LICEO SCIENTIFICO STATALE “TALETE” PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI SCIENZE NATURALI ANNO SCOLASTICO 2016/2017 CLASSE: 3 SEZ. M (LICEO SCIENTIFICO TRADIZIONALE – NUOVO ORDINAMENTO) DOCENTE: PROF.SSA ALESSANDRA TOMEI Libri di testo in adozione: Biologia – H. Curtis, N.S. Barnes, A. Schnek, G. Flores “Invito alla biologia.blu” Ed. Zanichelli Chimica – G. Valitutti, M. Falasca, A. Tifi, A. Gentile “Chimica. Concetti e modelli.blu” Ed. Zanichelli Premessa Le classi terze affronteranno, come concordato a livello di Dipartimento, e secondo le indicazioni nazionali, moduli di Biologia a completamento dei contenuti affrontati durante il secondo anno del primo biennio e moduli di Chimica a completamento dei contenuti di base affrontati sia nel corso del primo che del secondo anno del primo biennio. Situazione di partenza La classe è composta da 23 alunni (14 ragazzi e 9 ragazze), ed è disomogenea nell’interesse, nella partecipazione, nell’assiduità nell’impegno di studio. In termini di partecipazione, permane la diversità fra il gruppo maschile e femminile della classe; gli studenti, più esuberanti, partecipano all’attività didattica molto più delle studentesse, piuttosto passive. Molto diverso è anche l’impegno nello studio individuale. Sono pochi gli alunni che si applicano con costanza allo studio e all’approfondimento dei contenuti, consolidando in modo graduale le proprie conoscenze e competenze e partecipando perciò in modo consapevole alle lezioni. La maggior parte invece non sempre segue con interesse le attività svolte, s’impegna nello studio individuale in modo discontinuo, e mostra di avere conoscenze meno organiche e più superficiali, frutto di un inadeguato impegno e talvolta anche di lacune pregresse nelle conoscenze scientifiche. Da un punto di vista disciplinare, la maggior parte degli studenti ha un comportamento corretto, consentendo un sereno svolgimento dell’attività didattica. Obiettivi generali della disciplina Si cercherà di esporre gli argomenti in modo da sviluppare negli studenti la consapevolezza che ogni ipotesi, teoria o legge che si andrà ad apprendere è conseguenza di dati raccolti in esperimenti e di fenomeni osservati sistematicamente, e che la validità di tali ipotesi, leggi o teorie può essere smentita da nuove scoperte ed esperimenti. Si cercherà cioè di dimostrare il modo in cui si realizza il progresso scientifico nelle scienze sperimentali e i metodi di cui esse fanno uso (osservazione, misura, formulazione di ipotesi e loro verifica, formulazione di leggi). A questi obiettivi generali dello studio delle Scienze sperimentali si accompagneranno, nel corso del terzo anno, finalità più specifiche correlate alle tematiche proposte. In particolare si perseguirà l’obiettivo di far acquisire agli studenti le conoscenze che sono alla base dei principali fenomeni chimici e biologici relativi soprattutto alla chimica generale, alla biologia molecolare e alla biologia dell'evoluzione. Si cercherà, anche per