Laboratori e workshop > aprile 2017 Il Teatro Ca’ Foscari propone a giovani attori e studenti di Università, Accademie e Conservatori, la partecipazione a laboratori e workshop nel mese di aprile 2017. Tutte le attività si svolgono presso il Teatro Ca’ Foscari. La deadline per le iscrizioni è fissata al 15 marzo 2017. L’attore e il suo doppio 4 e 5 aprile 2017 Laboratorio di scrittura e sperimentazione teatrale condotto da Teatrino Giullare Orari 4 e 5 aprile h. 16-20 Teatrino Giullare promuove laboratori sui rapporti teatrali e attoriali tra parola, umano e artificiale, come percorsi all'interno della drammaturgia contemporanea affiancando il lavoro sull'attore alla ricerca di soluzioni sceniche ed espressive originali, sperimentando commistioni di tecniche, barriere comunicative, artifici. Un lavoro tra scrittura teatrale, composizione registica e scoperta delle proprie qualità vocali e corporee, alla ricerca dell'espressività attraverso i materiali e le tecniche utilizzate da Teatrino Giullare per la creazione degli spettacoli e messe a disposizione dei partecipanti. Gli argomenti che verranno affrontati durante gli incontri saranno: -esercizi di indagine sul valore della parola: analisi di un testo, interpretazione e immaginazioni di messa in scena fondate sul rapporto parola-movimento-voce-ascolto. -espressività senza volto: parole e partiture fisiche con e senza maschera, confronto e passaggio dalle varie possibilità di uso di filtri facciali alla recitazione a viso scoperto. -espressività attraverso l'alterazione vocale o altri limiti fisici. -costruzione e uso di uno strumento/artificio di recitazione [ad es.: manichino, pupazzo, "trappola scenica", costume, contenitore, maschera...] Teatrino Giullare, fondato e diretto da Giulia Dall’Ongaro ed Enrico Deotti, ha come costante della propria ricerca teatrale l'idea di attore artificiale, di esplorazione dell’espressività tramite il limite fisico. La sua originalità l’ha portato, dal 1995 -anno del debutto nel Corso di Drammaturgia di Giuliano Scabia al DAMS di Bologna- ad oggi, a realizzare allestimenti teatrali, mostre e laboratori in tutta Italia e in molti paesi del mondo. Il teatro dell’androginia 7 aprile 2017 h. 10-14 workshop condotto da Carola Minicleri (Farmacia Zoo:È) Il workshop, propedeutico al laboratorio Metamorfosi dall’assenza, già programmato al Teatro Ca’ Foscari, è inserito all’interno delle attività formative del progetto regionale Dedalus - Sapere nuovo per artisti e artigiani dello spettacolo, cod. 3706-1-1401-2016. Da alcuni anni la compagnia teatrale Farmacia Zoo:È ha elaborato una ricerca, a cura di Carola Minincleri, di possibili nuovi approdi per la relazione tra femminile e maschile nella società presente e futura. L'interesse è non solo di trovare e condividere ispirazioni inerenti ad un differente e reciprocamente valorizzante rapporto tra uomo e donna, ma anche suggerire tale rinnovata relazione come immagine esterna di un possibile nuovo equilibrio tra le polarità femminile e maschile internamente alle persone stesse. In questo senso tra noi la definiamo la ricerca di un'esperienza dell'androginia originale. Farmacia Zoo:È propone un'esperienza culturale di 4 ore, venerdì 7 aprile 2017 dalle ore 10.00 alle ore 14.00 intorno alla femminilità e mascolinità nell'arte teatrale come introduzione ai progetti artistici che verranno realizzati presso il Teatro Ca' Foscari di Venezia tra il 10 e il 12 aprile 2017: “Metamorfosi dall'assenza”, workshop che sintetizza il percorso che ha portato alla costruzione dello spettacolo “Viola arriva all’alba”, monologo teatrale sul senso di solitudine, di mancanza, d'assenza, di “non bastare”, diffuso nell'universo femminile contemporaneo. Si tratta di lavori centrati sulle opportunità trasformative che lo strumento teatrale offre al singolo in relazione a tale senso di mancanza. I partecipanti potranno dedicarsi ad un'autoosservazione delle polarità interiori ed esteriori in