Azienda di Rilievo Nazionale ed Alta Specializzazione Civico - Di Gristina - Benfratelli Ospedale G. Di Cristina U.O. III Pediatria per le Emergenze Il dolore in Pronto Soccorso Pediatrico R. Parrino Palermo, 11 giugno 2014 DOLORE Il dolore è un’esperienza sgradevole sensoriale ed emotiva, associata ad un danno tessutale reale o potenziale, o descritta nei termini di tale danno. Ogni individuo impara l’applicazione della parola dolore per il tramite delle esperienze correlate ai traumatismi della prima infanzia IASP. Pain 1979;6:240-52 DOLORE Il dolore è un sintomo frequente in corso di malattia: ne indica la possibile evoluzione La maggior parte dei ricoveri ospedalieri (80%) e degli accessi in P.S. (60%) è dovuta a patologie che si accompagnano a dolore E’ presente in corso di numerose procedure diagnostiche Sintomo che più degli altri preoccupa i genitori DOLORE Il dolore nel bambino è oggetto di attenzione limitata: Peggioramento della prognosi attuale e futura Peggioramento della qualità di vita del bambino e della famiglia Maggiore difficoltà ad istaurare un rapporto di fiducia utenza-istituzione sanitaria Ipotrattamento farmacologico: perché ? • • • • • Scarsa conoscenza della fisiopatologia Paura degli effetti collaterali Paura degli oppioidi Non rilevanza del problema Situazioni d’urgenza Gruppo PIPER (Pain in Pediatric Emergency Room) • • • • • 37% nessuna valutazione del dolore né al triage né al P.S.; 32% non utilizzano scale algometriche; 21% non vi è registrazione del dolore in cartella; 47% non vi sono protocolli per il trattamento del dolore; Somministrazione di analgesici: nel 4% dei casi al triage, nel 24%in P.S., nel 3% in O.B.I. e nello 0.4% in un momento sconosciuto. • 67% dei casi di prescrizione di analgesici al domicilio. Obiettivo del gruppo PIPER è: Stesura di raccomandazioni per la gestione di ogni tipologia di dolore all’interno dei P.S. pediatrici. 1. Raccomandazioni per la gestione del dolore al triage A. Messeri, G. Messi, A. Podestà, E. Fossali. 2. Raccomandazioni per la gestione del dolore procedurale C. Tomasello, M. Benedetti, T. Zangardi. Conformità della scheda del dolore Gestione del dolore in P.S. Vantaggi della somministrazione di farmaci per via intranasale (fentanile e midazolam) Fratture Principali indicazioni: Ustioni Medicazioni di ferite Larghe abrasioni Efficacia sovrapponibile alla morfina e.v. ed inizio di azione più rapido della morfina i.m. nella gestione del dolore acuto. Intranasal Medications Delivery for Children: A Brief Review and Update Wolfe TR, Braude DA. Pediatrics, 2010 VANTAGGI Mucosa molto vascolarizzata, stretta connessione con SNC Evitamento del metabolismo epatico di primo passaggio Somministrazione facile e senza dolore Assorbimento rapido, buona biodisponibilità ematica e cerebrale, facile e indolore Fentanile intranasale Dose 1,5-2 mcg/kg Dose 1mcg/kg Fratture Ustioni Addome acuto In associazione a Midazolam in caso di dolore procedurale Intranasal fentanyl for pain management in children: a systematic review of the literature. Mudd S. J Pediatr Health Care. 2011 Sep-Oct;25(5):316-22. Epub 2010 Jun 17. FENTANILE Oppiaceo di sintesi 1. Azione Antalgica 2. Può essere utilizzato per analgesia in procedure molto dolorose di breve durata e pronto recupero Via di somministrazione Intranasale Dosaggio Comparsa Durata effetto (min) d’azione 3-5 30 - 60 min 