connettere conoscenze e rafforzare l’apprendimento, di proporre agli studenti collegamenti dei contenuti teorici proposti a fenomeni della realtà quotidiana e di verificare gli stessi, laddove possibile e compatibilmente con l’esiguo monte ore previsto, con attività di laboratorio. Obiettivi specifici e contenuti disciplinari Gli obiettivi formativi ed educativi della disciplina, nel quarto anno di studio delle Scienze naturali, possono così essere delineati: - Perfezionamento del metodo di studio basato sulla ricerca e sull’approfondimento. - Consolidamento di un atteggiamento collaborativo e partecipativo durante l’attività didattica teorica e di laboratorio. - Potenziamento delle capacità di analisi e di sintesi di un testo scientifico, se possibile anche in lingua inglese. - Potenziamento della capacità di elaborazione di schemi, mappe concettuali, che connettano correttamente i principali argomenti studiati. - Ulteriore sviluppo delle capacità logiche ed analitiche, nello studio di fenomeni chimici e biologici. - Potenziamento delle capacità espositive orali e scritte e dell’uso del linguaggio specifico delle diverse Scienze sperimentali. Nel terzo anno si prosegue lo studio dei contenuti di Biologia e di Chimica, seguendo la programmazione condivisa all’interno del Dipartimento di Scienze. Vengono elencati di seguito i contenuti che s’intende proporre alla classe con riferimento, in particolare, agli obiettivi di apprendimento in termini di abilità e competenze (quelli sottolineati corrispondono ai contenuti minimi, concordati a livello di Dipartimento): BIOLOGIA MODULO CONTENUTI MODULO 1 - I CROMOSOMI OMOLOGHI, I GENI, GLI ALLELI, IL GENOTIPO E IL FENOTIPO. - LA PRIMA LEGGE DI MENDEL: LA DOMINANZA. - LA SECONDA LEGGE DI MENDEL: LA SEGREGAZIONE. - LA TERZA LEGGE DI MENDEL: L’ASSORTIMENTO INDIPENDENTE. - LE LEGGI DI MENDEL, CROMOSOMI OMOLOGHI, ALLELI, TESTCROSS. - LE MALATTIE GENETICHE UMANE E LA LORO EREDITARIETÀ. LA TRASMISSIONE DEI CARATTERI EREDITARI MODULO 2 LE BASI CHIMICHE DELL'EREDITARIETÀ - - MODULO 3 - IL CODICE GENETICO - E LA SINTESI DELLE PROTEINE - - LA OBIETTIVI DIDATTICI (ABILITÀ, COMPETENZE) IDENTIFICARE IL PERIODO STORICO E LE CONOSCENZE SCIENTIFICHE IN CUI SI INQUADRANO GLI STUDI DI MENDEL. LE FASI DEL LAVORO ILLUSTRARE SPERIMENTALE DI MENDEL. DISTINGUERE UN CARATTERE DOMINANTE DA UNO RECESSIVO, UN GENE DA UN ALLELE, UN FENOTIPO DA UN GENOTIPO, UN OMOZIGOTE DA UN ETEROZIGOTE. ENUNCIARE LE LEGGI DELLA DOMINANZA, DELLA SEGREGAZIONE E DELL'ASSORTIMENTO INDIPENDENTE. PREVEDERE LE COMBINAZIONI ALLELICHE RISULTANTI DA UN INCROCIO, COSTRUENDO IL QUADRATO DI PUNNET. APPLICARE IL TEST CROSS PER DETERMINARE IL GENOTIPO DI UN INDIVIDUO A FENOTIPO DOMINANTE. SPIEGARE LA DIFFERENZA TRA UNA MALATTIA GENETICA DETERMINATA DA UN ALLELE RECESSIVO E QUELLA DETERMINATA DA UN ALLELE DOMINANTE. SCOPERTA DEL DNA COME MOLECOLA CONTENENTE LE INFORMAZIONI GENETICHE: L’ESPERIMENTO DI HERSHEY E CHASE LA STRUTTURA A DOPPIA ELICA DEL DNA IL MECCANISMO DI