Dal sintomo al mio operare nella relazione con l’altro Formazione 2007 Cornice di riferimento Il cervello non registra la realtà ma la costruisce Psicologia della Gestalt Psicologia della Gestalt Non esiste una separazione fra ciò che è psicologico e ciò che è organico. Superato il dualismo mente corpo Res exstensa /res cogitans Lob op arie ntale o r f o Lob tale Lobo occipitale Lo cervelletto Tr o nc o en ce f bo tem po ra ali c o le Setto pellucido Corpo calloso Ipofisi e ipotalamo talamo ventricolo simpatico Mantiene l’organismo in all’erta Lo mantiene pronto all’azione rispondere a stress parasimpatico Risparmio energetico Rilassamento dell’organismo Per quanto riguarda il comportamento umano, le sue motivazioni, si è assistito al fallimento dell’idea positivistica di scienza: dal riduzionismo (causa- effetto) alla complessità (multifattorialità) Con quale atteggiamento spiegare comprendere Evidenze oggettivabili Evidenze psicologiche Razionale, causa effetto Empatia, capacità di cogliere l’altro Secondo Jaspers dunque spieghiamo la natura ma comprendiamo la psiche - Per spiegare il comportamento umano forniamo ragioni, non cause (Wittgenstein) empatia “Il mondo è così vuoto se vi scorgiamo solamente montagne, fiumi e città, ma sapere che qua e là c’è qualcuno che la pensa come noi, e col quale anche nel silenzio continuiamo a vivere, fa di questo globo un giardino abitato” W.Goethe L’ansia è uno strumento dell’empatia “L’ansia che scorgo in un paziente non è qualcosa che mi allontana o mi separa dall’altro, ma è qualcosa che provo e sento e mi avvicina all’altro: facendomi sentire in sintonia con un’altra esistenza e facendo franare, almeno in parte la sua solitudine e la mia solitudine” E. Borgna Classificazione • • • • • • • • • • • • Disturbi d’ansia Disturbi dell’umore Psicosi e schizofrenia Disturbi di personalità Disturbi dissociativi Disturbi sessuali e dell’identità di genere Disturbi del corpo Psicosomatica Disturbi delle dipendenze Disturbi cognitivi Disturbi dell’alimentazione Disturbi dell’adolescenza, dell’età evolutiva e dell’anziano Livelli dell’esperienza • Corporeo • Cognitivo-verbale • Sensorio • Emotivo • Immaginativo Modalità con cui entriamo in contatto con il mondo In tutte le problematiche psicologiche tutti questi livelli vengono alterati in modo più o meno intenso più o meno stabile F. Rametta La sofferenza mentale che si organizza in patologia è determinata da una serie di fattori: cultura, biologia, relazioni significative,stress, traumi, modalità educative. In sintesi una serie complicata di relazioni fra l’ambiente di vita e la parte psicologico-biologica della persona Ipotesi Eziopatogenetica Predisposizione genetica Relazioni significative vulnerabilità Eventi stressanti Cultura di riferimento Il Sé Mondo interno soggettivo Mondo esterno Sé oggettivo Continnum psicopatologico Nevrosi, disturbi di personalità, psicosi Il Sé rappresenta lo spazio psichico che mi consente di definirmi rispetto al mondo è la funzione che differenzia la mia identità dall’alterità Funzioni del Sé • Sentimento della consapevolezza di essere o esistere: sapere che esisto • Sentimento della consapevolezza dell’attività • Consapevolezza di unità: essere una sola persona • Consapevolezza di identità: vi è continuità temporale • Consapevolezza dei confini del Sé: distinguere tutto ciò che è me stesso dal mondo esterno K. Jaspers Compromissione della funzionalità del Sé Disturbi dell’umore Sé organizzazioni nevrosi Sé Area limite o Borderline D.Personalità Sé psicosi Organizzazioni del Sé Nevrosi Esame di realtà Tipo di ansia Borderline presente