Logica Combinatoria Lucidi del Corso di Circuiti Integrati Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB) Logica combinatoria Un blocco di logica puramente combinatoria è un blocco con N variabili di ingresso e M variabili di uscita che sono funzione (booleana) degli ingressi presenti in un certo istante. Ad ogni istante le uscite dipendono solo dagli ingressi in quell’istante e NON dalla storia passata del circuito x1 x2 y1 y2 xN 12 Ottobre 2012 yM CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Stili di progetto Logica statica: l’uscita è sempre connessa all’alimentazione o alla massa (es. static CMOS, pseudo-NMOS, pass transistor). Esiste cioè sempre un percorso diretto a bassa impedenza fra una delle alimentazioni ed il nodo di uscita. Logica dinamica: il nodo di uscita non è sempre connesso ad una delle alimentazioni e il dato viene temporaneamente immagazzinato in forma di carica su una capacità (es. np, domino) 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Logica combinatoria CMOS statico Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB) Logica statica CMOS Dall’inverter CMOS è facile ottenere porte logiche più complesse con gli stessi vantaggi del singolo inverter: VOH=VDD , VOL=0 Nessuna dissipazione di potenza statica Ampi margini di rumore Tempi di salita e discesa confrontabili opportune regole di progetto) 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro (con Esempi di gate CMOS A B B A Z=? B Z=? A 12 Ottobre 2012 A CI - Logica Combinatoria B Massimo Barbaro Logica statica CMOS Come si capisce la funzione logica implementata da un circuito a transistor? ■ Si considera ogni possibile combinazione di ingresso, ossia ogni riga della tabella di verità. ■ Per ogni combinazione di sostituisce ■ ad ogni NMOS: ■ un circuito APERTO se l’ingresso è 0 ■ un circuito CHIUSO se l’ingresso è 1 ■ ad ogni PMOS: ■ un circuito CHIUSO se l’ingresso è 0 ■ un circuito APERTO se l’ingresso è 1 ■ Si verifica, dal circuito risultante, se l’uscita è connessa a massa (0) oppure a VDD (1) ■ Si riporta il valore logico nella tabella della verità 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Porta NAND(1) PMOS accesi, NMOS spenti 1 A B M3 M4 A B Z 0 0 1 0 1 1 1 0 1 1 1 0 3 Z B M2 A M1 Z 2 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Z è disconesso da massa e connesso a VDD dunque l’uscita è un 1 logico Massimo Barbaro Porta NAND (2) M2 e M3 accesi, M1 e M4 spenti 1 A B M3 M4 A B Z 0 0 1 0 1 1 1 0 1 1 1 0 3 Z B M2 A M1 Z 2 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Z è disconesso da massa e connesso a VDD dunque l’uscita è un 1 logico Massimo Barbaro Porta NAND (3) M2 e M3 accesi, M1 e M4 spenti 1 A B M3 M4 A B Z 0 0 1 0 1 1 1 0 1 1 1 0 3 Z B M2 A M1 Z 2 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Z è disconesso da VDD e connesso a massa dunque l’uscita è uno 0 logico Massimo Barbaro Porta NAND La porta in figura è una NAND perché l’uscita è uguale a 0 solo se A e B sono entrambi 1 (quando i 2 NMOS del PDN sono entrambi in conduzione). In tale condizione il PUN è sicuramente interdetto Se anche uno solo fra A e B è pari a 0 il percorso verso massa si interdice e si chiude uno dei due percorsi verso VDD (PUN) quindi l’uscita e 1 12 Ottobre 2012 A CI - Logica Combinatoria B Z=(AB)’ A B Massimo Barbaro Porta NOR La porta in figura è una NOR perché l’uscita è uguale a 1 solo se A e B sono entrambi 0 (quando i 2 PMOS del PUN sono entrambi in conduzione). In tale condizione il PDN è sicuramente interdetto Se anche uno solo fra A e B è pari a 1 il percorso verso VDD si interdice e si chiude uno dei due percorsi verso massa (PDN) quindi l’uscita e0 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria B A Z=(A+B)’ A B Massimo Barbaro Logica statica CMOS Una generica porta CMOS ha la struttura: x1 x2 x3 PUN F(x1,x2,x3) x1 x2 x3 12 Ottobre 2012 PDN CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Caratteristiche logica CMOS PUN (Pull-Up Network): è una rete di interruttori PMOS che connettono l’uscita a VDD in corrispondenza delle combinazioni di ingresso per cui la funzione è F(…)=1 PDN (Pull-Down Network): è una rete di interruttori NMOS che connettono l’uscita a 0 in corrispondenza delle combinazioni di ingresso per cui la funzione è F(…)=0 Le due reti sono complementari, ossia quando è aperta una l’altra è chiusa e viceversa. Questo evita che ci siano percorsi diretti fra alimentazione e massa. 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Interruttori NMOS Y Y A A B B X X Y=X SE A=1 E B=1 (A•B) 12 Ottobre 2012 Y=X SE A=1 O B=1 (A+B) CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Interruttori PMOS Y Y A A B B X X Y=X se A=0 E B=0 (A’•B’) 12 Ottobre 2012 Y=X se A=0 O B=0 (A’+B’) CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Generica porta CMOS Una generica porta CMOS può essere implementata partendo dall’espressione algebrica o dalla tabella di verità. La PDN deve essere tale da chiudere il percorso a massa per le righe in cui F(…)=0 e la PUN tale da chiudere il percorso a VDD per quelle in cui F(…)=1 Per la dualità delle due reti (teorema di DeMorgan) ogni volta che i transistor sono in serie nella PDN sono in parallelo nella PUN e viceversa Si può sempre partire dall’implementazione della sola PDN per poi ricavare la PUN oppure viceversa Non tutte le funzioni sono direttamente implementabili, in particolar modo le porte CMOS sono sempre invertenti (per fare una AND è necessario implementare una NAND con un inverter in cascata) 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Implementazione di una porta CMOS PUN: F=G’(x1,x2,x3,+,•) = G(x1’,x2’,x3’ ,•,+) x1 x2 x3 PUN La PUN è funzione di soli segnali negati perché è composta da switch PMOS (si ottiene per DeMorgan dalla PDN) F(x1,x2,x3) x1 x2 x3 PDN Quando G (solo funzione di AND e OR e dei segnali NON negati) è vera la PDN cortocircuita l’uscita a massa PDN: G(x1,x2,x3,+,•) => F=G’ 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Implementazione di una porta CMOS Realizzando la PDN si è in grado di implementare (sono NMOS) una qualsiasi funzione G di soli operatori AND e OR (es. Quando G=1 l’uscita è connessa a massa quindi F=0 allora: PDN: G(x1,x2,…,xN,+,•) G=AB+CD+F(A+B) ) F(x1,x2,…,xN)=G’(x1,x2,…,xN,+,•) (es. F=[AB+CD+F(A+B)]’) Il PUN invece implementa direttamente la funzione (connette l’uscita a 1) ma può contenere solo operatori NOR e NAND (quelli implementabili con switch PMOS) F(x1’,x2’,…,xN’ ,+,•)= F’(x1,x2,…,xN, •,+)= Dualità del PDN e PUN =G(x1,x2,…,xN, •,+) 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Esempio Z=[A(B+C)+D]’ D Funzione negata di sole OR e AND B A C Z’=A(B+C)+D=G A D Implementabile con un PDN B (le OR sono NMOS in parallelo, le AND sono NMOS in serie) 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro C Esempio Z=(A’+B’C’)D’ D Funzione di sole OR e AND di segnali negati B A C Implementabile con un PUN (le OR di segnali negati sono PMOS in parallelo, le AND di segnali negati sono PMOS in serie) 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria A D B Massimo Barbaro C Procedura di sintesi (1) ■ Si considera la forma della funzione: ■ Se si tratta di un funzione NEGATA di sole variabili NON negate ( Z = F(x1,x2,…,xN,+,•)’ ): ■ Si implementa una PDN ■ Se si tratta di un funzione NON NEGATA di sole variabili negate ( Z = F(x1’,x2’,…,xN’,+,•) ): : ■ Si implementa una PUN ■ Scelto il tipo di rete da realizzare si passa alla sua implementazione per mezzo di transistor (interruttori) 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Procedura di sintesi (2) ■ Per la realizzazione di una PDN (PUN) ■ Si parte dall’operatore logico a precedenza minore (tenendo conto delle parentesi) ■ Se si tratta di una OR bisogna scegliere fra due possibili strade quindi si crea una biforcazione con due percorsi in parallelo ■ Se si tratta di una AND bisogna invece chiudere il percorso solo quando entrambe le condizioni sono vere quindi si mettono i rispettivi transistor in serie ■ Si procede allo stesso modo passando via via agli operatori a maggiore precedenza ■ Realizzata la rete PDN (PUN) per dualità si realizza la rete complementare PUN (PDN), mettendo in parallelo i blocchi che erano in serie e mettendo in serie ciò che era in parallelo. 