DUPLICAZIONE DEL DNA E GLI ENZIMI COINVOLTI LA CORREZIONE DEGLI ERRORI NEL CORSO DELLA DUPLICAZIONE DEL DNA LA STRUTTURA DEI CROMOSOMI DELLE CELLULE PROCARIOTE ED EUCARIOTE LE CARATTERISTICHE DEL DNA NEL CROMOSOMA EUCARIOTE: ISTONI E NUCLEOSOMI. RIPERCORRERE LA RELAZIONE TRA GENI E PROTEINE E IL "DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA" LA STRUTTURA E IL RUOLO DELL'RNA: LA TRASCRIZIONE DEL DNA L'ELABORAZIONE DELL'RNA MESSAGGERO RIPERCORRERE NELLE CELLULE EUCARIOTE IL CODICE GENETICO LA TRADUZIONE DELL'RNA MESSAGGERO: IL RUOLO DELL’RNA TRANSFERT E QUELLO DEI RIBOSOMI LE MUTAZIONI GENICHE: MUTAZIONI SPONTANEE E INDOTTE LE TAPPE CHE HANNO PORTATO GLI SCIENZIATI A IDENTIFICARE NEL DNA IL MATERIALE GENETICO DESCRIVERE IL MODELLO A DOPPIA ELICA DI WATSON E CRICK IDENTIFICARE NEL NUCLEOTIDE L’UNITÀ FONDAMENTALE DEL DNA CORRELARE LA STRUTTURA DEL DNA CON LA SUA FUNZIONE SPIEGARE PERCHÉ LA DUPLICAZIONE DEL DNA SI DICE SEMICONSERVATIVA DESCRIVERE I MECCANISMI DI DUPLICAZIONE DEL DNA I POSSIBILI ERRORI DI DESCRIVERE DUPLICAZIONE E LE MODALITÀ DI RIPARAZIONE MESSE IN ATTO DALLA CELLULA DESCRIVERE L'ORGANIZZAZIONE STRUTTURALE DEL CROMOSOMA EUCARIOTE LE TAPPE CHE HANNO PORTATO GLI SCIENZIATI A COLLEGARE I GENI AI POLIPEPTIDI DESCRIVERE STRUTTURA E FUNZIONI DELL’RNA MESSAGGERO, TRANFERT E RIBOSOMIALE DESCRIVERE LE TRE TAPPE IN CUI PUÒ ESSERE SUDDIVISA LA TRASCRIZIONE DESCRIVERE LE CARATTERISTICHE DEL CODICE GENETICO DESCRIVERE STRUTTURA E FUNZIONI DEI RIBOSOMI ILLUSTRARE LE TRE TAPPE DELLA TRADUZIONE DISTINGUERE LE MUTAZIONI DI SENSO, QUELLE NON SENSO E QUELLE PER SCORRIMENTO DELLA FINESTRA DI LETTURA MODULO 4 - LA GENETICA DI - VIRUS E BATTERI - LO SCAMBIO DI MATERIALE GENETICO NEI BATTERI IL MATERIALE GENETICO EXTRACROMOSOMICO DEI BATTERI: I PLASMIDI LA CONIUGAZIONE, LA TRASFORMAZIONE E LA TRASDUZIONE LA STRUTTURA DEI VIRUS E IL LORO CICLO RIPRODUTTIVO LA RIPRODUZIONE DEI BATTERIOFAGI: CICLO LITICO E CICLO LISOGENO I VIRUS A RNA SPIEGARE IL RUOLO SVOLTO DAI PLASMIDI NELLA CELLULA BATTERICA E IN PARTICOLARE NELLA DIFFUSIONE DELLA RESISTENZA AGLI ANTIBIOTICI SPIEGARE IL RUOLO SVOLTO DALLA CONIUGAZIONE NELLA RICOMBINAZIONE BATTERICA ILLUSTRARE LE MODALITÀ DI RICOMBINAZIONE GENICA PER TRASDUZIONE E TRASFORMAZIONE NEI BATTERI DESCRIVERE LA STRUTTURA DEI VIRUS DISTINGUERE IL CICLO LITICO DAL CICLO LISOGENO ILLUSTRARE RNA MODULO 5 LA GENETICA - CLASSICA - - LE LEGGI DI MENDEL: LA LEGGE DELLA DOMINANZA, LA LEGGE DELLA SEGREGAZIONE E LA LEGGE DELL'ASSORTIMENTO INDIPENDENTE LE ECCEZIONI ALLE LEGGI DI MENDEL: LA COMPARSA DELLE MUTAZIONI, LA DOMINANZA INCOMPLETA E LA CODOMINANZA, GLI ALLELI MULTIPLI, L'EPISTASI, L'EREDITÀ POLIGENICA, LA PLEIOTROPIA GLI STUDI DI MORGAN E LA DETERMINAZIONE CROMOSOMICA DEL SESSO LE MALATTIE GENETICHE LEGATE AI CROMOSOMI SESSUALI I CICLI RIPRODUTTIVI DEI VIRUS A ILLUSTRARE LE FASI SPERIMENTALE DI MENDEL DEL LAVORO ENUNCIARE LE LEGGI DELLA DOMINANZA, DELLA SEGREGAZIONE E DELL'ASSORTIMENTO INDIPENDENTE INDIVIDUARE LE CONSEGUENZE DI UNA