Viso più giovane: i trattamenti last minute da fare (anche) in

Viso più giovane: i trattamenti last minute da fare (anche) in estate
Rapidi ed efficaci, non compromettono l’abbronzatura e non provocano segni e
cicatrici. Yellow peeling, PRP e radiofrequenza tripolare sono gli interventi soft della
medicina rigenerativa, ideali prima di partire per le vacanze
di Veronica Eredi
@angelcandices Instagram
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Non è mai troppo tardi per prendersi cura della pelle. Nemmeno quando si tratta di medicina
estetica. Ora possibile scegliere trattamenti soft che accompagnano la pelle nel suo processo di
maturazione e invecchiamento in maniera gentile. Trattamenti che sono ideali anche per prepararla
al sole e al caldo dell’estate e a un’abbronzatura più sicura, uniforme e luminosa. I passi
fondamentali da compiere prima delle vacanze sono due: rinnovare e idratare. E si compiono
sottoponendosi a interventi last minute di peeling e medicina rigenerativa.
Peeling: arrivano i Millennials
Sono un nuova generazione di peeling, nata negli ultimi anni, che permette di esporsi al sole anche
due ore dopo il trattamento. Ne fanno parte loyellow peeling (dal colore che lascia sulla pelle una
volta applicato) e il peeling PRX-T33. Una o due sedute di yellow peeling, a distanza di due
settimane l’una dall’altra, bastano per migliorare la texture della pelle, diminuire la visibilità delle
macchie e la dimensione delle piccole rughe superficiali. «Merito della sua
composizione», spiega Sabrina Gronchi, medico estetico a Milano e Saronno, «a base di acido
retinico, vitamina C, acido fitico, acido cogico e acido azelaico. Prodotti che, mescolati insieme, in
modo sinergico stimolano il ricambio cellulare, rendendo la pelle meno spessa, più luminosa e
facilitando poi la penetrazione delle nostre creme di uso quotidiano». Si chiama, invece, anche
il peeling dell’estate, per la possibilità di esporsi al sole già due ore dopo la seduta, il peeling
PRX-T33 a base di acido tricloracetico (al 33 per cento) e acqua ossigenata che permette di
penetrare rapidamente nelle membrane cellulari e mettere in moto un lento processo di
rigenerazione che continua nei giorni successivi al trattamento. Senza essere invasivo. Ha un effetto
schiarente e rassodante ed è ideale da eseguire sia sul viso sia sulcollo e sia sulla pelle rilassata
del décolletée. «Per le pelli giovani ne consiglio uno ogni tre mesi», afferma Domenico Mazzone,
dermatologo specializzato in idrologia medica e responsabile dei protocolli di Medicina Estetica
di Terme di Saturnia Spa & Golf Resort, «per chi ha 60 anni o una pelle segnata, invece, sarebbe
indicato un ciclo di quattro sedute (a distanza di due settimana l’una dall’altra) e una ogni tre mesi
per il mantenimento».
La medicina rigenerativa è (profondamente) idratante
Tra un peeling e l’altro le pelli più giovani, possono- come è di gran lunga consigliato – idratarsi
con i trattamenti ridensificanti a base di base di acido ialuronico a basso peso molecolare e
vitamine (una volta alla settimana per quattro volte). Hanno bisogno, invece, di qualcosa di più forte
ed efficace, le pelli più mature. «Bisogna affidarsi, in questo caso, alla medicina rigenerativa»,
afferma la dottoressa Gronchi, «e a una nuova tecnica che si chiama PRP (plasma ricco di
piastrine). Infiltrazione nella cute di un gel ottenuto con prelievo del proprio sangue. Soluzione che
va a stimolare i fibroblasti e aumenta, così, la sintesi di collagene». Per completare il trattamento
rigenerante si possono far seguire sedute dibiostimolazione: iniezioni, nei cinque punti principali
del viso, di una formula rassodante e rimpolpante a base di acido ialuronico, vitamine e aminoacidi.
Codici a barre: combatterli come Gwyneth Paltrow
Se l’obiettivo è attenuare le piccole rughe verticali che si formano sulcontorno delle labbra (il
tanto detestato codice a barra), il modo migliore è intervenire in due modi: con sedute di peeling
PRX-T33 e radiofrequenza. Se il peeling contribuisce a rigenerare profondamente la pelle,
laradiofrequenza tripolare di ultima generazione (con manipolo a tre elettrodi) permette,
attraverso l’emissione di onde elettromagnetiche che arrivano negli strati più profondi del derma, di
stimolare i fibroblasti e la produzione di collagene. Una tecnica a cui Gwyneth Paltrow sembra
sottoporsi almeno una volta ogni due settimane.
Ogni trattamento di medicina estetica e rigenerativa si completa a casa. Mettendo in pratica,
nelle settimane successive, una beauty routine ad hoc: soft peeling a base di acido mandelico (una
volta alla settimana), creme idratanti e creme protettive anti-Uva e anti-Uvb, oltre a una maschera e
base di peptidi biometici e fattori di crescita.