un laboratorio che privilegerà l'esperienza teatrale rispetto all'analisi intellettuale. Metamorfosi dall’assenza 10, 11 e 12 aprile 2017 workshop di teatro alchemico condotto da Carola Minicleri e Anna Novello (Farmacia Zoo:È) Orari 10 e 11 aprile h. 16-20 12 aprile h. 15-19 Gli esiti del laboratorio verranno presentati al pubblico il 12 aprile 2017, alle ore 19, al Teatro Ca’ Foscari Farmacia Zoo:E' propone un workshop teatrale sulla metamorfosi del sentimento di mancanza che un'assenza, una lontananza o un distacco portano con sé. La ricerca procederà elaborando il dato biografico personale, che verrà proposto dai partecipanti, tramite un percorso che intreccia le modalità di ricerca attraverso il corpo e l'improvvisazione fisica, tipici di Farmacia Zoo:E', con il teatro archetipico, teatro danza e meditazione, e con ispirazioni provenienti dall'arte alchemica e dai rituali del teatro sciamanico, finalizzandoli al processo artistico di mutazione. La compagnia Farmacia Zoo:E' nasce a a Marghera (Ve) nel 2006 da un’idea di Gianmarco Busetto e Carola Minincleri, a cui negli anni si sono uniti Enrico Tavella, Debora Slanzi, Manuela Biasi, Marina Renzi, Giorgia Cabianca, Marco De Rossi e Isotta Esposito. La ricerca teatrale ha toccato nel corso degli anni il rapporto tra malattia e società, l’unione tra forma scenica e musicale, i concetti di vocazione, autenticità e realizzazione in relazione alle idee di presente e di futuro. Intravedere 19 aprile 2017 h. 10-14 workshop condotto da Silvio Castiglioni Che cosa significa, oggi, essere attore all’interno di una comunità? Il workshop esplorerà le capacità di ciascuno dei partecipanti a lavorare in gruppo e a mettere a disposizione le proprie conoscenze e abilità per favorire lo sviluppo di un percorso comune accettando e superando i propri limiti e quelli dei compagni. Ascolto e attenzione diventano i motori di un’azione necessaria, che si baserà sulla reciprocità degli sguardi. Il workshop, propedeutico al lavoro che Silvio Castiglioni approfondirà nel laboratorio A chi lo dici, già programmato al Teatro Ca’ Foscari, è inserito all’interno delle attività formative del progetto regionale Dedalus - Sapere nuovo per artisti e artigiani dello spettacolo, cod. 3706-1-1401-2016. A chi lo dici 19-21 aprile 2017 laboratorio di teatro condotto da Silvio Castiglioni Orari 19 aprile h. 16-20 20 aprile h. 16-20 21 aprile h. 15-19 Gli esiti del laboratorio verranno presentati al pubblico il 21 aprile 2017, alle ore 19, al Teatro Ca’ Foscari Come si potrebbe definire l’attività dell’attore: un mestiere, un lavoro, una vocazione, una professione? Quali strumenti contiene la stanza di lavoro di un attore responsabile? Cercando una risposta personale a queste domande, scopriremo che abbiamo bisogno di teatro come dell’aria che respiriamo. L’obiettivo principale è appassionare al teatro. Nel nostro laboratorio s’impara a mettere a fuoco un pensiero per articolare un progetto dando ascolto alle proprie emozioni. Si lavora con il corpo, la voce, lo spazio; si mettono in campo sogni, desideri e paure. Con entusiasmo e disciplina, e allora ci si può divertire molto. Cercheremo, in sostanza, di creare un buon gruppo di lavoro, dove chi dà molto può ottenere moltissimo. Il laboratorio è articolato in alcuni giorni di lavoro intensivo. Si studierà la relazione primaria fra protagonista e coro; si faranno improvvisazioni individuali e d’insieme; si lavorerà intorno ad alcuni temi proposti dai partecipanti e dal conduttore. Si scoprirà che un buon attore è prima di tutto un attento spettatore. Fare teatro è un gioco che si nutre di tutto ciò che può sviluppare la capacità di ascolto e di attenzione. Occorre imparare a vedere, assorbendo la presenza degli altri, il loro respiro e la loro energia. Un buon ascolto è la prima cosa: alimenta l’immaginazione, favorisce il lavoro d’insieme e crea le condizioni per mettersi alla prova, esplorare i propri limiti, superarli e risvegliarsi