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Procedura di sintesi (3) Tornando all’esempio: Z=[A●(B+C)+D]’ (2) Seleziono il primo operatore da applicare. E’ una disgiunzione quindi lo realizzo creando un bivio tra 2 possibili percorsi. A ●(B+C) (5) Per un blocco corrispondente a più variabili ripeto la procedura dall’inizio 12 Ottobre 2012 D (1) Implemento una PDN perché devo portare l’uscita a 0. (3) Disgiunzione: ramificazione del circuito che si divide nei due percorsi corrispondenti alle due possibili opzioni. (4) Se un blocco contiene una sola variabile corrisponde ad un transistor con il gate pilotato dalla variabile. CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Procedura di sintesi (4) (6) Ripeto la procedura per il sottoblocco rimanente. A●(B+C) (7) Seleziono il primo operatore da applicare. E’ una AND quindi corrisponde a due percorsi che devono essere chiusi contemporaneamente (serie). A D (8) Se un blocco contiene una sola variabile quello corrisponde ad un transistor. B+C (9) Per un blocco corrispondente a più variabili ripeto la procedura dall’inizio 12 Ottobre 2012 (10) Procedo con i blocchi rimanenti. Se in un blocco ci sono più variabili ma un solo tipo di operatore (come nel caso in esempio) si sostituisce direttamente con un parallelo (se l’operatore è la OR) o serie (se l’operatore è la AND) di tanti transistor quante sono le variabili. CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Procedura di sintesi (5) Z=[A●(B+C)+D]’ (11) Si procede adesso, PER DUALITA’, alla realizzazione della PUN. Applico De Morgan A D Z = [A●(B+C)+D]’= Z = [A●(B+C)]’●D’= Z = [A’+(B+C)’]●D’= Z = [A’+B’●C’]●D’ B C 12 Ottobre 2012 (12) Come si vede, tutti gli operatori AND sono diventati OR e viceversa. La forma finale è quella di una PUN perché funzione NON NEGATA di variabili negate. CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Esempio Z=AB Funzione (non negata) di sole OR e AND: non è implementabile né con un PUN né con un PDN A B A Ecco perché è preferibile implementare una generica funzione con sole NAND e NOR 12 Ottobre 2012 Z1=(AB)’ B CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Z=AB AOI Implementazione diretta di 2 livelli di logica con un solo blocco CMOS statico: Z=(AB+CD)’ And-Or-Invert A B C D Z L’implementazione diretta usa solo 8 transistor anzi che i 2(4+2)+4+2=18 (2 NAND + INVERTER e 1 NOR + INVERTER) di una implementazione puramente logica 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria A C B D Massimo Barbaro OAI Implementazione diretta di 2 livelli di logica con un solo blocco CMOS statico: F=[(A+B)(C+D)]’ A C B D Z Or-And-Invert 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria A B C D Massimo Barbaro Dimensionamento Un’opportuna tecnica di dimensionamento consente di avere caratteristiche statiche e dinamiche ottimali In particolare è desiderabile avere delle caratteristiche di trasferimento simmetriche e dei tempi di propagazione confrontabili nelle due possibili commutazioni (HL e LH) Bisogna chiedersi da cosa dipendono i tempi di propagazione 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Tempi di propagazione Come nel caso del singolo inverter, anche per una generica porta CMOS è possibile calcolare i tempi di propagazione facendo riferimento ad un modello semplificato con una capacità di carico CL fra uscita e massa e delle resistenze equivalenti che rappresentino i MOS Per ottenere la capacità CL che conterrà i contributi di tutte le capacità parassite nei vari nodi si sfruttano le tecniche viste per l’inverter (l’uso del teorema di Miller per trasformare le capacità gate/drain in capacità drain/massa) La capacità di carico ottenuta deve poi essere caricata o scaricata dalla rete di pull-up o pull-down che si è attivata Si fa riferimento al caso peggiore (worst case) ossia a quelle commutazioni che implicano la presenza di un solo percorso conduttivo per la carica o scarica della capacità Si calcola il transistor equivalente (sfruttando serie e paralleli) corrispondente al percorso attivato e poi si applica la formula per calcolare il tempo di propagazione classico dell’inverter 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Serie e parallelo di MOS Nel seguito faremo le ipotesi semplificative (solo parzialmente vere a causa dell’effetto body ed altri effetti del secondo ordine): K MOS in serie con W=W0 e L=Lmin sono equivalenti ad un MOS di lunghezza L=KLmin e W=W0 o ad un MOS con L=Lmin e W=W0/K (K volte più resistivo) K MOS in paralello di larghezza W=W0 sono equivalenti ad un solo MOS con W=KW0 (K volte più conduttivo) 2 1 1 1 2 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro 2 Modello del primo ordine In un modello del primo ordine si può pensare che tutti i MOS in serie (o parallelo) lungo un percorso si combinino in un solo MOS equivalente di W/L opportuna, avente quindi una certa resistenza equivalente (Req) La capacità equivalente sarà la somma della capacità parassite presenti su tutti i nodi attraversati dal percorso di scarica (Ceq) Identificate resistenza e capacità equivalente si può calcolare il tempo di propagazione con la solita formula: tp=0.69ReqCeq 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro MOS in serie W W L L Questo ovviamente a patto che le larghezze siano le stesse altrimenti avremo in serie due canali differenti quindi non si potrebbe equiparare la struttura ad un singolo MOS. W 2L 12 Ottobre 2012 Il nodo in comune è equipotenziale (silicio fortemente drogato, quasi metallico), quindi è come se i 2 canali fossero esattamente uno dopo l’altro ossia se ci fosse un unico transistor ma lungo il doppio. CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro MOS in parallelo Pista di metallo: corto circuito Allo stesso potenziale : come un cortocircuito W L W L 2W L 12 Ottobre 2012 Se: ■ i source e i drain sono cortocircuitati tra loro e ■ i gate sono allo stesso potenziale (come se fossero cortocircuitati) Allora è come se i due MOS fossero affiancati fra loro. In tal caso sarebbero equivalenti ad un singolo MOS di larghezad oppia. Questo ovviamente a patto che le lunghezze siano le stesse altrimenti avremo in parallelo due canali differenti, quindi non si potrebbe equiparare la struttura ad un singolo