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Ritorna VIE, in scena il teatro contemporaneo
giovedì 24 maggio 2012
Ritorna VIE, in scena il teatro contemporaneo
La rassegna teatrale dedicata alle drammaturgie più significative della scena presente, l’atteso appuntamento per
gli appassionati (e non) del teatro, declinato in tutte le sue espressioni, dove le sfumature del corpo, della musica e della
parola si fondono è finalmente arrivato. Inizia oggi (dal 24 maggio al 2 giugno) l'ottava edizione di VIE, il festival che
porta alcuni tra i più celebri protagonisti della scena del teatro nazionale e internazionale nelle città di Modena, Vignola,
Castelfranco Emilia e Rubiera. Nove compagnie straniere, nove italiane, otto teatri, un planetario, venti spettacoli, cinque
incontri d'autore e tre concerti, sono il cuore del programma di quest’anno. A dare il via ai dieci giorni di festival
sarà la prima nazionale di Mariti, opera di Ivo van Hove in scena al Teatro Storchi di Modena (il 24 e 25 maggio alle 21).
Adattamento teatrale dell’omonimo film che Cassavetes girò nel 1970 (con Ben Gazzara e Peter Falk), lo
spettacolo è incentrato sulla crisi di mezza età di tre uomini, improvvisamente costretti a confrontarsi con la morte dopo la
scomparsa di un amico. Ospiti del TeTe di Modena, il coreografo inglese Jonathan Burrows ed il musicista e compositore
italiano Matteo Fargion tornano a VIE per la terza volta con Speaking Dance e Counting to One Hundred, due
performance in grado di ibridare la danza e la musica in una proficua relazione capace di condurre il pubblico a
importanti momenti di riflessione. Presso il Teatro Dadà di Castelfranco Emilia (il 25 maggio alle 18.30 ed il 26 maggio alle
23), la compagnia Orthographe presenta Una settimana di bontà_ Stagione 2, uno spettacolo che utilizza il format del
gioco a premi televisivo per riflettere sulla società odierna (prenotazione obbligatoria). Paradoxes #8 secondo lavoro di
Orthographe (il 31 maggio alle 21.30, il 1 giugno alle 20 con replica alle 23) in scena al Civico Planetario “F.
Martino” di Modena nasce come una rassegna di live performance musicali per planetario, un'inedita performance
di suoni e luci in 3D. L’appuntamento con il teatro, la danza e la musica della scena contemporanea continua al
Teatro Herberia di Rubiera (il 1e il 2 giugno) con la prima assoluta degli ultimi cinque movimenti di Francamente me ne
infischio, progetto di Antonio Latella liberamente ispirato a Via col vento di Margaret Mitchell. Al culmine della maturità
artistica, Danio Manfredini è interprete, traduttore e regista di Amleto, che debutta al Teatro Storchi di Modena (il 1
giugno alle 21.30 e il 2 giugno alle 20.30) con una rivisitazione dell’opera di Shakespeare, tuttavia ancora a noi
vicina. Tra gli ospiti stranieri, dopo il grande successo al Festival d’Avignone lo scorso mese di luglio, debutta in
Italia il francese Pascal Rambert, regista di Clôture de l'amour, Dino Mustafic con Patriotic Hypermarket, spettacolo in
serbo, albanese e inglese (sottotitoli in italiano) dal forte impegno sociale e l'acrobatica denuncia de L'Éolienne ovvero
Florence Caillon, coreografa, musicista ed artista circense, e Denis Robert, scrittore, giornalista d’inchiesta,
artista e scultore, che mettono in scena il loro circo coreografico con L’iceberg. La danza è protagonista negli
spettacoli di Francesca Proia, Nabih Amaraoui e Matthieu Burner, Barokthegreat. Tra le compagnie italiane, il Teatro
Valdoca di Cesare Ronconi, in scena con O tu reale, scontrosa felicità, primo episodio di un progetto triennale; Gli Incauti
con il debutto di Hamelin; Menoventi - Daniele Ciprì autori di Perdere la faccia.
Programma completo su viefestivalmodena.com .
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