono lo schema dei collegamenti e il disegno quotato. 324 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.46 Rilevamento della Temperatura via Thermobox Figura 2-138 Diagramma logico del trattamento della temperatura 2.46.2 Indicazioni per l'impostazione In generale Il rilevamento della temperatura può essere attivo solo se questa funzione è stata associata a un'interfaccia durante la configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.4). All'indirizzo 190 RTD-BOX INPUT i thermobox vengono associati all'interfaccia corrispondente (ad es. interfaccia C) della protezione. L'indirizzo 191 RTD CONNECTION permette di definire il numero degli ingressi dei sensori e la modalità di comunicazione. L'unità di temperatura (°C oppure °F) è stata impostata nei dati d'impianto 1, all'indirizzo 276 TEMP. UNIT. Per utilizzare i thermobox in modo semi-duplex, dev'essere selezionato il controllo del flusso (CTS) mediante ponticello a innesto (cfr. par. 3.1.2 al capitolo „Montaggio e messa in servizio“) „/CTS controllato da /RTS“. Impostazioni sul dispositivo Le impostazioni devono essere eseguite allo stesso modo per ogni ingresso e sono riportate qui di seguito, a titolo di esempio, per l'ingresso di misura 1. Per RTD 1 (sensore di temperatura per punto di misura 1) impostare all'indirizzo 9011 RTD 1 TYPE il tipo di sensore. Sono disponibili Pt 100 Ω, Ni 120 Ω e Ni 100 Ω. Se per RTD 1 non esiste un punto di misura, impostare RTD 1 TYPE = Not connected. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI in Altri parametri. Il luogo di installazione dell'RTD 1 viene definito all'indirizzo 9012 RTD 1 LOCATION. Sono disponibili Oil, Ambient, Winding, Bearing e Other. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI in Altri parametri. È inoltre possibile configurare una temperatura di allarme e una temperatura di scatto. In funzione dell'unità di temperatura selezionata nei dati d'impianto (par. 2.4.2 all'indirizzo 276 TEMP. UNIT), la temperatura di allarme può essere impostata all'indirizzo 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 325 2 Funzioni 9013 RTD 1 STAGE 1 in gradi Celsius (°C) oppure all'indirizzo9014 RTD 1 STAGE 1 in gradi Fahrenheit (°F). La temperatura di scatto viene impostata all'indirizzo 9015 RTD 1 STAGE 2 in gradi Celsius (°C) oppure all'indirizzo 9016 RTD 1 STAGE 2 in gradi Fahrenheit (°F). Allo stesso modo è possibile effettuare le regolazioni di tutti i sensori di temperatura collegati al primo thermobox. Impostazioni sul thermobox Se si utilizzano sonde termiche a due fili, dev'essere misurata e configurata la resistenza di linea (in sonde termiche cortocircuitate). A questo scopo, selezionare nel thermobox la modalità 6 e immetere la resistività del rispettivo sensore (campo da 0 a 50,6 Ω). In caso di collegamento a tre fili delle sonde termiche, non sono necessarie ulteriori impostazioni. La comunicazione avviene ad una velocità di trasmissione di 9600 Bit/s. La parità è pari (Even). Il numero di bus è preimpostato in fabbrica a 0. Eventuali modifiche possono essere effettuate nella modalità 7 del thermobox. È valida la seguente convenzione: Tabella 2-18 Impostazione dell'indirizzo bus sul thermobox Funzionamento Numero di thermobox Indirizzo simplex 1 0 semi-duplex 1 1 semi-duplex 2 1. thermobox: 1 2. thermobox: 2 Ulteriori informazioni sono disponibili nelle istruzioni per l'uso a corredo del thermobox. Trattamento ulteriore dei valori di misura e delle segnalazioni Il thermobox è visibile nel DIGSI quale componente dei dispositivi 7UM62, vale a dire che le segnalazioni e i valori di misura compaiono nella matrice di parametrizzazione come per una funzione interna e possono essere quindi parametrizzati e elaborati allo stesso modo. Segnalazioni e valori di misura possono quindi essere trasmessi anche alla logica integrata programmabile (CFC) e associati liberamente. I messaggi di avviamento „RTD x Avv. St. 1“ e „RTD x Avv. St. 2“ non vanno né nei messaggi collettivi 501 „Relay PICKUP“ e 511 „Relay TRIP“, né generano il riconoscimento di un caso di guasto. Per visualizzare un messaggio nella memoria dei messaggi di esercizio, contrassegnare con croce la rispettiva colonna/riga nella matrice. 2.46.3 Tabella parametri I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce "Altri parametri". 326 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.46 Rilevamento della Temperatura via Thermobox Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 9011A RTD 1 TYPE Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Pt 100 Ω RTD 1: Tipo 9012A RTD 1 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Winding RTD 1: Locazione 9013 RTD 1 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 1: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9014 RTD 1 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 1: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9015 RTD 1 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 1: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9016 RTD 1 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 1: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9021A RTD 2 TYPE Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 2: Tipo 9022A RTD 2 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 2: Locazione 9023 RTD 2 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 2: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9024 RTD 2 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 2: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9025 RTD 2 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 2: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9026 RTD 2 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 2: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9031A RTD 3 TYPE Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 3: Tipo 9032A RTD 3 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 3: Locazione 9033 RTD 3 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 3: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9034 RTD 3 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 3: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9035 RTD 3 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 3: Avviam. Livello 2 di Temperatura 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 327 2 Funzioni Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 9036 RTD 3 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 3: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9041A RTD 4 TYPE Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 4: Tipo 9042A RTD 4 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 4: Locazione 9043 RTD 4 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 4: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9044 RTD 4 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 4: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9045 RTD 4 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 4: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9046 RTD 4 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 4: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9051A RTD 5 TYPE Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 5: Tipo 9052A RTD 5 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 5: Locazione 9053 RTD 5 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 5: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9054 RTD 5 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 5: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9055 RTD 5 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 5: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9056 RTD 5 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 5: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9061A RTD 6 TYPE Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 6: Tipo 9062A RTD 6 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 6: Locazione 9063 RTD 6 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 6: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9064 RTD 6 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 6: Avviam. Livello 1 di Temperatura 328 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.46 Rilevamento della Temperatura via Thermobox Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 9065 RTD 6 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 6: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9066 RTD 6 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 6: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9071A RTD 7 TYPE Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 7: Tipo 9072A RTD 7 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 7: Locazione 9073 RTD 7 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 7: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9074 RTD 7 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 7: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9075 RTD 7 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 7: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9076 RTD 7 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 7: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9081A RTD 8 TYPE Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 6: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9082A RTD 8 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 8: Locazione 9083 RTD 8 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 8: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9084 RTD 8 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 8: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9085 RTD 8 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 8: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9086 RTD 8 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 8: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9091A RTD 9 TYPE Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 9: Tipo 9092A RTD 9 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 9: Locazione 9093 RTD 9 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 9: Avviam. Livello 1 di Temperatura 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 329 2 Funzioni Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 9094 RTD 9 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 9: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9095 RTD 9 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 9: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9096 RTD 9 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 9: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9101A RTD10 TYPE Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 10: Tipo 9102A RTD10 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 10: Locazione 9103 RTD10 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 10: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9104 RTD10 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 10: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9105 RTD10 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 10: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9106 RTD10 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 10: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9111A RTD11 TYPE Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 11: Tipo 9112A RTD11 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 11: Locazione 9113 RTD11 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 11: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9114 RTD11 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 11: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9115 RTD11 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 11: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9116 RTD11 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 11: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9121A RTD12 TYPE Not connected Pt 100 Ω Ni 120 Ω Ni 100 Ω Not connected RTD 12: Tipo 9122A RTD12 LOCATION Oil Ambient Winding Bearing Other Other RTD 12: Locazione 330 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.46 Rilevamento della Temperatura via Thermobox Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 9123 RTD12 STAGE 1 -50 .. 250 °C; ∞ 100 °C RTD 12: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9124 RTD12 STAGE 1 -58 .. 482 °F; ∞ 212 °F RTD 12: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9125 RTD12 STAGE 2 -50 .. 250 °C; ∞ 120 °C RTD 12: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9126 RTD12 STAGE 2 -58 .. 482 °F; ∞ 248 °F RTD 12: Avviam. Livello 2 di Temperatura 2.46.4 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. OUT Spiegazione 14101 Fail: RTD Guasto:RTD (Filo Interrotto) 14111 Fail: RTD 1 OUT Guasto:RTD 1 (Filo Interrotto) 14112 RTD 1 St.1 p.up OUT RTD 1 Temperature stage 1 picked up 14113 RTD 1 St.2 p.up OUT RTD 1 Avviamento livello Temperatura 2 14121 Fail: RTD 2 OUT Guasto:RTD 2 (Filo Interrotto) 14122 RTD 2 St.1 p.up OUT RTD 2 Avviamento livello Temperatura 1 14123 RTD 2 St.2 p.up OUT RTD 2 Avviamento livello Temperatura 2 14131 Fail: RTD 3 OUT Guasto:RTD 3 (Filo Interrotto) 14132 RTD 3 St.1 p.up OUT RTD 3 Avviamento livello Temperatura 1 14133 RTD 3 St.2 p.up OUT RTD 3 Avviamento livello Temperatura 2 14141 Fail: RTD 4 OUT Guasto:RTD 4 (Filo Interrotto) 14142 RTD 4 St.1 p.up OUT RTD 4 Avviamento livello Temperatura 1 14143 RTD 4 St.2 p.up OUT RTD 4 Avviamento livello Temperatura 2 14151 Fail: RTD 5 OUT Guasto:RTD 5 (Filo Interrotto) (Fail: RTD 5) 14152 RTD 5 St.1 p.up OUT RTD 5 Avviamento livello Temperatura 1 14153 RTD 5 St.2 p.up OUT RTD 5 Avviamento livello Temperatura 2 14161 Fail: RTD 6 OUT Guasto:RTD 6 (Filo Interrotto) 14162 RTD 6 St.1 p.up OUT 14163 RTD 6 St.2 p.up OUT RTD 6 Avviamento livello Temperatura 1 RTD 6 Avviamento livello Temperatura 2 14171 Fail: RTD 7 OUT Guasto:RTD 7 (Filo Interrotto) 14172 RTD 7 St.1 p.up OUT RTD 7 Avviamento livello Temperatura 1 14173 RTD 7 St.2 p.up OUT RTD 7 Avviamento livello Temperatura 2 14181 Fail: RTD 8 OUT Guasto:RTD 8 (Filo Interrotto) 14182 RTD 8 St.1 p.up OUT RTD 8 Avviamento livello Temperatura 1 14183 RTD 8 St.2 p.up OUT RTD 8 Avviamento livello Temperatura 2 14191 Fail: RTD 9 OUT Guasto:RTD 9 (Filo Interrotto) 14192 RTD 9 St.1 p.up OUT RTD 9 Avviamento livello Temperatura 1 14193 RTD 9 St.2 p.up OUT RTD 9 Avviamento livello Temperatura 2 14201 Fail: RTD10 OUT Guasto:RTD 10 (Filo Interrotto) 14202 RTD10 St.1 p.up OUT RTD 10 Avviamento livello Temperatura 1 14203 RTD10 St.2 p.up OUT RTD 10 Avviamento livello Temperatura 2 14211 Fail: RTD11 OUT Guasto:RTD 11 (Filo Interrotto) 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 331 2 Funzioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 14212 RTD11 St.1 p.up OUT RTD 11 Avviamento livello Temperatura 1 14213 RTD11 St.2 p.up OUT RTD 11 Avviamento livello Temperatura 2 14221 Fail: RTD12 OUT Guasto:RTD 12 (Filo Interrotto) 14222 RTD12 St.1 p.up OUT RTD 12 Avviamento livello Temperatura 1 14223 RTD12 St.2 p.up OUT RTD 12 Avviamento livello Temperatura 2 332 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.47 Controllo sequenza fasi 2.47 Controllo sequenza fasi Il controllo di sequenza delle fasi è possibile, nel dispositivo 7UM62, con l'ausilio di ingressi binari e di parametri. In questo modo tutte le funzioni di protezione e supervisione lavorano correttamente anche con una sequenza di fase antioraria. La presenza permanente di una sequenza di fase antioraria dev'essere impostata nei dati impianto (cfr. par. 2.5). Se la sequenza di fase è suscettibile di variazioni durante l'esercizio (ad es. nel caso di una centrale di pompaggio che passa dal funzionamento in generazione all'esercizio di pompaggio commutando la sequenza di fase), è sufficiente applicare il segnale di comando a un ingresso binario parametrizzato per questo scopo, per comunicare al dispositivo di protezione l'inversione della sequenza delle fasi. 2.47.1 Descrizione delle funzioni Logica Il senso di rotazione viene regolato mediante un parametro nei dati d'impianto all'indirizzo 271 PHASE SEQ.. L'ingresso binario „>Reverse Rot.“ consente di invertire il senso di rotazione regolato mediante il parametro. Figura 2-139 Logica di segnalazione e controllo sequenza fasi Per motivi di sicurezza la commutazione della sequenza di fase è accettata dal dispositivo solo in assenza di grandezze di misura utilizzabili. L'interrogazione dell'ingresso binario ha luogo solo quando lo stato operativo 1 non è presente. La presenza di un comando di inversione per almeno 200 ms provoca lo scambio delle grandezze di misura delle fasi L2 e L3. La commutazione della sequenza di fase non viene eseguita se lo stato operativo 1 viene raggiunto prima dello scadere del tempo min. di controllo di 200 ms. Poiché nello stato operativo 1 non è possibile effettuare una commutazione delle sequenze di fase, il segnale di comando può essere sospeso senza provocare una commutazione. Per motivi di sicurezza il segnale dovrebbe essere sempre presente, per evitare una funzione errata durante un reset del dispositivo (ad es. in seguito a una modifica dei parametri). 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 333 2 Funzioni Influenza sulle funzioni di protezione L'inversione delle fasi su commutazione di sequenza di fase agisce esclusivamente sul calcolo dei sistemi di sequenza positiva e di sequenza negativa partendo da una tensione concatenata sottraendo una tensione di fase dall'altra. I messaggi, i dati di guasto e i valori di misura di esercizio, trattati selettivamente per fase, non vengono alterati. Questa funzione influenza in pratica quasi tutti le funzioni di protezione nonché alcune funzioni di supervisione (cfr. par. 2.42.1) che emettono un messaggio, quando il senso di rotazione previsto e il senso di rotazione calcolato non corrispondono. 2.47.2 Indicazioni per l'impostazione Impostazione del parametro funzionale 334 Il senso di rotazione durante l'esercizio normale è stato programmato con l'ausilio del parametro 271 (cfr. par. 2.5). Un'eventuale modifica temporanea della sequenza delle fasi, al lato impianto, viene segnalata alla protezione mediante l'ingresso binario „>Reverse Rot.“ (5145). 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.48 Controllo delle funzioni protettive 2.48 Controllo delle funzioni protettive Il controllo delle funzioni coordina l'esecuzione delle funzioni di protezione e delle funzioni supplementari ed elabora le informazioni generate da queste funzioni e le informazioni provenienti dall'impianto. 2.48.1 Logica di avviamento del dispositivo Nel presente paragrafo viene descritto l'avviamento generale e le segnalazioni spontanee sul display del dispositivo. 2.48.1.1 Descrizione della funzione Avviamento generale I segnali di avviamento di tutte le funzioni di protezione sono connessi tramite una porta logica OR e provocano un avviamento generale del dispositivo. Questo viene generato con il primo avviamento, ha termine con l'ultimo avviamento valido e viene segnalato con „Relay PICKUP“. L'avviamento generale è il presupposto di una serie di funzioni sequenziali interne ed esterne. Le seguenti funzioni interne vengono controllate dall'avviamento generale: • Creazione di un protocollo di guasto: dall'inizio dell'avviamento generale fino alla ricaduta, tutte le segnalazioni di guasto vengono registrate nel protocollo dei guasti. • Inizio della memorizzazione dei dati di guasto: la memorizzazione e la messa a disposizione dei dati di guasto può anche essere condizionata dalla presenza di un comando di scatto. • Creazione di segnalazioni spontanee sul display del dispositivo: determinate segnalazioni di guasto vengono visualizzate sul display del dispositivo come "segnalazioni spontanee" (cfr. di seguito „Segnalazioni spontanee sul display“). Questa visualizzazione può anche essere condizionata dalla presenza di un comando di scatto. Segnalazioni spontanee sul display Le segnalazioni spontanee sono segnalazioni di guasto che compaiono automaticamente sul display del dispositivo dopo un avviamento generale. Nella protezione 7UM62 si tratta delle seguenti segnalazioni: „Avviam. protezione“: la funzione di protezione che si è avviata per ultima; „Scatto prot.“: la funzione di protezione che ha generato uno scatto per ultima; „T-Avviam.“: l'intervallo di tempo tra avviamento generale e ricaduta dell'apparecchio, con indicazione del tempo in ms; „T-Scatto“: l'intervallo di tempo tra avviamento generale e primo comando di scatto dell'apparecchio, con indicazione del tempo in ms; Se si utilizza un display grafico, le segnalazioni spontanee vengono visualizzare solo se il parametro Spont. FltDisp. è impostato su YES (cfr. anche paragrafo 2.2). In caso di display a quattro righe, questo parametro non viene visualizzato. Va osservato che la protezione di sovraccarico termico non dispone di un avviamento paragonabile a quello delle altre funzioni di protezione. Il tempo T-Avviam. viene avviato solo con il comando di scatto e viene quindi generato un protocollo di guasto. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 335 2 Funzioni Solo la ricaduta della riproduzione termica della protezione di sovraccarico pone fine al guasto e, di conseguenza, al tempo T-Avviam. 2.48.2 Logica di scatto del dispositivo Nel presente paragrafo vengono descritti lo scatto generale e la ricaduta del comando di scatto. 2.48.2.1 Descrizione delle funzioni Scatto generale I segnali di scatto di tutte le funzioni di protezione sono raggruppati mediante una porta logica OR e generano il messaggio „Relay TRIP“. Questo messaggio può essere parametrizzato come le singole segnalazioni di scatto su LED oppure su relè di uscita e può essere utilizzato come messaggio collettivo. Controllo del comando di scatto Per il controllo del comando di scatto vale: • L'impostazione di una funzione di protezione su Blocco Relè impedisce l'attivazione del relè di uscita per questa funzione. Le altre funzioni di protezione non vengono influenzate da questo modo operativo. • Un comando di scatto impartito una volta viene memorizzato (cfr. fig2-140ura ). Contemporaneamente viene avviato un tempo minimo del comando di scatto t. Min Com Scatt. Questo tempo deve assicurare che il comando inviato all'interruttore sia mantenuto per un tempo sufficientemente lungo, quando la funzione di protezione che ha generato lo scatto ricade rapidamente. I comandi di scatto possono essere disattivati solo quando l'ultima funzione di protezione è ricaduta (nessuna funzione avviata) e il tempo minimo del comando di scatto è scaduto. • È anche possibile mantenere un comando di scatto fino a quando esso non viene resettato manualmente (funzione Lockout). In questo modo, l'interruttore può essere bloccato contro una richiusura fino a quando non è stata chiarita la causa del guasto e il blocco non è stato resettato manualmente. Il resettaggio viene effettuato azionando il tasto "Reset LED" oppure attivando l'ingresso binario parametrizzato a questo scopo („>Reset LED“). Il presupposto è, naturalmente, che la bobina di chiusura - come nella maggior parte dei casi - sia bloccata in caso di presenza di un comando di scatto permanente e che la corrente di bobina sia interrotta dal contatto ausiliario dell'interruttore. Figura 2-140 336 Ricaduta del comando di scatto, secondo l'esempio di una funzione di protezione 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.48 Controllo delle funzioni protettive 2.48.2.2 Indicazioni per l'impostazione Durata del comando 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 L'impostazione della durata minima del comando di scatto 280 TMin TRIP CMD è stata già descritta al paragrafo 2.5. Tale durata si applica a tutte le funzioni di protezione associate a uno scatto. 337 2 Funzioni 2.49 Funzioni supplementari Nel capitolo Funzioni supplementari vengono descritte funzioni generali del dispositivo. 2.49.1 Elaborazione delle segnalazioni In seguito a un guasto nell'impianto, le informazioni relative alla risposta dell'unità e alla conoscenza delle grandezze misurate sono importanti ai fini di un'esatta analisi dell'evoluzione del guasto. A questo scopo l'apparecchio dispone, al suo interno, di una funzione di elaborazione degli eventi che opera in tre direzioni: 2.49.1.1 Descrizione del funzionamento Segnalazioni e uscite binarie (relè di uscita) Eventi importanti e condizioni di stato vengono indicati da appositi segnalatori ottici (LED) posti frontalmente. L'apparecchio dispone inoltre di relè di uscita per la trasmissione a distanza di segnalazioni. La maggior parte delle segnalazioni e dei messaggi possono essere parametrizzati in maniera personalizzata, ovvero diversamente dalle impostazioni della casa produttrice. Nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/ viene descritta dettagliatamente la procedura di parametrizzazione. Nell'appendice del presente manuale sono riportate le parametrizzazioni allo stato di consegna. I relè di uscita e i LED possono essere parametrizzati come memorizzati oppure no (parametrizzabili singolarmente). Le memorie sono protette contro una caduta della tensione. Esse possono essere annullate • localmente, azionando il tasto LED sull'unità, • a distanza, mediante un ingresso binario parametrizzato, • tramite un'interfaccia seriale, • automaticamente all'inizio di un nuovo avviamento (rispettare il tempo di mantenimento minimo dei LED (cfr. par. 2.2). I messaggi di stato non dovrebbero essere memorizzati. Essi non possono essere resettati fino quando non è stata rimossa la causa determinante del segnale. Ciò interessa, ad esempio segnalazioni di funzioni di supervisione e simili. Un LED verde indica che il dispositivo è pronto („RUN“) e non è resettabile. Si spegne, invece, se manca la tensione ausiliaria oppure se l'autocontrollo del microprocessore riconosce un guasto. Se la tensione ausiliaria è presente, ma viene individuato un guasto interno, si accende un LED rosso („ERROR“ e si blocca l'apparecchio. Informazioni sul pannello operatore oppure su PC Eventi e condizioni di funzionamento possono essere richiamati sul pannello operatore posto sul fronte dell'apparecchio. Attraverso l'interfaccia operatore anteriore oppure mediante l'interfaccia di servizio è possibile collegare, per esempio, un personal computer al quale inviare tutte le informazioni. In condizioni di esercizio normali, ovvero in assenza di guasti, il display di visualizzazione riporta informazioni di servizio selezionabili dall'utente (vista di insieme dei valori di misura). In caso di guasto, vengono invece visualizzate sul display altre informazioni relative al guasto stesso (le cosiddette segnalazioni spontanee sul display). Dopo 338 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.49 Funzioni supplementari aver confermato le segnalazioni di guasto, il display visualizza nuovamente le informazioni di esercizio normali. L'operazione di conferma è identica a quella eseguita per resettare segnalazioni LED (vedi sopra). L'unità dispone di più buffer di evento, per esempio per messaggi di servizio, statistica degli scatti ecc., che sono protetti tramite batterie tampone da eventuali mancanze di tensione ausiliaria. Tali messaggi possono essere richiamati sul display di visualizzazione in qualsiasi momento tramite la tastiera di comando oppure trasmessi al personal computer attraverso l'interfaccia seriale. La lettura di segnalazioni di esercizio è descritta dettagliatamente nella descrizione del sistema SIPROTEC 4/1/. Ripartizione delle segnalazioni Le segnalazioni sono ripartite in base alla seguente classificazione: • Segnalazioni di esercizio; segnalazioni che possono essere generate durante il funzionamento del dispositivo: informazioni relative allo stato delle funzioni dell'apparecchio, dei dati di misura, dati dell'impianto, protocollo di comandi ecc. • Segnalazioni di guasto; segnalazioni degli ultimi 8 guasti elaborati dal dispositivo. • Statistica degli interventi dell'interruttore; contatori dei comandi di scatto generati dal dipositivo, eventualmente comandi di avviamento nonché valori delle correnti interrotte e correnti di corto circuito accumulate. La lista completa di tutte le funzioni di segnalazione e di uscita generabili con configurazione massima nell'apparecchio e del relativo numero di informazione (FNo) è riportata nell'Appendice. Per ogni segnalazione vengono anche indicate le possibilità di indirizzamento. Se, in un tipo di protezione con dotazione minima, alcune funzioni non sono disponibili Disabled oppure sono state disabilitate, le rispettive segnalazioni non possono essere visualizzate. Segnalazioni di esercizio Per segnalazioni di esercizio si intendono quelle informazioni generate dall'unità durante il funzionamento oppure relative al funzionamento. Nel dispositivo vengono memorizzate fino a 200 segnalazioni di esercizio in ordine cronologico. Le nuove segnalazioni generate vengono aggiunte. Se la capacità massima di memoria è esaurita, viene sovrascritta la segnalazione più vecchia. Segnalazioni di guasto Dopo un guasto è possibile, per esempio, richiamare informazioni importanti riguardanti la storia dell'evento, come l'avviamento e lo scatto. L'inizio del guasto è indicato con il tempo assoluto dell'orologio interno. L'evoluzione del guasto viene rappresentata con un tempo relativo, riferito al momento in cui ha avuto luogo l'avviamento, in modo che anche il tempo mancante fino allo scatto e alla ricaduta del comando di scatto sia riconoscibile. La risoluzione delle indicazioni temporali è di 1 ms. Indicazioni spontanee sul lato frontale della protezione In caso di guasto, i relativi dati vengono visualizzati automaticamente in seguito a un avviamento generale (senza ulteriori operazioni di comando) sul display della protezione. Segnalazioni richiamabili È possibile richiamare le segnalazioni relative agli ultimi otto guasti. Se un guasto al generatore provoca la reazione di più funzioni di protezione, tutte le segnalazioni presenti tra l'avviamento della prima funzione di protezione e la ricaduta dell'ultima funzione di protezione sono considerate come facenti parte dello stesso guasto. Le segnalazioni spontanee possono essere impostate mediante parametri se si utilizza il display grafico (cfr. anche par. 2.2). Complessivamente possono essere memorizzate fino a 600 segnalazioni. In caso di più segnalazioni di guasto, viene sovrascritta la segnalazione più vecchia. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 339 2 Funzioni Interrogazione generale L'interrogazione generale, che può essere consultata con l'ausilio di DIGSI, offre la possibilità di richiedere informazioni sullo stato attuale del dispositivo SIPROTEC 4. Tutte le segnalazioni soggette all'interrogazione generale vengono visualizzate con il loro valore attuale. Segnalazioni spontanee Le segnalazioni spontanee che possono essere lette con l'ausilio di DIGSI rappresentano il protocollo delle segnalazioni generate. Ogni nuova segnalazione compare subito senza dover attendere un aggiornamento. Statistica degli interventi dell'interruttore Le segnalazioni relative alla statistica delle interruzioni sono contatori dei comandi di scatto generati dal 7UM62 nonché valori delle correnti di corto circuito accumulate, interrotte dalle funzioni di protezione. I valori di misuta indicati sono valori primari. Questi valori possono essere richiamati e visualizzati sul dispaly posto sul lato frontale del dispositivo mediante un'interfaccia di comando/di servizio, per mezzo di un personal computer, con il programma DIGSI®. Per la lettura dello stato dei contatori e delle memorie non è richiesta l'immissione di un codice di accesso, mentre lo è per la cancellazione. Trasferimento di informazioni a un'unità centrale Se il dispositivo dispone di un'interfaccia seriale di sistema, le informazioni memorizzate possono essere trasferite a un'unità centrale di controllo e memorizzazione. Il trasferimento può essere eseguito mediante diversi protocolli. 2.49.2 Statistiche I comandi di scatto generati dal dispositivo vengono contati. Le correnti degli ultimi scatti generati dal dispositivo vengono protocollate. Le correnti di corto circuito eliminate vengono conteggiate per ogni polo dell'interruttore. 2.49.2.1 Descrizione del funzionamento Numero degli scatti Gli scatti generati dalla protezione 7UM62 vengono contati nella misura in cui la posizione dell'interruttore viene comunicata al dispositivo mediante ingresso binario. A questo scopo, il contatore di impulsi interno „#of TRIPs=“ dev'essere parametrizzato nella matrice su un ingresso binario controllato dalla posizione OFF dell'interruttore. Il valore degli impulsi „#of TRIPs=“ è riportato nel gruppo "Statistics" quando nella matrice sono selezionati "solo valori di misura e di conteggio“. Valori di apertura Per ogni comando di scatto vengono inoltre visualizzati, nelle segnalazioni di guasto, i seguenti valori di apertura: • se la protezione differenziale di terra è programmata, è emessa una segnalazione „I0-Diff:“ e „I0-Stab:“ in I/InO • la somma delle correnti di apertura primarie per fase e lato in kA • le correnti primarie in tutte e tre le fasi in kA, rispettivamente per lato 1 e lato 2 • se la protezione differenziale è programmata, hanno luogo le segnalazioni delle correnti differenziali e di stabilizzazione in tutte e tre le fasi • le tre tensioni fase-terra in kV • potenza attiva primaria P in MW (potenza media esatta) 340 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.49 Funzioni supplementari • potenza reattiva primaria Q in MVAR (potenza media esatta) • Frequenza in Hz. Ore di esercizio Vengono inoltre sommate le ore di esercizio sotto carico (= valore di corrente maggiore, in almeno una fase, del valore di soglia parametrizzato all'indirizzo 281 BkrClosed I MIN). Correnti di apertura accumulate Le correnti interrotte segnalate in ogni fase per ogni comando di scatto (rispettivamente per il lato 1 e il lato 2) vengono sommate e memorizzate. Le posizioni dei contatori e delle memorie sono protette contro una caduta della tensione ausiliaria. Il settaggio e il resettaggio dei contatori per le statistiche sopra menzionati vengono eseguiti al punto di menu SEGNALAZIONI -> STATISTICA per mezzo dei valori visualizzati che possono essere sovrascritti. Set/Reset 2.49.2.2 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione - #of TRIPs= PMV Number of TRIPs 409 >BLOCK Op Count SP >Blocco conteggi Op 1020 Op.Hours= VI Contatore ore di funzionamento 30607 ΣIL1 S1: VI Accumulazione di corr.interrotta L1 La.1 30608 ΣIL2 S1: VI Accumulazione di corr.interrotta L2 La.1 ) 30609 ΣIL3 S1: VI Accumulazione di corr.interrotta L3 La.1 30610 ΣIL1 S2: VI Accumulazione di corr.interrotta L1 La.2 30611 ΣIL2 S2: VI Accumulazione di corr.interrotta L2 La.2 30612 ΣIL3 S2: VI Accumulazione di corr.interrotta L3 La.2 2.49.3 Valori di misura (primari, secondari e in %) Una serie di misure e i valori da queste calcolati (cfr. tabelle 2-19 e la lista seguente) sono sempre disponibili per un richiamo locale oppure per essere trasferiti. I valori di misura possono essere trasmessi tramite interfacce a un'unità centrale di controllo e memorizzazione. 2.49.3.1 Descrizione delle funzioni Indicazione di valori di misura I valori di misura di esercizio della tabella 2-19 possono essere letti come valori secondari, valori primari e valori percentuali Il presupposto per una corretta visualizzazione dei valori primari e percentuali è la corretta immissione delle grandezze nominali dei trasformatori e dei mezzi di esercizio nonché dei rapporti di trasformazione dei trasformatori amperometrici e voltmetrici, conformemente ai paragrafi 2.5 e 2.7. La tabella 2-19 riporta le formule della conversione di valori secondari in valori primari e percentuali. A seconda del codice di ordinazione, del collegamento del dispositivo e delle funzioni di protezione programmate, è disponibile solo una parte dei valori di esercizio elencati 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 341 2 Funzioni nella seguente tabella. La tensione omopolare U0 è ricavata dalle tensioni fase-terra: A questo scopo, i tre ingressi di tensione fase-terra devono essere collegati all'apparecchio. Tabella 2-19 Valori di misura Formule di conversione tra valori di esercizio secondari, primari e percentuali secondari IL1 S2, IL2 S2, IL3 S2, I1 S2, I2 S2, 3I0 S2 Isec S2 IL1 S1, IL2 S1, IL3 S1, Isec S1 primari % Protezione differenziale generatore/motore: Protezione differenziale trasformatore trifase: IEE1 IEE1 sec FACTOR IEE1 • IEE1 sec. IEE2 IEE2 sec. FACTOR IEE2 • IEE21 sec. IEEB IEE1 sec oppure oppure oppure IEE2 sec UL1E, UL2E, UL3E, U0 U1, U2 UL-E sec. UL1-L2, UL2-L3, UL3-L1 ULLsec. UE misurato: misurato: UE sec. FACTOR UE • UE sec. calcolato: calcolato: UE sec.= U0 •√3 342 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.49 Funzioni supplementari Valori di misura secondari primari % UW UW sec P, Q, S Psec Qsec Ssec Angolo PHI ϕ ϕ nessuna visualizzazione dei valori di misura in perc. Fattore di potenza cos ϕ cos ϕ cos ϕ • 100 Frequenza f FACTOR UE • UW sec f U/f R, X Rsec S2 Xsec S2 UE3.H misurato: UE3.H,sec nessuna visualizzazione dei valori di misura in perc. misurato: calcolato: calcolato: UE3.H,sec= U0•√3 Ucontinua/Ico Ucontinua in Vntinua (Convertitore di misura 1) I continua in mA- nessun valore primario Uerr (Con- Uerr. vertitore di misura 3) nessun valore primario Con i seguenti parametri dai dati impianto 1: Parametro Unom PRIMARY 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Indirizzo 221 Parametro FACTOR IEE1 Indirizzo 205 Unom SECONDARY 222 FACTOR IEE2 213 IN-PRI I-SIDE1 202 FACTOR UE 224 IN-SEC I-SIDE1 203 UN GEN/MOTOR 251 IN-PRI I-SIDE2 211 SN GEN/MOTOR 252 IN-SEC I-SIDE2 212 Uph / Udelta 225 UN-PRI SIDE 1 241 SN TRANSFORMER 249 343 2 Funzioni I valori di misura vengono inoltre calcolati dalle funzioni di protezione e vengono messi a disposizione: Valori di misura della protezione di guasto a terra rotore (R. fn) Valori secondari messi a disposizione: Tensione omopolare a frequenza di rete URE (= UE), corrente di terra IRE (= Iee1) e resistenza rotorica Rterra, resistenza ohmica totale Rtot, reattanza efficace totale Xtot e angolo di fase ϕZtot della resistenza totale della protezione di guasto a terra rotore. Valori di misura della protezione di guasto a terra statore (1-3 Hz) Frequenza e ampiezza del generatore (1–3 Hz) (7XT71) fgen, Ugen, corrente nel circuito rotorico Igen, carico con inversione di polarità QC ue della resistenza rotorica ohmica Rterra. Valori di misura della protezione di guasto a terra statore (20 Hz) Tensione e corrente del circuito statorico USES e ISES, le resistenze statoriche ohmiche determinate Rses e Rsesp (primarie) e dell'angolo di fase ϕ SES tra 20 Hz corrente a 20 Hz e tensione. Definizione della misurazione della potenza Il 7UM62 utilizza il metodo convenzionale di seguito descritto. La potenza fornita è positiva. Figura 2-141 Convenzione per la definizione del senso di conteggio positivo La seguente tabella mostra i campi di lavoro in macchine sincrone e asincrone. Il parametro 1108 ACTIVE POWER è regolato, in questo caso, su Generator. Alla voce „caso normale“ è rappresentata la potenza visualizzata in condizioni normali di esercizio: + indica una potenza visualizzata positivamente nel dispositivo, – indica una potenza negativa. Tabella 2-20 Campo di lavoro delle macchine sincrone e asincrone Generatore sincrono 344 Motore sincrono 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.49 Funzioni supplementari Generatore asincrono Motore asincrono Dalla tabella è evidente che i campi di lavoro tra funzionamento del generatore e del motore sono simmetrici rispetto all'asse della potenza reattiva. I valori di misura della potenza si deducono dallo schema riportato sopra. Se, ad es., dev'essere utilizzata per un motore sincrono la funzione di supervisione della protezione di ritorno di energia, il parametro 1108 ACTIVE POWER dev'essere impostato su Motor. In questo modo la potenza attiva effettiva (in base alla suddetta definizione) viene moltiplicata per - 1 Ciò significa che il diagramma di potenza è speculare rispetto all'asse della potenza reattiva e che l'interpretazione della potenza attiva cambia. Questo va tenuto in considerazione per la valutazione dei conteggi di energia. Per ottenere valori di potenza positivi, ad es, in un motore asincrono, bisogna invertire il senso della corrente nel trasformatore amperometrico (ad es. parametro 201 STRPNT->OBJ S1). In questo caso, il parametro di impostazione 1108 ACTIVE POWER mantiene la preimpostazione su Generator. Ciò significa che la messa a terra dei trasformatori amperometrici da immettere nel dispositivo è opposta rispetto alla messa a terra effettiva. In questo modo si ottengono situazioni comparabili allo schema equivalente dell'"utente". 2.49.3.2 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. MV Spiegazione 605 I1 = I1 (Sequenza Positiva) 606 I2 = MV I2 (Sequenza Negativa) 621 UL1E= MV U L1-E 622 UL2E= MV U L2-E 623 UL3E= MV U L3-E 624 UL12= MV U L12 625 UL23= MV U L23 626 UL31= MV U L31 627 UE = MV Tensione residua UE 629 U1 = MV U1 (Sequenza Positiva) 630 U2 = MV U2 (Sequenza Negativa) 641 P = MV P (potenza attiva) 642 Q = MV Q (potenza reattiva) 644 Freq= MV Frequenza 645 S = MV S (Potenza Apparente) 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 345 2 Funzioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 650 UE3h = MV UE 3a Armonica 662 I DC = MV Corrente Continua 669 U20= MV SEF 100%: tensione circ. statorico 20 Hz 670 I20= MV SEF 100%: corrente circ. statorico 20 Hz 693 Rtot = MV Terra Rot. (R,fn): Resist.Tot. (R totale) 696 Xtot = MV Terra Rot. (R,fn):Reatt.Tot.(X totale) 697 ϕ Ztot= MV Terra Rot. (R,fn):Angolo fase di Z tot. 700 Re = MV Terra Rot. (R,fn):Resist.Guasto(R Terra) 721 IL1S1= MV Misura Operat. Corrente L1 Lato 1(%) è: 722 IL2S1= MV Misura Operat. Corrente L2 Lato 1(%) è: 723 IL3S1= MV Misura Operat. Corrente L3 Lato 1(%) è: 724 IL1S2= MV Misura Operat. Corrente L1 Lato 2(%) è: 725 IL2S2= MV Misura Operat. Corrente L2 Lato 2(%) è: 726 IL3S2= MV Misura Operat. Corrente L3 Lato 2(%) è: 755 fgen = MV Terra Rot.(1-3Hz):Freq. gen.Onda Quadra 757 Ugen = MV Terra Rot.(1-3Hz):Tens.gen.Onda Quadra 758 Imeas. = MV Terra Rot.(1-3Hz):Corr.mis.Circui.Rotore 759 Qc = MV Terra Rot.(1-3Hz):Carico a Pol. Inv.(Qc) 760 RSEFp= MV Terra Stat.100%:Resist.Terra Stat.Prim. 761 R earth= MV Terra Rot.(1-3Hz):Resist. di Gua.(R Ter) 762 U SEF= MV Terra Stat.100%:Tens.per Circuito Stat. 763 I SEF= MV Terra Stat.100%:Corr.di Ter. Circ.Stat. 764 R SEF= MV Terra Stat.100%:Resist. di Terra Stat. 765 U/f = MV (U/Un) / (f/fn) 769 U I/T = MV Tensione residua U Interturn 827 IEE-B= MV Corrente sensibile IEE-B 828 IEE1= MV Corrente di Terra sensibile 1 829 IEE2= MV Corrente di Terra sensibile 2 831 3I0 = MV 3I0 (sequenza zero) 832 U0 = MV U0 (sequenza zero) 894 U DC = MV Tensione Corrente Continua 896 U RE = MV Terra Rot.(R,fn):Tens. inserita (U RE) 897 I RE = MV Terra Rot.(R,fn):Corr.nel Circui. (I RE) 901 PF = MV Fattore di potenza 902 PHI= MV Angolo di Potenza 903 R= MV Resistenza 904 X= MV Reattanza 909 Uexcit.= MV Tensione d'eccitazione 995 ϕ SEF= MV Terra Stat.100%:Angolo Fase Circ.Stat. 996 Td1= MV Transduttore 1 997 Td2= MV Transduttore 2 998 Td3= MV Transduttore 3 7740 ϕIL1S1= MV Angolo di Fase in Fase IL1 Lato 1 7741 ϕIL2S1= MV Angolo di Fase in Fase IL2 Lato 1 7749 ϕIL3S1= MV Angolo di Fase in Fase IL3 Lato 1 7750 ϕIL1S2= MV Angolo di Fase in Fase IL1 Lato 2 346 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.49 Funzioni supplementari N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 7759 ϕIL2S2= MV Angolo di Fase in Fase IL2 Lato 2 7760 ϕIL3S2= MV Angolo di Fase in Fase IL3 Lato 2 2.49.4 Misurazione Termica 2.49.4.1 Descrizione Di seguito vengono elencati i valori di misura termici: • ΘS/ΘSOFF: Valore di misura della protezione di sovraccarico dell'avvolgimento statorico % rispetto alla sovratemperatura di scatto • ΘS/ΘSOFFL1: Valore di misura unificato della protezione di sovraccarico dell'avvolgimento statorico per fase L1 • ΘS/ΘSOFFL2: Valore di misura unificato della protezione di sovraccarico dell'avvolgimento statorico per fase L2 • ΘS/ΘSOFFL3: Valore di misura unificato della protezione di sovraccarico dell'avvolgimento statorico per fase L3 • ΘL/ΘLmax: Temperatura unificata del rotore in % rispetto alla sovratemperatura di scatto • Trim.: Tempo fino a un nuovo riavviamento ammissibile, • Iinv th.: Sovratemperatura del rotore causata dalla componente inversa delle correnti, in % rispetto alla sovratemperatura di scatto, • U/f th.: Sovratemperatura provocata da una sovraeccitazione, in % rispetto alla sovratemperatura di scatto, • Temp.refrig.: Temperatura refrigerante • Θ RTD 1 - Θ RTD 12: Temperatura sensori 1 - 12 2.49.4.2 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 660 T Rem.= MV Tempo Restante per posiz. ON 661 Θ REST. = MV Soglia di inibizione Riavvio 766 U/f th. = MV Temperatura calcolata (U/f) 801 Θ/Θtrip = MV Aumento temperatura per Allarme e Scatto 802 Θ/ΘtripL1= MV Aumento temperatura per fase L1 803 Θ/ΘtripL2= MV Aumento temperatura per fase L2 804 Θ/ΘtripL3= MV Aumento temperatura per fase L3 805 ΘR/ΘRmax = MV Temperatura del Rotore 910 ThermRep.= MV Temp. Rotore calcolata (carico squil.) 911 AMB.TEMP = MV Temperatura media di raffreddamento 1068 Θ RTD 1 = MV Temperatura del RTD1 1069 Θ RTD 2 = MV Temperatura del RTD2 1070 Θ RTD 3 = MV Temperatura del RTD3 1071 Θ RTD 4 = MV Temperatura del RTD4 1072 Θ RTD 5 = MV Temperatura del RTD5 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 347 2 Funzioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 1073 Θ RTD 6 = MV Temperatura del RTD6 1074 Θ RTD 7 = MV Temperatura del RTD7 1075 Θ RTD 8 = MV Temperatura del RTD8 1076 Θ RTD 9 = MV Temperatura del RTD9 1077 Θ RTD10 = MV Temperatura del RTD10 1078 Θ RTD11 = MV Temperatura del RTD11 1079 Θ RTD12 = MV Temperatura del RTD12 2.49.5 Misura Differenziale e Stabilizzante Correnti differenziali e di stabilizzazione IDiff L1, IDiff L2, IDiff L3, IStab L1, IStab L2, IStab L3, I0Diff, I0Stab, 3I0-1, 3I0-2 in percentuale rispetto alla corrente nominale dell'oggetto protetto. 