Il peeling del viso in medicina estetica Il peeling è un trattamento di medicina estetica per levigare e migliorare l'aspetto della cute, ottenendo un effetto levigante e di ringiovanimento facciale. All'interno di questa sezione approfondiremo le caratteristiche più importanti dei peeling. • • • • • • • • • • • • • • Cos'è il peeling Il peeling, storia e origini Patologie ed inestetismi trattati Risultati ottenibili Tipologie di peelings Le sostanze utilizzate Profondità del peeling Preparazione della pelle Peeling molto superficiale Peeling superficiale Peeling di media profondità Peeling profondo Decorso post-peeling Possibili rischi e complicazioni Che cos'è il peeling e come agisce sulla pelle Il peeling chimico del volto è un trattamento estetico che stimola, attraverso l'applicazione di una sostanza chimica sulla pelle, la esfoliazione ed il conseguente ricambio della pelle. Il peeling chimico agisce nella pelle del viso attraverso l’azione di vari meccanismi: Stimola la rigenerazione (turnover) cellulare rimovendo ed esfoliando le cellule morte dello strato corneo provocando una vera e propria accelerazione del ricambio cellulare che avviene già naturalmente nel derma. Elimina le cellule della pelle danneggiate e degenerate, che vengono sostituite da cellule epidermiche normali. Produce un’infiammazione che attiva la produzione di collagene ed elastina (rivitalizzazione e ringiovanimento del derma mediante stimolazione dei fibroblasti con formazione di collagene autologo). Un peeling del volto può quindi agire sia a livello del derma più superficiale o a livello più profondo, ma ricordiamo che piuttosto che eseguire un peeling profondo, con i possibili rischi ed effetti indesiderati, è consigliato eseguire varie sedute di peeling superficiali o di media profondità. Storia e origini del peeling La nascita e le origini del peeling si perdono nell’antichità in Egitto, Grecia, Turchia, India e Babilonia si utilizzavano sostanze ed ingredienti di origine vegetale unite a zolfo, pomice, polveri minerali, polveri di piante e fiori. Alla fine dell’ 800 il dermatologo tedesco P.G. Unna sperimentò numerose sostanze e metodiche per il peeling e nel 1882 descrisse l'impiego dell' acido tricloracetico, dell'acido salicilico, della resorcina e del fenolo. Mackee, un famoso dermatologo inglese, sperimentò nel 1952, il fenolo per il trattamento delle cicatrici da acne. Si deve a La Gassè l'approfondimento del peeling al fenoloe a Van Scott, Yu e Murad dobbiamo l’approfondimento dell’utilizzo del tricloracetico, dell'acido salicilico, dell'acido lattico e soprattutto dell’acido glicolico. Patologie ed inestetismi che possono essere trattati con il peeling • • • • • • • • Cheratosi e invecchiamento cutaneo Cicatrici da acne Smagliature Rosacea Discromie Acne Dermatite seborroica Radiodermiti Quali risultati si possono ottenere? Migliorare l'aspetto della pelle del viso rimovendo gli strati più superficiali dell'epidermide. Quali sono i tempi di guarigione? Il tempo di guarigione è variabile tra 4 e 12 giorni a seconda della concentrazione utilizzata nel peeling. Quali sono i disagi del periodo post- peeling? Rossore ed inscurimento della pelle per alcuni giorni dopo il trattamento, esfoliazione per 8-10 giorni della stessa. Quali sono i rischi della procedura? Rari casi come infezioni o esiti cicatriziali.