MOS. CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Esempio: NAND a 2 ingressi: tpHL A Calcolo di tpHL B B Z=(AB)’ A R2 R1 CL Ceq =C1 + CL C1 Req =R1 + R2 = 2RN Si considera la somma di tutte di le resistenze attraversate e la somma della capacità di tutti i nodi che devono essere scaricati (compresi i nodi interni) 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria tpHL =0.69Req Ceq Massimo Barbaro Esempio: NAND a 2 ingressi: tpLH A Calcolo di tpLH B B Z=(AB)’ R3 CL Ceq = CL A Si considera la somma di tutte di le resistenze attraversate e la somma della capacità di tutti i nodi che devono essere scaricati (compresi i nodi interni) 12 Ottobre 2012 Req = R3 = RP CI - Logica Combinatoria tpLH =0.69Req Ceq Massimo Barbaro Dimensionamento Allora per fare in modo di equalizzare i tempi di salita e discesa (di caso peggiore) bisogna fare in modo che ciascun percorso di salita (costituito da PMOS) abbia la stessa resistenza equivalente di ciascun percorso di discesa (costituito da NMOS). Bisogna equalizzare ciascun percorso singolarmente perché il caso peggiore è quello in cui un solo percorso è attivo. Ovviamente se più percorsi fossero attivi contemporaneamente il tempo di propagazione sarebbe minore ma è necessario prevedere che il circuito funzioni correttamente nella situazione più svantaggiosa. Ricordando che la resistenza equivalente è data dalla somma delle singole resistenze e che ogni resistenza è inversamente proporzionale a kn (kp) bisognerà equalizzare sia il k degli NMOS a quello di un NMOS singolo a dimensione minima (basta agire sulle W) che quello dei PMOS (in questo caso per dimensionare bisogna anche tenere conto della diversa mobilità dei PMOS). 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Calcolo di Ron La Ron è sicuramente inversamente proporzionale alla W ed alla mobilità del transistor (visto che la ID compare al denominatore) Perciò a parità di W la Ron di un pmos è circa 2 volte quella di un nmos Per avere un pmos ed un nmos con Ron circa equivalenti bisogna dimensionare, come nell’inverter, Wp=2Wn in modo da compensare con la Wp la minore mobilità delle lacune 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Tempo di propagazione Come visto nell’esempio per fare in modo che i tempi della commutazione HL e LH siano uguali è necessario dimensionare i PMOS e gli NMOS in modo che 2Rn=Rp Per fare questo è necessario dimensionare gli NMOS con W=2 in modo che la loro serie sia equivalente ad un NMOS di W=1 A questo punto è necessario dimensionare i PMOS con W=2 in modo che siano equivalenti ad un NMOS con W=1 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Dimensionamento ottimo Il dimensionamento finale è Bisogna avere sempre in mente A il caso peggiore (worst-case). In questo esempio i due NMOS sono sempre in serie, mentre i PMOS possono condurre singolarmente o contemporaneamente. Ovviamente se capita che i due PMOS siano entrambi accesi il tempo di propagazione sarà ulteriormente minore 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria 2 B 2 Z=(AB)’ B A 2 2 Massimo Barbaro Dimensionamento ottimo In generale si fa in modo che ciascun percorso di NMOS verso massa sia equivalente ad un NMOS con W=1 e che ciascun percorso di PMOS verso l’alimentazione sia equivalente ad un PMOS con W=2 (che è poi equivalente ad un NMOS con W=1). Il rapporto di 2 fra PMOS e NMOS non è esatto (il rapporto fra le mobilità degli NMOS e dei PMOS è leggermente maggiore) ma è utile per rendere i tempi abbastanza simili senza occupare troppa area. 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria D 4 B A 8 4 C 8 A D 2 1 Massimo Barbaro B 2 C 2 Tempo di propagazione: modello di Elmore Un modello più raffinato per il calcolo del tempo di propagazione dovrà tenere conto che le resistenze, in realtà, non si sommano linearmente. Quello che, al primo ordine, può essere ricondotto ad un circuito compatto è, in realtà, un circuito distribuito. Infatti, alcuni dei transistor si trovano nel percorso di scarica di certi capacitori e non di altri. E’ necessario, per tenere conto di questo fatto, ricorrere al modello di Elmore Terremo conto solo di situazioni in cui commuta un solo segnale per volta, sia perché è altamente improbabile che 2 segnali commutino contemporaneamente, sia per ragioni di semplicità. 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Modello di Elmore Si applica ad una rete di resistenze e capacità se: Si tratta di un albero (una rete senza anelli chiusi) Tutti i capacitori hanno un terminale a massa Esiste un solo ingresso R1 Ingresso s 1 R2 R3 3 C3 C1 In tale situazione il modello di Elmore consente di calcolare la costante di tempo (RC) per la propagazione di un segnale fra l’unico nodo di ingresso ed il generico nodo i-esimo. 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria 2 R4 4 C2 Massimo Barbaro C4 Modello di Elmore La costante di tempo che descrive l’evoluzione della tensione al nodo i-esimo in corrispondenza di una variazione all’ingresso è: N Di Ck Rik k 1 Dove il termine Rik rappresenta la resistenza dovuta al percorso condiviso fra la sorgente s e ciascuno dei due nodi i e k. Mentre Ck è la capacità associata al nodo k. Rik R j R j percorsi(s i) percorsi(s k ) Nel caso della rete precedente, ad esempio, la resistenza condivisa dai nodi 2 e 4 e dai nodi 3 e 4 è data da: R42 R43 R1 R2 Dunque: D 4 C1R1 C2 R1 R2 C3 R1 R2 C4 R1 R2 R4 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Modello di Elmore Intuitivamente, il modello di Elmore si può comprendere dal seguente ragionamento (qualitativo): R1 1 R2 R3 3 C3 C1 2 R4 4 C2 12 Ottobre 2012 C4 Perché la capacità C3 ha effetto sulla costante di tempo di C4? Per il fatto che, se C3 commuta contemporaneamente a C4, la sua corrente di carica (o scarica) deve per forza passare attraverso la resistenza R2. La corrente che scorre in R2, dunque, non è interamente disponibile per la commutazione del nodo 4 ma viene in parte utilizzata dal nodo 3. Questo limita la velocità con cui può commutare il nodo 4. CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Modello di Elmore: logica combinatoria Le conseguenze nel caso del calcolo del tempo di propagazione di una porta CMOS consistono nel modo in cui si calcolerà la costante di tempo equivalente ReqCeq N t pHL( LH ) 0.69 Ck Rik k 1 La sommatoria è estesa a tutti i nodi che si scaricano (tutti i nodi connessi verso massa). Per la commutazione HL il percorso da prendere in considerazione è quello fra il nodo di uscita (il nodo i-esimo del modello di Elmore) e la massa (la sorgente s del modello). Per la commutazione LH il percorso è fra l’uscita e la VDD (che diventa la sorgente s) Su tale percorso saranno presenti tante resistenze quanti sono i MOS da attraversare ed una capacità per ogni nodo. 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Modello di Elmore: NAND 2 ingressi Commutazione HL Consideriamo sempre una sola commutazione alla volta. Non sono possibili due commutazioni contemporanee. Ci sono 2 possibili casi di commutazione: a) A : 0 -> 1 B=1 (commuta A) b) A = 1 B : 0 -> 1 (commuta B) A questi due casi corrispondo diverse configurazioni degli intetturrori durante la scarica. A M3 B A B M4 Z=(AB)’ M2 M1 12 Ottobre 2012 Caso a) M3 si spegne, M4 resta spento. M1 si accende, M2 è acceso. Caso b) M3 resta spento, M4 si spegne. M1 è acceso, M2 si accende. CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Modello di Elmore: NAND (HL) Commutazione HL b) a) Z Z R2 R1 CL R1 C1 La rete si riduce a questa perché i due PMOS sono spenti (resistenza infinita) ed i 2 nodi (corrispondenti a C1 e CL) devono entrambi essere scaricati. 