2.49.5.1 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 7742 IDiffL1= MV IDiffL1 (in I/InO) 7743 IDiffL2= MV IDiffL2 (in I/InO) 7744 IDiffL3= MV IDiffL3 (in I/InO) 7745 IRestL1= MV IStabL1 (in I/InO) 7746 IRestL2= MV IStabL2 (in I/InO) 7747 IRestL3= MV IStabL3 (in I/InO) 30654 I0-Diff= MV I0-Diff T.Rist. (I/In oggetto [%]) 30655 I0-Rest= MV I0-Stab T.Rist. (I/In oggetto [%]) 30659 3I0-1 = MV 3I0-1 T.Rist. (I/In oggetto [%]) 30660 3I0-2 = MV 3I0-2 T.Rist. (I/In oggetto [%]) 2.49.6 Valori di misura minimi/massimi Valori minimi e massimi delle componenti dirette I1 e U1, della potenza attiva P e della potenza reattiva Q in valori primari, della frequenza f e della componente della terza armonica nella tensione di spostamento in valori secondari U3.H, con indicazione di data e ora dell'ultimo aggiornamento. I valori min/max possono essere resettati mediante ingressi binari e tramite il tasto F4 (preconfigurazione di fabbrica). Valori min/max: solo nel tipo 7UM62**_*****_3*** 2.49.6.1 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. IntSP_Ev Spiegazione - ResMinMax Reset contatore min.max. 394 >UE3h MiMa Res. SP >UE 3a Arm.MIN/MAX Reset Buffer 396 >I1 MiMaReset SP >I1 MIN/MAX Buffer Reset 399 >U1 MiMa Reset SP >U1 MIN/MAX Buffer Reset 400 >P MiMa Reset SP >P MIN/MAX Buffer Reset 348 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.49 Funzioni supplementari N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione 402 >Q MiMa Reset SP >Q MIN/MAX Buffer Reset 407 >Frq MiMa Reset SP >Frequenza MIN/MAX Reset Buffer 639 UE3h min= MVT UE Min. Tensione 3a Armonica 640 UE3h max= MVT UE Max. Tensione 3a Armonica 857 I1 Min= MVT Sequenza positiva minima 858 I1 Max= MVT Sequenza positiva massima 874 U1 Min = MVT U1 Minima tensione (sequenza positiva) 875 U1 Max = MVT U1 Massima tensione (sequenza positiva) 876 PMin= MVT Minima Potenza Attiva 877 PMax= MVT Massima Potenza Attiva 878 QMin= MVT Minima Potenza Reattiva 879 QMax= MVT Massima Potenza reattiva 882 fMin= MVT Minima frequenza 883 fMax= MVT Massima frequenza 2.49.7 Conteggi di Energia Wp, Wq, conteggio dell'energia attiva/reattiva in chilo, mega o giga wattora primario e in kVARh, MVARh oppure GVARh primaria, separata in base al consumo (+) e alla fornitura (–), ovvero capacitiva e induttiva. Il calcolo dei valori di misura di esercizio viene effettuato anche durante un guasto. L'aggiornamento dei valori ha luogo con una frequenza di ≥ 0,3 s e ≤ 1 s. Conteggio dell'energia: solo nel tipo 7UM62**_*****_3*** 2.49.7.1 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione - Meter res IntSP_Ev Reset metro 888 Wp(puls) PMV Energia impulsiva Wp (attiva) 889 Wq(puls) PMV Energia impulsiva Wq (reattiva) 916 WpΔ= - Incremento di energia attiva 917 WqΔ= - Incremento di energia reattiva 924 WpForward MVMV Wp avanti 925 WqForward MVMV Wq avanti 928 WpReverse MVMV Wp indietro 929 WqReverse MVMV Wq indietro 2.49.8 Valori di soglia per misure SIPROTEC 4 7UM62 permette di definire valori di soglia applicabili alle grandezze di misura e di conteggio significative. Il passaggio al di sopra o al di sotto di una soglia provoca l'emissione di un allarme che viene visualizzato come segnalazione di esercizio. Come tutte le segnalazioni di esercizio, le soglie possono essere associate a LED e/o a relé di uscita e trasmesse mediante interfacce. Contrariamente alle vere funzioni di protezione (quali protezione di massima corrente e protezione di sovracca- 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 349 2 Funzioni rico), questo programma di supervisione ha una minore priorità e può non reagire a cambiamenti rapidi delle grandezze di misura in caso di guasto con attivazione di funzioni di protezione. Inoltre, poiché un messaggio viene emesso solo quando una soglia è stata più volte superata, le supervisioni non possono reagire immediatamente prima di uno scatto della protezione. Nel 7UM62 è prevista, allo stato di fornitura, solo la soglia della supervisione di massima corrente IL<. La definizione di ulteriori valori di soglia è possibile se per le rispettive grandezze di misura e di conteggio è stata eseguita la programmazione tramite CFC (cfr. SIPROTEC 4 Descrizione del sistema /1/). L'impostazione dei valori di soglia viene effettuata nel menù VALORI DI MISURA al sottomenù DEFIN. SOGLIA, sovrascrivendo i valori preimpostati. In caso di superamento del valore limite della corrente di fase „IL<“, viene emessa la segnalazione „SP. I<“ (N. 284). 2.49.8.1 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione - IL< LV IL< Minima Corrente 284 SP. I< OUT Set Point allarme I min 2.49.9 Valori di soglia per statistiche L'apparecchio SIPROTEC 4 7UM62 permette di definire valori di soglia applicabili alle grandezze di statistica significative. Il passaggio al di sopra o al di sotto di una soglia provoca l'emissione di un allarme che viene visualizzato come segnalazione di esercizio. In caso di superamento verso l'alto del valore di soglia „OpHour>“ viene emessa la segnalazione „SP. Op Hours>“ (No. 272). 2.49.9.1 Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione - OpHour> LV Operating hours greater than 272 SP. Op Hours> OUT Set Point Operating Hours 2.49.10 Registrazioni Oscilloperturbografiche La protezione multifunzionale 7UM62 dispone di una memoria oscilloperturbografica dei guasti, che registra i valori istantanei e i valori effettivi di diverse grandezze di misura e li archivia in un registro a scorrimento. 2.49.10.1Descrizione delle funzioni Funzionamento 350 I valori istantanei delle grandezze di misura 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.49 Funzioni supplementari iL1 S1, iL2 S1, iL3 S1, iEE1, iL1 S2, iL2 S2, iL3 S2, iEE2 e uL1, uL2, uL3, uE, IDiff-L1, IDiff-L2, IDiff-L3, IStabL1, IStab-L2, IStab-L3 (riferiti alla corrente nominale dell'oggetto) e u= e i= dei tre convertitoru du misura vengono campionati su una griglia di 1,25 ms (a 50 Hz) e archiviati in un registro a scorrimento (16 valori campionati per periodo). In caso di guasto, i dati vengono memorizzati per un periodo di tempo impostabile, ma al massimo per una durata di 5 secondi. I valori effettvi delle grandezze di misura I1, I2, Iee2, Iee1, U1, UE, P, Q, ϕ, f–fN, R e X possono essere archiviati in un registro a scorrimento, in una griglia di un valore di misura per periodo. R e X rappresentano in questo caso le impedenze dirette. In caso di guasto, i dati vengono memorizzati per un periodo di tempo impostabile, ma al massimo per una durata di 80 secondi. In questo campo possono essere memorizzati fino a 8 guasti. La memoria dei dati di guasto si aggiorna automaticamente ogni qualvolta si verifica un nuovo guasto e non è pertanto necessaria alcuna convalida. Le registrazioni oscilloperturbografiche possono essere startate automaticamente con l'avviamento della protezione oppure anche mediante ingresso binario, tramite l'interfaccia utente integrata oppure dall'interfaccia seriale. Attraverso le interfacce, i dati possono essere richiamati su un personal computer ed elaborati mediante il programma di gestione dei dati di protezione DIGSI e il programma grafico SIGRA. Quest'ultimo elabora graficamente i dati registrati durante un guasto e calcola dai valori di misura derivati ulteriori grandezze, quali impedenze e valori effettivi. Le correnti e le tensioni possono essere rappresentate, a scelta, come grandezze primarie o secondarie. Inoltre, i segnali vengono rappresentati sotto forma di tracce binarie, per es. „Avviamento“ e „Scatto“. Se la protezione dispone di un'interfaccia di sistema seriale, i dati di guasto possono essere richiamati da un'unità centrale (ad es. SICAM). L'analisi dei dati viene effettuata nell'unità centrale con l'ausilio di programmi idonei. Le correnti e le tensioni vengono riferite al loro valore massimo e vengono unificate sul valore nominale e preparate per la rappresentazione grafica. Inoltre, i segnali vengono rappresentati sotto forma di tracce binarie, per es. „Avviamento“ e „Scatto“. La trasmissione ad un'unità centrale può essere eseguita automaticamente, in particolare dopo ogni avviamento della protezione oppure dopo uno scatto. 2.49.10.2Indicazioni per l'impostazione Memorizzazione dei valori di guasto 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 La memorizzazione dei valori di guasto può essere eseguita solo se questa funzione è stata programmata all'indirizzo 104 FAULT VALUE = Instant. values oppure RMS values. Gli altri parametri relativi a questa funzione sono disponibili nel sottomenù REGISTRAZIONI OSCILLOPERTURBOGRAFICHE del menù PARAMETRI. Per la memorizzazione dei dati di guasto viene effettuata una distinzione fra l'istante di riferimento e il criterio di memorizzazione (indirizzo 401 WAVEFORMTRIGGER). Normalmente il punto di riferimento è l'avviamento del dispositivo, ovvero l'avviamento di una qualsiasi funzione di protezione viene associato all'istante 0. Come criterio di memorizzazione può essere assunto ugualmente l'avviamento dell'unità (Save w. Pickup) oppure lo scatto della protezione (Save w. TRIP). Lo scatto della protezione (Start w. TRIP) può anche essere adottato come istante di riferimento; in questo caso lo scatto della protezione dovrà essere adottato anche come criterio di memorizzazione. 351 2 Funzioni L'entità di una memorizzazione dei valori di guasto viene definita nella protezione macchine dal guasto complessivo. Un guasto ha inizio con l'avviamento da parte di una qualsiasi funzione di protezione e termina con la ricaduta dell'ultimo avviamento di una di queste funzioni. Il tempo effettivo di memorizzazione comincia con il tempo totale PRE. TRIG. TIME (indirizzo 404) prima del punto di riferimento e termina allo scadere di un tempo successivo al guasto POST REC. TIME (indirizzo 405) in seguito alla scomparsa del criterio di memorizzazione. Il tempo di memorizzazione massimo per ogni registrazione oscillografica MAX. LENGTH viene impostato nell'indirizzo 403. L'impostazione si basa sul criterio di memorizzazione, sul tempo di ritardo delle funzioni di protezione e sul numero di guasti da registrare. Per le registrazioni oscillografiche dei guasti sono disponibili massimo 5 secondi per la registrazione di valori istantanei e massimo 80 secondi per la memorizzazione dei valori effettivi (cfr. anche indirizzo 104). In questo tempo vengono registrati fino a 8 guasti. Nota:In caso di memorizzazione di valori istantanei i tempi relativi ai parametri 403 - 406 sono prolungati del fattore 16. La memorizzazione dei dati di guasto può essere attivata anche mediante ingresso binario oppure mediante l'interfaccia di comando collegata a un PC. La registrazione è dinamica. L'indirizzo 406 BinIn CAPT.TIME determina la lunghezza della registrazione grafica dei guasti (fino al valore massimo MAX. LENGTH, indirizzo 403). A ciò occorre aggiungere i tempi di anticipo e di ritardo. In caso di impostazione del tempo per l'ingresso binario su ∞, la memorizzazione continuerà per tutto il tempo in cui l'ingresso binario risulterà eccitato (staticamente), ma al massimo per il tempo MAX. LENGTH (indirizzo 403). 2.49.10.3Tabella parametri Ind. Parametri Possibilità di impostazione Preimpostazione Spiegazione 401 WAVEFORMTRIGGE R Save w. Pickup Save w. TRIP Start w. TRIP Save w. Pickup Registrazione Oscilloperturbografia 403 MAX. LENGTH 0.30 .. 5.00 sec 1.00 sec Lunghezza max registrazione oscillo. 404 PRE. TRIG. TIME 0.05 .. 4.00 sec 0.20 sec Tempo di registrazione prima del guasto 405 POST REC. TIME 0.05 .. 0.50 sec 0.10 sec Tempo di registrazione dopo fine guasto 406 BinIn CAPT.TIME 0.10 .. 5.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di registrazione da ingr binario 2.49.10.4Informazioni N° Informazione Tipo di inf. Spiegazione - FltRecSta IntSP Avvio registrazione guasto 4 >Trig.Wave.Cap. SP >Avvio registrazione oscilloperturbograf. 203 Wave. deleted OUT_Ev Dati oscilloperturbografici cancellati 30053 Fault rec. run. OUT Registrazione guasto in corso 352 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.49 Funzioni supplementari 2.49.11 Gestione della data e dell'ora La funzione integrata di gestione della data e dell'ora consente di associare una data e un'ora agli eventi, ad es. nelle segnalazioni di esercizio e di guasto o nelle liste dei valori minimi e massimi. 2.49.11.1 Descrizione del funzionamento Funzionamento L'ora può essere influenzata da • orologio interno RTC (Real Time Clock), • fonti di sincronizzazione esterne (ad es. DCF 77, IRIG B, SyncBox, IEC 60870–5– 103) • impulsi esterni per minuto comunicati mediante ingresso binario. Nota L'orologio interno RTC viene preimpostato in fabbrica come fonte di sincronizzazione, indipendentemente dalla presenza di un'interfaccia di sistema nel dispositivo. Se la sincronizzazione oraria deve essere eseguita da una fonte esterna, quest'ultima dev'essere selezionata. Il procedimento relativo alla conversione della fonte di sincronizzazione è spiegato dettagliatamente nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. Sono disponibili i seguenti modi operativi: Nr. Modo operativo Spiegazioni 1 Interno Sincronizzazione interna mediate RTC (preimpostazione) 2 IEC 60870-5-103 Sincronizzazione esterna mediante interfaccia di sistema (IEC 60870–5–103) 3 PROFIBUS DP Sincronizzazione esterna mediante interfaccia PROFIBUS 4 Segnale orario IRIG B Sincronizzazione esterna mediante IRIG B (formato telegramma IRIG-B000) 5 Segnale orario DCF77 Sincronizzazione esterna mediante segnale orario DCF 77 6 Segnale orario Box di sincr. Sincronizzazione esterna mediante segnale orario Box di sincr. SIMEAS 7 Impulso mediante ingresso Sincronizzazione esterna con impulso mediante inbinario gresso binario 8 Bus di campo (DNP, Modbus) Sincronizzazione esterna mediante bus di campo 9 NTP (IEC 61850) Sincronizzazione esterna mediante interfaccia di sistema (IEC 61850) Per l'indicazione della data si può preimpostare il formato europeo (GG.MM.AAAA) oppure quello americano (MM/GG/AAAA) La batteria tampone interna, per essere preservata, si mette automaticamente fuori servizio dopo alcune ore senza tensione ausiliaria. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 353 2 Funzioni 2.49.12 Strumenti di messa in servizio È possibile influenzare le informazioni generate da un dispositivo e trasmesse a un'unità centrale di comando o di memorizzazione nel corso del funzionamento di prova oppure durante la messa in servizio. Per la prova dell'interfaccia di sistema e degli ingressi e uscite binarie è disponibile una serie di strumenti. Casi applicativi • Funzionamento di prova • Messa in servizio Premesse Devono essere soddisfatte le seguenti condizioni: - Il dispositivo deve disporre di un'interfaccia. - Il dispositivo dev'essere collegato a una unità di comando. 2.49.12.1Azione sulle informazioni trasmesse tramite interfaccia di sistema durante un funzionamento di prova Se il dispositivo è collegato a un'unità centrale di comando o di memorizzazione, è possibile agire sulle informazioni che vengono trasmesse all'unità di comando. Alcuni dei protocolli supportati permettono di specificare con la nota "Modo test" che l'insieme delle segnalazioni e delle misure trasmesse all'unità di controllo sono generate nell'ambito delle prove sul posto della protezione. Questa annotazione indica quindi che non si tratta di segnalazioni di guasti reali. Durante la prova è anche possibile inibire la trasmissione di tutte le segnalazioni mediante l'interfaccia di sistema ("Blocco di trasmissione"). Tale commutazione può essere eseguita per mezzo di ingressi binari, dal comando sul lato frontale del dispositivo oppure tramite l'interfaccia operatore o di servizio collegata a un PC. Le procedure per l'attivazione e la disattivazione del modo test e del blocco di trasmissione sono descritte dettagliatamente nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. 2.49.12.2Test dell'interfaccia di sistema Se il dispositivo dispone di un'interfaccia di sistema che viene utilizzata per la comunicazione con una centrale di controllo, è possibile verificare direttamente la trasmissione delle segnalazioni utilizzando il programma di elaborazione DIGSI. A questo proposito, vengono visualizzati in una finestra di dialogo i testi di tutte le segnalazioni parametrizzate nella matrice dell'interfaccia di sistema. In un'ulteriore colonna della finestra di dialogo si può stabilire un valore per tutte le segnalazioni che si vogliono controllare (ad es. segnalazione viene generata/segnalazione scompare) e generare così un messaggio in seguito all'immissione della password N. 6 (per menù di test dell'hardware). Il messaggio corrispondente viene generato e può essere letto sia nelle segnalazioni di esercizio dell'apparecchio SIPROTEC 4, sia nella centrale di comando dell'impianto. Il procedimento è descritto dettagliatamente nel capitolo "Montaggio e messa in servizio". 354 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.49 Funzioni supplementari 2.49.12.3Controllo degli stati di commutazione di ingressi e uscite binarie Gli ingressi binari, i relè di uscita e i LED del dispositivo SIPROTEC 4 possono essere controllati singolarmente mediante il DIGSI. In tal modo è possibile controllare, ad es. durante la fase di messa in servizio, il corretto cablaggio dell'impianto. In una finestra di dialogo sono rappresentati tutti gli ingressi e le uscite binari presenti nell'apparecchio così come i LED con il loro stato attuale. Viene inoltre indicato quali comandi o segnalazioni sono parametrizzati sulla rispettiva componente hardware. In un'ulteriore colonna della finestra di dialogo, previa immissione della password N. 6 (per menù di test hardware) è possibile forzare l'informazione nello stato opposto. Ogni singolo relè di uscita, ad esempio, può essere eccitato per eseguire il controllo del cablaggio tra dispositivo di protezione e impianto, senza dover generare i messaggi associati al relè in questione. Il procedimento è descritto dettagliatamente nel capitolo "Montaggio e messa in servizio". 2.49.12.4Generazione di una registrazione delle misure di test Per verificare la stabilità della protezione anche in presenza di processi transitori, possono essere eseguite prove di inserzione durante la messa in servizio. Il comportamento della protezione viene successivamente analizzato a partire dalle informazioni raccolte nelle registrazioni delle misure eseguite durante i test. ltre alla possibilità di registrazione dei valori di guasto mediante avviamento della protezione, l'apparecchio 7UM62 consente di memorizzare anche i valori di misura mediante il programma di comando DIGSI, attraverso le interfacce seriali e gli ingressi binari. In quest'ultimo caso, l'informazione „>Trig.Wave.Cap.“ deve essere stata parametrizzata su un ingresso binario. Il trigger della registrazione ha luogo quindi, ad es., mediante ingresso binario con l'inserzione dell'oggetto prottetto. Tali registrazioni delle misure di test avviate dall'esterno (ovvero senza avviamento della protezione), vengono trattate dal dispositivo come normali registrazioni di valori di guasto, vale a dire che per ogni registrazione viene aperto un protocollo di guasto con numero proprio per assicurare una corretta assegnazione. Tali registrazioni non vengono elencate nella memoria tampone delle segnalazioni di guasto sul display perché non rappresentano un guasto della rete. Il procedimento è descritto dettagliatamente nel capitolo "Montaggio e messa in servizio". 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 355 2 Funzioni 2.50 Elaborazione dei comandi Nell'apparecchio SIPROTEC 4 7UM62 è integrata una funzione di elaborazione dei comandi che permette di comandare l'interruttore e altri organi di manovra dell'impianto. I comandi possono provenire da quattro fonti: • comando sul posto tramite pannello integrato nel dispositivo • comando tramite DIGSI • comando a distanza tramite unità centrale (ad es. SICAM) • funzione automatica (ad es. mediante ingresso binario) Vengono supportati impianti di distribuzione a sbarra semplice e multipla. Il numero degli organi di manovra da controllare è limitato solo dal numero di ingressi e uscite binarie disponibili. Si consiglia pertanto l'impiego della variante 7UM622. Il dispositvo offre un alto livello di sicurezza relativamente a manovre intempestive grazie a controlli di interblocco e può interagire con una vasta gamma di apparecchiature elettriche e con diversi modi operativi. 2.50.1 Elaborazione dei comandi Il controllo di organi di manovra può essere effettuato dall'apposito pannello operatore, tramite l'interfaccia operativa, per mezzo di un personal computer e tramite l'interfaccia seriale e un collegamento all'unità centrale per impianti di distribuzione. Il numero degli organi di manovra da controllare è limitato al numero di ingressi e uscite binari disponibili. 2.50.1.1 Descrizione Comando mediante pannello operatore integrato I tasti di navigazione c, d, >, < permettono di accedere al menù di comando e di selezionare qui l'organo di manovra da comandare. Dopo aver digitato una password, si apre una nuova finestra dove vengono offerte le diverse possibilità (ad es. ON, OFF, Annulla) che possono essere selezionate mediante i tasti d e c. Segue quindi una richiesta di conferma. Solo se quest'ultima viene confermata mediante il tasto ENTER, la manovra avrà luogo. Se questa conferma non viene data entro un minuto, l'operazione viene interrotta. L'annullamento manuale è possibile prima della conferma del comando oppure durante la selezione dell'interruttore, mediante il tasto ESC. Se il comando di manovra viene rifiutato perché una della condizioni di interblocco non è soddisfatta, viene visualizzato sul display il motivo del rifiuto (cfr. anche Descrizione del sistema SIPROTEC 4). Questa segnalazione dev'essere confermata con ENTER prima di eseguire un nuovo comando. Comando tramite DIGSI Il controllo di apparecchi di manovra può essere effettuato tramite l'interfaccia operatore con un personal computer per mezzo del programma di comando DIGSI. La procedura è riportata nella Descrizione del sistema SIPROTEC 4 (controllo impianti). Comando tramite interfaccia di sistema Il comando di apparecchi di manovra può essere effettuato tramite l'interfaccia seriale di sistema e un collegamento all'unità centrale per impianti di distribuzione. A questo scopo è necessario che la periferia necessaria esista fisicamente sia nell'apparecchio 356 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.50 Elaborazione dei comandi sia nell'impianto. Inoltre, devono essere effettuate determinate impostazioni per l'interfaccia seriale (cfr. Descrizione del sistema SIPROTEC 4). 2.50.2 Tipi di comando L'apparecchio supporta i seguenti tipi di comando: 2.50.2.1 Descrizione Comandi di controllo Questi comprendono tutti i comandi che agiscono direttamente sugli organi di manovra dell'impianto e provocano una modifica di stato del processo: • comandi di commutazione di interruttori (non sincronizzati), sezionatori e dispersori, • comandi a gradini, ad es. per aumentare oppure diminuire gradino di regolazione dei trasformatori • comandi di posizionamento con tempo parametrizzabile, ad es. per la regolazione di bobine di Petersen) Comandi interni all'apparecchio Questi comandi non agiscono direttamente sulle uscite binarie. Essi servono a lanciare una funzione interna, a comunicare oppure a confermare un cambiamento di stato • Comandi di "adattamento" che permettono di fissare lo stato di oggetti accoppiati al processo, quali segnalazioni e stati di commutazione, ad es., in caso di mancanza di accoppiamento del processo. Un cambio di stato viene indicato nello stato dell'informazione e può essere visualizzato. • Comandi di controllo flag (per l'"impostazione") che permettono di fissare lo stato di oggetti interni, ad es., di cancellare / reinizializzare il livello di commutazione (remoto/locale), le commutazioni di parametri, i blocchi di trasmissione e i valori di conteggio. • Comandi di conferma e resettaggio per il set/reset di memorie interne oppure di dati. • Comandi di stato di informazione per fissare/eliminare l'informazione supplementare "Stato di informazione" di oggetti di processo quali: – Indicazione dello stato di blocco dell'interruttore – Blocco di un'uscita 2.50.3 Percorso di comando Meccanismi di sicurezza nel percorso di comando permettono di assicurare che un comando abbia luogo solo in seguito alla verifica di tutti i criteri prestabiliti dall'utente. Oltre ai controlli generali predefiniti si possono programmare ulteriori funzioni di interblocco separatamente per ogni organo di manovra. Infine viene controllata anche l'esecuzione del comando. la sequenza completa di un comando viene descritta brevemente qui di seguito: 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 357 2 Funzioni 2.50.3.1 Descrizione Controllo della richiesta di un comando I seguenti punti devono essere rispettati: • Immissione del comando, ad es., mediante il comando integrato – Verifica della password → diritto di accesso – Verifica del modo di controllo (bloccato/sbloccato) → selezione delle caratteristiche di sbloccaggio • Verifiche dei comandi programmabili – Attivazione modo – Controllo della direzione di commutazione (confronto nominale-reale); – Protezione contro errori di commutazione, blocco di campo (logica tramite CFC) – Protezione contro errori di commutazione, blocco impianto (centralizzato tramite SICAM) – Blocco di comando doppio (blocco di manovre parallele) – Blocco con protezione (blocco di manovre mediante funzioni di protezione) • Verifiche dei comandi predefinite – Controllo temporale (supervisione del tempo tra richiesta ed elaborazione del comando) – Parametrizzazione in corso (durante la parametrizzazione un comando viene rifiutato oppure ritardato) – Organo di manovra disponibile come uscita (se un organo di manovra è stato programmato ma non è stato parametrizzato su un'uscita binaria, il comando viene rifiutato) – Blocco di uscita (se un blocco di uscita è stato programmato per un oggetto ed è attivo al momento dell'emissione del comando, quest'ultimo viene rifiutato) – Modulo errori hardware; – Comando per questo organo di manovra già attivo (per un organo di manovra può essere eseguito solo un comando in un determinato istante, blocco di doppio comando) – Controllo 1-di-n (per selezioni multiple quali relè, il dispositivo verifica se un comando è già stato lanciato per i rispettivi relè di uscita). Supervisione dell'esecuzione dei comandi Vengono controllati: • Interruzione di un comando in seguito a una richiesta di annullamento • Supervisione del tempo di esecuzione (tempo di controllo segnalazione di conferma). 2.50.4 Protezione contro errori di commutazione Una protezione contro errori di commutazione può essere realizzata mediante la logica programmabile CFC. 358 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.50 Elaborazione dei comandi 2.50.4.1 Descrizione I controlli degli errori di commutazione in un impianto SICAM/SIPROTEC 4 si distinguono di regola in • interblocco impianto, supportato dalla riproduzione dei processi nell'unità centrale • interblocco zone, supportato dalla riproduzione dell'oggetto (conferme) nell'unità di zona • interblocchi a copertura di zona tramite messaggi GOOSE, direttamente tra unità di zona e protezioni (con introduzione della norma IEC 61850; la comunicazione tra i dispositivi con GOOSE ha luogo mediante il modulo EN100) L'entità delle verifiche di interblocco viene stabilita mediante parametri. Informazioni più dettagliate sul GOOSE sono riportate nella derscrizione del sistema SIPROTEC /1/ . Gli apparecchi di manovra soggetti a un interblocco di impianto nell'unità centrale, vengono contrassegnati con un parametro nel unità di zona (nella matrice di parametrizazzione). Per tutti i comandi si può stabilire se la commutazione deve essere effettuata con blocco (normale) oppure senza blocco (Interlocking OFF): • per comandi sul posto con richiesta della password non parametrizzata, • per comandi automatici dell'elaborazione dei comandi CFC mediante caratteristiche di sbloccaggio, • per comandi locali/remoti mediante ulteriore comando di sbloccaggio tramite profibus. Controllo con blocco / senza blocco Nelle apparecchiature SIPROTEC 4, i controlli di comando programmabili vengono denominati anche "interblocchi standard". Tali controlli possono essere attivati (controllo bloccato/controllo flag) oppure disattivati (sbloccati) mediante DIGSI. Per controllo sbloccato oppure non bloccato si intende ogni operazione di comando durante la quale le condizioni di interblocco precedentemente configurate non vengono verificate. Per controllo bloccato si intende invece ogni operazione di comando durante la quale le condizioni di interblocco precedentemente configurate vengono verificate nell'ambito del controllo di comando. Se una condizione non viene soddisfatta, il comando viene rifiutato con una segnalazione seguita dal segno meno (ad es. "CO–") e con una rispettiva risposta di comando. Nella seguente tabella sono riportati i tipi di comando possibili in un organo di manovra e le rispettive segnalazioni. I messaggi contrassegnati con *) vengono visualizzati nella forma illustrata solo sul display dell'unità e nelle segnalazioni di esercizio. In DIGSI, invece, esse appaiono al livello delle segnalazioni spontanee. Tipo di comando 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Comando Comando processo Comando Comando di adattamento Adattamento Causa CO Segnalazione CO +/– MT MT+/– Comando di stato informazione, in- Indicazione dello ibizione dell'acquisizione stato di blocco dell'interruttore ES ST+/– *) Comando di stato informazione, blocco uscita Blocco di un'uscita AS ST+/– *) Comando di annullamento Annullamento CA CA+/– 359 2 Funzioni Il segno "più" nel messaggio indica una conferma del comando. Il risultato del comando è quello atteso, quindi positivo. Allo stesso modo, il segno "meno" indica un risultato negativo inatteso. Il comando è stato rifiutato. Una lista delle possibili risposte di comando e delle cause è riportata nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. La figura seguente mostra un esempio di messaggi relativi all'esecuzione di un comando e delle relative risposte in seguito a una manovra dell'interruttore con esito positivo. Il controllo degli interblocchi può essere programmato separatamente per tutti gli apparecchi di manovra e i controlli flag. Altre azioni di controllo interne, quali sovrascritture manuali e annullamento, non vengono verificate e vengono realizzate indipendentemente dagli interblocchi. Figura 2-142 Interblocco standard (preimpostato) Esempio di una segnalazione di esercizio in seguito al collegamento dell'interruttore Q0 Gli interblocchi standard dispongono per ogni organo di manovra dei seguenti controlli preimpostati che possono essere attivati oppure disattivati singolarmente mediante parametri: • Controllo posizione interruttore (interruttore già in posizione): il comando di commutazione viene rifiutato con emissione di rispettivo messaggio quando l'interruttore si trova già in posizione. Quando è attivato, questo controllo è valido in caso di controllo bloccato e sbloccato. • Controllo stazione: per il controllo stazione, viene trasmesso all'unità centrale un comando impartito con attivazione modo = locale. Un organo di manovra soggetto a un interblocco di impianto non può essere comandato tramite DIGSI. • Interblocco di baia: i criteri logici, definiti con l'ausilio della logica CFC e memorizzati nel dispositivo vengono interrogati e tenuti in considerazione nel caso di controllo bloccato. • Blocco di protezione: I comandi di inserzione (ON) vengono rifiutati in caso di controllo bloccato non appena una funzione di protezione del dispositivo segnala un guasto. I comandi di scatto, invece, possono essere sempre eseguiti. E necessario osservare che anche gli avviamenti della protezione di sovraccarico segnalano un guasto e che il suo mantenimento provoca il rifiuto del comando di chiusura. Se si toglie l'interblocco, va però notato che il blocco di riavviamento per motori, in questo caso, non rifiuta automaticamente un comando di avviamento del motore. Il riavviamento dev'essere quindi bloccato con altri mezzi, ad es., può essere realizzato tramite l'interblocco di baia con l'ausilio della logica CFC. • Blocco di doppio comando: le manovre parallele sono interbloccate; durante una manovra non può avere luogo una seconda. • Autorizzazione modo LOCALE: un comando di commutazione del modo locale (comando con controllo sorgente LOCALE) è consentito solo se il dispositivo è configurato in modo tale da permettere un controllo locale. 360 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.50 Elaborazione dei comandi • Controllo DIGSI: Un comando di manovra di un dispositivo DIGSI con collegamento locale o remoto (comando con controllo sorgente DIGSI) è consentito solo se nel dispositivo è ammesso un comando a distanza (mediante parametrizzazione). La comunicazione del programma DIGSI a partire da un PC è accompagnata dalla dichiarazione di un numero VD (Virtual Device Number). Solo i comandi accompagnati da questo numero VD (con attivazione modo =REMOTO) vengono accettati dalll'apparecchio. I comandi che arrivano dal controllo a distanza vengono rifiutati. • Autorizzazione modo REMOTO: Un comando di manovra del controllo a distanza (comando con controllo sorgente REMOTO) è consentito solo se l'apparecchio è configurato in modo tale da permettere un controllo a distanza. Figura 2-143 Interblocchi standard La parametrizzazione delle condizioni di interblocco con DIGSI è riportata nella seguente figura. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 361 2 Funzioni Figura 2-144 Finestra di dialogo DIGSI "Proprietà dell'oggetto" per la parametrizzazione delle condizioni di interblocco Le condizioni di interblocco programmate possono essere lette sul display del dispositivo. Esse sono contrassegnate da lettere, il cui significato è riportato nella seguente tabella. Tabella 2-21 Tipi di comando e rispettive segnalazioni Identificazioni di sblocco Identificazione (abbre- Visualizzazione sul viazione) display Attivazione modo SV S Controllo stazione Zona/sist. interb. A Controllo zone FV F Interruttore già in pos. (contr. pos. interruttore) SI I Blocco da protezione SB B La seguente figura mostra un esempio di visualizzazione sul display delle condizioni di interblocco di tre apparecchiature di controllo. Le abbreviazioni utilizzate sono riportate nella precedente tabella. Vengono visualizzate tutte le condizioni di interblocco parametrizzate. 362 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.50 Elaborazione dei comandi Figura 2-145 Esempio di condizioni di interblocco programmate Logica di abilitazione mediante CFC Per il controllo zone, la logica di abilitazione può essere sviluppata facendo uso della logica programmabile CFC. L'informazione „abilitazione“ oppure „controllo zone“ è messa a disposizione mediante le rispettive condizioni di interblocco (ad es. „Abilitazione SG ON“ e „Abilitazione SG OFF“ con le informazioni: ON / OFF). Attivazione modo Per la selezione dell'autorizzazione di attivazione è disponibile la condizione di interblocco "attivazione modo", mediante la quale può essere selezionata la fonte di comando autorizzata all'attivazione. Sono disponibili i campi di attivazione di seguito riportati con il seguente ordine di priorità: • LOCALE (Local) (i comandi sono emessi dalla tastiera dell'apparecchio) • DIGSI • REMOTO (Remote) (i comandi sono emessi dallo SCADA) L'oggetto "autorizzazione modo" serve per l'interblocco oppure per il rilascio del comando sul posto rispetto ai comandi remoti e al comando DIGSI. Nei dispostivi 7UM621 e 7UM622 l'attivazione modo può essere commutata tra "locale" e "remoto" tramite il pannello di comando, in seguito all'immissione di una password oppure tramite CFC, anche mediante un ingresso binario e un tasto funzionale. Nel 7UM623 l'"attivazione modo" può essere modificata mediante l'interruttore a chiave. L'oggetto "Controllo DIGSI" serve per l'interblocco oppure per il rilascio del comando mediante DIGSI. A questo scopo si tiene conto di un DIGSI con collegamento sia locale che remoto. La comunicazione del programma DIGSI a partire da un PC (locale oppure remoto) è accompagnata dalla dichiarazione di un numero VD (Virtual Device Number). Solo i comandi accompagnati da questo numero VD (con attivazione modo = OFF oppure REMOTO) vengono accettati dal dispositivo. Se si interrompe la comunicazione del PC con DIGSI, il numero VD viene cancellato. L'ordine di comando viene verificato in funzione del controllo sorgente (com. eseg.) e della configurazione del dispositivo rispetto al valore/stato stato attuale di informazione dell'oggetto "autorizzazione modo" e "controllo DIGSI" . Configurazione 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Autorizzazione modo disponibile si/no (generare oggetto corrispondente) Controllo DIGSI disponibile si/no (generare oggetto corrispondente) Oggetto specifico (ad es. organo di manovra) Attivazione modo LOCALE (controllo con comandi sul posto: si/no Oggetto specifico (ad es. organo di manovra) "Autorizzazione controllo REMOTO (controllo con comandi LOCALE, REMOTO oppure DIGSI): si/no 363 2 Funzioni Tabella 2-22 Logica di interblocco Stato di informazione attuale attivazione modo Controllo DIGSI Comando con VQ = LOCALE oppure REMOTO Comando con VQ 3) = LOCALE Comando con VQ =DIGSI LOCALE (ON) non controllato libero bloccato 2) „bloccato, bloccato "DIGSI non poiché comando LOCALE" controllato" LOCALE (ON) controllato libero bloccato 2) „bloccato, bloccato 2) „bloccapoiché comando LOCALE" to, poiché comando LOCALE" REMOTO (OFF) non controllato bloccato 1) „blocca- libero to, poiché comando REMOTO" bloccato "DIGSI non controllato" REMOTO (OFF) controllato bloccato 1) „blocca- bloccato 2) „bloccato, to, poiché comando poiché comando DIGSI" DIGSI" libero 1) 2) 3) anche "libero" con: "Attivazione modo LOCALE (verifica con comandi sul posto): n” anche "libero" con: "Attivazione modo REMOTO (controllo con comando LOCALE, REMOTO oppure DIGSI): n” VQ = Controllo sorgente VQ = auto: I comandi interni risultanti (comandi generati via CFC) non sono soggetti all'attivazione modo e sono quindi sempre "liberi". Modo di controllo Il modo di controllo serve per attivare oppure disattivare condizioni di interblocco programmate al momento della manovra. Sono definiti i seguenti modi (in locale): • Per comandi locali (VQ = LOCALE) – interbloccato (normale) oppure – non interbloccato (sbloccato). Nei dispositivi 7UM621 e 7UM622 il modo di controllo può essere commutato tra "bloccato" e "sbloccato" tramite il pannello di comando, in seguito all'immissione di una password oppure tramite CFC, anche mediante un ingresso binario e un tasto funzionale. Nel 7UM623 la commutazione viene effettuata mediante un interruttore a chiave. Sono definiti i seguenti modi (a distanza): • Per comandi remoti oppure da DIGSI (VQ = LOCALE, REMOTO oppure DIGSI) – interbloccato oppure – non interbloccato (sbloccato). Il rilascio in questo caso è effettuato mediante un comando separato. – Per i comandi CFC (VQ = Auto), consultare le indicazioni nel manuale CFC (modulo: BOOL to Command). Controllo zone 364 La considerazione degli interblocchi delle zone (ad es. mediante CFC) comprende la realizzazione di interblocchi rilevanti ai fini del controllo per impedire manovre intempestive (quali, ad es., di linea, sezionatore di terra ecc.), nonché l'impiego di interblocchi meccanici nel pannello di comando (ad es. porta AT aperta contro l'inserzione dell'interruttore). 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.50 Elaborazione dei comandi Per ogni organo di manovra è possibile configurare separatamente un interblocco per le posizioni ON e/o OFF dell'interruttore. L'informazione di abilitazione con "Organo di manovra bloccato (OFF/NAKT/DIST) oppure abilitato (ON)" può essere utilizzata, • direttamente tramite segnalazione singola o doppia, interruttore a chiave oppure segnalazione interna (controllo flag), oppure • con una logica di abilitazione mediante CFC Lo stato attuale viene interrogato alla richiesta di comando e viene aggiornato ciclicamente. L'assegnazione viene effettuata mediante "Oggetto abilitazione comando ON/comando OFF". Controllo stazione Si tiene conto degli interblocchi dell'impianto (configurazione mediante l'unità centrale). Blocco di doppio comando Ha luogo un interblocco di manovre parallele. Quando si genera un comando tutti gli oggetti di comando subordinati al blocco vengono verificati per accertare se vi è un comando in corso. Durante l'esecuzione di un comando, il blocco è attivo per tutti gli altri comandi. Blocco da protezione Ha luogo un interblocco delle manovre mediante funzioni di protezione. Le funzioni di protezione bloccano, in posizione ON oppure OFF, determinati comandi di commutazione separatamente per ogni organo di manovra. Un blocco da protezione richiesto genera un "blocco posizione ON" per l'interblocco di un comando di chiusura, un "blocco posizione OFF" provoca l'interblocco di un comando di scatto. All'attivazione di un blocco da protezione, un comando in corso viene interrotto immediatamente. Controllo posizione interruttore (interruttore già in posizione): 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Nel caso di comandi di commutazione, la protezione confronta lo stato attuale dell'organo di manovra con lo stato richiesto. Se un interruttore è già in posizione ON, e si prova a effettuare un comando di chiusura (ON), quest'ultimo viene rifiutato con la risposta di servizio "stato nominale uguale a stato reale". Organi di manovra in posizione di guasto non vengono bloccati a livello software. 365 2 Funzioni Bypass interblocchi Il bypass di interblocchi programmati al momento della manovra ha luogo all'interno del dispositivo mediante caratteristiche di sblocco dell'ordine di comando oppure in forma generale, tramite i cosiddetti modi di controllo. • VQ=LOCALE – I modi di controllo "interbloccato" e "non interbloccato" possono essere commutati nei dispostivi 7UM621 e 7UM622 dal pannello operatore dopo aver immesso una password mentre nel 7UM623 la commutazione avviene mediante un interruttore a chiave. • REMOTO e DIGSI – I comandi di SICAM oppure di DIGSI vengono sbloccati per mezzo di un modo di controllo globale REMOTO. Per realizzare uno sblocco è necessario inviare una richiesta separata. Lo sblocco è valido solo per una manovra e solo per comandi della stessa origine. – Richiesta: comando verso l'oggetto "Modo di controllo REMOTO", ON – Richiesta: comando verso "organo di manovra" • comandi derivati via CFC (comandi automatici, VQ = Auto): – il comportamento viene definito nel modulo CFC ("Bool to Command") mediante configurazione 2.50.5 Protocollo di comandi Durante l'elaborazione dei comandi, le segnalazioni di comando e di processo vengono inviate, indipendentemente dal loro ulteriore impiego e trattamento successivo, alla funzione di elaborazione delle segnalazioni. Ognuno di questi messaggi contiene un'informazione relativa alla sua origine. Se sono state rispettivamente impostate (configurate), queste segnalazioni vengono registrate nel protocollo delle segnalazioni di esercizio. Premesse Una lista delle possibili risposte e del loro significato nonché la descrizione dei tipi di comando necessari per l'inserzione e la disinserzione di degli organi di manovra oppure per il posizionamento superiore/inferiore dei gradini del trasformatore, sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. 2.50.5.1 Descrizione Conferma del comando a livello del comando integrato Tutte le segnalazioni con controllo sorgente VQ_LOCALE si convertono in una risposta di servizio e vengono visualizzate quindi sul display. Conferma dei comandi locale/remoto/Digsi Le segnalazioni con controllo sorgente VQ_LOCALE/REMOTO/DIGSI vengono trasmesse indipendentemente dalla configurazione (programmazione sull'interfaccia seriale). La conferma del comando non ha luogo mediante una risposta di servizio come per il comando locale, ma tramite il protocollo normale dei comandi e delle segnalazioni. 366 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 2.50 Elaborazione dei comandi Supervisione delle segnalazioni L'elaborazione di comandi esegue, per tutte le procedure di comando con segnalazione, una supervisione del tempo. Parallelamente al comando viene avviato un tempo di supervisione (supervisione di durata comando), che controlla se l'organo di manovra ha raggiuto la posizione desiderata entro tale tempo. All'arrivo della segnalazione di conferma, il tempo di supervisione viene fermato. Se non viene emessa nessuna segnalazione, viene visualizzata la risposta di servizio "Com. fuori tempo" e la procedura viene interrotta. Nelle segnalazioni di esercizio vengono protocollati anche i comandi e le loro segnalazioni. La conclusione normale di un comando ha luogo con l'arrivo della segnalazione di conferma (Disp. rit. OK) dell'organo di manovra interessato oppure con l'emissione di un messaggio alla conclusione del comando (nel caso di comandi senza segnalazione di processo). Il segno "più" nella segnalazione indica una conferma del comando. Il comando è stato concluso positivamente. Allo stesso modo, il segno "meno" indica un risultato negativo inatteso. Emissione del comando / eccitazione relè I tipi di comando necessari per l'inserzione e la disinserzione di organi di manovra oppure per il posizionamento superiore/inferiore dei gradini del trasformatore, sono descritti nella programmazione in /1/. ■ 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 367 2 Funzioni 368 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Montaggio e messa in servizio 3 Questo capitolo si rivolge a esperti addetti alla messa in servizio. Essi devono avere esperienza nella messa in servizio di dispositivi di protezione e di comando, avere conoscenza del funzionamento del generatore e delle regole e delle disposizioni in materia di sicurezza. È possibile che si rendano necessari alcuni adattamenti dell'hardware ai dati dell'impianto. Per le prove primarie, l'oggetto da proteggere (generatore, motore, trasformatore) deve essere inserito e messo in servizio. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.1 Montaggio e collegamento 370 3.2 Controllo dei collegamenti 396 3.3 Messa in servizio 406 3.4 Attivazione dell'apparecchio 458 369 3 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento AVVERTENZA Fare attenzione che trasporto, stoccaggio e messa in opera vengano effettuati correttamente. La mancata osservanza di tali norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni all'apparecchiatura. Un funzionamento sicuro e senza guasti del dispositivo presuppone un trasporto appropriato, un adeguato magazzinaggio, un'installazione e montaggio da parte di personale qualificato e l'osservanza delle avvertenze e delle istruzioni del manuale. In particolare, sono da osservare le prescrizioni generali per l'installazione e la sicurezza per il lavoro con impianti elettrici ad alta tensione (per es. DIN, VDE, EN, IEC o altri regolamenti nazionali e internazionali). 