FIIC817006_DAL GIOCO AL CONCETTO DI ANGOLO

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Dal gioco al concetto di
angolo:
percorso laboratoriale
di geometria
OBIETTIVI: dalle indicazioni
nazionali
Osservare le figure geometriche e
determinarne le caratteristiche
Classificare figure solide
(rotola/scivola) e figure piane (angoli
e lati)
Acquisire un linguaggio
matematico
“In matematica, come nelle altre
discipline scientifiche, è elemento
fondamentale il laboratorio, inteso
sia come luogo fisico sia come
momento in cui l’alunno è attivo,
formula le proprie ipotesi e ne
controlla le conseguenze, progetta
e
sperimenta,
discute
e
argomenta le proprie scelte,
impara a raccogliere dati, negozia
e costruisce i significati, porta a
conclusioni temporanee e a nuove
aperture la costruzione delle
conoscenze personali e collettive.”
Indicazioni nazionali
Il nostro Istituto ha intrapreso
da circa 10 anni un processo
di miglioramento didattico
organizzativo e progettuale
volto ad offrire agli alunni
un’offerta formativa di qualità.
Il Curricolo Ecologico e il
Progetto “A Scuola Senza
Zaino. Per una Scuola
Comunità” costituiscono la
carta d’identità intorno alla
quale si sviluppa la didattica e
la costruzione del curricolo
verticale nella nostra Scuola.
emozionali
esperienziali
manipolative
linguistiche
cognitive
motorie
Con il corpo
Con l’esperienza
Con il pensiero
Con le emozioni
Con le mani
Con il linguaggio
Materiale di facile consumo:

Carte e cartoncini

Forbici

Colla

Didò

Stuzzicadenti

Matite,pennarelli, tempera

Scotch

Fili di lana
Altri strumenti:
• Lampada da tavolo
Strumenti di
misurazione:
•misuratore di carta
•Goniometro
•Ruotacorpo
•righello
PALESTRA
CORRIDOIO
AULA
Durante il 1° quadrimestre delle classi quarte
e quinte nelle due ore settimanali di
geometria
QUALI SONO
Inizia il percorso….
partiamo da ciò che è più
vicino al mondo del
bambino, oggetti che lo
riempiono, gli spazi intorno
a lui riallacciandoci al
lavoro proposto dal nostro
formatore dott.Aldo
Marchesini della
costruzione di un plastico
relativo alla classe con
materiali di recupero
ASSOMIGLIA A…
La cassettiera a….
Il portamatite a…
La palla a…
Lo scottex a…
Il cono gelato a….
ROTOLA O SCIVOLA?
COSA OSSERVI?
Scivola: il solido ha
degli spigoli
Rotola: il solido non
ha spigoli,la sua
superficie è curva
LA CARTA D’IDENTITA’
CARTA D’IDENTITA’
Cognome:
SOLIDO
Nome:
CUBO
SEGNI PARTICOLARI….. SCIVOLA
Ha: 6 facce quadrate 8 vertici
12 spigoli
“Assomiglia a un dado”
MODELLINI CON..
STUZZICADENTI E PONGO
Forte il triangolo…non si
deforma!!!
Ci siamo accorti che i solidi le cui facce
sono dei triangoli non si deformano,
mentre se le facce sono quadrati,
rettangoli,esagoni,ottagoni,ecc..
si deformano facilmente.
QUANDO CI SIAMO RIUSCITI ABBIAMO
TRASFORMATO LE FACCE IN
COMPOSIZIONI DI TRIANGOLI
DOVE NON ARRIVA L’ESPERIENZA…C’E’ IL PENSIERO
I BAMBINI SOSTENGONO CHE:
“Le figure solide occupano uno spazio”
“Si possono toccare perché hanno tre dimensioni”
“La faccia non è una figurasolida”
“La faccia è una figura piana e non ha spessore”
LE IMPRONTE CON IL SALE
Sono state diverse le scelte dei
bambini ma il problema è come
costruire una figura che non
abbia spessore…..poi , un’idea!
Visto che le figure piane
non si possono prendere in
mano perché non hanno
spessore, abbiamo….
Proiettando l'ombra della figura
posta parallela al piano su cui
poggia il cartoncino
Ripassato i contorni(perimetro)
tracciando delle linee diritte (linee rette)
Fissato del filo di lana ai
lati del triangolo,sopra il
contorno dell’ombra
•PAROLA CHIAVE:
LINEA RETTA INFINITA
•Esperienza: Il filo sopra il lato
dell’ombra si può prolungare
all’infinito


PAROLA
CHIAVE:
FIGURE SIMILI
Esperienza: se
allontaniamo e
avviciniamo, la
figura si
ingrandisce e
rimpiccolisce
senza perderne
le caratteristiche
La conoscenza motoria della realtà crea una
consapevolezza più profonda nei bambini. È necessario
partire dal loro corpo e dal loro sentire.