12 Ottobre 2012 CL R2 XC 1 C1 è già scarica! La rete si riduce a questa perché i due PMOS sono spenti (resistenza infinita), mentre C1 è già scarica perché il transistor M1 era già acceso ed aveva già scaricato il nodo 1. CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Modello di Elmore: NAND (HL) Commutazione HL Applicando il modello di Elmore alla rete: N percorso di scarica k 1 Z CL R2 R1 t pHL 0.69 Ck Rik a) Esteso a TUTTI i nodi della rete C1 t pHL 0.69R1C1 R1 R2 CL 0.69R1 C1 CL R2CL Se il dimensionamento è ottimo e R1=R2=Rn t pHL 0.69R1 C1 2CL 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Modello di Elmore: NAND (HL) Commutazione HL Applicando il modello di Elmore alla rete: N percorso di scarica t pHL 0.69 Ck Rik b) Z k 1 CL R2 R1 XC t pHL 0.69CL R1 R2 1 C1 è già scarica! 12 Ottobre 2012 C1 è già scarica (cortocircuitata fra massa e massa) quindi non fa parte della rete di Elmore. CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Modello di Elmore: NAND (LH) Commutazione LH Consideriamo sempre una sola commutazione alla volta. Non sono possibili due commutazioni contemporanee. Ci sono 2 possibili casi di commutazione: a) A : 1 -> 0 B = 1 (commuta A) b) A = 1 B : 1 -> 0 (commuta B) A questi due casi corrispondo diverse configurazioni degli intetturrori durante la scarica. A M3 B A B M4 Z=(AB)’ M2 M1 12 Ottobre 2012 Caso a) M3 si accende, M4 resta spento. M1 si spegne, M2 è acceso. Caso b) M3 resta spento, M4 si accende. M1 è acceso, M2 si spegne. CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Modello di Elmore: NAND (LH) Commutazione LH a) R3 R4 Z CL R2 Z C1 è sconnessa dal percorso di carica! R1 C1 La rete si riduce a questa perché i due M1 e M4 sono spenti (resistenza infinita) ed i 2 nodi (corrispondenti a C1 e CL) devono entrambi essere caricati. 12 Ottobre 2012 b) CL C1 La rete si riduce a questa perché i M3 e M2 sono spenti dunque la capacità parassita C1 è disconnessa dal percorso di carica e NON influisce sul tempo di propagazione. CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Modello di Elmore: NAND (LH) Commutazione LH Applicando il modello di Elmore alla rete: N t p 0.69 Ck Rik a) percorso di carica R3 Z CL R2 Esteso a TUTTI i nodi della rete k 1 t pHL 0.69R3C1 R3CL 0.69R3 C1 CL C1 Questo perché nel tener conto di C1 bisogna considerare il percorso resistivo che il CL e C1 hanno in comune nel percorso di carica, ossia della sola resistenza R3 (a differenza di quanto succede nel caso HL). 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Modello di Elmore: NAND (LH) Commutazione LH Applicando il modello di Elmore alla rete: b) N percorso di carica R4 Z CL R1 C1 C1 è sconnessa dal percorso di carica! 12 Ottobre 2012 t p 0.69 Ck Rik k 1 t pHL 0.69R4CL C1 non è nel percorso di carica di CL quindi non fa parte della rete di Elmore che ci interessa! CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Modello di Elmore: considerazioni Come si vede dal risultato ottenuto, le resistenze associate a ciascun MOS non si sommano semplicemente, ma vengono pesate più o meno a seconda che si trovino più vicine alla massa (all’alimentazione) o meno. I MOS più vicini alla sorgente (cioè alla massa o all’alimentazione), infatti, devono essere attraversati dalla corrente di scarica (o carica) di tutti i nodi intermedi e quindi limitano maggiormente il tempo di commutazione. Da questo punto di vista, il MOS più critico è quello più in basso (nelle HL) o in alto (nelle LH) che nella sommatoria delle resistenze di Elmore compare in ogni termine. Inoltre, anche se sto calcolando il tempo di propagazione LH (HL) non ci si può dimenticare delle capacità parassite della PDN (PUN) che potrebbero comunque avere un effetto e trovarsi sul percorso di carica (scarica). 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Modello di Elmore: generalizzazione x1 x2 xN … J percorsi di carica F(x1,x2,…,xN) Fra i vari percorsi di scarica (carica) si identifica quello di caso peggiore, ovvero quello a cui corrispondono le massime capacità e resistenza equivalenti. A tale percorso si applica il modello di Elmore per ricavare la costante di tempo e dunque il tempo di propagazione. … x1 x2 xN J+K=2N percorsi K percorsi di scarica 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Caso peggiore Fra i percorsi quale è quello di CASO PEGGIORE? Quello a cui corrispondono: ■ Maggior numero di transistor (resistenze) coinvolti ■ Maggior numero di nodi (capacità) coinvolti Evidentemente possono esistere più percorsi di caso peggiore equivalenti fra loro e basterà calcolarne uno solo. 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Tempo di propagazione: riassunto 1 Si identificano il percorso di carica e di scarica di caso peggiore 2 Si calcola la Req di ciascun MOS su tale percorso 3 Si calcolano le Ci associate a ciascun nodo del percorso 4 Si calcola la costante di Elmore D associata al percorso mediante la formula: HL ( LH ) C1 R1 C2 R1 R ... CL R1 R2 ... RN 5 Si calcola il tempo di propagazione con l’approssimazione del primo ordine: t pHL( LH ) 0.69 HL ( LH ) 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Fan-In e Fan-Out Porte CMOS con elevato fan-in diventano rapidamente poco pratiche. Infatti il numero totale di MOS è pari a 2N (con N numero di ingressi) quindi all’aumentare degli ingressi aumenta rapidamente l’area All’aumentare degli ingressi aumentano anche i transistor in serie e quindi la porta diventa più lenta (Ron più grandi). Questo fenomeno è solo in parte risolvibile con la tecnica di dimensionamento vista, dato che all’aumentare della W dei mos aumentano anche le capacità parassite e quindi CL quindi ad un certo punto non si ha più miglioramento di tp (il gate si fa da carico) Anche gli elevati fan-out riducono la velocità della porta (ogni gate connesso significa due transistor di carico, il pmos e lo nmos) 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Fan-in elevati:tecniche di progettazione In caso di elevato fan-in è possibile ricorrere a tecniche di progettazione per aumentare la velocità dei gate: Aumentare la W dei transistor per compensare l’elevata capacità di carico (è una soluzione insufficiente perché all’aumentare di W aumentano anche le capacità parassite e quindi il carico) Usare un dimensionamento progressivo, ossia fare più conduttivi quei transistor che pilotano i carichi più elevati dovendo pilotare un numero maggiore di capacità parassite Riordinare i mos in modo che quelli pilotati dai segnali più critici siano connessi ai nodi con minori capacità parassite 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Fan-In: dimensionamento progressivo I transistor più vicini alla massa devono pilotare capacità via via più grandi (la somma di CL e di tutti i nodi parassiti intermedi) CL Si dimensiona MN a dimensione minima, poi gli altri via via più larghi WN-1=WN(CL+CpN-1)/CL … Cp2 M2 Cp1 W1=WN(CL+CpN-1 +…+Cp1)/CL 12 Ottobre 2012 MN CI - Logica