3.1.1 Indicazioni per la parametrizzazione Premesse Per il montaggio e il collegamento devono essere soddisfatte le seguenti premesse e limitazioni: Il controllo dei dati nominali dell'apparecchio consigliato nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/ è stato effettuato e la loro concordanza con i dati dell'impianto è stata verificata. Varianti di collegamento Gli schemi generali sono riportati nell'appendice A.2. Esempi di collegamento per i circuiti dei trasformatori amperometrici e voltmetrici sono riportati nell'appendice A.3. Bisogna verificare che la parametrizzazione dei Power System Data 1 (Dati di impianto 1) (paragrafo 2.5) sia conforme ai collegamenti previsti. Correnti / tensioni Gli schemi di collegamento sono riportati in appendice. Esempi per le possibilità di collegamento dei trasformatori amperometrici e voltmetrici in caso di collegamento diretto su sbarra (indirizzo272 SCHEME = Busbar) e di collegamento tramite trasformatore elevatore (indirizzo 272 = Unit transf.) sono riportati nell'appendice A.3. In tutti gli esempi i centri stella dei trasformatori amperometrici guardano in direzione dell'oggetto da proteggere, cosicché vanno impostati gli indirizzi 201 STRPNT->OBJ S1 e 210 STRPNT->OBJ S2 = YES. Negli esempi di collegamento, l'ingresso UE dell'apparecchio è collegato rispettivamente all'avvolgimento a triangolo aperto di un trasformatore voltmetrico. Deve essere quindi impostato l'indirizzo 223 UE CONNECTION = broken delta. Un collegamento standard con più generatori connessi direttamente su una sbarra è riportato nell'appendice A.3. La corrente di terra può essere aumentata tramite un trasformatore di terra collegato alla sbarra (max. ca. 10 A) e permette, in questo modo, una zona di protezione fino al 90%. La corrente di terra può essere rilevata tramite un trasformatore toroidale per raggiungere la sensibilità necessaria. La tensione di spo- 370 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.1 Montaggio e collegamento stamento può essere utilizzata come criterio di messa a terra durante un avviamento fino alla sincronizzazione. Il fattore 213 FACTOR IEE2 tiene conto del rapporto di trasformazione tra lato primario e secondario del trasformatore di corrente somma per l'utilizzo dell'ingresso di corrente sensibile del lato 2 nell'esempio di collegamento corrispondente. Corrispondentemente per l'utilizzo dell'ingresso del lato 1 vale il fattore 205 FACTOR IEE1. Esempio: Trasformatore di corrente somma 60 A/1 A Adattamento al rilevamento sensibile della corrente di terra: FACTOR IEE2 = 60 (utilizzando l'ingresso del lato 2) Se si utilizza l'ingresso sensibile di corrente del lato 1 quale rilevamento della corrente di terra del rotore (vedi appendice A.3), si seleziona FACTOR IEE1 = 1. Nella figura „Impianti connessi direttamente alle sbarre" nell'appendice A.3, il centro stella del generatore è collegato a terra con bassa resistenza ohmica. Per evitare correnti di circolazione (terza armonica), in caso di più generatori la resistenza dovrebbe essere collegata ad un solo generatore. Per il rilevamento selettivo di guasti a terra, l'ingresso di corrente di terra sensibile IEE2 viene collegato al conduttore di ritorno comune dei due trasformatori amperometrici (misura della differenza di corrente). I trasformatori amperometrici vanno collegati a terra solo in un punto. FACTOR IEE2 viene impostato = 1. In questo collegamento sono vantaggiosi trasformatori amperometrici DE compensato (compensazione delle spire). Nella figura „Collegamento tramite trasformatore elevatore" con centro stella isolato nell'appendice A.3, è effettuato il rilevamento di guasti a terra tramite la tensione di spostamento. Per evitare un funzionamento intempestivo in caso di guasti a terra sulla rete, è prevista una resistenza di carico sull'avvolgimento a triangolo aperto. L'ingresso UE dell'apparecchio è collegato all'avvolgimento a triangolo aperto di un trasformatore di terra tramite un partitore di tensione (indirizzo 223 UE CONNECTION = broken delta). Il fattore 225 Uph / Udelta si regola sul rapporto di trasformazione delle tensioni al lato secondario: tra gli avvolgimenti secondari il fattore è pertanto pari a 3/√3 = 1,73. Per altri rapporti di trasformazione, ad esempio con misura diretta di tensione omopolare mediante connessione diretta, questo fattore deve essere adeguatamente modificato. Il fattore 224 FACTOR UE tiene conto del rapporto di trasformazione completo tra la tensione primaria e la tensione dei morsetti addotta all'apparecchio, comprende quindi anche il partitore di tensione collegato in serie. Con una tensione nominale del trasformatore primaria di 6,3 kV, una tensione secondaria di 500 V con spostamento completo e un partitore di tensione di 1:5, questo fattore è ad esempio Nella figura „Collegamento a blocco con trasformatore di neutro “ nell'appendice A.3, l'abbassamento della tensione di disturbo dei guasti a terra sul lato della rete rileva una resistenza di carico collegata al centro stella del generatore. La corrente di terra massima viene limitata a circa 10 A. L'esecuzione può essere una resistenza primaria o secondaria con trasformatore di neutro. Per evitare una resistenza secondaria piccola, il rapporto di trasformazione del trasformatore di neutro va tenuto basso. L'elevata tensione secondaria da ciò determinata può essere abbassata tramite un partito- 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 371 3 Montaggio e messa in servizio re di tensione. L'indirizzo 223 UE CONNECTION viene impostato su neutr. transf.. La figura „Protezione di guasto a terra all'avviamento“ nell'appendice A.3 mostra il collegamento della protezione di tensione continua per impianti con avviatore statico. L'amplificatore 7KG6 intensifica, in funzione della scelta dell'apparecchio, il segnale rilevato allo shunt su valori massimi di 10 V o di 20 mA. L'ingresso MU1 può essere adattato al rispettivo segnale (tensione o corrente) tramite ponti ad innesto (vedi anche 3.1.2 “Interruttori su circuiti stampati”). La figura „Protezione di terra rotore“ nell'appendice A.3 mostra un esempio di collegamento della protezione di terra rotore a un generatore con eccitazione statica. Il collegamento a terra va effettuato sulla spazzola di messa a terra. Il dispositivo di accoppiamento 7XR61 va integrato con le resistenze esterne 3PP1336 se la corrente di circuito, in seguito alla sesta armonica nella tensione di eccitazione, può superare il valore di 0,2 A. Ciò può accadere a partire da tensioni di eccitazione di UErr > 150 V. L'ingresso IEE1 valuta la corrente di terra che circola attraverso la tensione addizionale del circuito rotorico tra rotore e terra. Il fattore di adattamento FACTOR IEE1 viene impostato = 1. La figura „Collegamenti dei trasformatori voltmetrici per due trasformatori voltmetrici in collegamento a V“ nell'appendice A.3 mostra come avviene il collegamento con due soli trasformatori voltmetrici in collegamento a V sul lato dell'impianto. La figura „Motore asincrono“ nell'appendice A.3 mostra un tipico collegamento della protezione ad un grande motore asincrono. Le tensioni per il controllo della tensione e della tensione zero vengono, di regola, prelevate dalla sbarra. Se alla sbarra sono collegati più motori, i guasti a terra unipolari possono essere rilevati con la protezione direzionale di guasti a terra, consentendo in tal modo aperture selettive. Per il rilevamento della corrente di terra viene impiegato un trasformatore toroidale. Il fattore 213 FACTOR IEE2 tiene conto del rapporto di trasformazione tra lato primario e secondario del trasformatore della corrente somma con l'utilizzo dell'ingresso di corrente IEE2. Ingressi e uscite binari Le possibilità di configurazione degli ingressi e delle uscite binari, ovvero l'adattamento individuale all'impianto, sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC 4/1/. Le preimpostazioni di fabbrica sono riportate all'appendice A.4. Controllare anche che le strisce con le diciture sulla parte frontale corrispondano alle funzioni di segnalazione attribuite. Commutazione gruppi di impostazione Se la commutazione del gruppo di parametri viene effettuata attraverso ingressi binari, bisogna osservare le indicazioni seguenti: • In fase dei parametrizzazione sul pannello operatore oppure mediante DIGSI, all'indirizzo 302 CHANGE si deve selezionare l'opzione tramite Binary Input. • Per il comando di due gruppi di impostazione è sufficiente un ingresso binario, vale a dire „>Param. Selez.1“. • Per la configurazione dell'ingresso binario in collegamento normalmente aperto, cioè con tensione attiva (H attiva) questo significa: - non attivato: set parametri A - attivato: set parametri B • Il segnale di comando deve essere costantemente presente e/o costantemente non presente, affinché il gruppo di impostazione selezionato sia e sia e rimanga attivo. 372 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.1 Montaggio e collegamento Supervisione dei circuiti di scatto Per la supervisione dei circuiti di scatto si consiglia il collegamento con due ingressi binari (vedi paragrafo 2.43). Gli ingressi binari devono essere senza conduttore comune e la soglia di intervento deve rimanere chiaramente al di sotto della metà del valore nominale della tensione continua di comando. Per l'impiego alternativo di un ingresso binario, bisogna inserire una resistenza equivalente R (vedi paragrafo 2.43) . Tenere conto dei lunghi tempi di reazione di ca. 300 s. Il cacolo della resistenza è riportato al paragrafo 2.43.2. 3.1.2 Adattamento dell'hardware 3.1.2.1 In generale In generale Un adattamento successivo dell'hardware alle condizioni dell'impianto può rendersi necessario, ad es., in relazione alla tensione di comando per ingressi binari o alla modifica di interfacce seriali. Se si effettuano adattamenti, tenere conto in ogni caso delle indicazioni di questo paragrafo. Tensione ausiliaria Esistono diversi range di ingresso per la tensione ausiliaria (vedi dati di ordinazione nell'appendice). Le esecuzioni per DC 60/110/125 V e DC 110/125/220/250 V, AC 115/230 V possono essere adattate modificando dei ponticelli ad innesto. L'attribuzione di questi punti ai range di tensione nominale e la loro disposizione sul circuito stampato sono descritte in questo capitolo, al titolo al margine „Modulo processore C-CPU2“. Alla consegna dell'apparecchio, tutti i ponticelli sono impostati correttamente secondo le indicazioni di targa e non devono essere più modificati. Contatto di anomalia Il contatto di anomalia dell'apparecchio è realizzato come contatto di commutazione che può essere connesso a scelta come contatto normalmente aperto o normalmente chiuso tramite un ponte a innesto (X40) ai collegamenti F3 e F4 dell'apparecchio. L'attribuzione dei ponti a innesto al tipo di contatto e la loro disposizione sono descritte in questo capitolo, al titolo al margine „Modulo processore C-CPU-2“. Correnti nominali I trasduttori di ingresso dell'apparecchio sono impostati tramite commutazione di carico su una corrente nominale di 1A o 5A. La posizione dei ponti a innesto viene effettuata in fabbrica conformemente alle indicazioni di targa. L'assegnazione dei ponti a innesto alla corrente nominale e la loro disposizione fisica è descritta in questo capitolo al titolo al margine „Modulo di ingresso/uscita C-I/O -2“ per il lato 2 e „Modulo di ingresso/uscita C-I/O-6“ per il lato 1. Tutti i ponti di un lato devono avere impostazione unitaria per una corrente nominale, vale a dire un ponte (da X61 a X64) per ognuno dei trasmettitori di ingresso e in aggiunta il ponte X60 in comune. Se si dovesse, in via del tutto eccezionale, effettuare una modifica, non bisogna dimenticare di comunicarla all'apparecchio anche tramite il parametro 203 IN-SEC ISIDE1 oppure 212 IN-SEC I-SIDE2 nei dati dell'impianto (vedi paragrafo 2.5). Nota La posizione dei ponti deve concordare con le correnti nominali secondarie dell'apparecchio programmate agli indirizzi 203, 212. In caso contrario, l'apparecchio va in anomalia ed emette un segnalazione di guasto. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 373 3 Montaggio e messa in servizio Tensione di comando per gli ingressi binari Gli ingressi binari vengono impostati dal produttore in modo tale da utilizzare come grandezza di comando una tensione della stessa ampiezza della tensione di alimentazione. Per valori nominali differenti della tensione di comando sul lato dell'impianto, può rendersi necessaria la modifica della soglia di intervento degli ingressi binari. Per modificare la soglia di intervento di un ingresso binario, bisogna cambiare ogni volta un ponticello. L'assegnazione dei ponticelli agli ingressi binari e la loro disposizione spaziale seguono in questo paragrafo. Nota Se vengono impiegati ingressi binari per la supervisione del circuito di scatto, si deve considerare che due ingressi binari (e/o un ingresso binario e una resistenza equivalente) sono collegati in serie. Qui la soglia di intervento deve trovarsi chiaramente al di sotto della metà della tensione di comando nominale. Tipo di contatto per relè di uscita Moduli di ingresso/uscita possono contenere relè il cui contatto può essere impostato, a scelta, come contatto NA o contatto NC. A questo scopo bisogna cambiare un ponticello. I relè e i moduli per i quali ciò è valido sono descritti in questo paragrafo, al titolo al margine „Modulo di ingresso/uscita C-I/O-2“ e „Modulo di ingresso/uscita C-I/O-6“. Convertitori di misura Per i convertitori di misura MU 1 (ad es. per la protezione di tensione continua/corrente continua) e MU 2 (ad es. per l'ingresso di temperatura della protezione di sovraccarico) è possibile scegliere se le tensioni o le correnti debbano essere elaborate come grandezze di ingresso. A questo scopo si devono cambiare ponti, se devono essere cambiate le preimpostazioni (tensioni come grandezze di misura). Uno sguardo d'insieme viene fornito dalle tabelle di questo capitolo al titolo al margine „Modulo di ingresso/uscita C-I/O-6“. CAUTELA Collegamento errato con ponte in posizione „corrente“! L'applicazione di una tensione come grandezza d'ingresso con il ponte in posizione "corrente" può comportare la distruzione del modulo. Con la tensione come grandezza d'ingresso la posizione del ponte dev'essere impostata come "tensione". Per il convertitore di misura MU 3 (ad es. per il rilevamento della tensione di eccitazione della protezione di sottoeccitazione) può essere inserito o disinserito, a scelta, un filtro passabanda analogico tramite ponti. Indicazioni in merito vengono fornite nella tabella al titolo al margine „Modulo di ingresso/uscita C-I/O-6“ di questo paragrafo. Nota La posizione dei ponti deve concordare con il principio di funzionamento programmato agli indirizzi 295, 296 (ingresso di tensione o di corrente) e/o 297 (con/senza filtro). In caso contrario, l'apparecchio va in anomalia ed emette un segnalazione di guasto. 374 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.1 Montaggio e collegamento Sostituzione di interfacce Le interfacce seriali sono sostituibili solo negli apparecchi per montaggio incassato o in armadio. In questo capitolo al titolo a margine „Sostituzione di moduli interfaccia“ viene descritto quali sono questi moduli e come vanno sostituiti. Resistenze di terminazione per RS485 e Profibus DP (elettrico) Per una trasmissione dei dati sicura, il bus RS485 o il profibus DP elettrico, deve terminare rispettivamente all'ultimo apparecchio del bus con resistenze. A questo scopo, sul circuito stampato del modulo del processore C-CPU-2 e sul modulo dell'interfaccia RS485 o profibus, sono previste resistenze di terminazione che possono essere installate tramite ponticelli ad innesto. Si può ricorrere solo a una delle tre possibilità. La disposizione fisica dei ponticelli sul circuito stampato del modulo del processore CCPU-2 è descritta in questo paragrafo al titolo al margine „Modulo processore C-CPU2“ e quella sui moduli dell'interfaccia al titolo al margine „Interfacce seriali con capacità bus“. Entrambi i ponticelli devono avere sempre lo stesso inserimento. Alla consegna dell'apparecchio le resistenze di terminazione sono disinserite. Pezzi di ricambio 3.1.2.2 Pezzi di ricambio possono essere la batteria tampone, che in caso di guasto della tensione di alimentazione riceve i dati memorizzati nella memoria RAM, e il fusibile dell'alimentazione di corrente interna. La loro disposizione fisica si ricava dalla figura 3-1 . I dati del fusibile sono impressi sul modulo accanto al fusibile. Per la sostituzione, si prega di tenere conto delle indicazioni riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/ alle voci „Misure di manutenzione“ e „Riparazioni“. Smontaggio Smontaggio dell'apparecchio Nota La premessa per i passi che seguono è che l'apparecchio non sia in stato operativo. CAUTELA Fare attenzione quando si modificano elementi del circuito stampato che riguardano i dati nominali dell'apparecchio La conseguenza è che il codice di ordinazione (MLFB) e i valori nominali di targa non concordano più con l'apparecchio. Se, in casi eccezionali, una tale modifica dovesse essere necessaria, è indispensabile contrassegnare in questo senso l'apparecchio in modo chiaro e ben evidente. A questo scopo, sono a disposizione etichette autoadesive che possono essere usate quale targa supplementare. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 375 3 Montaggio e messa in servizio Se si effettuano lavori sui circuiti stampati, quali controllo o permutazione di elementi di comando oppure sostituzione di moduli, procedere nel modo seguente: • Preparare la postazione di lavoro: preparare un piano di appoggio adatto per componenti che possono danneggiarsi in seguito a scariche elettrostatiche. Sono inoltre necessari i seguenti utensili: – un cacciavite con larghezza utensile da 5 a 6 mm, – un cacciavite con intaglio a croce Pz misura 1, – una chiave a tubo con ampiezza 5 mm. • Svitare le viti prigioniere sul lato posteriore dei connettori DSUB al posto „A“ e „C“. Ciò non va fatto nel modello per montaggio sporgente. • Se l'apparecchio, oltre alle interfacce del posto „A“ e „C“, ha ulteriori interfacce ai posti „B“ e „D“, devono essere allentate le viti che si trovano rispettivamente in diagonale. Ciò non va fatto nel modello per montaggio sporgente. • Rimuovere le coperture sul frontalino dell'apparecchio e allentare le viti che diventano così accessibili. • Togliere il frontalino e ribaltarlo lateralmente facendo attenzione. Lavori sui connettori a spina CAUTELA Fare attenzione alle scariche elettrostatiche La mancata osservanza può comportare leggere lesioni corporali o danni materiali. Bisogna assolutamente evitare scariche elettrostatiche durante il lavoro a connettori a spina toccando prima parti metalliche collegate a terra. Non inserire o estrarre i connettori sotto tensione! Osservare quanto segue: • Allentare sul frontalino il connettore a spina del cavo a nastro piatto tra il modulo del processore C-CPU-2 (1 nelle figure e ) e il frontalino. Staccare premendo i bloccaggi del connettore in alto e in basso, in modo che il connettore a spina del cavo a nastro piatto venga premuto fuori. • Allentare il connettore a spina del cavo a nastro piatto tra il modulo del processore C-CPU-2 (1) e i moduli di ingresso/uscita (a seconda del modello ordinato da (2) a (4)). • Estrarre i moduli e porli su un piano di appoggio adatto a componenti a rischio di scariche elettrostatiche (EGB). Nel modello per montaggio sporgente bisogna considerare che, per tirare il modulo del processore C-CPU-2, è necessario usare un po' di forza per via dei connettori a spina. • Controllare ed eventualmente modificare e/o rimuovere i ponticelli come riportato nelle figure da 3-1 a 3-6 e nelle seguenti spiegazioni. La disposizione dei moduli per la grandezza 1/2 della custodia è riportata nella figura e quella per la grandezza 1/1 nella figura . 376 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.1 Montaggio e collegamento 3.1.2.3 Interruttori su circuiti stampati Modulo processore C-CPU-2 Figura 3-1 Il layout del circuito stampato per il modulo del processore C-CPU-2 è riportato nella figura seguente. La tensione nominale impostata dell'alimentazione di corrente integrata viene controllata in base alla tabella 3-1, la posizione di riposo del contatto di anomalia in base alla tabella 3-2, le tensioni di comando selezionate degli ingressi binari da BI1 a BI5 in base alla tabella 3-3 e dell'interfaccia integrata RS232/RS485 in base alle tabelle da 3-4 fino a 3-2 . Posizione e dati del fusibile (F1) e della batteria tampone (G1) si ricavano dalla figura seguente. Modulo processore C.CPU-2 con rappresentazione dei ponti necessari per il controllo delle impostazioni, della batteria e del fusibile 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 377 3 Montaggio e messa in servizio Tabella 3-1 Posizione dei ponti della tensione nominale dell' alimentazione di corrente integrata sul modulo del processore C-CPU-2 Ponte Tensione nominale da DC 24 fino a da DC 60 fino a 48 V 125 V non applicato 1-2 2-3 X52 non applicato 1-2 e 3-4 2-3 X53 non applicato 1-2 2-3 X55 non applicato non applicato 1-2 Tabella 3-2 3) sono intercambiabili Ponti della posizione di riposo del contatto life sul modulo del processore C-CPU-2 Ponte Posizione di riposo aperta (Contatto NA) Posizione di riposo chiusa (Contatto di riposo) Impostazione di consegna X40 1-2 2-3 2-3 Tabella 3-3 2) AC 115/230 V X51 non modificabile 1) da DC 110 fino a 250 V, Posizione ponti delle tensioni di comando degli ingressi binari da IB1 a IB5 sul modulo del processore C-CPU-2 Ingressi binari Ponte Soglia 19 V 1) Soglia 88 V 2) Soglia 176 V 3) IB1 X21 1-2 2-3 3-4 IB2 X22 1-2 2-3 3-4 IB3 X23 1-2 2-3 3-4 IB4 X24 1-2 2-3 3-4 IB5 X25 1-2 2-3 3-4 Impostazione di consegna per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 24 fino a 125V Impostazione di consegna per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 110 fino a 250 V e AC 115/230 V Usare solo per tensioni di comando DC 220 o 250V Esiste la possibilità di convertire l'interfaccia R485 in un'interfaccia RS232 modificando dei ponti. I ponti da X105 a X110 devono essere inseriti nello stesso senso! Tabella 3-4 Posizione dei ponti dell'interfaccia integrata RS232/RS485 sul modulo del processore C-CPU-2 Ponte RS232 RS485 X103 e X104 1-2 1-2 da X105 fino a X110 1-2 2-3 Alla consegna i ponti sono inseriti come da configurazione di ordinazione. All'interfaccia RS232 con il ponte X111 viene attivato il controllo del flusso, che è importante per la comunicazione modem. 378 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.1 Montaggio e collegamento Tabella 3-5 1) Posizione dei ponti di CTS (controllo del flusso) sul modulo del processore C-CPU-2 Ponte /CTS dell'interfaccia RS232 /CTS comandato da /RTS X111 1-2 2-3 1) Condizione di consegna a partire da 7UM62..../CC Posizione ponti 2-3: Di solito il collegamento modem dell'impianto avviene tramite un accoppiatore a stella o un convertitore a fibra ottica e quindi i segnali di comando del modem secondo RS232 Norma DIN 66020 non sono a disposizione. I segnali del modem non sono necessari perché il collegamento con gli apparecchi SIPROTEC 4 viene effettuato sempre in modalità semiduplex. Va usato il cavo di collegamento con il codice di ordinazione 7XV5100-4. Posizione ponti 1-2: Con questa impostazione vengono messi a disposizione i segnali del modem, vale a dire che per il collegamento diretto RS232 tra apparecchio SIPROTEC 4 e modem può essere selezionata anche questa impostazione. Si consiglia di usare cavi i normali cavi di collegamento per modem RS232 (convertitore 9 poli a 25 poli). Nota Con collegamento diretto DIGSI all'interfaccia RS232, il ponte X111 deve essere inserito in posizione 2-3. Tutti gli ultimi apparecchi di un bus RS485, se non sono chiusi esternamente da resistenze, devono essere configurati tramite i ponti X103 e X104. Tabella 3-6 Posizione ponti delle resistenze di terminazione dell'interfaccia RS485 sul modulo del processore C-CPU-2 Ponte Resistenza di terminazione inserita Resistenza di terminazione disinserita Condizione di consegna X103 2-3 1-2 1-2 X104 2-3 1-2 1-2 Nota Entrambi i ponti devono avere sempre lo stesso inserimento! Il ponte X90 è al momento senza funzione. La posizione di consegna è 1-2. La realizzazione di resistenze di terminazione è possibile anche esternamente (per es. sul modulo di collegamento). In questo caso, le resistenze di terminazione che si trovano sul modulo interfaccia RS485 e/o profibus oppure direttamente sul circuito stampato del modulo del processore C-CPU-2 devono essere disinserite. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 379 3 Montaggio e messa in servizio Figura 3-2 Terminazione dell'interfaccia RS485 (esterna) Figura 3-3 Modulo di base di ingresso e uscita C-I/O-1 con rappresentazione dei ponticelli necessari per il controllo dell'impostazione Modulo di ingresso/uscita C-I/O-1 L'uscita binaria BA13 sul modulo d'ingresso/uscita C-I/O-1 può essere configurata come contatto di riposo oppure contatto NA solo nel modello 7UM622 (vedi anche schemi generali in appendice, al paragrafo A.2). 380 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.1 Montaggio e collegamento Tabella 3-7 Posizione dei ponti per il tipo di contatto del relè per UB13 Ponte Posizione di riposo aperta (contatto NA) Posizione di riposo chiusa (contatto di riposo) Impostazione di consegna X40 1-2 2-3 1-2 Tabella 3-8 1) 2) 3) Posizione dei ponti delle tensioni di comando degli ingressi binari da IB8 a IB15 sul modulo di ingresso/uscita C-IO-1 solo per 7UM622 Ingressi binari Ponte Soglia 19 V 1) Soglia 88 V 2) Soglia 176 V 3) IB8 X21/X22 L M H IB9 X23/X24 L M H IB10 X25/X26 L M H IB11 X27/X28 L M H IB12 X29/X30 L M H IB13 X31/X32 L M H IB14 X33/X34 L M H IB15 X35/X36 L M H Impostazione di consegna per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 24 fino a 125V Impostazione di consegna per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 110 fino a 250 V e AC 115/230 V Usare solo per tensioni di comando da DC 220 a 250V I ponti X71, X72 e X73 sul modulo di ingresso/uscita C-I/O-1 servono ad impostare l'indirizzo bus e non devono essere cambiati. La tabella seguente riporta le posizioni dei ponti alla consegna. I punti nei quali sono montati i moduli si ricavano dalle figure da 3-1 a 3-2. Tabella 3-9 Modulo di ingresso/ uscita C-I/O-2 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Posizione dei ponti degli indirizzi del modulo di ingresso/uscita C-I/O-1 solo per 7UM622 Ponte Condizione di consegna X71 L X72 H X73 H Esistono due stati di uscita del modulo di ingresso uscita C-I/O-2. Per apparecchi fino al modello 7UM62.../DD il layout del circuito stampato è riportato nella figura 3-4, per apparecchi a partire da 7UM62.../EE nella figura 3-5. 381 3 Montaggio e messa in servizio Figura 3-4 Modulo di ingresso / uscita C-I/O-2 con rappresentazione dei ponti necessari per il controllo delle impostazioni Il contatto del relè per l'uscita binaria UB6 può essere configurato come contatto NA o come contatto di riposo (vedi anche schemi generali nell'appendice al paragrafo A.2): per grandezza custodia 1/2: N° 3 nella figura , posto 33, per grandezza custodia 1/1: N° 3 nella figura , posto 33 a destra. Tabella 3-10 Ponte X41 Posizione ponti per il contatto del relè per UB6 Posizione di riposo aperta Posizione di riposo chiusa (contatto NA) (contatto di riposo) 1-2 2-3 Impostazione di consegna 1-2 Le correnti nominali impostate dei trasduttori di ingresso di corrente vengono controllate sul modulo di ingresso / uscita C-I/O-2. Tutti i ponti devono avere impostazione comune per una corrente nominale, vale a dire un ponte (da X61 a X64) per ognuno 382 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.1 Montaggio e collegamento dei trasduttori di ingresso e in aggiunta il ponte X60 in comune. Tuttavia: Per la versione con ingresso di corrente di terra sensibile (tramettitore di ingresso T8) il ponte X64 può essere omesso. I ponti X71, X72 e X73 sul modulo di ingresso/uscita C-I/O-2 servono ad impostare l'indirizzo bus e non devono essere cambiati. La tabella seguente riporta le posizioni dei ponti alla consegna. Punti di montaggio: per grandezza custodia 1/2: N° 3 nella figura , posto 33, per grandezza custodia 1/1: N° 3 nella figura , posto 33 a destra, Tabella 3-11 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Posizione ponti dell' indirizzo di modulo del modulo di ingresso/uscita C-I/O-2 Ponte Condizione di consegna X71 1-2 (H) X72 1-2 (H) X73 2-3 (L) 383 3 Montaggio e messa in servizio Modulo di ingresso / uscita C-I/O-2 (da versione 7) Figura 3-5 384 Modulo di base di ingresso e uscita C-I/O-2 a partire da 7UM62*.../EE con rappresentazione dei ponti necessari per il controllo delle impostazioni 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.1 Montaggio e collegamento Tabella 3-12 Posizione dei ponti secondo correnti nominali e campi di misura Ponte 1) Corrente nominale 1 A Corrente nominale 5 A Campo di misura 20 A Campo di misura 100 A X51 1-2 1-2 X60 1-2 2-3 X61 2-5 3-5 X62 2-5 3-5 X63 2-5 3-5 X641) 2-5 3-5 Per versione con ingresso di terra ad alta sensibilità I contatti dei relè per le uscite binarie UB6, UB7 e UB8 possono essere configurati come contatti NA o contatti NC (vedi anche schemi generali in appendice). Tabella 3-13 per Posizione ponticelli per il tipo di contatto del relè per UB6, UB7 e UB8 Ponticello Posizione di riposo aperta (contatto NA) Posizione di riposo chiusa (contatto NC) 1) 1) UB6 X41 1-2 2-3 UB7 X42 1-2 2-3 UB8 X43 1-2 2-3 Stato di fornitura I relè per le uscite binarie da UB1 a UB5 possono essere configurati con conduttore comune o come relè singoli per UB1, UB4 e UB5 (UB2 e UB3 sono senza funzione) (vedi anche schemi generali in appendice). Tabella 3-14 Ponticello Posizione ponticelli per la configurazione del conduttore comune di UB1 fino a UB5 o per l'impostazione di UB1, UB4 e UB5 come relè singoli da UB1 a UB5 con conduttore comune UB1, UB4, UB5 come relè singoli (UB2, UB3 senza funzione) 1) 1) X80 1-2, 3-4 2-3, 4-5 X81 1-2, 3-4 2-3, 4-5 X82 2-3 1-2 Stato di fornitura I ponti X71, X72 e X73 servono ad impostare l'indirizzo bus e non devono essere cambiati. La tabella seguente riporta le posizioni dei ponti alla consegna. Tabella 3-15 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Posizione ponti dell'indirizzo di modulo del modulo di ingresso/uscita C-I/O-2 Ponte Condizione di consegna X71 1-2 (H) X72 1-2 (H) X73 2-3 (L) 385 3 Montaggio e messa in servizio Modulo di ingresso/uscita C-I/O-6 Il layout del circuito stampato per il modulo di ingresso/uscita C-I/O-6 è riportato nella figura seguente. Figura 3-6 Modulo di ingresso / uscita C-I/O-6 con rappresentazione dei ponti necessari per il controllo delle impostazioni Tabella 3-16 Posizione dei ponti delle tensioni di comando degli ingressi binari da BI6 a BI7 sul modulo di ingresso/uscita C-IO-6 1) 2) 3) 386 Ingressi binari Ponte Soglia 19 V 1) Soglia 88 V 2) Soglia 176 V 3) BI6 X21 L M H BI7 X22 L M H Impostazione di consegna per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 24 fino a 125V Impostazione di consegna per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 110 fino a 250 V e AC 115/230 V Usare solo per tensioni di comando DC 220 o 250 V 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.1 Montaggio e collegamento I contatti dei relè per le uscite binarie UB11 e UB12 possono essere configurati come contatti NA o contatti di riposo (vedi anche schemi generali in appendice, al paragrafo A.2): Tabella 3-17 Posizione dei ponti per il tipo di contatto dei relè per UB11 e UB12 Uscita binaria Ponte Posizione di riposo aperta (contatto NA) Posizione di riposo chiusa (contatto di riposo) Impostazione di consegna UB11 X41 1-2 2-3 1-2 UB12 X42 1-2 2-3 1-2 Le correnti nominali impostate dei trasduttori di ingresso di corrente vengono controllati sul modulo di ingresso/uscita C-I/O-6. Tutti i ponti devono avere impostazione comune per una corrente nominale, vale a dire un ponte (da X61 a X64) per ognuno dei trasduttori di ingresso e in aggiunta il ponte X60 in comune. Ma: per l'esecuzione con ingresso di corrente di terra sensibile (tramettitore di ingresso T8) il ponte X64 manca. Tabella 3-18 Ponte Posizione ponti della caratteristica d'ingresso (U/I) di convertitore di misura 1 Ingresso di tensione ±10 V Ingresso di corrente (4-20/20 mA) Impostazione di consegna X94 1-2 2-3 1-2 X95 1-2 2-3 1-2 X67 1-2 2-3 1-2 Tabella 3-19 Ponte Posizione ponti della caratteristica d'ingresso (U/I) di convertitore di misura 2 Ingresso di tensione ±10 V Ingresso di corrente (4-20/20 mA) Impostazione di consegna X92 1-2 2-3 1-2 X93 1-2 2-3 1-2 X68 1-2 2-3 1-2 CAUTELA Collegamento errato con ponte in posizione "corrente"! L'applicazione di una tensione come grandezza d'ingresso con il ponte in posizione "corrente" può comportare la distruzione del modulo. Con la tensione come grandezza d'ingresso la posizione del ponte dev'essere impostata come "tensione". Tabella 3-20 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Posizione dei ponti per inserire/disinserire il filtro passa-basso fg ≈ 10 Hz di convertitore di misura 3 Ponte Filtro passa-basso disinserito Filtro passa-basso inserito Impostazione di consegna X91 1-2 2-3 2-3 X69 1-2 2-3 2-3 387 3 Montaggio e messa in servizio Nota La posizione dei ponti deve concordare con il principio di funzionamento programmato agli indirizzi 295, 296 (ingresso di tensione o di corrente) e/o 297 (con/senza filtro). In caso contrario, l'apparecchio va in anomalia ed emette un segnalazione di guasto. Pertanto, dopo una modifica delle posizioni dei ponti, si dovrebbero modificare subito anche i relativi parametri di configurazione tramite DIGSI. Nota I convertitori di misura non utilizzati dovrebbero essere cortocircuitati sui morsetti di ingresso! I ponti X71, X72 e X73 sul modulo di ingresso/uscita C-I/O-6 servono ad impostare l'indirizzo bus e non devono essere cambiati. La tabella seguente riporta le posizioni dei ponti alla consegna. Tabella 3-21 3.1.2.4 Ponte Condizione di consegna X71 1-2 (H) X72 2-3 (L) X73 1-2 (H) Moduli interfaccia Sostituzione di moduli interfaccia 388 Posizione dei ponti degli indirizzi del modulo di ingresso/uscita C-I/O-6 I moduli interfaccia si trovano sul modulo del processore C-CPU-2 ((1) nelle figure e). La figura seguente mostra il circuito stampato con la disposizione dei moduli 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.1 Montaggio e collegamento Figura 3-7 Modulo processore C-CPU-2 con moduli interfaccia Si prega di osservare: • una sostituzione dei moduli interfaccia è possibile solo negli apparecchi per montaggio incassato e in armadio. Per apparecchi a montaggio sporgente con dispositivi di serraggio la sostituzione può essere effettuata solo in fabbrica. • Possono essere impiegati solo moduli interfaccia con i quali l'apparecchio è anche ordinabile in base al codice di ordinazione , vedi anche l'appendice A.1. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 389 3 Montaggio e messa in servizio Tabella 3-22 Interfaccia Interfaccia di sistema Moduli di sostituzione per interfacce Punto di montaggio/Porta Modulo di sostituzione B solo moduli interfaccia con i quali l'apparecchio è ordinabile in base al codice di ordinazione (vedere appendice A.1) Uscita analogica 2 x 0 fino a 20 mA Uscita analogica 2 x 0 fino a 20 mA Thermobox D RS485 FO I numeri di ordinazione dei moduli di sostituzione sono riportati nell'appendice al paragrafo A.1. Modulo EN100 Ethernet (IEC 61850) Il modulo interfaccia Ethernet non possiede ponti a innesto. Per il suo impiego non sono necessari adattamenti a livello di hardware. Terminazione Per interfacce inserite su bus, l'ultimo apparecchio deve avere una resistenza terminale inserita. Per l'apparecchio 7UM62 ciò riguarda le varianti con interfacce RS485 o profibus. Le resistenze di terminazione sono collocate sul modulo interfaccia RS485 o profibus, che si trova sul modulo del processore C-CPU-2 ((1) nella figura e ) o direttamente sul circuito stampato del mdullo del processore C-CPU-2 (vedi titolo al margine„Modulo processore C-CPU-2“, tabella 3-2). La figura 3-7 mostra il circuito stampato del C-CPU-2 con la disposizione dei moduli. Il modulo per l'interfaccia RS485 è rappresentato nella figura 3-8, quello per l'interfaccia profibus nella figura 3-9. Alla consegna i ponticelli sono inseriti in modo che le resistenze di terminazione siano disinserite. Bisogna che entrambi i ponticelli di un modulo siano sempre inseriti nello stesso senso. Figura 3-8 390 Posizione dei ponticelli a innesto per la configurazione come interfaccia RS485 comprese le resistenze di terminazione 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.1 Montaggio e collegamento Figura 3-9 Posizione dei ponticelli a innesto per la configurazione delle resistenze di terminazione delle interfacce profibus (FMS e DP), DNP 3.0 e mobdus L'inserzione di resistenze di terminazione è possibile anche esternamente (per es. sul modulo di collegamento), come mostra la figura 3-2. In questo caso, le resistenze di terminazione che si trovano sul modulo interfaccia RS485 e/o profibus oppure direttamente sul circuito stampato del modulo del processore C-CPU-2 devono essere disinserite. Esiste la possibilità di di trasformare l'interfaccia RS485 in un'interfaccia RS232 permutando dei ponticelli e viceversa. Le posizioni dei ponticelli per le alternative RS232 o RS485 (secondo la figura 3-8) si ricavano dalla tabella seguente. Tabella 3-23 Configurazione per RS232 oppure RS485 sul modulo interfaccia Ponticello X5 X6 X7 X8 X10 X11 X12 X13 RS232 1-2 1-2 1-2 1-2 1-2 2-3 1-2 1-2 RS485 2-3 2-3 2-3 2-3 2-3 2-3 1-2 1-2 I ponticelli da X5 a X10 devono essere inseriti nello stesso modo! Alla consegna i ponticelli sono inseriti come da configurazione di ordinazione. Uscita analogica Il modulo interfaccia uscita analogica AN20 (vedi figura 3-10) ha 2 canali a potenziale separato con corrente da 0 a 20 mA (unipolare, max. 350 Ω). Il punto di montaggio sul modulo del processore C-CPU-2 è „B“ o/e „D“ a seconda della variante ordinata (vedi figura3-7). 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 391 3 Montaggio e messa in servizio Figura 3-10 3.1.2.5 Modulo interfaccia uscita analogica AN20 Assemblaggio Le fasi di assemblaggio dell'apparecchio sono le seguenti: • Introdurre con attenzione i moduli nella custodia. Le posizioni nei quali sono montati i moduli si ricavano dalle figure da a . Per i modelli a montaggio sporgente si consiglia di premere sugli angolari metallici dei moduli quando si inserisce il modulo del processore C-CPU-2 per facilitare l'inserimento nei connettori. • Inserire il connettore a spina del cavo a nastro piatto dapprima sui moduli di ingresso/uscita I/O e poi sul modulo del processore C-CPU-2. Fare attenzione a non piegare le spine di connessione! Non forzare! • Inserire il connettore a spina del cavo a nastro piatto tra modulo del processore CCPU-2 e frontalino sul connettore del frontalino. • Premere i bloccaggi dei connettori. • Mettere il frontalino e fissarlo nuovamente alla custodia con le viti. • Inserire nuovamente le coperture. • Avvitare nuovamente le interfacce sul lato posteriore dell'apparecchio. Ciò non va fatto nel modello per montaggio sporgente. 3.1.3 Montaggio 3.1.3.1 Montaggio Incassato A seconda del modello la grandezza della custodia può essere 1/2 o 1/1. La grandezza 1/2 (7UM621, figura3-12) ha 4 coperture e 4 fori di fissaggio, la grandezza 1/1 (7UM622, figura3-13) ha 6 coperture e 6 fori di fissaggio.. • Rimuovere le 4 coperture sugli angoli del frontalino, per la grandezza 1/1 le due coperture ulteriori centrali rispettivamente in alto e in basso.. Si rendono così accessibili 4 o 6 fori nell'angolare di fissaggio. • Inserire l'apparecchio nell'apertura del quadro e fissare con 4 o 6 viti. Per le dimensioni vedi paragrafo 4.38. • Rimettere le 4 o 6 coperture. 392 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.1 Montaggio e collegamento • Predisporre una terra elettrica robusta a bassa resistenza ohmica sul lato posteriore dell'apparecchio con l'ausilio di almeno una vite M4. La sezione del filo di terra impiegato deve corrispondere alla sezione massima collegata e deve essere, tuttavia, almeno di 2,5 mm2. • Effettuare i collegamenti con connessioni a spina o a vite sulla parete posteriore della custodia seguendo lo schema. Nel caso di collegamenti filettati con l'utilizzo di capicorda a forcella o con connessione diretta, le viti, prima di inserire i fili, devono essere avvitate in modo tale che la testa della vite sia allineata al bordo esterno del modulo di connessione. Se si utilizzano capicorda ad anello, il capocorda deve essere centrato nell'alveolo in modo tale che la filettatura della vite entri nel foro del capocorda. Bisogna assolutamente tenere conto delle indicazioni relative a sezioni, coppie di seraggio, raggi di curvartura secondo la descrizione del sistema SIPROTEC 4. Figura 3-11 3.1.3.2 Montaggio incassato di un apparecchio (grandezza custodia 1/1) come esempio Montaggio incassato su telaio o in armadio La grandezza 1/2 (7UM621, figura3-14) ha 4 coperture e 4 fori di fissaggio, la grandezza 1/1 (7UM622, figura3-15) ha 6 coperture e 6 fori di fissaggio. Per il montaggio di un apparecchio in un telaio o armadio servono 2 guide angolari. I numeri di ordinazione sono riportati in appendice al par. A.1. • Innanzitutto avvitare senza stringere le due guide angolari nel telaio o nell'armadio rispettivamente con 4 viti. • Rimuovere le 4 coperture sugli angoli del frontalino, per la grandezza 1/1 rimuovere anche le due coperture centrali rispettivamente in alto e in basso. Si rendono così accessibili 4 o 6 fori nell'angolare di fissaggio. • Fissare l'apparecchio alle guide angolari con 4 o 6 viti. • Inserire nuovamente le 4 o 6 coperture. • Stringere bene le 8 viti delle guide angolari nel telaio o armadio. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 393 3 Montaggio e messa in servizio • Predisporre una terra elettrica robusta a bassa resistenza ohmica sul lato posteriore dell'apparecchio con l'ausilio di almeno una vite M4. La sezione del filo di terra impiegato deve corrispondere alla sezione massima collegata e deve essere, tuttavia, almeno di 2,5 mm2. • Effettuare i collegamenti con connessioni a spina o a vite sulla parete posteriore della custodia seguendo lo schema di collegamento. Nel caso di collegamenti filettati con l'utilizzo di capicorda a forcella o con connessione diretta, prima di inserire i fili, le viti devono essere avvitate in modo tale che la testa della vite sia allineata al bordo esterno del modulo di connessione. Se si utilizzano capicorda ad anello, il capocorda deve essere centrato nell'alveolo in modo tale che la filettatura della vite entri nel foro del capocorda. Bisogna assolutamente tenere conto delle indicazioni relative a sezioni, coppie di seraggio, raggi di curvatura e scarico della trazione secondo la descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/. Figura 3-12 3.1.3.3 Montaggio di un apparecchio (grandezza custodia 1/1) in un telaio o armadio come esempio Montaggio sporgente Per il montaggio sporgente dell'apparecchio vanno eseguite le seguenti operazioni: • Fissare l'apparecchio al quadro per mezzo di 4 viti. Per le dimensioni vedi par. 4.38. • Predisporre una terra elettrica robusta a bassa resistenza ohmica sul morsetto di terra del dispositivo. La sezione del filo di terra impiegato deve corrispondere alla sezione massima collegata e deve essere, tuttavia, almeno di 2,5 mm2. 394 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.1 Montaggio e collegamento • In alternativa, è possibile predisporre la suddetta messa a terra sulla superficie di terra laterale con l'ausilio di almeno una vite M4. • Effettuare i collegamenti seguendo lo schema tramite morsetti a vite, collegamenti a fibra ottica e moduli elettrici di comunicazione attraverso l'alloggiamento del pulpito. Bisogna assolutamente tenere conto delle indicazioni relative a sezioni, coppie di seraggio, raggi di curvatura e scarico della trazione secondo la descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 395 3 Montaggio e messa in servizio 3.2 Controllo dei collegamenti 3.2.1 Controllo del collegamento di trasmissione dati delle interfacce seriali Le tabelle dei seguenti paragrafi mostrano le occupazioni pin delle diverse interfacce seriali, dell'interfaccia di sincronizzazione dell'orologio e dell'interfaccia Ethernet dell'apparecchio. La posizione dei collegamenti si desume dalla figura seguente. Interfaccia operatore 3.2.2 Figura 3-13 Connettori DSUB a 9 poli Figura 3-14 Collegamento Ethernet Utilizzando il cavo di connessione consigliato (per il codice di ordinazione vedi appendice A.1) è assicurato automaticamente il corretto collegamento fisico tra apparecchio SIPROTEC 4 e il pc e/o il laptop. Interfaccia di sistema Nei modelli con interfaccia seriale collegata a un'unità centrale, è necessario controllare la linea di trasmissione dati. Particolarmente importante è il controllo visivo della disposizione dei canali di trasmissione e ricezione. Nell'interfaccia RS232 e nell'interfaccia a fibra ottica, ogni collegamento è stabilito per una direzione di trasmissione. Per questa ragione l'uscita dati di un apparecchio deve essere collegata all'ingresso dati dell'altro apparecchio e viceversa. 396 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.2 Controllo dei collegamenti I cavi di dati hanno i collegamenti contrassegnati con riferimento a DIN 66020 e ISO 2110. • TxD = uscita dati • RxD = ingresso dati • RTS = richiesta invio • CTS = abilitazione invio • GND = potenziale di terra La schermatura dei cavi viene collegata a terra a entrambe le estremità. In ambiente ad alto carico di CEM si può migliorare la resistenza alle interferenze conducendo il GND (schermo) in una coppia di fili separati, schermati singolarmente. La tabella seguente mostra l'occupazione del connettore DSUB sulle diverse interfacce. Tabella 3-24 N° Pin Occupazione del connettore DSUB e RJ45 sulle diverse interfacce. Interf. oper. RS232 2 RxD RxD – – 3 TxD TxD A/A’ (RxD/TxD-N) 4 – – – 5 GND GND 6 – – 7 RTS RTS – 1) – – – 8 CTS CTS B/B’ (RxD/TxD-P) A/A’ (RxD/TxD-N) B – 9 – – – – – non esistente 1 1) RS485 Profibus DP slave, RS485 DNP3.0 Modbus, RS485 Schermatura (con estremità collegata elettricamente) Ethernet EN100 Tx+ – Tx- B/B’ (RxD/TxD-P) A Rx+ CNTR-A (TTL) RTS (livello TTL) – C/C’ (GND) C/C’ (GND) GND1 – – +5 V (carico max. <100mA) VCC1 Rx- Il pin 7 reca, anche con funzionamento come interfaccia RS485, il segnale RTS con livello RS232. Il pin 7 non può pertanto essere collegato! 3.2.3 Terminazione L'interfaccia RS485 può essere inserita su bus per il funzionamento semi-duplex con i segnali A/A' e B/B' e con il potenziale relativo comune C/C' (GND). Bisogna controllare che solo per l'ultimo apparecchio sul bus le resistenze di terminazione siano collegate, ma per tutti gli altri apparecchi no. I ponticelli per tali resistenze si trovano sul modulo interfaccia RS485 (vedi fig. 3-8) o PROFIBUS RS485 (vedi fig. 3-9). L'inserzione di resistenze di terminazione è possibile anche esternamente (per es. sul modulo di collegamento, vedi fig. 3-2). In questo caso, le resistenze di terminazione che si trovano sul modulo devono essere disinserite. Se il bus viene ampliato, bisogna fare in modo che solo per l'ultimo apparecchio sul bus le resistenze di terminazione siano collegate, ma per tutti gli altri apparecchi no. 3.2.4 Uscita analogica Entrambi i valori analogici vengono emessi come corrente tramite un connettore DSUB a 9 poli. Le uscite sono a potenziale separato. