Michael A. Hogg e Graham M. Vaughan Psicologia sociale Atteggiamenti e persuasione 1 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 4.1 Che cosa sono gli atteggiamenti? Atteggiamento: a) Organizzazione relativamente stabile di credenze, sentimenti e tendenze comportamentali verso oggetti, gruppi, eventi o simboli socialmente significativi. b) Valutazione generale – positiva o negativa – in merito a una persona, a un oggetto o a un problema. 2 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 4.1.1 Gli atteggiamenti hanno una struttura Modello di atteggiamento a tre componenti (Rosemberg e Hovland) Un atteggiamento si articola in: • • • Componente cognitiva (pensiero) Componente affettiva (sentimento) Componente comportamentale (azione) Distinguiamo: direzione e intensità di ciascuna componente 3 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 4.1.2 Gli atteggiamenti hanno uno scopo • Un atteggiamento permette → di risparmiare energia: non si deve comprendere come relazionarci all’oggetto o alla situazione in questione “partendo da zero” → di massimizzare le nostre possibilità di avere esperienze positive e di minimizzare quelle negative 4 Presentation Title runs here l 00/00/00 4.2 Da dove derivano gli atteggiamenti? 4.2.1 Esperienza Formazione dell’atteggiamento: Processo con cui si formano i nostri atteggiamenti, attraverso le nostre esperienze, l’influenza altrui e le nostre reazioni emotive. Esperienza diretta: la semplice esperienza ripetuta di un oggetto può influenzare il modo in cui lo si valuta (Zajonc, 1968). • È l’effetto della mera esposizione: L’esposizione ripetuta a un oggetto dà come risultato una maggiore attrazione nei suoi confronti. 5 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 4.2.1 Esperienza: Condizionamento Condizionamento classico o rispondente • Uno stimolo neutro diventa capace di evocare risposta positiva o negativa essendo stato ripetutamente associato a qualcosa che suscita risposta positiva o negativa: • Parole associate a stimoli sgradevoli (es. suoni striduli) Condizionamento strumentale o operante • Se un comportamento ottiene una ricompensa aumentano le probabilità che venga ripetuto, se viene punito la probabilità diminuisce 6 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 4.2.1 Esperienza: modellamento Gli atteggiamenti si possono formare anche attraverso l’apprendimento sociale → modellamento Modellamento: Tendenza di una persona a riprodurre azioni, atteggiamenti e risposte emotive di un modello, tratto dalla vita reale oppure simbolico. Il modellamento richiede l’osservazione, non i rinforzi: • gli individui non apprendono nuove reazioni direttamente dall’esperienza di risultati positivi o negativi, ma osservando ciò che capita agli altri. 7 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 4.2.2 Fonti di apprendimento Una fonte cruciale dei nostri atteggiamenti è rappresentata dalle azioni delle altre persone che ci circondano: genitori → bambino mass media → persone pubblicità → bambini/persone 8 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni THEODORE NEWCOMBE: UNO STUDIO ESEMPLARE SULLA SOCIALIZZAZIONE POLITICA 9 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Theodore Newcombe: uno studio sulla socializzazione politica 1935-1939: ricerca di T. Newcomb al Bennington College (college femminile americano). • Esamina la tendenza delle studentesse a cambiare i propri orientamenti politici dopo alcuni mesi al college. • Ipotesi: il cambiamento o la persistenza degli atteggiamenti dipende dal rapporto di ogni studentessa con il contesto sociale e gli schemi di riferimento disponibili: famiglia e ambiente universitario. 