Combinatoria M1 Massimo Barbaro Fan-In: riordinamento Se un segnale è particolarmente critico in genere è quello che arriva per ultimo (quando gli altri hanno già commutato) In tale situazione è preferibile usare il segnale critico per pilotare il transistor MN che è il più vicino a CL e quindi “vede” la sola CL se gli altri hanno già commutato. Se invece si usasse il segnale critico per pilotare M1 la capacità “vista” sarebbe Ctot=CL+CpN-1+…+Cp1 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria CL MN Cp2 M2 Cp1 M1 Massimo Barbaro Logica CMOS: riassunto L’escursione fra i simboli 0 e 1 è la massima possibile (VDD) Nessuna dissipazione di potenza statica Tempi di propagazione confrontabili Una porta a N ingressi ha 2N transistor (N nmos e N pmos) Ad ogni ingresso sono connessi sempre 2 mos (1 nmos e 1 pmos) 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Logica Combinatoria Pseudo-NMOS Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB) Limiti del CMOS Il principale limite della logica CMOS è il numero di mos (sempre pari a 2N) utilizzati che la rende poco pratica per porte con elevato fan-in. Inoltre in ingresso presenta sempre i gate di 2 mos (p e n) quindi un carico almeno doppio del minimo concepibile (trascurando i diversi dimensionamenti del p e del n) Per questo motivo sono state concepite logiche alternative che barattano alcune caratteristiche CMOS in cambio di un minore ingombro e maggiore velocità 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Logica pseudo-NMOS La logica pseudo-NMOS implementa la sola rete PDN e sostituisce la PUN con un solo mos (un PMOS sempre acceso) che si incarica di portare a VDD l’uscita ogni volta che la PDN è aperta F(x1,x2,...,xN) x1 x2 12 Ottobre 2012 ... xN PDN CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Pseudo-NMOS : funzionamento L’analisi del circuito di massima è molto semplice e si basa su quanto detto per la logica combinatoria CMOS statica con la sola differenza che la rete di pull-up (PUN) è sostituita da un transistor SEMPRE acceso (il PMOS con il gate connesso a massa). Per riconoscere la funzione impementata, dunque, bisogna verificare la sola PDN: Per ogni combinazione per cui la PDN risulta accesa (ossia in cui c’è almeno un percorso chiuso verso massa) l’uscita sarà bassa (questo a patto che il PMOS venga opportunamente dimensionato, come vedremo in seguito). Per ogni combinazione per cui la PDN risulta spenta (nessun percorso verso massa), il nodo di uscita sarà cortocircuitato a VDD dal PMOS e dunque l’uscita sarà alta. 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Pseudo-NMOS: funzionamento Per una combinazione x1, x2, ... xN per cui nessun percorso della PDN è chiuso verso massa l’intera PDN è un circuito aperto, dunque: Il PMOS è sicuramente acceso, dunque equivalente a un resistenza F(x1,x2,...,x3) F(x1,x2,x3)=VDD xN ... x1 x2 12 Ottobre 2012 PDN La PDN è spenta dunque un circuito aperto CI - Logica Combinatoria L’uscita è cortocircuitata a VDD dunque è alta. Massimo Barbaro Pseudo-NMOS: funzionamento Per una combinazione x1, x2, ... xN per cui almeno un percorso della PDN è chiuso verso massa, l’intera PDN è una resistenza, dunque: Il PMOS è sicuramente acceso, dunque equivalente a un resistenza F(x1,x2,...,x3) F(x1,x2,x3)=? xN ... x1 x2 12 Ottobre 2012 PDN La PDN è accesa dunque una resistenza CI - Logica Combinatoria Quanto vale l’uscita? Dipende dal valore delle due resistenze (perché dipende dal partitore resistivo). Massimo Barbaro Pseudo-NMOS: funzionamento Quanto vale l’uscita in caso di PDN accesa? Rp Ip VRp= Rp Ip Le resistenze sono in serie, dunque sono equivalenti ad una resistenza pari alla loro somma. La caduta di potenziale ai capi della serie delle due resistenze è pari a VDD. VDD= (Rp+Rn)In I p= I n In Rn VRn= Rn In In= VDD/(Rp+Rn) Sostituiamo il valore ottenuto nell’espressione di VRn: La corrente che scorre nelle due resistenze è la stessa (il carico NON assorbe corrente perché è il gate di un MOS). 12 Ottobre 2012 Da questo ricaviamo la corrente: VOUT = VRp= VDDRn/(Rp+Rn) Se la resistenza equivalente della PDN (Rn) è molto più piccola di quella del PMOS tale valore tende a zero e dunque l’uscita è bassa. CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Pseudo-NMOS: VOL Il ragionamento svolto è però solo qualitativo perché in realtà i transistor MOS non sono delle semplici resistenze ma hanno una caratteristica fortemente non-lineare. Bisogna tenere conto di questo se si vuole conoscere il valore esatto della tensione di uscita bassa che NON può essere pari a 0. Per potere scrivere le equazioni corrette applichiamo il solito ragionamento svolto anche per l’inverter CMOS e per la logica statica CMOS ed osserviamo che (come visto nella slide precedente), la corrente del PMOS deve essere UGUALE alla corrente del NMOS (lo NMOS equivalente alla PDN). Questo perché non esiste alcun altro percorso possibile per la corrente, quindi tutta la corrente che scorre nel PMOS deve fluire verso massa attraverso la PDN. Per potere procedere dobbiamo conoscere le condizioni di conduzione dei due transistor (cutoff, triodo o saturazione). Osserviamo che si desidera ottenere una porta logica con un buon margine di rumore, dunque si vuole che la VOL sia la più bassa possibile. In tali condizioni, poiché la VOL coincide con la VDS del NMOS equivalente, tale transistor sarà ragionevolmente in triodo. Per la stessa ragione, la VSD del PMOS sarà invece molto grande e dunque avremo ragionevolmente un PMOS in saturazione. 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Pseudo-NMOS: VOL Come arriviamo a scrivere l’equazione per ricavare VOL? Ip VSDp=VDD-VOL VOL VDD 12 Ottobre 2012 In VDSn=VOL CI - Logica Combinatoria Se la VOL deve essere piccola, lo NMOS tende ad andare in triodo ed il PMOS in saturazione. Facciamo questa ipotesi che sarà verificata se otterremo un valore di VOL inferiore a VDSATn. Massimo Barbaro Pseudo-NMOS: VOL Siccome stiamo calcolando VOL l’ingresso sarà chiaramente alto. Scriviamo l’equazione della corrente del PMOS che è in saturazione e ha la VSG pari a VDD e la VSD pari a VDD-VOL. Scriviamo l’equazione della corrente del NMOS che è in triodo e ha la VGS pari a VDD e la VDS pari a VOL. Uguagliamo le due correnti e ipotizziamo VTn=|VTp| Saturazione Triodo keq ,n VDD VTn VOL VOL VDD VTn 12 Ottobre 2012 keq ,n 2 VOL VDD VTn 2 2 VDSATp k pVDSATp VDD VTn 2 VDSATp 2 VDSATp VDD VTp keq ,n 2 kp CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Pseudo-NMOS: VOL Supponendo di volere avere il valore più basso possibile VOL2 sarà trascurabile rispetto a VOL e si ottiene quindi: VOL VDSATp k pVDSATp VDD VTp 2 keq ,n VDD VTn Se si considera inoltre che, tipicamente VTn VTnp e che VDSATp<<VDD-VTp l’espressione si semplifica ulteriormente in: VOL 12 Ottobre 2012 p Wp n VDSATp Lp Weqn Ln CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Pseudo-NMOS: VOL Osservando la cosa dal punto di vista grafico, rappresentiamo le due correnti (del PMOS e del NMOS) su uno stesso grafico (funzione di VOUT). Il valore della tensione di uscita corrisponde al punto di intersezione fra le curve (il punto in cui le due correnti sono uguali). NMOS (molto conduttivo IDn , IDp perché grande W/L) Vin=VDD PMOS (poco conduttivo perché