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 397 3 Montaggio e messa in servizio Tabella 3-25 3.2.5 Occupazione del connettore DSUB dell'uscita analogica N° Pin Denominazione 1 Canale 1 positivo 2 – 3 – 4 – 5 Canale 2 positivo 6 Canale 1 negativo 7 – 8 – 9 Canale 2 negativo Interfaccia sincronizzazione orologio Possono essere elaborati a scelta segnali di sincronizzazione dell'orologio per 5 V, 12 V o 24 V, se questi vengono portati agli ingressi di cui alla tabella seguente. Tabella 3-26 1) Occupazione del connettore DSUB dell'interfaccia di sincronizzazione dell'orologio N° pin Denominazione Significato del segnale 1 P24_TSIG Ingresso 24 V 2 P5_TSIG Ingresso 5 V 3 M_TSIG Conduttore di ritorno 4 M_TSYNC 1) Conduttore di ritorno 1) 5 SCHERMATURA Potenziale di schermatura 6 — — 7 P12_TSIG Ingresso 12 V 8 P_TSYNC 1) Ingresso 24 V 1) 9 SCHERMATURA Potenziale di schermatura occupato, ma non utilizzabile Occupazione del collegamento dell'interfaccia sincronizzazione orologio per apparecchi a montaggio sporgente vedi Appendice (figure A-22 e/o A-23). 3.2.6 Fibre ottiche AVVERTENZA Radiazioni laser! Non guardare direttamente in direzione di elementi a fibre ottiche! 398 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.2 Controllo dei collegamenti La trasmissione attraverso collegamento con fibra ottica è particolarmente insensibile alle interferenze elettromagnetiche e garantisce da sola una separazione galvanica del collegamento. I collegamenti di trasmissione e ricezione sono contrassegnati mediante i simboli per l'uscita di trasmissione e per l'ingresso di ricezione. Lo stato di riposo del segnale per il collegamento con fibra ottica è stato preimpostato con „Luce spenta“. Se lo stato di riposo del segnale deve essere modificato, ciò avviene tramite il programma di comando DIGSI, come riportato nella descrizione del sistema SIPROTEC 4. 3.2.7 Controllo dei collegamenti dell'apparecchio Generalità Il controllo dei collegamenti dell'apparecchio deve verificare e garantire la correttezza dell'integrazione della protezione ad es. nell'armadio. Ciò comprende, tra l'altro, il controllo del cablaggio e della funzionalità conformemente agli schemi, il controllo visivo del sistema di protezione ed una prova di funzionamento semplificata della protezione. Alimentazione di tensione ausiliaria Prima di essere messo in tensione per la prima volta, l'apparecchio dovrebbe essere posizionato nel luogo di installazione per almeno due ore, in modo da assicurare una stabilizzazione della temperatura ed evitare la formazione di umidità e di condensa. Nota In caso di alimentazioni ridondanti, il collegamento-meno nell'impianto a tensione continua tra sistema 1 e sistema 2 deve avere collegamento fisso, vale a dire non separabile, tramite ponticello (nessun dispositivo di collegamento, nessun fusibile), poiché altrimenti sussiste rischio di raddoppiamento di tensione in caso di doppio guasto a terra. Chiudere l'interruttore per la tensione ausiliaria (protezione alimentazione), controllare la polarità e il valore della tensione sui morsetti della protezione o sui moduli di collegamento. Controllo visivo Controllo di eventuali danneggiamenti dell'armadio e degli apparecchi, della qualità dei collegamenti ecc. e della messa a terra degli apparecchi. Prova secondaria Il controllo delle singole funzioni di protezione relativamente all'esattezza dei valori di intervento e delle caratteristiche non dovrebbe essere parte integrante di questa verifica. A differenza della protezione elettronica analogica e/o elettromeccanica, non è necessario effettuare tale controllo ai fini della verifica dell'apparecchio, dal momento che esso viene garantito dalla prova in fabbrica. L'utilizzo della funzione di protezione dovrebbe servire esclusivamente allo scopo del controllo del collegamento dell'apparecchio. La verifica della plausibilità della conversione analogico-digitale con i valori di misura di esercizio è sufficiente, poiché l'ulteriore elaborazione delle grandezze di misura avviene in maniera digitale e quindi non possono esserci errori di funzione di protezione interni all'apparecchio. Per eventuali prove dei circuiti secondari, si consiglia di usare, se possibile, un dispositivo di controllo trifase con correnti e tensioni (es.: Omicron CMC 56 per controllo 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 399 3 Montaggio e messa in servizio manuale e automatico). La posizione di fase tra correnti e tensioni dovrebbe essere a regolazione continua. Il livello di precisione ottenuto durante le misure dipende dai dati elettrici delle sorgenti utilizzate per la prova. I livelli di precisione indicati nella sezione "Dati tecnici" sono possibili solo a patto che si rispettino le condizioni di riferimento conformi a VDE 0435/parte 303 o IEC 60 255 e si utilizzino strumenti di misura di precisione. Le prove possono essere effettuate con i valori di impostazione attuali o con i valori preimpostati. Durante le prove, in caso di correnti o tensioni asimmetriche, intervengono piuttosto spesso i controlli di asimmetria. Ciò è irrilevante, poiché, in tal modo, viene controllato lo stato delle grandezze di misura stazionarie che nel normale funzionamento sono simmetriche; in caso di guasto tali controlli non sono attivi. Nota Quando durante prove dinamiche le grandezze di misura sono collegate da 0 o ridotte a 0, in almeno un altro circuito di misura dovrebbe esserci una grandezza di misura sufficiente (in generale una tensione) per rendere possibile l'adattamento della frequenza. Grandezze di misura nelle fasi di terra di corrente e di tensione (IEE, UE) non possono adattare la frequenza di campionamento. Per la loro verifica, in almeno una derivazione di fase ci deve essere una grandezza di misura sufficiente. Prova secondaria della protezione differenziale Per la prova si consiglia un dispositivo di controllo con 6 uscite di corrente. Quanto di seguito esposto intende essere di aiuto in caso di prove con meno fonti di corrente. La corrente di prova può essere alimentata separatamente per ogni avvolgimento, viene cioè simulato rispettivamente un guasto del trasformatore alimentato su un lato. Nella preimpostazione dei parametri di taratura, in caso di prova trifase e bifase, vale il parametro impostato come valore di intervento per I-DIFF> (indirizzo 2021). In caso di prova monofase, il valore di intervento dipende dal trattamento della corrente zero effettuato nell'apparecchio: se la corrente zero viene eliminata, il valore di intervento aumenta, in seguito a tale eliminazione, a 1,5 volte il valore impostato; ciò corrisponde a collegamenti convenzionali, se l'alimentazione ha luogo attraverso i trasformatori di adattamento. Se la corrente zero non viene eliminata (centro stella isolato), anche in caso di prova monofase la corrente di intervento corrisponde al valore impostato I-DIFF>. Il controllo del valore di intervento è effettuato aumentando lentamente la corrente di prova con il dispositivo di prova secondaria per ciascun avvolgimento. Lo scatto ha luogo al raggiungimento del valore di intervento convertito. La ricaduta del comando di scatto avviene a ca. 0,7 volte il valore di intervento. Con il sistema sopra descritto vengono controllati i valori di intervento per alimentazione rispettivamente da un lato. È anche possibile verificare l'intera caratteristica. Poiché corrente di scatto e corrente di stabilizzazione non possono essere alimentate separatamente (possono tuttavia essere richiamate nei valori di misura di prova) l'alimentazione deve avvenire tramite due avvolgimenti per ogni corrente di prova. 400 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.2 Controllo dei collegamenti Per la prova con parametri impostati durante l'esercizio, bisogna tenere conto che il valore di impostazione I-DIFF> si riferisce alla corrente nominale del trasformatore, vale a dire alla corrente che formalmente risulta da con SN, Trafo Potenza nominale apparente del trasformatore UN avvolgimento Tensione nominale dell'avvolgimento in questione; per un avvolgimento con regolazione della tensione vale la tensione calcolata come da paragrafo 2.14.1.2 Per la prova monofase e bifase, i valori di intervento possono modificarsi corrispondentemente al gruppo di accoppiamento del trasformatore da proteggere; ciò corrisponde a collegamenti convenzionali, se l'alimentazione avviene attraverso i trasformatori di adattamento. La tabella 3-27 mostra queste modifiche come fattore kSG in funzione del gruppo di accoppiamento e del tipo di guasto con trasformatori trifase. Per mantenere il valore di intervento, il valore di impostazione I-DIFF> (indirizzo del parametro 2021) deve essere quindi moltiplicato per il fattore Tabella 3-27 fattore di correzione kSG in funzione di gruppo di accoppiamento e tipo di guasto Tipo di guasto Avvolgimento di riferimento (alta tensione) numeri SG pari (0, 2, 4, 6, 8, 10) numeri SG dispari (1, 3, 5, 7, 9, 11) trifase 1 1 1 bifase 1 1 √3/2 = 0,866 monofase con eliminazione I0 3/2 = 1,5 3/2 = 1,5 √3 = 1,73 monofase senza eliminazione I0 1 1 √3 = 1,73 Il controllo del valore di intervento è effettuato aumentando lentamente la corrente di prova con il dispositivo di prova secondaria per ciascun avvolgimento. Lo scatto ha luogo al raggiungimento del valore di intervento convertito. Esempio (impiego come „sola protezione trasformatore“): Trasformatore trifase SN = 57 MVA, gruppo di accoppiamento Yd5 Alta tensione Trasformatore amperometrico Minima tensione Trasformatore amperometrico 110 kV 300 A/1 A 25 kV 1500 A/1 A Per l'avvolgimento di alta tensione vale: Qui si ha praticamente corrente nominale di avvolgimento = corrente nominale trasformatore amperometrico; in tal modo il valore di intervento, in caso di prova trifase o bifase, corrisponde al valore impostato IDIFF> dell'apparecchio (kSG = 1 per avvolgimento di riferimento), riferito alla corrente nominale dell'apparecchio. In caso di prova 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 401 3 Montaggio e messa in servizio monofase con eliminazione della corrente zero, quale valore di intervento è prevedibile il valore moltiplicato per 1,5. Per l'avvolgimento di bassa tensione vale: per la prova di questo avvolgimento il valore di intervento (riferito alla corrente nominale dell'apparecchio) diventa A causa dei numeri dispari dei gruppi di accoppiamento valgono i valori di intervento Cablaggio Importante è in modo particolare il controllo della correttezza del cablaggio e dell'assegnazione di tutte le interfacce dell'apparecchio. In questo caso, fa da supporto la funzione descritta al titolo al margine „Funzione di prova per il controllo degli ingressi e delle uscite binarie“. Gli ingressi analogici possono essere controllati con prove di plausibilità, come descritto al titolo a margine „Prova secondaria“. Prova di funzionamento Come prova di funzionamento del relè di protezione è necessaria solo la prova di plausibilità dei valori di misura di esercizio tramite un dispositivo di prova secondaria, al fine di escludere eventuali danni di trasporto (vedi anche titolo al margine „Prova secondaria“ in questo paragrafo). Protezione di minima tensione Nota Se nell'apparecchio è programmata e attivata la protezione di minima tensione, va osservato quanto segue: Misure particolari garantiscono che l'apparecchio non si avvii immediatamente dopo il collegamento della tensione di alimentazione ausiliaria a causa della mancanza di tensione di misura. Ma non appena viene raggiunto lo stato operativo 1 (grandezze di misura esistenti) ha luogo l'avviamento. Diodi luminosi 402 Dopo prove nelle quali appaiono segnalazioni sui LED, questi andrebbero resettati affinché forniscano informazioni relative solo alla prova appena effettuata. Ciò dovrebbe avere luogo almeno una volta tramite il tasto di reset posto sul fronte dell'apparecchio 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.2 Controllo dei collegamenti e tramite ingresso binario per reset a distanza (se parametrizzato). Si tenga conto che esiste anche un reset automatico al subentrare di un nuovo guasto e che l'attivazione di nuovi messaggi può essere fatta dipendere a scelta, dall'avviamento o da un comando di scatto (parametro 610 FltDisp.LED/LCD). Interruttore di prova 3.2.8 Se vengono utilizzati sistemi di prova per la prova secondaria dell'apparecchio, vanno controllate anche le loro funzioni, in particolare che in posizione „Prova“ le linee secondarie del trasformatore amperometrico vengano cortocircuitate automaticamente. Controllo dei collegamenti di installazione Avvertenze generali AVVERTENZA Attenzione alle tensioni pericolose La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o danni all'apparecchiatura. I controlli descritti devono pertanto essere eseguiti esclusivamente da personale qualificato, avente una conoscenza approfondita delle normative di sicurezza e delle misure di precauzione da rispettare. Tramite questo controllo della protezione bisogna verificare e garantire la corretta integrazione nell'impianto. Il controllo della parametrizzazione di protezione (parametrizzazioni e tarature) conformemente ai requisiti dell'impianto rappresenta qui una fase importante della prova. Con il controllo esteso alle interfacce dell'integrazione nell'impianto, si ha da un lato il controllo del cablaggio dell'armadio e della funzionalità conformemente agli schemi e dall'altro il controllo della correttezza del cablaggio tra trasduttore e/o trasformatore e protezione. Alimentazione di tensione ausiliaria Controllo del valore della tensione e della polarità sui morsetti di ingresso Nota In caso di alimentazioni ridondanti, il collegamento-meno nell'impianto a tensione continua tra sistema 1 e sistema 2 deve avere collegamento fisso, vale a dire non separabile, tramite ponticello (nessun dispositivo di collegamento, nessun fusibile), poiché altrimenti sussiste rischio di doppiatura di tensione in caso di doppio guasto a terra. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 403 3 Montaggio e messa in servizio CAUTELA Evitare il funzionamento dell'apparecchio senza batteria collegato a un dispositivo caricabatterie La non osservanza delle seguenti misure può comportare tensioni elevate non ammesse con conseguente distruzione dell'apparecchio. Evitare il funzionamento dell'apparecchio collegato ad un dispositivo caricabatterie senza che una batteria sia collegata. (Per i valori limite vedere i Dati tecnici). Controllo visivo Per il controllo visivo bisogna osservare i seguenti punti: • controllo di eventuali danneggiamenti dell'armadio e degli apparecchi; • controllo della messa a terra dell'armadio e dell'apparecchio; • controllo della quallità e della completezza del cablaggio esterno. Considerazione dei dati tecnici dell'impianto Per la verifica della parametrizzazione della protezione (parametrizzazioni e tarature) conformemente ai requisiti dell'impianto è necessario il rilevamento dei dati tecnici dei singoli componenti nell'impianto primario. Questi sono, tra l'altro, i dati di generatore (o motore), trasformatore e convertitore. In caso di divergenza dai dati di pianificazione, bisogna correggere in tal senso i valori di impostazione della protezione. Ingressi analogici Il controllo dei circuiti dei trasformatori amperometrici e voltmetrici comprendono i seguenti punti: • considerazione dei dati tecnici • controllo visivo dei trasformatori, tra l'altro di eventuali danneggiamenti, posizione di montaggio, collegamenti • ontrollo della messa a terra dei trasformatori, in particolare della messa a terra del collegamento a triangolo aperto in solo una fase • controllo del cablaggio secondo lo schema elettrico • controllo dei cortocircuitatrori dei connettori per il circuito di corrente Sono eventualmente necessari altri controlli specifici dell'ordine: • misura isolamento dei cavi • misura di trasposizione e polarità • misura del carico • se vengono impiegati commutatori di prova per la prova secondaria, sarà necessario verificare anche le loro funzioni. • Convertitore di misura/collegamento del convertitore di misura 404 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.2 Controllo dei collegamenti Ingressi e uscite binarie Si veda in merito anche il paragrafo 3.3. • Impostazione degli ingressi binari: – Controllare ed eventualmente adattare l'occupazione dei ponticelli per le soglie di intervento (vedi paragrafo 3.1) – Controllare la soglia di intervento - se possibile - con una tensione continua variabile • Controllare i circuiti di scatto a partire dai relè di comando attraverso le linee di scatto fino ai diversi componenti (interruttore, eccitazione, valvola a chiusura rapida, dispositivo di commutazione ecc.). • Controllare l'elaborazione delle segnalazioni dai relè di segnalazione attraverso i cavi di segnalazione fino all'unità centrale, eccitando i contatti di segnalazione della protezione e controllando i testi nell'unità centrale • Controllare i circuiti di comando dai relè di uscita attraverso le linee di controllo fino agli interruttori e ai sezionatori ecc. • Controllare i segnali degli ingressi binari attraverso le linee di trasmissione dei segnali, azionando i contatti esterni Interruttore di protezione del trasformatore voltmetrico Poiché per la protezione di minima tensione, la protezione di impendenza, la protezione di perdita di passo e la protezione di massima corrente a tempo dipendente e indipendente influenzata dalla tensione il blocco automatico di queste funzioni, in caso di scatto dell'interruttore di protezione del trasfromatore voltmetrico, è di grande importanza, anche questo dovrebbe essere verificato durante il controllo dei circuiti di tensione. Aprire l'interruttore di protezione del trasformatore voltmetrico. Nelle segnalazioni di esercizio ci si accerta che sia stata notato lo scatto dell'interruttore (segnalazione „>FAIL:Feeder VT“ „ON“). Ciò presuppone che il contatto ausiliario dell'interruttore di protezione sia collegato e relativamente configurato. Richiudere l'interruttore di protezione: Le segnalazioni di cui sopra compaiono tra le segnalazioni di esercizio come „off“, vale a dire con l'identificazione „OFF“ (ad es. „>FAIL:Feeder VT“ „OFF“). Nota Nel caso della protezione di massima corrente a tempo indipendente con mantenimento della minima tensione, il blocco ha luogo mediante ingresso binario „>UsealinBLK“ (1950). Se una delle segnalazioni non compare, vanno controllati il collegamento e la parametrizzazione di questi segnali. Se lo stato „ON“ e lo stato „OFF“ sono scambiati, il tipo di contatto (contatto NA o contatto di riposo) dev'essere controllato e rivisto. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 405 3 Montaggio e messa in servizio 3.3 Messa in servizio AVVERTENZA Attenzione alle tensioni pericolose durante il funzionamento di apparecchiature elettriche La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni materiali: Con questo apparecchio può lavorare solo personale qualificato. Tale personale deve essere a conoscenza delle normative di sicurezza in materia, delle misure di sicurezza e delle avvertenze contenute nel presente manuale. Collegare a terra l'apparecchio prima di realizzare qualsiasi altro collegamento. Tensioni pericolose possono essere presenti su tutte le parti collegate alla tensione ausiliaria e alle grandezze di misura o di prova. Tensioni pericolose possono essere presenti anche dopo che la tensione ausiliaria è stata disinserita (condensatori carichi). Dopo un disinserimento della tensione ausiliaria, per ottenere determinate condizioni iniziali bisogna attendere almeno 10 s prima di reinserire la tensione ausiliaria. I valori limite riportati nei "Dati tecnici" di questo manuale non devono essere mai superati, neanche durante le prove e la messa in servizio. Per verifiche con un dispositivo di prova secondaria, occorre accertarsi che non siano attive altre grandezze di misura e che i comandi di scatto ed eventualmente di chiusura agli interruttori siano interrotti, se non diversamente indicato. PERICOLO Tensioni pericolose in caso di interruzioni nei circuiti secondari dei trasformatori amperometrici La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni del personale o notevoli danni materiali. Cortocircuitare i collegamenti secondari dei trasformatori amperometrici prima di interrompere i conduttori di collegamento di corrente all'apparecchio. Per la messa in servizio, bisogna effettuare anche operazioni di commutazione. Le verifiche descritte devono poter essere effettuate senza rischi. Non sono pertanto adatte per controlli di servizio. 406 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio AVVERTENZA Attenzione a pericoli dovuti a prove primarie scorrette La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni materiali. Le prove primarie devono essere effettuate solo da personale qualificato, che abbia conoscenza della messa in servizio di sistemi di protezione, del funzionamento degli impianti, così come delle prescrizioni di sicurezza (commutazione, messa a terra, ecc.). 3.3.1 Funzionamento di prova/blocco della trasmissione Se l'apparecchio è collegato ad un'unità centrale di comando o di memorizzazione, è possibile, per alcuni dei protocolli offerti, influenzare le informazioni che vengono trasmesse all'unità di comando (vedi tabella „Funzioni dipendenti dal protocollo“ nell'appendice A.5). Se è attivato il funzionamento di prova, le segnalazioni inviate alla centrale da un apparecchio SIPROTEC 4 vengono contrassegnate da un ulteriore bit di prova, in modo da poter distinguere che non si tratta di segnalazioni di guasto reale. Inoltre, attivando il blocco della trasmissione, è possibile stabilire che durante un funzionamento di prova non vengano trasmesse segnalazioni tramite l'interfaccia di sistema. Il procedimento per attivare e disattivare il funzionamento di prova e il blocco della trasmissione è spiegato nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/. Si prega di tenere conto che per la configurazione dell'apparecchio con DIGSI, la modalità operativa online è condizione per l'impiego di queste funzioni di prova. 3.3.2 Test dell'interfaccia di sistema Osservazioni preliminari Se l'apparecchio dispone di un'interfaccia di sistema che viene utilizzata per la comunicazione con la centrale di controllo, tramite le funzioni operative di DIGSI è possibile verificare se le segnalazioni vengono trasmesse correttamente. Non si dovrebbe tuttavia fare uso in nessun caso di questa possibilità di prova durante l'esercizio „normale“. PERICOLO Pericolo in seguito a collegamento agli organi di manovra (es. interruttori, sezionatori) tramite funzione di prova La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni del personale o notevoli danni materiali. Controllare gli organi di manovra collegabili (per es. interruttori, sezionatori) solo durante la messa in servizio e in nessun caso in esercizio „normale“ inviando o ricevendo segnalazioni attraverso l'interfaccia di sistema tramite la funzione di prova. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 407 3 Montaggio e messa in servizio Nota Alla conclusione della modalità di prova, l'apparecchio effettuerà un reset. In tal modo vengono cancellate tutte le memorie tampone; eventualmente esse dovrebbero essere prima richiamate e salvate con DIGSI. Il test dell'interfaccia viene effettuato con DIGSI in modalità online: • Aprire la directory Online cliccando due volte; appaiono le funzioni di comando dell'apparecchio. • Cliccare su Test; a destra compare la selezione delle funzioni. • Cliccare due volte nella lista su Crea messaggi. Si apre la finestra di dialogo Crea messaggi (vedi la figura seguente). Struttura della finestra di dialogo Nella colonna Segnalazione vengono visualizzati i testi di tutte le segnalazioni parametrizzate nella matrice dell'interfaccia di sistema. Nella colonna Stato NOMINALE viene stabilito un valore per le segnalazioni da testare. A seconda del tipo di segnalazione, vengono qui proposti diversi campi di immissione (per es. „Segnalazione si genera “ / „Segnalazione scompare“). Cliccando su uno dei campi è possibile selezionare nella lista il valore desiderato. Figura 3-15 Modifica dello stato operativo Test interfaccia con la finestra di dialogo: generare messaggi - esempio Azionando la prima volta uno dei tasti della colonna Azione, viene richiesta la password n. 6 (per menu di prova hardware). Dopo la corretta immissione della password, le segnalazioni possono essere generate singolarmente. A questo scopo, cliccare sul pulsante di dialogo Trasmettere all'interno della riga relativa. Il messaggio corrispondente viene generato e può essere letto sia nelle segnalazioni di esercizio dell'apparecchio SIPROTEC 4, sia nella centrale di comando dell'impianto. L'abilitazione per altri test rimane fino alla chiusura della finestra di dialogo. 408 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio Test verso la centrale di comando Per tutte le informazioni che devono essere trasmesse alla centrale di comando, testare le possibilità proposte nella lista alla voce Stato NOMINALE: • Verificare che tutte le manovre eventualmente causate dai test possano essere effettuate senza pericoli (vedi sopra alla voce "PERICOLO!"). • Per la funzione da verificare, cliccare su "Trasmettere" e controllare che l'informazione corrispondente arrivi alla centrale e che eventualmente abbia l'effetto atteso. Le informazioni normalmente accoppiate attraverso ingressi binari (primo carattere „>“) verranno ugualmente trasmesse alla centrale con questa procedura. Il funzionamento degli ingressi binari viene testato separatamente. Terminare la procedura 3.3.3 Per concludere la procedura di verifica dell'interfaccia sistema cliccare su Chiudere. La finestra di dialogo si chiude; durante il successivo reset con riavviamento l'apparecchio non è pronto per l'esercizio. Controllo degli stati di commutazione di ingressi e uscite binarie Osservazioni preliminari Con DIGSI è possibile testare separatamente ingressi binari, relè di uscita e diodi luminosi dell'apparecchio SIPROTEC 4. In questo modo è possibile, ad esempio, controllare la correttezza del cablaggio dell'impianto nella fase della messa in servizio. Non si dovrebbe tuttavia fare uso in nessun caso di questa possibilità di prova durante l'esercizio „normale“. PERICOLO Pericolo in seguito a collegamento agli organi di manovra (es. interruttori, sezionatori) tramite funzione di prova La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni del personale o notevoli danni materiali. Controllare gli organi di manovra collegabili (per es. interruttori, sezionatori) solo durante la messa in servizio e in nessun caso in esercizio „normale“ inviando o ricevendo segnalazioni attraverso l'interfaccia di sistema tramite la funzione di prova. Nota A conclusione del test dell'hardware l'apparecchio effettuerà un reset. In tal modo vengono cancellate tutte le memorie tampone; eventualmente esse dovrebbero essere prima richiamate e salvate con DIGSI. Il test dell'hardware viene effettuato con DIGSI in modalità online: • Aprire la directory Online cliccando due volte; appaiono le funzioni di comando dell'apparecchio. • Cliccare su Test; a destra compare la selezione delle funzioni. • Cliccare due volte nella lista su Testare ingressi e uscite dell'apparecchio. Si apre la finestra di dialogo con lo stesso nome (vedi figura seguente). 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 409 3 Montaggio e messa in servizio Struttura della finestra di dialogo La finestra di dialogo è suddivisa in tre gruppi: BI per ingressi binari, UB per uscite binarie e LED per diodi luminosi. A ciascuno di questi gruppi è attribuito a sinistra un pulsante di dialogo corrispondente. Cliccando due volte su tali pulsanti, è possibile visualizzare e/o togliere dallo schermo le singole informazioni relative al rispettivo gruppo. Nella colonna Stato viene visualizzato lo stato attuale delle singole componenti hardware. Lo stato viene rappresentato con simboli. Lo stato fisico effettivo degli ingressi e delle uscite binari viene rappresentato anche dai simboli dei contatti aperti o chiusi, lo stato dei diodi luminosi dal simbolo di un LED illuminato o spento. La rispettiva condizione originaria viene rappresentata nella colonna Nominale. La visualizzazione avviene con testo in chiaro. L'ultima colonna a destra indica quali comandi o messaggi sono configurati sulle singole componenti hardware. Figura 3-16 Modifica dello stato operativo Controllo degli ingressi e delle uscite - Esempio Per modificare lo stato operativo di una componente hardware, cliccare sul pulsante corrispondente nella colonna Nominale. Prima del primo cambio di stato, viene richiesta la password n. 6 (se attivata in fase di programmazione). Dopo l'immissione della password corretta, viene eseguita la modifica dello stato. L'abilitazione per altri cambi di stato rimane fino alla chiusura della finestra di dialogo. Test dei relè di uscita 410 È possibile attivare ogni singolo relè di uscita e controllare quindi il cablaggio tra relè di uscita della 7UM62 e l'impianto senza dover generare le segnalazioni assegnate al relè di uscita in questione. Appena viene attivato il primo cambiamento di stato per un relè qualsiasi, la funzionalità di tutti i relè viene disconnessa sul lato dell'apparecchio 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio ed è possibile azionarli solo tramite la funzione di test dell'hardware. Ciò significa ad esempio che un comando che arriva da una funzione di controllo per un relè di uscita non viene eseguito. Per effettuare il test del relè di uscita procedere nel modo seguente: • Verificare che tutte le manovre causate dai relè di uscita possano essere effettuate senza pericoli (vedi sopra alla voce "PERICOLO!"). • Testare ciascun relè di uscita tramite il rispettivo campo Nominale della finestra di dialogo. • Terminare la procedura di test (vedi titolo a margine „Terminare la procedura“), affinché non vengano attivate accidentalmente altre manovre nel corso di ulteriori prove. Test degli ingressi binari Per controllare il cablaggio tra l'impianto e gli ingressi binari dell'apparecchio 7UM62, bisogna attivare nell'impianto l'origine dell'accoppiamento e controllare l'effetto nell'apparecchio stesso. A questo scopo aprire nuovamente la finestra di dialogo Testare ingressi e uscite dell'apparecchio, per vedere la posizione fisica degli ingressi binari. L'immissione della password non è ancora necessaria. Per testare gli ingressi binari procedere nel modo seguente: • Attivare nell'impianto ciascuna delle funzioni che sono origine per gli ingressi binari. • Controllare la reazione nella colonna Stato della finestra di dialogo. A questo scopo, bisogna aggiornare la finestra di dialogo. Le opzioni possibili sono riportate più avanti, titolo a margine „Aggiornamento della visualizzazione“. • Terminare la procedura di test (vedi titolo a margine „Terminare la procedura“). Se si desidera tuttavia controllare gli effetti di un ingresso binario senza effettuare manovre reali nell'impianto, è possibile farlo attivando singoli ingressi binari con il test dell'hardware. Appena viene attivato il primo cambio dello stato per un qualsiasi ingresso binario ed è stata immessa la password n.6, tutti gli ingressi binari vengono separati dal lato dell'impianto ed è possibile azionarli solamente tramite la funzione di test dell'hardware. Test dei diodi luminosi È possibile controllare i LED in modo analogo agli altri elementi di ingresso e di uscita. Appena si inizia il primo cambiamento di stato per un diodo lumuinoso qualsiasi, la funzionalità di tutti i diodi luminosi viene disconnessa sul lato dell'apparecchio e ed è possibile azionarli solamente tramite la funzione di test dell'hardware. Ciò significa, ad es., che non è possibile attivare un diodo luminoso tramite una funzione dell'apparecchio o azionando il tasto di reset dei LED. Aggiornamento della visualizzazione Durante l'apertura della finestra di dialogo Testare ingressi e uscite dell'apparecchio vengono richiamati e visualizzati gli stati di funzionamento attuali dei componenti hardware. Un aggiornamento si ha: • per la relativa compenente hardware, se un comando di cambio in un altro stato operativo ha avuto esito positivo, • per tutte le componenti hardware, cliccando sul pulsante Aggiornare, • per tutti le componenti hardware attraverso aggiornamento ciclico (ciclo di 20 secondi), marcando l'opzione Aggiornamento ciclico. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 411 3 Montaggio e messa in servizio Terminare la procedura 3.3.4 Per concludere il test dell'hardware cliccare su Chiudere. La finestra di dialogo si chiude. In questo modo, tutte le componenti hardware vengono riportate nello stato operativo prescritto per le condizioni di utilizzo; l'apparecchio, durante il reset con riavviamento che segue, non è pronto per l'esercizio. Prove per la protezione contro la mancata apertura dell'interruttore Generalità Se l'apparecchio è dotato di protezione contro la mancata apertura dell'interruttore e tale protezione viene utilizzata, bisogna controllare praticamente la sua corretta integrazione nell'impianto. Per il test sull'impianto è particolarmente importante che la ripartizione dei comandi di scatto agli interruttori adiacenti, in caso di mancata apertura dell'interruttore, avvenga correttamente. Vengono definiti interruttori adiacenti tutti gli interruttori che, in caso di mancata apertura dell'interruttore, devono essere fatti scattare affinché venga interrotta la corrente di corto circuito. Questi sono quindi gli interruttori tramite i quali viene alimentata la derivazione con guasto. Non è possibile definire una procedura generale di test dal momento che la definizione degli interruttori adiacenti dipende in grande misura dalla struttura dell'impianto. 3.3.5 Controllo delle uscite analogiche Gli apparecchi SIPROTEC 7UM62 possono essere dotati di fino a 2x2 uscite analogiche. Se tali uscite esistono e vengono utilizzate, bisogna controllare il loro funzionamento. Poiché possono essere emessi valori di misura o risultati diversi, il controllo dipende dal genere di valori in questione. Questi vanno generati (ad esempio con un dispositivo di prova secondaria). ccertarsi che i valori corrispondenti siano correttamente emessi alla destinazione. 3.3.6 Controllo di funzioni definibili dall'utente Logica CFC Poiché l'apparecchio dispone di funzioni definibili dall'utente, in particolare la logica CFC, è necessario controllare anche le funzioni e le connessioni create. Naturalmente non è possibile definire una procedura universale. La configurazione di queste funzioni e le condizioni necessarie devono essere invece conosciute e verificate. In particolare, bisogna osservare e verificare eventuali condizioni di blocco dei mezzi di commutazione (interruttori, sezionatori, dispersori). 3.3.7 Controllo della protezione di terra del rotore in condizioni di macchina ferma Protezione terra rotore (R, fn) 412 La protezione terra rotore può essere controllata a macchina ferma. A questo scopo però il dispositivo di accoppiamento deve essere alimentato con tensione alternata esterna. Questa può essere da 100 V a 125 V o 230 V (vedi anche schema di collegamento al paragrafo 2.34). 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio Porre la protezione terra rotore (indirizzo 6001 ROTOR E/F) su Block relay. Per macchine con eccitazione tramite raddrizzatori ruotanti (figura seguente a sinistra), un guasto franco a terra viene collocato tra i due anelli collettori di misura con spazzole di misura applicate, per macchine con eccitazione tramite anelli collettori (figura seguente a destra) esso viene collocato tra un anello collettore e la terra. L'apparecchio misura ora come impendenza di terra solo la reattanza del dispositivo di accoppiamento e la resistenza delle spazzole, eventualmente in serie ad una resistenza di protezione per i condensatori di accoppiamento e ad una resistenza di limitazione di corrente con accoppiamento induttivo-capacitivo. Questi valori possono essere richiamati, assieme all'angolo di fase di questa resistenza complessa, tra i valori di misura di guasto a terra: Rges = x.xx kΩ Xges = y.yy kΩ ϕZges = z.z° Qui Rges. corrisponde alla resistenza in serie (spazzole più, eventualmente, resistenza di protezione e di limitazione) e Xges. alla reattanza di accoppiamento. Se sia per Rges. che per Xges. viene visualizzato il valore zero, allora c'è un'inversione di polarità dei collegamenti di URE o IRE. Va invertita la polarità di una delle grandezze di misura e la misurazione va ripetuta. Bisigna controllare e/o correggere che i valori di impostazione R SERIES = xxx Ω (indirizzo 6007) X COUPLING = yyy Ω (indirizzo 6006) corrispondano ai valori di misura sopra citati. Rimuovere il ponte di guasto a terra. Adesso, tramite una resistenza della grandezza della resistenza di allarme (RE< WARN, indirizzo 6002, 10 kΩ alla consegna), viene simulato un guasto a terra come sopra. Tra i valori di misura di guasto a terra, la resistenza calcolata dall'apparecchio può essere richiamata come Rerd. In caso di divergenze significative tra il valore di resistenza di terra effettivo e quello visualizzato, si può tentare di ottenere una loro maggiore corrispondenza modificando il valore preimpostato della correzione dell'angolo per IRE PHI I RE all'indirizzo 6009. Tale correzione dell'errore d'angolo ha ora effetto sulla funzione di protezione terra rotore. Successivamente, tramite una resistenza di circa il 90% della resistenza di scatto (RE<< TRIP, indirizzo 6003, 2 kΩ alla consegna), viene simulato un guasto a terra come sopra. La protezione terra rotore emette una segnalazione di avviamento e, dopo 6005 T-TRIP-RE<< (0,5 s alla consegna), una segnalazione di scatto (LED 1 e relè di uscita 2, rispettivamente come messaggio collettivo scatto dell'apparecchio). Per macchine con energizzazione tramite anello collettore l'ultima prova viene ripetuta sull'altro anello. Rimuovere la resistenza di guasto a terra. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 413 3 Montaggio e messa in servizio Figura 3-17 Tipi di eccitatrici Alzare le spazzole di misura e/o interrompere il circuito di misura. Dopo un ritardo di ca. 5 s appare la segnalazione „Fail. REF IEE<“ (non parametrizzata alla consegna). Chiudere nuovamente il circuito di misura. Se la segnalazione „Fail. REF IEE<“ è presente anche con il circuito di misura chiuso, allora la capacità di terra-rotore è minore di 0,15 µF. In questo caso non è possibile una supervisione del circuito di misura; la segnalazione „Fail. REF IEE<“ non dovrebbe allora essere parametrizzata e tolta dalle uscite binarie (parametro 5106 IEE< = 0). Controllare infine che tutti gli accorgimenti provvisori per queste prove siano stati annullati: • il ponte di terra e/o la resistenza rimossi, • i circuiti di misura chiusi, • l'apparecchio di accoppiamento collegato alla tensione alternata di alimentazione prevista, (vedi anche schema di collegamento al paragrafo 2.34). Una verifica di esercizio con la macchina in funzione avviene successivamente, come descritto al paragrafo "Controllo della protezione terra rotore in funzione". Protezione terra rotore (da 1 a 3 Hz) La protezione terra rotore può essere controllata a macchina ferma. A questo scopo l'apparecchio per collegamento in serie 7XT71 deve essere alimentato con tensione alternata esterna. Questa è da 100 a 125 V AC (vedi anche schema di collegamento in appendice A.3). Porre la protezione terra rotore (indirizzo 6101 REF 1-3Hz) su Block relay. In assenza di guasti vengono richiamati e valutati dalla protezione i seguenti valori di misura di esercizio (vedi tabella 3-28). I valori di misura di esercizio sono riportati tra i valori di misura di guasto a terra (in DIGSI sotto „Valore di misura guasto a terra“). 414 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio Tabella 3-28 Valori di misura di esercizio della protezione terra rotore Valore di misura Spiegazione fgen = xx.x Hz Viene visualizzata la frequenza della tensione rettangolare accoppiata. Questa può essere impostata nel 7XT71 per ponticello. La preimpostazione è di ca. 1,5Hz (tolleranza ca. ± 10 %). Ugen = xx.x V Questo valore di misura indica l'ampiezza attuale delle tensione rettangolare accoppiata. Il valore è di circa ca. 50 V (la tolleranza del 7XT71 può essere fino a ± 4V ) Igen = X.xx mA Questo valore di misura in assenza di guasti è vicino allo zero. Se sul rotore viene montata una resistenza di guasto verso terra, la corrente prevedibile può essere stimata come segue. RE: resistenza di guasto Rges: resistenza di accoppiamento (20 kΩ + 720 Ω = 20,720 kΩ) Qc = x.xxx mAs Questo valore di misura indica la carica deterrminata dalla capacità di terra del rotore. La metà del valore misurato va impostato all'indirizzo 6106 come Qc <. Se la capacità è molto piccola, bisogna eventualmente rendere inattiva la supervisione del circuito di misura (valore di impostazione 0). Rerde = xxx.x kΩ Questo valore di misura indica la resistenza di terra del rotore. In assenza di guasti viene visualizzato il valore limite superiore 999,9 kΩ. Se ciò non avviene, ci sono evidentemente capacità supplementari nel dispositivo di eccitazione. La frequenza della tensione rettangolare nel 7XT71 va abbassata per ponticello. Per almeno 3 periodi di rete non si deve avere nessun trasferimento del carico nella corrente di misura Igen. Per la visualizzazione dovrebbe essere avviato un fault record di prova (registrazione valore istantaneo) e controllata la traccia MU2 che rappresenta la corrente Igen (vedi figura seguente). 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 415 3 Montaggio e messa in servizio Figura 3-18 Fault record di prova Vengono quindi montate le resistenze di guasto per il gradino di allarme e di scatto e richiamato il valore di misura di esercizio Rerde. I due valori di misura costituiscono la base per il valore di impostazione del gradino di allarme (indirizzo 6102 RE< WARN) e del gradino di scatto (indirizzo 6103 RE<< TRIP). Infine ha luogo il controllo del gradino di allarme e di scatto. La resistenza di prova è di circa 90% del valore impostato. Per macchine con eccitazione tramite anelli collettori, la prova viene effettuata su entrambi gli anelli. Rimuovere la resistenza di guasto a terra e poi alzare le spazzole di misura e/o interrompere il circuito di misura. Dopo un ritardo di ca. 10 s ha luogo la segnalazione „REF 1-3Hz open“ (non parametrizzata alla consegna). Chiudere nuovamente il circuito di misura. Se deve essere effettuata una prova automatica per mezzo di una resistenza di prova, bisogna testare anche questo meccanismo. La resistenza di prova va collegata sull'anello collettore verso terra, la prova va attivata attraverso l'ingresso binario („>Test REF 1-3Hz“). Bisogna poi controllare le segnalazioni durante le quattro fasi da elaborare. 1. Circuiti di misura chiusi Segnalazione „Test REF PASSED“ 2. Aprire il collegamento della prima resistenza di accoppiamento Cir. open“ 416 Segnalazione „1 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio 3. Aprire il collegamento della seconda resistenza di accoppiamento „2 Cir. open“ 4. Ristabilire i collegamenti Segnalazione Segnalazione „Test REF PASSED“ Disattivare nuovamente la prova automatica e ricontrollare il valore di misura di esercizio Rerde. Devono essere visualizzati 999,9 kΩ. Infine viene disinserita l'alimentazione di tensione alternata del 7XT71. Dopo ca. 5 s la protezione emette la segnalazione „Fail REF 1-3Hz“ (non parametrizzata alla consegna). Al fine di escludere possibili influenze del circuito di misura in seguito al funzionamento della macchina, in particolare in seguito all'eccitazione, si consiglia ancora una prova supplementare. 3.3.8 Controllo della protezione terra statore al 100% Protezione terra statore al 100 % La protezione terra statore al 100% può essere controllata a macchina ferma, poiché il principio di misurazione del calcolo della resistenza di terra è indipendente dal fatto che la macchina sia ferma, ruoti o sia eccitata. A questo scopo, il generatore a 20 Hz 7XT33 deve essere tuttavia alimentato con tensione continua o da una sorgente di tensione esterna (3 x 100 V, 50/60 Hz) (vedi anche schema di collegamento al paragrafo 2.31). Protezione terra statore al 100 % (indirizzo 5301 100% SEF-PROT.) su Block relay. I seguenti parametri di taratura, alla prima messa in esercizio, devono rimanere nella preimpostazione: 5309 PHI I SEF = 0 ° 5310 SEF Rps = 0.0 Ω 5311 Rl-PARALLEL = ∞ Ω Le grandezze di misura addotte all'apparecchio USEF e ISEF possono essere richiamate sotto i valori di misura di guasto a terra (in DIGSI valori di misura di guasto a terra): „U SEF=“ xx.x V „U20=“ xx.x V „I SEF=“ xx.x mA „I20=“ xx.x mA È da osservare che questi valori di misura U SEF e I SEF sono solo valori effettivi e solo quando il generatore non è in funzione corrispondono alle grandezze a 20 Hz (U20 e I20). La tensione misurabile viene influenzata dalla resistenza di carico RL, dalla resistenza a 20 Hz del filtro di banda (RBP ca. 8 Ω), dal partitore di tensione (rPartitore di tensione i.a. 5/2) e infine dalla tensione di alimentazione a 20 Hz (Ugeneratore a 20 Hz ca. 25 V). Il valore è stimabile come segue: La corrente circolante ISEF viene determinata dalla capacità di terra statorica e assume valore molto piccoli. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 417 3 Montaggio e messa in servizio Sulla base di questi valori l'apparecchio calcola la resistenza di terra RSES riferita al lato della protezione. La resistenza di terra primaria RSESp sul lato della macchina risulta dal valore secondario moltiplicato per il fattore di conversione nei dati dell'impianto 1 (indirizzo 275 FACTOR R SEF). Entrambi i valori di resistenza, compreso l'angolo di fase tra tensione a 20 Hz e corrente a 20 Hz (ϕSEF = ϕU - ϕI), possono essere richiamati sotto i valori di misura di esercizio: „R SEF=“ xxxx Ω „RSEFp=“ xxx.xx kΩ „ϕ SEF=“ xx.x° PERICOLO Sul generatore possono essere presenti anche da fermo tensioni pericolose dovute alla tensione addizionale esterna a 20 Hz dell'avvolgimento dello statore. La non osservanza delle seguenti misure ha come conseguenza incidenti mortali, gravi lesioni corporali o notevoli danni materiali, poiché può essere presente da 1% a 3 % della tensione nominale primaria del generatore da proteggere. La tensione addizionale esterna a 20 Hz dell'avvolgimento dello statore dev'essere esclusa prima di iniziare dei lavori sul generatore fermo. Bisogna procedere nel modo seguente: • In assenza di guasti (RE infinito) l'angolo misurato deve essere negativo in seguito alla corrente di terra capacitiva. Se ciò non avviene bisogna ruotare il collegamento sull'ingresso di corrente. L'angolo di fase „ϕ SEF=“ dovrebbe essere, in seguito alle capacità di terra del rotore, di circa –90°. Se non è così bisogna determinare l'integrazione a –90° e impostare PHI I SES = –90° – ϕ SEF. Con un valore indicato di ad es. „ϕ SEF=“ –75°, va impostato all'indirizzo 5309 PHI I SES = –15°. Il valore di misura si modificherà quindi a ca. –90°. Il valore visualizzato per R SES deve assumere, in assenza di guasti, il valore massimo possibile di 9999 Ω. Il valore massimo per la resistenza di terra primaria R SESp dipende dal fattore di conversione scelto (FACTOR R SEF indirizzo 275). • Nel centro stella del generatore viene montato un corto circuito (RE = 0 Ω) e la resistenza di guasto misurata („R SEF=“) viene richiamata dai valori di misura di esercizio. Questa resistenza viene impostata all'indirizzo 5310 SEF Rps. • Ora viene montata sul lato primario una resistenza che corrisponde al valore di scatto (es. 2kΩ). Viene verificata la resistenza di guasto misurata („R SEF=“). Se questa diverge in maniera significativa dal valore previsto, allora bisogna adattare SEF Rps ed eventualmente effettuare una regolazione di precisione con l'angolo di correzione (PHI I SEF). Infine la resistenza di guasto viene richiamata e impostata come valore di scatto all'indirizzo 5303 R<< SEF TRIP. Poi sul lato primario viene montata la resistenza di guasto per il gradino di allarme (ad es. 5 kΩ) e viene richiamata nei valori di misura di esercizio („R SEF=“). Questo valore va impostato all'indirizzo 5302 come R< SEF ALARM. • Disinserire oppure bloccare attraverso l'ingresso binario la tensione di alimentazione per il generatore a 20 Hz. Compare la segnalazione „SEF100 Failure“ (non parametrizzata alla consegna). In questo modo viene rilevato con sicurezza un guasto al generatore a 20 Hz. Se questa segnalazione compare già con il generatore a 20 Hz in funzione, va ridotta la soglia di supervisione (indirizzo 5307 U20 MIN). Ciò può accadere in caso di resistenze di carico molto piccole (< 1 Ω). 418 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio • Infine viene rilevata una serie di misure iniziando con 0 kΩ a passi di 1 kΩ. Se si devono effettuare modifiche all'angolo di correzione (PHI I SEF indirizzo 5309) e/o alla resistenza di contatto (SEF Rps, indirizzo5310), si deve adattare il valore di impostazione per il gradino di scatto (R<< SEF TRIP) e di allarme (R< SEF ALARM). • Adesso la resistenza di terra viene ridotta a ca. il 90 % della resistenza del gradino di allarme (indirizzo 5302 R< SEF ALARM). La protezione terra statore emette, dopo il tempo di ritardo parametrizzato all'indirizzo 5303 T SEF ALARM (10,00 s alla consegna), una segnalazione di allarme „SEF100 Alarm“ (non parametrizzata alla consegna). Ridurre ulteriormente la resistenza di terra fino al 90 % del valore di intervento convertito del gradino di scatto sul lato della protezione (R< SEF ALARM, indirizzo 5303). La protezione emette una segnalazione di avviamento e dopo T SEF TRIP indirizzo 5305 (1.00 sec alla consegna) una segnalazione di scatto. Rimuovere la resistenza di prova. Nota Le impostazioni dovrebbero essere effettuate esclusivamente con valori secondari. Se durante la conversione da secondario a primario si riscontra che il fattore teorico di conversione non è del tutto corretto, il FACTOR R SEF deve essere adattato ai risultati della misurazione (per le formule di conversione vedi il paragrafo 2.31.2). Se la segnalazione „manca tensione 20 Hz“ viene portata dal generatore 7XT33 a 20 Hz su uno degli ingressi binari e questo, contrariamente alla condizione di consegna, è parametrizzato per questo, è possibile controllare la sua segnalazione. Disinserire le tensioni di alimentazione del generatore a 20 Hz. Segnalazione di conferma „>U20 failure“ (non parametrizzata alla consegna). Segnalazione „SEF100 Failure“ (non parametrizzata alla consegna). Inserire nuovamente le tensioni di alimentazione del generatore a 20 Hz. Se si ricorre alla possibilità di un blocco della protezione al 100% di terra statore tramite ingresso binario, si dovrebbe controllare il suo effetto. Controllare l'ingresso binario „>SEF100 BLOCK“. Segnalazione di conferma „SEF100 BLOCKED“. Altre prove vengono effettuate con la macchina in funzione. Nota Se durante i controlli di routine si desidera controllare anche il filtro di banda 7XT34, con l'impianto fermo bisogna cortocircuitare il trasformatore di terra e/o il trasformatore di neutro sul lato secondario e poi attivare il generatore a 20 Hz. Il valore di misura di esercizio I SES deve essere moltiplicato per il rapporto di trasformazione del trasformatore a bassa corrente (es. 400 A/ 5 A). La corrente circolante deve essere superiore a 3 A. Se la corrente è chiaramente minore, la frequenza di risonanza del filtro di banda si è modificata. Un migliore adattamento lo si ottiene collegando e/o scollegando capacità (vedi anche istruzioni per l'uso del 7XT33, n. d'ordinazione C53000B1174-C129). 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 419 3 Montaggio e messa in servizio Infine bisogna togliere il cortocircuito e controllare la separazione con il valore di misura di esercizio U SES. 3.3.9 Controllo del circuito di misura di tensione continua/corrente continua Preparazione Porre la protezione di tensione continua/corrente continua (indirizzo 7201 DC PROTECTION) su Block relay. A seconda del campo di applicazione si può modificare solo la corrispondente tensione dell'impianto con le condizioni previste e controllare la reazione del 7UM62. In caso di superamento o di non raggiungimento (secondo selezione all'indirizzo 7203) della tensione limite (indirizzo 7204) si ha la segnalazione „DC Prot.pick.up“ (non parametrizzata alla consegna) e dopo T DC = (indirizzo 7206) la segnalazione „DC Prot. TRIP“ (non parametrizzata alla consegna). Infine la protezione di tensione continua viene attivata (indirizzo 7201 DC PROTECTION = ON) oppure – se non utilizzata – disattivata (DC PROTECTION = OFF). 3.3.10 Verifica degli scatti/chiusure degli organi di manovra primari Collegamento tramite immissione del comando Al termine dei test, i comandi di scatto ed eventualmente di chiusura configurati nell'apparecchio devono essere stati provati tramite le funzioni di test dell'hardware sopra descritte. Le segnalazioni delle posizioni di ritorno degli interruttori accoppiate via ingresso binario devono essere lette sull'apparecchio e confrontate con la posizione reale degli interruttori. Negli apparecchi con display grafico, ciò è facilmente possibile dal display di comando. Nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 viene spiegato come procedere per il collegamento. L'autorizzazione al controllo deve essere in tal caso impostata in maniera corrispondente alla sorgente di comando utilizzata. Come modalità di commutazione è possibile scegliere tra commutazione con o senza blocco. Bisogna considerare che la commutazione senza blocco rappresenta un rischio per la sicurezza. Collegamento ad una centrale di comando 420 Se l'apparecchio è collegato ad un centro remoto di controllo tramite l'interfaccia di sistema, anche le relative prove di collegamento dovrebbero essere controllate da questo centro. Anche qui bisogna assicurarsi che l'autorizzazione al controllo sia impostata in maniera corrispondente alla sorgente di comando utilizzata. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio 3.3.11 Prova di messa in esercizio con la macchina Avvertenze generali AVVERTENZA Attenzione alle tensioni pericolose durante il funzionamento di apparecchi elettrici La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni corporali o notevoli danni materiali. Con questo apparecchio può lavorare solo personale qualificato. Tale personale deve essere a conoscenza delle normative di sicurezza in materia, delle misure di sicurezza e delle avvertenze contenute nel presente manuale. Per la messa in servizio bisogna effettuare anche operazioni di commutazione. Le verifiche descritte devono poter essere effettuare senza rischi. Non sono pertanto adatte per controlli di servizio. AVVERTENZA Attenzione a pericoli dovuti a prove primarie scorrette La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni materiali. Le prove primarie devono essere effettuate solo da personale qualificato, che abbia conoscenza della messa in servizio di sistemi di protezione, del funzionamento degli impianti, così come delle prescrizioni di sicurezza (commutazione, messa a terra, ecc.). Regole di sicurezza L'osservanza delle regole di sicurezza corrispondenti (es. VDE 105, VBG4) è premessa necessaria Prima dell'inizio dei lavori vanno osservate tra l'altro le „5 regole di sicurezza“: • Disinserire l'alimentazione • Proteggere contro un'energizzazione accidentale • Accertare l'assenza di tensione • Mettere a terra e cortocircuitare • Coprire o impedire l'accesso ai componenti vicini sotto tensione Si deve inoltre osservare: • Collegare a terra l'apparecchio prima di realizzare qualsiasi altro collegamento. • Tensioni pericolose possono essere presenti su tutte le parti collegate alla tensione ausilaria e alle grandezze di misura o di prova. • Tensioni pericolose possono essere presenti anche dopo che la tensione ausiliaria è stata disinserita (condensatori carichi). 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 421 3 Montaggio e messa in servizio • Dopo un disinserimento della tensione ausiliaria, per ottenere determinate condizioni iniziali, bisogna attendere almeno 10 s prima di reinserire la tensione ausiliaria. • I valori limite riportati nei dati tecnici (paragrafo 4.1) non devono essere mai superati, neanche durante le prove e la messa in esercizio. PERICOLO Tensioni pericolose in caso di interruzioni nei circuiti secondari dei trasformatori amperometrici La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni corporali o notevoli danni materiali. Cortocircuitare i collegamenti secondari dei trasformatori amperometrici prima di interrompere i conduttori di collegamento di corrente all'apparecchio. Se è presente un interruttore di prova che cortocircuita automaticamente le linee secondarie del trasformatore amperometrico, è sufficiente metterlo in posizione di „prova“, sempre che si siano verificati prima gli interruttori di cortocircuito. Tutte le apparecchiature di prova secondarie devono essere rimosse, tutte le grandezze di misura attivate. Le preparazioni per l'esercizio devono essere concluse. Le prove primarie vengono effettuate con il generatore. Ciclo del programma Normalmente avviene nella successione • Prove di cortocircuito • Prove di tensione • Prove di guasto a terra • Sincronizzazione • Prove con il generatore connesso alla rete Le seguenti indicazioni sono ordinate in questa successione. Affinché le funzioni di protezione non si influenzino reciprocamente, dovrebbero essere dapprima tutte disattivate (condizione di consegna). Durante le prove primarie esse vengono poi rese operative una dopo l'altra. Se una funzione di protezione non è necessaria, si dovrebbe impostarla già in fase di parametrizzazione come non disponibile (vedi paragrafo 2.4.2). La funzione non verrà allora considerata dal 7UM62. L'attivazione di una funzione programmata come disponibile può essere effettuata in due modi. I relativi indirizzi di taratura sono indicati ai rispettivi paragrafi. • Funzione di protezione Blocco Relè: La funzione di protezione è attiva e produce segnalazioni (anche segnalazioni di scatto) e valori di misura. I comandi di scatto sono però bloccati e non vengono portati alla matrice di scatto. • Funzione di protezione On: La funzione è operativa e produce segnalazioni. Il comando di scatto va al relè di scatto programmato per la funzione di protezione. Se la funzione non è programmata su nessun relè, non verrà effettuato alcun scatto. 422 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio Preparazione Per la preparazione della messa in esercizio si prega di effettuare le seguenti fasi di lavoro: • Installazione di un tasto di arresto di emergenza per uno scatto diretto dell'eccitazione • Bloccare tutte le funzioni di protezione (= Blocco Relè) • Impostare la funzione di protezione di massima corrente all'incirca sulla corrente nominale del generatore configurando lo scatto solo verso l'eccitatrice. • Impostare la funzione di protezione di massima tensione a circa il 30 % della tensione nominale del generatore per la prova di cortocircuito e a circa il 110 % della tensione nominale per le prove di tensione configurando lo scatto solo verso l'eccitatrice. Adattamento della frequenza L'apparecchio dispone di un adattamento interno della frequenza tramite il quale le funzioni di protezione vengono sempre elaborate con algoritmi adattati alla frequenza reale. Ciò spiega la grande gamma di frequenze e lo scarso influsso di frequenze. Questo presuppone però anche che, prima di effettuare una prova dinamica, devono essere presenti grandezze di misura affinché l'adattamento della frequenza possa essere operativo. Se viene collegata una grandezza di misura di 0 senza che sia prima presente un'altra grandezza di misura, si ha un ritardo supplementare di ca. 120 ms, poiché l'apparecchio deve prima determinare la frequenza a partire dalla grandezza di prova. Parimenti non è possibile un segnale di uscita se non è presente nessuna grandezza di prova. Naturalmente un comando di scatto una volta impartito rimane per almeno la durata parametrizzata (TMin TRIP CMD) (vedi anche paragrafo2.5). Condizione di consegna L'apparecchio viene consegnato con tutte le funzioni di protezione disattivate. Ciò presenta il vantaggio che ogni funzione può essere verificata per sé senza influenza di altre funzioni. Per la prova e la messa in servizio devono essere attivate le funzioni necessarie. Campi di lavoro delle funzioni di protezione Per le prove di messa in esercizio con la macchina, bisogna tenere conto del campo di lavoro delle funzioni di protezione come da paragrafo 4 e la presenza di una grandezza di misura sufficientemente elevata. Se si fanno le prove con valori di intervento ridotti, può sembrare che esista una differenza tra valore di impostazione e valore di intervento (ad es. gradino di allarme di carico asimmetrico o protezione di guasto a terra), se la funzione di protezione è ancora bloccata a causa di misure di grandezza troppo piccole in quanto lo stato operativo 1 non è ancora stato raggiunto. Poiché tuttavia non ha luogo una verifica dei valori di intervento con la macchina, questo effetto non rappresenta un disturbo alla messa in esercizio. Tool di messa in servizio con browser WEB Per il supporto della messa in servizio e per controlli di routine nel 7UM62 è a disposizione un tool per la messa in servizio tipo web. Esso permette di richiamare comodamente tutte le segnalazioni e i valori di misura. Le prove vengono supportate dalla visualizzazione di diagrammi vettoriali e di caratteristiche selezionate. Se si vuole lavorare con il „tool di messa in servizio“, si prendano in considerazione anche gli aiuti offerti da questo „tool“. In Internet (www.siprotec.com), nell'area di download → Programmi si trova il monitor web. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 423 3 Montaggio e messa in servizio L'indirizzo IP necessario per il browser viene scelto in funzione dell'interfaccia alla quale il PC è collegato. I seguenti indirizzi IP sono preimpostati: • Collegamento all' interfaccia operatore anteriore: – Indirizzo IP 141.141.255.160 per 7UM62* V4.0 fino a V4.1 – Indirizzo IP 192.168.2.1 per 7UM62* V4.6 • Collegamento all' interfaccia di servizio posteriore (port C): – Indirizzo IP 141.143.255.160 per 7UM62* V4.0 fino a V4.1 – Indirizzo IP 192.168.2.1 per 7UM62* V4.6 • Collegamento all' interfaccia di sistema posteriore in caso di Ethernet (port B): – Indirizzo IP 0.0.0.0 (a partire da 7UM62* V4.6) Per dare una prima idea delle possibilità, vengono qui proposte rappresentazioni scelte. L'immagine che segue mostra la rappresentazione vettoriale di correnti di flusso. Le correnti di linea sono ruotate nella loro posizione di fase di 180° in seguito alle correnti definite positivamente verso l'oggetto da proteggere. I contributi sono della stessa grandezza e la sequenza di fase ha lo stesso senso. In questo modo, il collegamento di corrente sul lato 1 e sul lato 2 è a posto. Un'immagine analoga esiste anche per le rappresentazioni vettoriali di tensione e corrente del lato 2. Figura 3-19 Flusso delle correnti attraverso l'oggetto protetto Per la prova della protezione diferenziale vengono registrate nella caratteristica le correnti differenziali e di stabilizzazione. La caratteristica rappresentata risulta dai valori di impostazione della protezione differenziale. Nell'immagine 3-20 è stata simulata una condizione di carico, laddove in L3 è riconoscibile una corrente differenziale. 424 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio Figura 3-20 Correnti differenziali e di stabilizzazione - Esempio di grandezze di misura plausibili 3.3.12 Controllo dei circuiti di corrente Generalità Il controllo dei circuiti di corrente con la macchina viene effettuato per garantire la correttezza dei circuiti del trasformatore di corrente relativamente a cablaggio, polarità, sequenza delle fasi, rapporto di trasformazione dei trasformatori ecc. - non per controllare singole funzioni di protezione nell'apparecchio. Preparazione Porre la protezione di carico squilibrato (indirizzo 1701) e la protezione di sovraccarico (indirizzo 1601) su Blocco Relè. Con impianto primario senza tensione e con messa a terra, inserire un ponte di corto circuito tripolare che possa condurre corrente nominale (es. sezionatore di terra) sul lato dei morsetti della macchina. PERICOLO Effettuare le operazioni primarie solo con la macchina ferma su parti dell'impianto senza tensione e con messa a terra! A conclusione dei lavori di preparazione può essere effettuato il controllo di tutti i circuiti dei trasformatori di corrente (protezione, misura, conteggio ecc.) con l'eccitazione rimanente. Messaggio diagnostico 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 In seguito viene effettuato il controllo di tutti i circuiti del trasformatore di corrente con al massimo il 20 % di corrente nominale del trasformatore. Prove con correnti del generatore sopra il 20 % non sono normalmente necessarie per la protezione digitale. 425 3 Montaggio e messa in servizio Solamente per il rilevamento della caratteristica di corto circuito può essere necessario azionare il generatore durante la messa in esercizio con corrente nominale. Valori Le correnti possono essere lette tra i valori di misura di esercizio sul pannello di visualizzazione posto frontalmente e/o attraverso l'interfaccia operatore tramite personal computer e confrontati con le grandezze di misura reali. In caso di divergenze rilevanti, i collegamenti del trasformatore amperometrico non sono corretti. Sequenza di fase La sequenza di fase deve corrispondere alla successione delle fasi parametrizzata (indirizzo 271 sotto Power System Data 1), altrimenti viene emessa la segnalazione „Fail Ph. Seq.“. In questo caso bisogna controllare ed eventualmente correggere le polarità. La componente di sequenza inversa I2 delle correnti può essere letta tra i valori di misura di esercizio. Essa deve essere vicina allo 0 %. Se non è così, sono stati invertiti collegamenti del trasformatore amperometrico. Se il carico asimmetrico è di circa 1/3 delle correnti di linea, c'è circolazione di corrente solo in una o solo in due fasi. Se il carico asimmetrico è di circa 2/3 delle correnti di linea, allora un trasformatore di corrente ha polarità invertita. Se il carico asimmetrico ha circa la stessa grandezza delle correnti di linea, allora sono scambiate due fasi. Dopo aver eliminato l'errore di collegamento, bisogna ripetere la prova. Rimuovere il ponte di corto circuito. Taratura protezione di impedenza Porre la protezione di impedenza (indirizzo 3301) su IMPEDANCE PROT. = Block relay. Con impianto primario senza tensione e con messa a terra, installare un ponte di corto circuito tripolare che possa condurre corrente nominale (es. sezionatore di terra) al trasformatore di blocco della macchina. PERICOLO Effettuare le operazioni primarie solo con la macchina ferma su parti dell'impianto senza tensione e con messa a terra! Eccitare lentamente il generatore a ca. il 20 % della corrente nominale della macchina. Messaggio diagnostico Per il controllo dei collegamenti del trasformatore e dei valori di misura di esercizio è sufficiente la prova con ca. il 20 % della correnete nominale del generatore. Con una tensione di corto circuito del trasformatore relativamente piccola si generano qui valori di tensione molto bassi; eventualmente è necessario aumentare un po' la corrente del generatore. Solo per la taratura quantitativa della protezione di impendenza (se ad es. deve essere tarato il uK del trasformatore) è necessario effettuare la prova con corrente nominale del generatore. Sulla base delle tensioni e delle correnti, la protezione calcola l'impendenza tra la posizione di montaggio del riduttore di tensione e la posizione del cortocircuito, che viene essenzialmente determinata dall'impendenza del trasformatore. Reattanza e resistenza si possono richiamare sotto i valori di misura di esercizio. La protezione tiene conto 426 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio automaticamente della corrente nominale dell'apparecchio di 1 o 5 A. Nel caso seguente dell'impendenza del trasformatore risulta: Impendenza primaria del trasformatore: con uK - tensione relativa di corto circuito del trasformatore UN - tensione nominale del trasformatore SN - potenza nominale del trasformatore Come valori secondari: con rTA - rapporto di trasformazione trasformatore amperometrico rTV - rapporto di trasformazione trasformatore voltmetrico In caso di divergenze rilevanti o di segno matematico errato, i collegamenti del trasformatore voltmetrico non sono corretti. Dopo aver disattivato e diseccitato il generatore e rimosso il ponte di corto circuito, le prove di corto circuito sono concluse. Non sono necessarie altre prove per la protezione di carico squilibrato, la protezione di massima corrente, la protezione di sovraccarico, la protezione di impendenza e di perdita di passo. La protezione di massima corrente e la protezione di impendenza vengono attivate (indirizzo 1201: O/C I> = ON e/o indirizzo 1401 O/C Ip = ON, indirizzo 3301: IMPEDANCE PROT. = ON) e sono immediatamente effettive come protezione di corto circuito per tutte le altre prove. Se utilizzati, possono essere attivati anche l'indirizzo 1301 O/C I>> = ON, la protezione di sovraccarico (indirizzo 1601: Ther. OVER LOAD = ON), la protezione di carico squilibrato (indirizzo 1701: UNBALANCE LOAD = ON) e la protezione di perdita di passo (indirizzo 3501: OUT-OF-STEP = ON). Altrimenti vengono regolati su Off. 3.3.13 Controllo della protezione differenziale Preparazione Prima delle prove primarie accertarsi ancora una volta che l'oggetto da proteggere programmato corrisponda a quello reale, che l'adattamento dell'ampiezza, tenendo conto della corrente nominale dell'oggetto da proteggere e dei trasformatori di corrente primari, e la correzione dei gruppi di accoppiamento siano corretti. Porre la protezione differenziale (indirizzo 2001) su Block relay o interrompere i comandi di scatto. La prova varia a seconda del caso di applicazione. Per trasformatori di rete e macchine asincrone viene effettuata preferibilmente una prova di bassa tensione durante la quale l'oggetto protetto completamente isolato dalla rete viene alimentato con corrente da una sorgente di prova a bassa tensione (figura 3-21). La corrente di prova viene generata dalla sorgente simmetrica di prova 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 427 3 Montaggio e messa in servizio tramite un ponte di corto circuito montato esternamente alla zona di protezione e in grado di condurre corrente di prova. Per trasformatori di blocco e macchine sincrone le prove vengono effettuate durante gli avviamenti di corrente, laddove la macchina stessa funge da sorgente di corrente di prova (figura 3-22). La corrente di prova viene generata da un ponte di corto circuito montato esternamente alla zona di protezione e in grado di condurre brevemente corrente nominale del generatore. In questo caso, dopo l'avviamento della macchina e tuttavia in condizione di non eccitazione, bisogna stabilire servendosi delle correnti residue che non ci siano circuiti del trasformatore aperti o cortocircuitati. A questo scopo, selezionare i valori di misura di esercizio e visualizzare una dopo l'altra tutte le correnti di esercizio. Se le correnti e la precisione delle misure sono ancora molto ridotte, è possibile di regola già riconoscere i guasti sopra menzionati. Per le prove di messa in esercizio è necessaria una corrente di flusso di almeno 2% della corrente nominale dell'apparecchio. Figura 3-21 Prova di corrente in bassa tensione con generatore di corrente Figura 3-22 Prova di corrente nella centrale elettrica Prova di corrente simmetrica Con i valori di misura di esercizio messi a disposizione dall'apparecchio 7UM62 è possibile una messa in esercizio rapida senza strumentazione esterna. Gli indici delle correnti misurate sono i seguenti: Dopo i caratteri della formula I segue l'indicazione della linea con L, poi viene indicata la cifra del lato (quindi, ad es., avvolgimento del trasformatore), ad esempio IL1S1 428 Corrente nella linea L1 sul lato 1. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio Misurazione del valore Confrontare le correnti visualizzate dall'apparecchio sotto Valori di misura → Secondario → Valori di misura di esercizio secondario con quelle che fluiscono realmente: IL1S1 = IL2S1 = L3S1 = IL1S2 = IL2S2 = IL3S2 = Se risultano delle differenze non spiegabili con tolleranze di misura, c'è un errore di collegamento o un errore di prova: • disattivare e collegare a terra l'oggetto da proteggere (disattivare il generatore), • controllare e correggere collegamenti e struttura delle prove, • ripetere le misurazioni e ricontrollare i valori di misura. Misura dell'angolo Se le singole correnti sono plausibili, vengono successivamente verificati i rapporti d'angolo delle correnti (ϕIL1S1, ϕIL2S1, ϕIL3S1, ϕIL1S2, ϕIL2S2, ϕIL3S2). Le differenze d'angolo vengono emesse rispettivamente in riferimento alla fase L1 del lato 1. Controllare gli angoli visualizzati dall'apparecchio sotto Valori di misura → Secondario → Posizioni di fase per il lato 1. Tutti gli angoli si riferiscono a IL1S1. Per una sequenza di fase destrorsa devono quindi comparire più o meno i seguenti risultati: ϕL1S1 = 0° ϕL2S1 = 240° ϕL3S1 = 120° Se gli angoli non sono corretti, ci sono errori di polarità nel collegamento di singole correnti di linea del lato 1. • Disattivare e collegare a terra l'oggetto da proteggere (disattivare il generatore), • controllare e correggere collegamenti e struttura delle prove, • ripetere le misurazioni e ricontrollare i valori di misura. Controllare gli angoli visualizzati dall'apparecchio sotto Valori di misura → Secondario → Posizioni di fase per il lato 2. Tutti gli angoli si riferiscono a IL1S1. Se gli angoli non sono corretti, ci sono errori di polarità nel collegamento di singole correnti di linea del lato 2 e bisogna procedere come sopra per il lato 1. Gli angoli delle correnti tra i diversi lati dell'oggetto protetto sono definiti in modo tale che una corrente che circoli in fase attraverso l'oggetto protetto, con collegamento corretto, abbia una differenza d'angolo di 180° tra le correnti della stessa linea di entrambi i punti di misura. Eccezione: protezione differenziale trasversale; per questa protezione le correnti delle linee corrispondenti devono avere la stessa fase. Gli angoli nominali dipendono dall'oggetto protetto e - per i trasformatori - dal gruppo di accoppiamento. Essi sono riportati nella tabella 3-29 per una sequenza di fase destrorsa. Negli angoli visualizzati si riconosce la polarità dei collegamenti dei trasformatori amperometrici così come la polarità parametrizzata. Se quindi tutti e tre gli angoli differi- 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 429 3 Montaggio e messa in servizio scono di 180° dal valore nominale, la polarità di un trasformatore amperometrico non è corretta. Ciò può essere eliminato con verifiche ed eventuali correzioni dei relativi parametri dell'impianto. Tabella 3-29 Indirizzo 201 STRPNT->OBJ S1 per avvolgimento primario, Indirizzo 210 STRPNT->OBJ S2 per avvolgimento secondario Visualizzione dell'angolo dipendente dall'oggetto da proteggere (trifase) Oggetto da proteggere → ↓ Angolo di fase ϕL1S2 Trasformatore con numero del gruppo di accoppiamento 1) Generatore/ Motore 180° 3 4 5 6 180° 150° 120° 0 1 90° 60° 30° 0° 330° 300° 270° 240° 210° 180° 150° 120° ϕL2S2 60° 60° ϕL3S2 300° 300° 270° 240° 210° 180° 150° 120° 1) 30° 2 0° 7 8 9 10 11 330° 300° 270° 240° 210° 90° 60° 30° 0° 90° 330° Gli angoli valgono se il lato di alta tensione è definito come lato 1. Altrimenti vale 360° meno l'angolo indicato Correnti differenziali e di stabilizzazione A conclusione delle prove simmetriche vengono controllate le grandezza di misura differenziali e di stabilizzazione. Anche se le misurazioni simmetriche effettuate fino a questo punto dovrebbero aver evidenziato tutti gli errori di collegamento, non si possono tuttavia escludere errori di adattamento e di attribuzione dei gruppi di accoppiamento. I valori calcolati possono essere richiamati sotto i valori di misura di esercizio. Le correnti differenziali e di stabilizzazione si riferiscono alla corrente nominale dell'oggetto protetto. Di ciò si deve tener conto se esse vengono confrontate con le correnti di prova. Se si generano correnti differenziali di un certo rilievo, bisogna controllare i parametri seguenti: Protezione del trasformatore: indirizzi 241, 249 e 202 (adattamento avvolgimento 1), 243, 249 e 211 (adattamento e gruppo di accoppiamento avvolgimento 2); Protezione generatore/motore: indirizzi 251 e 252 (adattamento valori nominali macchina); La prova di corrente simmetrica è così conclusa. Disattivare e collegare a terra l'oggetto protetto (disattivare il generatore), rimuovere la prova. La protezione differenziale viene attivata (indirizzo 2001: DIFF. PROT. = ON) ed è immediatamente effettiva come protezione di corto circuito per tutte le altre prove. 3.3.14 Controllo della protezione differenziale di corrente verso di terra Preparazione 430 Tramite la prova primaria vengono controllati i collegamenti di installazione, in particolare il collegamento del trasformatore di corrente. Prima delle prove primarie accertarsi che l'oggetto protetto programmato corrisponda a quello reale. A questo scopo, bisogna verificare i valori di impostazione della programmazione della funzione di protezione, dei dati d'impianto 1 e della funzione stessa di protezione. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio Prima di iniziare la prova, bisogna porre la protezione di corrente differenziale (indirizzo 2101 REF PROT.) su Block relay oppure interrompere i comandi di scatto. Le prove primarie di "blocchi centrale" vengono effettuate con il generatore stesso. Per i trasformatori viene utilizzata una sorgente di prova a bassa tensione. Prima della prova va effettuato il controllo visivo della correttezza dei collegamenti del trasformatore amperometrico. Nota Durante un corto circuito tripolare, con l'impiego della protezione differenziale di corrente verso terra bisogna bisogna verificare la coorrispondenza dei tre trasformatori amperometrici (lato 1 e/o lato 2 – a seconda dell'applicazione per la protezione differenziale di terra). A questo scopo vengono richiamati i valori di misura di esercizio percentuali 3I0-1 e 3I0-2 (in DIGSI nei valori di misura della protezione differenziale). Nei trasformatori ben regolati i valori devono essere vicini allo zero. In fase di impostazione della protezione, si deve tenere conto dei valori che si discostano dallo zero. Prova primaria con generatore Questa prova viene effettuata come integrazione delle prove di corrente. A questo scopo la protezione viene portata sul valore più sensibile. Va bloccata l'abilitazione di tensione omopolare (indirizzo 2103 REF U0>RELEASE = 0). Per la prova bisogna collegare a terra una fase ed energizzare il generatore (vedi figura seguente). La corrente di prova non deve superare la corrente del sistema di sequenza inversa ammessa. Se questa è ad esempio di I2amm. = 10 % IN,G, la corrente di prova deve rimanere sotto 30 % IN,G. Sull'altro lato la corrente viene determinata dalla messa a terra del centro stella a bassa resistenza ohmica. Per la prova è sufficiente il 10 % della corrente del generatore. Figura 3-23 Prova della protezione differenziale di corrente verso terra sul generatore Per i guasti esterni si possono richiamare i valori di misura di esercizio percentuali (nell'apparecchio: richiamare Valori di misura → I-Diff, I-Stab): 3I0-1 corrente omopolare calcolata del lato 1 3I0-2 corrente omopolare calcolata del lato 2 e/o corrente di terra misurata IEE2 (in funzione della programmazione) I0-Diff corrente differenziale calcolata I0-Stab corrente di stabilizzazione calcolata Le due correnti omopolari 3I0-1 e 3I0-2 devono essere della stessa grandezza e corrispondere alla corrente iniettata. La corrente differenziale I0-Diff è vicina allo 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 431 3 Montaggio e messa in servizio zero. La corrente di stabilizzazione I0-Stab corrisponde al doppio della corrente che fluisce. Se corrente differenziale e corrente di stabilizzazione sono della stessa grandezza, c'è un'inversione di polarità su un trasformatore di corrente. Differenze minime sono causate da anomalie del trasformatore. Se compaiono delle differenze, generalmente si tratta di errori di collegamento. Bisogna eventualmente modificare il cablaggio o, nei dati d'impianto 1, l'attribuzione del centro stella dei trasformatori amperometrici dei trasformatori di corrente di linea e/o del trasformatore di corrente di terra IEE2. Per i trasformatori di corrente di linea bisogna accertarsi che vengano usati dalle altre funzioni di protezione, come ad es. la protezione differenziale. Vanno controllate le reazioni. Se la protezione di corrente differenziale è già stata controllata e vengono utilizzati i trasformatori di corrente del lato 1 e del lato 2 per la protezione differenziale di corrente di terra, si possono escludere i guasti di cui sopra. Se viene utilizzato l'ingresso IEE2 è possibile un'inversione di polarità dei collegamenti. Bisogna controllare il collegamento e/o l'attribuzione del centro stella nei dati d'impianto 1 (indirizzo 214 GRD TERM. IEE2). Conformemente alla preimpostazione, il morsetto 7 deve essere rivolto verso l'oggetto protetto. In caso di differenze dei valori di misura, c'è presumibilmente un adattamento errato delle grandezze di misura. Qui bisogna controllare i dati d'impianto 1, i parametri dell'oggetto protetto e il trasformatore. Conformemente alla preimpostazione, il morsetto 7 deve essere rivolto verso l'oggetto protetto. In caso di differenze dei valori di misura, c'è presumibilmente un adattamento errato delle grandezze di misura. Qui bisogna controllare i dati d'impianto 1, i parametri dell'oggetto protetto e il trasformatore. A questo scopo si dovrebbe procedere nel modo seguente: • disattivare e mettere a terra il generatore • controllare e correggere eventualmente i collegamenti e/o adattare i dati d'impianto • ripetere le misurazioni Se la protezione differenziale di corrente di terra viene impiegata sul trasformatore, risulta una prova di confronto (vedi figura seguente). Il valore di misura 3I0-1 è attribuito al lato 1 e 3I0-2 la corrente di terra IEE2. Il metodo di prova è comparabile con quello di cui sopra. Per la corrente di prova bisogna fare assolutamente attenzione a non superare la corrente di carico asimemtrico ammessa. Con circuito stella-triangolo il guasto unipolare sul lato del generatore si rappresenta come guasto bipolare. Figura 3-24 Prova con dispositivo di prova secondaria 432 Prova della protezione differenziale di corrente verso terra sul trasformatore Le misurazioni vengono sempre effettuate dal lato il cui centro stella è collegato a terra. Per i trasformatori ci deve essere sempre un avvolgimento a triangolo (avvolgimento d o avvolgimento di compensazione). L'avvolgimento non incluso nella prova 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio rimane aperto, poiché l'avvolgimento a triangolo genera da sé la bassa resistenza ohmica del percorso di corrente omopolare. La prova varia a seconda del caso di applicazione. Le figure da 3-25 a 3-28 riportano esempi schematici di strutture di prova, laddove la figura 3-25 predomina per applicazioni di protezione del generatore. PERICOLO Effettuare misure primarie solo su parti dell'impianto senza tensione e con messa a terra! Anche parti senza tensione possono rappresentare un pericolo mortale in seguito ad accoppiamento capacitivo di altre parti dell' impianto! 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Figura 3-25 Misurazioni di corrente omopolare su un trasformatore stella triangolo Figura 3-26 Misurazioni di corrente omopolare su un trasformatore stella stella con avvolgimento di compensazione 433 3 Montaggio e messa in servizio Figura 3-27 Misurazione della corrente omopolare su un avvolgimento zig-zag Figura 3-28 Misurazione della corrente omopolare su un avvolgimento a triangolo con centro stella artificiale Per le prove è necessaria una corrente omopolare di almeno il 2 % della corrente nominale dell'apparecchio per ogni fase, vale a dire che la corrente di prova è di almeno 6 %. La protezione va invece impostata sul valore di intervento più sensibile e l'abilitazione di tensione omopolare deve essere resa inattiva. • Inserire la corrente di prova • Misurazione del valore con corrente di prova inserita Richiamare le grandezze di misura nell'apparecchio sotto: Valori di misura → I-Diff, I-Stab): 3I0-1 corrente omopolare calcolata del lato 1 e/o del lato 2 (a seconda della programmazione) 3I0-2 corrente di terra IEE2 misurata I0-Diff corrente differenziale calcolata I0-Stab corrente di stabilizzazione calcolata Le due correnti omopolari 3I0-1 e 3I0-2 devono essere della stessa grandezza e corrispondere alla corrente alimentata. La corrente differenziale I0-Diff è vicina allo zero. La corrente di stabilizzazione I0-Stab corrisponde al doppio della corrente che 434 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio fluisce. Se corrente differenziale e corrente di stabilizzazione sono della stessa grandezza, c'è un'inversione di polarità su un trasformatore di corrente. Differenze minime sono causate da anomalie del trasformatore. Se si controllano i trasformatori di corrente di linea, i valori di misura (apparecchio: Valori di misura → Valori di misura di esercizio secondario) corrispondono per ogni linea rispettivamente a 1/3 della corrente omopolare alimentata. La posizione di fase è uguale in tutte tre le linee in seguito alla corrente omopolare. Se ci sono differenze, ci sono presumibilmente di errori di collegamento (vedi titolo al margine „Prova primaria con generatore“) • Disattivare sorgente di prova e oggetto protetto • Controllare e correggere collegamenti e struttura delle prove • Ripetere le misurazioni Controllo dell'abilitazione di tensione omopolare Se si utilizza la tensione omopolare, questa deve essere controllata durante la prova della protezione terra statore. In caso di guasto a terra deve comparire la segnalazione 5841 „REF U0> releas.“. Durante la prova, bisogna tenere conto che la tensione omopolare viene calcolata a partire dalle tre tensioni di linea e viene convertita al lato secondario sulla tensione concatenata (corrisponde a√3 U0). In questo modo si ha lo stesso valore che per un avvolgimento a triangolo aperto. Blocco tramite massima corrente Se le misurazioni di cui sopra hanno avuto esito positivo e le correnti di linea misurate sono plausibili, si può partire dal presupposto che la misurazione di corrente è corretta. Adesso bisogna solo controllare l'esattezza del valore di impostazione nella funzione di protezione (indirizzo 2102 = REF I> BLOCK). Per il controllo del valore di intervento, bisogna applicare una corrente con un dispositivo di prova secondario (i trasformatori di corrente non devono essere scollegati dai morsetti). • A conclusione delle prove, disattivare nuovamente sorgente di prova e oggetto protetto (e/o disattivare generatore). • Se per le prove sono stati modificati dei parametri, impostarli nuovamente sui valori necessari per l'esercizio. • Attivare la protezione differenziale di corrente di terra a conclusione delle prove di protezione di guasto a terra. 3.3.15 Controllo dei circuiti di tensione Generalità Il controllo dei circuiti di tensione con la macchina viene effettuato per garantire la correttezza dei circuiti del trasformatore voltmetrico relativamente a cablaggio, polarità, sequenza di fase, rapporto di trasformazione dei trasformatori ecc. - non per controllare le singole funzioni di protezione nell'apparecchio. Messa a terra dei trasformatori Per il controllo dei trasformatori di tensione si deve prestare attenzione in particolare agli avvolgimenti a triangolo aperto, poiché la messa a terra di tale avvolgimento deve essere effettuata in una sola fase. Preparazione Impostare la funzione istantanea di protezione di massima tensione su circa il 110 % della tensione nominale del generatore con scatto su eccitazione. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 435 3 Montaggio e messa in servizio Porre la protezione di frequenza (indirizzo 4201) e protezione di sovraeccitazione (indirizzo 4301) su Block relay. Accertarsi, già in stato di non eccitazione, con l'ausilio di tensioni residue che tutti i ponti di corto circuito siano stati rimossi. Messaggio diagnostico Il controllo di tutti i circuiti del trasformatore voltmetrico (protezione, misura, conteggio ecc.) si effettua con il 30 % circa della tensione nominale del trasformatore. Le prove con tensioni del generatore superiori al 30 % della tensione nominale sono necessarie solamente per il rilevamento della caratteristica di marcia a vuoto. Il controllo del circuito di misura della protezione di terra rotore (vedi sotto) può essere effettuato durante la prova dei circuiti di tensione o dopo la sincronizzazione. Ampiezze Richiamare nei valori di misura di esercizio le tensioni di tutte tre le fasi e confrontarle con le tensioni reali. La tensione del sistena di sequenza diretta U1 deve corrispondere all'incirca ai valori di tensione visualizzati per le tensioni fase-terra. In caso di differenze rilevanti, i collegamenti del trasformatore di tensione non sono corretti. Sequenza di fase La sequenza di fase deve corrispondere alla successione delle fasi parametrizzata (indirizzo 271 PHASE SEQ. sotto Power System Data 1) altrimenti viene emessa la segnalazione „Fail Ph. Seq.“. In questo caso bisogna controllare ed eventualmente correggere le polarità. In caso di differenze rilevanti, bisogna controllare e correggere i circuiti del trasformatore voltmetrico nonché ripetere la prova. In alternativa, per il controllo si può anche utilizzare il valore di misura di esercizio della componente di sequenza diretta U1 delle tensioni: Se U1 ≠ UL-E c'è un errore di cablaggio. Supervisione dei circuiti di misura della protezione terra rotore a livello della corrente Se il rilevamento sensibile dei guasti a terra viene utilizzato come protezione terra rotore, è posibile effettuare la supervisione dei circuiti di misura di questa protezione con la messa in servizio: • Portare a regime la macchina ed eccitare a tensione nominale. Eventualmente applicare le spazzole di misura. Tramite l'apparecchio per collegamento in serie 7XR61 nel circuito del rotore si conduce una tensione a terra. La corrente di terra circolante IEE che risulta può essere letta nei valori di guasto a terra della protezione. Il valore ottenuto in questo modo corrisponde alla corrente di disturbo capacitiva che circola con funzionamento normale. • Il valore di impostazione IEE< (indirizzo 5106) deve essere impostato su circa la metà di questa corrente di disturbo. Si deve inoltre controllare che il valore di impostazione IEE> (indirizzo 5102) sia almeno il doppio di questa corrente di disturbo misurata. Eventualmente correggere. Frequenza 436 Il controllo della funzionalità della protezione di frequenza si effettua con il test di plausibilità tra il numero di giri momentaneo della macchina e il valore di misura di esercizio visualizzato. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio Sovraeccitazione Il controllo della funzionalità della protezione di sovraeccitazione si effettua con il test di plausibilità tra l'eccitazione momentanea della macchina e il valore di misura di esercizio visualizzato. Dopo aver disattivato il generatore, le prove di tensione sono concluse. Le funzioni di protezione di tensione e di frequenza necessarie vengono attivate (indirizzo 4001: UNDERVOLTAGE = ON oppure OFF, indirizzo 4101: OVERVOLTAGE = ON oppure OFF, indirizzo 4201: O/U FREQUENCY = ON oppure OFF, indirizzo 4301: OVEREXC. PROT. = ON oppure OFF). Le funzioni parziali possono essere disattivate mediante impostazione dei limiti corrispondenti (es. frequenza f* impostata su Nom). 