MUTAZIONE DIFFERENZIARE LA DOMINANZA INCOMPLETA DALLA CODOMIANZA SPIEGARE COME UN SINGOLO ALLELE PUÒ INFLUENZARE PIÙ DI UN FENOTIPO O INFLUENZARE L’ESPRESSIONE FENOTIPICA DI UN ALTRO GENE SPIEGARE COME MAI ALCUNI CARATTERI COMPAIONO IN UNA POPOLAZIONE CON UNA ENORME GRADAZIONE DI FENOTIPI DIFFERENTI DISTINGUERE GLI AUTOSOMI DAI CROMOSOMI SESSUALI DESCRIVERE LE MODALITÀ DI TRASMISSIONE DEI CARATTERI LEGATI AL SESSO MODULO 6 LA GENETICA E LO - STUDIO DEI PROCESSI EVOLUTIVI - LA GENETICA DELLE POPOLAZIONI: POPOLAZIONE, POOL GENICO E FITNESS RIPRODUTTIVA L'IMPORTANZA DELLA VARIABILITÀ GENETICA E I FATTORI CHE LA INDUCONO L'EQUILIBRIO DI HARDY-WEINBERG E I FATTORI CHE ALTERANO LE FREQUENZE ALLELICHE LA SELEZIONE NATURALE E LE SUE DIVERSE FORME: STABILIZZANTE, DIVERGENTE, DIREZIONALE, BILANCIATA, FREQUENZADIPENDENTE, SESSUALE DEFINIRE IL CONCETTO DI POPOLAZIONE, DI POOL GENICO E DI FITNESS DARWINIANA INDIVIDUARE I PRINCIPALI FATTORI CHE AUMENTANO LA VARIABILITÀ GENETICA IN UNA POPOLAZIONE ENUNCIARE LA LEGGE DI HARDY-WEINBERG E LE CONDIZIONI NECESSARIE PER DETERMINARE UNA VARIAZIONE DELLE FREQUENZE ALLELICHE DISTINGUERE LE DIVERSE MODALITÀ CON CUI AGISCE LA SELEZIONE NATURALE RIPORTANDO OPPORTUNI ESEMPI INDIVIDUARE NELL'ADATTAMENTO ALL'AMBIENTE IL RISULTATO DELL'AZIONE DELLA SELEZIONE NATURALE CHIMICA MODULO CONTENUTI MODULO 1 - LA CLASSIFICAZIONE - DELLA MATERIA - LA COMPOSIZIONE DELLA MATERIA: SOSTANZE PURE E MISCUGLI. LE SOSTANZE PURE: GLI ELEMENTI E I COMPOSTI (MOLECOLARI E IONICI) SIMBOLI CHIMICI E FORMULE CHIMICHE I MISCUGLI OMOGENEI: SOLUZIONI, LEGHE E MISCUGLI AERIFORMI I MISCUGLI ETEROGENEI: SCHIUME, NEBBIE, FUMI, EMULSIONI I PRINCIPALI METODI DI SEPARAZIONE DEI MISCUGLI OBIETTIVI DIDATTICI (ABILITÀ, COMPETENZE) DEFINIRE E RICONOSCERE SOSTANZE PURE E MISCUGLI DISTINGUERE UN ELEMENTO DA UN COMPOSTO E UN COMPOSTO IONICO DA UNO MOLECOLARE INDIVIDUARE I SIMBOLI DEI DIVERSI ELEMENTI CHIMICI SPIEGARE IL SIGNIFICATO DELLE FORMULE CHIMICHE E RICAVARE INFORMAZIONI DA ESSE DEFINIRE E RICONOSCERE I DIVERSI MISCUGLI OMOGENEI ED ETEROGENEI UTILIZZARE LE PRINCIPALI TECNICHE DI SEPARAZIONE DEI COMPONENTI DI UN MISCUGLIO MODULO 2 LA QUANTITÀ CHIMICA: LA MOLE - MASSA RELATIVA E MASSA ASSOLUTA LA MASSA RELATIVA DEGLI ATOMI: L’UNITÀ DI - MASSA ATOMICA LA MASSA MOLECOLARE CALCOLO IL CONCETTO DI MOLE E LA MASSA MOLARE IL NUMERO DI AVOGADRO CALCOLARE - LE REAZIONI CHIMICHE E LE LEGGI PONDERALI: LA LEGGE DI LAVOISIER, LA LEGGE DI PROUST E LA LEGGE DI DALTON LA TEORIA ATOMICA DI DALTON IL BILANCIAMENTO DELLE EQUAZIONI CHIMICHE DEFINIRE MODULO 3 LE REAZIONI - CHIMICHE E LE LEGGI CHE LE GOVERNANO - MODULO 4 - LA STRUTTURA DELL'ATOMO E I - DIVERSI MODELLI ATOMICI - - - PERIODICO IL RELATIVO E I CALCOLI STECHIOMETRICI - MODULO 5 IL SISTEMA E - - MODULO 6 - I LEGAMI CHIMICI - LA SCOPERTA DELL’ESISTENZA DELLE PARTICELLE SUBATOMICHE I PRIMI MODELLI ATOMICI DI THOMSON E RUTHERFORD ALCUNI DATI SUGLI ATOMI: IL NUMERO ATOMICO, IL NUMERO DI MASSA E GLI ISOTOPI LA DOPPIA NATURA DELLA