10 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Theodore Newcombe: uno studio sulla socializzazione politica Cenni storici e obiettivi della ricerca Fine anni ‘20 - inizi anni ’30, profonda crisi economica americana: crollo della borsa di NY, crollo della produzione agricola e industriale, forte disoccupazione. • • New Deal di F.D. Roosevelt: sostituisce il liberalismo indiscriminato con il rispetto delle regole di mercato e con l’intervento dello Stato dove è necessario (appoggio ai sindacati, aiuti statali ai non abbienti, salari minimi garantiti, controllo su istituti bancari, …) Perché alcuni individui hanno accettato il New Deal mentre altri vi si oppongono? • 11 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Theodore Newcombe: uno studio sulla socializzazione politica Bennington College, come osservatorio privilegiato, permette di: • comprendere i processi psicosociali in grado di mediare la formazione e il cambiamento degli atteggiamenti sociopolitici • individuare i fattori che facilitano o ostacolano la formazione e il cambiamento degli atteggiamenti La scala del Progressismo Economico e Politico • Scala Likert a 5 punti per misurare gli atteggiamenti politici: “Scala del Progressismo Economico e Politico”, “PEP” (Stagner, 1936) – alti punteggi→ conservatorismo – bassi 12 punteggi→ progressismo Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Theodore Newcombe: uno studio sulla socializzazione politica Risultati: emerge un cambiamento negli atteggiamenti politici • Studentesse progressiste à più progressiste (cambiamento maggiore) • Studentesse conservatrici à lievemente meno conservatrici Anno di iscrizione al Bennington College Autunno 1936 Primavera 1937 Autunno 1938 Primavera 1938 Primavera 1939 1932 65.8 1933 68.6 60.1 1934 66.5 62.3 58.9 59.9 1935 74.5 68.5 64.1 63.7 63.2 62.7 75.8 72.3 69.1 68.4 68.5 71.9 70.6 69.5 70.0 75.9 72.8 1936 1937 1938 13 Autunno 1935 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Theodore Newcombe: uno studio sulla socializzazione politica Atteggiamenti e prestigio sociale Studio della distribuzione del prestigio sociale nel college attraverso metodo sociometrico • – Le studentesse maggiormente desiderate come amiche erano le più progressiste. • Il prestigio sociale è associato al non conservatorismo – il progressismo è una caratteristica desiderabile tra le componenti della comunità del college. 14 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Theodore Newcombe: uno studio sulla socializzazione politica La comunità del college come gruppo di riferimento • Gruppo di riferimento: – gruppo di cui l’individuo desidera fare parte e che rappresenta un punto di ancoraggio nell’acquisizione degli atteggiamenti sociali – può coincidere con il gruppo di appartenenza oppure no • Gli individui assumono gli atteggiamenti accettati nel proprio gruppo sociale se il gruppo a cui appartengono rappresenta anche il loro gruppo di riferimento – Newcomb: analizzare l’identificazione con la comunità per spiegare perché alcune studentesse diventano più progressiste, altre no. 15 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Theodore Newcombe: uno studio sulla socializzazione politica • Identificazione con la comunità – 4 studentesse stilavano una lista con i nomi di 24 studentesse che rappresentasse l’intero college – le 24 studentesse compilavano un questionario “Indovina chi”: descrizioni di possibili atteggiamenti nei confronti del college, per ogni item indicavano i nomi di tre studentesse da esso descritte. – Indice • Chi adotta la comunità del college come gruppo di riferimento ne condivide più facilmente gli atteggiamenti sociali – le 16 di identificazione con la comunità studentesse più identificate sono più progressiste Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Theodore Newcombe: uno studio sulla socializzazione politica Dati qualitativi: le interviste semi-strutturate • 1938-40: interviste a tutte le laureande. – cambiamenti – posizione negli interessi politica della famiglia – cambiamenti nelle opinioni politiche e ruolo della famiglia in essi • Resoconti autobiografici • Report dei docenti sul profitto scolastico delle studentesse. • Interviste docenti, counselors, medico. 