Presente /compromesso Perduto: deliri allucinazioni Superegoica Di castrazione Perdere l’amore Perdere l’oggetto Perdere l’oggetto Ansia persecutoria Ansia persecutoria Disintegrazione Non compromesse, destabilizzate funzioni del Sé Ma poco flessibili relazione Psicosi Prova empatia E tollera la frustrazione compromesse non porta Ha difficoltà a intersoggettività porsi nei panni dell’altro, difficilmente tollera la frustrazione • Ansia superegoica • Angoscia di castrazione • Paura di perdere l‘amore • Paura di perdere l’oggetto • Angoscia persecutoria • Angoscia di disintegrazione G.O.Gabbard Sviluppo del Sé Qualità dell’ansia Caratteristiche • L’ansia va paragonata al dolore fisico • Anticipazione apprensiva di un pericolo o di un evento negativo accompagnata da sintomi disforici e somatici • È un’esperienza che appartiene a tutti • Ha una funzione adattiva • È presente in tutte le problematiche psicologiche in qualità differenti L. Della Seta “Debellare il senso di colpa” Pericolo pensato: “Non valgo niente Devo prendere l’aereo Mio figlio è in giro con il motorino” Istantaneo ordine al corpo di disporsi a Correre e/o lottare Impossibilità di combattere e reagire Fisicamente contro nessuno, diventiamo Sovraccarichi di energia. L’attivazione accumulata non può essere Scaricata ne consegue un vissuto di disagio: batticuore, oppressione al petto, tensione muscolare, gastralgia Emozione di paura ansia panico Dimensioni dell’ansia Sintomi somatici − Dispnea e sensazione soffocamento palpitazioni di, sudorazione o mani fredde e bagnate bocca asciutta − Vertigini o sensazione di sbandamento nausea, diarrea o altri disturbi addominali − Vampate di calore o brividi − Contrazioni muscolari o tremori − Facile affaticabilità Sintomi cognitivi − Sentirsi nervoso o sul filo del rasoio − Risposte esagerate di allarme − Difficoltà di concentrazione − Sensazione di testa vuota − Incapacità a rilassarsi − Irritabilità − Atteggiamento apprensivo − Paura di morire − Paura di perdere il controllo − Paura di non riuscire ad affrontare le situazioni “Mi sento ansioso adesso” STATO “Mi sento ansioso senza motivo” PATOLOGICO “Sono ansioso e ne ho motivo” NORMALE “Sento un senso d’allarme e paura che accada qualcosa di spiacevole” PSICOLOGICO “Ho le mani sudate e la bocca asciutta, mi manca il respiro” SOMATICO “Mi sento ansioso per gran parte del tempo” TRATTO A. Sims Classificazione (D.S.M. IV R.) • Attacchi di panico • Disturbo di Panico • Fobia specifica • Fobia sociale • Disturbo Ossessivo Compulsivo • Disturbo post traumatico da stress • Disturbo d’ansia generalizzato Attacco di panico Un periodo preciso di intensi paura o disagio, durante il quale quattro o più dei seguenti sintomi si sono sviluppati improvvisamente ed hanno raggiunto il picco nel giro di 10 minuti: Palpitazioni, cardiopalmo, o tachicardia; Tremori fini o a grandi scosse; Dispnea o sensazione di soffocamento; Dolore o fastidio al petto; Sensazione di sbandamento, instabilità, di testa leggera o svenimento; Nausea o disturbi addominali; Derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da sé stessi); Paura di perdere il controllo o impazzire; Paura di morire; Parestesie; Brividi o vampate di calore. L’ansia caratteristica di un Attacco di Panico può essere differenziata dall’ansia generalizzata per la sua natura intermittente e la gravità tipicamente maggiore. E’ spesso accompagnata ad un senso di catastrofe imminente e da urgenza di allontanarsi dal luogo nel quale si presenta. Gli attacchi di panico si possono manifestare in una varietà di Disturbi d’Ansia. E’ importante valutare il contesto