I.P.C.L. “Ninni Cassarà” (Sezione di Terrasini) \ Classe V A \ La forza di Lorentz LA FORZA DI LORENTZ Prof. Erasmo Modica [email protected] www.galois.it DEFINIZIONE E PROPRIETÀ Supponiamo che una particella di carica venga sparata all’interno di un campo magnetico con una velocità . Essa risente di una forza, detta forza di Lorentz1 che viene esercitata dal campo magnetico e si esprime analiticamente come segue: Essendo un prodotto vettoriale, è possibile dedurre che: il modulo della forza è dato da: essendo l’angolo formato dai due vettori e ; la direzione della forza è diretta perpendicolarmente al piano individuato dai vettori e ; il verso è quello che permette di veder ruotare il vettore verso il vettore in senso antiorario percorrendo un angolo minore di 180°. FORZA DI LORENTZ La forza agente su una carica dal prodotto vettoriale in movimento in un campo magnetico è data in cui la carica q va presa con il suo segno. Il vettore esprime la forza cui è soggetta la particella carica istante per istante; v rappresenta la velocità istantanea della particella, in generale dipendente dal tempo, e è l’induzione magnetica nel punto dello spazio nel quale la particella possiede velocità . Osservazione: Poiché la forza di Lorentz è istante per istante perpendicolare alla velocità e quindi allo spostamento, si ha che il lavoro da essa compiuto è sempre nullo. Infatti: L F s cos ed essendo F s si ha che 90 e quindi cos 0 . Quindi la forza di Lorentz è una forza che non compie lavoro! 1 Dal fisico olandese Hendrik A. Lorentz (1853 – 1928) Prof. E. Modica www.galois.it A.S. 2010/2011 1 I.P.C.L. “Ninni Cassarà” (Sezione di Terrasini) \ Classe V A \ La forza di Lorentz MOTO DI UNA CARICA IN UN CAMPO MAGNETICO È possibile dimostrare la seguente proposizione. Proposizione: La velocità di una particella che si muove in un campo magnetico qualsiasi è costante. In base a essa, possiamo affermare che l’unico effetto della forza di Lorentz è quello di incurvare la traiettoria della particella e, per tale motivo, la forza magnetica prende anche il nome di forza deflettente. Consideriamo adesso una particella che viene sparate all’interno di un campo magnetico uniforme con una certa velocità . 1° caso: è parallelo a In questo l’angolo formato dai due vettori è 0 e, di conseguenza, il modulo della forza è nullo. Si deduce che la particella non risente di alcuna forza e si muoverà di moto rettilineo uniforme. 2° caso: è perpendicolare a Essendo la particella soggetta comunque ad una forza, per la seconda legge di Newton essa subisce un’accelerazione. Ma, essendo la velocità costante per la proposizione suddetta, tale accelerazione può essere determinata solamente da una variazione della direzione della velocità. Di conseguenza tale accelerazione è di tipo centripeto e si ha: da cui: Poiché i termini a secondo membro di questa equazione sono tutti costanti, si deduce che anche il raggio della traiettoria non varia. Concludendo si ha che se una carica entra con una certa velocità all’interno di un campo magnetico, essa si muoverà di moto circolare uniforme nel piano perpendicolare al campo. 3° caso: è obliquo rispetto a In tale caso è possibile scomporre il vettore in due componenti: perpendicolare a , parallela a . La componente perpendicolare si muoverà di moto circolare uniforme, mentre la componente parallela si muoverà di moto rettilineo uniforme. Il moto risultante dalla composizione di questi due movimenti sarà di tipo elicoidale. Prof. E. Modica 2 www.galois.it A.S. 2010/2011 I.P.C.L. “Ninni Cassarà” (Sezione di Terrasini) \ Classe V A \ La forza di Lorentz Il moto elicoidale è quello tipico delle particelle del vento solare che vengono attratte del campo magnetico terrestre e concentrare temporaneamente in una grande zona a forma di ciambella ricca di radiazioni che avvolge la Terra ad alta quota, formando il complesso detto delle fasce di Van Allen.2 (http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b5/Van_Allen.jpg) 2 In natura vi sono alcuni interessanti esempi relativi al moto di particelle cariche all’interno di un campo magnetico. Uno dei problemi particolarmente studiati è quello relativo alla variazione con la latitudine del numero di particelle che arrivano dallo spazio sul nostro pianeta. La radiazione cosmica infatti si distribuisce in maniera non uniforme, a causa delle forze esercitate sulle particelle cariche dai campi magnetici interplanetari e dal campo magnetico terrestre. Una particella che entra nel campo magnetico della Terra possiede in generale una componente della velocità in una direzione perpendicolare al campo e pertanto comincia a ruotare; allo stesso modo la componente parallela al campo trasporta la particella nella direzione delle linee di forza. Così intrappolate intorno alle linee di forza del campo magnetico terrestre, le particelle cariche si muovono a spirale approssimativamente da Sud a Nord e viceversa. Un fenomeno che a volte si osserva alle alte latitudini, dove le linee di forza sono più dense, è l’aurora boreale (o l’aurora australe nell’emisfero Sud), cioè un’emissione di luce dovuta al fatto che l’elevata concentrazione di particelle cariche, soprattutto durante i periodi d’intensa attività solare, ionizza ed eccita le molecole dell’aria. Nelle aurore prevale il colore verde della luce emessa dagli atomi di ossigeno e il rosso emesso dall’azoto. Nello spazio intorno alla Terra esistono due regioni nelle quali la densità di particelle cariche intrappolate dal campo magnetico è particolarmente elevata. Queste regioni, a forma di ciambella, prendono il nome di fasce di Van Allen. Prof. E. Modica www.galois.it A.S. 2010/2011 3