17 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Theodore Newcombe: uno studio sulla socializzazione politica Categorie di studentesse • Classificazione in base a 3 elementi: – grado di conservatorismo – livello di identificazione con la comunità – livello di consapevolezza circa l’orientamento progressista nella comunità • 8 categorie di studentesse – conservatrici - considerate (non) identificate con la comunità (non) consapevoli del proprio conservatorismo – progressiste - considerate (non) identificate con la comunità (non) consapevoli del proprio progressismo 18 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Theodore Newcombe: uno studio sulla socializzazione politica Discussione dei risultati • Studentesse cambiano perché si adeguano ai ruoli definiti dalla comunità e alle norme che codificano i comportamenti appropriati Il modo in cui una persona si relaziona con il gruppo di appartenenza e con il gruppo di riferimento influenza lo sviluppo degli atteggiamenti. • Individui fanno propri atteggiamenti di un gruppo nella misura in cui il gruppo agisce come gruppo di riferimento (maggior grado di identificazione) • Atteggiamenti non acquisiti in un vuoto sociale, ma nel contesto delle relazioni tra individuo e gruppi • 19 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 4.4.1 Atteggiamenti accessibili • Atteggiamento = struttura cognitiva costituita dall’associazione in memoria tra la rappresentazione dell’oggetto e la sua valutazione (Fazio, 1986) • È caratterizzata da: – Disponibilità: associazione tra oggetto e valutazione immagazzinata nella memoria a lungo termine – Accessibilità: tempo e sforzo richiesti per il recupero mnestico di tale struttura di associazione 20 Presentation Title runs here l 00/00/00 4.4.1 Atteggiamenti accessibili Gli atteggiamenti accessibili sono quelli più facilmente recuperabili dalla memoria e che vengono espressi rapidamente (euristica disponibilità) • • Atteggiamenti forti → associazione oggetto/valutazione più forte (attivazione automatica dell’atteggiamento) → molto accessibili → esercitano una maggiore influenza sui comportamenti rispetto agli atteggiamenti deboli • L’esperienza diretta con un oggetto e l’avere un interesse personale nei suoi confronti rendono l’atteggiamento più accessibile, più stabile e incrementano il suo effetto sul comportamento. 21 Presentation Title runs here l 00/00/00 4.3 Come si rivelano gli atteggiamenti Scala Likert (Likert, 1932): • costituita da affermazioni favorevoli o sfavorevoli che coprono gli aspetti rilevanti nell’area semantica dell’oggetto studiato Es. La mia famiglia dovrebbe eliminare la carne dalla dieta Totale disaccordo 1 2 3 4 5 Pieno accordo Es. è soprattutto l’uomo che deve mantenere la famiglia Totale disaccordo 1 2 3 4 5 Pieno accordo • Critiche alla validità delle scale: – desiderabilità sociale – accondiscendenza verso lo sperimentatore 22 Presentation Title runs here l 00/00/00 4.3 Come si rivelano gli atteggiamenti Scala di Guttman • Scala unidimensionale costituita da affermazioni favorevoli o sfavorevoli disposte in ordine gerarchico. • Ex. Se avessi un compagno straniero: – Lo accetterei in classe – Lo accetterei come compagno di banco – Lo accetterei come amico – Lo inviterei a casa per fare i compiti insieme 23 Presentation Title runs here l 00/00/00 si si si si no no no no 4.3 Come si rivelano gli atteggiamenti Differenziale semantico di Osgood • Scala semantica, focus su significato connotativo attribuito a parole/ concetti • Significati valutativi di un concetto, non ricorre a opinioni • Ex. Buono Moderno Sano Conveniente +3 +2 Prodotto commerciale +1 0 -1 -2 _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ 24 Presentation Title runs here l 00/00/00 _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ -3 _ _ _ _ Cattivo Antiquato Nocivo Costoso 4.3 Come si rivelano gli atteggiamenti 4.3.1 Indizi corporei • Le misure fisiologiche (battito del cuore, pupille dilatate, attività muscoli del viso) possiedono un vantaggio: → le persone non si rendono conto che i loro atteggiamenti vengono valutati e non possono controllare la risposta fisiologica (no desiderabilità sociale) • Svantaggi: informazioni non specifiche sulla direzione dell’atteggiamento 25 Presentation Title runs here l 00/00/00 4.3.2 Indizi derivati dalle azioni Misure non invasive: Approcci basati sull’osservazione che non interferiscono sui processi che vengono studiati né portano le persone a comportarsi in modo non spontaneo. Tecnica del falso collegamento: Tecnica di misurazione che induce le persone a credere che una “macchina della verità” possa monitorare le loro risposte emotive, misurando perciò i loro atteggiamenti reali. 