3.3.16 Controllo della protezione terra statore Generalità Il procedimento di controllo della protezione terra statore dipende essenzialmente da come la macchina è collegata alla rete: con collegamento attraverso trasformatore o con collegamento a sbarra. In entrambi i casi bisogna controllare la correttezza del funzionamento e il campo di protezione. Per controllare il campo di protezione ed eventualmente provare la soppressione di interferenze della resistenza di carico, è opportuno effettuare rispettivamente una prova con guasto a terra sul morsetto del generatore (ad esempio con 20 % della tensione nominale del generatore) e una prova con guasto a terra in rete. Collegamento tramite trasformatore elevatore 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 In caso di guasto a terra esterno (al lato dell'alta tensione), tramite la capacità di accoppiamento CK del trasformatore di blocco viene condotta una tensione di disturbo che produce sul lato della macchina una tensione di spostamento. Affinché questa non venga interpretata dalla protezione come un guasto a terra nella macchina, viene abbassata tramite una resistenza di carico adeguatamente dimensionata RB ad un valore che corrisponde circa alla metà della tensione di intervento U0> (indirizzo 5002). D'altro canto, la corrente di guasto a terra prodotta dalla resistenza di carico durante un guasto a terra dei morsetti della macchina non deve superare, se possibile, 10 A. 437 3 Montaggio e messa in servizio Figura 3-29 Calcolo zona di protezione Connessione tramite trasformatore elevatore con trasformatore di messa a terra La capacità di accoppiamento CK e la resistenza di carico RB formano un partitore di tensione; qui RB è la resistenza RB riferita sul circuito dei morsetti della macchina. Figura 3-30 Schema equivalente e diagramma vettoriale Poiché la reattanza della capacità di accoppiamento è molto più grande della resistenza convertita della resistenza di carico RB', si può definire UC ≈ UNO/√3 (vedi anche diagramma vettoriale figura 3-30), laddove UNO/√3 è la tensione di spostamento con pieno spostamento del centro stella della tensione di rete. Vale: Con il rapporto di trasformazione della tensione r del trasformatore di terra risulta 438 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio Con il partitore di tensione RT (500 V/100 V) ciò corrisponde ad una tensione di spostamento all'ingresso dell'apparecchio di: Il valore di intervento U0> per la tensione di spostamento dovrebbe essere almeno il doppio di questa tensione di disturbo. Esempio: Rete Trasformatore voltmetrico UNO = 110 kV fN = 50 Hz CK = 0,01 µF 10 kV/0,1 kV Trasformatore di terra ü = 36 Resistenza di carico RB = 10 Ω Come valore di impostazione all'indirizzo 5002 per U0> si è scelto 10 V, il che corrisponde ad una zona di protezione di 90 % (vedi anche figura seguente). Nota Se si utilizza un trasformatore di centro stella, per la trasformazione di tensione si deve applicare ü invece di ü/3. Poiché questo possiede solo un avvolgimento, il risultato non cambia. Figura 3-31 Operazioni di controllo con guasto a terra della macchina 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Tensione omopolare durante guasti a terra Porre la protezione terra rotore S/E/F PROT. (indirizzo 5001) su Block relay. Se viene utilizzato il rilevamento sensibile di guasti a terra, anch'esso va posto all'indirizzo 5101 su Block relay. Con impianto primario senza tensione e collegato a terra, collocare un ponte di corto circuito unipolare nel circuito dei morsetti della macchina. 439 3 Montaggio e messa in servizio PERICOLO Effettuare le operazioni primarie solo con la macchina ferma su parti dell'impianto senza tensione e con messa a terra! Avviare la macchina e alzare lentamente l'eccitazione fino a ca. 20 % UN. Richiamare UE nei valori di misura di esercizio e controllare la plausibilità. Se esistono altri trasformatori di tensione con avvolgimenti a triangolo aperto, si deve misurare anche qui la tensione UE. Per la zona di protezione S vale: Esempio: Tensione del generatore alla reazione 0,1 x Usek N Valore di misura UE = 10 V Valore d'impostazione U0> = 10 V Zona di protezione S = 90 % Leggere la segnalazione „V Erd Lx“ nella memoria di guasto „Lx“ può identificare la fase con corto circuito, se esistono tensioni agli ingressi delle tensioni dell'apparecchio. Disinserire la macchina. Rimuovere il ponte di guasto a terra. Controllo con guasto a terra in rete Con impianto primario senza tensione e collegato a terra, collocare un ponte di corto circuito unipolare sul lato dell'alta tensione del trasformatore di blocco. PERICOLO Effettuare le operazioni primarie solo con la macchina ferma su parti dell'impianto senza tensione e con messa a terra! CAUTELA Il centro stella del trasformatore elevatore non deve essere connesso a terra durante questa prova! La non osservanza dei seguenti accorgimenti può comportare lievi lesioni corporali o danni materiali. Un'eventuale messa a terra del centro stella sul trasformatore deve essere interrotta per la prova. Avviare la macchina ed eccitare lentamente fino al 30 % della tensione della macchina. 440 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio Leggere nei valori di misura: UE. Questo valore viene estrapolato sulla tensione nominale della macchina (vedi esempio della figura 3-31). Il valore di guasto così calcolato deve corrispondere al massimo alla metà del valore di intervento U0> (indirizzo 5002) per ottenere la distanza di sicurezza richiesta. Mettere fuori servizio la macchina e diseccitare. Rimuovere il ponte di guasto a terra. Se il centro stella del lato di alta tensione del trasformatore elevatore deve essere messo a terra, ristabilire ora la messa a terra del centro stella. Mettere in funzione la protezione terra statore: indirizzo 5001 S/E/F PROT. = ON. Mettere eventualmente in funzione il rilevamento sensibile di guasti a terra, se questo viene utilizzato come protezione terra statore. indirizzo 5101 O/C PROT. IEE = ON. Collegamento diretto su sbarra Dapprima bisogna controllare la correttezza del funzionamento e i dati del dispositivo di carico: sequenza, limiti di tempo ecc. e dati del dispositivo: trasformatore di terra, valore della resistenza di carico (presa). orre la protezione terra rotore (indirizzo 5001) su Block relay. Se viene utilizzato il rilevamento sensibile di guasti a terra come protezione terra rotore, anch'esso va posto all'indirizzo 5101 su Block relay. Con impianto primario senza tensione e collegato a terra, collocare un ponte unipolare di guasto a terra tra morsetti della macchina e trasformatore toroidale (vedi figura seguente). PERICOLO Effettuare le operazioni primarie solo con la macchina ferma su parti dell'impianto senza tensione e con messa a terra! 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 441 3 Montaggio e messa in servizio Figura 3-32 Guasto a terra con collegamento diretto su sbarra Per questa prova bisogna stabilire una condizione di collegamento nella quale il dispositivo di carico sia collegato in modo galvanico con il generatore. Se l'impianto non lo permette, si deve tenere conto delle indicazioni riportate sotto il titolo a margine „Prova direzionale senza dispositivo di carico“ alla pagina seguente. Avviare la macchina ed eccitare lentamente fino a quando interviene la protezione terra statore: Segnalazione „U0> picked up“ (non parametrizzata alla consegna). Contemporaneamente deve comparire anche la segnalazione „3I0> picked up“ (non parametrizzata alla consegna). Leggere i valori di misura di esercizio UE e IEE2. Se il collegamento è stato effetttuato correttamente, questo valore in Volt è uguale alla percentuale della tensione ai morsetti della macchina riferita alla tensione nominale della macchina; eventualmente considerare la divergenza della tensione nominale primaria del trasformatore di terra e/o del trasformatore voltmetrico. Questo valore corrisponde inoltre al valore di impostazione U0> all'indirizzo 5002. Il valore di misura IEE2 dovrebbe corrispondere all'incirca al valore di impostazione 3I0> all'indirizzo 5003 o essere di poco superiore ad esso, per non ridurre la zona di protezione determinata dal valore di impostazione U0> con intervento troppo ritardato. Per la zona di protezione S vale: 442 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio Esempio: Tensione del generatore alla reazione 0,1 x UN Con determinazione della direzione Valore di misura UE = 10 V Valore d'impostazione U0> = 10 V Zona di protezione S = 90 % Con riguardo alla determinazione della direzione del guasto a terra bisogna controllare la correttezza del collegamento e della polarità dei collegamenti di corrente e di tensione. La macchina viene eccitata ad una tensione corrispondente alla tensione di spostamento al di sopra del valore di intervento. Se la polarità è corretta compare la segnalazione di scatto „S/E/F TRIP“ (LED 6 nell'impostazione di consegna). Viene effettuata una prova inversa. Dopo aver diseccitato e messo fuori servizio la macchina, si colloca il ponte di corto circuito all'altro lato del trasformatore amperometrico (guardando dalla macchina). PERICOLO Effettuare le operazioni primarie solo con la macchina ferma su parti dell'impianto senza tensione e con messa a terra! Dopo aver messo in marcia ed eccitato la macchina sopra il valore di intervento della tensione di spostamento, interviene „U0> picked up“ (LED 2 come messaggio collettivo dell'eccitazione dell'apparecchio nell'impostazione di consegna), „3I0> picked up“ e non si produce una segnalazione di scatto. Il valore di misura IEE dovrebbe essere irrilevante, con eccitazione nominale in nessun caso superiore alla metà del valore di impostazione parametrizzato 3I0>. Mettere fuori servizio la macchina e diseccitare. Rimuovere il ponte di guasto a terra. Prova direzionale con trasformatori toroidali senza resistore di carico Se non esiste un resistore di carico e non è possibile nemmeno effettuare prove con cortocircuito a terra in rete, la prova seguente può essere realizzata con provvedimenti secondari ma con corrente di carico primaria simmetrica: Per il collegamento di corrente a un trasformatore toroidale, per la formazione di una tensione di spostamento viene creato un bypass sopra un trasformatore di tensione (ad es. L1) (vedi figura seguente). Dalla stessa fase viene inviata una corrente di prova attraverso il trasformatore toroidale utilizzando una resistenza Z che limiti la corrente. Qui bisogna tenere conto di collegamento e direzione della fase di corrente attraverso il trasformatore toroidale. Se la corrente è troppo piccola per la reazione del relè, è possibile aumentare il suo effetto facendo passare più volte il cavo attraverso il trasformatore toroidale. Per Z si utilizza una resistenza attiva (da 30 a 500 Ω) o un condensatore (da 10 a 100 μF), al quale di deve collegare ancora una resistenza in serie (ca. 50 a 100 Ω) per limitare la corrente di chiusura. Se il collegamento è corretto, il circuito emetterà le segnalazioni „U0> picked up“, „3I0> picked up“ e infine „S/E/F TRIP“ (LED 6). 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 443 3 Montaggio e messa in servizio Figura 3-33 Prova direzionale con collegamento Holmgreen 444 Prova direzionale con trasformatori toroidali Se si collega la corrente a un circuito Holmgreen, si ottiene la tensione di spostamento per la prova come nel collegamento precedente. Attraverso il circuito di corrente viene condotta solo la corrente di quel trasformatore nella cui fase il trasformatore di tensione è stato bypassato nel collegamento a triangolo. Per la potenza attiva in direzione della macchina, per il relè esistono in principio le stesse condizioni che con un guasto a terra in direzione della macchina con una rete compensata e viceversa. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio Figura 3-34 Prova direzionale con collegamento Holmgreen Se in una rete isolata, per la prova, si vogliono conservare i collegamenti di tensione per la misurazione della corrente reattiva, bisogna considerare che, in caso di flusso di potenza con componente induttiva in direzione avanti, per il relè di guasto a terra risulta una direzione all'indietro (al contrario del guasto a terra in questa direzione). A conclusione del controllo direzionale mettere fuori servizio la macchina. Vanno ristabiliti e nuovamente controllati i collegamenti corretti. Corrente di disturbo Per misurare la corrente di disturbo, viene collocato sull'interruttore un ponte di corto circuito tripolare con capacità di carico di corrente nominale. Avviare la macchina e eccitarla lentamente fino alla corrente nominale della macchina. Leggere il valore di misura di servizio IEE2. Questo valore di misura determina il valore di impostazione dell'indirizzo 5003 3I0>. Il parametro 3I0> dovrebbe essere circa il doppio di questo valore di misura per ottenere una distanza di sicurezza sufficiente dalla corrente di guasto a terra per la determinazione della direzione verso la corrente di disturbo. Infine bisogna controllare se si deve ridurre la zona protetta determinata dal valore di impostazione U0>. Mettere in funzione la protezione terra statore: indirizzo 5001 S/E/F PROT. = ON. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 445 3 Montaggio e messa in servizio 3.3.17 Controllo della protezione terra statore al 100% Generalità La protezione terra statore al 100% viene controllata assieme alla protezione terra statore al 90%. Settare la protezione di terra statore al 100 % (indirizzo 5301 100% SEF-PROT.) su Block relay (se non è già avvenuto sopra). Inoltre gli accessori della protezione dovrebbero essere in funzione. Di seguito le prove vengono descritte dettagliatamente. Controllo senza guasto a terra Portare la macchina a regime ed energizzarla alla tensione massima del generatore. La protezione non deve avviarsi. Vanno controllati i valori di misura di esercizio e letta la corrente effettiva I SES. Il valore di guasto così calcolato deve corrispondere al massimo alla metà del valore di intervento SEF I>> (indirizzo 5306) per ottenere una differenza di sicurezza richiesta. Disinserire la macchina. ontrollo in caso di guasto a terra nella zona della macchina Collegare il generatore 7XT33 a 20 Hz alla tensione continua o alla sorgente di tensione esterna trifase. Con impianto primario senza tensione e collegato a terra, inserire un ponte di corto circuito unipolare nel circuito dei morsetti della macchina. PERICOLO Effettuare le operazioni primarie solo con la macchina ferma su parti dell'impianto senza tensione e con messa a terra! Avviare la macchina e eccitare lentamente (tuttavia sotto UN/√3) fino a quando interviene la protezione di guasto a terra al 90 % (avviamento U0>). I gradini di resistenza della protezione al 100 % (allarme e scatto), nel caso in cui venga collocato un corto circuito, devono intervenire subito dopo il collegamento della tensione di alimentazione del generatore a 20 Hz. Per controllare l'intervento del gradino di corrente SEF I>>, nei valori di misura di esercizio (con ca. 10 % fino a 20 % tensione di spostamento) deve essere letto il valore di misura I SES. Il valore così determinato deve corrispondere al valore di intervento selezionato SEF I>> (indirizzo 5306). In tal modo, è sicuro che il gradino di corrente della protezione terra statore comprenda una zona di protezione di 80%90% ca. dell'avvolgimento oltre al calcolo della resistenza al 100%. Controllo con guasto a terra in rete 446 Con impianto primario senza tensione e collegato a terra, collocare un ponte di corto circuito unipolare sul lato dell'alta tensione del trasformatore di blocco. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio PERICOLO Effettuare le operazioni primarie solo con la macchina ferma su parti dell'impianto senza tensione e con messa a terra! CAUTELA Il centro stella del trasformatore elevatore non deve essere connesso a terra durante questa prova! La non osservanza dei seguenti accorgimenti può comportare lievi lesioni corporali o danni materiali. Un'eventuale messa a terra del centro stella sul trasformatore deve essere interrotta per la prova. nominale di Avviare la macchina e eccitare lentamente fino a 30 % della tensione della macchina (max. 60 %). La protezione terra statore al 100% e al 90% non interviene. Per le verifiche necessarie della protezione terra statore al 90 %, si veda titolo al margine „Controllo con guasto a terra in rete“ nel paragrafo precedente. Per la protezione terra statore al 100% deve essere letto il valore di misura di esercizio I SES. Questo valore viene estrapolato su ca. 1-3 volte la tensione della macchina. La corrente estrapolata deve corrispondere al massimo alla metà del valore di intervento SEF I>> (indirizzo 5306) per ottenere la differenza di sicurezza richiesta del gradino di corrente della protezione terra statore al 100%. Mettere fuori servizio la macchina e diseccitare. Rimuovere il ponte di guasto a terra. Se il centro stella del lato dell'alta tensione del trasformatore di blocco deve essere messo a terra, ristabilire ora la messa a terra del centro stella. Se il generatore a 20 Hz deve essere alimentato dai trasformatori di tensione dei morsetti della macchina, si deve produrre in maniera permanente questo stato operativo e/o l'altra forma di alimentazione (ad es. alimentazione a tensione continua tramite batteria). Se non vengono più effettuati test speciali, si deve attivare la protezione terra statore al 100 %: indirizzo 5301 100% SEF-PROT. = ON. 3.3.18 Controllo della protezione di guasto a terra sensibile come protezione terra rotore Se la protezione di guasto a terra sensibile viene utilizzata come protezione terra statore di corrente, impostare innanzitutto questa funzione all'indirizzo 5101 O/C PROT. IEE = Block relay. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 447 3 Montaggio e messa in servizio CAUTELA Un circuito rotorico collegato non isolato, in associazione ad una resistenza di terra inserita per il controllo, può produrre un doppio guasto a terra! La non osservanza dei seguenti accorgimenti può comportare danneggiamenti alla macchina. Ci si deve assicurare che il circuito rotorico da controllare sia isolato, affinché la resistenza di terra inserita per il controllo non provochi un doppio guasto a terra! Viene simulato un guasto a terra tramite una resistenza che corrisponde all'incirca alla resistenza di scatto richiesta. Per le macchine con eccitazione attraverso raddrizzatori ruotanti, la resistenza viene collocata tra i due anelli collettori di misura, per le macchine con eccitazione tramite anelli collettori essa va collocata tra un anello e la terra. Portare a regime la macchina ed eccitare a tensione nominale. Eventualmente applicare le spazzole di misura. Qui è irrilevante se la protezione di corrente di terra sensibile interviene o no. La corrente di terra circolante IEE che risulta può essere letta nei valori di guasto a terra della protezione. Bisogna controllare che questa corrente di terra misurata corrisponda all'incirca al valore di intervento del rilevamento sensibile di guasti a terra impostato all'indirizzo 5102 IEE>. Questo valore non deve essere tuttavia impostato più basso del valore doppio della corrente di disturbo determinata quando l'isolamento è intatto. Per macchine con eccitazione tramite anello collettore l'ultima prova viene ripetuta sull'altro anello. Disinserire la macchina. Rimuovere la resistenza di guasto a terra. Il rilevamento sensibile di guasti a terra come protezione terra rotore viene attivato: O/C PROT. IEE = ON all'indirizzo 5101. 3.3.19 Controllo della protezione terra rotore durante il funzionamento Protezione terra rotore (R, fn) La protezione terra rotore con misura della resistenza di terra è stata controllata a macchina ferma nel paragrafo 3.3. Al fine di escludere possibili influenze del circuito di misura in seguito al funzionamento della macchina, si consiglia ancora una prova supplementare. CAUTELA Un circuito rotorico collegato non isolato, in associazione ad una resistenza di terra inserita per il controllo, può produrre un doppio guasto a terra! La non osservanza dei seguenti accorgimenti può comportare danneggiamenti alla macchina. Ci si deve assicurare che il circuito rotorico da controllare sia isolato, affinché la resistenza di terra inserita per il controllo non provochi un doppio guasto a terra! Viene simulato un guasto a terra tramite una resistenza di ca. il 90 % della resistenza di scatto (RE<< TRIP, indirizzo 6003). Per le macchine con eccitazione attraverso raddrizzatori ruotanti, la resistenza viene collocata tra i due anelli collettori di misura, 448 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio per le macchine con eccitazione tramite anelli collettori essa va collocata tra un anello e la terra. Avviare la macchina ed eccitare a tensione nominale. Eventualmente applicare le spazzole di misura. La protezione terra rotore emette una segnalazione di avviamento e, dopo T-TRIPRE<< (10 s alla consegna), una segnalazione di scatto (LED 2 e LED 1 come messaggi colelttivi per avviamento e scatto dell'apparecchio). Tra le segnalazioni di guasto a terra, la resistenza calcolata dall'apparecchio può essere richiamata come „Re =“. Per macchine con energizzazione tramite anelli collettori la prova viene ripetuta sull'altro anello. Disinserire la macchina. Rimuovere la resistenza di guasto a terra. La protezione terra rotore viene attivata: ROTOR E/F = ON all'indirizzo 6001. Protezione terra rotore (da 1 a 3 Hz) La protezione terra rotore è stata controllata a macchina ferma nel paragrafo 3.3. Al fine di escludere possibili influenze del circuito di misura in seguito al funzionamento della macchina, in particolare in seguito all'eccitazione, si consiglia ancora una prova supplementare. CAUTELA Un circuito rotorico collegato non isolato, in associazione ad una resistenza di terra inserita per il controllo, può produrre un doppio guasto a terra! La non osservanza dei seguenti accorgimenti può comportare danneggiamenti alla macchina. Ci si deve assicurare che il circuito rotorico da controllare sia isolato, affinché la resistenza di terra inserita per il controllo non provochi un doppio guasto a terra! Viene simulato un guasto a terra tramite una resistenza di ca. il 90 % della resistenza di scatto (indirizzo 6103 RE<< TRIP). Per le macchine con eccitazione attraverso raddrizzatori ruotanti, la resistenza viene collocata tra i due anelli collettori di misura, per le macchine con eccitazione tramite anelli collettori essa va collocata tra un anello e la terra. Avviare la macchina ed eccitare a tensione nominale. Eventualmente applicare le spazzole di misura. Controllare il valore di misura di esercizio Rerde e la segnalazione di avviamento („REF 1-3Hz Fault“) e, dopo T-TRIP-RE<< (10 s alla consegna), la segnalazione di scatto („REF 1-3Hz Trip“). Impostare la resistenza su ca. il 90 % del gradino di allarme (indirizzo 6102 RE< WARN), richiamare il valore di misura di esercizio „Re =“ e controllare la segnalazione di allarme („REF 1-3Hz Warn“). Se ci sono forti disturbi in seguito all'eccitazione, bisogna eventualmente modificare il valore di allarme impostato riducendo il valore ohmico della resistenza di prova. Rimuovere la resistenza di guasto e controllare i valori di misura di esercizio nonché la supervisione dei circuiti di misura „REF 1-3Hz open“ in assenza di guasti. Se si presentano spontaneamente segnalazioni di supervisione dei circuiti di misura, si deve abbassare il valore di intervento (indirizzo 6106 Qc <) e/o disattivare la supervisione. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 449 3 Montaggio e messa in servizio Per macchine con eccitazione tramite anelli collettori, l'intervento viene ripetuto sull'altro anello. Disinserire la macchina. Rimuovere la resistenza di terra. La protezione terra rotore viene attivata: REF 1-3Hz = ON all'indirizzo 6101. 3.3.20 Controllo della protezione contro corto circuiti tra le spire Porre la protezione contro corto circuiti tra le spire (indirizzo 5501) su Block relay. Asimmetrie dell'avvolgimento statorico limitano la sensibilità della protezione. Il caso critico è qui il corto circuito bipolare. CAUTELA Già in presenza di correnti di corto circuito al di sotto della corrente nominale, il generatore può danneggiarsi a causa del carico asimmetrico (corrente del sistema di sequenza inversa)! Innanzitutto si deve determinare la corrente di corto circuito massima ammissibile. Se il generatore è stato eccitato con corrente nominale, risultano le seguenti correnti del sistema di sequenza inversa: corto circuito unipolare corto circuito bipolare 100/3 = 33,3 % 100/√3 = 57,7 % Se la corrente di carico asimmetrico ammissibile permanentemente è, ad es., dell' 11%, allora non devono essere superate le seguenti correnti del generatore: corto circuito unipolare corto circuito bipolare 11 %/33,3 % • ING = 0,33 ING 11 %/57,7 % • ING = 0,19 ING selezionato 0,3 ING selezionato 0,17 ING Gli stessi rapporti percentuali valgono anche per la corrente di eccitazione. Inserire sui morsetti del generatore un ponte di corto circuito bipolare che possa condurre anche correnti di corto circuito. PERICOLO Effettuare le operazioni primarie solo con la macchina ferma su parti dell'impianto senza tensione e con messa a terra! Avviare la macchina fino all'eccitazione ammissibile e misurare sotto i valori di misura di esercizio la corrente di eccitazione e la tensione di spostamento sull'apparecchio. Disattivare il generatore. Rimuovere il ponte di corto circuito. La tensione di spostamento misurata va estrapolata sulla corrente di eccitazione nominale per garantire che, in caso di corto circuiti esterni, non abbia luogo alcuna rea- 450 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio zione errata. La protezione viene allora impostata almeno sul valore di guasto doppio con eccitazione nominale. Se si conosce la corrente di eccitazione impulsiva, la tensione di disturbo va estrapolata su questo valore. La protezione viene quindi impostata su 1,5 volte il valore di guasto. Per il controllo della sensibilità con cui opera la protezione, si deve determinare la componente dell'avvolgimento di fase protetto con eccitazione di marcia a vuoto. A tale scopo, bisogna montare un corto circuito unipolare tra una fase e il centro stella. PERICOLO Effettuare le operazioni primarie solo con la macchina ferma su parti dell'impianto senza tensione e con messa a terra! Impostare l'eccitazione su „Manuale“. Avviare il generatore al massimo fino ad un'eccitazione con la quale il carico asimmetrico calcolato sopra (per corto circuito unipolare) non viene superato. Leggere la tensione di spostamento dai valori di misura di esercizio. Disattivare il generatore. Rimuovere il ponte di corto circuito. La tensione misurata dev'essere estrapolata sul valore con eccitazione di marcia a vuoto. Da qui si può dedurre la componente di avvolgimento protetta in percentuale: Si suppone che la tensione Uwin aumenti in maniera lineare con il numero delle spire cortocircuitate. Se in caso di corto circuito tra le spire con poche spire l'aumento è relativamente grande, ciò significa che la protezione è più sensibile di quanto calcolato. Per semplificare si è calcolato l'aumento lineare. Dopo la conclusione della prova, la protezione contro corto circuiti tra le spire va attivata, vale a dire indirizzo 5501 su INTERTURN PROT = ON. 3.3.21 Prove con il generatore connesso alla rete Nota Poiché la protezione effettua un adattamento della frequenza di campionatura, durante la prova almeno ad un ingresso di corrente si deve immettere una tensione fase-terra a frequenza nominale (ad es. UL1). Controllo della corretta polarità di collegamento 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Le seguenti indicazioni di prova valgono per un generatore sincrono. Avviare e sincronizzare il generatore con la rete. Aumentare la potenza motrice (fino a ca. il 5 %). 451 3 Montaggio e messa in servizio La potenza attiva viene letta nei valori di misura di esercizio come potenza attiva positiva P in percentuale della potenza apparente nominale SN. Se viene visualizzato un valore di potenza attiva negativo, allora l'assegnazione della direzione tra trasformatore amperometrico del lato 2 e trasformatore voltmetrico non concorda con l'informazione programmata all'indirizzo 210 (STRPNT->OBJ S2: YES/NO) oppure la parametrizzazione dell'indirizzo 1108 ACTIVE POWER = Generator e/o Motor) non è selezionata correttamente. Eventualmente cambiare la parametrizzazione all'indirizzo 210. Se la potenza ancora non è esatta, allora è presente un guasto nel cablaggio dei trasformatori (ad es. inversione di fase ciclica): • Rimuovere il guasto nelle linee dei trasformatori (trasformatore amperometrico e/o voltmetrico) attenendosi alle regole di sicurezza, • ripetere la prova. Determinazione della potenza di motorizzazione e correzione degli errori d'angolo Settare la protezione di ritorno di energia (indirizzo 3101) e la supervisione di potenza avanti (indirizzo 3201) ancora su Off. Per i motori le seguenti misurazioni non sono necessarie. Indipendentemente dall'eccitazione del generatore, quindi indipendentemente dalla potenza reattiva Q, la potenza di motorizzazione come pura potenza attiva è praticamente costante. Tuttavia, a causa di possibili errori d'angolo dei trasformatori amperometrici e voltmetrici, la protezione rileverà e visualizzerà differenti valori di potenza di motorizzazione. In tal caso, dalle coppie di valori di potenza di motorizzazione e potenza reattiva nel diagramma della macchina non risulterà nessuna parallela sull'ascissa (potenza attiva = zero). Pertanto, dovrebbero essere determinate le divergenze con tre punti di misura, se possibile, e da qui la grandezza di correzione W0. Gli errori d'angolo imputabili ai trasduttori d'ingresso interni della protezione sono già compensati in fabbrica. Si consiglia di effettuare questa prova con impostazione "sensibile" della protezione di ritorno di energia. ortare a 0 la potenza motrice chiudendo le valvole regolatrici. Il generatore assorbe la sua potenza di motorizzazione dalla rete. CAUTELA Surriscaldamento all'assorbimento di ritorno di energia da parte del generatore Il funzionamento della turbina senza una portata minima di vapore (effetto refrigerante) può provocare il surriscaldamento delle palette della turbina! L'assorbimento di ritorno di energia per un turboalternatore è ammesso solo per breve tempo. CAUTELA In caso di sottoeccitazione del generatore può esserci pericolo di perdita di passo! La non osservanza dei seguenti accorgimenti può comportare lievi lesioni corporali o danni materiali. Il funzionamento con sottoeccitazione è ammesso solo per breve tempo. Procedere nel modo seguente: 452 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio 1. Modificare l'eccitazione fino a che la potenza reattiva Q = 0. Come misurazione di controllo, leggere e annotare la potenza attiva P0 e la potenza reattiva Q0 con i rispettivi segni (vedi tabella sotto). 2. Aumentare lentamente l'eccitazione fino a ca. il 30% della potenza apparente nominale del generatore (sovraeccitato). – Leggere e annotare nei valori di misura di esercizio la potenza d'inerzia P1 con segno (negativo) (vedi tabella sotto). – Leggere e annotare la potenza reattiva Q1 con segno (positivo) (vedi tabella sotto). 3. Aumentare lentamente l'eccitazione fino a ca. il 30% della potenza apparente nominale del generatore (sovraeccitato). – Leggere e annotare nei valori di misura di esercizio la potenza d'inerzia P2 con segno (negativo) (vedi tabella sotto). – Leggere e annotare nei valori di misura di esercizio la potenza reattiva Q2 con segno (negativo) (vedi tabella sotto). 4. Portare nuovamente il generatore su eccitazione di marcia a vuoto e disattivare e/o selezionare la condizione di esercizio desiderata. Figura 3-35 Determinazione dell'angolo di correzione W0 Con i valori di misura letti P1 e P2, viene effettuata una correzione d'angolo degli errori dei trasformatori come segue: A partire dalle coppie di valori misurati, viene calcolata innanzitutto una correzione d'angolo secondo la formula: Le potenze devono essere impiegate assolutamente con i segni letti! Altrimenti si ha un risultato errato! Questo angolo ϕcorr viene immesso con segno identico come nuovo angolo di correzione all'indirizzo 204 CT ANGLE W0: valore d'impostazione CT ANGLE W0 = ϕcorr Per il valore d'intervento della protezione di ritorno di energia P> REVERSE all'indirizzo 3102 viene calcolata la somma dei valori di misura letti P1 e P2 e un quarto di questa viene impostato allo stesso modo con segno negativo. Taratura della protezione di ritorno di energia 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Con un generatore collegato alla rete si ha ritorno di energia quando: • chiusura delle valvole regolatrici, • chiusura della valvola a chiusura rapida. 453 3 Montaggio e messa in servizio A causa di possibili difetti di tenuta delle valvole, le prove di ritorno di energia devono essere eseguite possibilmente per entrambi i casi. Per la conferma delle corrette impostazioni, ripetere la taratura del ritorno di energia. A questo scopo, la protezione di ritorno di energia (indirizzo 3101) viene impostata su Block relay per verificare la sua efficacia in base alle segnalazioni. Avviare e sincronizzare il generatore con la rete. Chiudere le valvole regolatrici. Dal valore di misura di esercizio per la potenza attiva si può ricavare la potenza d'inerzia misurata con la protezione. Il 50% di questo valore dovrebbe essere selezionato come valore d'impostazione per la protezione di ritorno di energia. Aumentare di nuovo la potenza motrice. Con un'ulteriore prova, verificare il criterio della valvola a chiusura rapida. Il presupposto è che l'ingresso binario „>SV tripped“ sia parametrizzato correttamente e che venga comandato dal criterio della valvola a chiusura rapida (dal pressostato oppure da un fine corsa nella valvola). Chiudere la valvola a chiusura rapida. Dal valore di misura di esercizio per la potenza attiva si può ricavare la potenza d'inerzia misurata con la protezione. Se, contro le aspettative, questo valore è più piccolo del ritorno di energia con valvole regolatrici chiuse, allora il 50% di esso va utilizzato come valore d'impostazione per la protezione di ritorno di energia. Disattivare la macchina attivando la protezione di ritorno di energia. Attivare la protezione di ritorno di energia (indirizzo 3101) e, se utilizzata, la supervisione di potenza avanti (indirizzo 3201) ON. Controllo della protezione di sottoeccitazione La correzione degli errori d'angolo W0 determinata e parametrizzata all'indirizzo 204 con riguardo alla protezione di ritorno di energia, è efficace anche per la protezione di sottoeccitazione. In questo paragrafo, la lettura dei valori di potenza reattiva e in tal modo il controllo di plausibilità per questa grandezza di misura sono stati effettuati con prova direzionale. Non sono necessari ulteriori controlli. Se tuttavia deve essere eseguito un controllo direzionale attraverso una misurazione supplementare del punto di carico, si può procedere come descritto di seguito. CAUTELA In caso di sottoeccitazione del generatore può esserci il pericolo di una perdita di passo, in particolare con elevata erogazione di potenza attiva! La non osservanza dei seguenti accorgimenti può comportare lievi lesioni corporali o danni materiali. Il funzionamento con sottoeccitazione è ammesso solo per breve tempo. Per il controllo con carico porre la protezione di sottoeccitazione (indirizzo 3001) su Block relay. la correttezza del principio di funzionamento viene verificata avviando punti di carico qualsiasi in esercizio di sovraeccitazione e poi di sottoeccitazione. Il controllo di plau- 454 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio sibilità è effettuato leggendo i valori di misura di esercizio corrispondenti nella protezione e confrontandoli con i valori di misura del sistema di controllo. Porre la protezione di sottoeccitazione (indirizzo 3001) su ON. Nota Se non è possibile un funzionamento con carico capacitivo, i punti di carico possono essere avviati in esercizio di sottoeccitazione cambiando la parametrizzazione della polarità dei trasformatori (indirizzo 210). Le caratteristiche della protezione di sottoeccitazione sono così speculari al punto zero. Tenere conto che la protezione di ritorno di energia dev'essere disattivata (OFF) (indirizzo 3101), in quanto anche la sua caratteristica dal campo del motore si rispecchia in quello del generatore! Poiché la protezione visualizza ciascun punto di carico tramite i valori di misura di esercizio, l'avviamento della caratteristica di limitazione della sottoeccitazione non è necessario. Controllo della funzione direzionale nella protezione di massima corrente a tempo Alla verifica della polarità di collegamento, attraverso la definizione del senso di conteggio nella protezione, la direzione della funzione di protezione I>> (paragrafo 2.9) è definita chiaramente. Se il generatore emette potenza attiva (il valore di misura di esercizio P è positivo) e l'indirizzo 1108 ACTIVE POWER è su Generator, allora la rete è in direzione avanti. Per escludere inversioni, si consiglia una verifica con corrente di carico bassa. A questo scopo si dovrebbe procedere nel modo seguente: • impostare il gradino direzionale di corrente elevata 1301 O/C I>> su Block relay e il valore di intervento I>> (parametro 1302) sul valore più sensibile (= 0,05 A con una corrente nominale di 1 A, e/o 0,25 A con una corrente nominale di 5 A). • Aumentare la corrente di carico (ohmica e/o ohmica-induttivo) oltre il valore di intervento e, dopo la comparsa delle segnalazioni di avviamento (N° 1801 fino a 1803), interrogare le segnalazioni 1806 „I>> forward“ e 1807 „I>> backward“. • Confrontare il senso direzionale visualizzato con la funzione di stato (valore di impostazione e indirizzo 1304 Phase Direction). Nell'applicazione standard, trasformatori amperometrici lato morsetti, l'indirizzo 1304 Phase Direction deve trovarsi su "indietro" e comparire come segnalazione „I>> forward“ (N° 1806). • Impostare il valore d'intervento all'indirizzo 1302 di nuovo sul valore originale e la funzione di protezione all'indirizzo 1301 O/C I>> su ON. Controllo della protezione di corrente di terra sensibile IEE-B Porre la protezione di corrente di terra sensibile IEE-B all'indirizzo su Block relay. Con il generatore fermo, tramite l'avvolgimento di prova del trasformatore di corrente d'albero si deve immettere una corrente (il valore viene determinato, tra l'altro, dal numero delle spire di prova) e verificare l'intervento della protezione con il valore preimpostato (la corrente di prova dovrebbe essere il valore doppio). Qui si tratta innanzitutto di testare il cablaggio e di controllare ulteriormente l'intervento della protezione nonché la correttezza della parametrizzazione (segnalazione). Le seguenti prove primarie vanno eseguite alla conclusione della messa in servizio „Sincronizzazione“. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 455 3 Montaggio e messa in servizio A tale scopo procedere nel modo seguente: • Sincronizzare il generatore con la rete e modificare il carico • Avviare una registrazione di guasto tramite il programma di comando DIGSI e con SIGRA determinare la componente di frequenza dominante. Inoltre, in dipendenza dal collegamento, dev'essere valutata la traccia della registrazione di guasto dell'ingresso Iee1 e/o Iee2. A seconda del risultato, si deve impostare il metodo di misura corrispondente all'indirizzo 5406. Eventualmente si possono controllare tutte e tre le varianti (Fundamental, 3. Harmonic o 1. and 3. Harm.) e poi selezionare nella protezione il metodo con il risultato migliore. • Dopo aver impostato il metodo di misura, leggere la corrente di disturbo dai valori di misura di esercizio. • Calcolare il valore di intervento della protezione moltiplicando la corrente di disturbo per un fattore di sicurezza (minimo 1,5) e poi impostarlo nella protezione (indirizzo ). • Controllare che la protezione con questa corrente non si avvii. Eventualmente vanno avviati diversi stati di eccitazione. • Con il generatore in funzione, si deve collegare una resistenza di prova (0 - 30 Ω) tramite un anello collettore in prossimità del cuscinetto tra l'albero del generatore e la terra. Il valore della resistenza va abbassato fino a che la protezione non interviene. In caso di „battito“ dell'avviamento si deve prolungare un po' il tempo di mantenimento all'indirizzo 5407. Questo tempo tuttavia non dovrebbe superare un secondo. Dopo la conclusione della prova si deve attivare la protezione di corrente di terra sensibile, vale a dire indirizzo su = ON. 3.3.22 Creazione di una registrazione di guasto di prova Generalità Per verificare la stabilità della protezione anche in presenza di fenomeni transitori, in conclusione possono essere eseguite ancora prove di chiusura. Le registrazioni di guasto eseguite durante i test forniscono il massimo di informazioni riguardanti il comportamento della protezione. Presupposti Oltre alla possibilità di registrazione dei valori di guasto mediante avviamento della protezione, l'apparecchio 7UM62 consente di memorizzare anche i valori di misura mediante il programma di comando DIGSI, attraverso le interfacce seriali e ingresso binario. In quest'ultimo caso, l'informazione „>Trig.Wave.Cap.“ deve essere stata parametrizzata su un ingresso binario. Il trigger della registrazione ha luogo quindi, ad es., mediante ingresso binario con l'inserzione dell'oggetto protetto. Tali registrazioni di guasto di prova avviate dall'esterno (ovvero senza avviamento della protezione) vengono trattate dal dispositivo come normali registrazioni dei valori di guasto, vale a dire che per ogni registrazione di misura viene aperto una registrazione di guasto con numero proprio per assicurare una corretta assegnazione. Tali registrazioni non vengono elencate nella memoria tampone delle segnalazioni di guasto sul display perché non rappresentano un guasto di rete. 456 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 3.3 Messa in servizio Avvio della registrazione delle misure di prova Per poter avviare una registrazione di prova da DIGSI, selezionare sulla sinistra della finestra la funzione Test. Cliccare due volte nella lsta sulla voce Registrazione di guasto di prova. Figura 3-36 Finestra delle registrazioni delle misure di test in DIGSI — Esempio La registrazione delle misure di prova viene subito avviata. Durante la registrazione viene emessa una segnalazione nella parte sinistra della riga di stato. Barre di stato forniscono inoltre informazioni sui progressi dell'operazione. Per la visualizzazione e l'analisi della registrazione è necessario uno dei programmi SIGRA o ComtradeViewer. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 457 3 Montaggio e messa in servizio 3.4 Attivazione dell'apparecchio Serrare fino in fondo le viti. Tutte le viti dei morsetti devono essere fissate, anche quelle non utilizzate. CAUTELA Coppie di serraggio non ammesse La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare lievi lesioni del personale o danni materiali. Le coppie di serraggio ammesse non devono essere superate perché ciò potrebbe danneggiare le filettature e i morsetti! È necessario verificare nuovamente le impostazioni in quanto esse potrebbero essere state modificate nel corso delle prove.. In particolare si raccomanda di controllare che tutti i dati dell'impianto, le funzioni di comando e le funzioni supplementari siano correttamente impostate nei parametri di configurazione (paragrafo 2) e che tutte le funzioni desiderate siano attivate (On). Assicurarsi che una copia dei valori di taratura sia memorizzata sul pc. L'orologio interno all'apparecchio dovrebbe essere controllato ed eventualmente regolato/sincronizzato, qualora non venga sincronizzato automaticamente. Vedere in merito la descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/. Le memorie tampone vengono cancellate in MENU PRINCIPALE → Segnalazioni → Cancella/Crea, in modo che queste ultime contengano successivamente solo informazioni relative agli eventi e agli stati reali (vedi anche /1/). I contatori della statistica degli scatti vengono riportati ai valori iniziali mediante la stessa selezione (vedi anche la descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/). I contatori dei valori di misura di esercizio (ad es. contatori di lavoro, se disponibili) vengono resettati in MENU PRINCIPALE → Valori di misura → Reset. Per ritornare al display base, azionare il tasto ESC (se necessario più volte). Sul display compare la videata base (ad es. la visualizzazione di valori di misura di esercizio). Le visualizzazioni sul lato frontale dell'apparecchio vengono eliminate mediante il tasto LED, affinché queste possano fornire informazioni solo su eventi e stati reali. Vengono resettati anche relè di uscita eventualmente memorizzati. Durante l'azionamento del tasto LED i diodi luminosi parametrizzabili sul frontalino sono accesi, cosicché viene effettuato anche un test dei diodi luminosi. Se i diodi indicano stati che riguardano il momento attuale, rimangono ovviamente accesi. Il LED verde „RUN“ deve essere acceso e il LED rosso „ERROR“ deve essere spento. Nel caso sia presente un interruttore di prova, questo deve essere sulla posizione di esercizio. L'apparecchio è ora pronto per il funzionamento. ■ 458 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4 Dati tecnici In questo capitolo sono riportati i dati tecnici dell'apparecchio SIPROTEC 4 7UM62 e delle sue singole funzioni, compresi i valori limite che non devono essere in nessun caso oltrepassati. Ai dati elettrici e funzionali per il massimo volume funzionale seguono i dati meccanici con le dimensioni. