IL FASCISMO
Dopo la prima guerra mondiale c’erano molti problemi in Italia:

c’era la disoccupazione (le persone non avevano un lavoro),

i salari dei lavoratori erano molto bassi,

l’Italia comprava molti prodotti dall’estero ma vendeva molto poco.
In Italia c’erano due nuovi partiti:

il partito socialista

il partito popolare – formato da cattolici.
Il partito socialista e il partito popolare aiutavano sia i contadini che gli
operai.
Gli operai e i contadini incominciarono a fare molti scioperi e chiedevano di
lavorare 8 ore al giorno e di avere salari più alti.
I padroni delle fabbriche e i proprietari delle terre non erano contenti di
questi scioperi.
Alcune persone avevano idee nazionaliste. I nazionalisti volevano che l’Italia
fosse uno Stato forte.I nazionalisti non amavano la pace ma preferivano la
guerra. I nazionalisti volevano conquistare nuove terre.
Nel 1919 Benito Mussolini, un nazionalista,formò i Fasci combattenti. I
Fasci erano dei gruppi di persone. Queste persone erano chiamate fascisti. I
fascisti obbligavano gli operai o i contadini a lavorare con la violenza
(picchiavano e a volte uccidevano). I padroni delle fabbriche e i proprietari
delle terre erano contenti perché i fascisti obbligavano gli operai e i contadini a
lavorare.
Nel 28 ottobre 1922 30.000 fascisti
camminarono fino a Roma e entrarono
nella città.
Il re Vittorio Emanuele III disse ai soldati
di lasciare entrare i fascisti a Roma.
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PRODOTTO DA CHIARA LEVI
Questo episodio si chiama marcia su Roma.
Il giorno dopo il re nominò Benito Mussolini, capo del Governo italiano.
Mussolini voleva trasformare l’Italia da una democrazia in una dittatura.
Mussolini fece delle leggi per diventare il capo dell’Italia.
Nel 1924 ci furono le nuove elezioni, il Partito Fascista vinse.
Durate le elezioni c’erano state molte irregolarità: le persone dovevano
mostrare il proprio voto ai fascisti e se una persona non aveva votato il partito
fascista, veniva picchiata.
Giacomo Matteotti, un uomo politico socialista, accusò Mussolini di aver
falsificato le elezioni. Matteotti fu ucciso dagli uomini di Mussolini.
Dopo l’assassinio di Matteotti tutti i parlamentari non fascisti lasciarono il
Parlamento in segno di protesta. Ma questi parlamentari non fecero nulla per
fermare Mussolini.
Nel 1926 Mussolini fece delle leggi che trasformavano l’Italia in una dittatura:

i giornali potevano scrivere solo quello che voleva Mussolini,

c’era un solo Partito: il Partito Fascista,

solo i fascisti potevano stare in Parlamento,

il Parlamento doveva votare le leggi di Mussolini,

un Tribunale speciale giudicava i reati politici: chi non era fascista veniva
messo in carcere, mandato all’estero o ucciso.
La politica economica di Mussolini
Mussolini fece alcune cose positive in economia:

bonificò molte paludi

costruì l’Acquedotto Pugliese che portava l’acqua in Puglia

costruì centrali elettriche

costruì linee ferroviarie e molte strade
Mussolini fece alcune cose negative in economia:
a – Mussolini voleva che l’Italia producesse tanto grano, così l’Italia non
doveva comprare il grano dai paesi stranieri. Mussolini obbligò i contadini a
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coltivare grano in tutti i campi. Per coltivare il grano, i contadini non potevano
più coltivare agrumi, l’uva, gli olivi, la frutta.
Ma gli agrumi, l’uva, gli olivi,
la frutta erano prodotti che
l’Italia vendeva all’estero.
L’Italia vendeva meno
prodotti ed era meno ricca.
B - Mussoline decise che lo
Stato doveva aiutare le
industri che funzionavano
male. I proprietari di queste
industrie prendevano i soldi
dello Stato ma non facevano niente per migliorare le loro industrie.
La propaganda
Mussolini usava i mezzi di comunicazione (cartelloni, radio) per convincere gli
Italiani che lui ere il migliore e aveva delle belle idee.
I discorsi - Mussolini volava piacere alla gente. Mussolini parlava molto bene e
si muoveva come un attore. Mussolini parlava spesso alla gente nelle piazze e
riusciva a convincere la gente che lui aveva delle belle idee.
I giornali – I giornali dovevano scrivere solo cose
belle su Mussolini. I giornali dovevano dire che
tutto quello che faceva Mussolini era giusto. I
giornali dovevano dire che l’Italia era uno Stato
forte e che tutto andava bene.
Le fotografie – nelle fotografie Mussolini sembrava
sempre forte, atletico, simpatico con gli amici.
I libri di scuola – a scuola tutti avevano uno stesso
libro, questo libro insegnava ad essere dei bravi
italiani: le donne dovevano essere delle bravi
madri e mogli, gli uomini dovevano essere forti, i
figli dovevano essere disciplinati).
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