piccolo W/L) Al diminuire del W/L del PMOS la curva si schiaccia verso il basso ed il punto di intersezione si sposta a sinistra. VOL 12 Ottobre 2012 Vout CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro VOL : considerazioni La diminuzione della VOL comporta una diminuzione del rapporto di forma del PMOS rispetto al NMOS equivalente. Tale riduzione di può ottenere sia facendo lo NMOS più conduttivo (più largo), sia riducendo la conduttività del PMOS ossia NON facendolo a lunghezza minima La maggiore controindicazione della diminuzione di VOL è data dal fatto che, richiedendo una minore conduttività per il PMOS, causa anche un aumento del tempo di propagazione LH 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Consumo di potenza statico Quando l’uscita è pari a VOL entrambi i transistor sono accesi e scorre corrente (anche staticamente) fra alimentazione e massa. Il consumo di potenza statica associata è dato dal prodotto della corrente (che coincide con la corrente di saturazione del PMOS) per l’alimentazione La riduzione di VOL comporta la riduzione della corrente di saturazione del PMOS, il che comporta anche una diminuzione della potenza dissipata. La controindicazione è l’aumento del tempo di propagazione LH (determinato proprio dalla corrente di saturazione del PMOS). PSTAT VDSATp VDD k p VDSATp VDD VTp 2 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Tempo di propagazione I tempi di propagazione HL e LH sono differenti: tpHL è determinato dalla rete PDN e può essere valutato col solito metodo (metodo di Elmore) HL 0.69 Ci Rik Da notare che, in realtà, il tempo di propagazione è leggermente più alto perché, dato che il PMOS è sempre acceso, la scarica è ostacolata dalla corrente di saturazione del PMOS tpLH è determinato dal transistor PMOS di pull-up che carica la CL con una corrente circa costante (la corrente di saturazione del pmos). Si applica ancora il metodo di Elmore. 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Esempio: NAND La rete PDN porta a 0 l’uscita solo se A e B sono entrambi 1, in tutti gli altri casi l’uscita è portata a 1 dal pmos di pull-up F=(AB)’ A B 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Pseudo-NMOS: caratteristiche E’ una logica a rapporto, dove cioè il rapporto fra le dimensioni dei transistor determina le caratteristiche statiche (VOL) Il PMOS di pull-up ha specifiche contraddittorie: dovrebbe essere poco conduttivo (kp<<keq,n) per minimizzare VOL e il consumo di potenza statico ma dovrebbe anche essere molto conduttivo per minimizzare il tempo di propagazione LH (caricare rapidamente CL) E’ comunque una logica statica perché l’uscita è sempre connessa a VDD o 0 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Vantaggi delle logiche pseudo-NMOS Osservando che: Il numero totale di transistor è N+1 (con N numero di ingressi) Ogni porta pseudo-NMOS, avendo come carico un’altra porta pseudo-NMOS, dovrà pilotare un solo transistor (poiché non c’è la PUN, bisogna pilotare il solo transistor della PDN) Risulta che: E’ minore il numero di capacità parassite interno alla porta logica e dunque è minore il numero di nodi che portano un contributo nella formula di Elmore. E’ minore il valore della capacità di carico (dato che bisogna pilotare solo un NMOS e non la coppia PMOS-NMOS) Dunque è minore il tempo di propagazione 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Svantaggi della logica pseudo-NMOS Osservando che: La PUN è sempre accesa dunque quando l’uscita deve essere bassa (ossia quando si accende anche la PDN) esiste un percorso diretto fra alimentazione e massa. L’uscita bassa NON è pari a zero ma dipende dal rapporto fra le dimensioni del PMOS e degli NMOS Risulta che: Si ha dissipazione di potenza statica Si ha una riduzione del minore margine di rumore (in caso di uscita bassa). Infatti per uscita bassa il PMOS e la PDN conducono entrambi, quindi VOL0 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Logica Combinatoria Logiche dinamiche Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB) Logiche dinamiche Le logiche dinamiche sono logiche in cui le uscite non sono sempre connesse ad una delle alimentazioni L’informazione viene temporaneamente immagazzinata sotto forma di carica elettrica su un capacitore In genere sono logiche temporizzate, in cui cioè si alternano fasi di valutazione della funzione logica e di memorizzazione sulle capacità 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Concetto di base (n) F(x1,x2,x3) CL x1 x2 x3 PDN 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Concetto di base (n): precarica PRECARICA F(x1,x2,x3) x1 x2 x3 12 Ottobre 2012 CL PDN CI - Logica Combinatoria =0 Il PMOS è acceso e cortocircuita l’uscita a VDD. Lo NMOS è spento ed interdice il percorso verso massa. Il capacitore si carica a VDD. Massimo Barbaro Concetto di base (n): valutazione VALUTAZIONE F(x1,x2,x3) CL x1 x2 x3 12 Ottobre 2012 PDN CI - Logica Combinatoria =1 Il PMOS è spento ed interdice il percorso verso VDD. Lo NMOS è acceso ed abilita il percorso verso massa. Se la combinazione di ingresso è tale da chiudere un percorso nella PDN il capacitore si scarica verso massa. Massimo Barbaro Concetto base Quando il segnale (detto segnale di clock) è basso la PDN è disabilitata (lo NMOS apre il percorso a massa) ed il PMOS carica la CL in uscita a VDD Quando è alto il PMOS si interdice e la PDN è abilitata, quindi l’uscita potrà andare a 0 (se PDN si chiude) o restare a 1 (altrimenti) Il funzionamento è quindi sincronizzato dal segnale e le operazioni sono divise in 2 fasi Precarica (=0) Valutazione (=1) 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Concetto di base (p) La stessa cosa si può fare con una PUN. Le fasi saranno ovviamente invertite. x1 x2 x3 PUN F(x1,x2,x3) 12 Ottobre 2012 CL CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Caratteristiche Sono necessari solo N+2 transistor Ogni ingresso vede il carico di un solo MOS. Non è una logica a rapporto. Non c’è dissipazione di potenza statica (il percorso statico fra VDD e massa è sempre interdetto). La PDN (o PUN) può essere realizzata come nel caso del CMOS statico (quindi implementa solo funzioni invertenti). E’ più veloce e compatta dell’equivalente CMOS statico (meno capacitori parassiti e minor carico dovuto alla presenza di un solo gate anzi che due). 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Prestazione statiche Il maggiore problema delle logiche dinamiche è l’immunità al rumore. Poiché la commutazione dipende da soli transistor NMOS si può dire che VM, VIL e VIH coincidono con VT (tensione di soglia) Questo rende i margini di rumore molto bassi Inoltre il fatto che l’uscita alta sia immagazzinata come carica su una capacità rende il circuito molto sensibile a disturbi (accoppiamenti capacitivi). La presenza di correnti di leakage può scaricare inavvertitamente l’uscita alta. 