Rifatta la figura con lo scotch sul pavimento,
ci cammino sopra
Cammino avanti e indietro,
“non c’è verso giusto”,
c’è una direzione e poi mi
muovo
Riusciamo a portare l’angolo in
classe?

Varie sono state le strategie trovate
dagli alunni
ricalco
pittura
riempitura
dello spazio di rotazione
Percorsi motori:
In palestra, un bambino comanda i
movimenti di un altro contando i cambi di
direzione effettuati da ognuno di loro
Nella verifica,è emerso che il gruppo delle
quinte ha sviluppato in modo efficace
l’esperienza fatta approfondendo il concetto di
direzione e verso
Risoluzione di un problema:
Sia rispetto a se stessi che rispetto ad un
osservatore esterno;
Azioni fisiche: i bambini si spostano, si posizionano su una linea rossa per
terra.
Azioni di riflessione: Diario di bordo (i bambini discutono, mettono in ordine
le azioni fatte e le trascrivono).
Le parole non sono
soltanto un sistema
di segnalazione,
sono occasione e
strumento di un
continuo processo
con cui il pensiero
dà ordine a se
stesso.
Pensare un concetto
matematico significa
«parlarlo» dopo
averlo sperimentato.
Vediamo se «ho capito»…
Non più tre compagni su una linea rossa ma tre
punti su un segmento.
A
B
C
Descrivo:
Il
Il
Il
Il
punto
punto
punto
punto
A precede B;
B segue A;
B precede C;
C segue B;
Non dare nulla per scontato,
non è ovvio interiorizzare
un’esperienza tanto da saper
agire senza riferimenti
concreti.
Il cambio di direzione è
una rotazione
Il ruotacorpo
Modello facilmente
trasportabile che si è
rivelato molto utile per:
-arrivare al concetto di
“angolo”
-confronto tra angoli
-senso orario e antiorario
- cambio di vestito alle
frazioni (dal linguaggio
aritmetico a quello
geometrico)
L’angolo “esterno” (dove sono le porte) è
stato
chiamato
dagli
alunni
complementare perché completa il giro
(stavano lavorando sulle frazioni); solo
più avanti arriviamo alla definizione
corretta.
Righello sulla pancia:
Ruoto il righello
Formo l’angolo
Parola chiave: spostamento.
«Cosa vedo»?
Azioni fisiche: i bambini
formano angoli con fili di
dimensione diversa.
Azioni di riflessione: cos’è un
angolo? Da cosa è formato?
Quanto è grande (ampiezza)?
Confronto gli angoli.
Diario di bordo: discutiamo e
trascriviamo in ordine.
La parola scritta ordina
l’esperienza.
Utilizzo di materiali diversi, occasionali,
comuni, semi-strutturati, strutturati…
Il bambino costretto a utilizzare sempre lo stesso materiale
finisce con identificare il concetto solo con un materiale
determinato, con la conseguenza che non riesce più a
trasferirlo ed applicarlo ad altre situazioni.
In un posto molto bello a forma di
mezzaluna
c’era
un
popolo
veramente
ingegnoso:
i
Babilonesi….per sapere
bene
quando arrivava il tempo giusto per
seminare, si misero a studiare le
stagioni e perciò inventarono il
calendario. Lo fecero di forma
rotonda e siccome pensavano che i
giorni
dell’anno fossero 360, lo
divisero in 360 spicchi, uno per ogni
giorno….
(tratto da Tutti in cerchio di A.Cerasoli)
Cambio il vestito ad un angolo
piatto…
Il triplo di un angolo acuto…
Il doppio di un angolo retto...
Il quadruplo di un angolo acuto…
La metà di un angolo giro…
Il sestuplo di un angolo acuto…
Come somma…
Come differenza...
Come prodotto…
La parola non è un semplice strumento per dar voce alle idee,
ma è essa stessa una fornitrice di idee.
Uso le parole per definire cosa
succede all’angolo piatto…
180° : 3 = un terzo di un angolo piatto
180° x
2 =…..
150° + 30° =…..
………………………
Azioni di riflessione:
Quali sono le mie difficoltà quando cambio il vestito
all’angolo, sia partendo dalla parola che dal numero?
Il concetto matematico e la parola si sviluppano di
pari passo ma la parola sostiene e chiarisce
togliendo «le ombre» ai concetti.
Io mi sento un angolo nullo
………………… quando...
E ora mi diverto…
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