26 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 4.3.3 Atteggiamenti impliciti Gli atteggiamenti impliciti sono quelli di cui una persona può non essere consapevole o che non vuole rivelare. • Tendenza sistematica nell’uso del linguaggio: Gli atteggiamenti possono essere legati al modo in cui le persone utilizzano le parole. Test di associazione implicita (IAT): Test basato sul tempo di reazione, finalizzato a misurare gli atteggiamenti, in particolare quelli piuttosto impopolari che le persone potrebbero voler nascondere. • https://implicit.harvard.edu/implicit/ 27 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Si può prevedere il comportamento dall’atteggiamento? LaPiere (1934) Chiede a una coppia di cinesi di presentarsi in hotel (66) e ristoranti (184) degli USA. • 1 solo rifiuto • Dopo 6 mesi questionario in tutti gli esercizi visitati: • Tra le domande: “'Will you accept members of the Chinese race as guests in your establishment?‘” • Oltre il 92% degli intervistati risponde “No”; solo 1% risponde sì • Norma anti-discriminazione aveva inibito il comportamento discriminatorio • 28 Presentation Title runs here l 00/00/00 Teoria dell’azione ragionata (TRA, Theory of Reasoned Action) (Fishbein & Ajzen, 1974) Credenze circa le conseguenze del comportamento Atteggiamento (valutazione del comportamento) Importanza attribuita alle conseguenze del comportamento e alle norme sociali Credenze circa le norme sociali 29 Presentation Title runs here l 00/00/00 Percezione delle aspettative degli “ a l t r i significativi” (nor ma soggettiva) intenzione comportamento Quanto è probabile che il prodotto X migliori la sua qualità di vita? Molto improbabile 1 2 3 4 5 6 7 Del tutto probabile Quanto ritiene importanti le conseguenze di acquistare il prodotto X? Per nulla 1 2 3 4 5 6 7 Moltissimo Quanto l’acquisto del prodotto X verrebbe approvato dai suoi familiari Per nulla 1 2 3 4 5 6 7 Moltissimo Quanto è importante che l’acquisto del prodotto X sia approvato dai i suoi familiari Per nulla 1 2 3 4 5 6 7 Moltissimo Quanto è probabile che lei acquisti il prodotto X? Per nulla 1 2 3 4 5 6 7 Moltissimo 30 Presentation Title runs here l 00/00/00 Validità del modello • Discreto potere predittivo in diversi ambiti: donare il sangue, voto, pianificazione famigliare, fumo di marijuana, decisione di abortire • Il peso delle variabili cambia al variare dell’atteggiamento indagato o di altre condizioni: – nel decidere di smettere di fumare: in alcuni contesti più rilevanti le credenze sul comportamento che le norme sociali, in altri l’opposto – Nella contraccezione: donne non sposate (credenze su comportamento) ≠ sposate (norme sociali) 31 Presentation Title runs here l 00/00/00 Critiche • Il comportamento sembra sotto il completo controllo dell’individuo ma non è così per: – Comportamenti che derivano dall’abitudine (es. mangiare carne) – Comportamenti che sono frutto di dipendenza (es. fumare) – Comportamenti che derivano da stati emotivi (es. piangere in pubblico) 32 Presentation Title runs here l 00/00/00 Teoria del comportamento pianificato Teoria del comportamento pianificato (TPB, Theory of Planned Behaviour): Variazione di Ajzen alla teoria dell’azione ragionata. La previsione di un comportamento, a partire dalla misura di un atteggiamento, aumenta se le persone ritengono di aver controllo su quel comportamento. 