12 Modena Economica Numero 3 maggio‐giugno 2013 PUNTARE ALL’E-COMMERCE Il caso di Kamiceria, qualità ed eleganza on line I l prodotto è importante, anzi, rimane ancora decisivo. Ma c’è chi, partendo dalla produzione, piano piano si è spostato verso la commercializzazione, specializzandosi proprio in questo settore. È il caso di Kamiceria, un’avventura che nasce poco più di un decennio fa, nel 2002, quando Luigi e Lucio Bilanzuoli – alle spalle una già consolidata esperienza nel settore – decidono di fondare un brand giovane e innovativo, senza però tralasciare l’eleganza, che rappresenta probabilmente uno dei più riconosciuti biglietti da visita dell’abbigliamento made in Italy. Nel 2011 la svolta: alla linea produttiva si aggiunge un megastore. Ma non un negozio qualsiasi, bensì un negozio on line (www.kamiceria.it). Senza peraltro perdere di vista la qualità. «Nella nostra “vetrina” elettronica i clienti possono trovare una risposta a tutte le tendenze della moda, senza tralasciare i migliori standard produttivi, visto che le nostre collezioni fanno riferimento ai migliori produttori italiani», racconta Luigi Bilanzuoli, uno dei due artefici di questa storia di successo. Nove dipendenti, un fatturato che nel 2012 ha toccato quota 750.000 euro, l’offerta di Kamiceria ha ben presto travalicato le sole camicie per estendersi ad “accessori” come cravatte e cardigan, sino a coinvolgere polo e maglieria in genere. Ma da dove nasce l’idea di un megastore on line? A raccontarcelo è Lucio Bilanzuoli: «Kamiceria non nasce per caso, ma dopo una lunga analisi di mercato che ha evidenziato l’assenza di uno store specializzato nella vendita di camicie». Una scelta, peraltro giustificata dai numeri: sono serviti solo dieci mesi dalla sua nascita per superare, in termini di fatturato, il prodotto del reparto manifatturiero. «Da lì, appena un anno dopo – continua Lucio Bilanzuoli – la nascita del nuovo progetto “Kamiceria Europe”». Non sono mancati gli ostacoli: «In un settore complesso come l’e-commerce, le difficoltà sono all’ordine del giorno, e superarle è una sfida che stimola il nostro team. I problemi più complicati sono legati ad attività di SEO, debug e prestazioni in termini di usabilità dello store». I punti di forza, invece? «Il commercio elettronico è un insieme di strategie, dove non deve essere sottovalutato alcun fattore, poiché tutto è determinante al fine del raggiungimento di un obiettivo. Ovviamente, il prezzo ha un’importanza rilevante, poiché l’utente valuta sempre con molta attenzione i servizi offerti, meglio se gratuiti». Anche la pubblicità in rete ha la sua importanza, e chi è solito navigare sarà sicuramente incappato, anche sui siti più conosciuti, nel banner della ditta carpigiana con la K alata. Ma quanto investite in pubblicità elettronica e sulla base di quali strategie? «Investiamo in diversi segmenti di marketing: SEO, SEM, comparatori remarketing e molto altro ancora. Per il 2013 abbiamo preventivato il 25-30% del fatturato con l’obiettivo di acquisire un numero importante di utenti registrati. In ogni caso, l’investimento rappresenta un costo che continua ad aumentare di anno in anno». Ma quali percentuali avete di resi, elemento molto delicato nell’e-commerce? «Il reso ha una grande rilevanza sui costi di un servizio di e-commerce; per questo, attraverso i filtri del nostro store, realizzati ad hoc per il prodotto camicia, cerchiamo di fare in modo che esso non superi mai il 20%, circa la metà di quanto registrano i competitor». Si potrebbe pensare che il dialogo, nel commercio elettronico, apparentemente impersonale, sia una componente di secondaria importanza, ma in realtà non è così. «Anche nel commercio elettronico – conferma Bilanzuoli – la fidelizza- Modena Economica Numero 3 così completo? «In parte sì, ma le competenze in un settore come l’e-commerce devono essere costruite giorno dopo giorno, le figure vanno formate e si completano con l’esperienza sul campo, nel nostro caso sul web». Tra le opportunità più importanti che offre il commercio on line c’è sicuramente la maggiore facilità con cui si può esportare. «Esatto, e proprio sfruttando questa possibilità a gennaio siamo sbarcati in Spagna con un sito dedicato, anche se già precedentemente il nostro sito Kamiceria. it era declinato in diverse lingue. In effetti, nel 2012 abbiamo chiuso con l’11% di export, ma con la nascita del nostro ultimo progetto, “Kamiceria Europe”, contiamo di triplicare l’export entro la fine del 2014, grazie a tutti i domini legati ai vari paesi: kamiceria.de, kamiceria.fr, kamiceria.es, kamceria.co.uk e così via». 13 A suo parere il commercio on line potrebbe arrivare a rappresentare un punto di forza per l’intero distretto carpigiano? E, in questo caso, quali consigli sente di poter dare ai suoi colleghi? «L’e-commerce non è un metodo indicato per tutti i prodotti: occorre analizzarli singolarmente e capire quali possono riscontrare interesse da parte dell’internauta. Non a caso il 94% delle aziende chiude o abbandona lo store dopo due anni, come ha evidenziato un’indagine del Politecnico di Milano. A tutte quelle aziende che realizzano prodotti unici e di qualità suggeriamo di affacciarsi nel mondo dell’e-commerce affidando il progetto a una webagency seria ed esperta e, dopo aver verificato la bontà del progetto, gestire tutto attraverso un proprio team. Perché anche sul sito la nostra immagine equivale a ciò che si è nella realtà». dossier zione è molto importante, e per questo Kamiceria, oltre a essere presente sui più importanti social network, gestisce anche un blog con quelli che potremmo definire i “consigli per l’uso”: i suggerimenti di stile, gli abbinamenti più accattivanti, i diversi modi di portare una camicia, quali cravatte scegliere e come fare il nodo... Il nostro blog (www.kamiceria.it/blog), on line dal giugno 2012, conta circa 5.000 visitatori unici al mese, che mostrano un forte interesse per gli argomenti trattati. Da non trascurare anche le interazioni con gli altri canali social (Facebook, Twitter, Google+, Pinterest). Sono invece 60.000 gli utenti registrati alla nostra newsletter, con una forte propensione all’apertura e alla lettura dei consigli nei post del nostro blog». Sul territorio avete trovato le competenze necessarie per sviluppare un progetto maggio‐giugno 2013