in cui si manifestano: Attacchi di panico inaspettati (non provocati); Attacchi di panico causati dalla situazione (provocati); Attacchi di panico sensibili alla situazione. Disturbo di panico Presenza di attacchi di panico ricorrenti, inaspettati, seguiti da almeno 1 mese di preoccupazione persistente di avere un altro attacco di panico, preoccupazione per le conseguenze o implicazioni possibili dovute agli attacchi. Il Disturbo di panico si associa frequentemente con agorafobia: ansia relativa all’essere in situazioni o luoghi dai quali può essere difficile (o imbarazzante) allontanarsi, o nei quali può non essere disponibile aiuto in caso di attacco di panico. Conseguente evitamento di situazioni quali: stare a casa o fuori casa soli, l’essere in mezzo ad una folla, viaggiare in automobile ecc. Fobie • Fobie specifiche: Paura marcata e persistente, eccessiva o irragionevole, provocata dalla presenza o attesa di un oggetto o situazione specifici (volare, altezze, animali, vedere sangue ecc.) L’esposizione allo stimolo fobico provoca risposta ansiosa immediata, anche sotto forma di attacco di panico (nei bambini può manifestarsi con pianto, ira, irrigidimento). La persona riconosce che la paura è eccessiva o irragionevole (nei bambini può essere assente). Tipo Animali Tipo Ambiente Naturale Tipo Sangue Iniezioni Ferite Tipo Situazionale • Fobia Sociale: Paura marcata e persistente che riguarda le situazioni sociali o prestazionali che possono creare imbarazzo; l'esposizione alla situazione sociale quasi invariabilmente provoca una risposta ansiosa immediata. Nelle situazioni sociali o prestazionali temute, gli individui con Fobia Sociale sono preoccupati di rimanere imbarazzati, e timorosi che gli altri li giudichino ansiosi, deboli, "pazzi", o stupidi. Possono temere di parlare in pubblico per la preoccupazione che gli altri notino il tremore delle mani o della voce. Disturbo Ossessivo Compulsivo Ossessioni o compulsioni ricorrenti, sufficientemente gravi da far impiegare tempo, o da causare disagio marcato. La persona riconosce che le ossessioni o le compulsioni sono eccessive o irragionevoli. • Ossessione: idee, pensieri, impulsi o immagini persistenti, vissute come intrusive e inappropriate, le quali causano ansia e disagio marcati. • Compulsione: comportamenti ripetitivi (es. lavarsi le mani) o azioni mentali (es. contare) il cui obiettivo è quello di prevenire o ridurre l’ansia e il disagio, e non quello di fornire piacere o gratificazione. Disturbo post-traumatico da stress E’ caratterizzato dal rivivere un evento estremamente traumatico accompagnato da sintomi di aumento dell’aurosal e da evitamento di stimoli associati al trauma. L’evento traumatico implica l’esposizione diretta a una situazione che può causare morte, lesioni o altre minacce all’integrità fisica. La risposta della persona sarà stata di paura intensa, sentirsi inerme, provare orrore. Ansia generalizzata Il Disturbo d’Ansia Generalizzato è caratterizzato dalla presenza di ansia e preoccupazione eccessive, che si manifestano per la maggior parte del tempo, nei riguardi di una quantità di eventi ed attività. Si possono riscontrare sintomi quali: irrequietezza, affaticabilità, difficoltà a concentrarsi, irritabilità, tensione muscolare e sonno disturbato. L’intensità, la durata e la frequenza dell’ansia sono eccessive rispetto alla reale probabilità o impatto dell’evento temuto. La persona trova difficile impedire che i pensieri preoccupanti interferiscano con l’attenzione ai compiti che sta svolgendo. Ipotesi Eziopatogenetica Attaccamento Ansioso ambivalente Alta attivazione