33 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Figura 4.2 La teoria del comportamento pianificato (TPB). Credenze Intenzione Azione Norma soggettiva Basata su: • credenze normative Atteggiamento verso il comportamento Basato su: • credenze relative al comportamento Controllo del comportamento percepito Basato su: • credenze sulle risorse • credenze sulle opportunità 34 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Intenzione comportamentale L’efficacia dipende da: • specificità corrispondente • stabilità in un intervallo di tempo • livello di controllo volitivo Comportamento 4.5 Gli atteggiamenti possono cambiare: la dissonanza Dissonanza cognitiva (Festinger, 1957): Stato di tensione psicologica prodotto dall’incoerenza tra diverse componenti dell’atteggiamento. Le persone sono motivate a ridurre la tensione, spesso cambiando o respingendo una delle componenti • Le incoerenze portano a riorganizzazione atteggiamento/ comportamento 35 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 4.5 Gli atteggiamenti possono cambiare: la dissonanza (cont.) La dissonanza cognitiva fa parte della famiglia delle teorie sulla coerenza cognitiva. • Festinger: noi tendiamo all’armonia nei nostri atteggiamenti, convinzioni e comportamenti e tentiamo di ridurre la tensione che sorge dall’incoerenza tra questi elementi. • La ricerca ha individuato tre paradigmi della dissonanza: • giustificazione dello sforzo • obbedienza indotta • libera scelta 36 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 4.5.1 Giustificazione dello sforzo 4.5.2 Obbedienza indotta Giustificazione dello sforzo: l’incoerenza è esperita quando una persona compie uno sforzo considerevole per raggiungere un risultato modesto. Obbedienza indotta: l’incoerenza è esperita quando un individuo è persuaso a comportarsi in modo contrario ad un proprio atteggiamento. • Un aspetto importante dell’obbedienza indotta è che i soggetti devono sentirsi liberi: se no attribuzione causale esterna 37 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Esperimento di Festinger e Carlsmith (1959) “20 $ per una menzogna” • I soggetti partecipavano a un esperimento molto noioso – dovevano poi riferire ad altri che il compito era davvero molto interessante – I soggetti venivano pagati: o 20 dollari o 1 dollaro (var. indipendente) – I soggetti dovevano valutare il compito attraverso un questionario (var. dipendente) 38 Presentation Title runs here l 00/00/00 Ipotesi • se la pressione ad accettare è forte (20 dollari), il comportamento contro-attitudinale sarà vissuto come giustificato --> poca dissonanza --> poco cambiamento atteggiamento • se la pressione è debole (1 dollaro), la ricompensa non è più una giustificazione --> forte dissonanza --> cambiamento di atteggiamento 39 Presentation Title runs here l 00/00/00 Figura 4.4 Riducendo gli incentivi un compito noioso può sembrare più interessante. Valutazione del grado di interesse (da –5 a +5) Interessante 2 Apprezza il compito Fornirà ancora la sua collaborazione 1 0 Noioso –1 Ricompensa di 1 dollaro 40 Presentation Title runs here l 00/00/00 Ricompensa di 20 dollari 4.5.3 Libera scelta • Libera scelta: compiuta una scelta tra alternative decisionali è probabile che l’opzione scelta sia vista in modo più positivo che all’inizio. 41 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni LA SCIENZA DELLA PERSUASIONE 42 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 4.6 La scienza della persuasione “Le capacità ricettive delle masse sono molto limitate e la loro capacità di comprensione è piuttosto ridotta. D’altro canto, esse dimenticano rapidamente. Alla luce di ciò la propaganda per essere efficace deve essere circoscritta ad alcuni semplici fondamenti, da esprimere il più possibile attraverso formule stereotipate. Tali slogan dovrebbero essere ripetuti con insistenza finché anche l’ultimo individuo non abbracci l’idea proposta. Qualora questo principio venga trascurato e si tenti di essere astratti e generici, la propaganda risulterà inefficace perché il pubblico non sarà capace di assimilare o serbare ciò che gli viene presentato in questo modo” 43 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 4.6 La scienza della persuasione La ricerca nel campo della psicologia sociale sulla relazione tra comunicazione persuasiva e cambiamento di atteggiamento si concentra su due aree di applicazione: • la pubblicità → la promozione di comportamenti che salvaguardino la salute. → Comunicazione persuasiva: Messaggio destinato a un pubblico di cui si intende cambiare un atteggiamento e i comportamenti a esso collegati. 