LUCE. IL MODELLO ATOMICO DI BOHR IL PRINCIPIO DI INDETERMINAZIONE DI HEISENBERG E LA DOPPIA NATURA DELL’ELETTRONE. L'EQUAZIONE D'ONDA LA TEORIA ATOMICA MODERNA: GLI ORBITALI ATOMICI ED I NUMERI QUANTICI. IL PRINCIPIO D'ESCLUSIONE DI PAULI LA CONFIGURAZIONE ELETTTRONICA DEGLI ELEMENTI CHIMICI IL PRINCIPIO DI AUFBAU E LA REGOLA DI HUND IL SISTEMA PERIODICO DI MENDELEEV E LA MODERNA TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI LA CLASSIFICAZIONE DEGLI ELEMENTI IN METALLI, NON METALLI E SEMIMETALLI LA CORRISPONDENZA TRA SISTEMA PERIODICO E CONFIGURAZIONE ELETTRONICA DEGLI ELEMENTI. LA NOTAZIONE DI LEWIS LE PROPRIETÀ PERIODICHE DEGLI ELEMENTI: IL RAGGIO ATOMICO, L’ENERGIA DI IONIZZAZIONE, L’AFFINITÀ ELETTRONICA, L’ELETTRONEGATIVITÀ LA CONFIGURAZIONE ELETTRONICA STABILE: L’OTTETTO IL LEGAME COVALENTE PURO, POLARE E DATIVO IL LEGAME IONICO E I COMPOSTI IONICI, IL LEGAME METALLICO LA FORMA DELLE MOLECOLE E LA TEORIA VSEPR I LEGAMI TRA MOLECOLE: LE FORZE DIPOLODIPOLO, LE FORZE DI LONDON, IL LEGAME A IDROGENO MODULO 7 LA CLASSIFICAZIONE - LA VALENZA E IL NUMERO DI OSSIDAZIONE I COMPOSTI BINARI: OSSIDI, IDRURI, IDRACIDI E DEFINIRE L'UNITÀ DI MASSA ATOMICA CALCOLARE LA MASSA MOLECOLARE DEFINIRE LA MOLE E USARLA COME UNITÀ DI MISURA DELLA QUANTITÀ DI SOSTANZA IL NUMERO DI MOLI DI UNA SOSTANZA METTENDO IN RELAZIONE IL NUMERO DI MOLI CON IL VALORI DELLA MASSA E DELLA MASSA MOLARE INDICARE IL SIGNIFICATO DELLA COSTANTE DI AVOGADRO LE TRE LEGGI DELLA CHIMICA CHE RIGUARDANO GLI ASPETTI QUANTITATIVI DELLE REAZIONI CHIMICHE E DISCUTERE LE LORO IMPLICAZIONI DESCRIVERE IL MODELLO ATOMICO DI DALTON RAPPRESENTARE LE REAZIONI CHIMICHE CON EQUAZIONI CHIMICHE E SCRIVERE QUESTE ULTIME IN MODO CORRETTO SECONDO LA SIMBOLOGIA CHIMICA CENNI AI CALCOLI STECHIOMETRICI SPIEGARE LE PROPRIETÀ DELLE PARTICELLE CHE COMPONGONO L'ATOMO CONFRONTARE I MODELLI ATOMICI DI THOMSON E DI RUTHERFORD DEFINIRE IL NUMERO ATOMICO, IL NUMERO DI MASSA E GLI ISOTOPI DESCRIVERE IL COMPORTAMENTO ONDULATORIO E CORPUSCOLARE DELLA LUCE PORRE IN RELAZIONE LE OSSERVAZIONI DERIVANTI DALLA SPETTROSCOPIA ATOMICA E IL MODELLO ATOMICO DI BOHR ILLUSTRARE LE TAPPE FONDAMENTALI CHE HANNO CONSENTITO LA FORMULAZIONE DELLA TEORIA ATOMICA MODERNA RAPPRESENTARE LA CONFIGURAZIONE ELETTRONICA DEGLI ELEMENTI SPIEGARE PERIODICA LA DIFFERENZA TRA LA TAVOLA DI MENDELEEV E LA TAVOLA PERIODICA MODERNA DESCRIVERE LA TAVOLA PERIODICA E DISCUTERE LA SUA IMPORTANZA INDIVIDUARE LE DIFFERENZE TRA METALLI, SEMIMETALLI E NON METALLI SPIEGARE LA RELAZIONE TRA STRUTTURA ELETTRONICA E POSIZIONE DEGLI ELEMENTI SULLA TAVOLA PERIODICA SCRIVERE E SPIEGARE I SIMBOLI DI LEWIS DESCRIVERE LE PRINCIPALI PROPRIETÀ PERIODICHE E PORLE IN RELAZIONE CON IL MODELLO ATOMICO MODERNO IDENTIFICARE GLI ELEMENTI ATTRAVERSO LE LORO PROPRIETÀ PERIODICHE DESCRIVERE I VARI TIPI DI LEGAME CHIMICO TRA ATOMI PREVEDERE QUALE TIPO DI LEGAME SI FORMA TRA DUE ATOMI STABILIRE LA POLARITÀ DEI LEGAMI COVALENTI E DELLE MOLECOLE SULLA BASE DELLE DIFFERENZE DI ELETTRONEGATIVITÀ DEGLI ELEMENTI E LA GEOMETRIA DELLE MOLECOLE DESCRIVERE I PRINCIPALI TIPI DI INTERAZIONI INTERMOLECOLARI PREVEDERE ALCUNE PROPRIETÀ DELLE SOSTANZE IN BASE AI TIPI DI LEGAME PRESENTI NELLE LORO MOLECOLE E AI TIPI DI INTERAZIONI TRA UNA MOLECOLA E L'ALTRA DEFINIRE E ASSEGNARE IL NUMERO DI OSSIDAZIONE AD OGNI ELEMENTO NEI VARI E LA NOMENCLATURA DEI COMPOSTI INORGANICI - - SALI BINARI, LE LORO CARATTERISTICHE E LE PRINCIPALI REAZIONI DI FORMAZIONE I COMPOSTI TERNARI: OSSIACIDI, IDROSSIDI E SALI TERNARI, LE LORO CARATTERISTICHE E LE COMPOSTI RICONOSCERE LE VARIE CATEGORIE DI COMPOSTI E CLASSIFICARLI IN BASE ALLA LORO NATURA: IONICA O MOLECOLARE, BINARIA O PRINCIPALI REAZIONI DI FORMAZIONE LA NOMENCLATURA TRADIZIONALE E IUPAC DELLE DIVERSE CLASSI DI COMPOSTI INORGANICI TERNARIA SCRIVERE LA FORMULA DI UN COMPOSTO CONOSCENDONE IL NOME E INDIVIDUARE IL NOME DI UN COMPOSTO DALLA SUA FORMULA SECONDO LE REGOLE DELLA NOMENCLATURA IUPAC E TRADIZIONALE SCRIVERE LE EQUAZIONI APPROPRIATE PER LE REAZIONI DI FORMAZIONE DEI VARI COMPOSTI Metodologie di lavoro La conoscenza degli argomenti sopra elencati e la capacità di applicazione della stessa in contesti diversi da quello scolastico (competenza), costituiscono gli obiettivi didattici perseguiti. Si precisa che per gli allievi D.S.A. e per gli allievi B.E.S. (Direttiva 27 dicembre 2012 – C.M. n.8 del 6 marzo 2013 – Nota di chiarimenti 2013), non rientranti nella tutela della legge 170 e della legge 104, si perseguirà la personalizzazione degli apprendimenti. Resta inteso che il diritto alla personalizzazione è un principio generale rivolto a tutti gli allievi. Al fine di facilitare l’apprendimento di tutti gli allievi si ricorrerà anche all’utilizzo di schemi e diapositive sintetiche, utilizzate a lezione, come guida allo studio individuale. Per questo motivo l’insegnante invierà attraverso email il materiale didattico utilizzato a lezione ai singoli allievi. In generale si preferirà la lezione frontale, privilegiando comunque il coinvolgimento della classe durante ogni forma di attività didattica. Si ricorrerà a lezioni interattive in cui gli allievi interagiscono con il docente anche attraverso domande stimolo; questa modalità sarà finalizzata anche a poter valutare gli apprendimenti raggiunti, con strumenti diversi rispetto a quelli tradizionali. Si darà spazio a lavori di gruppo e a discussioni, cercando comunque di rendere interessante l’attività didattica, cercando di collegare gli argomenti studiati a fatti ed esperienze della realtà quotidiana. Sarà possibile utilizzare diversi strumenti didattici, oltre al libro di testo, come la LIM per la proiezione di lezioni in Powerpoint, audiovisivi, articoli scientifici, ecc. Sarà utilizzata inoltre l’attività di laboratorio come indispensabile strumento nell’apprendimento delle scienze sperimentali, soprattutto per gli argomenti trattati di Chimica. Verifica e valutazione Si effettueranno frequenti verifiche del grado di apprendimento e del raggiungimento delle abilità