SISTEMI ELETTORALI A
CONFRONTO
TRA STORIA E ATTUALITÀ:
P O R C E L L UM , M A T T A R E L L U M ,
U N I N O M I N AL E , P R O P O R Z I O N A L E ,
M A G G I O R I T A R I O , D O P PI O T U R N O ,
B A L L O T T A GG I O , S B A R R A M E N TO ,
P R E F E R E N Z E, P R E M I O D I
MAGGIORANZA ECC. ECC. ECC. ECC.
La sentenza della Corte costituzionale
 4 dicembre 2013: la Corte costituzionale dichiara
incostituzionali 2 norme della legge elettorale
Calderoli (detta “Porcellum”):
1) Il premio di maggioranza (55%) concesso alla
coalizione vincente, senza indicazione di nessuna
soglia minima
2) Le liste bloccate (non ci sono voti di preferenza ai
candidati, ma vengono eletti i candidati secondo
l’ordine in cui sono collocati nelle liste presentate dai
partiti)
La Costituzione italiana
sulle elezioni e sul voto
 Art. 1
 L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul
lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la
esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 48
 Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne,
che hanno raggiunto la maggiore età.
 Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il
suo esercizio è dovere civico.
 La legge stabilisce requisiti e modalità per l'esercizio del
diritto di voto dei cittadini residenti all'estero e ne assicura
l'effettività. A tale fine è istituita una circoscrizione Estero per
l'elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel
numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri
determinati dalla legge.
 Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità
civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di
indegnità morale indicati dalla legge.
Art. 55
 Il Parlamento si compone della Camera dei deputati
e del Senato della Repubblica.
 Il Parlamento si riunisce in seduta comune dei
membri delle due Camere nei soli casi stabiliti dalla
Costituzione.
Art. 56
 La Camera dei deputati è eletta a suffragio universale
e diretto.
 Il numero dei deputati è di seicentotrenta, dodici dei
quali eletti nella circoscrizione Estero.
 Sono eleggibili a deputati tutti gli elettori che nel
giorno della elezione hanno compiuto i venticinque
anni di età.
 La ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni, fatto salvo il numero
dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, si effettua dividendo il
numero degli abitanti della Repubblica, quale risulta dall'ultimo
censimento generale della popolazione, per seicentodiciotto e
distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni
circoscrizione, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti.
Art. 57
 Il Senato della Repubblica è eletto a base regionale,
salvi i seggi assegnati alla circoscrizione Estero.
 Il numero dei senatori elettivi è di trecentoquindici,
sei dei quali eletti nella circoscrizione Estero.
 Nessuna Regione può avere un numero di senatori inferiore a sette; il
Molise ne ha due, la Valle d'Aosta uno.
 La ripartizione dei seggi fra le Regioni, fatto salvo il numero dei seggi
assegnati alla circoscrizione Estero, previa applicazione delle
disposizioni del precedente comma, si effettua in proporzione alla
popolazione delle Regioni, quale risulta dall'ultimo censimento
generale, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti.
Art. 58
 I senatori sono eletti a suffragio universale e diretto
dagli elettori che hanno superato il venticinquesimo
anno di età.
 Sono eleggibili a senatori gli elettori che hanno
compiuto il quarantesimo anno.
Le leggi elettorali in Italia
 La Costituzione italiana non stabilisce un sistema






elettorale
La legge elettorale è una legge ordinaria
Nella storia della Repubblica:
1946-1993: Sistema elettorale proporzionale
1993: vittoria del referendum abrogativo
1993 -2005: Legge Mattarella (sistema misto:
uninominale maggioritario al 75% - proporzionale al
25%)
2005 -2013: Legge Calderoli (proporzionale con
premio di maggioranza)
Sistema proporzionale puro
 Il sistema elettorale proporzionale, o di lista, fu introdotto
nel corso del Novecento su spinta delle grandi formazioni
politiche di massa, quelle centriste cattoliche , e quelle di
sinistra socialiste.
 In Italia fu adottato per la prima volta nelle elezioni
politiche del 1919 (in precedenza nel Regno d’Italia il
sistema era uninominale)
 Il sistema proporzionale assegna i seggi ai partititi,
all’interno di circoscrizioni elettorali, in proporzione
ai voti ottenuti.
Le
Circoscrizioni
elettorali oggi
in Italia
Sistema proporzionale. Un esempio
partiti
Percentuali di voti
Seggi
(su 630)
VERDI
26%
164
ROSSI
24%
151
BIANCHI
18%
113
AZZURRI
12%
75
GIALLI
8%
50
ARANCIONI
5%
35
VIOLA
3%
18
NERI
2%
12
BRUNI
2%
12
Sistema proporzionale puro
 VANTAGGI:
 SVANTAGGI:
 È il più rappresentativo
 Crea una grande
di tutti gli orientamenti
politici degli elettori
frammentazione politica
 Impone la formazione di
 Tutela le minoranze
(anche i piccoli partiti
vengono rappresentati)
maggioranze di governo
formate da molti partiti
> ingovernabilità
> potere eccessivo dei
piccoli partiti
Correttivi al sistema proporzionale puro
 Soglia di sbarramento:
 In Germania 5%
 In Italia con la legge Calderoli 4% alla Camera, 8% al
Senato
 Premio di maggioranza:
 Il partito che arriva primo con una maggioranza
relativa ottiene la maggioranza assoluta dei seggi
(con la legge Calderoli > 55% dei deputati alla
partito o alla coalizione vincente)
Sistema uninominale secco (maggioritario)
 Questo sistema è il più antico (esiste in Inghilterra,
Stati Uniti, India ecc.)