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Soglia logica VDD VTH NMOS acceso 0 VIN F(x1,x2,x3) CL Visto che il PMOS è spento l’uscita è disconnessa da VDD. Basta allora che, all’aumentare di VIN, si crei un percorso conduttivo verso massa, ossia che lo NMOS si accenda anche di poco (VIN appena al di sopra della tensione di soglia VTH) perché l’uscita vada a 0. Inverter dinamico 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Prestazioni dinamiche Il tempo di propagazione LH è zero! Questo perché la fase di precarica pone già a 1 l’uscita prima ancora della valutazione In realtà bisognerebbe tenere conto dell’incidenza della precarica nel tempo totale di valutazione. In molti progetti però questa fase può essere fatta coincidere con fasi in cui comunque la logica non dovrebbe funzionare (ad esempio in un processore, mentre avviene la decodifica dell’istruzione) e quindi è realistico pensare che la precarica non incida sul ritardo totale. 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Cause di rumore Le correnti di perdita (leakage) attraverso la PDN possono scaricare l’uscita quando deve essere alta diminuendo l’affidabiltà del circuito Clock feedthrough: il segnale di clock () varia rapidamente quindi può, per accoppiamento capacitivo, deteriore il segnale alto immagazzinato sulla capacità Charge sharing: se anche il percorso a massa attraverso la PDN non si chiude può capitare che qualche segnale di ingresso intermedio si chiuda mettendo CL in parallelo con altre capacità e diminuendo il valore alto immagazzinato In generale il segnale di uscita più sensibile ai disturbi è quello alto perché è memorizzato sulla capacità senza percorsi a bassa impedenza verso VDD 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Leakage IDp Z IDn A IS Inverter dinamico 12 Ottobre 2012 Le correnti di leakage sono dovute alla presenza dei diodi parassiti associati alle diffusioni di drain del PMOS e degli NMOS ed alla correnti di sottosoglia. Tali correnti tendono a scaricare (caricare nel caso di IDp) il capacitore. A seconda di quale corrente prevale, l’uscita tenderà a scaricarsi (o caricarsi) in un tempo ragionevolmente lungo. Sarà necessario ripartire con una nuova fase di precarica/valutazione prima che la scarica (carica) porti la tensione di uscita al di sotto della soglia logica del circuito successivo. Questo impone un limite inferiore alla frequenza di funzionamento del circuito dinamico (minima frequenza di funzionamento). CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Charge sharing A Z CL B Ca Se durante la fase di precarica A e B sono entrambi bassi, il PMOS sarà in grado di caricare il solo capacitore CL (Ca è isolato a causa del NMOS spento). Se durante la fase di valutazione (con il PMOS spento) B rimane basso (quindi interdice il percorso verso massa, imponendo che l’uscita resti alta) ma A diventa alto, il capacitore Ca viene messo in parallelo con CL ed i due capacitori devono quindi condividere la stessa carica elettrica che si redistribuisce su entrambi. Per la conservazione della carica elettrica, la carica presente in CL prima della commutazione di A (Q0= CL VDD) deve ora essere presente sul capacitore totale dato dalla somma dei due (sono in parallelo). Poiché la carica è la stessa, ma il capacitore è diverso, deve essere cambiata la tensione: Q1 = (CL + Ca) VOUT Q1 = Q0 => VOUT = CL / (CL + Ca) VDD (nota bene che questo è vero solo se il valore così calcolato è inferiore a VDD di almeno una soglia, altrimenti lo NMOS pilotato da B si spegnerebbe e non sarebbe più vero che i due capacitori sono esattamente in parallelo) Questo impone un minimo valore del rapporto fra i due capacitori per garantire che VOUT non scenda sotto la soglia logica del circuito seguente. Ovviamente, più complessa è la porta logica, maggiore è il numero di tranistor, quindi maggiore la capacità complessiva Ca, dunque più difficile evitare il problema del charge sharing. Porta NAND dinamica 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Logiche dinamiche in cascata (1) Mettere due blocchi in cascata può comportare problemi di distruzione del segnale x1 x2 x3 OUT1 PDN x4 OUT2 PDN x5 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Se in corrispondenza degli ingressi deve essere OUT1=0 (e OUT2=1) possono verificarsi problemi. Infatti all’inizio della valutazione OUT1=1 (precarica). Tale valore potrebbe fare commutare OUT2 a 0 se la PDN1 non è abbastanza veloce nello scaricare OUT1 Massimo Barbaro Logiche dinamiche in cascata (2) Esempio OUT1 = (AB)’ OUT2 = ( OUT1 + C)’ = ( (AB)’ + C)’ OUT1 Questo circuito ha dei potenziali problemi per alcune combinazioni in cui l’uscita deve essere alta. OUT2 A C B 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Ad esempio, la combinazione A=1, B=1, C=0. In tali condizioni dovrebbe essere OUT1=0 e OUT2=1. Massimo Barbaro Logiche dinamiche in cascata (3) A=1, B=1, C=0 In precarica risulta OUT1=1 e OUT2=1. Al termine della precarica inizia la valutazione. M1 A M2 B OUT1 All’inizio della valutazione chiudono M4 e M8. M5 M3 M4 12 Ottobre 2012 M8 Poiché OUT1 è precaricato a 1 si chiude il percorso M6-M8 che tende a scaricare OUT2. OUT2 M7 M6 si C Contemporaneamente si chiude il percorso M2-M3-M4 che scarica OUT1. Nel funzionamento corretto, quando OUT1 va a 0 apre il percorso M6-M8 lasciando OUT2 a 1 come deve essere. CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Logiche dinamiche in cascata (4) A B Possibile malfunzionamento M1 OUT1 M5 OUT2 M2 M7 M6 M3 M4 12 Ottobre 2012 M8 Se la scarica attraverso il percorso M6-M8 è più veloce della scarica attraverso M2M3-M4, il nodo OUT2 si scarica prima che OUT1 vada a 0. Una volta che OUT2 si è scaricato, l’uscita risulterà 0 e non sarà più possibile riportarla C a 1 perché M5 è spento. Dunque nel momento in cui OUT1 arriverà finalmente a 0, l’uscita OUT2 sarà erroneamente pari a 0. CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Logica DOMINO Una possibile soluzione al problema è offerta dalle logiche DOMINO OUT1 x1 x2 x3 La presenza dell’inverter impedisce che OUT1=1 in precarica scarichi inavvertitamente OUT2. PDN 12 Ottobre 2012 OUT2 PDN x4 x5 CI - Logica Combinatoria Infatti quando OUT1 è precaricato a 1 in ingresso alla PDN di OUT2 c’è uno 0 che NON può chiudere percorsi di scarica. La logica è detta domino perché la valutazione della prima PDN innesca l’eventuale commutazione della seconda PDN e così via Massimo Barbaro Logiche DOMINO: caratteristiche Possono implementare solo funzioni non invertenti (per la presenza dell’inverter) Sono molto compatte e veloci Vengono utilizzate nella realizzazione di blocchi logici critici (ALU di processori ad alte prestazioni) 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Logica np-CMOS Una altra possibile soluzione al problema è offerta dalle logiche np-CMOS ’ OUT1 x1 x2 x3 PDN PUN x4 x5 ’ 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria OUT2 Quando (in precarica) OUT1=1 la rete PUN di OUT2 sarà sicuramente disabilitata (un 1 in ingresso su dei PMOS NON può chiudere percorsi di carica) quindi all’inizio della valutazione non ci possono essere errori indesiderati. Massimo Barbaro Logiche np-CMOS: caratteristiche Sono ancora più veloci delle DOMINO (per via dell’eliminazione dell’inverter fra i due blocchi dinamici). Danno luogo ad implementazioni molto dense e compatte. Vengono utilizzate nella realizzazione di blocchi logici critici (ALU di processori ad alte prestazioni). 