richieste, al fine di programmare eventuali recuperi o approfondimenti. Si utilizzeranno verifiche scritte ed orali (formative e sommative; strutturate e non strutturate) che costituiranno anche momento di riesame del lavoro svolto in classe e della programmazione stessa. Nel caso in cui saranno effettuate esercitazioni di laboratorio, verranno valutate anche le relazioni tecniche redatte sulla base di un protocollo proposto dall’insegnante. Per il numero di verifiche da svolgere nel corso dell’anno, si rimanda a quanto stabilito nel Piano dell’Offerta Formativa. Nella valutazione globale si terrà conto, oltre che delle verifiche eseguite, anche della situazione iniziale, dei progressi compiuti nelle capacità espositive e nella proprietà di linguaggio, dell’impegno e della partecipazione in classe, della continuità e dell’assiduità nell’impegno di studio. Per i criteri di valutazione adottati si fa riferimento alle griglie di valutazione incluse nel Piano Dell’Offerta Formativa dell’Istituto, e a quelle elaborate all’interno del Dipartimento di Scienze, al fine di garantire uniformità di giudizio nelle diverse classi. Alunni D.S.A. Ai sensi della legge 170, del Decreto Attuativo n. 5669 e delle Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con D.S.A., le verifiche saranno costruite tenendo conto degli alunni D.S.A. presenti nella classe. Sarà consentito a questi alunni di utilizzare gli schemi prodotti durante le verifiche orali e scritte e l’utilizzo di qualsiasi altro strumento necessario al successo scolastico. Alunni B.E.S. Ai sensi della Direttiva 27 dicembre 2012, della C.M. n. 8 del 6 marzo 2013, della Nota di chiarimenti 2013, per gli alunni B.E.S., individuati formalmente dai C.d.C., non rientranti nella tutela della legge 170 e della legge 104, le verifiche saranno costruite tenendo conto della situazione di Bisogno Educativo Speciale. In particolare sarà consentito a questi alunni di utilizzare gli schemi prodotti durante le verifiche orali e scritte e l’utilizzo di qualsiasi altro strumento compensativo necessario al successo scolastico. Iniziative di recupero, potenziamento ed arricchimento Nello svolgimento dell’attività didattica si presterà particolare attenzione a quegli studenti che dovessero presentare difficoltà nell’apprendimento; in questi casi si potrà programmare una pausa didattica, per consentire il recupero in orario curricolare. Se, nonostante le strategie messe in atto, alcuni degli studenti dovessero presentare conoscenze lacunose degli argomenti proposti, sarà compito dell’insegnante valutare, in sede di scrutinio, se l’alunno sia in grado di recuperare autonomamente le carenze della sua preparazione, o se dovrà frequentare un corso di recupero o uno sportello metodologico. In orario curricolare si potranno programmare anche iniziative di potenziamento ed arricchimento per gli studenti più brillanti ed interessati ad approfondire le tematiche previste nel corso. Roma, 4 novembre 2016 L’insegnante Alessandra Tomei