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.1 Dati generali dell'apparecchio 461 4.2 Protezione di massima corrente a tempo indipendente (I>, I>>) 474 4.3 Massima Corrente (I>>) a tempo definito (con rilevamento della direzione) 475 4.4 Sovraccarico termico 481 4.5 Carico Squilibrato (sequenza Negativa) 483 4.6 Protezione di Massima Corrente d'avviamento 485 4.7 Protezione differenziale per generatori e motori 486 4.8 Protezione differenziale per trasformatori 489 4.9 Protezione di Terra Ristretta 493 4.10 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) 494 4.11 Protezione Ritorno d'Energia 495 4.12 Supervisione di potenza 496 4.13 Protezione di Impedenza 497 4.14 Protezione perdita di passo 499 4.15 Protezione di Minima Tensione 501 4.16 Protezione di Massima Tensione 503 4.17 Protezione di Frequenza 504 4.18 Protezione di sovraeccitazione (V/f) 505 4.19 Protezione derivata di frequenza (df/dt) 507 4.20 Salto del vettore di tensione 508 4.21 Protezione Terra Statore 90% 509 4.22 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità 510 4.23 Protezione terra statore 100% con terza armonica 511 4.24 Protezione Terra Statore 100% con iniezione di tensione a 20Hz 512 459 4 Dati tecnici 460 4.25 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità B 513 4.26 Protezione guasto tra spire 514 4.27 Protezione terra rotore R, fn 515 4.28 Protezione di terra rotore sensibile con iniezione di segnale da 1 a 3 Hz 516 4.29 Supervisione del tempo di Avviamento Motore 517 4.30 Blocco al riavviamento 518 4.31 Mancata apertura interruttore 519 4.32 Energizzazione Accidentale 520 4.33 Protezione di tensione e corrente continua 521 4.34 Thermobox 522 4.35 Supervisione dei valori di soglia 523 4.36 Funzioni supplementari 524 4.37 Campi di lavoro delle funzioni di protezione 530 4.38 Dimensioni 532 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.1 Dati generali dell'apparecchio 4.1 Dati generali dell'apparecchio 4.1.1 Ingressi/uscite analogici Ingressi di corrente Frequenza nominale fN 50 Hz oppure 60 Hz (configurabile) Corrente nominale IN 1 A oppure 5 A Corrente di terra, sensibile IEE ≤ 1,6 A campo lineare Consumo per fase e circuito di terra - con IN = 1 A ca. 0,05 VA - con IN = 5 A ca. 0,3 VA - per rilevamento sensibile di guasti a terra a 1 A ca. 0,05 VA Carico ammissibile circuito di corrente - termico (effettivo) 100• IN per 1 s 30• IN per 10 s 4• I N permanente - dinamico (valore picco) 250• I N (per mezzo ciclo) Carico ammissibile ingresso per rilev. sensibile di guasti a terra IEE - termico (effettivo) 300 A per 1 s 100 A per 10 s 15 A permanente - dinamico (valore picco) 750 A (per mezzo ciclo) Tensione nominale secondaria 100 V fino a 125 V Ingressi di tensione Campo di misura Consumo 0 V fino a 200 V per 100 V ca. 0,3 VA Sovraccarico ammissibile nel circuito di tensione - termico (effettivo) 230 V permanente Ingressi del convertitore di misura Campo di misura da –10 V a +10 V oppure da –20 mA a +20 mA Resistenza d'ingresso con tensione continua ca. 1 MΩ Resistenza d'ingresso con tensione continua ca. 10 Ω Sovraccaricabilità come ingresso di tensione 60 V– permanente Sovraccaricabilità come ingresso di corrente 100 mA– permanente Uscita analogica (per valori di esercizio) Campo nominale 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 da 0 a 20 mA– Campo di lavoro da 0 a 22,5 mA– Collegamento per montaggio incassato parte posteriore, luogo di montaggio „B“ o/e „D“, Connettore D SUB a 9 poli 461 4 Dati tecnici 4.1.2 Collegamento per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia e/o sulla parte superiore della custodia Carico max. 350 Ω Tensione ausiliaria Tensione continua Alimentazione di tensione tramite convertitore integrato Tensione continua ausiliaria nominale UH– 24/48 V– 60/110/125 V– Campi di tensione ammissibili da 19 a 58 V– da 48 a 150 V– Tensione continua ausiliaria nominale UH– 110/125/220/250 V– Campi di tensione ammissibili 88 fino a 300 V– Tensione alternata (Ripple max), picco-picco, IEC 60255-11 ≤ 15 % della tensione ausiliaria Assorbimento di potenza 7UM621 a riposo ca. 5,3 W 7UM622 ca. 5,5 W 7UM623 ca. 5,3 W 7UM621 eccitato ca. 12 W 7UM622 ca. 15 W 7UM623 ca. 12 W Buchi di tensione in caso di mancanza di ali- ≥ 50 ms con U ≥ 48 V– (UH,N = 24/48 V) mentazione/cortocircuito ≥ 50 ms con U ≥ 110 V– (UH,N = 60...125 V) ≥ 20 ms con U ≥ 24 V– (UH,N = 24/48 V) ≥ 20 ms con U ≥ 60 V– (UH,N = 60...125 V) Tensione alternata Alimentazione di tensione tramite convertitore integrato Tensione alternata ausiliaria nominale UH~ 115 V~ (50/60 Hz) 230 V~ (50/60 Hz) Campi di tensione ammissibili 92 fino a 132 V~ 184 fino a 265 V~ a riposo ca. 5,5 VA Assorbimento di potenza 7UM621 7UM622 ca. 5,5 VA 7UM623 ca. 5,5 VA 7UM621 eccitato ca. 13 VA 7UM622 ca. 15 VA 7UM623 ca. 13 VA Buchi di tensione in caso di mancanza di alimentazione/cortocircuito ≥ 200 ms 462 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.1 Dati generali dell'apparecchio 4.1.3 Ingressi e uscite binari Ingressi binari Variante Numero 7UM621*- 7 (parametrizzabili) 7UM623*7UM622*- 15 (parametrizzabili) Campo di tensione nominale 24 V– fino a 250 V–, bipolare Assorbimento di corrente, in funzione ca. 1,8 mA, indipendente dalla tensione di comando Soglie di intervento intercambiabili tramite ponti per tensioni nominali 24/48/ 60/110/125 V– Uhigh ≥ 19 V– Ulow ≤ 10 V– per tensioni nominali 110/125/ 220/250 V– e 115/230 V∼ Uhigh ≥ 88 V– Ulow ≤ 44 V– per tensioni nominali 220/250 V– e 115/230 V∼ Uhigh ≥ 176 V– Ulow ≤ 88 V– Tensione massima ammissibile 300 V– Soppressione impulso di ingresso 220 nF capacità di accoppiamento a 220 V con tempo di recupero > 60 ms Relè di uscita Relè di segnalazione/di comando 1) (vedere anche schemi generali nell'appendice A.2) Numero: dipendente dal modello di apparecchio ordinato (configurabile) 7UM621*- 12 (con 1 contatto NA, 3 facoltativamente come contatto di riposo) 7UM623*7UM622*- Potere Tensione di apertura CHIUSURA 1000 W/VA APERTURA 30 VA 40 W ohmico 25 W/VA per L/R ≤ 50 ms 250 V Corrente ammissibile per contatto (permanente) 5A Corrente ammissibile per contatto (chiusura e mantenimento) 30A per 0,5 s (contatto NA) Corrente totale ammissibile per contatti con conduttore comune 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 20 (con un contatto NA, 4 facoltativamente come contatto di riposo) 1 contatto life (facoltativamente come contatto di riposo o contatto NA) 5 A permanente 30 A per 0,5 s 463 4 Dati tecnici 1) elencato UL con i seguenti dati nominali: 120 VAC Pilot duty, B300 240 VAC Pilot duty, B300 240 VAC 5 A General Purpose 24 VDC 5 A General Purpose 48 VDC 0,8 A General Purpose 240 VDC 0.1 A General Purpose 120 VAC 1/6 hp (4,4 FLA) 240 VAC 1/2 hp (4,9 FLA) Diodi luminosi Numero 4.1.4 RUN (verde) 1 ERROR (rosso) 1 LED indirizzabili (rosso) 14 Interfacce di comunicazione nterfaccia operatore Collegamento parte frontale, non isolata, RS232, Connettore DSUB a 9 poli per il collegamento di un personal computer Comando con DIGSI Velocità di trasmissione min. 4 800 Baud fino a 115 200 Bd Impostazione di consegna: 38 400 Baud; Parità: 8E1 Distanza massima di trasmissione 15 m Interfaccia di servizio/di modem Collegamento interfaccia a potenziale libero per trasmissione dati Comando con DIGSI Velocità di trasmissione min. 4 800 Baud fino a 115 200 Bd Impostazione di consegna: 38 400 Baud; Parità: 8E1 RS232/RS485 RS232/RS485 a seconda del modello ordinato Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „C“, Connettore DSUB a 9 poli 464 Montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia; cavo dati schermato Tensione di prova 500 V; 50 Hz 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.1 Dati generali dell'apparecchio RS232 Distanza massima di tras- 15 m missione RS485 Distanza massima di tras- 1000 m missione Interfaccia di sistema IEC 60870-5-103 RS232/RS485 Interfaccia a potenziale zero per trasa seconda del modello or- ferimento dati a un'unità centrale dinato RS232 Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“, Connettore DSUB a 9 poli per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Tensione di prova 500 V; 50 Hz Velocità di trasmissione min. 4 800 Bd, max. 115 200 Bd; Impostazione di fabbrica 38 400 Bd Distanza di trasmissione 15 m RS485 Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“, Connettore DSUB a 9 poli 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Tensione di prova 500 V; 50 Hz Velocità di trasmissione min. 4 800 Bd, max. 115 200 Bd; Impostazione di fabbrica 38 400 Bd Distanza di trasmissione max. 1000 m 465 4 Dati tecnici Conduttore a fibra ottica (FO) Tipo di connettore FO Connettore ST Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“, per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Lunghezza d'onda ottica λ = 820 nm Classe laser 1 conforme a con impiego di fibra di vetro EN 60825-1/-2 50/125 μm oppure con impiego di fibra di vetro 62,5/125 μm Attenuazione di linea ammessa max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 μm Distanza di trasmissione max. 1500 m Stato di riposo segnale parametrizzabile; impostazione di fabbrica "Luce spenta" Profibus RS485 (DP) Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“, per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Tensione di prova 500 V; 50 Hz Velocità di trasmissione fino a 12 MBd Distanza di trasmissione 1000 m con ≤ 93,75 kBd 500 m con ≤ 187,5 kBd 200 m con ≤ 1,5 MBd 100 m con ≤ 12 MBd DNP3.0 RS485 Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“, Connettore DSUB a 9 poli per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Tensione di prova 500 V; 50 Hz Velocità di trasmissione fino a 19 200 Bd Distanza di trasmissione max. 1000 m MODBUS RS485 Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“, Connettore DSUB a 9 poli 466 per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Tensione di prova 500 V; 50 Hz Velocità di trasmissione fino a 19 200 Bd Distanza di trasmissione max. 1000 m 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.1 Dati generali dell'apparecchio Profibus FO (DP) Tipo di connettore FO Connettore ST anello semplice/anello doppio in base all'ordinazione per FMS; per DP disponibile solo anello doppio Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“, per montaggio sporgente utilizzare la versione con Profibus RS485 nell'alloggiamento del pulpito e il convertitore elettrico/ottico separato Velocità di trasmissione fino a 1,5 MBd consigliati > 500 kBd Lunghezza d'onda ottica λ = 820 nm Classe laser 1 conforme a con impiego di fibra di vetro EN 60825-1/-2 50/125 μm oppure con impiego di fibra di vetro 62,5/125 μm Attenuazione di linea ammessa max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 μm Distanza di trasmissione max. 1500 m Tipo di connettore FO Connettore ST trasmettitore/ricevitore DNP3.0 FO Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“, per montaggio sporgente utilizzare la versione con Profibus DNP3.0 RS485 nell'alloggiamento del pulpito e il convertitore elettrico/ottico separato Velocità di trasmissione fino a 19 200 Bd Lunghezza d'onda ottica λ = 820 nm Classe laser 1 conforme a con impiego di fibra di vetro EN 60825-1/-2 50/125 μm oppure con impiego di fibra di vetro 62,5/125 μm 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Attenuazione di linea ammessa max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 μm Distanza di trasmissione max. 1500 m 467 4 Dati tecnici MODBUS FO Tipo di connettore FO Connettore ST trasmettitore/ricevitore Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“, per montaggio sporgente utilizzare la versione con MODBUS RS485 nell'alloggiamento del pulpito e il convertitore elettrico/ottico separato Velocità di trasmissione fino a 19 200 Bd Lunghezza d'onda ottica λ = 820 nm Classe laser 1 conforme a con impiego di fibra di vetro EN 60825-1/-2 50/125 μm oppure con impiego di fibra di vetro 62,5/125 μm Attenuazione di linea ammessa max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 μm Distanza di trasmissione max. 1500 m Modulo di uscita analogico 2 Porte con 0 mA fino a 20 mA (elettrico) Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“ e „D“ Connettore DSUB a 9 poli per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Tensione di prova 500 V; 50 Hz Ethernet elettrico (EN100) per IEC 61850 e DIGSI Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato "B" 2 x RJ45 presa femmina 100BaseT sec. IEEE802.3 per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito sulla parte inferiore della custodia Tensione di prova (relativam. al connettore) 500 V; 50 Hz Velocità di trasmissione 100 MBit/s Distanza di trasmissione 20 m Ethernet elettrico (EN100) per IEC 61850 e DIGSI Tipo di connettore FO Connettore ST trasmettitore/ricevitore Collegamento per montag- parte posteriore, luogo di montaggio gio incassato „B“ per montaggio sporgente non disponibile Lunghezza d'onda ottica λ = 1350 nm Velocità di trasmissione 100 MBit/s Classe laser 1 conforme a con impiego di fibra di vetro EN 60825-1/-2 50/125 μm oppure con impiego di fibra di vetro 62,5/125 μm 468 Attenuazione di linea ammessa max. 5 dB, con fibra di vetro 62,5/125 μm Distanza di trasmissione max. 800 m 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.1 Dati generali dell'apparecchio Interfaccia sincronizzazione orologio Sincronizzazione dell'orologio Segnale DCF 77/ IRIG B (formato telegramma IRIG-B000) Collegamento per montaggio incassato parte posteriore, luogo di montaggio „A“; Connettore DSUB a 9 poli per montaggio sporgente sui dispositivi di serraggio sulla parte inferiore della custodia Tensioni nominali dei segnali a scelta 5 V, 12 V o 24 V Tensione di prova 500 V; 50 Hz Livello del segnale e carichi Tensione di ingresso nominale dei segnali 5V 4.1.5 12 V UIHigh 6,0 V 15,8 V 24 V 31 V UILow 1,0 V a IILow = 0,25 mA 1,4 V a IILow = 0,25 mA 1,9 V a IILow = 0,25 mA IIHigh 4,5 mA fino a 9,4 mA 4,5 mA fino a 9,3 mA 4,5 mA fino a 8,7 mA RI 890 Ω a UI = 4 V 1930 Ω a UI = 8,7 V 3780 Ω a UI = 17 V 640 Ω a UI = 6 V 1700 Ω a UI = 15,8 V 3560 Ω a UI = 31 V Prove elettriche Direttive Norme: IEC 60255 (norme prodotto) ANSI/IEEE C37.90.0/.1/.2 UL 508 VDE 0435 per altre norme cfr. singole prove Norme: IEC 60255-5 e IEC 60870-2-1 Prova di isolamento Prova di tensione (prova di routine) ingressi 2,5 kV (eff), 50 Hz di misura di corrente, ingressi di misura della tensione, uscite dei relè Prova di tensione (prova di routine) Tensione ausiliaria e ingressi binari 3,5 kV– Prova di tensione (prova di routine) Convertitore di misura CM1-CM3 3,0 kV– Prova di tensione (prova di routine) solo interfacce isolate di comunicazione e di sincronizzazione oraria o uscite analogiche (Port A -D) 500 kV (eff), 50 Hz Prova di impulso (prova di tipo) 5 kV (picco); 1,2/50 µs; 0,5 J; 3 impulsi positivi e Tutti i circuiti, eccetto interfacce di comuni- 3 impulsi negativi a distanza di 5 s cazione e di sincronizzazione oraria, uscite analogiche classe III 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 469 4 Dati tecnici Prove CEM di compatibilità elettromagnetica (prove di tipo) Norme: IEC 60.255-6 e -22, (norme prodotto) EN 61000-6-2 (norma generica) VDE 0435 parte 301 DIN VDE 0435-110 Prova ad alta frequenza IEC 60255-22-1, classe III e VDE 0435 Parte 303, classe III 2,5 kV (picco); 1 MHz; τ = 15 µs; 400 impulsi al s; durata della prova 2 s; Ri = 200 Ω Scarica elettrostatica IEC 6055-2, classe IV e IEC 61000-4-2, classe IV 8 kV scarica a contatto; 15 kV scarica aerea; entrambe le polarità; 150 pF; Ri = 330 Ω Irradiamento con campo ad alta frequenza, continuità di frequenza IEC 60255-22-3, classe III IEC 61000-4-3, classe III 10 V/m; 80 MHz fino a 1000 MHz; 10 V/m; 800 MHz fino a 960 MHz; 20 V/m; 1,4 GHz fino a 2,0 GHz; 80 % AM; 1 kHz Irradiamento con campo ad alta frequenza, frequenze singole IEC 60255-22-3, IEC 61000-4-3, Modulata in ampiezza classe III: 10 V/m 80/160/450/900 MHz 80 % AM 1 kHz; durata di chiusura > 10 s Fast transient grandezze perturbatrici/ burst 4 kV; 5/50 ns; 5 kHz; lunghezza burst = 15 ms; IEC 60255-22-4 e ciclo di ripetizione 300 ms; entrambe le polarità; IEC 61000-4-4, classe IV Ri = 50 Ω; durata prova 1 min Tensioni impulsive (SURGE), IEC 61000-4-5 classe di installazione 3 Tensione ausiliaria Impulso: 1,2/50 µs common mode: 2 kV; 12 Ω; 9 µF diff. mode: 1 kV; 2 Ω; 18 µF Ingressi di misura, ingressi binari common mode: 2 kV; 42 Ω; 0,5 µF e relè di uscita diff. mode: 1 kV; 42 Ω; 0,5 µF alta frequenza guidata, modulata in ampiez- 10 V; 150 kHz fino a 80 MHz; 80 % AM; 1 kHz za IEC 61000-4-6, classe III Campo magnetico a frequenza di energia IEC 61000-4-8, classe IV IEC 60255-6 30 A/m permanente; 300 A/m per 3 s; 50 Hz 0,5 mT; 50 Hz Oscillatory Surge Withstand Capability IEEE Std C37.900,1 2,5 kV (picco); 1 MHz; τ = 15 µs; 400 impulsi/s; durata della prova 2 s; Ri = 200 Ω Fast Transient Surge Withstand Cap. IEEE Std C37.90.1 4 kV; 5/50 ns; 5 kHz; lunghezza burst = 15 ms; ciclo di ripetizione 300 ms; entrambe le polarità; Ri = 50 Ω; durata prova 1 min Radiated Electromagnetic Interference IEEE Std C37.90.2 35 V/m; 25 MHz fino a 1000 MHz Vibrazioni attenuate IEC 60694, IEC 61000-4-12 2,5 kV (valore picco), polarità alternata 100 kHz, 1 MHz, 10 MHz e 50 MHz, Ri = 200 Ω Prove CEM di emissione di perturbazione (prove di tipo) 470 Norma: EN 61000-6-3 (norma generica) Tensione di perturbazione radio su linee, solo tensione ausiliaria IEC-CISPR 22 150 kHz fino a 30 MHz Classe di valore limite B Intensità di campo con perturbazione radio IEC-CISPR 11 30 MHz fino a 1000 MHz Classe di valore limite A 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.1 Dati generali dell'apparecchio 4.1.6 Prove di resistenza meccanica Prove di vibrazione e di urto durante l'uso normale Norme: IEC 60255-21 e IEC 60068 Vibrazione IEC 60255-21-1, classe 2 IEC 60068-2-6 sinusoidale 10 Hz fino a 60 Hz: ±0,075 mm ampiezza; 60 Hz fino a 150 Hz: accelerazione 1g continuità di frequenza 1 ottava/min 20 cicli su 3 assi perpendicolari Urto IEC 60255-21-2, classe 1 IEC 60068-2-27 semi-sinusoidale Accelerazione 5 g, durata 11 ms, ogni 3 urti in entrambe le direzioni dei 3 assi Vibrazione sismica IEC 60255-21-3, classe 1 IEC 60068-3-3 sinusoidale 1 Hz fino a 8 Hz: ±3,5 mm ampiezza (asse orizzontale) 1 Hz fino a 8 Hz: ±1,5 mm ampiezza (asse verticale) 8 Hz fino a 35 Hz: accelerazione 1 g (asse orizzontale) 8 Hz fino a 35 Hz: accelerazione 0,5 g (asse verticale) Continuità di frequenza 1 ottava/min 1 ciclo su 3 assi perpendicolari Prove di vibrazione e di urto durante il trasporto 4.1.7 Norme: IEC 60255-21 e IEC 60068 Vibrazione IEC 60255-21-1, classe 2 IEC 60068-2-6 sinusoidale 5 Hz fino a 8 Hz: ±7,5 mm ampiezza; 8 Hz fino a 15 Hz: accelerazione 2 g Continuità di frequenza 1 ottava/min 20 cicli su 3 assi perpendicolari Urto IEC 60255-21-2, classe 1 IEC 60068-2-27 semi-sinusoidale Accelerazione 15 g, durata 11 ms, ogni 3 urti in entrambe le direzioni dei 3 assi Urto costante IEC 60255-21-2, classe 1 IEC 60068-2-29 semi-sinusoidale Accelerazione 10 g, durata 16 ms, ogni 1000 urti in entrambe le direzioni dei 3 assi Condizioni climatiche Temperature Prova di tipo (conforme a IEC 60068-2-1 e -2, test Bd per 16 h) –25 °C fino a +85 °C Temporaneamente ammissibile durante l'es- –20 °C fino a +70 °C (leggibilità del display ercizio (testato per 96 h) event. compromessa a partire da +55 °C) consigliata per l'esercizio continuo (secondo IEC 60255-6) –25 °C fino a +55 °C Temperature limite durante l'immagazzinag- –25 °C fino a +55 °C gio permanente 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 471 4 Dati tecnici Temperature limite durante il trasporto –25 °C fino a +70 °C Trasporto e immagazzinaggio con imballo standard di fabbrica! Umidità Grado di umidità ammissibile media annuale di umidità relativa dell'aria ≤ 75 %; 56 giorni all'anno fino al 93% di umidità relativa; condensazione in esercizio non ammessa! Si consiglia di installare gli apparecchi in modo tale che non siano esposti alla luce diretta del sole e non siano sottoposti a forti sbalzi di temperatura. Questi fenomeni possono provocare una rapida formazione di condensa. 4.1.8 Condizioni di impiego La protezione è stata progettata per l'installazione in normali sale relè e impianti, in modo da garantire un'adeguata compatibilità elettromagnetica (EMC) con montaggio effettuato a regola d'arte. Devono essere adottati inoltre i seguenti accorgimenti: • Contattori e relè installati nello stesso armadio o sullo stesso quadro delle protezioni digitali devono essere dotati di idonei dispositivi spegniarco. • In impianti a 100 kV o di livello di tensione superiore, si raccomanda l'impiego di linee di allacciamento esterne con schermatura elettroconducibile e messa a terra su entrambi i lati. In impianti a media tensione, normalmente, non sono necessari particolari accorgimenti. • Non è consentito estrarre o inserire singole schede dalla custodia quando queste sono sotto tensione. Se le schede sono fuori dalla custodia, alcuni componenti possono danneggiarsi a causa delle scariche elettromagnetiche; nel maneggiare le schede devono essere osservate le normative EGB (per Componenti Sottoposti a pericolo di Scariche eletromagnetiche). Se le schede sono inserite nella loro custodia, non sussiste alcun pericolo 4.1.9 Certificazioni elencato UL 7UM62**-*B***-**** 7UM62**-*E***-**** riconosciuto UL Modelli con morsetti a 7UM62**-*D***-**** vite Modelli con morsetti a innesto 4.1.10 Esecuzioni costruttive Custodia 7XP20 Dimensioni vedi disegni quotati, paragrafo 4.38 Peso (massa) ca. in montaggio incassato 7UM621*- (dimensione custodia 1/2) ca. 7,5 kg 7UM623*- (dimensione custodia 1/2) 7UM622*- (dimensione custodia 1/1) ca. 9,5 kg in montaggio sporgente 472 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.1 Dati generali dell'apparecchio 7UM621*- (dimensione custodia 1/2) ca. 12 kg 7UM623*- (dimensione custodia 1/2) 7UM622*- (dimensione custodia 1/1) ca. 15 kg Grado di protezione in accordo con IEC 60529 per il mezzo di esercizio a montaggio sporgente IP 51 in montaggio incassato davanti IP 51 dietro IP 50 per la protezione di persone 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 IP 2x con copertura rialzata 473 4 Dati tecnici 4.2 Protezione di massima corrente a tempo indipendente (I>, I>>) Campi di taratura/gradini Avviamenti con corrente I> per IN = 1 A 0,05 A fino a 20,00 A Gradini 0,01 A per IN = 5 A 0,25 A fino a 100,00 A Gradini 0,01 A Avviamenti con corrente I>> per IN = 1 A 0,05 A fino a 20,00 A Gradini 0,01 A per IN = 5 A 0,25 A fino a 100,00 A Gradini 0,01 A Tempi di ritardo T 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Mantenimento della minima tensione U< (concatenata) 10,0 V fino a 125,0 V Gradini 0,1 V Tempo di mantenimento della minima tensione 0,10 s fino a 60,00 s Gradini 0,01 s Angolo delle rette direzionali I>> –90° el. fino a +90° el. Gradini 1° I tempi impostati sono solo tempi di ritardo. Tempi Tempi di intervento (senza stabilizzazione Inrush, con stabilizzazione + 10 ms) I >, I>> - con 2 volte il valore tarato - con 10 volte il valore tarato Tempi di ricaduta I >, I>> ca. 35 ms ca. 25 ms ca. 50 ms Rapporto di ricaduta Rapporto di ricaduta massima corrente I> ca. 0,95 per I/IN ≥ 0,3 Rapporto di ricaduta massima corrente I>> 0,90 fino a 0,99 Rapporto di ricaduta minima tensione ca. 1,05 Differenza di ricaduta Δϕ 2° elettrico (Gradini 0,01) Tolleranze Avviamenti con corrente I >, I>> 474 per IN = 1 A 1 % del valore tarato, o 10 mA per IN = 5 A 1 % del valore tarato, o 50 mA Mantenimento di minima tensione U< 1 % del valore tarato o 0,5 V Tempi di ritardo T 1 % o 10 ms Angolo delle rette direzionali 1° elettrico 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.3 Massima Corrente (I>>) a tempo definito (con rilevamento della direzione) Grandezze di influenza sui valori di intervento 4.3 ensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ U/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica ≤1% ≤1% Massima Corrente (I>>) a tempo definito (con rilevamento della direzione) Campi di taratura/gradini Avviamenti con corrente Ip (fasi) per IN = 1 A per IN = 5 A 0,10 A fino a 4,00 A Gradini 0,01 A 0,50 A fino a 20,00 A Gradini 0,01 A Moltiplicatore temporale T per Ip per le caratteristiche IEC 0,05 s fino a 3,20 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Moltiplicatore temporale D per Ip per le caratteristiche ANSI 0,50 - 15,00 oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 Abilitazione della minima tensione U< 10,0 V fino a 125,0 V Gradini 0,1 V Caratteristiche tempo di scatto conformemente a IEC conforme a IEC 60255-3 (vedi anche figura 4-1) I tempi di scatto per I/Ip ≥ 20 sono identici a quelli per I/Ip = 20 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Soglia di avviamento ca. 1,10 • Ip Soglia di ricaduta ca. 1,05 • Ip per Ip/IN ≥ 0,3 475 4 Dati tecnici Tolleranze Soglie di avviamento Ip per IN = 1 A per IN = 5 A 1 % del valore tarato, o 10 mA 1 % del valore tarato, o 50 mA Soglia di avviamento U< 1 % del valore tarato o 0,5 V Tempo per 2 ≤ I/IP ≤ 20 5 % del valore nominale +1 % tolleranza corrente, ovvero 40 ms Grandezze di influenza sui valori di intervento 476 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica ≤1% ≤1% 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.3 Massima Corrente (I>>) a tempo definito (con rilevamento della direzione) Figura 4-1 Caratteristiche a tempo di scatto della protezione di massima corrente a tempo inverso, secondo IEC 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 477 4 Dati tecnici Caratteristiche a tempo di scatto secondo ANSI secondo ANSI/IEEE (vedi anche figure 4-2 e 4-3) I tempi di scatto per I/Ip ≥ 20 sono identici a quelli per I/Ip = 20 Soglia di avviamento ca. 1,10 • Ip Soglia di ricaduta ca. 1,05 • Ip per Ip/IN ≥ 0,3 ciò corrisponde a ca. 0,95 • il valore di intervento Soglie di avviamento, di per IN = 1 A ricaduta Ip per IN = 5 A 1 % del valore tarato, o 10 mA Soglia di avviamento U< 1 % del valore tarato o 0,5 V Tempo per 2 ≤ I/IP ≤ 20 5 % del valore nominale +1 % tolleranza di corrente, o 40 ms Tolleranze 1 % del valore tarato, o 50 mA Grandezze di influenza Tensione continua ausiliaria nel campo ≤ 1 % 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 1 % 478 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.3 Massima Corrente (I>>) a tempo definito (con rilevamento della direzione) Figura 4-2 Caratteristiche a tempo di scatto della protezione di massima corrente a tempo inverso, secondo ANSI/IEEE 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 479 4 Dati tecnici Figura 4-3 480 Caratteristiche a tempo di scatto della protezione di massima corrente a tempo inverso, secondo ANSI/IEEE 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.4 Sovraccarico termico 4.4 Sovraccarico termico Campi di taratura/gradini Fattore k secondo IEC 60255-8 0,10 fino a 4,00 Gradini 0,01 Costante di tempo τ 30 s fino a 32000 s Gradini 1 s Fattore di prolungamento in caso di 1,0 fino a 10,0 inattività Gradini 0,1 Sovratemperatura di allarme da 70 % a 100 % Θallarme/ΘScatto in riferimento alla sovratemperatura di scatto Gradini 1 % Gradino di allarme a per IN = 1 A 0,10 A fino a 4,00 A livello di corrente Iallarme per I = 5 A 0,50 A fino a 20,00 A N Gradini 0,01 A Sovratemperatura nominale (con IN) da 40 °C a 200 °C Gradini 1 °C Scala temperatura del refrigerante Gradini 1 °C Corrente limite Ilimite da 40 °C a 300 °C Gradini 0,01 A per IN = 1 A 0,50 A fino a 8,00 A Gradini 0,01 A per IN = 5 A 2,00 A fino a 40,00 A Gradini 0,01 A Tempo di ricaduta dopo avviamento 10 s fino a 15000 s di emergenza Tavv.emerg. Gradini 1 s Caratteristica di scatto si veda anche la figura 4-4 Rapporti di ricaduta Θ/Θscatto RIcaduta con Θallarme Θ/Θallarme ca. 0,99 I/Iallarme ca. 0,95 Tolleranze in rapporto a k • IN in rapporto al tempo di scatto 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 per IN = 1 A 2 %, o 10 mA , classe 2 % secondo IEC 60255-8 per IN = 5 A 2 %, o 50 mA , classe 2 % secondo IEC 60255-8 3 %, o 1 mA , classe 3 % secondo IEC 60255-8 per I/(k •IN) > 1,25 481 4 Dati tecnici Grandezze di influenza in rapporto a k • IN Figura 4-4 482 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Caratteristiche di scatto della protezione di sovraccarico 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.5 Carico Squilibrato (sequenza Negativa) 4.5 Carico Squilibrato (sequenza Negativa) Campi di taratura/gradini Carico squilibrato ammissibile I2 amm./IN (anche soglia di allarme) da 3,0 % a 30,0 % Gradini 0,1 % Gradino di scatto carico squilibrato I2>>/IN da 10 % a 200 % Gradini 1 % Tempi di ritardo Tallarme, TI2>> 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Fattore K sequenza negativa 1,0 s fino a 100,0 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,1 s Fattore tempo di raffreddamento Traffred. 0 s fino a 50.000 s Gradini 1 s Caratteristica a tempo di scatto si veda anche la figura 4-5 Tempi Tempi di intervento (caratteristica a gradini) ca. 50 ms Tempi di ricaduta (caratteristica a gradini) ca. 50 ms Rapporti di ricaduta Soglia di allarmeI2 amm., gradino di scatto I2>> ca. 0,95 Gradino di scatto termico Ricaduta in caso di valore inferiore a I2 amm. Valori di intervento I2 amm., I2>> 3 % del valore tarato o 0,3 % del carico squilibrato Tempi dei gradini 1 % o 10 ms Caratteristica termica Tempo per 2 ≤ I2/I2 amm. ≤ 20 5 % del valore nominale +1 % tolleranza di corrente, o 600 ms Tolleranze Grandezze di influenza sui valori di intervento 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K 483 4 Dati tecnici Figura 4-5 484 Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica ≤1% ≤1% Tempi di scatto della caratteristica termica della protezione di carico squilibrato 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.6 Protezione di Massima Corrente d'avviamento 4.6 Protezione di Massima Corrente d'avviamento Campi di taratura/gradini Avviamento con corrente I> per IN = 1 A 0,10 A fino a 20,00 A Gradini 0,01 A 0,50 A fino a 100,00 A Gradini 0,01 A Tempi di ritardo T 0,00 s fino a 60,00 s oppure inattivo Gradini 0,01 s Tempi di intervento I> a partire da 120 ms (dipende dalla frequenza del segnale) Tempi di ricaduta I> a partire da 120 ms (dipende dalla frequenza del segnale) Soglia di corrente I> 80 % o 0,05 I/In Soglia di corrente I> f ≥ 3 Hz, I/IN < 5 ≤ 10 % Tempi di ritardo T 1 % o 10 ms per IN = 5 A Tempi Rapporti di ricaduta Tolleranze randezze di influenza sui valori di intervento 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 2 Hz ≤ f ≤ 10 Hz ≤ 10 % Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica ≤ 100 % (comprese nel calcolo) ≤ 100 % (comprese nel calcolo) 485 4 Dati tecnici 4.7 Protezione differenziale per generatori e motori Campi di taratura/gradini Corrente differenziale IDIFF>/IN Gen 0,05 fino a 2,00 Gradini 0,01 Gradino di corrente elevata IDIFF>/IN Gen 0,5 fino a 12,0 oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,1 0,10 fino a 0,50 Gradini 0,01 Caratteristica di intervento si veda anche la figura 4-6 Pendenza 1 Punto base 1 I/IN Gen 0,00 fino a 2,00 Gradini 0,01 Pendenza 2 0,25 fino a 0,95 Gradini 0,01 Punto base 2 I/IN Gen 0,00 fino a 10,00 Gradini 0,01 Soglia di scatto I/IN Gen 0,00 fino a 2,00 Gradini 0,01 Aumento del valore di intervento all'avviamento 1,0 fino a 2,0 Gradini 0,1 Tempo max. di avviamento 0,0 s fino a 180,0 s Gradini 0,1 s Stabilizzazione supplementare I/IN Gen 2,00 fino a 15,00 Gradini 0,01 Durata per la stabilizzazione supplementare (2 fino a 250) • durata del periodo (frequenza di rete) oppure ∞ (inattivo) Ritardi dello scatto per IDIFF> e IDIFF>> 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Tempi di intervento con alimentazione da un lato (senza funzionamento parallelo con altre funzioni di protezione) Rapporto di ricaduta ca. 0,7 Tolleranze con i parametri preimpostati 486 - Caratteristica di intervento ±3 % del valore nominale (per I < 5 • IN) - Tempi di ritardo supplementare ±1 % del valore tarato o 10 ms 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.7 Protezione differenziale per generatori e motori Grandezze di influenza sui valori di intervento Figura 4-6 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ U/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤ 1 % (si veda anche la figura 4-7) Caratteristica di intervento per impiego come protezione differenziale di generatore o di motore 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 487 4 Dati tecnici Figura 4-7 Influsso di frequenze per protezione differenziale del generatore o del motore con: 488 IDIFF Corrente differenziale = |I1 + I2| IfN Corrente con frequenza di rete IXf Corrente con qualsiasi frequenza nell'ambito del campo specificato 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.8 Protezione differenziale per trasformatori 4.8 Protezione differenziale per trasformatori Campi di taratura/gradini Corrente differenziale IDIFF>/IN Trafo 0,05 fino a 2,00 Gradino di corrente elevata IDIFF>>/IN Trafo 0,5 fino a 12,0 oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 Gradini 0,1 Caratteristiche a tempo di scatto secondo ANSI si veda anche la figura 4-8 Pendenza 1 0,10 fino a 0,50 Gradini 0,01 Punto base 1 I/IN Trafo 0,00 fino a 2,00 Gradini 0,01 Pendenza 2 0,25 fino a 0,95 Gradini 0,01 Punto base 2 I/IN Trafo 0,00 fino a 10,00 Gradini 0,01 Soglia di scatto I/IN Trafo 0,00 fino a 2,00 Gradini 0,01 Aumento del valore di intervento all'avviamento da 1,0 a 2,0 Gradini 0,1 Tempo max. di avviamento 0,0 fino a 180,0 s Gradini 0,1 s Stabilizzazione supplementare I/IN Trafo 2,00 fino a 15,00 Gradini 0,01 Stabilizzazione di inserzione I2fN/IfN (2. armonica) da 10 % a 80 % si veda anche la figura 4-9 Gradini 1 % Stabilizzazione (n. arm.) InfN/IfN (n = 3. o 5. armonica) da 10 % a 80 % si veda anche la figura 4-10 Gradini 1 % Rimozione del blocco I/IN Trafo 0,5 fino a 12,0 Gradini 0,1 Temporizzazioni per lo scatto per IDIFF> e 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) IDIFF>> Gradini 0,01 s Durata della stabilizzazione supplementare (2 fino a 250) • durata di un periodo (frequenza di rete) oppure ∞ (inattivo) Durata per blocchi incrociati per la seconda, la terza o la quinta armonica (0 fino a 1000) • durata di un periodo (frequenza di rete) oppure ∞ (permanente) Temporizzazioni per lo scatto per IDIFF> e IDIFF>> 0,00 s fino a 60 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Tempi di intervento con alimentazione da un lato (senza funzionamento parallelo con altre funzioni di protezione) Rapporto di ricaduta 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 ca. 0,7 489 4 Dati tecnici Tolleranze con parametri del trasformatore preimpostati - Caratteristica di intervento ±3 % del valore nominale (per I < 5 • IN) - Stabilizzazione rush ±3 % del valore tarato (per I2fN/IfN ≥ 15 %) - Tempi di ritardo supplementari ±1 % del valore tarato o 10 ms Grandezze di influenza sui valori di intervento Figura 4-8 490 Tensionecontinua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤ 1 % (si veda anche la figura 4-11) Caratteristica di intervento per la protezione differenziale del trasformatore 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.8 Protezione differenziale per trasformatori 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Figura 4-9 Influsso di stabilizzazione della seconda armonica per la protezione differenziale del trasformatore Figura 4-10 Influsso di stabilizzazione di armoniche più elevate 491 4 Dati tecnici Figura 4-11 Influsso di frequenze per la protezione differenziale del trasformatore con: 492 IDIFF Corrente differenziale = |I1 + I2| IfN Corrente con frequenza nominale IXf Corrente con qualsiasi frequenza nell'ambito del campo specificato 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.9 Protezione di Terra Ristretta 4.9 Protezione di Terra Ristretta Campi di taratura/gradini Corrente differenziale I-EDS> I/InO 0,05 fino a 2,00 Gradini 0,01 Punto base di caratteristica I/InO 0,00 fino a 2,00 Gradini 0,01 Pendenza di caratteristica 0,00 fino a 0,95 Gradini 0,01 Tempi di ritardo T 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Blocco per corrente di fase I> I/InO 1,0 fino a 2,5 Gradini 0,1 Abilitazione di tensione omopolare U0> 1,0 V fino a 100,0 V oppure 0 (inattivo) Gradini 0,1 V Tempi di intervento Tempi di ricaduta ca. 25 ms fino a 55 ms ca. 60 ms Tempi Rapporti di ricaduta Caratteristica di intervento ca. 0,90 Rapporto di ricaduta ca. 0,95 Caratteristica di intervento 5 % del valore nominale oppure 0,02 I/InO Blocco per corrente di fase I> 1 % del valore tarato oppure 0,01 I/InO Tolleranze Abilitazione della tensione omopolare U0> 1 % del valore tarato oppure 0,5 V Tempi di ritardo T 1 % o 10 ms Grandezze di influenza sui valori di intervento 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/U ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica ≤1% ≤1% 493 4 Dati tecnici 4.10 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) Campi di taratura/gradini Sezioni di conduttanza 1/xd Kl. 0,20 - 3,00 Gradini 0,01 Angolo di inclinazione α1, α2, α3 da 50° a 120° Gradini 1° Tempi di ritardo T 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Blocco di minima tensione 10,0 V fino a 125,0 V Gradini 0,1 V Tensione continua di eccitazioneUerr < (tramite partitore di tensione collegato in serie) 0,50 V fino a 8,00 V Gradini 0,01 V Tempi Tempi di intervento Criterio dello statore 1/xd Kl., α ca. 60 ms Criterio del rotore Uerr ca. 60 ms Blocco di minima tensione ca. 50 ms apporti di ricaduta Criterio dello statore 1/xd Kl., α ca. 0,95 Criterio del rotore Uerr ca. 1,05 o valore di intervento + 0,5 V Blocco di minima tensione ca. 1,1 Criterio dello statore 1/xd Kl. 3 % del valore tarato Tolleranze Criterio dello statore α 1° elettrico Criterio del rotore Uerr 1 % oppure 0,1 V Blocco di minima tensione 1 % del valore tarato oppure 0,5 V Tempi di ritardo T 1 % o 10 ms Grandezze influenti sui valori di intervento 494 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica ≤1% ≤1% 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.11 Protezione Ritorno d'Energia 4.11 Protezione Ritorno d'Energia Campi di taratura/gradini Ritorno di energia PRit.>/SNom –0,50 % fino a –30,00 % Gradini 0,01 % Tempi di ritardo T 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Tempi Tempi di intervento - Ritorno di energia PRit> Tempi di ricaduta - Ritorno di energia PRit> ca. 360 ms con f = 50 Hz ca. 300 ms con f = 60 Hz ca. 360 ms con f = 50 Hz ca. 300 ms con f = 60 Hz Rapporti di ricaduta Ritorno di energia PRit> ca. 0,6 itorno di energia PRit> 0,25 % SN ±3 % del valore tarato con Q < 0,5 SN (SN: potenza apparente nominale, Q : potenza reattiva) Tempi di ritardo T 1 % o 10 ms Tolleranze Grandezze di influenza sui valori di intervento 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ U/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica ≤1% ≤1% 495 4 Dati tecnici 4.12 Supervisione di potenza Campi di taratura/gradini Potenza inversa Pinversa>/SNom da 0,5 % a 120,0 % Gradini 0,1 % Potenza inversa Pinversa>/SNom da 1,0 % a 120,0 % Gradini 0,1 % Tempi di ritardo T 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Tempi di intervento - Potenza attiva P<, P> con misura accurata: ca. 360 ms con f = 50 Hz ca. 300 ms con f = 60 Hz con misura rapida: ca. 60 ms con f = 50 Hz ca. 50 ms con f = 60 Hz Tempi di ricaduta - Potenza attiva P<, P> con misura accurata: ca. 360 ms con f = 50 Hz ca. 300 ms con f = 60 Hz con misura rapida: ca. 60 ms con f = 50 Hz ca. 50 ms con f = 60 Hz Potenza attiva PAtt.< ca. 1,10 o 0,5 % di SN Potenza attiva PAtt.> ca. 0,90 o –0,5 % di SN Potenza attiva P<, P> 0,25 % SN ±3 % del valore tarato con misura accurata 0,5 % SN ±3 % del valore tarato con misura rapida (SN: potenza apparente nominale) Tempi di ritardo T 1 % o 10 ms Tempi Rapporti di ricaduta Tolleranze Grandezze di influenza sui valori di intervento 496 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica ≤1% ≤1% 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.13 Protezione di Impedenza 4.13 Protezione di Impedenza Avviamento Corrente di avviamento IMP I> per IN = 1 A 0,10 A fino a 20,00 A Gradini 0,01 A per IN = 5 A 0,50 A fino a 100,00 A Gradini 0,05 A per IN = 1 A 1 % del valore tarato, o 10 mA per IN = 5 A 1 % del valore tarato, o 50 mA Rapporto di ricaduta Tolleranze di misura secondo VDE 0435 ca. 0,95 Mantenimento minima tensione U< 10,0 V fino a 125,0 V Gradini 0,1 V Rapporto di ricaduta ca. 1,05 Caratteristica poligonale, 3 gradini indipendenti Impedenza Z1 (secondari, riferito a IN = 1 A) 0,05 Ω fino a 130,00 Ω Impedenza Z1 (secondari, riferito a IN = 5 A) 0,01 Ω fino a 26,00 Ω Impedenza Z1B (secondari, riferito a IN = 1 A) 0,05 Ω fino a 65,00 Ω Impedenza Z1B (secondari, riferito a IN = 5 A) 0,01 Ω fino a 13,00 Ω Impedenza Z2 (secondari, riferito a IN = 1 A) 0,05 Ω fino a 65,00 Ω Impedenza Z2 (secondari, riferito a IN = 5 A) 0,01 Ω fino a 13,00 Ω Misura di impedenza Gradini 0,01 Ω Gradini 0,01 Ω Gradini 0,01 Ω Tolleranze di misura secondo VDE 0435 |ΔZ/Z| ≤ 5 % per 30° ≤ ϕK ≤ 90° o 10 mΩ per grandezze di misura sinusoidali Blocco per pendolazione Differenza poligono di pendolazione-poli- 0,10 Ω fino a 30,00 Ω golo di scatto (secondari, in riferimento a IN = 1 A) Gradini 0,01 Ω Differenza poligono di pendolazione-poli- 0,02 Ω fino a 6,00 Ω golo di scatto (secondari, in riferimento a IN = 5 A) Velocità di variazione dz/dt (in riferimento 1,0 Ω/s fino a 600,0 Ω/s a IN = 1 A) Gradini 0,1 Ω/s Velocità di variazione dz/dt (in riferimento 0,2 Ω/s fino a 120,0 Ω/s a IN = 5 A) Tempo attivo per pendolazione 0,00 s fino a 60,00 s Gradini 0,01 s Tempi di ritardo 0,00 s fino a 60,00 s Gradini 0,01 s tempo di comando più rapido 35 ms tempo di comando tipico ca. 40 ms Tempi 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 497 4 Dati tecnici Tempo di ricaduta ca. 50 ms Tempo di mantenimento della minima ten- 0,10 s fino a 60,00 s sione Tolleranza dei tempi di ritardo Gradini 0,01 s 1 % del valore tarato o 10 ms Grandezze di influenza sui valori di intervento 498 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica ≤1% ≤1% 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.14 Protezione perdita di passo 4.14 Protezione perdita di passo Avviamento Corrente sistema di sequenza diretta I1>/IN da 20,0 % a 400,0 % Gradini 0,1 % Corrente sistema di sequenza inversa I2</IN da 5,0 % a 100,0 % Gradini 0,1 % Rapporti di ricaduta - I1> - I2< Tolleranze di misura secondo VDE 0435 parte 303 ca. 0,95 ca. 1,05 3 % del valore tarato Poligono di pendolazione Impedenza Za (secondari, in riferimento a IN = 1 A) 0,20 Ω fino a 130,00 Ω Impedenza Za (secondari, in riferimento a IN = 5 A) 0,04 Ω fino a 26,00 Ω Impendenza Zb (secondari, riferito a IN = 1 A) 0,10 Ω fino a 130,00 Ω Impendenza Zb (secondari, riferito a IN = 5 A) 0,02 Ω fino a 26,00 Ω Impedenza Zc (secondari, riferito a IN = 1 A) 0,10 Ω fino a 130,00 Ω Impedenza Zc (secondari, riferito a IN = 5 A) 0,02 Ω fino a 26,00 Ω Impedenza Zd-Zc (secondari, riferito a IN = 1 A) 0,00 Ω fino a 130,00 Ω Impedenza Zd-Zc (secondari, riferito a IN = 5 A) 0,00 Ω fino a 26,00 Ω Angolo di inclinazione del poligono da 60,0° a 90,0° Gradini 0,01 Ω Gradini 0,01 Ω Gradini 0,01 Ω Gradini 0,01 Ω Gradini 0,1° Numero di pendolazioni ammissibili - all'attraversamento della caratteristica 1 da 1 a 10 - all'attraversamento della caratteristica 2 da 1 a 20 Tolleranze di misura secondo VDE 0435 per grandezze di misura sinusoidali |ΔZ/Z| ≤ 5 % per 30° ≤ ϕK ≤ 90° o 10 mΩ Tempo di mantenimento dell'eccitazione TH 0,20 s fino a 60,00 s Gradini 0,01 s Tempo di mantenimento della segnalazione di perdita di passo 0,02 s fino a 0,15 s Gradini 0,01 s Tolleranza dei tempi di ritardo 1 % del valore tarato o 10 ms Tempi 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 499 4 Dati tecnici Grandezze di influenza sui valori di intervento 500 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica ≤1% ≤1% 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.15 Protezione di Minima Tensione 4.15 Protezione di Minima Tensione Campi di taratura/gradini Grandezza di misura Componente di sequenza diretta delle tensioni fase-terra come grandezza concatenata Soglie di intervento U<, U<<, Up< 10,0 V fino a 125,0 V Gradini 0,1 V Rapporto di ricaduta RV U< (solo gradini U<, U<<) 1,01 fino a 1,20 Gradini 0,01 Tempi di ritardo T U<, T U<< 0,00 s fino a 60,0 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Moltiplicatore temporaleTMUL per caratteristica dipendente 0,10 s fino a 5,00 s Gradini 0,01 s Ritardo supplementare TUp< per caratteristica dipendente 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s I tempi impostati sono solo tempi di ritardo. Tempi propri Tempi di intervento ca. 50 ms Tempi di ricaduta ca. 50 ms dal valore di intervento della caratteristica dipendente 1,01 oppure 0,5 V assoluto Rapporto di ricaduta Caratteristica di scatto si veda anche la figura 4-12 Tolleranze 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Avviamenti di tensione U<, U<<, Up< 1 % del valore tarato o 0,5 V Tempi di ritardo T, TUp< 1 % del valore tarato o 10 ms Caratteristica tensione-tempo 1 % riferito a U, o 30 ms 501 4 Dati tecnici Grandezze di influenza Figura 4-12 502 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica ≤1% ≤1% Tempi di scatto della protezione di minima tensione a tempo inverso per il valore di impostazione Up< = 75 V, senza ulteriore ritardo di scatto (TUp< = 0) 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.16 Protezione di Massima Tensione 4.16 Protezione di Massima Tensione Campi di taratura/gradini Grandezza di misura le tensioni concatenate massime calcolate dalle tensioni fase-terra Soglie di intervento U>, U>> 30,0 V fino a 170,0 V Gradini 0,1 V Rapporto di ricaduta RV U> (gradini U>, U>>) 0,90 fino a 0,99 Gradini 0,01 Tempi di ritardo T U>, T U>> 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s I tempi impostati sono solo tempi di ritardo. Tempi Tempi di intervento U>, U>> ca. 50 ms Tempi di ricaduta U>, U>> ca. 50 ms Tolleranze Valori limite di tensione 1 % del valore tarato o 0,5 V Tempi di ritardo T 1 % del valore tarato o 10 ms Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Grandezze di influenza Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 ≤1% ≤1% 503 4 Dati tecnici 4.17 Protezione di Frequenza Campi di taratura/gradini Numero dei gradini di frequenza 4; impostabile su f> o su f< Valori di intervento f> o f< 40 Hz fino a 66,00 Hz Gradini 0,01 Hz Tempi di ritardo T f1 T f2 fino a T f4 0,00 s fino a 600,00 s 0,00 s fino a 100,00 s Gradini 0,01 s Gradini 0,01 s Blocco di minima tensione (componente di sequenza diretta U1) 10,0 V fino a 125,0 V e 0 V (nessun blocco) Gradini 0,1 V I tempi impostati sono solo tempi di ritardo. Tempi Tempi di intervento f>, f< Tempi di ricaduta f>, f< ca. 100 ms ca. 100 ms Differenza di ricaduta Δf = | valore di intervento – valore di ricaduta | ca. 20 mHz Rapporto di ricaduta Rapporto di ricaduta del blocco di minima tensione ca. 1,05 Frequenze f>, f< Blocco di minima tensione Tempi di ritardo T(f<, f<) 10 mHz (con U = UN, f = fN) 1 % del valore tarato oppure 0,5 V 1 % del valore tarato o 10 ms Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C 0,5 % / 10 K Tolleranze Grandezze di influenza Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica 504 1% 1% 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.18 Protezione di sovraeccitazione (V/f) 4.18 Protezione di sovraeccitazione (V/f) Campi di taratura/gradini Soglia di intervento del gradino di allarme 1,00 fino a 1,20 Gradini 0,01 Soglia di intervento della caratteristica a gradini 1,00 fino a 1,40 Gradini 0,01 Tempi di ritardo T U/f>, T U/f>> (Caratteristica di allarme e caratteristica a gradini) 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Coppie di valori della caratteristica U/f 1,05/1,10/1,15/1,20/1,25/1,30/1,35/1,40 Tempi di ritardo corrispondenti per t (U/f) car- 0 s fino a 20.000 s atteristica termica Gradini 1 s Tempo di raffreddamento Traffreddam. Gradini 1 s 0 s fino a 20.000 s Tempi Caratteristica di allarme e caratteristica a gradini Tempo di intervento per 1,1 • valore tarato ca. 60 ms Tempi di ricaduta ca. 60 ms Allarme, scatto ca. 0,98 Rapporti di ricaduta Caratteristica di scatto Modello termico vedere figura 4-13 (Preimpostazione e caratteristica a gradini) Tolleranze Avviamento U/f 3 % del valore tarato Tempi di ritardo T (Caratteristica di allarme e caratteristica a gradini) 1 % del valore tarato o 10 ms Modello termico (caratteristica di tempo) 5 %, riferito a U/f ±600 ms Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Grandezze di influenza 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 505 4 Dati tecnici Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica Figura 4-13 506 ≤ 0,5 %/10 K ≤1% ≤1% Caratteristica di scatto risultante da immagine termica e caratteristica a gradini della protezione di sovraeccitazione (preimpostazione) 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.19 Protezione derivata di frequenza (df/dt) 4.19 Protezione derivata di frequenza (df/dt) Campi di taratura/gradini Gradini, opzionale +df/dt>, –df/dt 4 Valori di intervento df/dt 0,1 Hz/s fino a 10,0 Hz/s Gradini 0,1 Hz/s Tempi di ritardo T 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Blocco di minima tensione U1> 10,0 V fino a 125,0 V Gradini 0,1 V Lunghezza della finestra da 1 a 25 periodi Tempi di intervento df/dt ca. 150 ms fino a 500 ms (dipende dalla lunghezza della finestra) Tempi di ricaduta df/dt ca. 150 ms fino a 500 ms (dipende dalla lunghezza della finestra) Differenza di ricaduta Δf/dt 0,02 Hz/s fino a 0,99 Hz/s (impostabile) Rapporto di ricaduta ca. 1,05 Tempi Rapporti di ricaduta Tolleranze Aumento della frequenza - Finestra di misura < 5 ca. 5 % o 0,15 Hz/s con U > 0,5 UN - Finestra di misura ≥ 5 ca. 3 % o 0,1 Hz/s con U > 0,5 UN Blocco di minima tensione 1 % del valore tarato oppure 0,5 V Tempi di ritardo 1 % o 10 ms Grandezze di influenza sui valori di intervento Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 ≤1% ≤1% 507 4 Dati tecnici 4.20 Salto del vettore di tensione Campi di taratura/gradini Gradino Δϕ da 2° a 30° Gradini 1° Tempo di ritardo T 0,00 fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Tempo di reset TReset 0,00 fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,00 s Blocco di minima tensione U1> 10,0 fino a 125,0 V Gradini 0,1 V Tempi di intervento Δϕ ca. 75 ms Tempi di ricaduta Δϕ ca. 75 ms – – Salto d'angolo 0,5° con U > 0,5 UN Blocco di minima tensione 1 % del valore tarato oppure 0,5 V Tempi di ritardo T 1 % o 10 ms Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Tempi Rapporti di ricaduta Tolleranze Grandezze di influenza Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica 508 ≤1% ≤1% 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.21 Protezione Terra Statore 90% 4.21 Protezione Terra Statore 90% Campi di taratura/gradini Tensione di spostamento U0> 2,0 V fino a 125,0 V Gradini 0,1 V Corrente di terra 3I0> 2 mA fino a 1000 mA Gradini 1 mA Criterio d'angolo della corrente di terra 0° fino a 360° Gradini 1° Tempo di ritardo TSES 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s I tempi impostati sono solo tempi di ritardo. Tempi Tempi di intervento U0 3I0 direzionale ca. 50 ms ca. 50 ms ca. 70 ms Tempi di ricaduta U0 3I0 direzionale ca. 50 ms ca. 50 ms ca. 70 ms Rapporto di ricaduta/differenza di ricaduta Tensione di spostamento U0 ca. 0,70 Corrente di terra 3I0 ca. 0,70 Criterio d'angolo (differenza di ricaduta) 10° direzione rete Tensione di spostamento 1 % del valore tarato o 0,5 V Corrente di terra 1 % del valore finale, o 0,5 mA Tempi di ritardo T 1 % del valore tarato o 10 ms Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Tolleranze Grandezze di influenza Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 ≤1% ≤1% 509 4 Dati tecnici 4.22 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità Campi di taratura/gradini Avviamento con corrente IEE> 2 mA fino a 1000 mA Gradini 1 mA Tempo di ritardo TIEE> 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Avviamento con corrente IEE>> 2 mA fino a 1000 mA Gradini 1 mA Tempo di ritardo TIEE>> 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Supervisione dei circuiti di misura in caso di 1,5 mA fino a 50,0 mA Gradini 0,1 mA utilizzo come protezione terra rotore IEE< oppure 0,0 mA (non attiva) Tempi Tempi di intervento ca. 50 ms Tempi di ricaduta ca. 50 ms Supervisione del circuito di misura (ritardo) ca. 2 s Rapporti di ricaduta Avviamenti con corrente IEE>, IEE>> ca. 0,95 o 1 mA Supervisione del circuito di misura IEE< ca. 1,10 o 1 mA Avviamento con corrente 1 % del valore tarato o 0,5 mA Tempo di ritardo 1 % del valore tarato o 10 ms Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Tolleranze Grandezze di influenza Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica ≤1% ≤1% Nota: A causa dell'elevata sensibilità, il campo lineare dell'ingresso di misura per il rilevamento sensibile di guasti a terra si estende da 2 mA a 1600 mA. 510 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.23 Protezione terra statore 100% con terza armonica 4.23 Protezione terra statore 100% con terza armonica Campi di taratura/gradini Soglia di intervento per la terza armonica nel 0,2 V fino a 40,0 V gradino di minima tensione U0 (3. armonica)< Gradini 0,1 V Soglia di intervento per la terza armonica nel 0,2 V fino a 40,0 V gradino di massima tensione U0 (3. armonica)> Gradini 0,1 V Tempo di ritardo TSES (3. arm.) 