all’azione. Perché recitare, la parola usata per designare quello che fanno gli attori in scena, significa innanzitutto mettersi in azione. Che cosa vuoi ottenere? Perché lo fai? Che cosa puoi modificare? Domande cui si può rispondere sempre con un’azione appropriata. E poi: recitare o semplicemente dire? Infine, la domanda decisiva: di che cosa puoi fare a meno? A che cosa puoi rinunciare? Perché occorre far posto alla realtà che attende di essere conosciuta e svelata. Il teatro è un ottimo strumento per rimuovere il velo di polvere che la ricopre. Si utilizzeranno alcuni testi proposti dal conduttore, consegnati per tempo ai partecipanti, e un testo personale portato da ciascuno. Altri testi e suggestioni emergeranno strada facendo. [Silvio Castiglioni] Attore e ricercatore teatrale, Silvio Castiglioni è tra i fondatori del CRT-Centro di Ricerca per il Teatro di Milano nel cui ambito matura le prime esperienze formative: Bread and Puppet di Peter Schumann e Odin Teatret di Eugenio Barba, con cui inizia il suo apprendistato teatrale. In seguito fonda il Teatro di Ventura, gruppo di punta del cosiddetto terzo teatro con cui realizza numerosi spettacoli con regia di Ferruccio Merisi tra cui Baraballo, (Biennale di Venezia, Festival di Belgrado e Nancy); Il medico per forza di Molière (Festival di Santarcangelo, ’78); La tragedia dell’arte (con un’originale interpretazione di Arlecchino). Lavora con Raùl Ruiz, Mauricio Paroni de Castro, Renato Gabrielli, François Khan, Katzuko Azuma. Dal 2003 al 2010 collabora con la compagnia di Sandro Lombardi e Federico Tiezzi. Ha scritto e interpretato Remengòn, voci dalla guerra, ispirato a un racconto di Nuto Revelli; e Filò, ispirato al poema di Andrea Zanzotto. Recentemente, con la drammaturgia di Andrea Nanni e la regia di Giovanni Guerrieri, ha realizzato Viaggio in Armenia, da Osip Mandel’stam (‘06); Casa d’altri, dal racconto di Silvio D’Arzo (‘07); Domani ti farò bruciare, da Fëdor Dostoevskij (‘08) e Il silenzio di Dio (’09), anche in diretta radiofonica su Rai Radio 3. Nel 2009 interpreta il film Dall’altra parte della strada di Filippo Ticozzi; è protagonista del dramma con musica Per anima sola, di Claudio Borgianni, regia di Alessio Rosati. Nel 2010: La notte sta finendo di Luca Doninelli, Sulla via del cannone di Mariano Dammacco, e C.U.O.R.E. di Giovanni Guerrieri. In ambito formativo ha diretto i progetti: Anabasi in collaborazione con ETI e CRT, 1994 – 98; Zampanò, FSE al Festival di Santarcangelo, 2001 – 03; Moscow project, presso l’American Repertory Theatre – Harvard University, USA, 2003 – 04. Dal 1998 al 2005 è stato direttore artistico del Festival di Santarcangelo, il più importante festival per il nuovo teatro e la ricerca teatrale italiana, dopo esserne stato condirettore con Leo de Berardinis dal ‘94 al ’97. Da febbraio 2011 a maggio 2012 è stato direttore artistico del CRT – Centro di ricerca per il teatro di Milano. A fine 2010, con Emanuela Villagrossi, interpreta Il vampiro o le confessioni mancate di Andrea Nanni; nel 2011, la Storia della Colonna infame (produzione CRT) entrambi con la regia di Giovanni Guerrieri. A fine 2012 interpreta L’uomo è un animale feroce, adattamento di Silvio Castiglioni dei ‘Monologhi’ di Nino Pedretti, trasmessi anche su Rai Radio 3. Nel giugno 2013 è al fianco di Silvia Pasello in Un po’ d’eternità, per Osip e Nadežda Mandel’štam di Andrea Nanni, regia di Giovanni Guerrieri (Lucca, Festival I teatri del Sacro). Nel 2015 ha realizzato Nel labirinto, l’Italiano di Raffaello Baldini, da Autotem a In fondo a destra, a dieci anni dalla scomparsa del grande poeta. Del 2016 è il progetto Mi richordo anchora sull’opera del pittore Pietro Ghizzardi. INFORMAZIONI GENERALI I laboratori sono rivolti a giovani attori e studenti di Università, Accademie e Conservatori. La candidatura, completa di un curriculum aggiornato, dovrà essere inviata all’indirizzo [email protected]. La partecipazione è gratuita.