neurovegetativa vulnerabilità Eventi stressanti Cultura di riferimento FAMIGLIA SEPARARE ACCOGLIERE ESPLORARE RASSICURARE Comportamento di attaccamento: Attraverso gli studi di Bowlby quella forma di comportamento che si manifesta in una persona che consegue o mantiene una prossimità nei confronti di un’altra persona, chiaramente identificata, ritenuta in grado di affrontare il mondo in modo adeguato. Angoscia di separazione angoscia di perdere o di venire separati da qualcuno che si ama Lutto la risposta alla perdita una volta che si è verificata •Relazione con i genitori •Relazione con i figli •Relazione con un partner sessuale Angoscia e collera come reazioni di risposta al rischio di una perdita Stili di Attaccamento • Sicuro • Ansioso-ambivalente • Evitante • Disorganizzato J. Bowlby, M. Ainsworth EVITANTE FIGURA DI ATTACCAMENTO non disponibile, distante, rifiutante, ostile REAZIONE DEL BAMBINO ALLA SEPARAZIONE non protesta, non cerca di seguirla, non piange REAZIONE DEL BAMBINO ALLA RIUNIONE continua a giocare distogliendo lo sguardo dalla figura di attaccamento indirizza la propria attenzione verso altro in maniera organizzata DEFINIZIONE è un bambino che ha già sviluppato delle forme di difesa, che ha già messo in atto dei meccanismi che lo portano a difendersi dal dolore della separazione. Spesso il senso comune li ritiene , erroneamente, ben adattati, sicuri, socievoli, capaci di cavarsela in numerose situazioni COME SI PERCEPISCE IL BAMBINO/ADULTO non degno di amore affetto conforto. penserà sempre di non essere sufficientemente all’altezza SICURO FIGURA DI ATTACCAMENTO Disponibile, sensibile REAZIONE DEL BAMBINO ALLA SEPARAZIONE protesta vivacemente, piange rifiuta di farsi consolare dalla persona estranea REAZIONE DEL BAMBINO ALLA RIUNIONE si calma prontamente, si fa consolare DEFINIZIONE esprime le emozioni corrispondenti a ciò che la separazione provoca ed è in grado di farlo perché si sente sicuro del legame instaurato con la f.d.a COME SI PERCEPISCE IL BAMBINO/ADULTO degno di amore, affetto, conforto, una persona stimabile, sicurezza del legame, equilibrio tra distanza e vicinanza ANSIOSO - AMBIVALENTE FIGURA DI ATTACCAMENTO Imprevedibile. Sia non disponibile distante rifiutante ostile e sia disponibile, sensibile REAZIONE DEL BAMBINO ALLA SEPARAZIONE protesta vivacemente al momento della separazione REAZIONE DEL BAMBINO ALLA RIUNIONE non si lascia consolare, reagisce con urla e collera (rabbia di tipo disfunzionale) DEFINIZIONE esprime un forte bisogno della relazione di vicinanza ma, quando la ottiene, reagisce in maniera ambivalente, con collera e rabbia COME SI PERCEPISCE IL BAMBINO/ADULTO contemporaneamente non degno di amore affetto conforto e degno di amore affetto conforto cerca il legame ma in modo da ricevere spesso dei rifiuti DISORGANIZZATO - DISORIENTATO FIGURA DI ATTACCAMENTO potenzialmente disponibile, misteriosamente minaccioso vittima indifesa di fronte ad un pericolo esterno debole/indifeso malvagio/oppressore REAZIONE DEL BAMBINO ALLA SEPARAZIONE si immobilizza come pietrificato fa dei movimenti per avvicinarsi e poi torna indietro piange, poi appena chiusa la porta ride REAZIONE DEL BAMBINO ALLA RIUNIONE si immobilizza come pietrificato. metà felicità e metà dolore DEFINIZIONE COME SI PERCEPISCE IL BAMBINO/ADULTO fallimento nella costruzione del legame con la figura di attaccamento il bambino appare totalmente in preda a comportamenti disorganizzati accettabile, vittima, pericoloso, mostruoso, malvagio vittima indifesa di fronte ad un pericolo esterno salvatore onnipotente di una f.d.a. incapace inefficiente, colpevole