 Il territorio dello Stato è diviso in collegi
uninominali, tanti collegi quanti sono i seggi da
attribuire.
 In ogni collegio ogni partito presenta un solo
candidato e viene eletto il candidato che ottiene più
voti (anche con maggioranza relativa)
Effetti dell’uninominale
 Supponiamo che in tutti i collegi uninominali si
abbia lo stesso risultato (p.e. quello della diapositiva
precedente):
 il partito che arriva primo (VERDI 26%) ottiene tutti
i seggi (il 100% dei deputati).
 Di fatto questo è improbabile, però è molto difficile
che i partiti più piccoli possano arrivare primi in
qualche collegio, quindi i partiti piccoli vengono
eliminati o sottorappresentati.
 Possono anche verificarsi risultati complessivi
distorti…
 Per esempio i VERDI potrebbero vincere in 300
collegi (su 630) con il 55-60% dei voti
 I ROSSI potrebbero vincere in 330 collegi con il 3540% dei voti
 I VERDI avrebbero complessivamente la
maggioranza assoluta dei voti
 Ma I ROSSI avrebbero la maggioranza assoluta dei
deputati (330 su 630)
Uninominale:
Vantaggi
e
svantaggi:
 pochi partiti (in U.K. :
 Scarsa rappresentatività,
Conservatori e Laburisti,
in U.S.A. : Repubblicani
e Democratici)
>
Governabilità
 I partiti presentano in
ogni collegio un solo
candidato > candidati
credibili
(spese elettorali ridotte?)
> Stretto rapporto tra ogni
eletto e il suo collegio
 Minoranze non
rappresentate
 Possibili distorsioni,
risultati elettorali non
corrispondenti alla
volontà espressa dagli
elettori
Possibili correttivi dell’uninominale
 Doppio turno/ballottaggio:
 Sistema misto:
 Si vota nel collegio
 Maggioranza dei seggi
uninominale e se nessuno
dei candidati raggiunge la
maggioranza assoluta si fa
una seconda votazione in
cui sono candidati solo i
primi 2 del primo turno
(sistema vigente in Francia
ma anche in Italia per le
elezioni comunali e
regionali )
assegnati con
uninominale ma rimane
una quota proporzionale
per garantire la
rappresentanza dei
partiti minori
 (esempio: Legge
Mattarella 75% - 25%)
Il voto di preferenza
 Il voto di preferenza non esiste nei sistemi uninominali
(un candidato per ogni partito);
 Nel sistema proporzionale di norma i partiti
presentano delle liste di candidati sui quali gli elettori
possono esprimere un voto di preferenza
(possibili effetti negativi: costose campagne elettorali,
corruzione/clientelismo, controllo del voto).
La legge Calderoli aveva abolito il voto di preferenza
(effetti negativi: i candidati vengono “eletti” dai partiti…)
Il problema del premio di
maggioranza nel Porcellum
 La legge Calderoli prevedeva alla Camera dei
Deputati un premio di maggioranza nazionale (55%)
per la coalizione vincente, senza soglia minima …
 Alla Camera quindi c’è una solida maggioranza,
anche se poco corrispondente al voto popolare.
 Ma al Senato il premio di maggioranza viene
assegnato regione per regione: avendo vinto in
alcune regioni il CentroDestra e in altre il
CentroSinistra i premi di maggioranza si
compensano.
Elezioni politiche 2013
Camera Deputati
Partito o
Coalizione
CentroSinistra
(BERSANI)
Voti x 1000
10.048
Percentuale
29,5 %
Deputati
(su 630)
340
(PD 25,4%)
CentroDestra
(BERLUSCONI)
9.923
29,1 %
124
Mov. 5 Stelle
(GRILLO)
8.689
(PdL 21,6 %)
25,5 %
108
Coalizione
MARIO MONTI
3.592
10,5 %
45
Elezioni politiche 2013
Senato
Partito o
Coalizione
CentroSinistra
(BERSANI)
CentroDestra
(BERLUSCONI)
Mov. 5 Stelle
(GRILLO)
Coalizione
MARIO MONTI
Percentuale
31,6%
Senatori
(su 315)
123
PD: 27,4
30,7 %
117
PdL: 22,3
23,8 %
54
9,1 %
19
E ora?
 La Corte Costituzionale non ha annullato la legge
Calderoli ma solo due norme di essa. Quindi senza
queste 2 norme resta un proporzionale con
sbarramenti.
 Restano da vedere le motivazioni della Corte
 Il Parlamento potrà fare una nuova legge elettorale