1,5 µg/kg (1 –2 µg/kg) dose singola E’ sconsigliato somministrare dosi supplementari Endovenosa EFFETTI COLLATERALI CONTROINDICAZIONI Iniziale: 1 µg/kg fino a 50 µg a. Depressione respiratoria, apnea b. Ipotensione c. Rigidità toracica (più frequente per alte dosi o infusione rapida) d. Convulsioni e. Per via nasale: prurito nasale, nausea, vomito ATTENZIONE: NON ha azione ANSIOLITICA Da utilizzare con cautela in pazienti con: • aumentata pressione intracranica o con traumi cranici; • patologie epatiche; • miastenia grave Da evitare l’uso in: 1. insufficienza respiratoria acuta; 2. ileo paralitico ANTIDOTO: NALOXONE MIDAZOLAM Benzodiazepina a breve durata d’azione 1. Azione Ansiolitica. Ipnotica con proprietà amnestica anterograda 2. Azione miorilassante 3. Mantiene parzialmente in respiro spontaneo se utilizzato con adeguati criteri di selezione dei pazienti Comparsa Via di Dosaggio somministrazione Intranasale effetto (min) Durata d’azione 0,2 – 0,5 mg/kg MAX: 10 mg Nota: utilizzare soluzione (galenica) di midazolam concentrata (10 mg/ml) nei casi in cui la dose da somministrare superi 1 ml per narice 10-15 60 min Orale 0,5 - 0,75 mg/kg (max 10 mg) 15-30 60-90min Rettale 0,25 - 0,5 mg/kg (max 10 mg) 10-30 50-75 min 0,05-0,15 fino a 0,5 mg/kg (max 10 mg) 10-20 Intramuscolare Endovenosa 5 mesi – 5 anni: 0,05–0,1 mg/kg, poi dosi ripetute fino a un max di 0,6 mg/kg o 6 mg 6–12 anni: 0,025–0,05 mg/kg, poi dosi ripetute fino a un max di 0,4 mg/kg o 10 mg 2-3 45-60 min 13-16 anni (dose per adulti): 1-2,5 mg, poi dosi ripetute fino a un max di 10 mg EFFETTI COLLATERALI a. depressione respiratoria, apnea dose dipendente (soprattutto se associato ad oppioidi) b. amnesia, c. visione alterata, d. reazioni paradosse (1-15%, più facili in caso di utilizzo per via orale, meno frequenti se utilizzato per via intranasale, per maggiore biodisponibilità ed alti livelli ematici) (irrequietezza, ipereccitabilità, pianto inconsolabile, disorientamento, comportamento aggressivo) e. per via endonasale: dolore per effetto irritativo sulla mucosa CONTROINDICAZIONI ATTENZIONE: NON determina ANALGESIA Pazienti cardiopatici (per effetto inotropo negativo) Dolore procedurale Dolore associato a procedure diagnostiche e terapeutiche che avvengono in ospedale caratterizzato da forte componente emotiva e dall’ansia anticipatoria. E’ prevedibile e va sempre profilassato. Gestione multimodale Farmacologiche Tecniche Non farmacologiche Tecniche farmacologiche ❤ Anestetici topici (creme o gel); ❤ Anestesia locale infiltrativa; ❤ Anestetici somministrati per via orale, endonasale, sublinguale e inalatoria (miscela protossido di azoto/ossigeno al 50%); Tecniche non farmacologiche Bolle di sapone Distrazione TV, videogames “Così come si provocano o si esagerano i dolori dando loro importanza, nello stesso modo questi scompaiono quando se ne distoglie l'attenzione” Sigmund Freud Dolore procedurale in P.S. VENIPUNTURA Emla: emulsione di lidocaina 2.5% e prilocaina 2.5% Efficacia analgesica: prelievi arteriosi e venosi, rachicentesi, circoncisione; Applicazione di crema con copertura dell’area con bendaggio semipermeabile; Tempo di azione necessario ≈60’; Non utilizzare per ferite e sulle mucose per rapido assorbimento Venipuntura Anestetico locale Crema con Lidocaina 25% + Prilocaina 25% (EMLA ®) (3,10,11). Dose massima Neonati: 0.5-1 g <1anno: 1-2 g. 1-6 10g