TRAINING AUTOGENO Tecniche di rilassamento ipnotico

Tecniche di rilassamento ipnotico
TRAINING AUTOGENO
IL TRAINING AUTOGENO
SEC. SHULTZ
Schultz J.H. (1968). Trad it. Il training autogeno I – esercizi inferiori , Feltrinelli, Milano.
Schultz J.H. (1968). Trad it. Il training autogeno II – esercizi superiori , Feltrinelli, Milano.
Preparazione
Scegliete un luogo tranquillo, indossate qualcosa di comodo
e sdraiatevi su un letto o su un divano.
In posizione distesa, mettetevi sulla schiena con le braccia
leggermente piegate, i gomiti appena divaricati e le punte dei
piedi lasciate cadere all’esterno.
 Cominciate a ripetere mentalmente la formula
“sono perfettamente calmo”,
 finché non avvertite effettivamente una sensazione di tranquillità
interiore.
1) Esercizio della pesantezza
 Immaginate il vostro corpo dall’esterno, come se foste spettatori di ciò
che avviene, e ripetete
“il mio braccio destro (o sinistro) è molto pesante”.
 Concentratevi sul vostro braccio fino a percepire una sensazione di
pesantezza e poi ripetete la formula “entrambe le braccia pesanti” fino
a quando avvertite la sensazione di pesantezza che da un braccio si
diffonde all’altro.
 Passate poi alle gambe (“entrambe le gambe pesanti”) e al corpo
(“corpo pesante”) percependo il rilassamento di tutte le masse
muscolari.
Si consiglia di eseguire l’esercizio tre volte al giorno e di
2) Esercizio del calore
Una volta completato l’esercizio della pesantezza si passa a
distendere il sistema vascolare.
 Immaginate di essere sdraiati sulla sabbia calda di una spiaggia al
tepore del sole.
 Come per la pesantezza, concentratevi su di un braccio e ripetete
mentalmente la formula
“il mio braccio destro (o sinistro) è molto caldo”.
 Passate poi all’altro braccio (“entrambe le braccia calde”), alle gambe
(“gambe calde”) e al corpo (“corpo caldo”).
Si può produrre una vasodilatazione e variazione del flusso
ematico che porta a un aumento della temperatura,
3) Esercizio del cuore
Una volta raggiunto con gli esercizi precedenti uno stato di
distensione, si passa all’autoregolazione del battito cardiaco.
 Immaginatevi il cuore
 o qualunque altro punto del corpo nel quale sia manifesta una
pulsazione (collo, addome, articolazione della mano ecc.)
 e concentratevi sui battiti ripetendo la formula
“il cuore batte calmo e regolare”.
Non cercate di rallentare forzatamente il battito del cuore,
4) Esercizio del respiro
Concentratevi adesso sulla respirazione ma con un
atteggiamento passivo: non bisogna tentare di modificare
volontariamente il respiro ma lasciarlo a se stesso.
 La formula da ripetere mentalmente è
“il respiro è calmo”.
 Una volta che la respirazione si è regolarizzata, passate alla formula
“il respiro è calmo e regolare”.
È importante non considerare queste formule in modo
prescrittivo e imposto dall’esterno: esse non esprimono altro
5) Esercizio del plesso solare
 Ponete adesso una mano sul plesso solare (la parete addominale) e
cercate di avvertire una sensazione di calore in quella zona
aiutandovi con la formula
“il mio plesso solare è caldo”.
 Immaginate di essere distesi su una spiaggia mentre il sole batte caldo
sul vostro addome scoperto
(“il mio plesso solare irradia un dolce calore”)
Ripetete 5-6 volte quest’ultima formula e poi approdate a
uno stato di ulteriore calma e distensione con la frase “sono
perfettamente calmo e disteso”.
6) Esercizio della fronte
 Immaginate ora di avere la fronte fresca come quando in una
giornata di caldo spira una leggera brezza
 oppure pensate a un panno umido (non freddo) che viene posto sulla
vostra fronte
(“la mia fronte è piacevolmente fresca”).
 Ripetete mentalmente questa formula per 5-6 volte e poi terminate
con la frase
“sono perfettamente calmo e disteso”.
Alla fine di ogni seduta è necessaria una fase di ripresa
dopo il rilassamento che consiste nel:

Piegare e tendere energicamente le braccia tre volte di seguito

Eseguire poi un respiro profondo e infine nell’aprire gli occhi e alzarsi.
 La prima settimana eseguite il primo esercizio 3 volte al
giorno.
 La seconda settimana, il primo e il secondo esercizio 3
volte al giorno e così via.