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s P/Pmin > 10 % fino a 100 % oppure ∞ (inattivo) Gradini 1 % U/U1 min> 50,0 V fino a 125,0 V oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,1 V Fattore di correzione U03h(V/100%) per il gradino U0(3.armonica)> –40,0 fino a +40,0 Gradini 0,1 Condizioni di abilitazione Tempi Tempi di intervento ca. 80 ms Tempi di ricaduta ca. 80 ms Gradino di minima tensione U0 (3. armonica)< ca. 1,10 oppure 0,1 V Rapporti di ricaduta Gradino di massima tensione U0 (3. armon- ca. 0,90 oppure –0,1 V ica)> Condizioni di abilitazione P/Pmin > ca. 0,90 U/U1 min> ca. 0,95 Tolleranze Tensione di spostamento 3 % del valore tarato o 0,1 V Tempo di ritardo TSES (3. arm.) 1 % del valore tarato o 10 ms Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Grandezze di influenza 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 511 4 Dati tecnici 4.24 Protezione Terra Statore 100% con iniezione di tensione a 20Hz Campi di taratura/gradini Livello di allarme RSES< 20 Ω fino a 700 Ω Gradini 1Ω Gradino di scatto RSES<< 20 Ω fino a 700 Ω Gradini 1Ω Gradino di corrente di terra ISES> 0,02 A fino a 1,50 A Gradini 0,01 A Tempo di ritardo 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Supervisione di guasto del generatore 20 Hz U20 0,3 V fino a 15 V Gradini 0,1 V I20 5 mA fino a 40 mA Gradini 1 mA Angolo di correzione –60° fino a +60° Gradini 1° Tempi Tempo di intervento RSES<, RSES<< ≤ 1,3 s Tempo di intervento ISES> ≤ 250 ms Tempi di ricaduta RSES<, RSES<< ≤ 0,8 s Tempi di ricaduta ISES> ≤ 120 ms Rapporto di ricaduta ca. 1,2 fino a 1,7 Rapporti di ricaduta Tolleranze Resistenza ca. 5 % fino a 2 Ω Corrente 3 % oppure 3 mA Tempo di ritardo 1 % o 10 ms Grandezze di influenza sui valori di intervento Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica 512 ≤1% ≤1% 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.25 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità B 4.25 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità B Campi di taratura/gradini Avviamento con corrente IEE-B> 0,3 mA fino a 1000,0 mA Gradini 0,1 mA Tempo di ritardo TIEE-B> 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Avviamento con corrente IEE-B< 0,3 mA fino a 500,0 mA oppure 0 (inattivo) Gradini 0,1 mA Tempo di ritardo TIEE-B< 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Tempo di mantenimento dell'eccitazione Tmantenimento IeeB> 0,00 s fino a 60,00 s Gradini 0,01 s Tempo di mantenimento dell'eccitazione Tmantenimento IeeB< 0,00 s fino a 60,00 s Gradini 0,01 s Metodi di misura in caso di impiego come protezione di corrente ondulata - Prima armonica - 3. armonica - 1. e 3. armonica Tempi Tempi di intervento ca. 50 ms Tempi di ricaduta ca. 50 ms Rapporti di ricaduta Avviamenti con corrente IEE-B> ca. 0,90 o 0,15 mA IEE-B< ca. 1,10 o 0,15 mA Avviamento con corrente 1 % del valore tarato o 0,1 mA Tempo di ritardo 1 % del valore tarato o 10 ms Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Tolleranze Grandezze di influenza Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 ≤1% ≤1% 513 4 Dati tecnici 4.26 Protezione guasto tra spire Campi di taratura/gradini Soglia di intervento della tensione di spostamento Uw> 0,3 V fino a 130,0 V Gradini 0,1 V TUw> 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Tempi di intervento ca. 60 ms Tempi di ricaduta ca. 60 ms Gradino di avviamento Uw> ca. 0,5 fino a 0,95 (impostabile) Tempi Rapporti di ricaduta Tolleranze Tensione di spostamento 1 % del valore impostato o 0,1 V Tempo di ritardo 1 % del valore tarato o 10 ms Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Grandezze di influenza Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica 514 ≤1% ≤1% 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.27 Protezione terra rotore R, fn 4.27 Protezione terra rotore R, fn Campi di taratura/gradini Gradino di allarme RE allarme 3,0 kΩ fino a 30,0 kΩ Gradini 0,1 kΩ Gradino di scatto RE AUS 1,0 kΩ fino a 5,0 kΩ Gradini 0,1 kΩ TRE allarme 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s TRE SCATTO 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Reattanza Xaccopp. in circuito di accoppiamento (capacitivo) –100 Ω fino a 800 Ω Gradini 1 Ω Resistenza attiva Rspazzole in circuito di accoppiamento 0 Ω fino a 999 Ω Gradini 1 Ω Valore di intervento I RE< della segnalazione di guasto 1,0 mA fino a 50,0 mA Gradini 0,1 mA oppure 0,0 (gradino è inattivo) Rotazione angolare W0 I RE per la corrente di terra del rotore –15,0° fino a +15,0° Tempi di ritardo Gradini 0,1° Capacità di terra del rotore ammissibile CE per le tolleranze indicate e per rilevamento di interruzione nel circuito di misura 0,15 µF ≤ CE ≤ 3,0 µF 20 V~ fino a 100 V~ Campo di lavoro ammissibile della tensione addizionale (Segnalazione di guasto URE< con U ≤ 20 V) Tempi Tempi di intervento - Gradino di allarme, gradino di scatto ≤ 80 ms Tempi di ricaduta - Gradino di allarme, gradino di scatto ≤ 80 ms RE allarme, RE Scatto ca. 1,25 Rapporti di ricaduta Segnalazione di guasto IRE< ca. 1,20 o 0,5 mA differenza di ricaduta Segnalazione di guasto URE< ca. 5 V differenza di ricaduta Gradino di allarme, gradino di scatto 5 % per RE ≤ 5 kΩ e 0,15 ≤ CE/µF≤ 3 10 % per RE ≤ 10 kΩ e 0,15 ≤ CE/µF≤ 3 10 % per 10 ≤ RE/kΩ ≤ 3 e CE ≤ 1 µF Tempi di ritardo T 1 % o 10 ms Tolleranze 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 515 4 Dati tecnici Grandezze di influenza sui valori di intervento 4.28 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Protezione di terra rotore sensibile con iniezione di segnale da 1 a 3 Hz Campi di taratura/gradini Gradino di allarme RE allarme 5 kΩ fino a 80 kΩ Gradini 1 kΩ Gradino di scatto RE Scatto 1 kΩ fino a 10 kΩ Gradini 1 kΩ Tempo di ritardo 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Soglia di intervento QC< della segnalazi- 0,01 mAs fino a 1,00 mAs one di guasto Gradini 0,01 mAs Tempi Tempo di intervento ca. 1 fino a 1,5 s (indipendente dal 7XT71) Tempo di ricaduta ca. 1 s fino a 1,5 s Rapporti di ricaduta Resistenza RE ca. 1,25 Carico QC< 1,2 o 0,01 mAs Resistenza ca. 5 % o 0,5 kΩ con 0,15 µF ≤ CE< 1 µF ca. 10 % o 0,5 kΩ con 1 µF ≤ CE< 3µF Carico 5 % o 0,005 mAs Tempo di ritardo 1 % o 10 ms Capacità di terra del rotore amm. 0,15 µF fino a 3 µF Tolleranze Grandezze influenti sui valori di intervento 516 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.29 Supervisione del tempo di Avviamento Motore 4.29 Supervisione del tempo di Avviamento Motore Campi di taratura/gradini Corrente di avviamento del motore IAvviamento per IN = 1 A 0,10 A fino a 16,00 A Gradini 0,01 A per IN = 5 A 0,50 A fino a 80,00 A Gradini 0,01 A Soglia di avviamento per soglia di scatto IRICON. AVVIAM per IN = 1 A 0,60 A fino a 10,0 A Gradini 0,01 A per IN = 5 A 3,00 A fino a 50,00 A Gradini 0,01 A 1,0 s fino a 180,0 s Gradini 0,1 s Tempo massimo ammissibile rotore bloccato 0,5 s fino a 120,0 s TROT.BLOCCATO oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,1 s Tempo di avviamento massimo TMax.AVVIAM Caratteristica di scatto Rapporto di ricaduta Ieff/IRICON. AVVIAM ca. 0,95 Tolleranze Soglia di intervento per IN = 1 A 1 % del valore tarato, o 10 mA per IN = 5 A 1 % del valore tarato, o 50 mA Tempo di ritardo 5 % o 30 ms Grandezze influenti sui valori di intervento Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 ≤1% ≤1% 517 4 Dati tecnici 4.30 Blocco al riavviamento Campi di taratura/gradini Corrente di avviamento riferita alla corrente nominale del motore IAvviam/IMot.Nom 1,5 fino a 10,0 Gradini 0,1 Tempo max. ammissibile di avviamento TAVVIAM Max. 3,0 s fino a 120,0 s Gradini 0,1 s Tempo di equalizzazione TEqualizzazione 0,0 min fino a 60,0 min Gradini 0,1 min Avviamenti a caldo max. ammissibili ncaldo 1 fino a 4 Gradini 1 Diffrenza tra avviamenti a freddo e a caldo nfreddo - ncaldo 1 fino a 2 Gradini 1 Fattore di prolungamento in caso di inattività 1,0 fino a 100,0 kτ inattività Gradini 0,1 Fattore di prolungamento in caso di motore in 1,0 fino a 100,0 funzione kτ servizio Gradini 0,1 Tempo minimo di inibizione per blocco AR 0,2 min fino a 120,0 min Gradini 0,1 min Limite di riavviamento Tempi di riavviamento Le abbreviazioni hanno il significato seguente: 518 ΘRIM ΘRIM = limite di temperatura, al di sotto del quale è possibile un riavviamento ΘL max amm. Sovratemperatura del rotore max. ammissibile (= 100 % nel valore di misura di esercizio ΘL/ΘL aus) nfreddo numero di avviamenti ammissibili a freddo TChius Tempo al termine del quale il motore può essere riattivato TEqualizzazione Tempo di equalizzazione, nel quale il modello termico viene fissato TRIM Il tempo, fino a quando il modello termico si trova nuovamente al di sotto del limite di riavviamento, dipende da: Θprim. Storia precedente della temperatura del rotore τ Costante di tempo rotore (viene calcolata internamente) kτ Fattore di prolungamento per la costante di tempo kτ FUNZIONAMENTO oppure kτ INATTIVITÀ 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.31 Mancata apertura interruttore 4.31 Mancata apertura interruttore Campi di taratura/gradini Soglia di intervento MAI I> per IN = 1 A 0,04 A fino a 2,00 A Gradini 0,01 A per IN = 5 A 0,20 A fino a 10,00 A Gradini 0,01 A Tempo di ritardo MAI T 0,06 s fino a 60,00 s oppure Gradini 0,01 s ∞ Tempi Tempi di intervento - con avviamento interno - mediante il comando (CFC) - con avviamento esterno ca. 50 ms ca. 50 ms ca. 50 ms Tempo di ricaduta ca. 50 ms Tolleranze Soglia di avviamento MAI I> per IN = 1 A per IN = 5 A Tempo di ritardo MAI T 1 % del valore tarato, o 10 mA 1 % del valore tarato, o 50 mA 1 % o 10 ms Grandezze influenti sui valori di intervento Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 ≤1% ≤1% 519 4 Dati tecnici 4.32 Energizzazione Accidentale Campi di taratura/gradini Avviamento con corrente I >>> per IN = 1 A 0,1 A fino a 20,0 A oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,1 A per IN = 5 A 0,5 A fino a 20,0 A oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,1 A Abilitazione della tensione U1< 10,0 V fino a 125,0 V Gradini 0,1 V oppure 0 V (nessuna abilitazione) Tempo di ritardo T U1<Interv. 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Tempo di ricaduta T U1<Ricad. 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s Tempi Tempo di reazione ca. 25 ms Tempo di ricaduta ca. 35 ms Rapporti di ricaduta I>>> per IN = 1 A ca. 0,80 o 50 mA per IN = 5 A ca. 0,80 o 250 mA Abilitazione della tensione V1< ca. 1,05 Tolleranze Avviamento con corrente I >>> per IN = 1 A per IN = 5 A 5 % del valore tarato, o 20 mA 5 % del valore tarato, o 100 mA Abilitazione della tensione U1< 1 % del valore tarato o 0,5 V Tempo di ritardo T 1 % o 10 ms Grandezze influenti sui valori di intervento Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% Armoniche - fino a 10 % terza armonica - fino a 10 % quinta armonica 520 ≤1% ≤1% 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.33 Protezione di tensione e corrente continua 4.33 Protezione di tensione e corrente continua Campi di taratura/gradini Massima tensione U≥ 0,1 V fino a 8,5 V Gradini 0,1 V Minima tensione U≤ 0,1 V fino a 8,5 V Gradini 0,1 V Massima corrente I≥ 0,2 mA fino a 17,0 mA Gradini 0,1 mA Minima corrente I≤ 0,2 mA fino a 17,0 mA Gradini 0,1 mA Per misurazione di tensioni sinusoidali 0,1 Veff fino a 7,0 Veff Gradini 0,1 Veff Per misurazione di correnti sinusoidali 0,2 mA fino a 14,0 mA Gradini 0,1 mA Tempo di ritardo TGSS 0,00 s fino a 60,00 s oppure ∞ (inattivo) Gradini 0,01 s I tempi impostati sono solo tempi di ritardo. Tempi Tempi di intervento Aumento U>, I> nel modo operativo 1 nel modo operativo 0 ≤ 60 ms ≤ 200 ms Diminuzione U<, I< nel modo operativo 1 nel modo operativo 0 ≤ 60 ms ≤ 200 ms Tempi di ricaduta come i tempi di intervento con f = fN con f = fN Rapporti di ricaduta Massima tensione U≥ ca. 0,95 oppure –0,1 V Minima tensione U≤ ca. 1,05 oppure +0,05 V Massima corrente I≥ ca. 0,95 o –0,1 mA Minima corrente I≤ ca. 1,05 o +0,1 mA Valori limite di tensione 1 % del valore tarato o 0,1 V Valori limite della corrente 1 % del valore tarato, o 0,1 mA Tempo di ritardo T 1 % del valore tarato o 10 ms Tolleranze Grandezze influenti sui valori di intervento 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Tensione continua ausiliaria nel campo 0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15 ≤1% Temperatura nel campo –5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C ≤ 0,5 %/10 K Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 ≤1% 521 4 Dati tecnici 4.34 Thermobox Sonde termiche Thermobox collegabili 1 oppure 2 Numero di sonde termiche per Thermobox max. 6 Tipo di misura Pt 100 Ω oppure Ni 100 Ω oppure Ni 120 Ω Denominazione per montaggio „olio“ oppure „ambiente“ oppure „statore“ oppure „cuscinetti“ oppure „altri“ Valori limite di segnalazione per ogni punto di misura: 522 Gradino 1 –50 °C - 250 °C –58 °F - 482 °F oppure ∞ (senza segnalazione) Gradini 1 °C Gradini 1 °F Gradino 2 –50 °C - 250 °C –58 °F - 482 °F oppure ∞ (senza segnalazione) Gradini 1 °C Gradini 1 °F 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.35 Supervisione dei valori di soglia 4.35 Supervisione dei valori di soglia Campi di taratura/gradini Soglia VM1> fino a VM10< –200 % fino a +200 % Valori di misura assegnabili Potenza attiva P Potenza reattiva Q Variazione potenza attiva ΔP Tensione VL1 Tensione VL2 Tensione VL3 Tensione VE Tensione U0 Tensione V1 Tensione V2 Tensione VE3h Corrente 3I0 Corrente I1 Corrente I2 Corrente IEE1 Corrente IEE2 Angolo di potenza ϕ Fattore di potenza cosϕ Valore CM1 Gradini 1 % Tempi Tempi di intervento ca. 20 - 40 ms Tempi di ricaduta ca. 20 - 40 ms Rapporti di ricaduta Soglia VMx> 0,95 Soglia MWx< 1,05 Tolleranze Vedi valori di misura di esercizio al paragrafo „Funzioni supplementari“ 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 523 4 Dati tecnici 4.36 Funzioni supplementari Valori di misura di esercizio Valori di misura di esercizio per correnti IL1, S1, IL2, S1, IL3, S1, IL1, S2, IL2, S2, IL3, S2 in A (kA) primari e in A sec. oppure in % IN Campo 10 % fino a 200 % IN Tolleranza 0,2 % del valore di misura oppure ±10 mA ±1 Digit 3I0 in A (kA) primari e mA secondari IEE1, IEE2 Campo 0 mA fino a 1600 mA Tolleranza 0,2 % del valore di misura oppure ±10 mA ±1 Digit Componente di sequenza diretta I1 in A (kA) primari e in A sec. oppure in % IN Componente di sequenza inversa I2 in A (kA) primari e mA secondari oppure in % IN Correnti di protezione differenziale Valori di misura di esercizio per tensioni (fase-terra) Valori di misura di esercizio per tensioni (fase-fase) IDiffL1, IDiffL2, IDiffL3, IStabL1, IStabL2, IStabL3 in I/INO Campo 10 % fino a 200 % IN Tolleranza 3 % del valore di misura oppure ±10 mA ±1 Digit UL1-E, UL2-E, UL3-E in kV primari, in V secondari o in % UN Campo 10 % -120 % di UN Tolleranza 0,2 % del valore di misura oppure ±0,2 V ±1 Digit UL1-L2, UL2-L3, UL3-L1 in kV primari, in V secondari o in % UN Campo 10 % -120 % di UN Tolleranza 0,2 % del valore di misura oppure ±0,2 V ±1 Digit UE o 3U0 in kV primari, in V secondari o in % UN componente di sequenza diretta U1 e componente di sequenza inversa U2 in kV primari e in V secondari o in % UN Valori di misura di esercizio per impedenze R, X in Ω primari e secondari, Tolleranza 524 1% 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.36 Funzioni supplementari Valori di misura di esercizio per potenze S, potenza apparente in kVAR (MVAR oppure GVAR) primari e in % SN Campo 0 % - 120 % SN Tolleranza 1 % ±0,25 % SN, con SN = √3 • UN • IN P, potenza attiva (con segno) in kW (MW oppure GW) primär e in % SN Campo 0 % fino a 120 % SN Tolleranza 1 % ±0,25 % SN con SN = √3 • UN • IN Q, potenza reattiva (con segno) in kVAR (MVAR oppure GVAR) primari e in % SN Campo 0 % - 120 % SN Tolleranza 1 % ±0,25 % SN, con SN = √3 • UN • IN Valore di misura di esercizio cos ϕ fattore di potenza Campo –1 - +1 Tolleranza 1 % ± 1 Digit Angolo di fase ϕ Campo –90° - +90° Tolleranza 0,1° Valori di conteggio per l'ener- Wp, Wq (energia attiva e reattiva) gia in kWh (MWh oppure GWh) e in kVARh (MVARh oppure GVARh) Valori di misura di esercizio per la frequenza Sovraeccitazione Campo 8 1/2 posizioni (28 Bit) con protocollo VDEW 9 1/2 posizioni (31 Bit) nell'apparecchio Tolleranza 1 % ± 1 Digit f in Hz Campo 40 Hz < f < 65 Hz Tolleranza 10 mHz con U > 0,5 • UN U/UN/f/fN Campo 0 fino a 2,4 Tolleranza 2% Valori di misura termici - dello statore (protezione di sovraccarico) ΘS/Θscatto L1, ΘS/Θscatto L2, ΘS/Θs- - del rotore (blocco di riavviamento) ΘL/Θscatto - della protezione di carico squilibrato Θi2/Θscatto - della protezione di sovraeccitazione ΘU/f/Θscatto - della temperatura del refrigerante dipendente dal sensore di temperatura collegato Campo 0 % fino a 400 % catto L3 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 525 4 Dati tecnici Tolleranza 5% Valori di misura di esercizio protezione terra rotore (1-3 Hz) Campo 0,5 Hz fino a 4,0 Hz Tolleranza 0,1 Hz Ampiezza tensione addizion- Ugen ale del rotore in V Corrente circuito del rotore Carica dell'inversione di polarità Resistenza del rotore Campo 0,0 V fino a 60,0 V Tolleranza 0,5 V Igen in mA Campo 0,00 mA fino a 20,00 mA Tolleranza 0,05 mA QC in mAs Campo 0,00 mAs fino a 1,00 mAs Tolleranza 0,01 mAs Rterra in kΩ Campo 0,0 kΩ fino a 9999,9 kΩ Tolleranza < 5 % o 0,5 kΩ con Rterra < 100 kΩ e con Ce< 1µF < 10 % o 0,5 kΩ con Rterra < 100 kΩ e con Ce< 1µF Valori di misura di esercizio protezione terra statore al 100 % (20 Hz) Tensione addizionale circuito UTer.stat. dello statore in V Corrente di terra circuito dello statore Angolo di fase 20 Hz Resistenza di terra dello statore (sec.) Resistenza di terra dello statore (prim.) 526 Campo 0,0 V fino a 200,0 V Tolleranza 0,2 % del valore tarato, o ±0,2 V ±1 Digit ITer.stat. in A Campo 0,0 mA fino a 1600,0 mA Tolleranza 0,2 % del valore tarato, o ±0,2 V ±1 Digit ϕTer.stat. in ° Campo da – 180,0° a + 180,0° Tolleranza 1,0 % RTer.stat. in Ω Campo 0 Ω fino a 9999 Ω Tolleranza 5%o2Ω RT.Stat.prim. in Ω Campo 0 Ω fino a 9999,99 Ω Tolleranza 5 % o (5 Ω • fattore di conversione) 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.36 Funzioni supplementari Memoria min/max Memorizzazione di valori di misura con data e ora Reset manuale tramite ingresso binario mediante tastiera mediante comunicazione Valori min/max della componente di sequenza diretta delle correnti I1 Valori min/max della componente di sequenza diretta delle tensioni U1 Valori min/max della terza armonica nella tensione di spostamento UE3H Valori min/max delle potenze P, Q Valori min/max della frequenza f f Uscite analogiche (opzionale) Numero max. 4 (in funzione del modello) Valori di misura possibili I1, I2, IEE1, IEE2, U1, U0, U03h, |P|, |Q|, S, |cos ϕ|, f, U/f, ϕ, ΘS/ΘS SCATTO, ΘL/ΘL SCATTO, RE LES, RE LES 1-3 Hz, RE SES in % Campo 0,0 mA fino a 22,5 mA Limite di valore minimo (valido a partire da:) 0,0 mA fino a 5,0 mA (gradino 0,1 mA) Limite di valore massimo 22,0 mA (fisso) Valore di riferimento parametrizzabile 20 mA 10,0 % fino a 1000,0 % (gradino 0,1 %) Supervisione stazionaria grandezze di misura Asimmetria della corrente Imax/Imin > fattore di simmetria, per I > ILimite Asimmetria della tensione Umax/Umin > fattore di simmetria, per U > ULimite Corrente somma | iL1 + iL2 + iL3 | > valore limite Tensione somma | UL1 + UL2 + UL3 + kU • UE | > valore limite, con kU = Uph/Uen WDL Sequenza di fase corrente Sequenza di fase destrorsa/sequenza di fase sinistrorsa Sequenza di fase tensione Sequenza di fase destrorsa/sequenza di fase sinistrorsa Supervisioni dei valori limite IL< Valore limite IL< altri sono programmabili tramite CFC Protocollo guasti Memorizzazione delle segnalazioni degli ultimi otto guasti (max 600 segnalazioni) 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 527 4 Dati tecnici Sincronizzazione Scatto per segnalazioni di esercizio 1 ms Scatto per segnalazioni di guasto 1 ms Differenza di tempo max. (orologio interno) 0,01 % Batteria tampone Batteria al litio 3 V/1 Ah, tipo CR 1/2 AA Segnalazione "Guasto batteria" in caso di batteria scarica Registrazioni perturbografiche max. 8 registrazioni; protette mediante batteria tampone anche in caso di mancanza della tensione ausiliaria Valori istantanei: Tempo di memorizzazione in totale 5 s Tempo di prima e dopo il guasto e tempo di memorizzazione impostabile Campionamento a 50 Hz Campionamento a 60 Hz 1 valore istantaneo ogni 1,25 ms 1 valore istantaneo ogni 1,04 ms Tracce uL1, uL2, uL3, uE, iL1, S1, iL2,S1, iL3,S1, iEE1, iL1, S2, iL2,S2, iL3,S2, iEE, IDiff-L1, IDiff-L2, IDiff-L3, IStab-L1, IStab-L2, IStab-L3, u= o i= dei tre convertitori di misura CM Valori effettivi: Tempo di memorizzazione in totale 80 s Tempo di prima e dopo il guasto e tempo di memorizzazione impostabile Campionamento a 50 Hz Campionamento a 60 Hz 1 valore di memoria ogni 20 ms 1 valore di memoria ogni 16,67 ms Tracce U1, UE, I1, I2, IEE1, IEE2, P, Q, ϕ, R, X, f-fN Contatore energia Contatore a quattro quadranti WP+, WP–, WQ+, WQ– Tolleranza 1% Statistica degli scatti Numero memorizzabile di scatti fino a 9 cifre decimali corrente di scatto accumulata fino a 4 cifre decimali, separatamente per polo interruttore Conteggio delle ore di esercizio Campo di visualizzazione fino a 6 cifre decimali Criterio Superamento di una soglia di corrente impostabile (Int. I>) Supervisione del circuito di scatto Numero dei circuiti controllabili 528 1 con uno oppure con due ingressi binari 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.36 Funzioni supplementari Strumenti di messa in servizio Controllo sequenza fasi Valori di misura di esercizio Prova dell'interruttore Creazione di una registrazione di prova Orologio Sincronizzazione dell'orologio Segnale DCF 77/ IRIG B (formato telegramma IRIG-B000) Ingresso binario Comunicazione Commutazione gruppo dei parametri funzionali 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Numero di gruppi di impostazione disponibili 2 (gruppi di parametri A e B) Commutazione effettuabile tramite pannello operatore del dispositivo DIGSI tramite interfaccia operativa Protocollo tramite interfaccia di sistema Ingresso binario 529 4 Dati tecnici 4.37 Campi di lavoro delle funzioni di protezione Tabella 4-1 Campi di lavoro delle funzioni di protezione Condiz. di esercizio 0 Condizione di esercizio1 Condiz. di esercizio 0 11 Hz < f/Hz ≤ 40 40 Hz < f/Hz ≤ 69 f ≤ 70 Hz Funzione di protezione f ≤ 0 Hz Protezione di massima corrente a tempo indipendente (I>, I>>) attivo Protezione Max.Corrente a Tempo inverso inattivo Sovraccarico termico Carico Squilibrato (sequenza Negativa) attivo attivo attivo attivo attivo inattivo inattivo 1) attivo attivo inattivo 1) inattivo 1) attivo attivo inattivo 1) Protezione Max.Corrente d'avviamento attivo inattivo inattivo attivo Protezione Differenziale attivo attivo attivo attivo Protezione terra ristretta inattivo attivo attivo inattivo Protezione di sottoeccitazione inattivo attivo attivo inattivo Protezione Ritorno d'Energia inattivo attivo attivo inattivo Supervisione Potenza Attiva inattivo attivo attivo inattivo Protezione di Impedenza inattivo attivo attivo inattivo Protezione perdita di passo inattivo attivo attivo inattivo inattivo 2) attivo attivo inattivo 2) Protezione di Massima Tensione attivo attivo attivo attivo Protezione di aumento di frequenza inattivo attivo attivo inattivo 3) Protezione di diminuzione di frequenza inattivo Protezione di Minima Tensione Protezione di sovraeccitazione (V/f) Protezione Minima Tensione inversa attivo attivo inattivo inattivo 1) attivo attivo inattivo 1) inattivo 2) attivo attivo inattivo 2) Protezione derivata di frequenza (df/dt) inattivo attivo 4) attivo inattivo Salto del vettore di tensione inattivo attivo 5) attivo 5) inattivo Protezione Terra Statore 90 % attivo attivo attivo attivo Protezione Corrente a Terra Sensibile inattivo attivo attivo inattivo Protezione Terra Statore 3a Armonica inattivo attivo attivo inattivo Protezione Terra Statore 100% (20Hz) attivo attivo attivo attivo Protezione terra rotore (R, fn) attivo attivo attivo attivo Protezione terra rotore (1-3 Hz) attivo attivo attivo attivo Supervisione del tempo di Avviamento Motore inattivo attivo attivo inattivo Blocco al riavviamento del motore attivo attivo attivo attivo Mancata apertura interruttore inattivo attivo attivo inattivo Energizzazione Accidentale attivo attivo attivo attivo Protezione Tensione / Corrente Continua attivo attivo attivo attivo inattivo 6) attivo attivo inattivo 6) Funzione Scatto esterno attivo attivo attivo attivo Thermobox attivo attivo attivo attivo Supervisione Soglia Fuse-Failure-Monitor inattivo attivo attivo inattivo Protezione Corrente a Terra Sensibile inattivo attivo attivo inattivo Guasto tra spire inattivo attivo attivo inattivo 530 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.37 Campi di lavoro delle funzioni di protezione Funzione di protezione Condiz. di esercizio 0 Condizione di esercizio1 Condiz. di esercizio 0 f ≤ 0 Hz 11 Hz < f/Hz ≤ 40 40 Hz < f/Hz ≤ 69 f ≤ 70 Hz Condizione di esercizio1: Ad almeno uno degli ingressi di misura (IL1, S2, IL2, S2, IL3, S2, UL1, UL2 UL3) dell'apparecchio è presente almeno il 5% del valore nominale, in modo tale che la frequenza di campionatura può essere adattata per l'elaborazione delle grandezze di misura. Condizione di esercizio0: Grandezze di misura mancanti o troppo piccole, nonché valori di misura con frequenze <11 Hz oppure >69 Hz portano l'apparecchio nella condizione di esercizio 0. 1) 2) 3) 4) 5) 6) L'immagine termica si raffredda in presenza dell'avviamento ha luogo un mantenimento dell'avviamento in presenza dell'avviamento ha luogo un mantenimento dell'avviamento se permane una tensione di grandezza sufficiente 25 Hz < f/Hz ≤ 40 Hz La funzione opera solo a ±3 Hz della frequenza nominale in caso di utilizzo del valore di misura del convertitore di misura 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 531 4 Dati tecnici 4.38 Dimensioni 4.38.1 Montaggio incassato e in armadio (grandezza custodia 1/2) Figura 4-14 532 Dimensioni di un 7UM621 o 7UM623 per montaggio incassato e montaggio incassato in armadio (grandezza custodia 1/2) 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.38 Dimensioni 4.38.2 Montaggio incassato e in armadio (grandezza custodia 1/1) Figura 4-15 Dimensioni di un 7UM622 per montaggio incassato e montaggio incassato in armadio (grandezza custodia 1/1) 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 533 4 Dati tecnici 4.38.3 Montaggio sporgente (grandezza custodia 1/2) Figura 4-16 Dimensioni di un 7UM621 o 7UM623 per montaggio sporgente (grandezza custodia 1/2) 4.38.4 Montaggio sporgente (grandezza custodia 1/1) Figura 4-17 534 Dimensioni di un 7UM622 per montaggio sporgente (grandezza custodia 1/1) 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.38 Dimensioni 4.38.5 Disegno quotato dispositivo di accoppiamento 7XR6100-0CA0 per montaggio incassato Figura 4-18 Disegno quotato dispositivo di accoppiamento 7XR6100-0CA0 per montaggio incassato 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 535 4 Dati tecnici 4.38.6 Disegno quotato dispositivo di accoppiamento 7XR6100-0BA0 per montaggio sporgente Figura 4-19 536 Disegno quotato dispositivo di accoppiamento 7XR6100-0BA0 per montaggio sporgente 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.38 Dimensioni 4.38.7 Disegno quotato 3PP13 Figura 4-20 3PP132 3PP133 Dimensioni 3PP13: per partitore di tensione 3PP1326-0BZ-K2Y (20 : 10 : 1) per partitore di tensione 3PP1336-1CZ-K2Y (5 : 2 : 1) per resistore addizionale 3PP1336-0DZ-K2Y 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 537 4 Dati tecnici 4.38.8 Disegno quotato apparecchio per collegamento in serie 7XT7100-0BA00 per montaggio sporgente Figura 4-21 Disegno quotato apparecchio per collegamento in serie 7XT7100-0BA00 per montaggio sporgente con: Collegamenti elettrici (morsetti da 1 a 6): non impiegati nel 7XT71 Collegamenti di comando (morsetti da 7 a 31): Terminale per cavo a boccola isolato: per perno 4 mm max. Diametro esterno 9 mm, tipo: ad es. PIDG della ditta Tyco Electronics AMP per fili in rame con sezione da 1,0 mm2 fino a 2,6 mm2. AWG da 17 a 13 filo in rame isolato diretto: Sezioni da 0,5 a 2,6 mm2. AWG da 20 a 13 per cavetto: Terminale per cavi a boccola necessaria coppia di serraggio max. 1,8 Nm 538 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.38 Dimensioni 4.38.9 Disegno quotato apparecchio per collegamento in serie 7XT7100-0EA00 per montaggio incassato Figura 4-22 Disegno quotato apparecchio per collegamento in serie 7XT7100-0EA00 per montaggio incassato con: Collegamenti elettrici (morsetti da 1 a 6): non impiegati nel 7XT71 Collegamenti di comando (morsetti da 7 a 31): Collegamento a vite (terminale per cavo a boccola): per perno 4 mm max. Diametro esterno 9 mm Tipo: ad es. PIDG della ditta Tyco Electronics AMP per fili in rame con sezione da 1,0 mm2 fino a 2,6 mm2 AWG da 17 a 13 Parallelo e connettore piatto a crimpare: per conduttori in rame con sezioni da 0,5 mm2 fino a 2,5 mm2 AWG da 20 a 13 max. coppia di serraggio 1,8 Nm 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 539 4 Dati tecnici 4.38.10 Disegno quotato apparecchio di resistenza 7XR6004-0CA00 per montaggio incassato o in armadio Figura 4-23 540 Dimensioni apparecchio di resistenza 7XR6004-0CA00 per montaggio incassato o in armadio 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.38 Dimensioni 4.38.11 Disegno quotato apparecchio di resistenza 7XR6004-0BA00 per montaggio sporgente Figura 4-24 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Dimensioni partitore resistivo 7XR6004-0BA00 per montaggio sporgente 541 4 Dati tecnici 4.38.12 Disegno quotato generatore a 20 Hz 7XT3300-0CA00 per montaggio incassato o in armadio Figura 4-25 542 Dimensioni generatore 20 Hz 7XT3300-0CA00 per montaggio sporgente o incassato 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.38 Dimensioni 4.38.13 Disegno quotato generatore a 20 Hz 7XT3300-0BA00 per montaggio sporgente Figura 4-26 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Dimensioni generatore 20 Hz 7XT3300-0BA00 per montaggio sporgente 543 4 Dati tecnici 4.38.14 Disegno quotato filtro di banda a 20 Hz 7XT3400-0CA00 per montaggio incassato o in armadio Figura 4-27 *) Dimensioni filtro di banda 7XT3400-0CA00 per montaggio sporgente o incassato Per il montaggio nel quadro elettrico sono necessari due guide angolari C73165-A63-C201-1, poiché gli angolari di montaggio della custodia dell'apparecchio non sono sufficienti a sostenere il peso del 7XT34. Montare le guide angolari sul quadro con viti M6 come riportato sullo schizzo pùi sopra. Fissare l'apparecchio 7XT34 alle guide angolari con viti M4 (non a testa esagonale). Per il montaggio in armadio le guide angolari non sono necessarie se l'armadio è dotato di relative traverse di fissaggio portanti. In caso contrario usare le guide angolari C73165-A63-C200-3. 544 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 4.38 Dimensioni 4.38.15 Disegno quotato filtro di banda a 20 Hz 7XT3400-0BA00 per montaggio sporgente Figura 4-28 *) Dimensioni filtro di banda 20 Hz 7XT3400-0BA00 per montaggio sporgente Per il montaggio sul quadro elettrico sono necessari due guide angolari C73165-A63C201-1 e 4 elementi distanziali C73165-A63-C203-1. Avvitare le guide angolari con viti M4 agli angolari di montaggio dell'apparecchio. Come riportato sullo schizzo prevedere nel quadro filettature M6 o perni M6 oppure corrispondenti fori per tasselli. Fissare l'apparecchio 7XT34 al quadro con guide angolari montate servendosi dei raccordi con viti da 6 mm. Con perni applicati: inserire gli elemneti distanziali e fissare le guide angolari sui perni con i relativi dadi. ■ 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 545 4 Dati tecnici 546 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 A Appendice L'appendice serve prevalentemente ad essere consultata da utenti esperti. Contiene i dati per l'ordinazione, gli schemi generali e di collegamento, le preimpostazioni nonché le tabelle con tutti i parametri e le informazioni sull'apparecchio per il massimo volume funzionale. 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 A.1 Dati di ordinazione e accessori 548 A.2 Schemi dei morsetti 555 A.3 Esempi di collegamento 559 A.4 Preimpostazioni 571 A.5 Funzioni dipendenti dal protocollo 577 A.6 Configurazione apparecchio 578 A.7 Tabella parametri 583 A.8 Informazioni 601 A.9 Messaggi collettivi 625 A.10 Vista d'insieme dei valori misurati 626 547 A Appendice A.1 Dati di ordinazione e accessori A.1.1 Dati di ordinazione A.1.1.1 Codice di ordinazione 6 Protezione multifunzionale con controllo 7 U M 6 7 8 9 10 11 12 — 2 13 14 15 — 17 18 19 0 + Custodia, numero ingressi e uscite binari Pos. 6 1 Custodia /2 19’’, 7 Ing. bin, 12 Usc. bin., 1 contatto Life 1 Custodia 1/1 19’’, 15 Ing. bin, 20 Usc. bin., 1 contatto Life 2 Display grafico, custodia 1/2 19’’, 7 BE, 12 BA, 1 contatto Life 3 Corrente nominale Pos. 7 IN = 1 A, Iee (sensibile) 1 IN = 5 A, Iee (sensibile) 5 Tensione ausiliaria (alimentazione el., soglia di intervento degli ingressi binari) Pos. 8 DC 24 - 48 V, soglia ingresso binario 19 V 1) 2 DC 60 - 125 V, soglia ingresso binario 19 V 1) 4 DC 110 - 250 V, AC 115 - 230 V, soglia ingresso binario 88 V 1) DC 220 - 250 V, AC 115 - 230 V, soglia ingresso binario 176 V 5 1) 6 Costruzione Pos. 9 Montaggio sporgente, dispositivi di serraggio sopra e sotto B Montaggio incassato, morsetti a innesto (connettori bipolari e tripolari) D Montaggio incassato, morsetti a vite (collegamento diretto/capicorda ad anello e a forcella) E Preimpostazioni specifiche per il paese di impiego/sviluppo delle funzioni e preimpostazione della lingua Paese DE, 50 Hz, IEC, Lingua tedesca (lingua modificabile) Pos. 10 A Internazionale, 50/60 Hz, IEC/ANSI Lingua inglese (lingua modificabile) B Paese US, 60 Hz, ANSI, Lingua americana (lingua modificabile) C Interfacce di sistema oppure uscita analogica (Porta B) Pos. 11 Senza interfacce di sistema 0 Protocollo IEC 103, elettrico RS232 1 Protocollo IEC 103, elettrico RS485 2 Protocollo IEC 103, ottico 820 nm, connettore ST 3 Uscite analogiche 2 × (0 bis 20 mA) 7 ulteriori interfacce, cfr. dati supplementari L 9 1) le soglie IB, per ogni ingresso binario, possono essere adattate mediante ponti ad innesto 548 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 A.1 Dati di ordinazione e accessori Dati supplementari L Pos. 17 Pos. 18 Pos. 19 (Porta B) Profibus DP slave, RS485 L 0 A Profibus DP Slave, ottico 820 nm, doppio anello, spina L 0 B 1) Modbus, elettrico RS485 L 0 D Modbus, ottico 820 nm, spina L 0 E1) DNP3.0, RS485 L 0 G DNP3.0, 820 nm, ottico, spina L 0 H 1) IEC 61850, elettrico con EN100, con connettore RJ45 L 0 R IEC 61850, ottico con EN100, con spina L 0 S2) 1) 2) Non disponibile con la posiz. 9 = „B“. Qualora sia necessaria un'interfaccia ottica, ordinare RS485 con rispettivo convertitore. Non disponibile con la posiz. 9 = „B“. Possibile solo EN100 elettrico (cfr. tabella A-1) In caso di montaggio sporgente, non sono possibili interfacce ottiche. Si prega di ordinare un apparecchio con la corrispondente interfaccia elettrica RS485 ed inoltre i convertitori indicati nella tabella A-1. Tabella A-1 Apparecchio/modulo supplementare per montaggio sporgente Protocollo Convertitore Numero di ordinazione Nota Modulo Profibus DP SIEMENS OLM 1) Modbus RS485/FO DNP 3.0 820 nm RS485/FO IEC 61850 (EN100) EN100 elettrico 1) 6GK1502-2CB10 per anello semplice 6GK1502-3CB10 per anello doppio 7XV5651-0BA00 – C53207-A322-B155-1 Conversione elettrica/ottica non prevista Il convertitore richede una tensione di esercizio di 24VDC. Con una tensione di esercizio > 24 VDC è necessario inoltre un alimentatore tipo 7XV5810-0BA00. Interfaccia di servizio (Porta C) Pos. 12 DIGSI, Modem RS232 1 DIGSI, Modem/Thermobox RS485 2 con interfaccia uscita analogica (Porta D) cfr. dati supplementari M 9 Dati supplentari M Pos. 17 Pos. 18 Pos. 19 (Porta C) DIGSI, Modem RS232 M 1 DIGSI, Modem/Thermobox RS485 M 2 (Porta D) M Thermobox1), ottico 820 nm, spina 2) M A Thermobox1), M F M K elettrico RS485 Uscite analogiche 2 × (0 bis 20 mA) 1) 2) Thermobox 7XV5662-*AD10 Se il thermobox dev'essere utilizzato in accoppiamento con un'interfaccia ottica è necessario il convertitore RS485–FO 7XV5650–0*A00 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 549 A Appendice Funzioni di misura Pos. 13 senza funzione di misura ampliata 0 Valori min/max, conteggio energia 3 Funzionalità Pos. 14 Generatore base, costituito da: N. ANSI Protezione di massima corrente a tempo con controllo di tensione I> +U< 51 Protezione di massima corrente a tempo inverso / direzionale I>>, Dir. 50/51/67 Protezione di massima corrente a tempo dipendente t=f(I) +U< Protezione di sovraccarico I2t Protezione di carico squilibrato I2>, t=f(I2) Protezione differenziale ΔI 51V 49 46 87G/87M/87T Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) 1/xd Protezione contro il ritorno di energia –P 32R Supervisione di potenza P>, P< 32F Protezione di minima tensione U<, t=f(U) 27 Protezione di massima tensione U> 59 Protezione di frequenza f<, f> 81 Protezione di sovraeccitazione (massimo flusso) U/f Protezione terra statore, adirezionale, direzionale U0>, 3I0>, ∠U0, 3I0 Rilevamento sensibile corrente di terra (anche come protezione IEE> terra rotore) A 40 24 59N, 64G, 67G 50/51GN,(64R) Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità IEE-B IEE-B>, IEE-B< (come protezione di corrente ondulata) 50/51GN Protezione terra rotore (fn, misurazione R) RE< 64R (fN) Supervisione tempo di avviamento motore Ia2t Protezione contro la mancata apertura interruttore Imin> 48 50BF Supervisione della sequenza delle fasi L1; L2; L3 47 4 accoppiamenti di scatti Accopp. — Supervisione dei circuiti di scatto Circ. sc. Contr. 74TC Fuse failure monitor U2/U1; I1/I2 60FL Supervisione valori di soglia Blocco di riavviamento I2t Generatore standard, costituito da: 66, 49 Rotore N. ANSI B Generatore base, inoltre: Protezione di impedenza Z< 21 Protezione terra statore al 100% con terza armonica U0 (III arm.) 59TN 27TN3.H Protezione contro corto circuiti tra le spire UW> 64S (Interturn) Energizzazione accidentale I>, U< Generatore completo, costituito da: 50/27 N. ANSI C Generatore standard, inoltre: Protezione contro la perdita di passo ΔZ/Δt Protezione di tensione continua/corrente continua Udc>/Idc> 78 59N (DC)/51N (DC) Protezioni di massima corrente di avviamento I> 51 Protezione differenziale per correnti di terra ΔI0 87N 550 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 A.1 Dati di ordinazione e accessori Funzionalità Motore asincrono, costituito da: Pos. 14 N. ANSI F Generatore base, senza protezione di sottoeccitazione e di sovraeccitazione e protezione terra rotore (fn, misurazione R) Trasformatore, costituito da: N. ANSI H Generatore base, senza protezione di sottoeccitazione, protezione di carico squilibrato, supervisione tempo di avviamento e protezione terra rotore (fn, misurazione R) Funzionalità/Funzioni ausiliarie N. ANSI senza Pos. 15 A Protezione sensibile terra rotore con iniezione di segnale da 1-3 Hz, Re<80 kΩ e protezione terra statore 100 % con il principio dell'accoppiamento di tensione a 20 Hz 64R (1 - 3 Hz) B 64G (100 %) Protezione differenziale per correnti di terra 87N Disaccoppiamento rete (df/dt e salto vettoriale) 81R Tutte le funzioni accessorie C E G Esempio di ordinazione 7UM6211-4EA99-0BA0 + L0A + M1K qui: Pos. 11 = 9 indica L0A, ovvero modello con interfaccia di sistema posteriore Profibus DP Slave, RS485 qui: Pos. 12 = 9 indica M1K, ovvero modello con interfaccia di servizio posteriore, DIGSI Modem RS232 e Uscite analogiche 2 × (0 bis 20 mA) A.1.2 Accessori Moduli di sostituzione per interfaccia 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 Denominazione Numero di ordinazione RS232 C53207-A351-D641-1 RS485 C53207-A351-D642-1 FO 820 nm C53207-A351-D643-1 Profibus DP RS485 C53207-A351-D611-1 Profibus DP anello doppio C53207-A351-D613-1 Modbus RS485 C53207-A351-D621-1 Modbus ottico 820 nm C53207-A351-D623-1 DNP3.0 RS485 C53207-A351-D631-3 DNP3.0 820 nm C53207-A351-D633-3 Ethernet elettrico (EN100) C53207-A351-D675-1 Ethernet ottico (EN100) C53207-A322-B150-1 Uscita analogica AN20 C53207-A351-D661-1 551 A Appendice Coperture Coperture per tipo di morsetto Numero di ordinazione Morsetto per tensione 18 poli, morsetto per corrente 12 poli C73334-A1-C31-1 Morsetto per tensione 12 poli, morsetto per corrente 8 poliC73334-A1-C32-1 Ponte di collegamento per tipo di morsetto Numero di ordinazione Morsetto di tensione a 18 poli, morsetto di corrente a 12 poli C73334-A1-C34-1 Morsetto di tensione a 12 poli, a 8 poli C73334-A1-C33-1 Custodia del connettore Numero di ordinazione a 2 poli C73334-A1-C35-1 a 3 poli C73334-A1-C36-1 Guide angolari per montaggio in telaio da 19" Denominazione Numero di ordinazione 2 guide angolari C73165-A63-D200-1 Batteria tampone Batteria al litio 3 V/1 Ah, tipo CR 1/2 AA Numero di ordinazione VARTA 6127 101 501 Ponticelli di collegamento Custodia del connettore Dispositivo di accoppiamento Dispositivo di accoppiamento per protezione terra rotore (R, fN) Numero di ordinazione Dispositivo di accoppiamento per montaggio incassato 7XR6100-0CA00 Dispositivo di accoppiamento per montaggio incassato 7XR6100-0BA00 Resistore addizionale Resistore addizionale per protezione terra rotore (R, fN) Numero di ordinazione Resistore addizionale (2 x 105 Ω ) 3PP1336-0DZ-K2Y Partitore di tensione Partitore di tensione Numero di ordinazione Partitore di tensione 5:1; 5:2 3PP1336-1CZ-K2Y Partitore di tensione 10:1; 20:1 3PP1326-0BZ-K2Y 552 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 A.1 Dati di ordinazione e accessori Apparecchio per collegamento in serie Apparecchio per collegamento in serie per protezione terra rotore (1-3 Hz) Numero di ordinazione Montaggio sporgente con morsetti laterali 7XT7100-0BA00 Montaggio incassato con morsetti sul lato posteriore 7XT7100-0EA00 Apparecchio di resistenza per protezione terra rotore (1-3 Hz) Numero di ordinazione Montaggio sporgente con morsetti a vite 7XR6004-0BA00 Montaggio incassato con morsetti a vite 7XR6004-0CA00 Generatore 20-Hz Numero di ordinazione Montaggio sporgente con morsetti a vite 7XT3300-0BA00 Montaggio incassato con morsetti a vite 7XR3300-0CA00 Filtro di banda 20 Hz Numero di ordinazione Montaggio sporgente con morsetti a vite 7XT3300-0BA00 Montaggio incassato con morsetti a vite 7XR3400-0CA00 Cavo seriale tra PC e SIPROTEC Numero di ordinazione Cavo con presa a 9 poli/connettore a 9 poli 7XV5100-4 Software di comando protezione e di programmazione DIGSI Numero di ordinazione DIGSI, versione base con licenza per 10 calcolatori 7XS5400-0AA00 DIGSI, versione completa con tutti i pacchetti opzionali 7XS5402-0AA00 Programma di analisi grafico SIGRA Programma di analisi SIGRA Numero di ordinazione Versione completa con licenza per 10 calcolatori 7XS5410-0AA00 Graphic Tools Software per la parametrizzazione supportata graficamente di diagrammi delle caratteristiche e delle zone di protezioni (pacchetto opzioni per DIGSI versione completa) Numero di ordinazione Apparecchio di resistenza Generatore 20-Hz Filtro di banda 20 Hz Cavo seriale Software DIGSI Graphic Tools 4; versione completa con licenza per 10 calcolatori 7UM62 Manuale C53000-G1172-C149-3 7XS5430-0AA00 553 A Appendice DIGSI REMOTE 4 Software per il comando a distanza di apparecchi di protezione tramite modem (ed eventualmente tramite un accoppiatore a st