Tempo per effetto analgesico Neonato: 30 minuti Bambino: almeno 1 ora (fino a 4 ore) Vantaggi - Disponibilità - Praticità - Costo relativamente contenuto anni: >7anni: 20g Cerotto medicato con Lidocaina 70 mg e tetracaina 70 mg (RALIDAN® ) (11) 1-2 cerotti (max 2 cerotti/di e) 15- 30 minuti · Azione in tempi ridotti rispetto ad EMLA · Vasodilatazione Lidocaina con ionoforesi (12,13) 0,6-1 ml di lidocaina 2% + ionoforesi (corrente titolata da 0 a 4mA) 10-15 minuti · limitati tempi di attesa · costi contenuti Svantaggi Precauzioni d’uso - Tempi prolungati di attesa per effetto analgesico - vasocostrizione - possibile assorbimento farmaco dopo ingestione accidentale della crema da suzione della stessa, con effetti sistemici degli anestetici. - Reazioni allergiche a lidocaina o prilocaina. - Metaemoglobinemia (per aumento assorbimento, in prematuri, neonati) · Applicare con bendaggio occlusivo semipermeabile, ben sigillato, coprendolo con una benda. - Costo - Contiene benzoato (reazioni allergiche) - Il cerotto contiene un componente a rilascio termico ( temperatura massima di 40 °C, media di 26-34 °C). - Uso non validato se età <3 anni - disponibilità delle apparecchiature per la ionoforesi - eritema, pizzicore, prurito, e sensazione di bruciore, con ionoforesi (possibile intolleranza nei bambini più piccoli · Segnare l’ora di applicazione sul bendaggio. · controllare ogni 15’ la presenza di reazioni locali (iperemia, arrossamento, aree di vasocostrizione cutanea). · Non applicare su cute lesa o mucose · Non applicare su cute lesa o mucose Sutura delle ferite superficiali LAT Gel Lidocaina 4%: analgesia pronta Adrenalina 0.1%: vasocostrizione Tetracaina 0.5%: analgesia long lasting Gel anestetico per ferite superficiali; Vantaggio: si applica direttamente sulle ferite (non è necessaria iniezione perilesionale di per se dolorosa) con effetto analgesico ed emostatico già dopo 30’; Sconsigliato a livello delle sedi con vascolarizzazione terminale (naso, orecchie, dita dei piedi e delle mani) ed a livello delle mucose; Basso costo. LAT Gel COMPOSIZIONE FORMULAZIONE DOSE INIZIO AZIONE DURATA AZIONE INDICAZIONI CONTROINDICAZIONI EFFETTI COLLATERALI MODALITÀ DI APPLICAZIONE ED IMPIEGO LAT GEL miscela di lidocaina cloridrato 4%, adrenalina 0.05% e tetracaina cloridrato 0.5%; preparazione galenica contenuta in siringhe preconfezionate contenenti 3 ml di gel trasparente, pronto da applicare dopo rimozione del tappo di sigillo del cono. Il prodotto è fotosensibile e termosensibile: va quindi conservato in frigo, in buste opache, poiché le elevate temperature e l’esposizione a fonti luminose ne accelerano i processi di degradazione riducendone la stabilità chimica e le caratteristiche terapeutiche. 1-3 ml ; la quantità di gel varia secondo le dimensioni della ferita, ma non deve comunque superare la dose massima di 3 ml. 15-30 minuti ; per ottenere l'effetto anestetico locale ottimale, va applicato sulla ferita almeno 30-40 minuti prima della sutura, possibilmente in triage l’effetto anestetico dura circa 20 minuti dopo la rimozione. Tutte le ferite che potenzialmente necessitano di sutura, eccetto quelle in sedi di vascolarizzazione terminale (per l’effetto vasocostrittore dell’adrenalina). L’effetto anestetico del LAT risulta più efficace nelle ferite del volto e dello scalpo, sedi in cui il cui tessuto sottocutaneo è riccamente