44 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 4.6.1 Comunicare in maniera persuasiva Comunicazioni persuasive che possono produrre un cambiamento di atteggiamento: • → CHI: fattori della fonte → CHE COSA: fattori del messaggio → A CHI: fattori del pubblico Fonte: Punto di origine di una comunicazione persuasiva. Messaggio: Comunicazione originata da una fonte e diretta a un pubblico. Pubblico: Bersaglio a cui è destinata la comunicazione persuasiva. 45 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni CARL HOVLAND E LA SCUOLA DI YALE: LE ORIGINI DEGLI STUDI SU COMUNICAZIONE E PERSUASIONE 46 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Carl Hovland e la scuola di Yale: comunicazione e persuasione 1950-60: tema degli atteggiamenti come studio dei processi di cambiamento. Studiosi dell’Università di Yale: quali sono le caratteristiche relative alle componenti della comunicazione (fonte, messaggio, ricevente) più efficaci nell’indurre dei cambiamenti? Aspetti metodologici innovativi del gruppo di Yale: • metodo sperimentale in un ambito in cui non era mai stato applicato • concezione di un programma integrato di ricerche • stretto rapporto tra l’obiettivo di studiare un fenomeno e quello di trovare soluzioni a problemi concreti. 47 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Carl Hovland e la scuola di Yale: comunicazione e persuasione Manipolazione di 4 variabili indipendenti • fonte credibile vs. fonte non credibile • comunicazione unilaterale vs. comunicazione bilaterale • conclusione esplicita vs. conclusione implicita • appello alla paura forte, moderato, basso In relazione a: • 3 variabili dipendenti: apprendimento delle informazioni contenute nel messaggio; ricordo; opinione finale • variabili intervenienti = caratteristiche del ricevente: intelligenza; scolarità; atteggiamento iniziale; probabilità di ascoltare contro argomentazioni; partecipazione attiva 48 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Carl Hovland e la scuola di Yale: comunicazione e persuasione Secondo Hovland una comunicazione persuasiva che provoca un cambiamento è un’esperienza di apprendimento delle informazioni veicolate dalla comunicazione • La nuova opinione sostituisce quella “vecchia” se è associata a incentivi: l’argomentazione del messaggio deve mostrare i vantaggi e gli svantaggi della posizione raccomandata • 49 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Carl Hovland e la scuola di Yale: comunicazione e persuasione La credibilità del comunicatore Credibilità = caratteristica che il ricevente attribuisce alla fonte quando ritiene che questa abbia una conoscenza approfondita (expertise) di un dato tema e sia affidabile, in quanto veritiera sul tema in questione. Esperimento (Hovland e Weiss, 1951): 4 messaggi sottoposti a un gruppo di soggetti: • opinione favorevole o sfavorevole • fonte credibile o poco credibile Cambiamento di opinione si verificava più spesso quando messaggio attribuito a fonte credibile 50 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Carl Hovland e la scuola di Yale: comunicazione e persuasione Seconda rilevazione dopo 1 mese: diminuisce la percentuale di persone che hanno cambiato opinione nel caso del messaggio da una fonte credibile • aumenta la percentuale di persone che hanno cambiato opinione nel caso del messaggio da una fonte poco credibile • “Sleeper effect”: i soggetti con il passare del tempo tendono a dimenticare la fonte del messaggio e a basare le proprie opinioni sulle argomentazioni con cui è sostenuto (che erano le medesime) • Credibilità della fonte agisce solo in un primo momento 51 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Carl Hovland e la scuola di Yale: comunicazione e persuasione Il messaggio: L’appello alla paura Esposizione a comunicazioni minacciose per il sé Raccomandazione rassicurante contenuta nel messaggio Reazioni emotive spiacevoli Ricerca di una risposta che riequilibri lo stato emotivo negativo Repertorio di risposte costituito attraverso apprendimenti ed esperienze risposta La raccomandazione sarà più facilmente adottata se il messaggio neutralizza la tendenza a minimizzare il rischio da parte del ricevente. 