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Logica Combinatoria Logica a pass-transistor Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB) Logica a pass-transistor Visto che un MOS è equivalente ad un interuttore si può pensare di realizzare una funzione logica semplicemente scegliendo, a seconda della combinazione in ingresso, cosa fare passare in uscita fra 1 e 0 E’ NECESSARIO che almeno uno dei percorsi sia chiuso in modo che il valore dell’uscita sia determinato in ogni istante x1 x2 x3 F(x1,x2,x3) Rete di interruttori Può essere sostituito da un semplice buffer, cioè una porta non invertente col solo compito di isolare l’uscita dall’ingresso (un buffer NON invertente sono 2 inverter in cascata). 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Esempio La porta F=AB può essere realizzata così: B A B F=AB B’ Se B=1 passa A (quindi 0 o 1 a seconda del valore di A). Il secondo percorso è necessario per garantire una logica statica, cioè un percorso a bassa impedenza fra l’uscita e 0 o VDD per qualunque configurazione di ingresso La porta F=(AB)’ può essere realizzata così: B A B F=(AB)’ B’ 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Esempio: multiplexer La logica a pass-transistor è particolarmente adatta alla realizzazione di multiplexer Nel caso di un multiplexer 2x1 (due ingressi A e B e 1 ingresso di selezione S), la cui espressione logica è F=AS’+BS si ha la seguente implementazione: S’ A F=AS’+BS S B 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Se S=0 passa A (quindi 0 o 1 a seconda del valore di A). Se S=1 passa B (quindi 0 o 1 a seconda del valore di B). Massimo Barbaro Esempio: multiplexer 4x1 Nel caso di un multiplexer 4x1 (mux4x1) in cui gli ingressi di selezione sono 2 bit (S1 e S0): S0’ S1’ S0 S1’ S0’ S1 A B C D S0 12 Ottobre 2012 Z=AS0’S1’+BS0S1’+CS0’S1+DS0S1 Se S S =00 passa A Se S S =01 passa B Se S S =10 passa C Se S S =11 passa D S1 CI - Logica Combinatoria 1 0 1 0 1 0 1 0 Massimo Barbaro Logica a pass-transistor: sintesi Il meccanismo è quello di costruire un diverso percorso per le varie combinazioni di ingressi (non necessariamente tutte, ma quelle mutuamente esclusive). A seconda della combinazione di ingresso uno ed uno solo dei percorsi si chiuderà. Tale percorso porterà in uscita uno degli ingressi Il meccanismo è particolarmente indicato nella realizzazione di circuiti di selezione (come i mutliplexer) 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Realizzazione degli switch Gli interruttori potrebbero essere realizzati con dei singoli MOS. A X VGS VGS Y ID Se Y<X A X Se Y>X Y ID Il transistor MOS è un dispositivo simmetrico, dunque non si può definire uno dei due terminali souce o drain senza sapere il verso della corrente. Il source è il terminale verso cui è diretta la corrente. Dunque a seconda di come scorre la corrente cambia la caduta di potenziale che devo considerare (VGS) per verificare se il transistor è acceso o spento. 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Realizzazione degli switch Un singolo transitor non è in grado di trasferire in modo perfetto l’informazione. A=VDD VDD In questo caso, infatti: VGS = VDD – Y VGS Y ID Il transistor si spegne quando: VGS < VTH Ossia Y > VDD – VTH Lo NMOS ha problemi nel trasferire le tensioni alte. La massima tensione che compare su Y prima che lo switch si interdica è VDD – VTH 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Realizzazione degli switch Il PMOS ha evidentemente il problema opposto. In questo caso, infatti: VSG = Y – 0 = Y A=0 VSG 0 ID Y Il transistor si spegne quando: VSG < VTH Ossia Y < VTH Il PMOS ha problemi nel trasferire le tensioni basse. La minima tensione che compare su Y prima che lo switch si interdica è VTH 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Problemi con switch singoli Un 1 “sporco” causa un consumo di potenza statico nell’inverter che segue l’interruttore. Infatti il PMOS sarà sull’orlo della conduzione ed avrà una corrente non nulla Y=VDD- VTH A=VDD X=VDD 12 Ottobre 2012 C CI - Logica Combinatoria Ishort Massimo Barbaro Transmission gate La soluzione al problema è l’uso dei transmission gate A X Y A’ Simbolo Il PMOS è pilotato dal segnale di ingresso del NMOS invertito. Il PMOS si occupa di correggere gli 1 “sporco” e lo NMOS di correggere gli 0 “sporchi”. Svantaggi: ho bisogno del PMOS e del segnale invertito 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Esempio: multiplexer Realizzazione di un multiplexer a 2 ingressi (un blocco che, in base ad un segnale di selezione S sceglie se fare passare A o B) S A F=(AS+BS’)’ S’ B S 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Esempio: XOR E’ possibile realizzare un XOR con soli 4 transistor B F=(AB’+A’B) Non VDD ! Se B=1 l’uscita e A’ B’ A A B Se B=0 l’uscita è A (l’inverter è disabilitato) Non 0 ! B’ 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Tempo di propagazione Si usa il solito metodo e si sostituiscono i MOS con resistenze equivalenti (Ron) Si utilizza il metodo di Elmore (esattamente come per gli altri circuiti visti) per calcolare la costante di tempo da cui si ricava il tempo di propagazione () Al valore così calcolato (il tempo di propagazione attraverso la rete di switch) bisogna aggiungere il tempo di propagazione del buffer (invertente o non invertente) tp = 0.69 + tp,buff 12 Ottobre 2012 Tempo di propagazione del buffer in cascata CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Tempo di propagazione Si dimostra (col modello di Elmore) che, in una catena di switch il tempo di propagazione è: C C C N ( N 1) t p 0.69 ReqC 2 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro N: numero interruttori Implementazione con soli NMOS L’implementazione con soli NMOS (che risolve il problema di dovere avere a disposizione tutti i segnali di ingresso negati) è possibile usando il level restorer A=5 X=5 12 Ottobre 2012 Y CI - Logica Combinatoria Quando passa un 1 è sufficiente che il nodo Y sia abbastanza alto da fare commutare l’inverter per accendere il levelrestore che porta Y stesso a VDD Massimo Barbaro Porte tri-state Porte logiche bidirezionali Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB) Alta impedenza Il segnale in alta impedenza (Z) è utilizzato per gestire bus bidirezionali: Unità 1 Unità 2 BUS Se l’Unità 1 (ad esempio il processore) deve potere inviare/ricevere dati a/da l’Unità 2 (ad esempio la memoria) è necessario che entrambe siano in grado di pilotare lo stesso bus. 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Alta impedenza Quando una delle due unità pilota il bus (cioè tenta di imporne il valore di tensione) l’altra lo deve rilasciare (ossia mettersi in alta impedenza) in modo da non generare confitti. Altrimenti si avrebbe la situazione in figura con un corto-circuito fra alimentazione e massa e l’impossibilità di stabilire la tensione d’uscita del bus (che potrebbe essere anche VDD/2 a seconda del dimensionamento dei transistor). 1 12 Ottobre 2012 0 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro Alta impedenza Da un punto di vista circuitale l’alta impedenza si può implementare così. EN=1 la porta è abilitata e rappresenta un inverter EN=0 il pmos in alto e lo nmos in basso sono interdetti e l’uscita è in alta impedenza (non c’è percorso né verso massa né verso VDD) Questa porta è detta tri-state (ha tre stati logici: 0,1 e Z) EN’ IN OUT EN 12 Ottobre 2012 CI - Logica Combinatoria Massimo Barbaro