vascolarizzato; viceversa l’effetto anestetico è generalmente inferiore sulle ferite delle estremità, in cui il tessuto sottocutaneo è meno vascolarizzato - ferite > 4-5 cm - ferite in sedi di vascolarizzazione terminale (es. dita, orecchio, naso, genitali) - labbra e superfici mucose - ferite in prossimità dell’occhio se vi è il rischio che il gel entri in contatto con la cornea (rischio di danno corneale) - allergia nota ad uno o più componenti del LAT gel. - Il LAT gel non è efficace sulla cute integra. A tutt’oggi non sono ancora stati segnalati effetti collaterali, eccetto rare e transitorie reazioni cutanee locali autolimitatensi. La corretta applicazione non comporta il rischio di assorbimento sistemico, peraltro limitato dall’effetto vasocostrittore locale dell’adrenalina, che circoscrive l’azione degli anestetici locali alla sede della ferita. Non segnalati finora effetti avversi neppure in caso di permanenza in sede per tempi protratti fino a 2 ore. Non sono stati segnalati aumentati tassi di infezione della ferita conseguenti all’utilizzo del LAT 1. applicare di LAT gel direttamente sulla ferita precedentemente medicata; 2. eseguire bendaggio occlusivo sulla ferita coperta dal LAT per consentire un’adeguata azione del prodotto; evitare di porre a contatto il gel con materiale assorbente (es. garze) che possa assorbire il prodotto, riducendone la quantità a contatto con la ferita. Per le ferite dello scalpo è indicata la copertura con foglio plastificato sterile poggiato sulla ferita. Le garze saranno apposte sopra il foglio plastificato e mantenute in sede da apposita retina per garantire un effetto di blanda compressione sulla ferita e favorire una migliore penetrazione del gel nella stessa. Per le ferite in altre sedi il bendaggio occlusivo sarà effettuato mediante copertura della ferita con Tegaderm. 3. mantenere il LAT gel in sede almeno 30-40 minuti per ottenere un’adeguata anestesia locale. 4. L’effetto del LAT gel sarà evidenziato localmente dallo sbiancamento della cute dei margini della ferita (effetto della vasocostrizione capillare indotta dall’adrenalina). 5. Rimuovere il LAT gel dalla ferita con fisiologica e garza sterile. 6. Verificare l’adeguatezza dell’anestesia locale tramite sollecitazione dei margini della ferita con ago sterile, osservando il bambino per individuare eventuali segni di dolore o chiedendo, ai bambini più grandi, se la manovra provoca dolore. In questi casi è possibile procedere all’infiltrazione locale standard di lidocaina; il dolore ed il discomfort derivante dall’infiltrazione dell'anestetico locale sarà nettamente attenuata o non percepibile grazie alla premedicazione con LAT gel. Protossido di azoto Miscela di N2O 50%/O2 50%; Effetto analgesico, sedativo, ansiolitico, amnesico; Indicazioni: suture, incisione di ascessi, riduzione di fratture minori, puntura lobare, rimozione corpi estranei cutanei, medicazioni chirurgiche ed ustioni; Controindicazioni: pneumotorace, traumi cranici, traumi facciali, occlusione intestinale, enfisema bolloso, carenza di Vit B12, ipertensione endocranica. Scavenger per il sistema double mask Medico e Bambino, 5/2014, p. 286 “Il limite estremo della grandezza dei piaceri è la rimozione di tutto il dolore. Dove sia il piacere, e per tutto il tempo che vi sia, non vi è posto per dolore fisico, o dell'anima, o per l'uno e l'altro insieme” Epicuro