52 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Carl Hovland e la scuola di Yale: comunicazione e persuasione Esperimento (Janis e Feshbach, 1953) • Tema: igiene dentale • 3 messaggi con diversi livelli di intensità di appello alla paura: debole, medio, forte Minaccia forte Minaccia debole 53 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Alleviare subito la tensione minimizzando la minaccia Considerazione del problema La raccomandazione viene ignorata Il soggetto presta attenzione alla raccomandazione Carl Hovland e la scuola di Yale: comunicazione e persuasione Il messaggio: presenza di una conclusione esplicita/implicita messaggio con conclusione esplicita→ induceva un cambiamento di opinione nella direzione del messaggio nel doppio dei soggetti rispetto a ciò che accadeva per il messaggio con conclusione implicita. • Casi in cui la conclusione esplicita è meno efficace • vantaggioso formulare conclusione in modo autonomo • messaggio con temi semplici dove la conclusione è scontata forte coinvolgimento rispetto al tema: opinioni personali meno dipendenti dal parere dell’esperto • 54 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Carl Hovland e la scuola di Yale: comunicazione e persuasione Il messaggio: comunicazione unilaterale vs. comunicazione bilaterale Unilaterale: include solo le argomentazioni a favore della posizione sostenuta • Bilaterale: include anche la confutazione della posizione avversa • Messaggio bilaterale: più persuasivo per i soggetti che avevano un’opinione preliminare contraria a quella sostenuta nel messaggio • i cambiamenti prodotti erano più resistenti rispetto a quelli prodotti dal messaggio unilaterale. • – I soggetti possono familiarizzare con opinioni contrarie e possiedono elementi per respingerle 55 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Carl Hovland e la scuola di Yale: comunicazione e persuasione Il ricevente Una comunicazione che descrive i vantaggi che si ricavano accettando una data posizione è persuasiva in relazione alle motivazioni individuali del ricevente Alcune di queste motivazione possono derivare dall’appartenenza delle persone a gruppi sociali. • Studiosi di Yale: individuare gli effetti di una comunicazione persuasiva quando sostiene una posizione che va nella direzione contraria alle norme vigenti nel gruppo • Esperimento 56 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Carl Hovland e la scuola di Yale: comunicazione e persuasione Somministrazione questionario sulla valutazione dell’appartenenza al gruppo Somministrazione questionario per stabilire l’atteggiamento iniziale verso le attività nei boschi Messaggio sfavorevole all’apprendimento di attività di vita nei boschi Questionario per stabilire l’atteggiamento finale verso le attività nei boschi Metà dei soggetti rispondevano in forma anonima 57 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Metà dei soggetti rispondevano in condizioni di visibilità Carl Hovland e la scuola di Yale: comunicazione e persuasione • Solo nella condizione di anonimato: correlazione negativa tra appartenenza al gruppo e cambiamento di opinione Differenza è dovuta a: – la relazione diretta tra attaccamento positivo al gruppo e l’interiorizzazione delle norme di gruppo – l’anonimato garantisce la sincerità delle risposte • Dimensioni di personalità associate a una maggiore o minore predisposizione alla persuasione: – Autostima – Aggressività – Intelligenza 58 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Carl Hovland e la scuola di Yale: comunicazione e persuasione • Kelman (1961) distingue tra: – Interiorizzazione – Identificazione – Condiscendenza • Concezione passiva del ricevente: e il ruolo della rielaborazione soggettiva dei significati? 