Esame di “Elettronica T2” del 11-1-2017
Figura 1
Figura 2
Nell’amplificatore di Fig. 1 i BJT sono descritti dal modello a soglia con βF = 100, Vγ = 0.7 V, VCEsat = 0.1
V. Inoltre, solo per i calcoli ai piccoli segnali, si assuma VT = 25 mV, VA1 = VA2 = ∞, VA3 = 100 V (effetto
Early solo per Q3 solo ai piccoli segnali). Infine VCC = VEE = 10 V e C = 50 pF.
1) Determinare le espressioni del guadagno di tensione differenziale e di modo comune ai piccoli segnali nel
punto di riposo determinato da V1o = V2o = 0.
2) Calcolare il valore di 𝑅𝐶 tale per cui la frequenza di taglio del guadagno differenziale sia pari ad 1 MHz.
3) Calcolare quindi il valore di riposo della corrente di collettore di Q3 tale per cui il guadagno differenziale
statico sia pari a 100.
4) Calcolare il valore di VB tale per cui il guadagno differenziale statico si mantenga pari a 100 come sopra
anche per tensioni d’ingresso a riposo V1o = V2o negative e maggiori di -5 V.
5) Calcolare quindi il valore di R e del CMRR nel punto di riposo corrispondente a V1o = V2o = 0.
Nell’oscillatore quasi sinusoidale di Fig. 2 l’opamp è ideale. Inoltre L = 5 µH, C1 = C2 = 10 nF ed R = 1 kΩ.
6) Analizzare il funzionamento del circuito, inquadrandolo nella teoria generale degli oscillatori sinusoidali,
identificando quindi i blocchi fondamentali e le grandezze sinusoidali e non.
7) Calcolare la frequenza d’oscillazione.
8) Calcolare il minimo valore di RF compatibile con la condizione d’innesco.