59 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 4.7 Percorsi a due processi verso la persuasione 4.7.1 Modello della probabilità dell’elaborazione Modello della probabilità dell’elaborazione (Petty e Cacioppo, 1981): Due processi di elaborazione dei messaggi: a) Percorso centrale: elaborazione attenta e approfondita delle argomentazioni e delle informazioni. Richiede risorse cognitive: • focalizzazione dell’attenzione • comprensione delle argomentazioni • confronto e integrazione fra informazioni e credenze possedute 60 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 4.7 Percorsi a due processi verso la persuasione 4.7.1 Modello della probabilità dell’elaborazione Modello della probabilità dell’elaborazione (Petty e Cacioppo, 1981): Due processi di elaborazione dei messaggi: b) Percorso periferico: elaborazione non attenta delle informazioni • Non basato sulle argomentazioni ma su come vengono presentate. Indici periferici su elementi del contesto: – attrattività della fonte, musica, colori vivaci 61 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 4.7 Percorsi a due processi verso la persuasione 4.7.1 Modello della probabilità dell’elaborazione 62 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Quali condizioni favoriscono il primo o il secondo percorso? • Motivazione = rilevanza del messaggio per il ricevente • Abilità cognitiva = – capacità stabili: intelligenza, competenze necessarie – condizioni contingenti: livello di allerta, carico cognitivo 63 Presentation Title runs here l 00/00/00 Conseguenze del tipo di elaborazione • Centrale: produce atteggiamenti – stabili nel tempo – predittivi del comportamento – resistenti alla contro-propaganda • Periferica: produce atteggiamenti – non stabili nel tempo – scarsamente predittivi del comportamento – facilmente rimaneggiabile da altri messaggi persuasivi sullo stesso oggetto attitudinale 64 Presentation Title runs here l 00/00/00 4.7.2 Modello euristico-sistematico Modello euristico-sistematico (Chaiken, 1980): Quando le persone ascoltano attentamente un messaggio usano un’elaborazione sistematica; altrimenti, elaborano l’informazione attraverso le euristiche. • • Elaborazione sistematica → le persone esaminano e considerano gli argomenti disponibili. Elaborazione euristica → le persone usano euristiche cognitive. Es. prodotti più cari sono più buoni 65 Presentation Title runs here l 00/00/00 4.7.2 Modello euristico-sistematico 66 Presentation Title runs here l 00/00/00 4.7.2 Che differenza tra i modelli? Modello della probabilità dell’elaborazione I due percorsi sono distinti e separati Modello euristico-sistematico I due percorsi coesistono e interagiscono tra loro 67 Presentation Title runs here l 00/00/00 4.7.2 Modello euristico-sistematico Anche l’umore conta! L’umore positivo ostacolo l’elaborazione sistematica 68 Presentation Title runs here l 00/00/00 4.8 Resistere alla persuasione La stragrande maggioranza dei tentativi di persuasione si conclude con un fallimento piuttosto che con un successo. • 3 le principali ragioni: → reattività → preavvertimento → immunizzazione • Reattività: Le persone cercano di proteggere la loro libertà di azione. Quando ne percepiscono la riduzione, agiscono al fine di recuperarne il pieno possesso, rafforzando l’atteggiamento precedente 69 Presentation Title runs here l 00/00/00 4.8 Resistere alla persuasione • Preavvertimento: Consapevolezza che si sta per diventare il bersaglio di un tentativo di persuasione. Permette spesso di resistere alla persuasione recuperando in memoria le controargomentazioni. • Immunizzazione: Modalità con cui si rendono le persone resistenti alla persuasione fornendo controargomentazioni, anziché rafforzando l’atteggiamento 70 Presentation Title runs here l 00/00/00